Una visita inopportuna

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LICONVITATIFOLLI

COPI'

UNA VISITA INOPPORTUNA

(UNE VISITE INOPPORTUNE)

PERSONAGGI:

CYRILLE

L'INFERMIERA

HUBERT

IL GIORNALISTA

REGINA MORTI

IL PROFESSOR VERTUDEAU

NOTE:

a) Tutte le espressioni in corsivo sono in italiano nel testo originale

b) Nei ritornelli di Regina Morti ritorna più volte l'allusione intraducibile al vecchio slogan          dell'aperitivo "Dubonnet" (corrispondente al cognome di Hubert), un tempo trionfante nel metrò di Parigi. Il viaggiatore poteva infatti leggere sui muri della galleria il delinearsi del nome "Dubonnet", ma frammentato e scritto con la grafia fonica dell'aggettivo gratificante riferibile all'aperitivo. Nella pratica: "Du bo" (= Du beau, il bello), "Du bon" (il buono), "Dubonnet"

COPI'

UNA VISITA INOPPORTUNA

SCENA 1

(Cyrille. Infermiera.)

INFERMIERA

È arrivata una nuova vestaglia.

CYRILLE

Non ho mai ordinato un orrore simile.

INFERMIERA

E' un regalo di sua cognata.

CYRILLE

Quella farebbe di tutto pur di rovinarmi il compleanno.

INFERMIERA

La trovo di un umore impossibile stamattina. Non ha mangiato la sua brioche. Ha preso le pillole?

CYRILLE

Si.

INFERMIERA

Tutte? Ma s'è rifatto la tintura? Per questo è rimasto un'ora nel bagno?

CYRILLE

Perché, le interessa?

INFERMIERA

Sta aspettando il biondino che le ha portato le rose per Natale?

CYRILLE

Le proibisco di immischiarsi nella mia vita privata!

INFERMIERA

Parlavo solo per farle piacere. Stia tranquillo un momento che la buco.

CYRILLE

Un'altra flebo?

INFERMIERA

E' il giorno della sua suramina.

CYRILLE

Non mi faccia così male!

INFERMIERA

Sapesse in che stato sono le sue vene.

CYRILLE

Per forza, non smette di bucarmi. Ahi!

INFERMIERA

E' fatta. Stia attento a non strapparsi l'ago, sovreccitato com'è oggi. Aggiungerò alla flebo un pizzico di Valium.

CYRILLE

Niente tranquillanti chimici! Preferisco una tirata del mio oppio.

INFERMIERA

Un giorno dovrebbe farmelo assaggiare.

CYRILLE

Neanche per sogno! Non riuscirebbe più a tenere in mano nemmeno una siringa!

INFERMIERA

Me ne dia un pezzetto da provare con mio marito nel week-end.

CYRILLE

Tenga! Ma stia attenta, per cominciare ne metta nella pipa solo una pallina grande come una testa di spillo. Altrimenti le verrà mal di cuore.

INFERMIERA

Per fare l'amore funziona?

CYRILLE

Come dire un fiasco sicuro.

INFERMIERA

Allora me lo fumerò da sola, senza darne a mio marito. Ha preso la temperatura?

CYRILLE

Si. Mi accenda il narghilè.

INFERMIERA

Ma le farà salire la febbre.

CYRILLE

Adoro avere un po' di febbre.

INFERMIERA

Spero che oggi farà venire la sua donna di servizio. Ne ho abbastanza di liberarle la camera dai resti dei suoi picnic mondani. Mai vista in ospedale una cosa simile. Manco fosse la Sarah Bernhardt del Servizio Sanitario!

CYRILLE

Lei parla come un omosessuale.

INFERMIERA

Mi chiedo se non avrei fatto meglio a nascere omosessuale. A giudicare da come se l'è cavata lei nella vita.

CYRILLE

La adoro! Quando esco la porto a fare il giro dei grandi sarti! Lei è il mio ideale femminile!

INFERMIERA

Non è il primo a promettermi l'Eldorado per la sua uscita d'ospedale. Farebbe meglio a trovarmi un posto nel testamento.

CYRILLE

Vuole che le lasci dei debiti?

INFERMIERA

Deve ringraziare me, se è ancora vivo. È a me che spetterebbe un regalo di compleanno!

CYRILLE

Le mie perle non le sono bastate?

INFERMIERA

Se la vestaglia di sua cognata non le piace...

CYRILLE

Non mi dica che porta roba del genere!

INFERMIERA

Io non ce l'ho il tempo di starmene a casa a ciondolare in vestaglia. Ma sarebbe un regalo per mio marito che si gingilla tutto il giorno ad ammannirmi dei piattini.

CYRILLE

Ha degli strani gusti suo marito. Dovrebbe presentarmelo.

INFERMIERA

Nossignore, mio marito me lo tengo per me. Stamattina arriva presto il suo amico.

CYRILLE

Che amico? Hubert. Gli dica di tornare un altro giorno che sto morendo!

INFERMIERA

Così rimarrà ad aspettare la sua morte.

CYRILLE

Allora gli dica che sono già morto! Appena partito per l'obitorio!

SCENA 2

(Infermiera. Cyrille. Hubert)

 CYRILLE

Troppo tardi! Hubert, qual buon vento la mena qui tanto di buon'ora?

HUBERT

Volevo essere il primo a farle gli auguri di buon compleanno. Mi sono permesso di portarle un regalo.

CYRILLE

Una vestaglia! Marie-Jo, venga ad ammirare questo ricamo. Sarà contento suo marito.

INFERMIERA

Oh! Ma questa è troppo bella, la tengo per me!

(esce)

SCENA 3

(Cyrille. Hubert)

CYRILLE

Allora, mio caro Hubert, come va il mondo dopo il mio ritiro?

HUBERT

Il mondo gira, maestro.

CYRILLE

Ah! Se potessi fermarlo! Come passa le sue serate ora che non ci sono più io a distrarla?

HUBERT

In nessun modo, maestro. Parigi non è più la capitale di una volta. Dopo la chiusura del "Boeuf sur le toit". Non si sa più cosa fare dopo teatro. Del resto, non c'è più teatro. E se qualcosa rimane, non esistono più luoghi d'incontro per i rappresentanti galanti del terzo sesso o della terza età. Si può sempre fare un giro alle Tuileries, ma ho paura di farmi rubare il portafoglio. Almeno lei ha la fortuna di avere l'aids e qui rischi non ne corre.

CYRILLE

Hubert, lei sa sempre trovare la parola che fa piacere.

HUBERT

È la verità, sono geloso di lei. Ho paura di arrivare ai cent'anni, perché non so già più cosa fare delle mie giornate.

CYRILLE

Vada a vivere nel terzo mondo! Ricco com'è, potrebbe regnare su una corte di efebi pronti a sventagliarle le mosche con foglie di banano.

HUBERT

Ci ho pensato. Ma ho paura di sentirmi troppo lontano dai miei amici.

CYRILLE

Sono tutti morti, i suoi amici.

HUBERT

Mi resta lei, maestro.

CYRILLE

Non per molto! E quando sarò morto anch'io, cosa farà del suo tempo?

HUBERT

Andrò al Père Lachaise.

CYRILLE

Chi le dice che sarò là?

HUBERT

Ci sono tutti.

CYRILLE

Appunto!

HUBERT

Ma allora, lei dove andrà?

CYRILLE

Non glielo dirò. Non ho intenzione di comunicare a nessuno il mio prossimo indirizzo.

HUBERT

Ma il suo mausoleo?

CYRILLE

Che mausoleo?

HUBERT

Non volevo dirglielo, ma lei è già titolare di un mausoleo al Père Lachaise. Mi sono permesso questo regalo postumo, maestro.

CYRILLE

Io la odio, Hubert.

HUBERT

Ho comprato un terreno proprio in faccia a Oscar Wilde, a due passi da Montherlant. Brucio dalla voglia di mostrarle lo stato dei lavori: è una ripresa aerea.

CYRILLE

E questa, che cos'è?

HUBERT

La sua statua, maestro.

CYRILLE

Rada al suolo questa mostruosità fino all'ultima pietra!

HUBERT

Forse lei avrebbe preferito il cimitero di Montparnasse, che è più intimo.

CYRILLE

Non voglio essere sepolto da nessuna parte! Mi sono rifiutato a lei fino dal liceo, non creda di potermi incastrare da morto! Venerando necrofilo che non è altro!

SCENA 4

(Cyrille. Hubert. Infermiera)

INFERMIERA

È in forma lei ,oggi. Si sente la sua voce fin dalla cucina. C'è un giornalista che la vuol vedere.

CYRILLE

Ha la macchina fotografica?

INFERMIERA

No, l'ho perquisito.

CYRILLE

Hubert, la mia flebo! Le permetto di assistere all'intervista se non dirà una parola sulla mia età. E soprattutto non racconti che ero già famoso prima della guerra!

HUBERT

Lei non era famoso prima della guerra.

CYRILLE

Appunto! Lei mi ha conosciuto tra le braccia di mia madre, era compagno di mio padre nella Resistenza. Faccia entrare!

SCENA 5

(Cyrille. Hubert. Infermiera. Giornalista)

INFERMIERA

Faccia lei da padrona di casa, signor Hubert. Io sono distrutta, è l'ora del mio giro. Troverà le bevande nel frigo sotto la veranda.

(esce)

 

SCENA 6

( Cyrille. Hubert. Giornalista)

CYRILLE

Non abbia paura di avvicinarsi, giovanotto, a baciarmi la mano non c'è rischio, non ho niente di contagioso, a parte i vizi dello spirito. Una sedia, Hubert. Lei si chiama?

GIORNALISTA

Jean-Marc, signore.

CYRILLE

Le hanno mai detto che somiglia a un Botticelli? Ma si, un Botticelli che si trova a Verona, un giovane patrizio in pelle di montone, in terza fila un po' a sinistra della Vergine, vero Hubert?

HUBERT

È il suo ritratto. Un autentico Botticelli.

CYRILLE

Prende una coppa di un vinello bianco di Verona, non indegno di Botticelli? Hubert, si occupi del servizio. Prima di tutto mi dica qual è il tema della sua intervista. La prevengo che non posso permettermi di toccare tutti i temi, perché mia madre non sa che sono omosessuale.

HUBERT

Ma si che lo sa!

CYRILLE

Hubert, sono io che accordo l'intervista!

HUBERT

Caro Botticelli, prende una fettina di arancia candita nel suo vino bianco?

GIORNALISTA

Volentieri, la ringrazio.

HUBERT

Andiamo maestro, lo sanno tutti che lei è omosessuale!

CYRILLE

Mia madre no!

HUBERT

Lo sa da quand'era piccolo. Una madre non sbaglia mai.

SCENA 7

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Infermiera)

INFERMIERA

Proprio un bell'ambientino! La sua flebo passa troppo svelta, se lei si agita come un mercante in fiera. Ha un cuore fragile e lei lo sa. Ogni volta che vede un giovanotto, rischia l'infarto. C'è anche una signora che vuole vederla.

CYRILLE

Una signora qui? Non può essere che mia cognata. Le dica che la sua vestaglia era orribile e che non intendo riceverla.

INFERMIERA

Non è sua cognata.

CYRILLE

Allora perché mi vuol vedere? E chi è poi? Avrà pure un nome, questa donna! È il suo biglietto da visita? Regina Morti! Un'italiana?

INFERMIERA

Non so.

HUBERT
Non sarà quella cantante d'opera che lei ha frequentato a Verona prima della guerra?

CYRILLE

Regina Morti? Ma vuol dire la Regina dei Morti! Che nome macabro!

HUBERT

Ma è uno pseudonimo eccellente per l'opera.

CYRILLE

Ha l'aria di una cantante lirica?

INFERMIERA

Io non so che aria hanno, le cantanti liriche.

HUBERT

È un tipo imponente?

INFERMIERA

Certo non ha paura che gli strappino di dosso i diamanti sul metro'.

HUBERT

Senz'altro una cantante lirica.

CYRILLE

Io odoio le cantanti liriche, non si riesce a farle tacere, e per di più se vede un giornalista cercherà di rubarmi il servizio. La faccia entrare, saprò come difendermi.

(esce l'infermiera)

SCENA 8

( Cyrille. Hubert. Giornalista)

CYRILLE

Mio caro Jean-Marc... Ma suona talmente banale Jean-Marc... Non potrei chiamarla Gianmarco?

GIORNALISTA

Certamente, signore.

CYRILLE
Gianmarco Botticelli, lei non sa quanto sono contento di averla qui. Lei possiede la serena bellezza di un capolavoro del Rinascimento italiano. Mi prometta di non essere cattivo con me sulle gazzette. Hanno propagato tali infamie sul mio cosiddetto caratteraccio! Mi si attribuisce l'abitudine di schiaffeggiare i miei partner. Ora è vero che, a volte, posso aver provato il bisogno di scaricare i nervi in camerino, ma maltrattare un collega in scena, mai.

SCENA 9

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina)

CYRILLE

Madame Regina Morti, ma è Regina! Mia cara Regina, che idea commovente venirmi a trovare! Ho letto da qualche parte che lei è all'Opéra di Parigi con la sua "Carmen" per qualche giorno... o è stato la stagione scorsa? Le presento Gianmarco, un adorabile ragazzo francese, e Hubert, un ex compagno d'armi di mio padre.

HUBERT

Hubert Dubonnet.

CYRILLE

Hubert, aiuti Regina, sia gentile. Gianmarco caro, davanti a lei c'è la creatura dall'organo più potente del mondo. Regina, mi faccia sentire ancora una volta le ultime note del "Brindisi" della "Traviata".

REGINA

(canta)

SCENA 10

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina. Infermiera)

INFERMIERA

Ma cosa sta succedendo? Mi svegliate tutto il piano!

CYRILLE

Brava! Bravissima! Sei una divinità! Un Negroni per Regina! Marie-Jo, nessuno l'ha chiamata! Vada ad occuparsi dei suoi malati!

INFERMIERA

Sarà lei ad ammalarsi, se continua ad agitarsi così! Non dimentichi che era in coma la settimana scorsa! Mi faccia provare la pressione. Lei esploderà!

REGINA

Signorina, io non ho l'abitudine di far esplodere il mio pubblico.

INFERMIERA

Chiuda il becco! Qui comando io! E non ho voglia di praticare una rianimazione all'ora di pranzo. Me ne vado, ma attenzione: se continua il putiferio le proibirò le visite! Chiaro?

(esce)

SCENA 11

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina)

CYRILLE

Vede come mi trattano qui, cara Regina! E sarà proprio questa donna senza cuore a cogliere il mio ultimo respiro!

REGINA

Si affidi a me, caro lupacchiotto, la proteggerò io da questa infermiera cattiva! Appena ho saputo che lei era vicino al trapasso, ho deciso di abbandonare tutto e di restare al suo fianco fino al gran finale. Ho annullato tutti i miei contratti. Conservo ancora le parole che lei mi scrisse per la prima della "Tosca" alla scala di Milano: Regina, ti amo! Regina, ti amo! Da allora non l'ho più rivista, ma ho sempre saputo che un giorno ci saremmo ritrovati... Il vescovo di Genova, che è mio cugino, aspetta sol una telefonata per venirci a raggiungere.

CYRILLE

Ma io non posso sposarla, cara Regina. Ho l'aids.

REGINA

Che malattia sublime! Che apoteosi, soccombere spiaccicato sotto un peso di scandalose avventure: una fine meravigliosa per un vero artista. E che destino per una vedova! Io farò comporre una cantata da eseguire il giorno delle sue esequie! Signor Dubonnet in frigo non è rimasto qualche avanzo? Ho bisogno di calmare il diaframma. Un pollo? Ma non voglio mangiare un pollo intero, mezzo mi basta.

CYRILLE

È il mio pollo, Hubert! Lei mangi il salmone.

REGINA

Il salmone? Del salmone rosa? Non c'è niente di meglio per mantenere la freschezza del diaframma. Ma vedo che c'è anche un roast-beef. La tratta bene il Servizio Sanitario. Se l'avessi saputo, non avrei speso delle fortune al Ritz, ogni volta che scendo a Parigi. Prenderò una suite nel suo padiglione.

CYRILLE

L'ospedale è completo.

REGINA

Non giochi al lupo cattivo! Dopo questa lunga assenza mi riceve così? Con una scenata?

CYRILLE

Io non le ho mai mandato quel biglietto ridicolo! Appena avrà finito di far colazione, la ringrazierò per la sua visita!

REGINA

Senza neanche domandarmi a quanto ammonta la mia dote?

CYRILLE

Mi prende per un gigolò, razza di vecchia troia?

REGINA

Non è lei il gigolò, ma chi l'ha rovinata! I suoi vecchi scenari sono stati tutti venduti all'asta!

CYRILLE

Ma in questo stato cosa vuole che me ne faccia dei suoi soldi?

REGINA

Io le costruirò, il più bel pantheon del mondo al cimitero di Genova, a strapiombo sul Mediterraneo.

CYRILLE

Grazie, ma ne ho già uno al Père Lachaise.

REGINA

Non paragonerà il Père Lachaise al cimitero di Genova!

HUBERT

Mi scusi, Regina, ma di questi affari mi occupo io, e la risposta è no. Il mio mausoleo a Père Lachaise è già abitabile e aspetta solo gli ultimi ritocchi.

REGINA

Ma lui potrebbe passare le sue estati in Italia. Un pantheon sulla baia di Genova, il più bel tramonto al mondo!

CYRILLE

Io odio la baia di Genova.

HUBERT

Vede bene, cara amica, che la sua proposta non ha nessuna possibilità di venir presa in considerazione. E devo anche segnalarle che è formalmente proibito far viaggiare i morti in vacanza anche all'interno del Mercato Comune; comunque è vivamente sconsigliabile, perché rischierebbe di spaventare i bambini dei villeggianti.

CYRILLE

Smetta di discutere, Hubert, e le dia il suo mantello.

REGINA

Amore mio, in che profondo sconforto mi getta il suo disprezzo! In che profondo abisso mi trovo io che al termine di una vita fuggevole, pensavo di condividere con lei pace e felicità, io che mi auguravo di portare il suo lutto come uno stendardo del genio istrionico! In che inferno di ombre mi precipita la sua indifferenza!

CYRILLE

Lei si crea una vedovanza isterica, signora. Prenda il mantello e corra dal suo psichiatra.

REGINA

Invece di lasciarla, preferisco mettere fine ai miei giorni davanti a lei. Dov'è il coltello del roast-beef? O sole della mia vita, mi guardi negli occhi per l'ultima volta! Se la sua volontà è che io smetta di esistere le ubbidirò!

SCENA 12

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina. Infermiera)

INFERMIERA

Ma signora, senta, crede di essere all'operetta? Mi dia quel coltello, che è pericoloso!

CYRILLE

Casca a proposito, Marie-Jo. La prego riaccompagni la signora Morti, che ha finito la sua visita.

INFERMIERA

Fuori, se ne vada o mi arrabbio.

REGINA

(svenendo tra le braccia del Giornalista) Addio, mondo crudel!

CYRILLE

Non sul mio letto!

INFERMIERA

Ma cosa le prende, soffoca, diventa blu! Ha inghiottito qualcosa. Lei che ha le dita lunghe, cerchi di infilargliele in gola. Che cos'è?

GIORNALISTA

Una coscia di pollo.

CYRILLE

Aveva ingoiato una coscia di pollo?

HUBERT

Come i pitoni!

CYRILLE

La mandi al reparto urgenze! Presto, prima che si svegli!

REGINA

Oh profonda notte dell'infortunio!

SCENA 13

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina. Infermiera. Professore)

CYRILLE

Caro professore!

PROFESSORE

Caro maestro, mi sono permesso di portarle dei marrons glacés. Sono due anni che lei è entrato nel mio reparto.

CYRILLE

Che idea carina aver pensato al compleanno del mio aids! Come sto, caro professore?

PROFESSORE

Lei come si sente?

CYRILLE

Sono molto angosciato. Ho paura di morire senza aver recitato il "Riccardo III".

PROFESSORE

Ma se è solo per questo, potrà montare spettacoli dentro l'ospedale, come Sade. Le farò prestare dei pazienti dal manicomio di Sainte-Anne da usare a suo comodo. Inutile dirle quanto le sarei grato se mi potesse dare una particina, anche di alabardiere!

CYRILLE

Ci penserò, professore. Ma ho una domanda da farle: quando uscirò di qui?

PROFESSORE

Lei non deve pensare a lasciarci. Le esigenze della scienza sono imperative quanto quelle del teatro. Lei dovrebbe essere fiero di essere stato eroe di ripetuti successi contro la morte in questo tempio della scienza. O forse la vera morte che le sta alle calcagna ha qualcosa da invidiare alla morte ammantata di nero del palcoscenico?

CYRILLE

Professore, le sono molto grato dell'interessamento che dimostra al teatro; ma nella realtà, quando morirò?

PROFESSORE
Che cosa sta prendendo, ora?

CYRILLE

Un litro di suramina, come ogni settimana, e un miliardo di unità d'interferon al mese, senza contare il giornaliero.

PROFESSORE

Bene, molto bene. Signora Bongo, la scheda del paziente. Nessun infortunio clinico negli ultimi giorni?

CYRILLE

Due arresti cardiaci e un coma.

PROFESSORE
Bene, molto bene.

INFERMIERA

Che giornata, professore! Questa signora è caduta in deliquio e non è neppure ospedalizzata, non abbiamo più letti.

PROFESSORE
Si arrangi lei, signora Bongo. Bene, molto bene. Molto bene. Benissimo. Anche troppo bene.

CYRILLE

Come troppo bene?

PROFESSORE

Veramente lei doveva essere già morto.

CYRILLE

Dovevo essere già morto?

PROFESSORE
È sopravvissuto di almeno sei mesi.

CYRILLE
È sicuro?

PROFESSORE
Signora bongo, pratichi un prelievo al paziente nell'altro braccio. Bisognerà trovare la causa di questo eccesso di salute. Altrimenti dovremmo credere a un miracolo.

CYRILLE

Spero di non essere costretto a convertirmi. Né tantomeno a tuffarmi nella piscina di Lourdes!

PROFESSORE
Non abbia paura, sarebbe solo un miracolo della scienza.

CYRILLE
Allora devo considerarmi guarito?

PROFESSORE

Anzi al contrario. Dal momento che le dico che lei doveva essere morto!

CYRILLE

Ora sono più tranquillo; ma ritorno alla mia prima domanda: quando morirò veramente?

PROFESSORE
Lei non morirà mai, caro maestro. Il suo nome sopravviverà a tutti noi!

CYRILLE
Non è del mio nome che parlo, parlo di me!

PROFESSORE
Lei vivrà quanto il suo aids. Ora è già arrivato all'età di due anni, ne riparleremo quindi in occasione del suo prossimo compleanno. Passerò a vederla domani, come tutte le mattine.

HUBERT

Non vuole partecipare al nostro pranzo, caro professore? Ci chiediamo sempre cosa le tocca mangiare alla mensa.

PROFESSORE

Grazie, grazie, sarebbe un piacere, ma non ho tempo. Devo praticare una lobotomia entro quindici minuti.

HUBERT
Una lobotomia per un aids?

PROFESSORE
La lobotomia è il mio hobby, la pratico solo la domenica. Ma cosa vedo, una coscia di pollo?

HUBERT
Quella no, professore. Prenda questa piuttosto che è di prima mano.

PROFESSORE

E un roast-beef! Io non credo ai miei occhi! È un vero foie gras?

HUBERT

Le preparo un vassoio da pic-nic prima della sua operazione.

PROFESSORE
Non vorrei svaligiarvi la dispensa.

HUBERT
Ma s'immagini, Fauchon ci ripeterà la consegna. Vero, maestro?

CYRILLE
Assolutamente! Prenda tutto, caro professore!

PROFESSORE
Come posso ringraziarla?

HUBERT
Niente è troppo per lei, caro professore!

PROFESSORE

Signora Bongo, mi aiuti a trasportare queste delizie. Lei conosce il mio nascondiglio in sala operatoria; mi ristorerò durante la pausa.

INFERMIERA
Non sono la vostra serva!

PROFESSORE
Da quando s'è sposata è diventata intrattabile, signora Bongo. Circolare!

INFERMIERA

E cosa faccio della cantante lirica?

PROFESSORE
Si trova sempre una soluzione a tutto. (Infermiera e Professore escono)

SCENA 14

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina)

CYRILLE

Hubert, lei sa benissimo che Fauchon non effettua consegne la domenica!

HUBERT
Ci restano i marrons glacés del professore.

CYRILLE

Io non vivrò di soli marrons glacés!

SCENA 15

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina. Infermiera)

INFERMIERA

È mezzogiorno! Le interessa per colazione un vassoio del Servizio Sanitario?

CYRILLE

Che cos'è?

INFERMIERA

Carote tritate e hamburger bolliti agli spaghetti. Essendo domenica avete diritto a due dessert: un formaggino più uno yogurt alla fragola.

CYRILLE

Uno schifo!

HUBERT
Ma dev'essere molto sano, dato che non ha odore.

CYRILLE
Allora lo mangi lei e a me dia i marrons glacés.

INFERMIERA
Faccia come crede. (esce)

SCENA 16

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina)

GIORNALISTA

Posso andare fuori dall'ospedale a cercarle qualcosa da mangiare, signore.

CYRILLE

Ma è ancora qui lei? E non dice mai niente?

GIORNALISTA

Me ne è mancata l'occasione, signore.

CYRILLE

È tutto quel che ha da dire? Se pubblica una sola parola su quel che ha visto e sentito finora, la maledirò dall'aldilà.

GIORNALISTA

Me ne guarderò bene, signore.

CYRILLE

Perché non mi chiama "maestro"?

GIORNALISTA

Non ci sono abituato, signore.

CYRILLE

Si sente intimidito? Non aveva mai incontrato una pazza sublime nella sua vita privata?

HUBERT
Maestro, lei dovrebbe liberarsi di questa cattiva abitudine di malmenare i giornalisti. Solo un momento fa lo paragonava a un Botticelli.

CYRILLE

Io avrei paragonato questo mostro a un Botticelli? Ma lei appartiene a una generazione di uomini senza fascino, povero amico mio. Hubert, gli faccia vedere una mia foto alla sua età.

HUBERT

Quale?

CYRILLE
Una foto del mio Amleto.

HUBERT

Lei ha recitato Amleto a tutte le età.

CYRILLE

Una qualsiasi.

HUBERT

Di Amleto non ne trovo. Ma eccone una dove lei è vestito da cameriere. Probabilmente in "Tovarich", è a fianco di Elvire Popesco.

CYRILLE

Stracci Popesco e gli mostri la mia foto da solo. Non pieghi la testa per guardare la foto, ma sollevi la foto un po' al di sopra del suo sguardo. Tiri un po' indietro la testa. Hubert, gli passi la mia flebo! La prenda con l'altra mano, alzi i sopraccigli... ancora un po'... ancora un po'... porti avanti il mento come me nella foto... Adesso lei ha un profilo da teatro. Potrebbe essere un attore interessante, se avessi il tempo di darle qualche lezione.

GIORNALISTA

Forse mi manca la vocazione, maestro.

CYRILLE

Lo dicevo per farle piacere, perché in realtà lei ha l'aria di un sacco di patate. Una pappa molla, guardone come tutti i giornalisti. Con tre frasi l'ho messa in ridicolo. L'intervista è finita, si può accomodare, prego.

SCENA 17

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina. Infermiera)

INFERMIERA

Un altro regalo di sua cognata!

HUBERT

Un sorbetto al Bertillon!

INFERMIERA

Non ho mai visto un sorbetto di queste dimensioni! Sua cognata è una vera aristocratica. In occasione del suo compleanno, il professore mi ha detto di staccarla prima. (gli toglie la flebo). Così potrà fare qualche passo per avvicinarsi al sorbetto.

CYRILLE
Il professore l'ha visto passare?

INFERMIERA

Il sorbetto? Gli ha anche passato un dito sopra.

CYRILLE

Bisognerà trovare un modo segreto di rifornirsi, Hubert.

SCENA 18

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina. Infermiera. Professore)

PROFESSORE

Eccola liberata dal suo guinzaglio, caro maestro!

CYRILLE

Come ringraziarla, caro professore?

PROFESSORE

Come ringraziarla per il superbo roast-beef? Tenero come il burro, ma vedo che si sta preparando al dessert, mentre io non avrò il tempo di assaggiarlo. Dovrei già essere con la mia squadra operatoria, ma si è volatilizzata la paziente, mi domando dove sia finita.

CYRILLE
Hubert, dei cucchiai da gelato.

PROFESSORE

Un solo cucchiaio da minestra mi basterà, grazie! Mmm! Un sorbetto alle fragoline di bosco! Mi evoca il profumo della mia balia a Deauville... Il mio primo triciclo... le passerelle del lungomare... crac crac... e la piccola vicina, come si chiamava?... Era così carina con le sue treccine sul suo triciclino... Lilì, si chiamava Lilì... Mmmm... Che grande artista questo Bertillon!

INFERMIERA

Professore, lei sa come sono all'ingresso, la domenica. Forse la sua paziente l'hanno mandata in maternità.

PROFESSORE

Mi stupirebbe perché l'ho vista già anestetizzata in corridoio almeno un'ora fa.

INFERMIERA

È sicuro? Allora potrebbero essersela portata via quando sono passati a prendere i morti della settimana.

PROFESSORE

È compito suo, signora Bongo. Dovunque ora si trovi, voglio subito la mia paziente sul tavolo operatorio. È un ordine!

INFERMIERA

L'obitorio è chiuso la domenica pomeriggio.

PROFESSORE

Si arrangi, signora Bongo! Cerchi la chiave dell'obitorio.

CYRILLE

Lei ha perso la sua paziente, professore, e io ne ho trovata una: che devo fare di questa donna isterica che giace sul mio letto? Non ho intenzione di tenerla qui all'infinito.

PROFESSORE

Un'isterica? Ma è la mia paziente! Come ha potuto arrivare qui? Non è gentile, maestro, aver attirato la mia paziente nel suo letto!

CYRILLE

Averla attirata nel mio letto! È un'ora che chiedo di sbarazzarmene!

PROFESSORE

Ha sentito, signora Bongo?

INFERMIERA

I portantini sono a mangiare.

PROFESSORE

Pazienza, la trasporteremo così. Mi dia una mano, giovanotto.

REGINA

Mi sento trasportata nel Nirvana... Mi aspetti, nobile amore mio... l'amerò di più dopo la lobotomia.

CYRILLE

Non dimentichi di ricucirle bene il cranio, caro professore!

(l'Infermiera, il Giornalista, il Professore escono, trasportando Regina Morti svenuta)

SCENA 19

( Cyrille. Hubert)

CYRILLE

L'ho sedotto, Hubert?

HUBERT

Botticelli? È ai suoi piedi, maestro.

CYRILLE

La mia vecchia tecnica funziona sempre: un colpo di seduzione, un colpo di artigli. Non mi resta che spingerlo fino alla follia amorosa. Questa sera gioco il tutto per tutto. Ho ancora il giubotto di daino con le frange? E il foulard indiano di Cerruti?

HUBERT

Tutti i suoi abiti di città sono a casa sua.

CYRILLE

Come? Non avrei niente da mettermi per uscire di qui?

HUBERT
Niente, maestro.

CYRILLE

Hubert, non avevo notato che abbiamo quasi le stesse misure.

HUBERT

Mi stupirebbe molto.

CYRILLE

Il suo taglio è démodé, ma lo faremo andare.

HUBERT

Vuole il mio vestito? E io?

CYRILLE

Lei passerà la notte nel mio letto. Bisogna pure che uno dei due rimanga per infinocchiare l'infermiera di notte.

HUBERT

E se mi mettessero sotto flebo?

CYRILLE

Certo che la metteranno sotto flebo. Non mi dirà che ha paura di un ago!

HUBERT

Tremo al solo pensiero.

CYRILLE

La credevo un amico leale, Hubert!

HUBERT

Maestro, lei sa che io farei tutto per lei, ma...

CYRILLE

Allora giù i pantaloni, presto! Si infilerà questo pigiama.

HUBERT

Ma le dovrò mostrare le gambe!

CYRILLE

Bisognerà pure che le veda le sue gambe almeno una volta nella vita!

HUBERT

Muoio di vergogna!

CYRILLE

Sono esattamente come me le immaginavo.

SCENA 20

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Infermiera)

INFERMIERA

Signor Hubert! Si rivesta! Sa che è rigorosamente proibito! Vuol farci sbattere fuori tutti? Per questa volta farò come se non avessi visto niente, ma attento alla prossima!

HUBERT

Grazie, cara Marie-Jo! Il mio suplizio è finito.

INFERMIERA

Povero signor Hubert, alla sua età!

GIORNALISTA

Maestro, sono riuscito a recuperare il foie gras. È appena morsicchiato.

CYRILLE

Lei è un vero segugio, ragazzo mio. Hubert, a che ora ha intenzione di apparecchiare la tavola?

INFERMIERA

È la prima volta che assaggio il foie gras, eppure sono nata nella città di Foix e mia madre è originaria della città di Grasse. Non è curioso?

CYRILLE

Nessuno l'ha invitata, ch'io sappia. Vada a prendere il suo pasto in refettorio, come tutti i giorni.

INFERMIERA

Ma oggi è il suo compleanno.

CYRILLE

Allora, solo una fetta, non è estensibile questo foie gras.

INFERMIERA

Sembra mangime per cani. È disgustoso!

HUBERT
Una fetta, Botticelli? Marie-Jo, una coppa di vino bianco?

INFERMIERA

Grazie, per mandare giù questa porcheria. Lei non mi crederà, ma l'oppio l'ho fumato e non mi ha fatto nessun effetto. Carino lei, giornalista; assomiglia a mio marito, ma in bianco.

CYRILLE

Lei è drogata, Marie-Jo! Eppure gliel'avevo detto di non fumare prima di rientrare a casa.

VOCE DEL PROFESSORE

Signora Bongo, l'anestesia!

VOCE DI REGINA

O amore! Dal profondo abisso dell'incoscienza penso a te!

INFERMIERA

Ma senta, a fumare oppio si vedono le persone verdi?

CYRILLE

Lei vede le persone verdi perché ha l'immaginazione di un bruco! Se era tutto lì, non valeva la pena di fumare il mio oppio!

VOCE DEL PROFESSORE
Signora Bongo, lo scalpello! Signora Bongo, un cavatappi!

INFERMIERA
Tanto meglio se son diventata un bruco, mi piace il mondo in verde!

(esce)

SCENA 21

( Cyrille. Hubert. Giornalista)

CYRILLE
Finalmente soli! Hubert, ci metta un po' di musica leggera e socchiuda le tendine.

HUBERT

Le andrebbe un valzerino viennese?

CYRILLE

Metta i Beatles. Sono un patito degli anni Sessanta.

HUBERT

Credevo che le facesse orrore quella roba.

CYRILLE

Caro amico, se intende far visita alla sua cugina di Versailles, è ora di mettersi in moto.

HUBERT

Ma è morta, la mia cugina di Versailles.

CYRILLE

Oltre a me, tra le sue conoscenze, sarà pur rimasto vivo qualcuno.

HUBERT

Nessuno, maestro.

CYRILLE

Allora vada al Père Lachaise a sorvegliare i lavori del mio mausoleo, ma non mi resti tutta la giornata appiccicato!

HUBERT

Andrò nella sua vasca da bagno a far la siesta. Mi svegli per vedere la partita alla televisione.

(esce)

SCENA 22

( Cyrille. Giornalista)

CYRILLE

Non abbia paura, non ho intenzione di violentarla, vorrei solo farle delle domande. Per una volta sono io il giornalista e lei mi fornirà le risposte. Quanti anni ha?

GIORNALISTA

Trenta, maestro.

CYRILLE

Può lasciar perdere il "maestro". Sesso? La vedo esitante. Cosa c'è scritto sul suo certificato di nascita?

GIORNALISTA

Sesso maschile.

CYRILLE

Vede com'è facoile? Coniugato?

GIORNALISTA

No, maestro.

CYRILLE

Si ritiene un dongiovanni?

GIORNALISTA
No, proprio per niente.

CYRILLE
Lei è veramente un uomo banale. Le è già successo di sognare la gloria?  Non su un palcoscenico ma nella vita, all'interno del suo giornale, o addirittura in seno alla sua famiglia? Magari da bambino aiutava spontaneamente i ciechi a attraversare la strada per destare l'ammirazione del suo giro.

GIORNALISTA

Penso che non mi sia mai capitato. Ero già un bambino banale, signore.

CYRILLE

Ma da adolescente, avrà pure sognato di diventare un grande scrittore, prima di fare il giornalista. Ha mai scritto niente? Nemmeno una poesia?

GIORNALISTA

Temo di no.

CYRILLE

Le è mai capitato qualcosa di interessante, almeno una volta nella vita, magari per caso... Neanche di ottenere una distinzione qualsiasi? Sport non ne pratica?

GIORNALISTA

Si, il tennis.

CYRILLE

Una disperazione. Lei non esiste, non ha nemmeno il diritto a una colonnina nel mio giornale.

GIORNALISTA

Mi spiace deluderla.

CYRILLE

Non è il primo. Gradirebbe una nuvola del mio narghilé? Sublime no? È il narghilé di Cocteau, me l'ha regalato quando ha smesso di fumare. E io sono ancora vivo! Non ho paura di morire, ma di vivere sempre schiacciato dai miei ricordi. Se è questa la vita eterna, ne cerco da tanto l'uscita. Non è sublime questo narghilé?

GIORNALISTA

Sissignore.

CYRILLE

Glielo lascerò in eredità, perché si ricordi di me in una sera di spleen.

GIORNALISTA

Molte grazie, signore.

CYRILLE

Mi illudevo di poter ritrovare in lei la mia giovinezza, ma non vedo niente che mi seduca. Trent'anni fa avrei potuto trovarla desiderabile, ma non ne sono neppure certo, e poi sarebbe stato solo un neonato. Mi rilegga un po' quello che ho detto. Come? Non prende appunti?

GIORNALISTA

Nossignore, mi affido alla memoria.

CYRILLE

Se la sua memoria è stupida come lei, non scriverà che stupidaggini. Prenda un quaderno del Servizio Sanitario e la mia Parker. Quante pagine conta di riempire? Vorrei saperlo per dosare gli effetti.

GIORNALISTA

Lei quante pagine vorrebbe?

CYRILLE
Il numero non importa, ma esigo la foto in copertina. Hubert, dov'è finita la foto del mio Amleto?

VOCE DI HUBERT

Aiuto, aiuto!

(il giornalista esce)

CYRILLE

Povero Hubert, ha degl'incubi nell'ora della siesta!

SCENA 23

( Cyrille. Hubert. Giornalista)

(il Giornalista entra sostenendo Hubert)

HUBERT

Ahi! Un'ape nella vasca!

CYRILLE

Bisogna togliere subito il pungiglione, non dimentichi il suo diabete!

HUBERT

Mi ci son seduto sopra.

CYRILLE

Marie-Jo! Mai una volta che ci sia, quando si ha bisogno di lei!

GIORNALISTA

Mi permetta di aiutarla, signore.

HUBERT

Ahi!

GIORNALISTA

Ecco il pungiglione, non era neanche entrato nella carne.

HUBERT

Grazie, caro amico. Lei mi ha salvato la vita.

SCENA 24

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Infermiera)

INFERMIERA

Signor Hubert! Ancora? È vergognoso! Non l'avrei mai creduto da parte sua.

GIORNALISTA

Ci sono delle api nella stanza.

INFERMIERA
Delle api? Ahi!

CYRILLE
Vengono attirate dal sorbetto. È nero di api! Marie-Jo, porti via il sorbetto!

INFERMIERA

Dove vuole che lo metta?

CYRILLE

Vada a deporlo sull'alveare.

INFERMIERA

Ho paura!

CYRILLE

Non urli, può spaventarle... Cammini lentamente verso la porta... Sono ubriache di fragoline selvatiche.

(l'Infermiera esce col gelato)

VOCE DI REGINA

Mi sento ritornare alla vita, amore mio!

SCENA 25

( Cyrille. Hubert. Giornalista. Regina. Professore)

PROFESSORE

Caro maestro, mi permetta di dedicarle una prima mondiale scientifica! Ho appena trapiantato un cervello artificiale di mia invenzione!

REGINA

Amore mio! Il mio cervello ai siliconi pensa solo alla tua felicità. In pegno della mia fedeltà ti regalo il mio vecchi cervello; vi ho lasciato i ricordi degli amori di un tempo. È il mio passato che ti offro in questo pezzo di materia grigia!

CYRILLE

Il suo passato lo dia al gatto! E non si avvicini che mi fa paura! (si nasconde dietro il giornalista) Professore faccia qualcosa!

PROFESSORE

La signora ha un comportamento perfettamente normale: vuole semplicemente esprimerle il suo affetto.

REGINA
Questo cervello col quale sono nata è per te, amore mio! Devi mangiarlo per provare la tua passione! Tieni, mangialo tutto! Quando tu sarai morto io mangerò il tuo cuore!

(tira il cervello sul Giornalista che protegge Cyrille. Il Giornalista esce, asciugandosi)

PROFESSORE

Più ispirata che mai! Un vero genio della scena!

SCENA 26

( Cyrille. Hubert. Regina. Professore. Infermiera)

INFERMIERA

(entrando col sorbetto) Aiuto! Le api! (casca sul Professore col sorbetto)

CYRILLE

Brava Marie-Jo!

HUBERT

Un vero colpo di teatro!

INFERMIERA

Oh professore! Che cos'ho fatto! Mi scusi.

PROFESSORE

Tenti di recuperare qualcosa con un cucchiaio, signora Bongo.

REGINA

E adesso, amore mio, che cosa devo fare? Sono la tua schiava!

CYRILLE

Si rivolga al professore. Il cervello che indossa è suo e tocca a lui darle ordini!

REGINA

Mio caro professore, che cosa devo fare?

PROFESSORE

Le ho detto che il suo cervello funziona da solo, non ha bisogno di ricevere ordini. Lei è un essere libero!

REGINA

O nobile vestale, che cosa devo fare?

INFERMIERA

Cantato non lo capisco. Se vuole qualcosa, chieda come fanno tutti.

REGINA

Caro signor Dubonnet! Le beau, le bon signor Dubonnet!(*) Dopo essere rotolata di padrone in padrone, sono stata designata sua schiava dal destino! Voglio un ordine! Che cosa devo fare?

HUBERT

Cara Regina, le do l'ordine di tacere.

PROFESSORE

No, non le dica questo! Deve cantare continuamente, se no il cervello si guasta. Cara diva, ci canti all'orecchio qualcosa di dolce, come una ninna nanna. Adesso non vuole più aprire la bocca; ma è solo un leggero choc post-operatorio.

CYRILLE

Faremo tranquillamente a meno della sua voce. Basta la sua presenza a riempire la scena. La sistemi in un angolo, Hubert.

HUBERT

E io, caro professore, quando potrò risedermi?

PROFESSORE

Lo vedremo tra una settimana.

INFERMIERA
E io? Chi si occupa di me? Tu ti occupi di tutti salvo che di me, eppure sai che ho fumato oppio e ho bisogno di te. Che tutti sappiano chi sei tu, falso falso falso! Da quando sono sposata, non m'inviti più nella tua garçonnière! Tu non mi vuoi più, perché ho sposato un Nero! Razzista!

PROFESSORE

Signora Bongo!

CYRILLE

Brava Marie-Jo!

HUBERT

Che temperamento drammatico!

INFERMIERA

Manderò una lettera anonima a tua moglie! Le racconterò che mi facevi fare l'amore su un triciclo!

HUBERT

Un vero esercizio acrobatico!

PROFESSORE

Eppure ti avevo detto che non avrei potuto condividerti con un altro, Marie-Jo! Ho la mia dignità di uomo! Ma ti giuro che nessuno è montato sul triciclo dopo di te.

INFERMIERA

Bugiardo! Sei uscito con la ragazza di sala!

PROFESSORE

Ma l'ho fatta montare su una scopa, non sul triciclo.

CYRILLE

Su una scopa? È sublime!

HUBERT

Come le streghe di Shakespeare!

INFERMIERA

Su una scopa? Schifoso! Non ti credevo capace di una cosa simile!

CYRILLE

Si arrabbi di più! Faccia sentire il suo temperamento!

PROFESSORE

La vuoi finire, puttana? (schiaffeggia l'Infermiera)

HUBERT

Uno schiaffo! Autentico realismo!

PROFESSORE

Piangi, Jojo? Ti ho fatto male?

INFERMIERA

Ti amo Jean-Pierre! Ti perdono tutto!

CYRILLE

Che delusione, un happy end!

PROFESSORE

Montiamo sul triciclo?

INFERMIERA

Tu sei pazzo, siamo di guardia...

PROFESSORE

Allora in sala operatoria!

CYRILLE

Fuori, cani!

HUBERT

Non ci si può affidare ad attori così mediocri!

(escono il Professore e l'Infermiera)

SCENA 27

( Cyrille. Hubert. Regina)

CYRILLE

Dov'è finito Botticelli?

HUBERT

Sarà in giardino a far due passi.

CYRILLE

E se non tornasse?

HUBERT

Tornerà, ne sono certo.

REGINA

Via di qui! Che i vivi se ne vadano coi vivi! Il nostro regno li ignora! Amore mio, quando consumeremo il nostro matrimonio?

CYRILLE

Ma lei è pazza! Noi non siamo sposati!

REGINA

Lo siamo nel regno dei morti.

CYRILLE

Lei forse è morta, ma io no.

REGINA

Ti voglio adesso, andiamo subito a consumare il nostro amore sul letto!

HUBERT

Ma Regina! Lei esce da un'operazione delicata!

REGINA

Se non mi vuoi da vivo, io ti ucciderò per possederti da morto. Così il nostro amore sarà più esaltante. Dov'è il coltello del roast-beef?

CYRILLE

Di nuovo?

HUBERT

Regina cara, lei ha tutto il diritto di consumare, ma secondo me non è vestita per l'occasione. Le manca la biancheria giusta. Per sedurre il cuore di un uomo, ci vuole assolutamente una biancheria frivola. Lo sa cosa vuol dire? Più tardi la porterò a fare un giro nei negozi di Pigalle, così potrà consumare domani.

REGINA

Andiamo subito a Pigalle, bello e buono signor Dubonnet!

CYRILLE

Benissimo, la porti a Pigalle e ce la lasci.

HUBERT

Non subito, cara Regina.

REGINA

Subito! Voglio andare a Pigalle a comprare le mutande sexy!

HUBERT

Più tardi, le ho detto!

CYRILLE

Approfitti dell'occasione, Hubert, e se ne libererà prima!

REGINA

Subito, subito!

HUBERT

Aiuto, mi strangola!

REGINA

Subito, subito, la morte subito!

SCENA 28

( Cyrille. Hubert. Regina, Giornalista)

(il Giornalista afferra Regina, Hubert la colpisce sulla testa con una lampada)

REGINA

Do-re-mi-fa-fa...

(il Giornalista trasporta Regina sul letto)

CYRILLE

Botticelli! Se lei non ci salvava la vita, saremmo morti strangolati! Ma dov'era finito, angelo mio?

GIORNALISTA

A cambiare il disco orario, signore.

CYRILLE

Rimanga vicino a lei con la sua lampada, Hubert. Non voglio morire assassinato da una donna. Ho passato tutta la mia vita a sfuggire alle donne!

HUBERT

Una vita da incubo, lo posso testimoniare!

CYRILLE

Quando uscivo di scena, mi aspettavano a grappoli in quinta! O salivano dalla buca del suggeritore! Dovevo far evacuare il camerino dai pompieri di servizio! Quante volte ne ho trovata una nascosta dietro i miei costumi? E sotto il divano!

HUBERT

A Manaos c'è voluto l'esercito per farlo uscire dal teatro.

CYRILLE

E più facevo la pazza sulla scena, più mi adoravano.

HUBERT

Una maledizione, una vera maledizione!

CYRILLE

A quante situazioni pericolose mi ha sottratto lei, caro Hubert!

HUBERT

Non me ne parli, abbiamo una decina di suicidi sulla coscienza!

CYRILLE

Ma lei non dice niente? Mi guardi, le faccio paura?

GIORNALISTA

Nossignore

CYRILLE

Questo ambiente d'ospedale dove tutto richiama la morte! Questa donna orribile affascinata dalla mia morte! E io qui ad aspettarla... Lei non sa che in questa stanza c'è la morte?

GIORNALISTA

Nossignore.

CYRILLE

È venuta a cercarmi, la indovino dietro la schiena.

HUBERT

Certo è qua; ma per cercare chi? Forse non lei.

SCENA 29

( Cyrille. Hubert. Regina. Giornalista. Professore)

PROFESSORE

Maestro, cari amici, sarete certamente sorpresi di vedermi in costume tropicale. Vado in Africa a lottare contro l'aids. È l'unica cosa che mi resta da fare, se non voglio diventare pazzo.

CYRILLE

Lei parte per l'Africa? E i suoi malati?

PROFESSORE

Un medico si sostituisce con la stessa facilità di un malato.

CYRILLE

Ma io, signor professore?

PROFESSORE

Non tenti d'intenerirmi: sarò inflessibile. La mia situazione qui, sballottato tra una legittima consorte e la signora Bongo, è diventata insostenibile. Devo confessare la verità sul triciclo? Ho sempre odiato i tricicli. In Africa almeno sono sconosciuti.

CYRILLE

Professore, mi dia il tempo di riflettere, non faccia un colpo di testa. Prima di prendere una decisione, consulti i suoi colleghi.

PROFESSORE

Sono loro che mi spingono ad abbandonare la cattedra e la facoltà. I miei metodi di guarigione suscitano sempre più sospetti. Pratico una medicina troppo umana per il mondo gelido dei laboratori. In Africa potrò rendere libero corso agli slanci del mio cuore, non sarà il materiale umano a mancarmi. Spiegherà lei tutto questo alla signora Bongo, l'ho allontanata qualche minuto fa a fare le pulizie giù da basso, perché ho paura dell'ultimo colloquio. E se vuole un consiglio personale, si curi con le erbe. Comunque deve morire e nel peggiore dei casi una tazza di cicoria è più piacevole di una flebo.

CYRILLE

Una tazza di cicoria? Ma ho già il mio oppio!

PROFESSORE

Li prenda tutt'e due. Addio, caro maestro. Forse ci ritroveremo da qualche parte fuori da questo mondo dove tutto è rumore e furore, da qualche parte in un'altra galassia. Lei è stato il mio paziente preferito.

CYRILLE

Professore, sono confuso.

PROFESSORE

Mi perdoni questo momento di emozione, non ho l'abitudine di piangere in pubblico.

CYRILLE

Hubert, il suo fazzoletto.

PROFESSORE

Grazie. È la tristezza post coitum. Era già nota ai tempi degli antichi Romani.

HUBERT

È vero che la signora Bongo ha molto della matrona romana.

PROFESSORE

Come esprimerle la mia gratitudine in questo momento di malinconia?

CYRILLE

Le passerà. Conosciamo tutti la tristezza post coitum.

HUBERT

Non sia così ottimista, può durare una vita intera. Come nel mio caso, per esempio. Un solo coito, e dopo, mezzo secolo di tristezza. Ma non rivelerò il complice di quel coito, vi farebbe ridere.

CYRILLE

Ho sempre saputo che era la sua balia!

PROFESSORE

Come! Anche lei!

HUBERT

In ogni vita c'è una donna fatale, e spesso è la nostra balia.

PROFESSORE

È oppio? Ma cosa dirà mia moglie se tornerò a casa nei fumi?

CYRILLE

Le dirà che era il suo compleanno.

PROFESSORE

Quando ero bambino, la mia famiglia passava le vacanze a Deauville, in una villa d'affitto. Avevo una balia grassa e bionda che si chiamava Yvonne. Io desideravo con tutto il cuore che i miei genitori mi comprassero un triciclo, ma lei era contraria. Preferiva tenermi in carrozzina, dove poteva legarmi a suo piacere. E i miei genitori ascoltavano lei sola, per quanto io avessi già sei anni. Un giorno mi decisi a rubare il triciclo della mia piccola vicina Lilì, credendo che la balia dormisse ai piedi di un albero. Grave errore! Mi lanciai in una corsa folle lungo le passerelle del lungomare, con la balia dietro. E poi, improvvisamente, patatrac! Il naso fratturato, il labbro rotto, i denti da latte sparpagliati tra le assi, perdevo sangue sulla sabbia, quando mi s'abbatte addosso la balia, mi tira giù le mutande e mi frusta davanti a tutti! Ma il peggio è che i miei genitori, trovando la punizione insufficiente per la mia colpa, mi fecero passare la notte appeso per le orecchie alla corda della biancheria. Vedete, mi sono rimaste le orecchie a sventola.

CYRILLE

È mostruoso!

PROFESSORE

E non ho mai avuto il mio triciclo!

HUBERT

Mio povero professore, le balie sono gli esseri più selvaggi della terra!

PROFESSORE

Per fortuna, penso che la specie sia estinta.

HUBERT

Finalmente una vera conquista dell'uomo!

PROFESSORE

Ma di genitori ce ne saranno sempre, caro signor Dubonnet!

HUBERT
Ahimè, ahimè!

REGINA

Du bo, du bon, Dubonnet!

CYRILLE

Faccia qualcosa, professore! Ha già tentato di strangolare Hubert!

REGINA

Du bo, du bon, Dubonnet! Voglio il mio aperitivo preferito!

PROFESSORE

Ma cosa dice? (a Cyrille) Come vede ha un comportamento perfettamente normale, è l'ora del suo aperitivo. Cara diva, come ci sentiamo?

CYRILLE

Caro Botticelli, serva un Dubonnet a Madame Morti. Tenga, le faccia scivolare questa pillola nel bicchiere.

REGINA
In quale teatro siamo? Questo è il mio camerino? E voi chi siete?

PROFESSORE

Siamo suoi amici, cara diva.

HUBERT

I più ferventi ammiratori del suo talento.

GIORNALISTA

Il suo aperitivo, cara diva.

REGINA

Grazie, notevoli signori. E beviamo al trionfo di stasera! A proposito, a che ora devo andare in scena? Il contratto, l'ho già firmato? Quanto prendo? E chi è il mio partner? Ma io la riconosco! Lei è il sarto del Teatro La Fenice. È lei che mi ha conciata così, con queste bende? La parte richiede che io sia ferita alla testa? È un'opera moderna? Chi è l'autore? E il direttore d'orchestra? È lei? E lei chi è? Ma è lui! È lui! Sapevo che prima o poi me lo sarei ritrovato sulla strada, il mio signor attore! Lui mi ha sedotta e abbandonata quando ero una piccola cantante da strada. Il suo disprezzo ha segnato tutta la mia carriera. Ho giurato di ucciderla al primo incontro! Ho atteso per decenni, ma è venuto il momento di compiere la mia nera vendetta! Dov'è il coltello del roast-beef?

CYRILLE

Che ossessione!

PROFESSORE

Mia cara diva, lei non ucciderà questo signore prima di entrare in scena, non dimentichi che questa sera deve cantare!

REGINA
Chi è lei per darmi degli ordini?

PROFESSORE
Il suo direttore d'orchestra, cara diva.

REGINA

Ha ragione, caro maestro. Ho tutta l'eternità per assaporare la mia vendetta. Lo leghi e me lo conservi in camerino. Io lo taglierò a pezzettini e me lo gusterò per cena dopo lo spettacolo.

CYRILLE

La finisca di fare del cattivo teatro davanti a me!

PROFESSORE

È lei, maestro, a teatralizzare tutto quel che tocca! Ci si sente aspirati dalla sua teatralità.

CYRILLE

È orribile! Mi liberi da questa donna, prima che commetta un delitto! E insieme se ne vada anche lei. Non doveva prendere un aereo per l'Africa? E allora se la porti via. Le faccia cantare Wagner per le folle di sieropositivi africani!

PROFESSORE

Mi sento moralmente schiaffeggiato, maestro. Se lei la prende così, noi partiremo veramente per l'Africa.

REGINA

Per l'Africa? Quale sarà il mio cachet?

SCENA 30

( Cyrille. Hubert. Regina. Giornalista. Professore. Infermiera)

INFERMIERA

(entra con una pistola) Mani in alto! Sapevo che te la volevi filare in Africa con la cantante! Porco! Ti ho visto che la violentavi sul tavolo operatorio!

PROFESSORE

Lei commette un errore di giudizio, signora Bongo. Questa signora è opera mia, una mia creatura. Non la posso abbandonare in mano a chiunque. Quanto alle vere ragioni della mia partenza per l'Africa, sono di ordine umanitario.

INFERMIERA

Allora mi molli, schifoso?

PROFESSORE

Potrei riconsiderare la mia posizione, ma solo in un quadro umanitario. Le offro un posto di assistente in Africa, a condizione che lei si occupi esclusivamente della nostra cara diva. Lei sarà in qualche modo il mio braccio destro, ma i nostri rapporti personali li lasceremo alla frontiera, signora Bongo. È una condizione formale. Dovrà impegnarsi per iscritto.

INFERMIERA

E tu credi che una donna moderna come me, che ha perfino osato sposare un Nero, possa diventare schiava di una vecchia suonata come quella? In Africa perdipiù?

REGINA

Chi è questa? Una cantatrice rivale? Signorina, un po' di rispetto! Qui la diva sono io!

INFERMIERA

Hai visto come mi tratta?

PROFESSORE

La tratta da cantante. È già molto per una semplice infermiera.

INFERMIERA

Una semplice infermiera? È quello che pensavi di me quando mi facevi montare sul triciclo? Che ero una semplice infermiera?

PROFESSORE

Signora Bongo, lei è licenziata! Ne ho abbastanza delle sue scene di gelosia! Lasci il suo grembiule in guardaroba e se ne torni a casa!

INFERMIERA

E tu credi che finisca così? Ecco cosa ne faccio della tua cantante d'opera!

(spara parecchi colpi, uno dei quali raggiunge Regina. Il Giornalista la disarma)

PROFESSORE

Cara diva!

REGINA

Ancora una volta mi ritrovo dall'altra parte del sipario della morte! Addio mondo di miraggi che si chiama vita! Addio notevoli signori, ci rivediamo presto!

INFERMIERA

E adesso innestale un cuore artificiale, alla tua bambola meccanica! Rimorchiatela in Africa. Puoi rivenderla un tanto al chilo!

HUBERT

Tenga, amica cara, beva un Dubonnet, la bevanda delle donne assassine

GIORNALISTA

(a Cyrille) Signore, lei si sente male? Signore! È ferito?

PROFESSORE

Maestro! Una pallottola gli ha sfiorato il collo! Mi sente?

CYRILLE

Questa graffiatura è un segno del destino. Un kleenex, per favore. Grazie. Che sia l'ultima volta che lei fuma oppio, Marie-Jo. Hubert, io m'appresto a morire alle cinque della sera. Nella cappelliera sotto il mio letto troverà la parrucca che portavo nel mio "Amleto"; e nell'armadio, il costume. Faccia attenzione a conservarmi bene il collo inamidato e le scarpe di vernice.

PROFESSORE

Non stasera, maestro! Non voglio perdere le mie due creature lo stesso giorno!

CYRILLE

Il materiale umano si sostituisce, professore. Pensi all'Africa!

PROFESSORE

Ma non troverò mai più un attore del suo livello. Maestro, si degni di dedicarmi una giornata della sua vita! Non muoia stasera! Aspetti domani!

CYRILLE

Una giornata è eterna e lei non merita tanto. Ho sempre aspettato con impazienza, durante le ultime scene, la fine di uno spettacolo: l'ansia di liberarmi al più presto del mio personaggio. Calato il sipario, prima di rientrare in camerino, c'è un istante in cui non sei nessuno. È un piacere inimmaginabile. Cercherò di infilarmi nell'aldilà attraverso uno di questi buchi neri. Hubert, la mia flebo e il mio fondotinta bianco!

HUBERT

Lucido o opaco?

CYRILLE

Opaco, non vorrà che abbia l'aria di un clown nel suo mausoleo!

HUBERT

E per le pupille?

CYRILLE

Lilla, sempre lilla.

HUBERT

Un colpo di eye-liner?

CYRILLE

Di questi particolari, si occuperà più tardi. E mi faccia le unghie tutte le mattine, dopo il bagno. A proposito, c'è una vasca nel suo mausoleo?

HUBERT

Di più, di più maestro, ci sono le terme romane!

CYRILLE

Non loderò mai abbastanza il gusto, Hubert.

HUBERT

Lei mi lusinga. Ma ancora non ha visto il meglio: la sala della tela, circondata da colonne di lapislazzoli, con poltrone in pelle di giraffa.

CYRILLE

Non avrò occasione di vederla spesso.

HUBERT

Servirà per i miei momenti di riposo, la televisione mi piace sempre di più.

CYRILLE

Pensa già a dimenticarmi.

HUBERT

Che vuole, invecchio.

CYRILLE

Tenga questo kleenex, vi ho scarabocchiato sopra qualche frase postuma. Lei, caro Hubert, è la sola persona al mondo alla quale debbo delle scuse.

HUBERT

Delle scuse, a me?

CYRILLE

Una notte di primavera in un anno che sfugge alla mia memoria, ho disonorato la sua famiglia nella persona di sua sorella Adeline. La nostra amicizia è fiorita sui ruderi di quello scandalo, ma io so che prezzo le è costata quest'amicizia.

HUBERT

Inezie! Comunque lei mi aveva disonorato molto prima di disonorare la mia famiglia. E non si formalizzi per mia sorella Adeline: l'avevo disonorata assai prima io.

CYRILLE

Lei è diabolico, Hubert.

HUBERT

Lo ero, a quindici anni. Poi il demone mi ha abbandonato.

INFERMIERA

Che mi mettano subito al fresco! Voglio essere giudicata e condannata a morte. E scriverò le mie memorie! Perché io lo so cos'è la morte! Ho visto crollare centinaia di persone davanti ai miei occhi, e non poche le ho spinte io nella tomba. Io staccavo i fili e le rimpinzavo di morfina per mettermi nel ruolo della Morte! È mia sorella, la Morte!

(il Professore schiaffeggia l'Infermiera)

PROFESSORE

Ma chi si crede di essere, signora Bongo? Un'eroina di Jean Genet? Il Servizio Sanitario non le chiede di raccontare la sua vita, ma di fare il suo lavoro. Suonano tutti i campanelli delle camere. Subito al suo posto! E voglio immediatamente le temperature di tutto il piano!

GIORNALISTA

Tenga!

INFERMIERA

Che cos'è?

GIORNALISTA

La pistola. È scarica.

INFERMIERA

Grazie. La devo restituire a mia cognata.

PROFESSORE

E guardi come ha ridotto la nostra cara diva! Sarò costretto a riaprirle il cranio per recuperare il cervello! E dovrò dichiararmi contento se non ha ricevuto una delle sue pallottole.

INFERMIERA

Addio, maestro! Io lascio il Servizio Sanitario e rientro al nido per occuparmi di mio marito e fare molti bambini. Ho capito che qui non farei mai carriera. Meglio lasciar perdere. Sarò sempre una persona anonima, ma le prometto che farò solo dei bambini attori come lei, purché divengano celebri.

CYRILLE

Se è la celebrità che cerca, ne faccia piuttosto dei medici.

INFERMIERA

Non ne avrei i mezzi. Addio, signor Hubert. Verrò a trovarla la domenica con la mia famigliola al mausoleo.

HUBERT

Sarete i benvenuti, cara Marie-Jo.

INFERMIERA

Addio, signor giornalista. Gli faccia un bell'articolo sulla sua rivista, se lo merita. Era un uomo eccezionale, anche se così esigente, creda a me. Mi ci è voluto un anno per capire la differenza tra tutte le sue bottiglie d'acqua di colonia. E aveva una pantofola di diverso colore per ogni giorno della settimana: se sbagliavo colore, era una scenata assicurata. Ma aveva un gran cuore, mi ha lasciato tutti i gioielli e le vestaglie.

CYRILLE

Mi renda un ultimo servizio, Marie-Jo. Si occupi del mio narghilé. Prima di accenderlo, inzuppi la mia pallina d'oppio nel liquido di questo flacone.

INFERMIERA

Che cos'è?

CYRILLE
Un veleno azteco.

INFERMIERA

Ma lei non può proprio far niente come gli altri!

GIORNALISTA

Devo rimanere, signore?

CYRILLE

Si, certamente. Conto in modo imperativo su di lei: è il solo neofita in questa commedia della morte e il nostro ultimo spettatore. Hubert, sa com'è formale mia cognata! Le renda una visita di condoglianze, ma soprattutto mi eviti di averla in prima fila alla sepoltura. Mi improvvisi una luce più teatrale, abbassi le tende e copra questa lampada sul comodino. Caro professore, forse il cuore di questa gran dama ha cessato di battere?

PROFESSORE

Il suo cuore non batte più, e il cervello di mia invenzione è materiale per il ferrivecchi. Ma non mi sento di pronunciarmi, maestro. Devo confessarle che sono sempre più incline a credere nei miracoli.

CYRILLE

Hubert, lei indovina i miei pensieri.

HUBERT

Certo nel mausoleo c'è posto anche per la signora. Potremmo adattare per i suoi appartamenti la cantina insonorizzata.

CYRILLE

Dovevo appunto qualcosa alle donne prima di morire. Questa è certo l'ultima che avrei scelta, ma è stato il destino a designare lei.

HUBERT
Un'ammenda onorevole non è mai eccessiva, ed è sempre un bel gesto per una fine. Sono d'accordo.

CYRILLE

Caro professore, non mi rimane che dirle grazie per questa fidanzata postuma. È stato il più originale tra i miei regali di compleanno.

PROFESSORE

Lei mi ricompensa, maestro!

INFERMIERA

Lei è stupefacente, maestro!

PROFESSORE

I miei due capolavori esposti al Père Lachaise: diventerete l'Abelardo e l'Eloisa del ventesimo secolo! Al suo nome intesterò un'associazione benefica e grazie a lei otterrò le donazioni che mi permetteranno di edificare il mio dispensario nella giungla africana. Sarà il mio benefattore.

CYRILLE

Faccia quel che crede del mio nome, tanto è solo uno pseudonimo. Botticelli, lei mi deve fare una promessa.

GIORNALISTA

Sissignore.

CYRILLE

Cambi mestiere! Lei è il giornalista più incapace che io abbia mai incontrato, non mi ha posto neanche una domanda!

GIORNALISTA

Sono confuso, signore.

CYRILLE

È la sua ultima opportunità.

GIORNALISTA

Non ho domande da porle.

CYRILLE

Ha paura della morte?

GIORNALISTA

Sissignore.

HUBERT

Lei è un vero rompiscatole, Cyrille. Dopo il bel gesto che ha appena compiuto! Eppure sa che le ultime impressioni di un personaggio sono determinanti per la bellezza di uno spettacolo.

CYRILLE

Ho commesso un errore nella mia vita: dovevo assumerla come regista.

HUBERT

Sono sempre stato il suo regista.

CYRILLE

Tiene il trucco?

HUBERT

Impeccabile, maestro.

CYRILLE

Ma che diavolo ne ha fatto della mia foto del mio "Amleto"?

HUBERT

Lei non ha mai fatto l'"Amleto".

CYRILLE

Che cosa dice?

HUBERT
Lei sogna, Cyrille. Questa sera farà l'"Amleto" per la prima volta. Si prepari a entrare in scena.

CYRILLE

Entrare in scena? Se sto per uscirne!

HUBERT

È la vita del teatro, si finisce solo per ricominciare. La sua parrucca, Cyrille.

CYRILLE

È un secolo che non faccio l'"Amleto"! Non ricordo più nemmeno il testo...

HUBERT

Reciti qualunque personaggio, sono tutti uguali.

CYRILLE

È vero, i personaggi sono tutti uguali. Possiamo recitare tutto, salvo la nostra vita. Questo ci è proibito.

HUBERT

Lei ha avuto tutto il tempo di recitare la sua vita.

CYRILLE

Non so più a che punto sono, mi suggerisca il testo.

HUBERT

Dorma in pace, angelo della mia giovinezza!

CYRILLE

Ma questo non è Shakespeare! (muore)

HUBERT

È calato il sipario.

PROFESSORE

Maestro, che fine sublime!

INFERMIERA

Dio mio, che attore! Non siamo niente, ecco la sola cosa da dire davanti a questo.

HUBERT

Si sente bene, giovanotto?

GIORNALISTA

Sissignore.

HUBERT

Bene, molto bene, benissimo. Da un certo punto di vista, tutto è rientrato nell'ordine.

INFERMIERA

Torni a casa sua, signor Hubert; lei ha bisogno di dormire. Io mi occuperò di lui, glielo restituirò domattina bellissimo.

PROFESSORE

Mi tiri fuori la moto dal garage, signora Bongo. Passerò la notte a Deauville. E annulli tutti i miei appuntamenti di domani!

INFERMIERA

Bene, professore.

PROFESSORE

La lascio, caro amico. Per qualunque problema di salute, lei sa dove trovarmi. Coraggio!

INFERMIERA

Vada, signor Hubert, ci rivediamo al Père Lachaise.

PROFESSORE

Dopo di lei, signora Bongo.

INFERMIERA
La prego, professore.

PROFESSORE
Dopo di lei, dopo di lei.

INFERMIERA

No, mai, professore!

PROFESSORE

Insomma, signora Bongo, dopo di lei!

INFERMIERA

Com'è galante, professore... (Infermiera e professore escono)

SCENA 31

( Cyrille. Hubert. Regina. Giornalista)

GIORNALISTA

Posso darle un passaggio signore? Sono in macchina.

HUBERT

Grazie, ho la carrozza.

GIORNALISTA

Bene, allora le dico arrivederci.

HUBERT

Non dimentichi il suo narghilé.

GIORNALISTA

Non vorrei privarla di questo ricordo, signore.

HUBERT

È una copia per la scena; l'originale l'ho io.

GIORNALISTA

Allora grazie, signore. Prima di lasciarla, le devo confessare che non sono un giornalista.

HUBERT

Lo supponevo.

GIORNALISTA

Io sono il figlio di sua sorella Adeline.

HUBERT

Supponevo pure questo. Ma perché diamine non l'ha detto?

GIORNALISTA

Ogni volta che credevo fosse venuto il momento, qualcosa me lo impediva. Avevo l'impressione che lui lo sapesse già.

HUBERT

Forse lo sapeva.

GIORNALISTA

Sono contento di avere fatto la sua conoscenza, signore, malgrado le circostanze. Arrivederla, signore. È stata un'emozione incontrarla.

HUBERT

È la seconda volta che lei annuncia la sua partenza.

GIORNALISTA

La prego di scusarmi, signore.

(esce col narghilé)

SCENA 32

( Cyrille. Hubert. Regina)

HUBERT

Cyrille, cos'è questa storia del veleno azteco?

CYRILLE

Delle gocce per il naso, caro Watson. Suo nipote è l'essere più inespressivo, mediocre, fiacco e pesante di spirito che conosca: il ritratto di sua sorella Adeline.

HUBERT

Cosa vuole, è un giovane d'oggi! Forse l'avrebbe preferito omosessuale?

CYRILLE

Sì, a dire il vero.

HUBERT

Purtroppo non è una cosa che si trasmette di padre in figlio.

CYRILLE

Del sesso degli angeli abbiamo già parlato abbastanza: passiamo alle cose urgenti. Stasera interpreterò per lei la mia prima parte da travestì. Dov'è il mantello di Regina Morti?

HUBERT

Lei, maestro? Eppure aveva giurato che mai...

CYRILLE

Oggi rinnego tutto quello che ho giurato e anche il suo contrario. Come mi trova, Hubert?

HUBERT

Spaventoso, maestro.

CYRILLE

Lei sarà sempre il mio migliore spettatore. E non dimentichi che d'ora in avanti per il mondo io sono la signora Dubonnet.

HUBERT

Quale onore, maestro! Non avrei mai osato sognare una tale soluzione!

CYRILLE

Capita di tutto nella vita, Hubert. Ma io sarò una signora Dubonnet insopportabile, si prepari a subire una tirannia femminile senza misericordia.

HUBERT

Ci sono abituato, maestro.

CYRILLE

Mi chiami maitresse. C'è almeno la biancheria nel suo mausoleo?

HUBERT

C'è tutto, maitresse.

CYRILLE

Allora, in marcia

HUBERT

Troveremo il giardino dei ciliegi ancora in fiore.

CYRILLE

Un vero giardino dei ciliegi?

HUBERT

Diciamo un piccolo giardino dei ciliegi

CYRILLE

Stasera ceneremo al chiar di luna e io le reciterò i versi di Lorca. Hubert, mi aiuti ad arrivare alla sua carrozza

REGINA

Oh, miserabile fortuna! Il giorno stesso del mio matrimonio, il marito nuovo di fiamma s'impadronisce del mio mantello, e mi lascia come morta! Al ladro! Al ladro!

CYRILLE

Scappiamo, Hubert. Oh cazzo...

HUBERT

Cyrille! Il suo cuore?

REGINA

Questa umiliazione postuma non posso tollerarla! Il mio cuore non mi permette di cadere così in basso. La Regina dei Morti si uccide! Dov'è il coltello del roast-beef? Addio, umiliante realtà! (Si pugnala). Addio, caro pubblico! L'aspetto nell'aldilà per il gran finale! (Muore)

CYRILLE

Hubert, che ore sono?

HUBERT

Las cinco en punto de la tarde, señor.

CYRILLE

È l'ora (Muore)

HUBERT

Tenga il mantello, questa notte avrà freddo. (Esce)

SCENA 33

( Cyrille. Regina. Infermiera)

INFERMIERA

(entra con una corona di fiori) Un altro regalo di sua cognata! Che oca! Dimenticare che è morto!

(sipario)