Un’ombra dietro il cuore

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                                     UN' OMBRA DIETRO IL CUORE

GIALLO DI PAOLO CARDELLI TRATTO DALL'OMONIMO LIBRO DI BRUNO IALUNA

La scena si può organizzare in tre modi differenti, a seconda dello spazio e dei materiali

Il più semplice è quello di far svolgere l'azione tutta all'interno dell'ufficio del commissario Morini e di utilizzare uno schermo per far scorrere le slides o i filmati che descrivono gli esterni e se possibile anche fatti accaduti in passato.

Un secondo è quello di dividere la scena in due parti verticalmente, lasciando la più grande per l'ufficio del commissario, ed una più piccola dove con un sapiente gioco di luci verranno messi in risalto gli avvenimenti o le scene esterne.

Il terzo metodo è quello di tagliare idealmente trasversalmente il palco, lasciando la parte anteriore vicino al pubblico come ufficio del commissario, e la parte dietro per gli esterni, o viceversa, la divisione dovrà essere fatta con piccole assi di legno rade e con plastica trasparente, che deve dare l'idea della parete, ma ovviamente, senza penalizzare la vista dello spettacolo.

Comunque la stanza del commissario Morini sarà allestita allo stesso modo: 2 scrivanie, una di fronte all'altra ai lati della stanza in modo perpendicolare quasi in primo piano, 2 porte una a dx ed una a sx, ai lati delle scrivanie, sulla parete di fondo uno schermo, una lavagna anche a fogli, ed un pannello sul quale verranno annotati gli appunti e le domande utili per le indagini. Due sedie saranno difronte alle scrivanie, una per parte, sullo sfondo in un angolo un attaccapanni, praticamente tutto ciò che deve far parte di una stanza di un ispettore del commissariato di polizia.

La scena si svoge ai giorni nostri, ma l'utilizzo di alcuni filmati d'epoca riusciranno maggiormente a far capire allo spettatore la drammaticità degli eventi accaduti al finire della seconda guerra mondiale, fatti che potrebbero essere appena percepiti con leggerezza dallo spettatore impegnato nella soluzione del caso, ma che hanno sicuramente segnato la vita, non solo dei protagonisti della commedia, ma di tutti noi e della nostra vita quotidiana.

Dopo questi fatti la vita di ogni nazione non è stata e non sarà mai più la stessa.

Il racconto è stato ispirato da un fatto realmente accaduto, ma nomi e luoghi sono di pura fantasia, ed un ringraziamento particolare va a coloro che hanno accettato di usare il loro nome per i personaggi dei giorni nostri.

Anche Montecatini, cittadina conosciuta come luogo di svago, salute, divertimento ed ospitalità, aveva accolto alcune famiglie ebree che fuggivano dai rastrellamenti e che si nascondevano in piccoli centri in cerca di anonimato. Purtroppo la malvagità che si nasconde dentro alle persone, anche a quelle più insospettabili, ha fatto in modo che queste famiglie fossero denunciate, condannandole così alla deportazione ed alla morte nei campi di concentramento.

In una di queste famiglie il più piccolo aveva solo 1 anno ed era nato a Montecatini !

PERSONAGGI :

Commissario Morini                (uomo)

Ispettore Contarino                  (preferibilmente uomo)

Dottor Andrea Albertelli          (uomo o donna)

Ex assessore Francesco Gori   (uomo o donna)

Professor Giannelli                   (uomo o donna)      (non essenziale)

Jacob Erdemann                       (uomo)    (non essenziale)

Camilla Dini                              (donna)

Cesarina Focosi                         (donna)

Maria Elena Brizzi Bonechi     (donna)

Vice Ispettore Cantamessi        (uomo o donna oppure può essere sostituito con Contarino)

Voce di Cesare Focosi Koaff     (non essenziale può leggere il Commissario Morini)

NON E' STATO DATO UN NUMERO DEFINITO DI ATTI, PERCHE' DATE LE DIVERSCE SCENE INTERROTTE DA UN BUIO, VIENE LASCIATA LIBERA SCELTA AL REGISTA.

ALCUNI PERSONAGGI POSSONO ESSERE TOLTI LEGGENDO LE LORO DEPOSIZIONI ALL'INTERNO DELLA STANZA DEL COMMISSARIATO.

BUON LAVORO !

La commedia potrebbe iniziare in 3 modi differenti, il primo, il più semplice, è quello di iniziare dai giorni nostri, ma sicuramente sarebbe di maggior effetto fare un cappello con un tuffo nel passato facendo rivivere la drammaticità di un irruzione in una casa con il prelievo delle persone da parte dei tedeschi vista dagli occhi di un bambino che resta nascosto e che risulterà essere l'unico superstite del rastrellamento. La scena potrebbe essere un filmato che si interromperà e, con l'accensioni delle luci all'interno della stanza del commissario, darà il via alla commedia, oppure con una scena recitata a soggetto con poche frasi ma che renda la drammaticità della situazione.

All'accendersi della luce nella stanza del Commissario Morini si vedrà il Vice Ispettore Contarino che riordina delle cartelle sulle scrivanie, dopo poco entrerà il commissario con aria un po' scocciata, non proprio contento di essere tornato al lavoro....

 CONTARINO : Bentornato commissario, fatto buone vacanze?.... speriamo di si, perchè qui ci sarebbe un problemino...

MORINI : (annuisce con un grugnito di disappunto, ma capisce subito che c'è qualcosa di grave) Il tempo di prendere uncaffè?

CONTARINO : Dipende dal dottore patologo, ha detto che sarebbe passato a prenderla per andare all'obitorio dell'ospedale di Pescia.....ha urgenza di vederla....

MORINI : Come mai?

CONTARINO : Per un turista tedesco trovato morto due giorni fa in un bagno dello stabilimento Tettuccio.....

MORINI : Chi lo ha trovato?

CONTARINO : Il custode, all'ora di chiusura, ha trovato la porta di un bagno ancora chiusa,.... ha informato il direttore dello stabilimento e col passepartout.....

MORINI : (lo interrompe con aria svogliata) E noi cosa c'entriamo?......(spazientito) io ho voglia di un caffè!

CONTARINO : (senza dare peso all'umore del commissario) Aspettiamo il dottor Albertelli, ormai dovrebbe essere qui, visto che ha chiesto urgentemente di poter parlare con lei...

MORINI : (stesso tono ma un p più scocciato) Contarino....ero in ferie....fino... a domani l'altro

CONTARINO : (continuando) Il dottore ha chiamato un'ora fa.....e comunque l'avrei cercata anch'io

MORINI : E per cosa?

CONTARINO : Per lo stesso turista...

MORINI : Cosa c'è che non torna in questa morte?

CONTARINO : C'è che sui documenti trovatigli addosso si chiama Spokkel, mentre sulla patente che ha consegnato in albergo per la registrazione risulta essere il signor kuhel. Inoltre alcune carte di credito sono a nome Spokkel, altre a Kuhel, che, a quanto riferito dalla figlia giunta a Montecatini, è invece il cognome della moglie..... non le pare strano? (fa una pausa)

MORINI : Vai avanti....

CONTARINO : Ha fatto acquisti in città a nome kuhel, ma a Firenze e a Lucca ha pagato con la carta di credito intestata a Spokkel....

MORINI : E le carte di credito?.....

CONTARINO : Già controllate! Tutte regolari. E Spokkel è il suo vero cognome...

MORINI : (riflettendo) Strano davvero....perchè pagare con carte di credito intestate a due persone diverse?... a meno che....

CONTARINO : (contento che il commissario si stia interessando) Ha già un'idea commissario?

MORINI : No! Fantasie mie. E' troppo presto per avere delle idee.

CONTARINO : (prendendo un cencio nero da sopra la sua scrivania e portandolo al commissario) Nel bagno è stato trovato anche questo......

MORINI : Cos'è codesto Cencio? Apparteneva al morto?

CONTARINO : L a figlia di Spokkel ha detto di no!..... Forse è di qualche altro cliente del Tettuccio che lo ha perso.....

MORINI : (tagliando corto, alzandosi) Va bene, non perdiamo altro tempo prezioso, devo ancora fare colazione....

CONTARINO : E allora cosa ci devo fare con questo panno?

MORINI : (spazientito) Contarino! Mettitelo...eh?... Lo sai che prima di fare colazione sono irascibile.....e poi codesto coso nero può aspettare....tanto non scappa....ne' lui ne' il morto!

CONTARINO : (svelto) Ho capito commissario.....lo metto in magazzino!

MORINI : Ecco è meglio!... Andiamo all'ospedale di Pescia alla svelta così ci fermiamo a fare colazione....e se arriva il dottor Albertelli lasciamo detto che ci raggiunga là.....(fa per mettersi la giacca ed uscire) andiamo...(quando entra bussando il dottor Albertelli denotando una vecchia amicizia con il commissario e la regolare frequentazione del commissariato)

ALBERTELLI : (mettendo dentro la testa per vedere se c'è Morini e come lo vede entra) Ciao Sandro, mi spiace disturbarti gli ultimi giorni di ferie, ma la morte di questo tedesco non mi convince..... ho un dubbio in proposito...

MORINI : Se mi hai fatto chiamare con questa urgenza e sei corso qui, vuol dire che hai qualcosa di più di un...dubbio....

ALBERTELLI : Proprio così! Anche perchè il cadavere sarebbe dovuto partire già ieri per la Germania....a Montecatini è arrivata la figlia del morto....che ha fatto di tutto per portar via velicemente il corpo del padre.....infatti pareva avere molta fretta di tornare a casa.

CONTARINO : Già! Più fretta che dispiacere!

MORINI : Spiegati meglio, in che senso....

CONTARINO : Quando l'ho interrogata, mi ha data la sensazione che avesse più voglia di tornare al più presto in Svizzera di quanto fosse addolorata dalla morte del padre, sembrava quasi una specie di pratica fastidiosa da sbrigare al più presto. Insomma, l'impressione che ho avuto è che non dovesse amare un gran chè il proprio genitore!

ALBERTELLI : Andiamo per ordine....La morte è stata attribuita a cause naturali. L'uomo, secondo quanto riferito dalla figlia, soffriva di cuore da tempo....era diabetico ed iperteso....di conseguenza l'acqua salata delle terme per la sua salute non erano certo il massimo....

MORINI : (interrompendolo e rivolgendosi a Contarino) Da quanto tempo era in città?

CONTARINO : (leggendo sul taccuino) Nove giorni. Alloggia...anzi, alloggiava all'hotel Moresco. Il nome completo del defunto è Karl Spokkel, ottantacinque anni, nativo di Dusseldorf, ma residente a Ginevra.....era il primo anno che veniva a fare le cure delle acque a Montecatini.....

ALBERTELLI : (interrompendolo) E questo intanto è già il primo dubbio.....

MORINI : Sarebbe a dire?....

ALBERTELLI : (riflettendo) Che è molto strano....si dico....che un qualunque medico del mondo prenda un paziente sofferente di cuore, di diabete e di ipertensione, e lo spedisca a fare la sua prima cura delle acque a Montecatini a ottantacinque anni....

MORINI : E come sappiamo che era venuto per la prima volta a “passare le acque”?

CONTARINO : Ce lo ha detto la figlia. Spokkel dalla sua casa di Ginevra si muoveva solamente nel mese di giugno, per trascorrere una vacanza in montagna sulle alpi svizzere....cosa confermataci dall'hotel di Davos, dove era solito recarsi.

ALBERTELLI : Poi c'è il secondo dubbio.....ho visto il cadavere non appena è giunto nella camera mortuaria....e....cosa strana nessuna ecchimosi in tutto il corpo.....

MORINI : E questo cosa significa? Se è morto di morte naturale.....

ALBERTELLI : Appunto!....Non ti sembra strano che un uomo di una certa etàe della mole di questo Spokkel, colpito da un qualsiasi malore, cada privo di sensi in un bagno rivestito di marmo e sanitari in porcellana senza sbattere da nessuna parte?

MORINI : Bè, potrebbe essere scivolato appoggiandosi lungo una parete.....

ALBERTELLI : Vero!....Solo che è stato ritrovato bocconi, con la faccia sul pavimento e con le braccia distese lungo il corpo...

MORINI : E sulla faccia?.....

ALBERTELLI : (quasi ad interromperlo) Hai già capito quello che volevo dire..... sulla faccia niente ematomi né contusioni..... nemmeno un piccolissimo graffio...

CONTARINO : E quindi?...

ALBERTELLI : E quindi se era cosciente si sarebbe dovuto riparare il volto....e non tenere le braccia stese sotto il corpo...

MORINI : ….E se non era cosciente vuol dire che qualcuno ha adagiato a terra il cadavere...

ALBERTELLI : Perfetto! E da qui sono nati i miei dubbi!

CONTARINO : Inoltre ci sarebbe anche un altro indizio che confermerebbe questa seconda ipotesi....

MORINI : (riflettendo alla ricerca di una certezza) E sarebbe?....

CONTARINO : (come se quello che sta per dire mettesse ancora più incertezze) La porta del bagno era chiusa dall'interno! Apparentemente questo fatto escluderebbe she un'altra persona potesse essere in quel momento insieme a lui....ma, a detta della figlia, Spokkelavendo paura di essere colto da un malore, aveva l'abitudine di non chiudersi mai da solo in una stanza....anche se era un bagno....

MORINI : (in tono di rimprovereo) E perchè non me lo hai detto prima?

CONTARINO : (cercando di addolcire il commissrio, sorridendo) Un caffè?

MORINI : (troppo preso) Lascia perdere il caffè adesso...hai sempre l'abitudine di prenderlo nel momento sbagliato!...Allora.... mettiamo pure che insieme a Spokkelci fosse qualcuno nel bagno....da dove sarebbe uscito?

CONTARINO : (contento di poter dare una soluzionemgiusta) Dall'alto, commissario! I gabinetti del Tettuccio sono tutti in fila uno accanto all'altro, e non hanno soffitto, quindi sono comunicanti tra loro....

MORINI : E allora avverti subito la scientifica, se avete chiuso il bagno al pubblico e non è ancora stato riaperto, potrebbero trovare          qualche indizio....ci sta che la persona che era assieme al morto almeno una traccia dovrebbe averla lasciata.

CONTARINO : (quasi esultando come ad aver vinto una sfida) Già fatto commissario! Eh? Dica la verità, sono stato bravo?

MORINI : (senza dargli soddisfazione) Hai solo indovinato.....(riflettendo) Uhm....allora dottore? Cosa vorresti fare?

ALBERTELLI : Una bella autopsia prima che il cadavere lasci l'Italia.

MORINI : Ok! In giornata ti faccio avere il permesso dal sostituto procuratore, la dottoressa Magi!

ALBERTELLI : Bene, ed io in quarantotto ore ti confermerò che ho ragione!

MORINI : Ed io mi auguro proprio di no! Caro Andrea! Ho ancora due giorni di vacanza da fare e vorrei starmene un po' in pace....

ALBERTELLI : Fattene una ragione....difficilmente il mio intuito fallisce....comunque appena scopro qualcosa ti avverto....e intanto che vado all'ospedale fammi avere il nulla-osta

per l autopsia. Ciao! (esce)

MORINI : (riflettendo) Contarino, penso proprio che tu e il dottor Albertelli abbiate ragione. E' davvero strano che un uomo che non si chiude a chiave nella propria casa e non si chiude a chiave neppure nelle camere degli hotel, per paura di un malore imoprovviso, si vada poi a rinchiudere in un luogo dove rischia che nessuno lo possa aiutare in caso di bisogno. Ed è ancor più strano che un uomo di ottantacinque anni, e che da quaranta vive a Ginevra e che si muove solo per andare a fare delle passeggiate a Davos, all'improvviso decida di fare un paio di settimane di cure termali a Montecatini senza che, a detta della figlia, nessun medico glielo abbia prescritto, oltretutto a bere dell'acqua salata che non è certo un toccasana per chi ha i suoi malanni.....mah?!......

CONTARINO : Già, ma se io e il dottore abbiamo ragione, chi può avercela avuta con lui? Dal suo portafoglio non mancava nulla, c'erano le carte di credito e i documenti, e persino duemila euro in contanti....

MORINI : Ma se per fare le spese usava le carte di credito....cosa ci faceva con duemila euro in tasca a bere le acque?....perchè non li ha depositati in albergo?...

CONTARINO : Forse si doveva incontrare con qualcuno? …. E perchè?....O forse aveva solo paura di rimanere senza soldi liquidi?......

MORINI : Di sicuro se le cose stanno come tu ed Albertelli pensate che siano, Spokkel in città avrà avuto sicuramente un nemico....

CONTARINO : Forse qualcuno lo ha seguito dalla Svizzera.....

MORINI : Ipotesi da non scartare.... ma difficile da dimostrare....

CONTARINO : Perchè?

MORINI : Perchè c'era la porta chiusa dall'interno.....

CONTARINO : E questo cosa c'entra commissario?

MORINI : C'entra Contarino, c'entra, perchè, ammesso che lo abbiano ammazzato, chi lo ha fatto non conosceva l'abitudine di Spokkel di non chiudersi a chiave. Se avesse saputo di questa cosa, non avrebbe chiuso, e poi durata la fatica di arrampicarsi dal soffitto per uscire da quel gabinetto......

CONTARINO : Ovviamente per fare in modo di rendere più credibile l'ipotesi di una morte naturale

MORINI : E bravo Contarino, stai facendo progressi. Vedo che la mia vicinanza ti fa bene all'intuito...

CONTARINO : (titubante) Veramente lei era in ferie fino ad oggi....

MORINI : (sorridendo) Vero.....allora per festeggiare la nascita del tuo intuito andiamo a berci questo benedetto caffè....o divento nervoso per astionanza.....andiamo. (escono insieme e si spengono le luci)

(All'apertura della scena entra il commissario accende la luce e si mette alla sua scrivania a leggere dei documenti presi da una cartelletta, dopo poco si affaccia il dottor Albertelli con in mano dei documenti)

ALBERTELLI : Sandro Ci sei?

MORINI : Si! Buongiorno Andrea, entra...

ALBERTELLI : Buongiorno Sandro, Contarino mi ha detto che ti avrei trovato qui, e sono venuto a darti i risultati dell'autopsia...

MORINI : Dimmeli, non ho una minima prova che si tratti di omicidio, ma ho come un presentimento che non lascia presagire nulla di buono....e questo mi innervosisce più di aver dovuto sospendere le vacanze....avanti, che novità ci sono?

ALBERTELLI : Non so dirti se è un bene o un male....ma ci avevo visto giusto....

MORINI : Ti prego Andrea, non farmi gli indovinelli di mattinata, non lasciarmi sulle spine e vai al sodo. (entra Contarino con dei documenti e si mette alla sua scrivania a leggerli attentamente, ma ogni tanto ascolta interessato e prende parte alla conversazione)

ALBERTELLI : (con aria solenne dottorale di chi ha fatto una scoperta eccezionale)

Zyklon B al tre per mille! Acido cianitrico ad azione rapida! Detto Acido Prussico!...Si presenta sotto forma di cristalli liquidi che a contatto con l'aria passano allo stato gassoso! Incolore, disciolto in acqua conserva tutte le sue prorpietà....ma ha un odore pestilenziale... pertanto è impossibile berlo se non mescolato ad un liquido di forte sapore e odore...

MORINI : Tipo?

ALBERTELLI : Tipo un liquore, o un cocktail di alcolici di odore penetrante....

MORINI : E un uomo con tutti quei problemi di salute avrebbe bevuto tutta quella roba oltretutto al mattino?..... non credo.....

ALBERTELLI : Ed in effetti non ho trovato tracce di alcool nel sangue.... e allora? Con cosa?

MORINI : E allora con cosa?

ALBERTELLI : Con quello che hai già capito Sandro! Con un bicchiere di acqua termale che ne copre il sapore e l'odore...

MORINI : E come avrebbero potuto somministrarglielo?

ALBERTELLI : Probabilmente nel bicchiere della cura, quando magari, lo ha appoggiato su di un tavolo per leggere il giornale o per ascoltare il concerto del mattino.....

MORINI : Tempo di reazione?

ALBERTELLI : Alcuni minuti dopo l'assunzione dà effetti simili a spasmi colitici....

MORINI : Come quelli che potrebbe fare l'acqua termale?

ALBERTELLI : Più intensi, ma simili. Solo che nella fase successiva arriva all'apparato respiratorio, provocando una specie di soffocamento....

MORINI : Possibilità di salvezza per chi lo ingerisce?

ALBERTELLI : Solo con una lavanda gastrica fatta entro pochissimi minuti.... e c'è di più... apparentemente non presenta neppure i sintomi di un avvelenamento..... solo un'attenta autopsia può rivelarlo.

MORINI : Notevole....e dove si compra questo Zyklon B?

ALBERTELLI : Dove si comprava!.... Fino agli anni settanta si usava come disinfettante nelle caserme, sulle navi e negli allevamenti di animali....poi, data la sua pericolosità, è stato tolto dal commercio

MORINI : E a Montecatini chi potrebbe averne ancora qualche flacone?

CONTARINO : Commissario ho già fatto una piccola indagine e non siamo riusciti a trovarne neppure uno in tutta Montecatini

ALBERTELLI : Infatti, è come pensavo! Un tempo ne facevano largo uso all'ippodromo per combattere i parassiti e i talponi che venivano dal vicino torrente Borra a infestare i box dei cavalli da corsa, ma oggi....

MORINI : Quindi, ricapitolando: il tedesco va al Tettuccio e beve l'acqua nella quale, qualcuno,approfittando di una situazione favorevole, ha sciolto il veleno! Spokkel ai primi sintomi si reca in bagno, dove l'assassino lo segue, ed entra pure lui nello stesso gabinetto per essere sicuro della sua morte....

ALBERTELLI : (interrompendolo) Però commette l'errore di chiudere la porta a chiave.... cosa che Spokkel non avrebbe mai fatto.....se ho ben capito.

MORINI : Non sono che sicuro si tratti di un errore....infatti leggevo i risultati della scientifica e sul muro del bagno non ci sono tracce di suole da scarpe....quindi cade l'ipotesi della fuga dal soffitto....

ALBERTELLI : E allora da dove se ne è andato?

CONTARINO : (con tono orgoglioso) Niente di più semplice....dalla porta!

ALBERTELLI : Che però era chiusa dall'interno....

CONTARINO : No! Era stata chiusa dall'esterno!

ALBERTELLI : Come sarebbe? Gli inservienti hanno dovuto usare un passe-partout per aprirla....

CONTARINO : Fatica inutile. Basta una molletta per capelli oppure un chiodino....

ALBERTELLI : (che cerca di capire) Come con una molletta o un chiodino e chi era Houdini?

MORINI : No! Basta essere dei buoni osservatori ed il gioco è fatto....sono andato al Tettuccio e ho visto che in base alla posizione del chiavistello all'interno del bagno, esternamente appare la scritta “libero o occupato”....e con una piccola punta dura, infilata nel rilievo delle lettere è possibile girare da fuori il chiavistello....

CONTARINO : (con aria di sentenza) Cosa che ha permesso all'assassino di andarsene indisturbato e far scoprire il cadavere solo dopo la chiusura dello stabilimento!

MORINI : 8solenne) E bravo ispettore!

ALBERTELLI : (stupito) Come ispettore.....ma non sei vice?

CONTARINO : (fiero) No! Da stamattina ispettore a tutti gli effetti....e questo grazie anche al nostro commissario....

MORINI : Non fare il ruffiano....la cena la paghi lo stesso...e comunque è dovuto al tuo senso del dovere.....

ALBERTELLI : Allora andiamo a festeggiare con un aperitivo dal Biondi....

CONTARINO : Sarà difficile andare ora....sono arrivati questi documenti che sono sicuro non promettono niente di buono....

MORINI : Che documenti? E perchè non ne so niente?

CONTARINO : Perchè sono arrivati adesso, li ho appena sfogliati, ma sento che sono una grana, vengono dalla questura di Viareggio, e chiedono informazioni su di un cert Duilio Frontini di Montecatini che pare sia annegato a Viareggio....

MORINI : E cosa ti fa pensare che sia una grana?

CONTARINO : Ho controllato, e risulta che il Frontini era nato nel 1920 a Montecatini, poi per diverso tempo si era trasferito in Francia, ma da poco più di un anno era tornato a vivere qui.....ma la cosa più interessante è che è stato l'amante di Camilla Dini, che assieme al fratello Oliviero gestisce gli alberghi Moresco ed Astor.....

MORINI : Il Moresco?....Ma non è quello dove alloggiava Spokkel?

CONTARINO : Ed è per questo che sono sicuro che sarà una grana....oltretutto ci sono delle incongruenze nei verbali e nelle deposizioni dei testimoni....che non lasciano presagire nulla di buono.

ALBERTELLI : In che senso? Non hanno accertato che si tratti di annegamento?

CONTARINO : Non è stata trovata alcuna traccia che facesse pensare ad una morte diversada quella dell'annegamento, così il corpo è stato trasferito nella camera ardente dell'ospedale di Pescia a disposizione dei familiari per il funerale....

ALBERTELLI : Ovviamente senza fare nessuna autopsia.....

CONTARINO : No! L'autopsia è stata eseguita ma non ha fatto che confermare la morte per annegamento....perchè anche se è vero che sono state trovate lievi tracce di alcol, probabilmente dovute ad un aperitivo o qualcosa del genere, la cosa non è stata determinante se non nel procurargli probabilmente un piccolo malore, che comunque non risulta dall'autopsia stessa.....peròò dalla testimonianza del bagnino che lo ha trovato ci sono alcune cose che contrastano.....

ALBERTELLI : Allora il problema dov'è?....

CONTARINO : Secondo il verbale dei colleghi di Viareggio sembra che il Frontini avesse ombrellone e cabina a Marina di Pietrasanta....però pare....che si sia tuffato in mare per fare un bagno al Fosso all'Abate, che divide i comuni di Lido di Camaiore e Viareggio, dove è stato ritrovato il suo bastone.....mentre il corpo è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio al Secco, ovvero dalla parte opposta di Lido di Camaiore....

MORINI : (lo interrompe) Contarino, la promozione a ispettore ti sta trasformando, ancora poco e mi freghi il posto.....ma vai avanti....

CONTARINO : Ma ecco che la testimonianza del bagnino che lo ha ritrovato mette in dubbio le certezze....

ALBERTELLI : cosa c'entra il bagnino? Fa anche il patologo a tempo perso?

CONTARINO : No! Ma conosce le correnti meglio di chiunque altro....infatti secondo lui nel pomeriggio le correnti vanno verso La Spezia...e fin qui niente di strano....se non che per fare tutto quel tragitto il corpo ci ha messo un bel po' di tempo....e allora mi chiedo.... possibile che con le spiagge piene di gente nessuno si sia accorto di un cadavere che galleggia vicino alla riva?

MORINI : (pensoso) Effettivamente la cosa non è chiara....facciamo così, prima prendiamo un aperitivo (rivolto a Contarino) poi chiama i colleghi di Viareggio e fatti amndare tutto quello che sanno sul Frontini. (rivolto al dottore) e tu domattina all'ospedale vedi se scopri qualcosa tra le righe dell'autopsia e poi chiamami....

ALBERTELLI : Ma non saranno solo delle coincidenze?

CONTARINO : Troppe coincidenze fanno un indizio...

MORINI : E dopo questa perla di saggezza andiamo dal Biondi....e tu sbrigati Contarino che altrimenti farai tardi

CONTARINO : Tardi a cosa?

MORINI : Ad andare a casa a prendere tua moglie per andare a festeggiare la tua promozione con una bella cena....poi domattina passadall'ospedale a vedere il Frontini e, senza farti notare, getta un occhio a chi passa a vegliarlo.... non si sa mai....

CONTARINO : (grato) Grazie commissario... anche da parte di mia moglie...arrivederci doc. ci vediamo domattina....(saluta ed esce seguito a turno dai due.) ( BUIO )

(All'accendersi della luce il commissario entra nell'ufficio e si mette a consultare dei documenti, poco dopo entra Contarino con l'aria di chi ha fatto una grande scoperta)

CONTARINO : Buongiorno commissario, guardi qui!....Eh?....cosa le sembra?

MORINI : Un cencio nero....cosa vuoi che mi sembri? Te lo ha dato la moglie per lucidarti i gradi?

CONTARINO : (che non raccoglie lo scherno, tanto sa che il commissario non lo dice con cattiveria) No! A parte il fatto che la saluta mia moglie e la ringrazia ancora..... ma dica non assomiglia a quello che abbiamo trovato sul corpo di Spokkel?

MORINI : Si! Sembrano simili.....dove l'hai trovato?

CONTARINO : Qualcuno l'aveva messo sopra la bara del Frontini all'ospedale....ma non ho visto chi è stato......peccato....

MORINI : Già! Ma vai a prendere l'altro per confrontarli...ci sta che ci rivelino più di quello che pensiamo....poi chiama il professor Gori, è stato assessore alla cultura, ci sta che ne sappia qualcosa più di noi....e già che ci sei portami pure un caffè...grazie!

CONTARINO : (entusiasta) Volo!

MORINI : (rimasto solo riflette a voce alta) Come al solito abbiamo un possibile indizio ma non gli abbiamo dato la dovuta importanza....già...ma chi ci pensava che un cencio nero con delle strane scritte avesse a che fare con una morte che all'apparenza pareva naturale.....solo dopo è stata valutata l'ipotesi di un omicidio....dunque vediamo....è appurato che il pezzo di stoffa non apparteneva a Spokkel perchè ce lo ha confermato la figlia....non era di nessun curista perchè nei giorni seguenti nessuno lo ha poi richiesto neppure in biglietteria..... allora chi può averlo perso?.....E poi siamo sicuri adesso, alla luce di quest'ultimo cencio che sia stato perso e non lasciato lì a bella posta? Allora l'unico che non può reclamarlo è...... l'assassino di Spokkel....e se anche fosse cosa c'entra il Frontini in tutto questo?...Mah?

(su questa ultima riflessione entra Contarino con il cencio nero e una tazzina di caffè)

CONTARINO : Ecco qua! Servito nel cosciotto....cencio e caffè...prima beva che si fredda..

MORINI : (che beve velocemente) Grazie...ed ora vediamo....effettivamente sembrano identici, persino tagliati dalla stessa pezza....solo i ricami sono diversi...e ti dirò a guardali attentamente sembrano in ebraico....(in quel momento si sente bussare alla porta ed entra l'ex assessore professor Gori)

GORI : Ciao Sandro, ci sei? Oh, buongiorno Contarino, e complimenti per la promozione, ho saputo che sei stato promosso ispettore....

CONTARINO : Grazie...le belle notizie volano veloci...

MORINI : (tagliando corto) Buongiorno Francesco, entra pure...ti ho fatto chiamare io perchè ho bisogno di una tua consulenza....(senza scendere nei particolari) abbiamo trovato questi due drappi neri ma non so di cosa si tratti....

GORI : (prendendoli dalle mani di Morini e analizzandoli accuratamente fa capire che sa di cosa si tratta) Sono due Tachicrim, non ci sono dubbi.

MORINI : E a cosa servono?

GORI : Sono teli mortuari. Vi vengono avvolti i bambini che muoiono. La credenza religiosaebraica vuole che gli spiriti dei piccoli li indossino per l'eternità, e, indossandoli, possono muoversi liberamente, non visti, in mezzo a noi. Se però durante le loro uscite perdono questo panno, non possono fare ritorno nel regno dei morti fino a che non lo ritrovano

CONTARINO : Accade per tutti i bambini ebrei?

GORI : Quasi tutti!

MORINI : In che senso?

GORI : Nel senso che la cosa vale per tutti quelli il cui corpo può esserci avvolto. Sono esclusi quelli di cui non si ha a disposizione il cadavere

CONTARINO : Professore lei conosce la lingua ebraica?

GORI : Purtroppo no.

MORINI : Ma c'è a Montecatini qualcuno che potrebbe tradurci il significato di queste lettere ricamate sopra i ta..tacri...

GORI : Tachicrim

MORINI : Ecco. Codesti costì!...

GORI : Penso che possa bastare un computer con un programma di traduzione...oppure cercare su internet...

MORINI : (sorridendo) Io l'unica cosa che conosco del computer è il tasto on per “oncominciato” e off per “offinito”.... e ad internet sono praticamente allergico...

GORI : Non hai tutti i torti Sandro...anche se per il tuo lavoro sarebbe importante saper navigare, comunque qui alla centrale lo dovreste avere un computer adatto allo scopo...

MORINI : Non ci vuole il computer adatto, ma il manico....Contarino prova a vedere se c'è il Ferretti di là e fatti fare la traduzione....nel mentre noi usciamo a prendere un caffè....

CONTARINO : Volo commissario....

MORINI : Non volare Contarino....ma naviga che è meglio....(ridono tutti ed escono) (BUIO) (per poco poi rientrano praticamente tutti insieme)

CONTARINO : Si tratta di due nomi commissario, sul primo panno c'è scritto Massimo, e sul secondo Carlo.

MORINI : Ti dicono niente professore?

GORI : (ci pensa un po') Non ne sono certo....ma credo di si! Mi viene in mente i nomi di due bambini ebrei che abitavano a Montecatini. Vennero catturati con la propria famiglia nel corso di un rastrellamento durante la seconda guerra mondiale. Morirono poi ad Auscwitz nel 1943. Il più piccolo aveva appena un anno ed era nato qui a Montecatini....

MORINI : Che altro sai di codesta storia?

GORI : So che abitavano dietro casa mia, in una piccola traversa di viale Grocco, la strada del mercatino omonimo...(con aria cupa) ed è quasi certo che furono fatti prigionieri in seguito ad una spiata di qualche persona del luogo, e portati via da un commando composto da tedeschi ed italiani....

MORINI : Niente altro?

GORI : Personalmente no, ma c'è una persona che potrebbe aiutarti

MORINI : Chi è?

GORI : Il professor Giannelli, dell'istituto storico della resistenza, so che ha lavorato a quella storia riportandola alla luce diversi anni fa...

MORINI : E come posso parlargli?

GORI : (sfoglia un'agendina del telefono) Ti do il numero di telefono, a quest'ora lo trovi a casa a pranzo, chiama subito che sono curioso di sapere qualcosa in più...

MORINI : Farò di più, vado subito a casa sua...Contarino preparati si esce, e se vuoi aggregati, mi farebbe piacere che tu venissi...

GORI : Sarà meglio telefonargli per accertarsi che sia in casa...molte volte è fuori per i suoi studi

MORINI : (telefona al professore) Pronto? Professor Giannelli? Buongiorno e mi scusi se l'ho disturbata all'ora di pranzo...sono il commissario Morini del commissariato di Montecatini....si....avrei bisogno di incontrarla urgentemente....si per aiutarmi a risolvere un caso che sto seguendo, siccome il professor Gori mi ha detto che lei è uno studioso della storia della Valdinievole ed in particolare di Montecatini, ho pensato di interpellarla subito data la gravità del caso....si....perfetto...pochi minuti e saremo da lei....grazie. (chiude la telefonata) Andiamo ….voglio vedere se riusciamo ad accendere un po' di luce....

CONTARINO : Casomai bisogna spengerla commissario....visto che usciamo....

MORINI : Intendevo dire accenderla sul caso....Contarino se conoscevano te quelli che inventano le barzellette le avrebbero fatte sui poliziotti invece che sui carabinieri...(escono)

(BUIO)

IL PEZZO SUCCESSIVO PUO' ESSERE FATTO IN TRE MODI, CON O SENZA GIANNELLI NELLO SPAZIO DEDICATO ALLE SCENE ESTERNE CON GLI ALTRI PERSONAGGI, OPPURE CONTINUANDO LA CONEVERSAZIONE AL TELEFONO DALLA STANZA DEL COMMISSARIO, OPPURE CONVOCANDO IL GIANNELLI AL COMMISSARIATO E SVOLGERE LA SCENA ALL'INTERNO DELLA STANZA DI MORINI.   (SUONO DI CAMPANELLO SE FATTA LA SCENA ESTERNA)

GIANNELLI : Chi è?

MORINI : Buongiorno, sono il commissario Morini con il suo amico Gori e l'ispettore Contarino

GIANNELLI : (va ad aprire) Prego entrate...vi stavo aspettando...(saluti a soggetto)

MORINI : (entrando) Con permesso....questo è l'ispettore Contarino....e il professor Gori, ci scusi per l'invasione, ma, come le ho detto, ho bisogno urgente di una informazione, e a quanto dice il professor Gori solo lei può aiutarci in questa indagine...

GIANNELLI : Si certo, ma prego, accomodatevi, in cosa posso esservi utile?

MORINI : La disturbo perchè ho bisogno di avere notizie su di una famiglia che è stata deportata ad Auscwitz, che abitava nei pressi di via Grocco e che aveva due bambini di nome uno Massimo ed uno Carlo....e uno di loro aveva solo un anno di vita....

GIANNELLI : Si mi ricordo, facemmo delle ricerche più approfondite, ma per quanto riguarda i Koaff....

MORINI : Koaff?

GIANNELLI : Si, il loro cognome era Koaff, ma, come stavo per dirle, per avere notizie più dettagliate su di loro, bisognerebbe che vi rivolgeste al Rabbino Erdemann, il capo della comunità ebraica di Venezia, perchè i koaff hanno passato molto tempo nel ghetto lagunare prima di venire a Montecatini...

GORI : Come mai si trasferirono qui?

GIANNELLI : Molti ebrei cercarono rifugio in Toscana in quegli anni, soprattutto dopo l'uscita del manifesto della razza nel 1938, e delle leggi che decretavano gli ebrei nemici del popolo italianao....pensate che molti podestà locali arrivarono ad offrire una taglia di cinquemila lire dell'epoca per ogni ebreo denunciato....

MORINI : Vergognoso!...E come posso contattare il Rabbino? Avrei una certa fretta...

GIANNELLI : Se ha fretta allora bisogna che si sbrighi se vuole vederlo, tra poco più di un mese è il sei di ottobre....

MORINI : (stupito) E cosa accadrà il sei di ottobre?

GIANNELLI : Il sei di ottobre del 3761 avanti Cristo è la data, per gli ebrei, in cui Dio creò il mondo. Ed il rabbino capo di Venezia è solito recarsi a Gerusalemme per la ricorrenza, e ci starà almeno un paio di settimane, pertanto se ci vuole parlare urgentemente sarà bene che si affretti commissario...

MORINI : Grazie professore, e ci scusi per il disturbo, ma se avrò ancora bisogno verrò senz'altro a disturbarla

GIANNELLI : Nessun disturbo, sono onorato di aiutare la giustizia...a presto...(saluti a soggetto)

( BUIO ) ( si riaccendono le luci nell'ufficio del commissario ed entrano solo Morini e Contarino, se la scena si fosse svolta già tutta nella stessa stanza non si fa il BUIO ma saluterà il professor Gori che uscirà di scena...)

CONTARINO : Quando conta di partire commissario?

MORINI : Domattina presto, bisogna battere il ferro finchè è caldo, e poi in questo caso l'unica pista legata all'omicidio sono quei due drappi neri....perciò.....

CONTARINO : Pensi che fortuna commissario, già che va a Venezia potrà fare un salto al casinò.....

MORINI : Non dire sciocchezze Contarino...sono in servizio...e se si venisse a sapere...

CONTARINO : E chi lo verrà a sapere se va da solo.....

MORINI : Già chi?...Non si sa mai...e poi...vabbè....Contarino, mai dire mai...ora chiudiamo e andiamo a casa che si è fatto tardi e domani il viaggio è lungo....ciao e fai buona guardia!

(escono insieme e si spengono le luci) ( BUIO )

( la scena successiva si può fare in due modi, la prima svolta nello spazio dedicato alle scene esterne, pochi elementi come nell'altra due sedie e un tavolo che diano l'idea di un piccolo ufficio o sacrestia di una sinagoga, se invece non utilizziamo il personaggio, si può ripartire dalla stanza del commissario con Morini che spiega a Contarino il colloquio avuto a Venezia

con il rabbino capo Erdemann) ( se si decide di svolgere la scena all' accendersi della luce nella stanza si troverà il rabbino capo che sta mettendo a posto alcuni libri aspettando Morini )

MORINI : (entrando) Buongiorno!.....E' permesso?...

RABBINO : (all'entrare di Morini gli va incontro con la mano tesa per salutarlo) Buongiorno commissario, sono il rabbino capo Jacb Endermann, mi hanno avvertito del suo arrivo e la stavo aspettando

MORINI : (a sua volta) Piacere, commissario Sandro Morini del commissariato di Montecatini Terme

RABINO : (aggiustandosi il kippà in testa e guardando Morini con occhi furbi e attenti) Qualcuno o qualcn'altro rischia di morire nel corso della sua indagine commissario?

MORINI : (rimanendo sorpreso dal modo di presentarsi del rabbino, quasi pensò di trovarsi di fronte ad un veggente) Che cosa glielo fa pensare?

RABBINO : La sua urgenza di parlarmi custodisce un pericolo per qualcuno...altrimenti perchè un cristiano avrebbe così fretta di parlare ad un ebreo?

MORINI : (incalzante) Perchè è il mio mestiere fare in fretta....

RABBINO : (filosoficamente) Nella vita fermarsi ogni tanto a riflettere è una cosa che tutti noi dovremmo fare più spesso....ma in fondo la capisco...la fretta è la compagna di tutti gli uomini che vengono al mondo....a qualsiasi religione appartengano...

MORINI : Quindi anche voi ebrei andate di fretta...

RABBINO : E chi non lo fa oggi commissario? Ognuno di noi vive solo per pochi decenni(Morini di nascosto fa uno scongiuro) La nostra vita è nulla, un granello di sabbia, se paragonata alla storia dell'umanità...e in quei pochi anni che viviamo vorremmo sapere tutto e fare tutto....

MORINI : (di rimando) Per quanto triste è un interessante osservazione...

RABBINO : Questo invece è il mio mestiere caro amico...interpretare il Talmud non è altro che un modo di aprirsi alla vita....quella vera...quella che è dentro di noi. Troppo spesso dimentichiamo che il mondo c'era prima della nostra nascita...e che ci sarà anche dopo la nostra morte terrena...

MORINI : (facendo ancora uno scongiuro) Eh, proprio così!

RABBINO : E il Talmud ci aiuta nella distinzione tra il bene ed il male....

MORINI : Capisco che sia difficile e di vitale importanza, fare tale distinzione, specialmente per un rabbino capo, ma per noi polizziotti è molto più facile, basta rispettare le leggi...

RABBINO : Non creda commissario, non creda. Nella Torah ci sono 613 insegnamenti positivi e negativi....regole di vita attaverso le quali passano tutte le azioni dell'uomo sulla terra...(con profondità) Lei crede i Dio commissario?

MORINI : (accettando quasi come una sfida) A modo mio! Ma se non ci credessi avrei fatto il ladro non crede?... Perchè me lo chiede?

RABBINO : Perchè ad una certa età è normale che si cominci a porsi dei dubbi su cosa ci attende dopo....

MORINI : A volte vorrei crederci di più...(come a giustificarsi) ma con il mio lavoro....

RABBINO : Non è una questione di lavoro...è normale...accade a tutti voi cattolici, che professate la vostra fede diciamo....con una certa irregolarità....

MORINI : (di rimando) Mentre voi?

RABBINO : Facciamo le cose diversamente, con più frequenza e assiduità, ma non per questo ci riteniamo migliori...vede cpmmissario, da quando gli antichi romani, nel primo secolo dopo Cristo, ci cacciarono dalla Palestina, abbiamo vissuto duemila anni di Diaspora che ci hanno temprato al confronto con gli altri. Il nostro popolo parla più di settanta lingue diverse sulla terra, ma non ha mai dimenticato quella ebraica...e le leggi di Mosè....ma non voglio farle perdere altro tempo prezioso per le sue indagini con queste chiacchere storico filosofiche.... mi dica in cosa posso esserle utile commissario.

MORINI : (tornando professionale) Sto cercando qualsiasi informazione riguardi la famiglia Koaff, so che stava qui a Venezia prima di trasferirsi a Montecatini al tempo della shoà.... ed avevano due bambini...

RABBINO : (interrompendolo) Si, me li ricordo bene, ma cosa la porta a cercare informazioni su di una famiglia sterminata durante l'olocausto?

MORINI : (come Morini inizierà a parlare si abbasseranno le luci e partirà la musica, i due continueranno a conversare sottovoce per far capire allo spettatore che il commissario stà raccontando i fatti che tutti già conoscono) Alcuni fatti che si sono svolti ultimamente a Montecatini......(si rialzano le luci e Morini conclude il discorso).....e il ritrovamento sui cadaveri dei due drappi neri mi ha portato qui da lei.

RABBINO : (con commozione ricordando) La shoà non avrà mai fine, ci perseguiterà sempre, e pensare che c'è ancora chi ne nega l'esistenza... ma veniamo a noi.....si! Ricordo bene i Koaff, una bella famiglia la loro, Mario, il padre, era un apprezzato orefice qui a Venezia, aveva un piccolo negozio nei pressi del ponte di Rialto...poi con l'istituzione delle leggi razziali decise di chiudere e di trasferirsi in Toscana....mi pare dalle parti di Firenze, dove aveva degli amici....la moglie si chiamava Renata, era una bella ragazza, e a parte il frequentare la sinagoga, passava il suo tempo dietro ai due figli...uno andava alle scuole elementari e l'altro all'asilo....

MORINI : (lo interrompe sorpreso) Come alle elementari e all'asilo?

RABBINO : Si! Mi ricordo bene, perchè le nostre famiglie si frequentavano spesso, erano proprio le elementari e l'asilo...

MORINI : (interrompendolo di nuovo) Ricorda i loro nomi?

RABBINO : Certo, mi pare che il grande si chiamasse Massimo, mentre quello che andava all'asilo si chiamava Carlo...

MORINI : Ci sono delle cose che non quadranocon i dati in mio possesso, comunque posso sempre fare un controllo incrociato negli archivi delle scuole di Montecatini...

RABBINO : Credo che potrebbe non giungere a niente....perchè Massimo, il più grande non scese subito in Toscana con i genitori, ma rimase con dei parenti proprio per finire gli studi qui, e non perdere un anno scolastico, raggiungeva i genitori solo durante le feste...

MORINI : (questa frase getta ancora di più un'ombra di preoccupazione sul volto del commissario e il rabbino se ne accorge) Ah!

RABBINO : (riprende immediatamente) Qualcosa la preoccupa? Le posso garantire che tutto quello che le ho detto corrisponde a verità...se vuole una riprova gliela posso dare, venga con me all'archivio della sinagoga e si assicurerà delle mie parole...venga...

MORINI : La ringrazio, perchè vede, a me risulta che Massimo sia il più piccolo, e che avesse solo un anno quando fù catturato con la famiglia, ed era nato a Montecatini....

RABBINO : Allora andiamo, questa storia ha incuriosito anche me, spero di aiutarla a fare luce su questo caso, che onestamente, mi ha molto rattristato.....prego da questa parte...

(Mentre escono si sfumano le parole, usciti si spengeranno le luci e all'accensione Morini entrerà nel suo ufficio dove si trova Contarino che è indaffarato con dei documenti) (BUIO)

MORINI : (visibilmente stanco) Buongiorno Contarino, novità?

CONTARINO : Buongiorno commissario, si e no....e lei ha scoperto qualcosa a Venezia?

MORINI : Non proprio, ma il viaggio è stato interessante e proficuo....

CONTARINO : Ha vinto al casinò?

MORINI : Ma che casinò, parlo dell'incontro con Endermann....

CONTARINO : Ha detto proficuo....ed io ho pensato ad una bella vincita...

MORINI : Macchè vincita, prima di tutto ho perso 300 euro, ma lasciamo perdere...mi riferivo alla risposta sconvolgente che mi ha dato il rabbino capo

CONTARINO : Cioè?

MORINI : Mi ha certificato che Massimo Koaff non aveva un anno, ma andava alle scuole elementari, e che veniva a Montecatini saltuariamente, solo per le vacanze....così abbiamo intorpidito ancor di più le acque...sempre che fosse possibile...l'unica certezza che abbiamo è che si tratta sicuramente di una vendetta....una vendetta consumata con calma, freddezza e a distanza di anni....e forse una vendetta non ancora totalmente compiuta....e questo mi preoccupa di più!

CONTARINO : Forse le farà piacere sapere che cosa ho scoperto in questi giorni...(con orgoglio) mentre lei non c'era, insieme al professor Gori, ho fatto una ricerca all'anagrafe del municipio, per rintracciare i nomi di coloro che in quegli anni abitavano vicino ai Koaff, al numero 22 della piccola traversa di viale Grocco...

MORINI (con nuovo interesse) Risultato?

CONTARINO : Bè, molte persone data l'età sono defunte...ma fortunatamente siamo riusciti a trovarne tre che abitano ancora qui in città...

MORINI : Bel colpo Contarino, stai migliorando, la promozione ti ha fatto bene!

CONTARINO : Grazie anche alla sua vicinanza commissario!

MORINI : Che fai sfotti? Dimmi piuttosto i nomi....chi sono?

CONTARINO : (prende una lista) La prima è Cesarina Focosi, abitava nello stesso palazzo dei Koaff, addirittura sullo stesso pianerottolo. Aveva undici anni ai tempi della retata del 5 novembre del '43, e suo padre all'epoca faceva il medico. Oggi vive in via Cosimini assieme al fratello Cesare....

MORINI : Altro?

CONTARINO : (come chi sta per fare una grande rivelazione) Come no? Il fratello, Cesare, lavora come portiere d'albergo....e indovini dove? (Contarino aspetta una risposta, ma uno sguardo torvo ed un grugnito del commissario lo fanno desistere e prosegue) Si alterna tra il Moresco e l'Astor, ambedue di proprietà dei Dini,....(pausa come per rincarare la dose)...Mentre la sorella Cesarina è una delle addette ai bagni dello stabilimento Tettuccio...

(pausa in attesa di un cenno del commissario)

MORINI : (non apre bocca ma rimane con lo sguardo come chi sta per vincere alla lotteria) E?

CONTARINO : (con aria delusa che si trasferisce sul volto di Morini) Ma il giorno della morte di Spokkel era assente...ho controllato e sta facendo le ferie in versilia, stasera dovrebbe tornare, e l'ho già fatta convocare per domattina qui in ufficio per interrogarla...

MORINI : Saggia decisione...e le altre due persone chi sono?

CONTARINO : (continuando a leggere dai suoi documenti) Mariaelena Brizzi Bonechi, attantacinque anni, oggi abita in vicolo del ciliegio assieme al figlio Mauro. Fino a qualche anno fa gestiva una bancarella di casalinghi al mercatino, proprio all'angolo con la casa dove abitavano i Koaff, cosa che del resto, assieme a suo marito facevagià all'epoca dei fatti...la signora Bonechi invece l'abbiamo già convocata, ed è di là che aspetta per essere interrogata....

MORINI : Bravo Contarino, falla venire e speriamo che ci aiuti a fare un po' di chiarezza...

CONTARINO : Bene! (si affaccia fuori e chiama) Signora Bonechi, venga.

BONECHI : Buongiorno, di cosa si tratta per essere convocata al commissariato alla mia età?

CONTARINO : Niente di preoccupante, si accomodi Signora, starà più comoda.

BONECHI : Grazie. (si siede davanti alla scrivania di Morini)

MORINI : Buongiorno signora Bonechi, sono il commissario Morini, e volevo solo sapere se lei conosceva bene i signori Koaff, che abitavano vicino alla sua bancarella nel '43 se non sbaglio

BONECHI : Si è vero, mi ricordo di loro. Anche se ho tentato di rimuovere dalla mente certi momenti, troppo dolore....

MORINI : Mi spiace farglieli ricordare, ma forse sono essenziali per un'indagine...

BONECHI : Posso solo dirle che la signora Koaff era una mia cliente, era gente perbene ed educata, ed io e mio marito abbiamo pagato a caro prezzo l'amicizia che avevamo con loro...

MORINI : In che senso?

BONECHI : Mio marito all'epoca apparteneva al “fascio di combattimento” di Montecatini, ma prima della retatatentò di avvisare la famiglia Koaffdel rastyrellamento, una squadra di facinorosi lo venne a sapere e gli facereo un agguato, di sera in pineta, e lo ridussero in fin di vita....(ricordando con dolore)...per le percosse subite rimase infermo fisicamente e mentalmente, praticamente ridotto in un letto a vivere come un vegetale.... e tre anni dopo morì per le conseguenze del pestaggio....

MORINI : Dunque conosceva i suoi aguzzini...

BONECHI : Certamente, quelli erano delinquenti, gente della peggior specie, meno male che non tutti i fascisti erano delinquenti....

MORINI : (la interrompe) Questo non mi sembra vero....

BONECHI : (si risente e si altera) Commissario le proibisco di infangare la memoria di mio marito, lui si, era fascista, ma era buono e onesto, e ha dato la sua vita per salvare una famiglia di ebrei, e sono sicura che lo avrebbe rifatto nonostante le conseguenze, e con la mia approvazione....e lei come tutore della legge non deve permettersi di esternare i suoi pensieri politici....non dovrei io ricordale le Foibe o i genocidi all'epoca di Tito, di Stalin, Mao tze tung fino a quelli dei giorni nostri, in qualsiasi dittatura chi governa con la forza e la violenza non è altro che un assassino e un sanguinario, che crede di detenere il potere assoluto sulla vita dei comuni mortali, con la scuasa che viene minacciata la sua personale e falsa democrazia! Pertanto leifaccia le sue indagini e porti rispetto a chi ha dato la vita per la pace... di qualunque colore o razza sia....e ora se non avete altro da chiedere vorrei andarmene....

MORINI : (imbarazzato) Le chiedo perdono signora, non era certo mia intenzione ferirla...ma avrei ancora un'altra domanda da porle....lei ha figli?

BONECHI : Si! Uno, è un ragazzo tranquillo, lavoratore, durante la stagione fa il barista allo stabilimento Tettuccio e d'inverno fa il giardiniere nelle abitazioni private.... posso andarmene adesso?

MORINI : Certo, la faccio accompagnare, e mi scusi ancora.

BONECHI : Non si preoccupi per me, conosco la strada, e sono abituata a cavarmela da sola, arrivederci....(esce con Contarino che le fa strada fino alla porta, saluti a soggetto)

CONTARINO : Bel carattere eh? ….Però la storia del figlio suona interessante...

MORINI : Già! Potenziale indiziato di primo livello....mettigli qualcuno dietro.... controlliamo i suoi movimenti....

CONTARINO : Bene commissario!

MORINI : (la parte di Cantamessi potrebbe essere fatta da Contarino, nel caso manchasse un attore) Il vice ispettore Cantamessi ha finito di fare la ricerca al catasto sui beni dei Dini?

CONTARINO : Credo di si. Lo chiamo subito (si affaccia alla porta e chiama Cantamessi) Arriva ...intanto vorrei farle vedere questo...(passa a Morini una cartelletta con documenti )

MORINI : Di cosa si tratta?

CONTARINO : Quando lei era aVenezia mi sono permesso di dare un'occhiata in archivio e ho cercato se negli anni passati ci fossero stati dei casi simili a quello di Spokkel, visto che questa storia parte da tanto lontano...

MORINI : Bravo!...E cosa hai trovato?

CONTARINO : Non ci crederà, ma nella notte di ferragosto del 1976, morì all'ippodromo Sesana un altro turista tedesco, un certo Kurt Drutke, e questa è la prima analogia, la seconda è che anche lui abitava a Ginevra come Spokkel, mentre la terza è il luogo dove è stato ritrovato il cadavere.... anche lui in un bagno pubblico, e senza il minimo segno di violenza...sul posto i primi soccorsi furono portati dal dottor Giuseppe Bellandi, il medico dell'ippodromo.... ma non potè far altro che constatarne il decesso....infatti il caso fu poi archiviato come morte naturale...ma dopo gli ultimi avvenimenti credo che dovremmo riaprire il caso...

MORINI : Bravo Contarino, sembra che si apra uno spiraglio all'orizzonte, se c'è un legame tra le due morti... è che sono stati uccisi da qualcuno che doveva per forza conoscere il loro passato, ma prima di avanzare ipotesi, sarà meglio chiedere aiuto al dottor Albertelli....solo lui può darci conferme...perchè l'unica cosa che ricordo io di quella sera, è il ritorno alle corse ed alla vittoria di Wayne Eden dopo il suo rapimento...ma questo non serve per il nostro caso!

CANTAMESSI : (entrando, se fatta invece da Contarino continuerà la sua esposizione delle notizie tirandole fuori dalle sue cartelle) Buongiorno, eccomi qua commissario....

MORINI : Buongiorno Cantamessi, hai trovato qualcosa di interessante?

CANTAMESSI : Niente di più di ciò che già sappiamo...la famiglia Dini è composta da Oliviero di ottantacinque anni e dalla sorella Camilla di dieci anni più giovane...ma che ne dimostra molti meno, sono i proprietari degli hotel Moresco e Astor, solo che fino a pochi mesi fa li gestiva, da sola, la sorella, perchè Oliviero viveva negli Stati Uniti e prima ancora in Brasile....hanno due appartamenti in via Marruota, e negli ultimi anni hanno comprato e rivenduto qualche appezzamento di terreno con discreti profitti, ma niente di più...di lui sappiamo che ha un caratteraccio....

MORINI : E della sorella?

CANTAMESSI : Se preferisce avere informazionipiù dettagliate può chiederle direttamente a lei, è di là, nel mio ufficio, l'avevo giusto convocata con la scusa di sapere qualcosa di più del suo cliente, il signor Spokkel, ovviamante ho omesso di dirle che è stato assassinato...

MORINI : Bravo, falla venire qui, non si sa mai nasconda qualcosa...(Cantamessi esce)

CONTARINO : Non riesco a capire cosa possa nascondere una donna albergatrice di Montecatini, di così sconvolgente da rivelare...

MORINI : Non si sa mai, molte volte le verità più sconvolgenti si nascondono dietro un candido velo...(nel mentre entra Cantamessi con la signora Dini, donna di classe, ancora piacente)...Buongiorno signora Dini, la prego si accomodi...

DINI : Buongiorno signor commissario, se mi avete fatta venire qui per il signor Spokkel, non so niente di più di quello che già ho detto al suo collega, praticamente niente...

MORINI : (a sorpresa) E di lei cosa mi può dire?

DINI : (non si aspettava una domanda personale)Di me?

MORINI : Si! Di lei! Suo fratello è vissuto praticamente sempre all'estero...lei... è sposata?

DINI : Si, lo sono stata...un colpo di  testa da ragazzina....il vero errore della mia vita...

MORINI : E dove abita suo marito?

DINI : E' morto circa venticinque anni fa....

MORINI : Mi dispiace....ma

DINI : (interrompendolo) Non si preoccupi, erano già parecchi anni che non vivevamo più insieme....un capitolo chiuso della mia vita....

MORINI : (cercando il colpo a sorpresa) E del signor Duilio Frontini cosa mi può dire?

DINI : (rimanendo tranquilla) L'ho frequentato solo per pochi mesi....un autentico bastardo! Ho saputo che è morto dai giornali, ma la cosa non mi ha toccata...è morto praticamente come è vissuto....oggi se vuole saperlo vivo da sola e sono veramente felice....(tra l'ironica e l'essere seccata) posso andare adesso?...In albergo mi stanno aspettando...

MORINI : Può andare, e mi scusi se l'ho trattenuta troppo...ma ancora una domanda se non sono indiscreto....come si chiamava suo marito?

DINI : (si alza per uscire, e getta lì il nome che lascia tutti di stucco, poi esce)... Mio marito?....si chiamava Kurt Drukte!....arrivederci commissario....(esce)

MORINI : (appena uscita quasi tra se) Ci rivedremo certamente signora Dini...specialmente se questo documento dice il vero...e che non ho motivo di dubitare il contrario...

CONTARINO : Kurt Drukte!....ma è il morto dell'ippodromo....strana coincidenza....

MORINI : Davvero strana! Questi tedeschi che vengono a morire a Montecatini...proprio nell'ultimo posto del mondo in cui dovrebbero trovarsi.....

CONTARINO : Non è una casualità; vero?

MORINI : No Contarino! Non è affatto un caso! Spokkel era un sergente e Drukte un capitano delle famigerate SS tedesche di stanza in Valdinievole nel '43....quando furono presi i Koaff....perciò troviamo il motivo di questi ritorni ed avremo in mano l'assassino, o gli assassini di Spokkel.....

CONTARINO : (azzardando) E forse anche di....

MORINI : (interrompendolo) Bravo Contarino! C'è sempre un forse di mezzo...ma ci sono molte probabilità che ad uccidere Spokkel sia la stessa mano o le stesse mani, che hanno ucciso Drukte....e sai cosa facciamo adesso?

CONTARINO : No!

MORINI : Andiamo all'ippodromo, voglio vedere dove è morto Drukte, e farmi raccontare dal dottor Bellandi se si ricorda qualcosa in merito....non si sa mai...(squilla il telefono, risponde il commissario ed il suo volto si fa teso) Pronto, commissario Morini.....Grazie dottore....(riattacca il telefono)

CONTARINO : Era il dottor Bellandi?

MORINI : No! Era il dottor Albertelli....gli avevo fatto avere il nulla-osta per effettuare una nuova autopsia sul cadavere di Frontini...ed anche in questo caso erano presenti tracce di Ziklon B....l'assassino o gli assassini si sono scatenati ultimamente....sarà meglio sbrigarsi o rischiamo una strage....(escono) (BUIO)

( AL RICOMINCIARE DELLA SCENA CI TROVIAMO IN CASA DI CESARINA FOCOSI, SE SONO PREVISTI GLI ESTERNI, OPPURE VIENE CONVOCATA AL COMMISSARIATO, OPPURE ANCORA IL COMMISSARIO DESCRIVERA' LA SCENA , O ALTRA SOLUZIONE TUTTE LE SCENE ESTERNE POSSONO ESSERE FILMATI MANDATI SUL TELO STESO OGNI VOLTA IN FONDO ALLA SCENA.)

(SUONO DI CAMPANELLO E LA SIGNORA FOCOSI ANDRA' AD APRIRE A MORINI E CONTARINO, AMBIENTE LINDO MA SEMPLICE, DEVE SALTARE ALL'OCCHIO LA DIFFERENZA CON IL VESTITO DELLA FOCOSI CHE AVRA' TRE STRAPPI BEN VISIBILI NONOSTANTE SIA IN ORDINE E NON LACERO)

FOCOSI : Si? chi è?

MORINI : Buongiorno, sono il commissario Morini e l'ispettore di polizia Contarino, lei è la signora Focosi?

FOCOSI : Si, buongiorno, sono io, Dio mio, è successo qualcosa di grave?

MORINI : No signora, volevamo solo alcune informazioni, se non la disturbiamo....

FOCOSI : No certo,...ma prego entrate...(li fa accomodare)...in cosa posso esservi utile?

MORINI : Volevamo delle notizie sulla famiglia Koaff, lei si ricorda alcuni fatti dell'epoca?

FOCOSI : E' passato molto tempo, ma certi fatti non si possono dimenticare....mi ricordo bene alcune cose...per quanto a quei tempi avessi undici anni.....ma non posso certo cancellare dalla mente la notte del 5 novembre del 1943...(rivivendo)...le urla di disperazione della gente, i pianti di alcuni e le suppliche di altri....la paura che mi aveva come paralizzata....e poi il rumore del camion, che sembrava quasi l'urlo di una bestia feroce che si portava via il suo carico di dolore....e di morte!

CONTARINO : (per smorzare la tensione) Lei li conosceva bene i Koaff?

FOCOSI : (riprendendosi) Si! Brava gente, molto riservata...ricordo che un paio di volte sono stata a casa loro, con i miei genitori, e qualche volta loro sono venuti da noi...

MORINI : (gioca la carta sorpresa) E dei tre bambini cosa ricorda?

FOCOSI : (che manifesta uno stupore contenuto, quasi di circostanza) Tre? Io ne ho conosciuti due, Carlo che aveva pochi anni meno di me, e Massimo, quello più piccolo di circa un anno...

MORINI : (insiste per riuscire a scuotere la Focosi) E invece c'era un terzo fratello che per giunta si chiamava Massimo pure lui....

FOCOSI : (che non cede) Non capisco...qui in zona tutti sapevano che erano solo due fratelli....

MORINI : (incalzando senza tenere conto di quello che dice la donna) Ma il Massimo più grande era rimasto a Venezia con degli zii...e veniva qui a Montecatini saltuariamente, per le vacanze....poi dopo la guerra si sono perse le sue tracce....

CONTARINO : (appoggiando Morini) A proposito, ci hanno riferito che suo padre, durante quegli anni, abbia aiutato molti ebrei a nascondersi e a fuggire dall'Italia!

FOCOSI : Proprio così! E' una cosa che anch'io ho saputo qualche anno dopo. E che mi fu raccontata da mia mamma. Mio padre era un apprezzato medico che rappresentava la Croce Rossa qui in Valdinievole....e per questo aveva continui contatti con la Svizzera, dove si trovava la sede principale...

MORINI : Sa come aiutava questi ebrei?

FOCOSI : Si! Procurandogli passaporti svizzeri con i quali attraversavano il confine attorno al lago Maggiore.

CONTARINO : Nient'altro?

FOCOSI : Quello che so io è questo....mio padre poi è morto subito dopo la fine della guerra, ed anche mia madre non mi ha raccontato molto di più...

CONTARINO : Come mai?

FOCOSI : Mio padre era fascista, ma ha sempre fatto del bene, e a detta di tutti era onesto e generoso, ma come potrete supporre era pericoloso che si sapesse in giro che era amico degli ebrei.....

CONTARINO : Aveva timore a parlarne?

FOCOSI : Aveva paura di rappresaglie per noi della famiglia...ma con la scusa che era medico ha sempre avuto abbastanza libertà d'azione...e poi tutti avevano bisogno di lui come dottore.....

MORINI : (come per interrompere questo dialogo che dava forza alla Focosi) Mi permetta un'ultima domanda signora....secondo lei, che fine potrebbe aver fatto il terzo fratello Koaff?

FOCOSI : (sempre sicura di se) Se gli fosse andata bene e non fosse morto, potrebbe essere diventato un “Bimbo Avanzato”

MORINI E CONTARINO : (stupiti, insieme) “Bimbo avanzato”?

FOCOSI : Si, qui li chiamavano così alla fine della guerra...erano i bambini rimasti orfani, quelli scampati ai bombardamenti o alle stragi, come quelle del padule di Fucecchio.... bambini che i soldati tedeschi, spesso ragazzi giovani, non avevano avuto il coraggio di uccidere nel corso delle rappresaglie...ogni tanto qualcuno di loro aveva anche un po' di cuore...

MORINI : (bruscamente) Non sono d'accordo, ma ora sono più interessato a sapere che fine facevano questi bambini!

FOCOSI : (non raccogliendo il tono di Morini) Alcuni sono cresciutiin casa di parenti, se ne avevano, o sono finiti in qualche orfanotrofio gestito da religiosi...dei meno fortunati si sa poco, anche se all'epoca dei fatti si parlava di strani traffici e di vendita di bambini rimasti soli...ma non ne so niente...per me sono solo voci....

MORINI : La ringrazio per la sua gentilezza e della disponibilità...

FOCOSI : Di niente commissario, la mia casa è sempre aperta...ma se volete saperne di più, le consiglio di rivolgersi al professor Gori...sono sicura che potrà aiutarla...

MORINI : Grazie, infatti abbiamo appuntamento con lui, passiamo a prenderlo ed andiamo in commissariato, e...se le venisse in mente qualcosa, può sempre trovarmi lì... di nuovo arrivederci. (saluti a soggetto)    ( BUIO )   

MORINI : (entra insieme a Contarino e Gori nel suo ufficio, all'accendersi delle luci) Sono sicuro che se riusciamo a scoprire qualcosa di più su questi bimbi avanzati mettiamo un bel tassello a questo puzzle...(rivolgendosi a Gori) e spero che tu possa riuscire a saperne di più

GORI : Sono storie note, sia qui che in altre parti d'Italia...

MORINI : Ma io voglio sapere se ne conosci personalmente qualcuno di questi bimbi avanzati

GORI : Personalmente no! Ma sicuramente conoscerò qualche loro discendente...

CONTARINO : Che fine facevano questi bambini?

GORI : Queste povere creature, quando non si conosceva la loro originaria identità, venivano ribattezzati...alla stessa maniera degli orfani...

MORINI : Fammi un esempio...

GORI : Innocenti, Degli Innocenti, erano cognomi che venivano imposti ai bambini cresciuti a Firenze in un ospedale con annesso orfanotrofio...mentre in altre parti d'Italia erano Di Dio, Diolaiuti, oppure Disperati o addirittura Avanzati....

MORINI : E quindi il terzo fratello Koaff potrebbe essere stato ribattezzato anche lui?

 

GORI : Se è sopravvissuto sicuramente si!

MORINI : E degli ebrei che il dottor Focosi aiutava a fuggire in Svizzera che cosa ne sai?

GORI : Questa è una bella storia per quanto poco conosciuta in città...Molti anziani di Montecatini me l'hanno raccontata...ma in modo dettagliato fa Niccheretta, un vecchio ex partigianoche stava nella Nievole...mi raccontò del dottor Focosi, che in qualità di rappresentante della Croce Rossa Internazionale, era sicuramente in grado di procurare dei passaporti svizzeri falsi, che assieme ad una borsa della spesa e ad un piccolo sacchetto pieno di diamanti costituivano il bagaglio con cui le famiglie ebree passavano il confine con la Svizzera...

MORINI E CONTARINO : (insieme drizzando le orecchie) Sacchetti di diamanti?

GORI : Si, diamanti! Gli ebrei che non avevano intenzione di tornare in Italia, barattavano tutto ciò che possedevano con dei diamanti, che trasportavano in piccoli sacchetti o in contenitori che si infilavano nell'ano per sfuggire alle perquisizioni...

CONTARINO : Come i corrieri della droga di oggi.

GORI : Esattamente! Con queste pietre preziose potevano poi ricostruirsi una vita nel luogo di arrivo

MORINI : Il dottor Focosi rischiò molto...

GORI : Moltissimo. Tutt'oggi in città è ricordato come uomo di grande coraggio e bontà, ma  c'è anche un'altra storia legata agli ebrei della Valdinievole....

MORINI : E sarebbe?...

GORI : Quella di ingenti patrimoni che invece alcune famiglie avrebbero nascosto, con l'intento di tornare a guerra e persecuzioni finite...ma non sempre queste famiglie sono tornate, e c' era chi sapeva di queste ricchezze!

MORINI : Anche i Koaff, a detta del rabbino capo del ghetto di Venezia, erano piuttosto benestanti...di conseguenza i loro averi potrebbero aver fatto gola....magari a qualcuno che ha venduto quei poveretti ai tedeschi in cambio di una parte dei loro beni...

GORI : Cosa che spiegherebbe questo lungo e incredibile silenzio, avvolto da un alone di mistero ed omertà che ha dell'incredibile...ed ancora più assurdo è il fatto che sono passati quasi sessant'anni senza sentire parlare nessuno di ventuno persone scomparse in una notte a Montecatini, e di altre cinquantotto sparite in vari comuni della provincia di Pistoia... e se non fosse stato per una ricerca fatta in una scuola, chissà quanto tempo sarebbe passato nel silenzio più vergognoso!

MORINI : (squilla il suo telefono e risponde) Pronto Commissario Morini, chi parla?.... Ah, è lei signora Dini?...Si mi dica....se vuole vengo subito da lei....come? Viene lei?...Bene, l'aspetto...a tra poco....arrivederla. (attacca)

CONTARINO : Era la signora Camilla Dini?

MORINI : Si, ha detto che viene qui perchè ha un'importante rivelazione da fare... (rivolgendosi a Gori)... tu rimani qui?

GORI : Se me lo permetti si, ormai mi sento coinvolto anch'io in questa storia e sono curioso di sapere in anteprima le novità...e a proposito di novità, cosa sapete sulla profanazione della chiesetta dello stabilimento Torretta?

CONTARINO : Ancora niente di concreto, sembra solo un atto vandalico...anche se da una più attenta analisi, si è visto che il muro di una stanzetta è stato sventrato con cura, servendosi di attrezzi appositi...forse dei profanatori di tombe...aspettiamo dalla scientifica ulteriori informazioni....

MORINI : Ma il mio sesto senso mi dice che forse questo fatto ha un fine diverso, e non mi meraviglierei più di tanto se alla fine si collegasse, in qualche modo, alla nostra indagine su questi omicidi....

GORI : So che la chiesetta ha forma ottagonale, di stile gotico, e cosa che pochi sanno, fino ai primi del novecento, vi veniva officiata la Santa Messa nei giorni festivi...e in che punto è avvenuta la profanazione?

CONTARINO : In una cella vicino alla stanza dove c'è la stele di Teresa Corsi Magnani... come saprà all'interno della chiesetta vi è una piccola cripta, e vi sono delle stanze comunicanti fra loro per mezzo di misteriosi camminamenti....nella stanza più grande fù sepolta questa nobildonna montecatinese....mentre nalla più piccola è avvenuto lo scempio...

GORI : Lo penso anch'io, anche se non esiste scempio peggiore di quello di aver reso possibile di fare una discoteca dentro allo stabilimento Torretta...e quello di aver addirittura abbattuta casa Rastelli e la Torre del Gamberini....queste sono le peggiori offese fatte alla città in tutta la sua storia!

CANTAMESSI : (si affaccia ed introduce la signora Dini) Permesso? Commissario, la signora Dini ha detto che la stava aspettando....

MORINI : Si, fai passare....(entra la signora Dini)

DINI : Buongiorno commissario, signori...

MORINI : Buongiorno signora Dini, si sieda e mi racconticosa mi doveva dire di così urgente...

DINI : Stamani il nostro portiere all'albergo Astor ha visto mio fratello Oliviero partic olarmente nervoso...prima ha litigato con il personale e poi lo ha sentito fare una telefonata particolarmente violenta, tanto che la sua voce si sentiva da fuori la cabina telefonica dell'hotel, che oltretutto sono insonorizzate.....

MORINI : E il portiere sapeva con chi stava telefonando suo fratello?

DINI : No! Gli aveva solo passato la linea...ma ha sentito distintamente la frase...” ti faccio fare una brutta fine “ …

MORINI : Ci possiamo fidare del suo dipendente?

DINI : Cesare Focosi è persona di assoluta fiducia, lavora per noi da quasi trent'anni, non mi avrebbe raccontato una cosa del genere se non ne fosse stato sicuro. E' quasi di famiglia...e poi la cosa è stata confermata dalla cameriera che era lì con lui...

MORINI : E lei? Non ha idea con chi stesse parlando suo fratello?

DINI : (come se dovesse fare una rivelazione) Lo so bene con chi stava parlando...quando il portiere mi ha chiamata per dirmi della telefonata...mi sono fatta dare dare il numero di telefono che aveva composto....perchè questo rimane nei tabulati del centralino...e con sorpresa ho riconosciuto il numero di telefono di nostro fratello Marino....

MORINI : (stupito) Ma non eravate solo due?

DINI : No! Abbiamo un terzo fratello, Marino appunto, col quale non ci parliamo da anni, e il fatto che Oliviero lo avesse chiamato mi ha stupita....

MORINI : E il motivo della chiamata lo sa?

DINI : (buttandola lì, come per mettere una pulce in un orecchio) Forse per una questione di eredità...

CONTARINO : E dove vive suo fratello? Il comune di Montecatini non ci ha detto niente di questo fratello.

DINI : Nonostante non ci fossero buoni rapporti tra noi, so che Marino vive a Pietrasanta, e gestisce lo stesso bagno dove andava il Frontini,,,con il quale si vedeva spesso... spero di esserle stata utile signor commissario...

MORINI : Penso di si!...la ringrazio per la sua disponibilità, e mi chiami se le vengono in mente altri particolari....arrivederla

DINI : Arrivederci commissario, e stia tranquillo...la chiamerò...buongiorno a tutti (esce)

MORINI : (se c'è il personaggio di Cantamessi altrimenti farà tutto Contarino) Contarino, di a Cantamessi che chiami il municipio e si faccia fare una ricerca dal dottor Pinochi su questo Marini Dini, apparso così all'improvviso...

CONTARINO : Subito Commissario (Contarino esce)

MORINI : Che te ne sembra professore?

GORI : Potrei farti solo delle considerazioni...la prima è che gli uomini una così li “distrugge”, secondo che deve aver fatto un patto col diavolo per avere alla sua età quel fisico che si ritrova, terzo che nella migliore delle ipotesi, ammesso che non li abbia fatti fuori lei, il solo diventare il suo uomo non porta certo bene... so che ha avuto come amante anche un avvocato di Bologna, ma anche lui è morto prematuramente, nonostante avesse venti anni meno di lei...e per quarto mi viene in mente una domanda....avrà un amante in questo momento? (torna Contarino)

MORINI : Professore a forza di venire qui prendi la nostra mentalità...anch'io mi sto facendo delle domande....ma oltre a voler sapere chi potrebbe essere il nuovo amante della Dini, vorrei una spiegazione del perchè due fratelli che non si parlano da anni, all'improvvisouno prende il telefono per minacciare l'altro...  e perchè la sorella fa di tutto perchè io lo venga a sapere? E poi non ti sembra strano lo spuntare all'improvviso di tutti questi terzi fratelli?...Speriamo che Cantamessi ci porti qualche indizio in più dal colloquio con Pinochi....(si affaccia Cantamessi oppure rientrerà adesso Contarino)

CANTAMESSI : Permesso commissario?

MORINI : (scherzoso) Si parla del diavolo e spuntano le corna, entra solo se hai novità!

CANTAMESSI : Grosse novità, Pinochi conosce bene la situazione.

GORI : Pinochi è un appassionato della storia di Montecatini, e praticamentesa cose che nessuno si immagina...

CANTAMESSI : Infatti, prima di tutto la lite nasce da un piccolo appartamento in vicolo dell'Angelo, che Marino ha avuto in eredità...e che Marino è stato adottato dalla famiglia Dini nel 1945...ma nel suo certificato appare solo la scritta ...“proveniente da Firenze il 15 marzo 1945...mentre i Dini abitano a Montecatini dal 1912...il dottor Pinochi ci ha poi confermato che il 15 marzo 1945 giunsero da Firenze una decina di ragazzi in adozione ad altrettante famiglie di Montecatini....

MORINI : Avete controllato i nomi degli altri?

CANTAMESSI : Certamente! Mi ha mandato un fax con la lista, ma uno solo ci può interessare....Mauro Bonechi....figlio adottivo della signora che aveva la bancarella, e che conosceva i Koaff!

MORINI : Piano Piano cominciamo a saperne di più. Sembra una specie di sciarada questo caso.

CONTARINO : In che senso?

MORINI : Nel senso che sembra quasi un gioco di enigmistica, con la differenzache al posto delle parole ci sono delle vite che si incrociano...

CANTAMESSI : E c'è dell'altro commissario...

MORINI : Che cosa?

CANTAMESSI : (con importanza) Marino Dini ha fatto il cameriere al bar dell'ippodromo di Montecatini....

MORINI : Hai controllato i turni che faceva?

CANTAMESSI : Si!...E ho verificato che lavorava anche la notte del 15 agosto per il famoso gran premio di Wayne Eden...

CONTARINO : (che non vuol rimanere indietro) La stessa notte che fù ucciso Drukte...

CANTAMESSI : Esatto!....commissario sarà meglio farlo pedinare...non si sa mai...

MORINI : Va bene, pensaci tu...

CANTAMESSI : ok, vado...(esce)

GORI : Sempre più intricata la vicenda eh?

MORINI : Già! (poi rivolgendosi a Contarino) E di Mauro Bonechi che sappiamo?

CONTARINO : Ho qui il rapporto dell'agente che lo ha seguito...Mauro faceva il barista al Tettuccio la mattina che Spokkel è stato ucciso...poi come sappiamo per arrotondare lo stipendio, cura i giardini di ville e alberghi di Montecatini...e tra i suoi clienti c'è la signora Camilla Dini...inoltre non ha un alibi per la mattina che è stato ucciso il Frontini, infatti era il suo giorno di riposo, e lui, guarda caso, era andato a Viareggio a pescare....

GORI : Che te ne pare Sandro? Un bel quadretto eh? Sembra fatto apposta per un potenziale assassino...

MORINI : Già! Davvero strane coincidenze...Contarino continua a far pedinare il Bonechi, e che non lo mollino neppure quando va al gabinetto...

CONTARINO : (interrompendolo e sorridendo) Soprattutto quando va...al gabinetto!

MORINI : (sempre sorridendo) Che fai sfotti?

CONTARINO : Commissario, qui muoiono tutti quelli che vanno al gabinetto! (risata di tutti)

MORINI : Bravo bella battuta, e su questa andiamo tutti a prendere un aperitivo...

GORI : Allora andiamo dal Giovannini, così poi vado a casa, e offro io....

MORINI : Ottima idea...vieni Contarino spengi la luce e andiamo...

CONTARINO : (in tono scherzoso) Ubbidisco commissario...8escono con frasi a soggetto)

( BUIO )  ( AL RIACCENDERSI DELLA LUCE MORINI E CONTARINO SARANNO A LEGGERE ALLE LORO SCRIVANIE, ENTRA QUASI SUBITO CANTAMESSI CON UNA LETTERA IN MANO)

CANTAMESSI : Commissario è arrivata questa busta per lei...

MORINI : Da dove viene?

CANTAMESSI : Il timbro è di Montecatini (passa la busta a Morini che la apre)

MORINI : E' una lettera anonima, e c'è scritto con ritagli di giornale : MENO UNO E LI HO FATTI FUORI TUTTI !

CONTARINO : Tutti chi?

CANTAMESSI : Questo potrebbe anche essere uno che ci prende in giro... oppure uno che ci vuole sfidare...

MORINI : Anch'io la penso così....ma perchè ci vuole sfidare?

CONTARINO : (non solo a battuta) Anche gli assassini guardano la televisione...

MORINI : Ma qui non siamo in televisione, e la gente muore sul serio...perciò concentriamoci e proviamo a partire da quel “TUTTI” ! Innanzi tutto abbiamo tre persone morte...il Frontini e Spokkel uccisi con lo stesso veleno. Drukte e Spokkel che erano due SS di stanza a Montecatini durante la guerra, uccisi invece in maniera pressochè identica... di conseguenza, se vale la teoria delle “accoppiate a girare” anche Drukte e Frontini dovevano avere qualcosa in comune!

CANTAMESSI : Le accoppiate a girare?

MORINI : E' una regola degli scommettitori alle corse dei cavalli

CONTARINO : (scherzoso) Tanto per rimanere in tema di ippodromo...

CANTAMESSI : Le corse dei cavalli?

MORINI : E' matematica.... se tu accoppi il cavallo A con il B e poi con il C, la regola vuole che leghi anche il B con il C

CANTAMESSI : Mi scusi commissario, non frequento l'ippodromo e queste cose non le comprendo...

CONTARINO : Allora andiamo al concreto....Drukte era stato sposato con Camilla Dini...

MORINI : Si! Ma si erano lasciati in malo modo, e da più di venti anni non si vedevano ne si parlavano...prova ne sia che Drukte soggiornò all'hotel Metropol, che è dall'altra parte della città...e poi lo stesso Spokkel a Montecatini si era presentato come Khuel...

CANTAMESSI : Evidentemente aveva paura di essere riconosciuto da qualcuno!

MORINI : Sotterfugio che non è servito, perchè quel qualcuno poi lo ha riconosciuto e ucciso, ma non abbiamo ancora la risposta alla domanda che è la chiave di tutto.... Perchè decidono di tornare a Montecatini? Spokkel addirittura sessanta anni dopo, quando invece poteva tranquillamente starsene sulle alpi svizzere a fare delle passeggiate...

CONTARINO : Commissario, ci sono solo due motivi perchè un uomo faccia quello che ha fatto Spokkel...

MORINI : E sarebbero Contarino?

CONTARINO : O tanti soldi.....oppure una donna!

CANTAMESSI : Ispettore, ma Spokkel aveva più di ottanta anni...

CONTARINO : Allora, o era imbottito di Viagra … oppure si tratta di soldi

MORINI : Mi sa tanto che il Viagra non c'entra nulla in questa storia... e l'unica donna che sicuramente sa qualcosa non posso interrogarla...

CONTARINO : (sorpreso) E chi è?

MORINI : Teresa Corsi Magnani...

CANTAMESSI : Ma è la nobildonna sepolta nella chiesetta della Torretta!

MORINI : E sono sicuro che lì si cela la soluzione del nostro caso...

CONTARINO : E perchè li?

MORINI : Di preciso non lo so...ma è il sesto senso che me lo dice...se almeno fossero state trovate delle tracce che ci potevano ricondurre ai due bambini avanzati che conosciamo....Marino Dini e Mauro Bonechi....in fin dei conti avevano abbastanza motivi per vendicarsi....quindi potevano essere due potenziali colpevoli...senza tralasciare il fatto che tutti e due si trovavano sul posto dove si consumavano i due delitti...

CONTARINO : E perchè no una donna?

MORINI : La Cesarina Focosi ha due alibi inconfutabili, mentre la Mariaelena Brizzi Bonechi non ce l'avrebbe fatta con la salute, è stata operata di recente....resta la Camilla Dini...ma anche lei era ad una riunione di albergatori per la morte di Frontini, ed in palestra per quella di Spokkel...

CONTARINO : E per quella del marito?

MORINI : Avrebbe avuto ben altre occasioni senza doverlo fare qui a Montecatini, dove sarebbe stata sicuramente la prima sospettata...

CONTARINO : E se non fosse stata lei.... ma un suo amante?

MORINI : Si, forse poteva aver convinto qualcuno a commettere quei delitti...del resto odiava Frontini... l'ha definito qua da noi “un bastardo”...e questo qualcuno potrebbe averli ammazzati per ingraziarsi la Dini e farsi breccia nel suo cuore...

CANTAMESSI : Un doppio delitto passionale?

MORINI : La distanza di tempo tra le due morti non gioca a favore di questa ipotesi... ma l'amore, quando è amore folle, a volte gioca brutti scherzi...

CONTARINO : E Spokkel cosa c'entra con la Dini?

MORINI : Niente! Almeno apparentemente... però è anche vero che un uomo innamorato follemente di una donna, dopo aver ucciso due uomini per lei, potrebbe ucciderne anche un terzo...

CANTAMESSI : E poi non scordiamoci la lettera anonima...bisogna trovare questo signor “meno uno”...

MORINI : Già! Almeno per evitare un'altro morto...

(ENTRA IL PROFESSOR GORI)

GORI : Buongiorno Sandro, novità?

MORINI : Si! Una lettera anonima che annuncia un prossimo delitto...ma di concreto niente....vorrei ricominciare gli interrogatori di tutte le persone che in qualche modo entrano nel caso, convocandole in commissariato, ma voglio andare a casa della Focosi per non metterla a disagio....

GORI : In che senso?

MORINI : Perchè l'altro giorno, quando sono andato da lei, ho notato che aveva il vestito con degli strappi...e non vorrei metterla in aimbarazzo....magari è un periodo che se la passa male...

GORI : Veramente non se la passa male...quelli che te chiami strappi, altro non sono che tagli fatti apposta per ricordare i propri defunti, è una tradizione ebrea...oggi si nota meno dato che la moda ha imposto di portare jeans e maglie strappate....ma per un ebreo ogni taglio corrisponde ad un familiare morto...non ti ho detto nulla l'altro giorno perchè pensavo tu lo sapessi....

MORINI : No, non lo sapevo, ma ora credo proprio che la signora Cesarina Focosi debba darmi delle spiegazioni, ma le voglio a casa sua...(rivolto a Gori) mi accompagni? Potrei aver bisogno della tua consulenza...

GORI : Volentieri, andiamo.

CONTARINO : Veniamo anche noi commissario?

MORINI : No! Voi continuate ad indagare su Bonechi e Dini, e domani mattina ci vediamo qui in ufficio per fare il punto della situazione... (rivolto a Gori) vieni non vedo l'ora di parlare con la Focosi...(escono)

CONTARINO : Speriamo di districare presto questo bandolo della matassa...

CANTAMESSI : Si, prima che ci scappi un altro morto! Andiamo anche noi (escono)

( BUIO )  (si riaccendono le luci sulla zona degli esterni, se c'è,in casa della Focosi, altrimenti verrà convocata in ufficio e la scena si svolgerà li)

FOCOSI : (squillo di campanello 2 volte) Chi è?

MORINI : Buongiorno signora Focosi, sono il commissario Morini insieme al Professor Gori

FOCOSI : (va ad aprire e fa entrare) Buongiorno, prego si accomodino, vi posso offrire qualcosa?

MORINI : No grazie, non bevo mai in servizio...

FOCOSI : Allora è una visita ufficiale...anche se non ne capisco il motivo...

MORINI : Niente di importante, ma volevo farle solo alcune domande...

FOCOSI : Mi dica...

MORINI ; (a bruciapelo) Lei è ebrea?

FOCOSI : (rimanendo calma) No! Noi siamo stati educati secondo le regole cattoliche, babbo e mamma ci hanno sempre dato dei giusti insegnamenti, è vero che in quegli anni di guerra abbiamo fatto amicizia con molte famiglie di ebrei, ma come le avevo detto, mio padre li aiutava segretamente, grazie alla sua posizione....e ne salvò molti...sa commissario?

MORINI : Non ne dubito signora....ma mi parli dei Koaff, la prego...

FOCOSI : Carlo è stato per alcuni mesi il bambino con il quale giocavo di più, lo stare sullo stesso pianerottolo ha favorito la nostra amicizia, Massimo invece posso dire di averlo visto nascere...

MORINI : (riprova la prima domanda con un'altra formulazione) Lei si è convertita alla religione ebraica signora?

FOCOSI : (ancora calma) No! Sono cattolicissima!

MORINI : (attacca con più decisione) E allora perchè pratica un rito funebre di quella religione?

FOCOSI : (si imbarazza ma solo per un istante) Allude ai tagli sul vestito?

MORINI : Si! Alludo...

FOCOSI : (pronta) Vede commissrio, ero molto affezionata a quei due bambini, così come ci si può affezionare a dei fratellini, e quando sono cresciuta, venendo a conoscenza di questa usanza ebraica, ho voluto onorarli in questo modo....non certo quando vado in giro, ma in casa si!

MORINI : (osservandola attentamente) Però lei ha tre tagli li sopra...

FOCOSI : (appena un attimo di imbarazzo, ma subito si riprende) Si! Da quando lei mi ha detto che c'era un terzo fratello ne ho aggiunto uno....(cambia discorso) gradite un caffè?

MORINI E GORI : No grazie....

MORINI : Andiamo di fretta, sarà per la prossima volta, ho idea che ci risentiremo presto signora Focosi.

FOCOSI : Sempre a sua disposizione, se posso esserle utile per le sue indagini....(gli uomini si avviano all'uscita)

MORINI : (mentre esce si rivolge al Gori senza che la Focosi senta) Appena usciamo vai da Don Antonio e chiedi informazioni, poi fammi sapere....arrivederla signora Focosi

GORI : Arrivederla signore e scusi il disturbo.

FOCOSI : Nessun disturbo...è un piacere avere visite...a presto commissario ( BUIO )

(Al riaccendersi delle luci, siamo nell'ufficio del commissario, e ci sono Morini Contarino e se previsto anche Cantamessi)

MORINI : (se prevista si può usare la lavagna per meglio sottolineare i legami e farli capire al pubblico) Ragazzi, facciamo il punto della situazione...sto aspettando alcune notizie dal professor Gori, che confidenzialmente sta cercando, da amici comuni, alcune conferme per i miei sospetti...ma per ora atteniamoci ai fatti....ascoltatemi con attenzione!...I Koaff quando giunsero a Montecatini avevano già due figli, Carlo e Massimo...il primo di cinque anni e il secondo di sette, e lo sappiamo con certezza perchè ce lo ha detto il rabbino capo di Venezia consultando l'archivio della comunità ebraica....ma le leggi razziali fanno paura, Venezia con il suo grande ghetto è nelle mire di nazisti e di fascisti, perciò i Koaff mollano tutto e vengono in Toscana, dove la moglie Renata, quasi in anonimato,dà alla luce un figlio... hanno paura e vogliono cercare di salvare in tutti i modi i loro bambini...Il comando tedesco, dalla schedatura fatta a Venezia, sa che ne hanno due....del terzo figlio, invece, ne sono a conoscenza in pochi e solo a Montecatini....ed ecco l'idea geniale...all'ultimo nato viene dato anche a lui il nome di Massimo, come al fratello più grande che era rimasto a Venezia per terminare la scuola...Così abbiamo due Massimo, quello nato a Montecatini, poi portato via e ucciso nel lager, e l'altro, il più grande che i Koaff spacciarono qua in Toscana per un loro nipote che ospitavano saltuariamente....e questo terzo figlio scampa, non sappiamo come, al rastrellamento, viene salvato da qualcuno e poi portato dalle suore di Montecatini Alto che lo nascondono in convento con altri ebrei e poi affidato all'orfanotrofio di Firenze.... e qui si perdono le tracce quando si mescola con tutti gli altri bambini “avanzati”, poi a fine guerra alcuni usciranno per essere adottati, mentre altri vi resteranno per più tempo prendendo altri cognomi....

CANTAMESSI : E fino qui ci siamo Commissario

MORINI : Per adesso continuiamo a chiamare questo bambino Massimo, bambino che quella notte maledetta del '43, in qualche modo vide sicuramente qualcuno di coloro che gli portarono via la famiglia...e memorizza...come solo un bambino può fare, la faccia o il nome di almeno uno di essi.....Passano gli anni, e per una circostanza che non possiamo ricostruire, alla perfezione, ma solo con una certa approssimazione, per uno strano gioco del destino, Massimo incrocia di nuovo uno di quegli aguzzini....

CONTARINO : (sentenziando) Il morto dell'ippodromo!

MORINI : Bravo Contarino! Ed è probabile per non dire sicuro, che prima di ucciderlo con lo Ziklon B, si sia fatto dire i nomi di tutti i complici che all'epoca però risiedevano all'estero....Passano gli anni, ma non la sete di vendetta di Massimo...E poi arriviamo ad oggi, quando stranamente, quasi contemporaneamente, tornano in Italia, prima Oliviero Dini, poi Duilio Frontini e Spokkel....Perchè?

CANTAMESSI : Perchè c'è qualcosa nella chiesetta della Torretta!

MORINI : E bravo anche Cantamessi.... e Massimo viene a saperlo e li fa fuori...

CONTARINO : (interrompendolo) E lascia quei teli sui loro cadaveri...

MORINI : Esattamente! Però c'è ancora qualcuno da eliminare....

CONTARINO E CANTAMESSI : (insieme) E ce lo dice attraverso la lettera anonima...

MORINI : No ragazzi! E' qui che vi sbagliate.....quella lettera anonima non l'ha inviata l'assassino....pensateci bene....che vantaggio aveva ad avvertirci? Qui non siamo difronte ad un serial killer che sfida la polizia come nei film o negli sceneggiati televisivi....qui siamo più semplicemente davanti ad una persona che vuole vendicarsi su coloro che gli hanno distrutto la vita....fate attenzione....siamo alla vigilia di un'occasione attesa per sessanta anni....perchè sciupare tutto con una stupida lettera anonima, proprio nel momento in cui questa vendetta sta per essere compiuta totalmente?

CONTARINO : E allora chi l'ha inviata?

MORINI : Qualcuno che ha tutto l'interesse a far si che lo scopriamo...

CANTAMESSI : Come sarebbe a dire commissario?

MORINI : Ce l'ha inviata...”MENO UNO”....l'ha inviata colui che sa di essere la prossima vittima...perchè quella notte di sessanta anni fa era insieme agli altri tre che sono stati ammazzati...e ce l'ha mandata perchè vuole che noi scopriamo chi è l'assassino e che di conseguenza che lui lo proteggiamo....

CONTARINO : E chi sarebbe commissario? (squilla il telefono Morini risponde)

MORINI : Pronto? Commissario Morini, chi parla?....buongiorno professore...novità?..... si, bene.... come pensavo.....notizie anche della signora Focosi?......Perfetto....a presto,... l'aspetto.....grazie (attacca il ricevitore)...Ecco la risposta a tante domande....specialmente a chi è “MENO UNO” . L'abbiamo avuto sotto gli occhi ma non ci abbiamo fatto caso....

CANTAMESSI : Allora chi è?

MORINI : Colui che nella foto degli aderenti al “fascio di combattimento” era sotto il busto del Duce....il professor Gori è andato personalmente allo studio fotografico Rosellini e si è fatta vedere la foto originale di tutto il gruppo...appena saputo chi era mi ha telefonato....e il nostro signor “MENO UNO” è..... Oliviero Dini, proprietario degli hotel Moresco e Astor, con la sorella Camilla Dini.... e allora di conseguenza chi può aver ucciso Frontini e i due tedeschi?

CONTARINO : (bruciando il tempo come per indovinare ad un quiz) Mauro Bonechi!

CANTAMESSI : (replicando veloce) Marino Dini !

MORINI : Si! Ora facciamo a testa o croce? Pensateci...ma siamo certi che Marino Dini e Mauro Bonechi siano gli unici figli adottivi in tutta questa storia? (la frase gela i due agenti) e poi a quanto mi ha detto il professore, è vero che la Cesarina Focosi è un'assidua frequentatrice della chiesa di piazza, ma sua madre era ebrea....pertanto l'unica cosa da fare certamente è quella di sorvegliare da vicino Oliviero Dini....e se stiamo accorti riusciremo ad incastrare l'assassino....intanto andiamo all'hotel Astor a scambiare quattro chiacchere con lui...

CONTARINO : Prima telefoniamo commissario, tante le volte fosse andato all'hotel Moresco.

MORINI : Bravo Contarino, (telefona) Pronto hotel Astor?...si sono il commissario Morini, vorrei parlare con il signor Oliviero Dini!...ha detto che non vuole essere disturbato?... e la  signora Camilla Dini?....si attendo in linea,.. (rivolgendosi agli agenti) ha detto che salita in camera con il suo giardiniere  Mauro Bonechi....e la cosa mi preoccupa....come? Non vuole essere disturbata? Provi con il signor Dini....si lo so che ha detto che non vuol essere disturbato....ma lei gli dica che è cosa urgentissima...si ne va della sua vita....Cosa? Non risponde? Riprovi a chiamare, insista! Intanto noi arriviamo...e prepari un passe-partout, o dovremo sfondare la porta....forza ragazzi andiamo...altrimenti non riusciremo ad evitare la quarta vittima....(escono tutti di corsa)   ( BUIO )

(LA SCENA SI SVOLGE NELL'APPOSITO SPAZIO DEGLI ESTERNI, SE PREVISTO, ALTRIMENTI LA DESCRIZIONE DEI FATTI SARA' FATTA NELL'UFFICIO DI MORINI, L'ESTERNO SARà ARREDATO COME UN PICCOLO SALOTTINO CON TAVOLINETTO O PICCOLA SCRIVANIA E POLTRONCINA, SOPRA LA QUALE CI SARA' OLIVIERO DINI, CON UN BICCHIERE MEZZO ROVESCIATO, ORMAI MORTO, NEL BAGNO NON VISIBILE CI SARA' IL CORPO DI MARINO DINI, ANCHE LUI AVVELENATO, ENTRERANNO NEL SALOTTINO MORINI E CONTARINO CHE TOCCHERANNO IL POLSO E COLLO DI OLIVIERO PER VEDERE SE FOSSE SEMPRE VIVO, POI MORINI CORRERA' NEL BAGNO PER CONTROLLARE ANCHE IL SECONDO CADAVERE E NE USCIRà SUBITO DOPO CON IN MANO UNFLACONCINO CON LO STEMMA TIPICO DEI VELENI, SOLO DOPO ENTRERA' IN SCENA ANCHE CANTAMESSI)

CONTARINO : (deluso) Commissario siamo arrivati tardi...

MORINI : Da qui sappiamo che non è uscito nessuno....controlla se respirasse ancora, Cantamessi tu controlla il bagno...io vado in camera.... (Morini e Cantamessi se non ci fosse la scena la fa Contarino, escono)

CANTAMESSI : Commissario venga, di qua c'è un altro cadavere, (il commissario lo raggiunge in bagno e poi esce con il flacone in mano)

MORINI : Eccolo qua il famoso Ziklo B, di là c'è il corpo di Marino Dini, anche lui vittima di questa torbida storia...(rivolgendosi a Contarino) La signora Dini?

CONTARINO : Poco prima che arrivassimo stava uscendo insieme a Mauro Bonechi, ho detto all'agente che sorvegliava Marino Dini di seguire la signora Camilla, mentre Bonechi aveva già il suo “angelo custode”....non li lasciamo neppure per un secondo....

MORINI : Bravo Contarino, chiama il prefetto e la Misericordia per far portare via questi due cadaveri, e noi Cantamessi andiamo in ufficio e convoca subito per domani mattina la Signora Dini e La signora Focosi....ci sono ancora dei lati oscuri in questa vicenda.... specialmente vorrei sapere perchèla Focosi aveva tre soli tagli nel vestito e non quattro, lei ne sa sicuramente di più di quello che ci ha detto....

CONTARINO : Non capisco...

MORINI : La focosi ha un taglio sul vestito per ogni persona cara ed ebrea defunta....se due di questi sono per i fratellini trucidati dopo il rastrellamento, il terzo non è per l'altro fratello come mi aveva detto....ma è per sua madre che era ebrea, e se non ha fatto il quarto taglio, è perchè lei sa che è vivo, e sa sicuramente chi è e dove possiamo trovarlo! Andiamo

( BUIO ) (Si spengono le luci e la scena riprende nella stanza del commissariato)

(Al riaccendersi delle luci il commissario si troverà alla sua scrivania, dopo pochi istanti entrerà Contarino con la signora Focosi)

CONTARINO : Signor commissario, c'è la signora Focosi...

MORINI : Bene fai passare...(entra Contarino seguito dalla Focosi), Buongiorno signora si accomodi...

FOCOSI : Buongiorno commissario....

MORINI : Credo che lei ci debba qualche spiegazione...

FOCOSI : Si commissario! Nonostante il ricordo che mi perseguita da sessanta anni ed il dolore che continua a trafiggermi il cuore, le dirò come si sono svolti i fatti quella notte...

MORINI : Credo che sia un atto doveroso da parte sua!

FOCOSI : (quasi senza sentire Morini, inizia il suo drammatico racconto) Quella notte del 1943 mio padre mi mandò in camera insieme a mia madre...poi uscì sul pianerottolo, e lì sentii che discusse animatamente....dopo alcuni istanti qualcuno urlando lo fece rientrare in casa....Dalla finestra vidi un camion con delle persone ammassate sopra, fra le quali riconobbi i Koaff...e delle persone che gli puntavano dei fucili addosso....e mia madre mi strinse forte e mi disse di pregare per loro...entrò nella stanza mio padre e mi ricordo che disse: adesso li portano alla Torretta!... Massimo lo trovammo terrorizzato e piangente il mattino dopo, ancora rannicchiato nel nascondiglio dove si era rimpiattato per giocare a nascondino con il fratellino. Poi grazie agli appoggi e alle conoscenze di cui disponeva mio padre, e alla compiacenza di un benevolo dipendente comunale all'anagrafe, fu fatto passare per un bambino “avanzato”....poi del resto non so altro

MORINI : Non ha proprio altro da dirmi?

FOCOSI : (piccola pausa di riflessione) Posso slo aggiungere che mio madre era ebrea! Ma lei sicuramente lo sapeva già. Per il resto non so veramente altro...

MORINI : Grazie, la chiameremo se abbiamo ancora bisogno di lei...vada pure. Contarino fai entrare la signora Dini

FOCOSI : Grazie commissario, arrivederci (esce accompagnata da Contarino)

CONTARINO : (rientra accompagnando la signora Dini) Commissario c'è la signora Dini

MORINI : Prego signora si accomodi

DINI : (tranquilla) Grazie commissario

MORINI : Vedo che la morte di suo fartello non l'ha sconvolta....

DINI : E come poteva sconvolgermi? (diventa dura) Ero ancora una ragazzina quando Oliviero mi obbligò a suon di botte a soddisfare i desideri di Drukte....anni difficili quelli della guerra....veramente difficili....non si andava tanto per il sottile.....la paura, la miseria, e la fame costringevano la gente a fare cose inaccettabili nella normalità!....Poi Drukte si invaghì di me, e sempre Oliviero mi costrinse a sposarlo con un'altra dose di percosse …. non avevo ancora diciotto anni!....Altro che grande errore della mia vita!....poi nel '44 dovetti seguirlo, prima in Austria e poi in Svizzera, dove ci rifugiammo in attesa di tempi migliori...poco dopo la fine della guerra, alla prima occasione utile, scappai in Italia, e troncai definitivamente il mio matrimonio con l'ex SS....ovviamente lui si guardò bene dal venirmi a riprendere, vista l'aria che tirava da queste parti, specialmente per gli ex ufficiali tedeschi....

MORINI : (interrompendola) E del Frontini cosa mi dice?

DINI : Ci stavo arrivando....come vi ho già detto....un vero bastardo....mi costrinse ad avere rapporti con lui ricattandomi....

MORINI : (stupito) Ricattandola?

DINI : Si! Mi aveva minacciata di rivelare certe cose del mio passato all'avvocato bolognese che frequentavo...ne ero innamorata e non volevo perderlo...ma anche quando l'avvocato morì, il Frontini continuò con le sue minacce....solo il ritorno dall'estero di mio fratello Oliviero pose fine a questa turpe relazione...

MORINI : Che rapporti aveva invece con Marino?

DINI : Con Marino non ho mai litigato, c'era stata solo un'incomprensione dovuta alla proprietà dei due alberghi, ma io avevo solo una piccola quota, me l'aveva data mio fratello Oliviero perchè li gestissi mentre lui era all'estero, e sono sicura, in parte, per farsi perdonare del male che mi aveva fatto....

MORINI ; E adesso cosa c'è?....O meglio chi c'è nella sua vita?

DINI : Come si immaginerà, oppure saprà già, ho una relazione con Mauro Bonechi...è un uomo semplice, ma buono e sincero, che non farebbe del male ad una mosca....persone così non ne ho mai incontrate in vita mia.....spero di passare con serenità, insieme a lui, questi ultimi anni che ci restano da vivere.

MORINI : Le auguro tanta felicità...(parlando tra se) dopo tutti quelli che ha sotterrato gli auguri li dovrei fare al Bonechi....(riprendendo) Arrivederla....( a Contarino ) accompagna la signora e poi torna

CONTARINO : Bene commissario....

DINI : Arrivederci dottor Morini.....(escono, Morini si rilassa, e rientra subito Contarino)

CONTARINO : Commissario, c'è una lettera per lei!

MORINI : Chi la manda?

CONTARINO : Non c'è il mittente, e neppure il timbro postale, ….l'agente di guardia ha detto che è venuto un ragazzo l'ha lasciata in guardiola ed è andato via immediatamente

MORINI : Ci risiamo con le lettere anonime, non si fa in tempo a risolvere un problema che subito se ne presenta un altro....(entra anche Cantamessi)

CANTAMESSI : (entra e vede la lettera in mano al commissario) Cosa c'è adesso?

MORINI : Se non è un invito a teatro è forse un'altra lettera anonima....

CONTARINO : Apra almeno ci leviamo il pensiero....

MORINI : Oppure ce lo farà venire....comunque leggiamo di cosa si tratta....(apre la lettera e inizia a leggere oppure ci sarà la voce fuori campo o registrata di Cesare Focosi Koaff) ….

Egregio dottor Morini, quando leggerà queste mie righe io sarò già da un'altra parte dell'universo, e lei sarà a Montecatini a pensare ad un altro caso da risolvere. Mi spiace di averla beffata così, proprio adesso che era giunto alla soluzione del caso,ed aveva capito chi era il colpevole, ma anch'io avevo capito che lei era molto vicino alla verità, quando ho saputo da mia sorella, per aktro ignara di tutto il resto, delle strane domande che lei le aveva fatto....Ed avevo il terrore che mi anticipasse, prima che potessi terminare quella che per me era giustizia e per altri invece una serie di omicidi.... Commissario pensa davvero che esista la giustizia in questo mondo?....Io credo che non ci sia neppure nell'al di là, anche se spero  di sbagliarmi...E comunque quando lei leggerà questa lettera, personalmente avrò risolto  ogni mio dubbio! ….Potrei dirle adesso altri cento particolari su questa storia, su come vidi portare via la mia famiglia, oppure su come, in maniera del tutto casuale, per uno di quegli strani scherzi che il destino alle volte gioca alle persone...una mattina...consegnando le schede delle presenze dell'hotel al commissariato, proprio nell'ufficio sotto al suo, venni a sapere del ritorno di Drukte a Montecatini....Oppure come lo costrinsi prima di ucciderlo, a rivelarmi i nomi dei suoi complici: Spokkel, l'Oliva ed il Fronte, e mi parlò anche di un tesoro nascosto alle terme, per recuperare il quale era tornato in Italia..... Per Spokkel poi, andai persino in Germania a cercarlo, ma non trovai nessuna traccia.....degli altri due, invece, non avevo minimamente idea di chi potessero essere....poi, finalmente, dopo una lunga attesa di quasi sessanta anni, ecco presentarsi l'occasione di vendicarmi sugli altri tre aguzzini della mia famiglia.....Spokkel che dimentica una carta di credito in camera....io gliela riconsegno e comincio a seguirlo nelle ore in cui non lavoro,..... un giorno poi, lo vedo incontrarsi con due uomini nella pineta di Montecatini, parlano tra di loro davanti alla chiesetta della Torretta..... quei due però li conosco bene.....sono Oliviero Dini E Duilio Frontini.....ecco chi erano l'Oliva ed il Fronte!....Già, loro, che credevano di averla fatta franca a così grande distanza di tempo, visto che la morte di Drukte era passata per un fatto naturale.....Quando ho saputo che avevano profanato la chiesetta della Torretta, ho capito che era giunto il momento tanto atteso......Lì, in un muro della piccola chiesa, da sessanta anni erano conservati gli oggetti rubati agli ebrei nel corso della retata che aveva visto catturare la mia famiglia......Potrei anche raccontarle delle difficoltà, dell'umiliazione, e soprattutto della rabbia di vivere tutti questi anni in mezzo a gente che sapeva, ma faceva finta di non sapere.....ed allora le chiedo perchè commissario?.....PERCHE'?.....Avrei voglia di dirlo io quel perchè. Di urlarlo a tutto il mondo, se ancora potessi farlo! Vorrei urlarlo a tutti quelli quelli che in questi anni sono andati alle Messe di commemorazione, sono andati ai dibattiti, sono andati alle cerimonie di ricorrenza e non hanno mai avuto il coraggio di parlare!...e sa perchè?...Perchè all'epoca stavano dall'altra parte e poi hanno cambiato bandiera, i voltagabbana....oppure perchè era più vantaggioso starsene zitti anziché parlare!

Ci pensi bene commissario, in sessanta anni, mai una volta, nessuno ha detto niente!.....Decine di uomini, donne e bambini furono presi e portati via in tutta la Valdinievole....ma nessuno ha mai parlato di questa storia!....E forse è giusto così....perchè le nostre vite non avevano un valore!...Sembrerà strano, ma la vita di milioni di ebrei dell'olocausto, vale più oggi che sono morti, di quanto valesse quando erano vivi!.....Ma che senso ha parlare adesso di quelle vite?....Di quella dei miei genitori, attraversata dalla paura, o di quella brevissima dei miei fratellini trucidati quando ancora erano bambini.... non sono state delle vite vissute come invece dovrebbero essere quelle di ogni essere umano.....e allora perchè parlarne ancora?....A noi ebrei insegnano il perdono fin da piccoli, come d'altronde a voi cristiani!....Perdonare è un dovere che un giorno sarà ricompensato! Già, noi siamo il popolo del perdono...dobbiamo in silenzio perdonare ed attendere!...Stà scritto nel Kaddish, la preghiera per i defunti :” Attendere il giorno in cui, come un torrente perenne, la giustizia inonderà il mondo e rimetterà le cose a posto”....Ma noi in quel giorno dove saremo? Dove saranno tutti quei milioni di ebrei ammazzati nel corso della storia? E dove saranno quel giorno mia madre, mio padre, ed i miei fratelli?...edio? Dove sarò?....Vede dottor Morini, ci sono delle vite che sono così percorse dal dolore, che è molto più facile viverle che raccontarle....come del resto è stata la mia! ….Una vita vissuta con un'ombra!.... Un'ombra che mi ha accompagnato per sessanta lunghi anni!....Un'ombra che non mi ha abbandonato per tutto questo tempo, e mi ha seguito sempre, dalla mattina alla sera, ovunque io fossi, qualunque cosa stessi facendo.....impedendomi anche il più piccolo sorriso! ….Le assicuro che non è stato facile vivere una vita con un'ombra dietro il cuore!!! Adesso le tolgo il disturbo, perchè avrà molto da fare, e anch'io, pur non credendoci, spero di averne di cose da mettere a posto! Ma non posso fare a meno di pensare che in questa vicenda, pur essendo io il colpevole, e lei l'investigatore, seppur in maniera diversa, stavamo tutti e due dalla stessa parte.....cercavamo la giustizia!!!.....Firmato Cesare Focosi Koaff....

Post scriptum....le chiedo un ultimo favore....nel cassetto di sinistra del bancone della portineria dell'hotel Astor, c'è un sacchetto, dentro ci sono due Tachicrim, simili a quelli che ha trovato nel corso della sua inchiesta.....se esiste l'al di là, vorrei tanto portarli ai miei due fratellini che sono morti senza indossarli.....può farmi la cortesia di metterli nella mia bara?...

(silenzio tra i presenti, poi Morini riprende) Contarino passa all'hotel Astor, prendi il sacchetto e ci vediamo a casa dei Focosi....mettiamo la parola fine almeno a questa triste storia....anche se sono convinto che per gli ebrei il loro calvario non avrà mai fini!!!

                                          ( BUIO E CHIUSURA SIPARIO )

QUESTA COMMEDIA E' DEDICATA A MASSIMO E CARLO D'ANGELI, A CLAUDIO E LIA VITALE, A GUIDO E BRUNO VALOBRA ; LE SEI PICCOLE VITTIME MONTECATINESI DELL'ORRORE NAZI-FASCISTA, ED A TUTTE QUELLE MIGLIAIA, MILIONI DI BAMBINI SCOMPARSI IN TUTTI QUESTI ANNI DI BARBARIE, PERPETRATE NEI LORO CONFRONTI DA QUALSIASI REGIME, I CUI NOMI, ASIEME AI LORO CORPI, SI SONO PERSI NEL VENTO !!!