Usa e getto

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ITALO CONTI

U.S.A. AND GET TO

PE’ L’AMICI

USA E GETTO

COMMEDIA BRILLANTE IN DUE ATTI

ITALO CONTI POSIZIONE SIAE 135763 TEL. 393.92.71.150

E’ GRADITA COMUNICAZIONE IN CASO DI RAPPRESENTAZIONE


U.S.A. and get to pe’ l’amici USA e getto

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

Personaggi: 7u+3d

Altero

La Borsa

Il padre

Modesta

Mente

La moglie

Bonaria

Mente

La sorella di Modesta

Mino

La Borsa

Il figlio

Giovanni

Gatti

Il consulente bancario

Tayato

Sumisura

Il cinese miliardario

Norma

Dilegge

L’avvocata

Prospero

Di Denaro

Lo spiccacallari

1° Inserviente

2° Inserviente

La scena si svolge nalla sala della famiglia La Borsa. E’ Una famiglia medio borghese con un risparmio postale di 250.000 euro che gli da sicurezza ed una bella sala ammobiliata. Si consiglia di mettere: un divano, un tavolinetto basso, due sedie a poltroncina, due sedie in vimini, un mobile basso con sopra un televisore, un telefono, una vetrinetta, un appendi abiti, un vaso cinese, una specchiera, cinque quadri e quanto altro possibile perché dall’inizio del secondo tempo questi dovranno esse portati via dal sequestro che il messo eseguirà sui beni della famiglia. Entrate e uscite si evincono dal testo e la scena di svolge ai giorni nostri.


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

Si apre il sipario e una fioca luce di scena colpisce Altero che sta in penombra e sta facendo dei conti con la calcolatrice di quelle che hanno il rotolino, mentre mischia fogli in modo nervoso e preoccupatissimo. Si sente il rumore della calcolatrice.

ALTERO

Vita bella? Tarantella: tuttu finitu! Porca zozza ladra

assassina: So cascatu in un pozzu senza fonnu… qui non

ciarmane mancu la pasta e facioli Andru che that’s amore

testa è la ruvina: la ruvina più completa. (Pausa continua a

mescolare fogli e operare con la calcolatrice strappa il

rotolino e guardandolo) Acquisto 1.500 quote. Investiti

250.000  euro.  (Pausa  poi  con  voce  tremante)  valore

attuale di una quota 4 centesimi. (sempre più tremante e

caricandosi costantemente) Capitale lordo euro 60, meno:

Ritenuta  25%

Meno:

spesa  dossier  titoli,  Meno:

transazioni  straordinarie,  Meno:  invio  estratto  conto

(pausa  lunga  poi  con  un  filo  di  voce):  avere  netto

centesimi 62!

Se va male raddoppi in un anno… se va male! De 250.000

euri so armasti 62 centesimi lu pozzino ammazzallu a issu

e do sta mo! Giovanni Gatti: che a postu de lui cervellu

cià la forfora! Ma da do è zompatu fori? Propiu de la

banca mia doveva esse lu consulente?

250.000 euro sfumati senza un perché:  “Mitti qui” ha

dittu: Hai capitu? Mitti qui! “è quistu lu momentu ggiustu

non ce potemo sbajà”…

abbrucialu oh non s’è sbajatu

mancu de un centesimo: tuttu m’ha portatu via pozzano bruciallu vivu!

“So io o non so io lu consulente finanziario? Tocca investì ne li Futures Cinesi”… “ (pausa) Lu FuturuCinese… Giovanni Gatti: esperto de mercati finanziari d’ortre oceano? Ma no lu devo ripijà… perché se lu chiappo co un leccafarru lu facciu girà ccucì tantu che quanno se ferma li vestiti so’ passati de moda!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ALTERO                   Teste azioni meno de la carta straccia vargono! Ma come

me so fattu convince de ji a investì in Cina…! Se proprio

dovevo investi quarche cosa, non era mejio se investivo

Giovanni  Gatti?  Ma  se  lu  pijio  jargiro  la  faccia  a

sganassuni ccucì pole vedè bbene quanno incomincio a

pijallo a zampate la ‘nculu!

Me pare de sindillo come se fusse mo:

GIOVANNI            (Fuoricampo) Alte’ quistu è lu momentu de investi li sordi

su li derivati…

ALTERO                   E che so’ li derivati?

GIOVANNI            (Fuoricampo)    Unu strumento finanziariu

ALTERO                   Ah bene: E come se sona stu strumentu?

GIOVANNI            (Fuoricampo)   Alteeeeeeeee!    E   capiscime   Alte’!   Unu

strumento è ‘na specie de titolu!

ALTERO                   Come sarebbe una spece: è un titulu o no?

GIOVANNI            E’ un derivatu! Tu penza che esistono derivati strutturati

per ogni esigenza e basati su qualsiasi variabile, perfino

la quantità de neve che casca.

ALTERO                   Allora stemo a postu: qui da nui non nevica mai!?

GIOVANNI              (Fuoricampo) Sale o scenne in base all’andamenti!

ALTERO                   Se la stagione è più calla la neve è de meno!

GIOVANNI              (Fuoricampo) Ma che neve e neve si? Il derivato!

ALTERO                   Ma derivatu da che?


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GIOVANNI              (Fuoricampo) Derivato dalla richezza prodotta! Se gira

l’economia lu titolo sale, tu guadambi e se crea sempre più ricchezza!

ALTERO                   Aco capitu… e se la teleferica se blocca?

GIOVANNI              Te faccio un presempiu che è meju! Tu dai li sordi a tu

moje che diventa più ricca e decide de comprasse casa!

Allora che fa? Compra li derivati de la ditta che je la

costruisce. Praticamente che succede?

ALTERO                   Che mi moje cià la casa, la ditta cià li sordi e io ciò ‘na

mano devanti e ‘nandra de dietro!

GIOVANNI            (Fuoricampo) E nooooooo! Tu moje cià casa e derivati

che da a te! E siccome l’impresa ha lavorato e è più ricca,

vargono di più e ciai più sordi!

ALTERO                   M’ha ‘mbrojatu lu cervellu non ciaco avutu lu tembu de

penzà! 250.000 euri in derivati… e so jiutu a la deriva!

L’aco capitu tardi lu giocu de scatole cinesi… ‘stu monnu

è globbalizzatu ma lu cetriolu finisce sempre in culu

all’ortolanu!... (Misciando i fogli sconsolato) Pozzi bacià

la   terra    da   sotto:   Ecco    ‘ndo    semo    arrivati:    a   la

bancarotta… lu fallimentu…      la traggedia… (Alzandosi

dalla  seggiola  e  uscendo  piano  dalla  penombra  per

andarsene dietro le quinte) Pozzano abbruciallu cosparzu

de  petroliu  che  urdimamente  è  pure  calatu!  Che  je

racconto mo io a mi moje… 250.000 euro erano la

tranquillità! E penzà che solo quattro mesi fa… solo

quattro mesi fa… (esce)

Si accende la luce sul palco entra prima Modesta con dietro Mino

MINO                            (Fiero) Allora professorè? Mo te ne si resa contu co’

l’occhi tia?


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MODESTA             (Sufficiente)    Sci    sci    è   vero    so’    tutte    pubblibicità

ingannevoli!

MINO                            (Interdetto) Ingannevoli in che senzo?

MODESTA             Nel senzo che se la pubblicità fosse onesta dovrebbe di:

Luigi ha detto no lu colesterolo ... ma è morto lo stesso !!!

MINO                            Ma che stai dicenno? Stai fori de capoccia?

MODESTA             Ah io sto fori de capoccia? La realtà è che gniciunu pole ji

più all’inferno perché all’infernu ggià ci stemo! Che

monnu, che monnu!

MINO                            Che cià stu monnu che non va?

MODESTA             E’ tuttu farzu Mino! Tuttu farzu! Invece de reggese su lu

consolidatu, ogni cosa è basata sull’emutività: tra pocu pe’

fa lu spot a un dorge costruiranno un budinu gigante e un

attore sopre un cammellu ce passerà la mezzu sfagnennolu

come una poltija!

MINO                            Che schifooooo! Un cammello che pista un budinu? E che

spot è?

MODESTA             (Fatale) “Fa come issu: Attreversa il dessert”

MINO                            Ma cammina va! Io che te ce staco pure a sindi?

MODESTA             (Seria) Ciai raggione: in testo monno ci sta tantu fracassu

che non serve mancu parlà… figuramoce se serve sindì!

MINO                            Mo non facissi la traggica come solitu tuu! Comunque

quanno t’aco dittu se avevi vistu non intennevo la pubblicità!

MODESTA             (Sufficiente) E ce lo so ce lo so!


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MINO                            A ce lo sai! E allora perché cambi discurzu?

MODESTA             Perché a me de la borza non me ne frega gnente! Anzi: se

non esistesse sarebbe pure mejiu! Una cosa che sale e

scenne, scenne e sale la chiami borza?

MINO                            No? Come la jami?

MODESTA             Montacarichi! Che centra la borza?

MINO                            Ma come che centra? Centra perché la borza è propiu

testa!

MODESTA             ‘Stu calà e salì… Sali’ e calà?

MINO                            Sissignora!

MODESTA             Allora se potrebbe jama anche Autobusse…

MINO                            Sci Treno e Nave. Se jama borza: borza valori perchè

propiu grazzie a stu calà e salì crea ricchezza?

MODESTA             A me veramente me crea scompenzu! Capirai: Io li sordi

me li so’ sudati! Ago battutu la fame co’ la pertica! Tu

penza che qunn’ero piccola vivevamo in una tale miseria

che  quanno  finarmente  semo  diventati  poveri…  emo

festeggiatu.

MINO                            Ma non tocca fasse pijà da la paura!

MODESTA             E non fa parte de la natura umana non fasse pija da la

paura: Tu te si’ mai accortu che su la strada chiunque

guida più lentamente di nui è un cojone, e chiunque va più

veloce è ‘n imbecille?

MINO                            Beh con testo che voli di?


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MODESTA             Nui semo nati pe’ vedè lu monnu che ce gira attorno co’

la nostra percezione! Quanno cambia chiccosa è subbitu

preoccupante!naqov

MINO                            Non capisco do voli arrivà!

MODESTA             Mino: se unu mantene la carma quanno tutti quill’andri

honno perzu la capoccia… forze…      non ha capitu tantu

bbene la situazione!

MINO                            Ma se sa che l’indice cià quarche fluttuazione!

MODESTA             (Gestualizzando e mostrando) Oh! Chissà perché quillu de

la borza l’honno jamatu indice?

MINO                            Perché come lu doveano jama?

MODESTA             (Cambiando dito) Medio: avrebbe reso molto più l’idea!

MINO                            Intantu da stamatina a mo avressimo guadagnatu lu 10%

non so se me spiego!

MODESTA             E tutti stonno zitti? Gniciunu critica! E già! La regola

principale è che prima di critica’ quarcuno, devi da fa

almeno 10 km co’ le scarpe sia!

MINO                            E’ un segno de rispettu nei confronti de chi cià più

esperienza!

MODESTA      E’ una furbata perché quanno lu critichi stai già a 10 km de distanza… e jai fottutu pure le scarpe.

MINO                            Sendi un po’ ma che nome cià ‘sta malatia che ciaì contro

la borza?

MODESTA             Bancarotta Fraudolenta?

MINO                            Ma cammina! Li tembi so’ cambiati, l’economia ggira…


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MODESTA

(Perentoria) e li sordi mia stonno mejio a le poste!

MINO

Ho capitu ma se non risichi non rosichi: a le poste ce

mittii quattr’anni pe’ guadambià quello che avressimo

guadambiatu in un giorno!

MODESTA

(Perentoria)  ma  se  va  male  in  ddu  secondi  perdi

quattr’anni de sudori postali!

MINO

Io  propiu  non  te  capisco:

parlamo  parlamo  de

globalizzazione e po’?

MODESTA

Parlamo? Che parlamo: parlano! Ma come: non te facea

schifu lu budinu schiacciatu?

MINO

E che globalizzà vole di quello?

MODESTA

Andru che! A me me jea bene quanno ancora lu monnu de

schiacciatu cea solu lu polo nord e lu polo sud

MINO

Bhe ma è ancora ccucì è?

MODESTA

Su la carta geografica! Ne la reartà è schiacciatu da pochi

potenti che fanno lu bellu e lu cattiu tembu!

MINO

Allora secondo te lu monnu globalizzato è peggiu de

quillu de prima?

MODESTA

Mejiu o peggiu no’ lo so: sicuramente è più pericoloso!

MINO

(Sfottendo) Sindimo sindimo la grande economista!


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MODESTA             Allora tu fatte contu che nui abbitamo su una villetta: se

servisse de riparà lu solajio e no lu famo, quanno se

sfonna jemo a finì in cantina, ma semo consapevoli… se

stai globbalizzatu in condominiu e quillu de sopra non

ripara: issu casca sopra a te, tu sopra a quillu de sottu… in

cantina c’arrivi lo stesso ma non per scerda!

MINO                            Ah ecco e sta catena de disastri sarebbe dovuta…

MODESTA             A li sordi!

MINO                            Ma se ci stanno un mucchiu de cose che se pozzono fa

senza sordi!

MODESTA             Da retta Mino: l'unica cosa che se pole fa’ senza sordi so’

li debbiti.

MINO                            Ma non è vero manco per niente: in borza poli anche

venne l’azioni che non ciai, compra con li sordi che pijerai… tocca solu sapecce fa!

MODESTA             Emo creato una finanza ‘ndo pochi guadagnano su le

perdite de tantiii!

MINO                            Penzala come te pare, fattu sta che l’hai vistu pure tu: se

oggi avessimo investito do diceo io guadagnavamo lu 10%

MODESTA             E a me non me ‘nteressa va bene?

MINO                            Ma inzomma: la borza tira, tutti investono, ci sta da

guadambià un pozzu de quatrini e a te non te ne frega gnente?

MODESTA             Brau: hai dittu bene! Non me ne frega gnente!

MINO                            Dimola com’è: Te la fai sotto!


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MODESTA             Non se tratta de paura!

MINO                            No no: è direttamente de cacarella!

MODESTA             Non è ccucì! Se volessi investì in borza potrebbe provà

co’ un po’ de spicciuli: se va bene va bene se va male è

poca cosa!

MINO                            Esatto! vidi che me dai raggione?

MODESTA             None! Io in borsa non ce li metto pe’ principiu! Ma che

finanza è quella che sostene un economia ‘ndo mijuni de

persone se fanno un mazzu tantu pe’ sopravvive e po’ se

un tipu co li sordi se sveja starnutanno, la purmunite la

fanno pija a nui? Damme retta Mino: la finanza è un

illusione… non esiste!

MINO                            Ah questa sci che è bella! Allora tra pocu co’ l’euri non ce

sse farà più gnente?

MODESTA             Eccertu è!!! Perché tu quanno pinzi a la finanza pinzi a

quanti sordi ciai drento la saccoccia: Se ce n’ha tanti va

tuttu bene se ce n’ha pochi va tuttu male! Ehhhhhhhhh!

Quanno pinzi a la finanza proa a penza a li stati che li

stampano li sordi!

MINO                            Beh?

MODESTA             Ne stampano quanti je ne pare?

MINO                            No: stampano secondo le riserve auree

MODESTA             E allora lo vedi: la finanza, quella che conta, è solo unu

spostamentu de denaru: una vorda ce n’hai de più, una

vorda de meno, ma li sordi sempre quilli so! E per unu che

ce n’ha tanti ci deve sta per forza unu che piagne! E io

testa finanza no – la – li – men – to!


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MINO                            Vabbene vabbene aco capitu le pari opportunità a testu

monnu non esistono! Non ciavò mai la possibilità de dimostrà quantu ce so fa!

MODESTA             Ne la vita ce stonno cose più importanti de lu denaro.

MINO                            Peccatu che pe’ compralle ce vojiono li sordi! (pausa) E

ma lu ggiornu che me vedrai drento 'na Mercedes significa che aco svortato!

MODESTA             Oppure te stonno a portà a campusantu! (Pausa)

MINO                            Tu ccucì me tarpi le ali: lu momentu de giocà in borza è

quistu!

MODESTA             E  io  propiu  qui te  volevo!  Dimme  un  po’  tu  se  è

concepibile che la finanza mondiale se basa su un giocu!

MINO                            Ma è un modu de di!

MODESTA             No  no,  è  un  modu  de  fa!  Giocano!  E  co  li  sordi

dell’andri…. Ma li mia no li vedono!

MINO                            Allora rinunciamo a guadagnà un pozzo de quatrini!

MODESTA             Pazienza!

MINO                            Portamoce appresso lu rimorzu de avè perzu una grande

occasione!

MODESTA             Sopporterò testa croce!

MINO                            Io me sendo portatu pe’ la finanza!

MODESTA             E allora fa la domanda e entra nel corpo!

MINO                            Ma no la Guardia de Finanza la finanza che fa girà

l’economia!


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MODESTA             Se me voli fa vede come te la cavi co l’economia e te

serve la borza, pija la mia e va a fa la spesa!

Entra Bonaria già cambiata

BONARIA               Non essimo detto che saressimo annate nui a fa la spesa?

Me deo ricomprà pure le pantofole che quelle che ciaco so finite!

MODESTA             Sci sci ciannamo nui sci…

BONARIA               Me paraea d’avè sindiditu che a ce volei mannà Mino!

MINO                            E sci zi’… mamma me ce stea quasci pe’ mannà!

BONARIA               Mino che hai fattu bellu de zia: te vedo stranitu!

MINO                            Eh quella mamma…

BONARIA               (A Modesta) Che ete rifattu? Ete litigatu no?

MODESTA             Io non ago litigatu co’ gniciunu! Ho solo espresso le mie

idee

MINO                            Arretrate!

MODESTA             Arretrate ma le mie!

BONARIA               Ma su via che è successu!

MINO                            E che è successu? Che deve succede! Stemo buttano via

un mucchiu de quatrini ecco che succede!

BONARIA               Come sarebbe buttanno via?

MODESTA             Bonà, quisto ancora non ha capitu che la ricchezza non è

tuttu ne la vita e che più de la ricchezza conta la salute!


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BONARIA               Testo è vero Mino! Più de tuttu conta la salute!

MINO                            Mh! Allora fate ‘na cosa! Quanno jite da lu macellaru

diteje: "In vita nostra non emo mai pijatu un raffreddore?” (Pausa) vedete ‘mpo’ se ve ‘ncarta ½ chilu de filettu?

MODESTA             Sendi un po’ si che capoccia!

MINO                            E se vede che avrò arpijatu da papa’!

MODESTA             Bonu quillu! Te lu raccomanno! Me vado a preparà cucì

scapppamo che tantu io lu discorzu, quanno ce mette de

mezzu lu padre, già lo so come va a finì!

BONARIA               Allora t’aspetto!

MODESTA             Aspetta aspetta… e non te facissi impapocchia da issu!

MINO                            Ma io non impapocchio propiu gniciunu… ma vidi un po’

tu!

MODESTA             Ce vedemo tra pocu! (Esce)

MINO                            Co’ mamma è come parlà co un aereo supersonicu: hai

vistu come fila?

BONARIA               L’aero? E fila sci: vorrebbe vede a te co le fiamme de

dietro che faristi!

MINO                            Beh ma mamma che fiamme cià?

BONARIA               Tu madre cià l’idee sia… che non so ne quelle tue ne

quelle de tu padre…

MINO                            Aco capitu zi’ ma a perde lu 10%


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BONARIA               E va beh ma non è ccucì determinante no: le poste danno

lu 4!

MINO                            Sci lu 4 in un anno! Io parlo de lu 10 in 8 ore!

BONARIA               In 8 ore?

MINO                            (Fiero) Esattamente puntanno su un titolu de borza.

BONARIA               (Sufficiente)    Ahhhhhh   praticamente    avristi   fattu   ‘na

scommessa?

MINO                            Ma che scommessa zi… ma che stemo a giocà a li cavalli?

Tu fatte contu che io avrebbe compratu una majetta a 10 euro e l’avrebbe rivennuta a 11.

BONARIA               Rivennuta a chi?

MINO                            A lu stessu negozziu ‘ndo l’aco compratu?

BONARIA               Ahhhhhhhhh! Ecccooooooooo! Aco conosciutu unu che

facea stu lavoru de le majette su le bancarelle!

MINO                            Eh! Bon per lui!

BONARIA               Mica tantu: è jiutu fallitu! Comprava a 11 e rivenneva a

10 perchè dicea che lu guadagnu stava ne lu smerciu.

MINO                            Beh ma che centro io co stu discurzu!

BONARIA               Tu gnente finchè te regge, ma lu negozio troppu non dura!

MINO                            Ma la majetta era un presempiù zi! Teste so aziuni se

comprano in banca e se rivennono in banca!

BONARIA               E allora vorrà di che a fallì sarà la banca!

MINO                            Ma le banche non falliscono!


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BONARIA

E come no: vallo a di a chi cea lu contu da li fratrelli

d’Alemanno!

MINO

Da chi?

BONARIA

Li fratelli d’Alemanno ceano una banca che è jita fallita?

MINO

Ma Alemanno lu politicu?

BONARIA

Pare  de  sci:  s’erano  missi  anche  su  lu  mercatu

americano…

MINO

Li fratelli d’Alemanno: testa propiu no la sapeo!

BONARIA

Come no… Aspetta che se m’arvene in capoccia te dico

pure come se jamava la fijale americana! Ah ecco: La

Lehman Brothers!

MINO

(Pausa di sconforto) La Lehman Broters?

BONARIA

Eh propiù essa! Dice che jita fallita come quanno se

sgarrano li pantaluni: ha fattu crack!

MINO

La Lehman Brothers? (Sospirando di compassione) Unu

dei primari operatori de titoli de stato americani fondata

da Henry

Lehman sarebbe  è

diventata la banca de

li

fratelli d’Alemanno?

BONARIA

Senti come sia sia è jita accattanno! E lo stesso farà quella

banca che pagà de più le majette!

MINO

Me paga de più perché vargono de più! Io aco studiato il

TREND, le ALTERNATIV INVESTMENTS, consideratu

l’ASSET ATTIVO una volta

valutata l’ ARBITRAGE

PRICING

THEORY,   aco

ANNUALIZZATU

la

PERFORMANCE, confrontatu lu BENCMARK e fintu l’investimentu aspettanno lu BOTTOM-UP.


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BONARIA               (Pausa perplessa) Che avristi aspettatu tu? lu BOTTOM-

UP?

MINO                            Esattamente!

BONARIA               (Disincantata) E che BOTTOM-UP è lu 10%?

MINO                            Perché scusa?

BONARIA               Ao: letteralmente BOTTOM-UP significa CULO SU…

una bella botta de culu sarebbe stato lu 50 no lu 10%!

MINO                            Ma  che  botta  de  culu  sci…  quilli  su  tutti  calculi

complicati!

BONARIA               Pe lu 10 non convene fa tutta testa fatica: mejiu lu 4% de

le poste senza culu!

MINO                            Non ci sta gnente da fa: tu si come mamma!

Entra Modesta cambiata

MODESTA             (Dirigendosi alla porta) Annanmo Bona’?

BONARIA               Vengo Vengo… ciao Mino

MINO                            Ciao ciao

MODESTA             Nui facemo un giro: compramo le pantofole, passamo in

farmacia e po’ jemo fa la spesa! Tarderemo un oretta!

MINO                            E mica ciaco paura a sta solu!

MODESTA             Testo ce lo so! Sottinteso era: se tu padre, quanno artorna,

chiede do stemo ce lo sai!

MINO                            Sci sci va bene!


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MODESTA             Annamo Bonà su, che sennò se fa tardi! Ciao Mino!

BONARIA               Ciao Mino (Escono)

MINO                            Ciao Ciao! (Pausa lunghissima) Non se schiodano oh! Du

bacucche assurde e senza un pelu de proiezione ne lu

futuru! (pausa) Ma dico io ciai 250.000 euri li metti a le

poste? Ma che te dice la capoccia, co tutte le opportunità

de investimenti che ci stanno a testo munnu sceji le poste!

E’ come sputà su la furtuna! Ma quello che più me fa

specie è che davanti a l’evidenza se faccia lu stessu

discurzu! Come se tutti quilli che investono in borsa

fossero tutti stupidi. T’aco fattu vedè che in un giorno

avrebbe pijatu lu 10%... “ In borza li sordi no!” Tu

capisci che significa lu 10% in un giornu?

Pe’ come vanno li mercati, l’unicu rischiu sarebbe quillu

de raddoppià lu capitale il 1 anno e invece “In borsa li

sordi no!” Un discu honno messu, sempre lu stessu: “Iin

borza li sordi no!”

Squilla il telefono

MINO                            Come je la cambi la capoccia? Mancu se je la sviti e je

sostituisci un cervellu novu! (Rispondendo) Pronto! Oh

Cla’ dimme! Bene Bene grazzie e tu? Lu quintu fiju?

Auguri! Gnente Auguri! Che è successu? Un andra vorda?

E sci ho capitu Claudio mia, ma ‘gni vorda che t’apiccichi

co’ Letizzia venì a chiede conziju? Dovresti da esse più

decisu ‘che vorda! Te laminti mo che fattu lu quintu fiju e

lu vole jama Gennaro come tutti qull’andri 4? Aco capitu

Cla’ ma tu ce devi da penzà prima!       Tratti      lu      sessu

come la matematica! Eh: aggiungi lu letto, sottrai li

vestiti, dividi le gambe ma almeno non moltiplicassi no?

Come fa a arconosceli se tutti se jamano co lu stessu

nome? E come fa? Come deve da fa? No lo sai se com’è

Letizzia: L’arconoscerà da lu cognome!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

MINO                            (Pausa) Ma no no… non te la pijassi ccucì… ma sci che

so tutti fiji tua, ma che suicidu e suicidiu… brau sci…

scrivi una lettera d’addio e te spari… complimenti una

gran bella penzata… Ah fai pure testamentu ma non sai a

chi lascià la robba? Ce credi a la reincarnazione? Allora

lascia tuttu a te stessu! Claudio, ma come faccio a pijatte

sul serio se spari ste minchiate? Aspetteme su vengo la da

te… ne parlamo a voce non facissi stronzate! Arrivo

subbitu sci… subbituuuuuuuuu… ciao! Ciao! (attacca)

Pure quistu me ce volea mo!

Entra Altero, Giovanni Gatti e Tayato Sumisura

ALTERO                   Venite venite accomodateve!

TAYATO                  E’ Pelmesso?

ALTERO                   Veni veni entra Giova’ casa mia la conosci che fai

cumplimenti?

GIOVANNI            No no ce mancherebbe!

ALTERO                   Oh Mino che fai scappi?

MINO                            Me tocca fa un sardu da una parte…

ALTERO                   Tu madre e tu zia?

MINO                            A fa spesa!

ALTERO                   Conosci il signor Sumisura?

MINO                            Il signor Sumisura… (Stupito) ma quel Sumisura?

ALTERO                   De quale Summisura parli?


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MINO                            De Tayato Sumisura… lu più grande industriale cinese nel

ramo tessile in prima pagina sul Times de stu mese?

TAYATO                  Sono ploplio io piacele: Tayato Sumisula industliale!

MINO                            Non ce pozzo crede! Tayatu Sumisura in Italia?

GIOVANNI            In Italia? A casa vostra!

ALTERO                   Hai capitu Mi? A casa nostra!

MINO                            E come mai a casa nostra?

ALTERO                   Giovanni     m’ha     jamato     in     banca     stamatina     pe’

presentammelu!

GIOVANNI            Si il signor Sumisura è qui in Italia per attiva’ una

Location che je consenta de espanne lu mercato e me

onora de averlo tra i clienti della mia banca!

ALTERO                   Hai capitu Minu… vene a fa affari qui da nui!

TAYATO                  Ploplio così: Nel lamo tessile! Impoltazione di stoffa

Cinese qui in Italia e Costluzione di Glande Fabblica!

MINO                            Ma  scusate  l’ignoranza:  mette  una  fabbrica  in  Italia

quantto per effettu de la globalizzazione tutti decentrano me pare una controtendenza pericolosa!

TAYATA                  Si  tlatta  di  investimento  intelligente!  Un  po’  come

Paltenza intelligente quando tutti vanno felie!

MINO                            Non aco afferratu!

GIOVANNI            Propiù perché tutti decentrano lui investe qui e trova

mercatu libberu capitu?

MINO                            Sci aco capitu ma li costi?


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TAYATO                  Poltale tutta manodopera direttamente da Cina!

MINO                            E va beh ma li deve comunque pagà in Euro!

TAYATO                  Calcolale plezzo di Eulo e dale la stessa paga che si da in

Cina!

ALTERO                   Capitu li paga qui come li paga laggiu!

MINO                            No no fermi come sarebbe? E se ji da lu stessu salariu che

magnano?

TAYATO                  Poltale tutti alimenti direttamente da Cina!

MINO                            Era un modo de di: come se vestono?

TAYATO                  Poltale direttamente abbiti da Cina!

MINO                            Ah! Ho capitu… traslocamo la Cina in Italia?

TAYATO                  Io espoltale modello cinese pelchè questo essele glande

business pel tutti… anche pel voi!

ALTERO                   Giovanni   me    spiegava    che    Mister    Sumisura    cerca

investitori che…

MINO                            Je vadano a pennellu?

GIOVANNI            Esatto: Facenno un investimento adeguato oggi, in breve

tembu garantisce un guadagno stratosferico!

MINO                            Insomma: Un investimeno Summisura?

ALTERO                   Praticamente partecipamo ne la fabbrica!

TAYATO                  No: salebbe limitativo pel chi investe? Entlate su tutta mia

multinazionale.


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GIOVANNI            Capito? Se tratta de investi ne la borza Cinese!

MINO                            Ne la borza Cinese… non investimo un sordu in quella

Italiana jemo a investì in quella cinese?

GIOVANNI            Ce stonno tante più opportunità!

MINO                            Testo no lo metto in dubbio ma chi li caccia li sordi

pe’investi?

ALTERO                   Se l’affare e bonu li caccio io! Li pijio da lu libretto

postale de la faija!

MINO                            Sci! Ccucì mamma e zia te cucinano direttamente su la

fiamma de lu Dragu Cinese!

ALTERO                   Tu non te preoccupassi… Giova’ spiega!

GIOVANNI            Tecnicamente     succede    testo:    la    multinazionale       de

Sumisura   emette    dei    Futures   agganciati    a   li    Bond

Argentini che in quantu bassi…

MINO                            Fermu fermu: come bassi? Li bond Argenti stonno sotto

terra!

GIOVANNI            Appunto pozzono solu risorge!

MINO                            Ah quindi nui investimo su li zombi?

GIOVANNI            Ninete de tuttu questo! Oh ve lo dico tra le righe in

segreto perché so’ cose riservate: su li Bond Argentini ci

sta l’interessamento de ddue grandissime multinazionali

italiane nel campo alimentare che agganciano il loro titolo

proprio ai Futures de Sumisura!

ALTERO                   Hai capitu Minu! Agganciano lu titulu!


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MINO                            E chi sarebbero teste aziende?

TAYATO                  Cilio e Palmalat!

MINO                            Auguri… io scappo che non ce vojio avè un mortu su la

coscienza!

ALTERO                   Come sarebbe?

MINO                            M’ha telefonato Claudio sta incasinatu… cià un po’ de

probblemi (sottointendendo che siccome è una bufala

evidente il padre può gestirla tranquillamente) tantu qui ce

pinzi tu no?

ALTERO                   Ma sci… sta tranquillu era più pe’ proforma fattelu

conosce!

MINO                            Ecco brau allora io vado!

ALTERO                   Vai vai che ce penzo io a “Liquidalli”

MINO                            Mister Sumisura io la saluto: chiedo scusa ma un impegno

urgente!

TAYATO                  Plego! Plego! Alivedelci e Buona Giolnata!

MINO                            Arivederci a tutti è! (Uscendo più sottovoce) Li bond

Argentini, Cirio e Parmalat: lu trinagolu de le bermude!

(Esce)

GIOVANNI            Allora Altè… me pare che anche tu fijiu con quillu Bona

Fortuna ha volutu spianatte la strada a testa decisione!

ALTERO                   E sci me pare pure a me… me pare d’avellu vistu

convintu ma lo sai che io in borza non ce capisco gnente!

GIOVANNI            Alte’  quistu  è  lu  momentu  de  investi  li  sordi  su  li

derivati…


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ALTERO                   Che so’ li derivati?

GIOVANNI            So’ unu strumento finanziariu

TAYATO                  Un glande stlumento che consente di fare glande affale!

ALTERO                   E come se sona stu strumentu?

GIOVANNI            Unu strumento è una specie de titolu!

ALTERO                   Come sarebbe una spece: è un titulu o no?

GIOVANNI      E’ un derivatu! Sale o scenne in base all’indice de andri

derivati a cui è agganciato!

ALTERO                   Che te dico Giovà… mi fijiu me parea soddisfattu… ma

levà 250.000 euri da le poste, all’inzaputa de mi moje… non è unu scherzo!

TAYATO                  Cosa vuole che siano 250.000 euli? Una bazzecola!

ALTERO                   E per lei forze: per me so 250.000 gocce de sangue!

GIOVANNI            E mo addirittura!

ALTERO                   Sci sci! E se mi moje scopre che ago fattu stu movimentu

le 250.000 gocce so tutte le mie!

GIOVANNI            Altè! In testu casu stai dentro un ventre de vacca! Parlamo

de Mister Sumisura oh, de Bond Argentini, de Cirio e de

Parmalat credime testu è lu momentu giustu!

ALTERO                   Vabbeh dicemo che io ve daco ste 250.000 goccie de

sangue… quantu ce pozzo ricavà?

GIOVANNI            Beh senti se propiu va male, male, male male…


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ALTERO                   (Facendo   le    corna)   Oh   …   e    basta…    mancu   emo

cuminciatu già deve ji male?

TAYATO                  Ela un modu di dile!

ALTERO                   (Facendo le corna) E beh non dile… me fate pija le

fiblillazziuni!

GIOVANNI            Insomma se va male!

ALTERO                   Ecco bravu una vorda sola basta e avanza: se va male?

GIOVANNI            Entro un anno raddoppi lu capitale!

ALTERO                   Azzooooooo! Se va male?

GIOVANNI            E  sci:  Mister  Sumisura  cia  in  capoccia  grandi  idee innovative che se accoglieranno lu favore de lu mercatu…

ALTERO                   Come se? Oh non facemo scherzi eh! E se no l’accojiono?

GIOVANNI            Allora va male!

ALTERO                   Ah… ho capitu… ma raddoppio in un anno!

GIOVANNI            Brau!

ALTERO                   Me piace stu raggionamentu! E se pole sapè quarche

idea… ccucì hai vistu mai annasse bene!

TAYATO                  Impossibile: tloppo pericoloso diffondele idee plima di

lealizzalle!

GIOVANNI            Mister Sumisura cià raggione: Lu rischiu de spionaggiu

industriale potrebbe vanificà tutta l’operazzione!

ALTERO                   Ago capitu.. ma de che spionaggio stemo parlanno qui

dentro semo solu noi tre…


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ALTERO                   Anche pe’ sapè su che progetto metto li sordi! Perché se

va male raddoppio no?

GIOVANNI            Sci esattamente!

ALTERO                   Eh: ma per caso… cuccì scausatamente… annasse bbene?

GIOVANNI            Ehhhhhhhhhhh se va bene… poli pijà anche 8 o 10 vorde

lu capitale!

ALTERO                   Lo  vidi!  E  allora  fateme  sapè  quarche  cosa  no?…

metteteme al corrente de la genialità… insomma fateme partecipà a ‘sta libbidine!

GIOVANNI            Mister Sumisura magari senza entrare nei particolari!

ALTERO                   Ecco sci lasciamo perde li spicci… annanmo a lu sucu de

la questione!

TAYATO                  Cosa le devo dile?

ALTERO                   E che ne so? Se no lo sa lei?

GIOVANNI     Je dica quella idea bomba che ha prospettato a me e che cambierà l’utilizzo mondiale de li tessuti!

ALTERO                   Addirittura

GIOVANNI            Sta a sindi si che robba!

TAYATO                  E si: Cambielà il modo di utilizzale i tessuti! Nei miei

labolatoli, stiamo lealizzando un tipo di tessuto autopulente e cololato con infusi natulali!

ALTERO                   Mh… e a che servirebbe!

TAYATO                  A fale dei capi pel indossale!             Plendiamo plesempio un

pajio di pantaloni Malloni!


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TAYATO                  Nella  stoffa  glazie  alla  tecnologia  ci  sono  palticelle

autopulenti che consentono di non lavale mai il capo.

Quando questo diventa vecchio siccome è cololato con

infuso natulale si immelge in tazza di acqua calda e con il

Mallone si fa la cioccolata!

ALTERO                   Azzo che novità? E non ci sta lu rischiu che se per casu

quanno li porti piove e te bagni, tutta la cioccolata se perde pe strada?

TAYATO                  non c’è lischio pelchè infuso funziona solo in acqua calda!

ALTERO                   Gajardo!

GIOVANNI            Ma mica è finito qui!

ALTERO                   Nooooooooo?

GIOVANNI            E No certo che no: je dica come continua!

TAYATO                  Una  volta  fatto  infuso  stoffa  tornale  completamente

bianca. Ola: se pantalone essele fatto con stoffa di Lino

una volta bianco si può utilizzale pel fale lenzuolo, Se

damascato Tovaglia e se Olganza o Seta una tenda!

GIOVANNI            Capitu Altè secche invenzione?

ALTERO                   Praticamente non se spreca gnente! (Pausa) Ma scusate

una domanda: non è che ccuci, co’ ‘na botta sola se

mettemo a terra l’economia de chi venne la Cioccolata, Li

lenzoli, Le tovaje e le Tende?

TAYATO                  Pel fale affali non si va tloppo pel il sottile! dice plovelbio

cinese: meglio andale a dolmile con culo gelato… che con gelato in culo!

ALTERO                   Aco capitu! Praticamente la guerra è guerra e a chi tocca

non s’arroscia!


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GIOVANNI

Oh   daltronde   Altè…   testu   è   l’effettu   de   la

globalizzazione: o la cavarchi o resti a piedi! E nui la

cavarcamo!

ALTERO

Investenno su li vestiti a la Cioccolata!

GIOVANNI

Te pare una novità de gnente?

ALTERO

E se va male… raddoppio!

GIOVANNI

Propiù ccucì!

ALTERO

Allora te faccio un assegno ma è quillu postale va bene

uguale? Tantu ciao la firma pure io e su lu contu ce

guardano una vorda l’anno: quanno arriva

l’estratto

contu… sa che corbu che je pija quanno ce trano lu

doppiù… perché  entro l’anno se proprio va

male….

Raddoppio…..

GIOVANNI

E certo ce mancherebbe? Signori vogliamo andare nel mio

ufficio privato?

ALTERO

Ma come no jemo in banca?

GIOVANNI

A quest’ora? La banca è chiusa! Ma nel mio ufficio

possiamo fare lo stesso!

ALTERO

Se lo vene a sapè mi moje è mejiu che cambio galassia!

TAYATO

Sua moglie bacelà suoi piedi quando lei passa!

ALTERO

Dice è?

TAYATO

Si lasci selvile: pel gli affali io sono… ploplio Tayato!

Parte la musica di chiusura del primo atto

FINE PRIMO ATTO


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SECONDO ATTO

Parte il brano di apertura. Sono passati 4 mesi dall’investimento. In scena c’è Altero con Norma il legale della banca Prospero il messo coadiuvato da due inservienti. Prospero ha una risata acuta stridula e quasi satanica. Per via del sequestro a fine atto in scena ci saranno solo 2 seggiole.

ALTERO                   (Piagnucoloso) E va bene, va bene coprirò lu debbitu, ma

se me portate via li mobbili me mettete in mezzu a un casinu!

NORMA                     (Perentoria) Caro signore… lei in mezzo al casino ci si è

messo quando ha preso il prestito in banca senza avere un centesimo per pagarlo!

PROSPERO           (Soddisfatto) Già, senza avere un centesimo per pagarlo

eheheheheh!

ALTERO                   (Indispettito) Ah perché unu li prestiti normalmente li pija

quanno cià li sordi?

NORMA                     (Perentoria) E certo, altrimenti come li rimette in banca?

PROSPERO           (Soddisfatto) Già: come li rimette in banca eheheheheh?

ALTERO                   Li rimette co’ una rata umana: testa superava ogni limite

de decenza.

NORMA                     (Sufficiente) Stai a vedere che adesso se la rata è alta e lei

non ciarriva è colpa de la banca?

ALTERO                   (Ironico) No!? E colpa mia che so’ troppu bassu?

NORMA                     (Fatale) Caro Lei: non lo sa che la crisi finanziaria

americana che ha prodotto una congestione globale?

ALTERO                   (Ironico) E per colpa de la congestione americana, lu mar

de panza lu fate vini’ a me?


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NORMA                     (Decisa) Tagliamo corto … se può pagare bene altrimenti

c’è il messo!

ALTERO                   (Ironico) Ah ce lo so ce lo so! avojia se ce lo so ‘ndo me

l’ete messo!

NORMA                     (Decisa) Se ha fato operazioni azzardate non ci tiri in

mezzo!

PROSPERO           Non ci tiri in mezzo ehehehehehehehe!

NORMA                     Le abbiamo dato il mutuo ipotecario? I soldi mi pare che

li abbia presi!

PROSPERO           Eh? Li ha presi i sordi! Ehehehehehehehe!

ALTERO                   Aooooo: Ma stu cazzu de corvu neru è compreso su lu

prezzu? L’ho pijati sci: l’aco dovuti rimette a le poste pe non fa accorge de gnente mi moje e mi cognata!

NORMA                     E allora? 250.000 euro erano un’accettabile rata mensile

di 1.200 euro per 20 anni!

PROSPERO           Una rata accettabile: ehehehehehehe!

NORMA                     Ma lei sono 4 mesi che non paga e noi dobbiamo

sequestrare!

PROPERO               (Soddisfatto) Si si sequestrare eheheheheheheheheh…

ALTERO                   Me pari la jena ridenz… ma che ciavrai da ride dico io e

comunque se la rata era 1.200 perchè vedo scritto 2.500?

NORMA                     Perché la crisi dei mutui americani ha provocato

l’adeguamento!


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ALTERO

Azzo da 1200 a 2500 adeguamento! Ma se la corpa è

dell’americani s’adeguassero issi… che centro io?

NORMA

Centra perché finanza e muti sono collegati tra loro!

ALTERO

E praticamente io me la pijio in terculo ddu vorde!

Entrano gli inservienti

1° INSERVIENTE

Allora nui semo pronti eh!

2° INSERVIENTE

Che dovemo portà via?

PROSPERO

Dunque dunque vediamo un po’: 1.500 euro di valore…

ALTERO

Ahhhhhh 1500? Che 1500? A casa mia 2500-1200 fa

1.300!

PROSPERO

(Pausa pensierosa poi) Dicevo: 1.500 euro di valore +

tasse governative + oneri mancato versamento + mora e

interesse passivo + perdita del valore dei beni usati +

incremento Istat + svalutazione ponderale + gettito

ausiliario pro capite + imposta ipotecaria +

ALTERO

(Con le chiavi di casa in mano) Eccote le chiavi de casa

facemo prima!

PROSPERO

Non faccia lo spiritoso: Il suo debito è di 4.000 euro per 4

rate insolute fa 16.000! Paga o pignoriamo?

1° INSERVIENTE

nui semo pronti eh!

2° INSERVIENTE

potemo comincià a caricà?

ALTERO

Mo non s’aspetta più mancu la risposta?

PROSPERO

Ha qualche alternativa?


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ALTERO                   Ammazzavve a tutti quanti presembiu?

NORMA                     Ma che fa: minaccia?

ALTERO                   Ah io minaccio: Da 1.200 euro a forza de + semo arrivati

a 4.000 e so io che minaccio?

NORMA                     La commissione sui prestiti ha deciso le aliquote! Non si

può fare nulla

PROSPERO           L’ha deciso la commissione eheheheh!

ALTERO                   Aoooooo… dice che quanno si natu tu honno vistu tu

madre pija a sassate la cicogna!

PROSPERO           Ma che significa?

ALTERO                   Significa che se c’essi un cane che te somijasse, je raderei

il culo e je ‘nzegnerei a camminà all’indietro!!! Abbrucete quantu si bruttu!

PROSPERO           Io penso che lei stia passando la misura!

ALTERO                   E tu continua co sa risatella che co’ ‘na pizza che te lu

levo l’audio!

NORMA                     Guardi che ha poco da lamentarsi! Le è stato applicato il

tasso di interesse più basso!

ALTERO                   Noneeeeee… lu più bassu no: Li sordi, Umberto lu

stuzzino, me li mettea de meno!

PROPERO               Insomma paga o pignoriamo?

ALTERO                   Pago pago… che non pago?

PROSPERO           (Incredulo) Paga?


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ALTERO                   Eh pago sci… te stupisce? Prima pago e po te do una

zampata che se nun te porti da magna… per quanno arveni ggiù si mortu de fame!

PROSPERO           E con che paga scusi?

ALTERO                   (fingendo di spogliarsi) pantaloni e mutanne quantu me le

valutate?

PROSPERO           Lo dicevo io: non paga eheheheeheheh! Pignoriamo!

ALTERO                   E pignorate… tantu do vai? Prima o poi con un calcio in

culu te li sgrano i denti!

PROSPERO           Allora prendiamo il controvalore di 20.000 euro un po’

alla volta!

ALTERO                   E me pare giustu: nel frattempo da 16 semo arrivati a 20?

PROSPERO           16….. 20… che differenza fa?

ALTERO                   Gniciuna: se non so li tua! Ma che significa un po’ a la

vorta?

NORMA                     Faremo un paio di viaggi.

PROSPERO           Forza, forza mettete all’ingresso quello che inventario che

poi carichiamo sul furgoncino! Dunque: (mentre

prendono) Due poltroncine da sala… di scarso valore

commerciale, due seggiole in vimini… di scarso valore

commerciale, un mobile basso con ante… di scarzo valore

commerciale, una televisione ultima generazione,

(Guardando altero che è soddisfatto almeno di avere la

televisione nuova)… ma di scarso valore…

ALTERO                   Ao: ma perchè voli morì proprio oggi se con la salute che

ciai potresti campa' altri ddu giorni? hai finitu?


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PROSPERO

Non ancora: un vaso cinese… copia venuta male.

ALTERO

E ciavrebbe giuratu! o è de scarzo valore o è vinutu male!

Senti ‘npo leame ‘na curiosità? Ma poi come t’è annato

l’incidente?

PROSPERO

Quale incidente?

ALTERO

Ah perché vorresti di che si ccucì de tuu?

PROSPERO

Ma come si permette?

ALTERO

E come me permetto? Si talmente bruttu che se a li brutti

je se mena a le 11… io co te comincerebbe a le 7!

1° INSERVIENTE

Forza su damoce da fa!

2° INSERVIENTE

Sci sci caricamo che se famo a tembu oggi facemo

un andru viaggiu!

ALTERO

Non te ciaffannassi troppu fijiu mia che doppo sudi: te

pijasse ‘na purmunite?

PROSPERO

Mi raccomando: caricate anche la vetrinetta. (Uscendo) Io

vi attendo al furgone così registro l’inventario di questi

pezzi… di scarso valore valore ehehehehehehe! (esce)

(iniziano a portare via la roba)

ALTERO                   ‘Stu bellu garofalu l’ete capatu da lu mazzu?

NORMA                     Lui è solo il messo ogni viaggio stabiliremo il valore con

il nostro consulente!

ALTERO                   Giovanni Gatti? ‘Ndo sta? Fatemelo tenè 20 secondi tra

le mani e po’ vidi!

NORMA                     (Saccente) Ira brevis furor!


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ALTERO                   (Fraintendendo) Ma che me frega a me se l’Iva è annata in

fumu!

NORMA                     Ma che Iva: L’ira, è un breve momento di follia!

ALTERO                   Ecco perché Giovanni Gatti stea carmu… ‘ndo sta? tu

dimme solo ‘ndo sta e fammelu abbraccia 10 secondi...

doppo te lu poli arportà via pure a pezzi!

NORMA                     Ma che sta dicendo? Giovanni Gatti è stato già mandato

via dalla nostra agenzia: ci siamo resi conto che ha creato qualche disguido!

ALTERO                   M’ha fumatu 250.000 euro andru che disguido!

NORMA                     Lei non deve vedere solo il suo di problema! Tra tutti i

clienti la perdita è stata quasi 100 milioni di euro.

ALTERO                   Azzo! Consulente de peste bubbonica… ma almeno testa

de consolazione: sapè che è stato mannatu via, non lavorerà più e che se murirà de fame.

NORMA                     Ma che dice? Non è più nella nostra agenzia perchè

Direttore in sede centrale!

ALTERO                   Direttore?

NORMA                     E si: Il nostro istituto segue il sano esempio della

magistratura! Promoveatur ut moveatur!

ALTERO                   Non capisco!

NORMA                     Lo si promuove affinche possa essere rimosso! Le spiego:

Il magistrato che commette un errore gravissimo, di risonanza nazionale, che coinvolge persone innocenti che a causa del suo scellerato giudizio perdono perfino la libertà, dove va?


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U.S.A. and get to pe’ l’amici USA e getto

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ALTERO                   In galera?

NORMA                     No! Lo si promuove affinche possa essere

rimossooooooooo!

ALTERO                   Bravi ce vole porzu… più che giustu!

NORMA                     Così facciamo noi con i nostri consulenti! Sbagliano: per

punizione si promuovono e si rimuovono.

ALTERO                   Mano de ferro… complimenti! Non basta che abbia fattu

casini da una parte… se promove e se manna a fa li casini più grossi da un andra! Praticamente lu direttore generale ha fattu danni incalcolabbili! E me dica me dica: lei non aspira a carriere superiori?

NORMA                     No: Parvum satisfat mihi

ALTERO                   E come lu pija: pe’ bocca o pe’ puntura?

NORMA                     Ma che?

ALTERO                   Lu paccu de surfamidici!

NORMA                     Parvum satisfat mihi: il poco mi basta no lu paccu de

sulfamidici!

ALTERO                   Me bastava pure a me quello poco che ciavevo se non era

per Giovanni Gatti!

NORMA                     E lo so signor mio! Ma così va il mondo!

Rientra Prosopero

PROSPERO           (Sfregandosi le mani) I ragazzi sono pronti lei che fa:

viene?


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

NORMA                     Arrivo! Arivederci Signor La Borsa!

ALTERO                   Arivederci arivederci avvocà!

PROSPERO           (Uscendo) Arivederci a tra poco signor La Borsa…!

ALTERO                   Al contrario! Spero propiù de non arvedette…

PROSPERO           20 minuti andiamo e torniamo eheheheheheheheh! (Esce)

ALTERO                   E se non t’arvedo spero che dipenda da te! Razza de corvu

maledettu uccellu de lu malauguriu… jettatore! (Pausa) Mo che artornano me invento, che ji dico che honno portano via li mobbili!? L’aco vinnuti! Eh se fa prestu a dì vinnuti… Achi? e perché?... Perché non me piaceano

svecchiamo… No no ma non sta in piedi…. L’aco

‘mprestati! (Pausa) Sci… e da quanno in qua li mobbili se prestano?... Ce sto: l’aco fatti restaurà! E Vai questa è

bbona…. L’aco fatti restaurà… (poi ripensandoci) ma non

so mobbili antichi! E po’, quanno non artornano a casa che me ‘nvento? (pausa) Vinnuti no, ‘mprestati no, restaurati no… (e continua parlottando tra se e se in controscena)

Stanno per entrare Bonaria e Modesta.

MODESTA             (Fuori campo) Ammazza Bonà stu prete novu non l’ha

tirata lunga!

BONARIA               (Fuori campo) Sci è vero ha parlatu pure dell’attività

dell’oratoriu!

MODESTA             (Fuori campo) Zitta sa: quanno ha annunciatu lu

spettacolu de li monelli un andro po’ me ribbardo!

(Entrano in scena) Hai sinditu come ha detto: “Venerdì

sera alle 7 i bambini dell'oratorio presenteranno l'"Amleto" di Shakespeare: La comunità è invitata a partecipà a testa tragedia.”


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BONARIA               Sci sci è vero… ma quillu volea significà un’andra cosa e

invece je scappata ccucì! Comunque da un discorzu a un’andru: l’inquilini de sopre traslocano co’ quillu furgoncinu picculu picculu!

MODESTA             E che pe’ un traslocu tocca pe’ forza pijà un tirre? Però è

stranu (vede il marito) ciao Alte’…

ALTERO                   Ciao (e torna a pensare tra se e se)

MODESTA             … E’ strano perché unu de li mobbili che honno caricatu

parea propiu (Pausa)

BONARIA               Che ciai Mode?

MODESTA             (Si rende conto che mancano i mobili) Altè: che è

successu?

ALTERO                   Niente che è successu.. perché?

MODESTA             (Allarmata) Li mobbili! Che fine honno fattu li mobbili?

BONARIA               (Accorgendosi) Oh madonna mia santissima… do so jiti a

finì li mobbili?

ALTERO                   E do so jiti a finì? ‘ndo devono essese jiti a finì? se

saronno annati a fa un giru: sennò perché se jamano mobbili?

MODESTA             (Allarmata) Non facissi lu spiritusu? le poltroncine, le

sedie…

BONARIA               la tilivisione… lu vasu cinese non ci stonno più! Allora

erano li nostri andro che quilli de sopra!

MODESTA             (Allarmata) Parla Alte’… di che cosa? Che fine hanno

fatto?


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ALTERO                   Ma insomma… possibile che qui dentro se devono sempre

fa un saccu de domande? E lascia curre chissosa pure tu no?

MODESTA             Lascio corre? Se portano via li mobbili e lascio corre?

ALTERO                   E sci! Sarebbe lu caso che vorda de non chiede propiu

tuttu!

MODESTA             (Irata) Ohhhhhhhhhhhhhh! Mo basta eh! Se non voli vedè

un atto de pacìa dimme che fine hai fattu fa a li mobbili!

ALTERO                   Come se fusse lu primu che vedo de attu de pacia! Come

te lo dico: è imbarazzante!

BONARIA               Me ne vado de la?

MODESTA             No no no! Fermate qui: imbarazzante? che hai cumbinatu?

ALTERO                   Ma gnente che ago cumbinatu… che devo cumbinà?

MODESTA             E allora? Che me nascunni?

Entra Mino e va verso il cappotto frugando nelle tasche non accorgendosi della presenza di alcuno.

MINO                            (Frettoloso e assrto) ‘Ndo l’aco messu… spreamo de non

essemela perza sennò ‘ndo me le metto le mani?

BONARIA               Che è successu Mino?

MINO                            (Trasalendo imbarazzato) Ah… state qui… non ciavevo

fatto caso scusate torno dopo…

MODESTA             Mica ce dai fastidiu! Cerca quello che devi da cercà! a

propositu: che circhi?


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

MINO                            (Frettoloso) Ma niente: lu portafojio, li documenti, li

sordi. Me so lasciatu tuttu qui (trovandoli) ah eccoli: li pijio e scappo. Arivederci!

MODESTA             Drento a ‘sta casa me parete tutti matti! Che sarebbe ‘sta

fretta? che ciai?

MINO                            Fretta? No gniciuna fretta! è che veramente… me stonno

aspettanno!

BONARIA               E testo l’emo capitu!

MODESTA             Do devi annà ccucì de prescia?

MINO                            A lu centru de raccolta pe’ la donazzione!

MODESTA             La donazione? Che donazione?

MINO                            Ma come: la stonno pubblicizzanno pe’ televisione p’aiutà

quelli poracci de lu terremotu!

MODESTA             Quilli dell’isola delle Comore?

BONARIA               La Commare de chi?

MODESTA             Le Comore no la Commare… l’isola dell’oceano

Indiano… un terremotu ja distruttu tuttu!

MINO                            (Frettoloso) Je se pole mannà ggiu tuttu: sordi, panni…!

MODESTA             (Incredula) E tu parteciperesti in quistu centru?

MINO                            Beh perché… è male impegnasse nel sociale?

MODESTA             A me testa cosa me puzza…

MINO                            E a te te puzza tuttu… fatte cambià lu nasu: Ciao ma’…!

(Esce)


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BONARIA               Che animu ‘stu bardasciu…

MODESTA             Ehhhh come no? Più sta e più se ‘npuzzulisce! Quillu

impegnato nel sociale… qui spariscono li mobbili… Altè

me spieghi che sta succedendo?

ALTERO                   E basta! T’aco dittu che me imbarazza? (Timido) Io non

lo voleo fa… ma po’… aco penzatu… sci insomma aco penzatu de fa bene…

BONARIA               (Fraintendendo Raddolcita) Sccccccccccccc… non dicessi

andru!

MODESTA             No no fallu parlà che vojio capì!

ALTERO                   (Sincero) Sci ma non te incazzassi: io aco penzatu solu de

fa bene…

BONARIA               Hai capitu Mode’. Certe vorde tu maritu me stupisce. Non

lu faceo ccucì sinsibbile! hai fattu bene come hai fattu:

brau!

ALTERO                   Steo dicenno: (pausa) Ho fattu bene come ho fattu?

BONARIA               Ma certo Altè… davanti a una cosa ccucì nobbile non ci

stonno parole…

ALTERO                   (Rassicurato) E beh eco apposta: che parlamo a fa se non

ci stonno parole?

MODESTA             Me cce fate capì chiccosa pure a me o devo anna via de

mattu?

BONARIA               Altero s’è privatu de quarche mobbile pe aiutà la

Commare!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

MODESTA             Le Comore: no la Commare! Ma come sarebbe ja datu i

mobbili!?

BONARIA               E beh! Armeno quilli poracci ciavranno un armadio ‘ndo

mette la robba…

MODESTA             un divano ‘ndo mettese a sede…

BONARIA               E una bella televisione!

MODESTA             (Alterata) Già! pure la televisione? Chissà che ce fonno

co’ quella?

ALTERO                   (Imbarazzato) E quanno s’assettano su lu divanu come lu

passano lu tembu?

BONARIA               Va beh su ha fattu un bellu gestu e je ‘mbarazzava dillo!

ALTERO                   (Ironico) E no… oh propiu me pijava a la gola!

BONARIA               Forza modè … a la fine li sordi pe rifacceli ce l’emo: è

più facile che laggiù jarriva la robba che li dindini!

MODESTA             (Leggermente sciolta) Ho capitu… ma li mobbili…

BONARIA               Ma che voli che sia... ddu pezzi de legno…

ALTERO                   No no che 2… de più de più…

MODESTA             Come sarebbe?

ALTERO                   Niente lascia corre!

MODESTA             No no dimme dimme non te imbarazzassi!

BONARIA               So de più è vero 5 o 6!

ALTERO                   De più de più


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BONARIA               Come de più?

(Altero fa segno di si con la testa)

MODESTA             (Impaurita) Altè… no… Alte… non me dì che è quello

che penzo… non me lo dicessi per carità…

ALTERO                   (Perentorio) je l’aco dati tutti!

MODESTA             Ecco: l’ha dettu!

ALTERO                   Modeeee’, ma se una cosa se deve da fa che la fai a metà?

nui ringrazzianno Dio ce li potemo rifà! Che saranno mai… (piano) 20.000 euro de mobbili?

MODESTA             (Allarmata) Quanti? 20.000 Euro? Mamma mia me sendo

male!

BONARIA               Ammazza Altè non hai fattu beneficenza: jai ricostruitu lu

villaggiu!

MODESTA             (Sofferente) 20.000 Euro… cazzo…

BONARIA               Non dicessi teste parole… te si appena confessata

MODESTA             E ho capitu ma 20.000 euro? Cazzo ddu vorde…

BONARIA               Doppia Ave Maria ! e Cinque Padre Nostri

ALTERO                   Oh sendi: Ago penzatu che in 50 anni non l’emo mai fatta:

in fonnu se ce pinzi in tre so pocu più de 100 euro l’anno!

MODESTA             (Irata) Ma tutti assieme fanno un’andru effettu… cazzo

cazzo e cazzo

BONARIA               Dieci Sarve Reggina!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

MODESTA             (Irata) 20.000 goccie de lu suange mia!

BONARIA               (Puntualizzatrice) Mo non esagerassi: 10.000 so pure le

mie! Furtuna che c’emo 250.000 euru da parte e co’ l’interessi li mobbili ce scappano!

MODESTA             A me quello che più me rompe e che non ‘m’hai avvisatu!

BONARIA               E quanno li verrebbero a pijà?

ALTERO                   Entro oggi!

Suonano alla porta

MODESTA             Ah quindi se tratta de falla subbitu testa flebbo!

BONARIA               Beh tantu ormai è fatta no stemo a litigà: mo vedo chi è e

doppo telefonamo a le poste e ce famo preparà li sordi… (esce per andare ad aprire)

MODESTA             Me c’è mancatu gnente che me pijasse ‘na botta de

cacarella!

ALTERO                   Io vado in camera mia a pija le pasticche e comunque

contro la cacarella non c'è che aspetta’.

MODESTA             In che senso?

ALTERO                   (Ironico) A un certo punto il tempo: Stringe.

MODESTA             Ciai voja pure de fa l’ironicu?

ALTERO                   E su… pijatela co filosofia: svecchiamo! (ed esce)

MODESTA             E’ inutile parlatte a te: drento la capoccia tua le parole mie morono de solitudine! Certe vorde me pare che lu

cervellu te tenti la fuga! Svecchiamo e svecchiamo: chissà quanto me danno pe’ issu?


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

Rientra bonaria con Prospero e i due inservienti

BONARIA

Prego prego accomodatevi…

1° INSERVIENTE

Buon giorno Signo’

2° INSERVIENTE

Semo vinuti pè li mobbli!

MODESTA

Ah ecco… nominati e visti!

PROSPERO

Forza su che non c’è tempo da perdere! Caricate!

2° INSERVIENTE

Capo… ma dentro lu furgone non centra tuttu.

1° INSERVIENTE

E sci: dovessimo caricà anche quella de Benedetti e

Rinaldi!

PROSPERO

Allora piamo quello che c’entra e poi torneremo per

ripulire eheheheh!

BONARIA

Ammazza oh! Ce ne sta gente che ve ne da de robba eh?

PROSPERO

E si… fortunatamente si!

BONARIA

E’ meju ccucì che da li sordi!

PROSPERO

Questione de punti de vista signo… se sta bene a vui

eheheheheheh

MODESTA

A nui veramente c’è cascatu tra capu e collu

PROSPERO

E lo credo

BONARIA

Je capita spesso de fa teste aziuni a Lei?


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PROSPERO           Tutti i giorni… (Agli inservienti) Appoggiate all’ingresso

che poi carichiamo: vecchio divano in pelle di scarso

valore commerciale…

MODESTA             E scusate se non ve n’emo compratu unu novu eh?

PROSPERO           Sarebbe stato meglio: la robba nova vale de più!

BONARIA               E aco capitu ma doppo sta traccia de terremotu toccherà

adattasse in che maniera o no?

PROSPERO           Immagino di si! ehehehehehehe

MODESTA             Ma quistu che cià da ride?

BONARIA               Boh! Sarà ‘na specie de ticche!

PROSPERO           1 2 3 4 5 quadri di scarso valore commerciale…

MODESTA             Pure li quadri je dovemo da?

PROSPERO           Si signora la banca ritira tutto!

MODESTA             (a Bonaria) Come sarebbe la banca?

PROSPERO           Certo chi vuole che se ne occupi: La banca! ehehehehehe!

MODESTA             E ridi in faccia a stu strummulu!

BONARIA               Sta carma Modè: Deve esse come quanno fonno vedè i

numeri de lu contocorrente… ce starà una banca che s’è fatta garante dell’operazzione: a la fine fanno uno stock…

MODESTA             E se ‘mbriacano tutti quanti!

PROSPERO           Specchiera con cornice… di scarso valore commerciale,

carillon in placca…


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MODESTA

(Togliendoglielo da le mani) Ohhhhhhhhhhhhh… che

placca e placca? Su le gengive ce l’hai la placca… quistu

è oro… non se tocca!

PROSPERO

(Togliendoglielo da le mani) Se è oro meglio… ma

secondo me è placca!

MODESTA

(Togliendoglielo da le mani) Te la daco io la placca:

molla stu carion o te lu do su la capoccia è! e po lo sendi

se è placca o no!

PROSPERO

Beh allora per quello vedremo poi: tanto dobbiamo

tornare per il resto! Io vi aspetto al furgone… voi caricate

tutto! (Fa per uscire)

MODESTA

Ohhhhhhhh: Grazie è!

PROSPERO

(Si ferma, la guarda) Prego… eheheheheheheheheh (ed

esce)

MODESTA

(Lunga pausa di stupore) Ma vidi tu si che numeru…

prego me risponne!

BONARIA

Lascia faaaaaa! chi fa beneficenza non se deve fa

ringrazzià!

MODESTA

Ago capitu Bonà ma che modu sarebbe: te daco un saccu

de robba e me me risponni prego? Dimmelo che me voli

pija pe’ culu allora!

1° INSERVIENTE

Pija su daje… tiramolu de fori!

2° INSERVIENTE

Fai prestu tu tu a di pija su!

1° INSERVIENTE

Guarda che basta che te arzi… tirate su quanno

cammini… no lo vidi che ciai lu culo bassu

2° INSERVIENTE

Come ciò lu culu bassu?


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1° INSERVIENTE

Ehhhhhhhhh! Se te mitti un pennellu de dietro

t’assumono all’anas

2° INSERVIENTE

Io non te capisco sa!

1° INSERVIENTE

Pe’ fa la striscia continua in mezzu a la strada basta

che cammini! Movete tirete su!

MODESTA

Ete finitu?

1° INSERVIENTE

Pe’ mo sci… ma tra una vintina de minuti

artormano!

2° INSERVIENTE

(Uscendo) Arivederci è!

MODESTA

Ohhhhhh: grazie pure a vui!

1° E 2° INSERVIENTE      (Si fermano, la guardano) Prego… (escono)

MODESTA             E non c’è che di’: Honno fattu tutti la stessa scola!

Rientra Altero

ALTERO                   Che era stu casinu… (vede che manca la roba alalrmato)

so arrivati quilli de li mobbili?

BONARIA               E che è una novità?

ALTERO                   No non è una nuvita… v’honno dittu chiccosa!

MODESTA             Sci… honno dittu: Prego!

ALTERO                   Come prego?

BONARIA               Su su via facemo sta telefonata e lasciamo corre!


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MODESTA             Sci sci è mejio, ma l’amico qui me spiega tutti li

particolari! Forza pedalare!

ALTERO                   Ma che te deo spiegà? Non te basta quello che t’ago dittu?

MODESTA             No no vojio sapè come t’è vinutu in capoccia perché testa

cosa me puzza.

ALTERO                   (Uscendo) Ma come te puzza… una bona azione…

un’azione che ha sarvatu una vita umana sarvata!

BONARIA               Come una?

ALTERO                   (Favorendone l’uscita) No volevo di… tante vite umane…

(le donne escono lui resta un attimo in scena) una in particolare… la mia! (Esce)

Entra Mino con Giovanni Gatti

MINO                            Entra entra mettemoce qui che facemo co un minutu!

GIOVANNI            (Indeciso) Sbrigamoce che nonme va de famme famme

vedè troppu in giro!

MINO                            Me voli fa disinvesti? Ma vanno ccucì bene!

GIOVANNI            E che aspettamo un andru terremoto? Dico lu 120% in 3

mesi te basterà?

MINO                            Io non capisco tutta testa fretta… non sarà un andru

casinu come solitu tia? Che tu dici che non ne sapevi gnente de quill’andru ma boh!?

GIOVANNI            (Compilando la lettera di disinvestimento) Che Boh: io

non c’entro!

MINO                            Hai conzijatu certi investimenti che la rulette russa in

confronto era una pistoletta a acqua!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

GIOVANNI            Ma non è stata colpa mia! La banca forzava pe’ venne

quilli tituli….

MINO                            Ma tu lu cervellu non ce l’hai?

GIOVANNI            Pe’ fa cariera è propiu quellu che non serve! Ci stonno le

circolari! La situazione economica era grave: Quattro

mesi fa in giro ci steano pochi contanti.

MINO                            Eh! E quattro mesi doppo in giro ci so stati tanti: con...

pochi! Te dovevi informaaaaa’!

GIOVANNI            Io me so informatu… ma tutti li canali finanziari, giornali,

televisioni, parlavano de quilli tituli come de la svorda!

MINO                            Ma tu ‘ndo campi? No lo sai che se l’investimentu è bono

la banca se lu tene… no lu conzija pe’ fallu comprà a l’andri!

GIOVANNI            Je l’aco ditti: lo sai che m’honno risposto? “Lei ha fatto

bene il suo dovere salvaguardando l’istituto che la

ricomperà con la promozione a direttore”

MINO                            Beh dal loro puntu de vista si statu un eroe: jai vennutu

tutta la merda!

GIOVANNI            Sci ma me so’ licenziatu! Andru che direttore!

MINO                            E io t’aco dato ‘na mano pe’ rifatte la faccia. 250.000

euro, 3 mesi fa l’aco investiti farzificanno la firma su lu modulu che hai mannatu a le poste.

GIOVANNI            Come sarebbe farzificanno?

MINO                            Te ne si scordatu che papà ha ipotecato casa e li sordi de

lu muttu l’ha rimessi all’insaputa de mamma e zia. Io aco ricarcatu le firme p’arlevati e’ investilli!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

GIOVANNI            Ma c’era testa necessità?

MINO                            E ci stea sci ci stonno a levà pure li mobbili! Avrebbe

potutu anche fa da solu hai vistu si che titolu?

GIOVANNI            E vero: Ciai avuto occhio: io non ciavrebbe messu un euru

e invece… certu se crollava oggi stessimo a fa tutt’andra

cosa…

MINO                            A sci sci è vero: lu funerale mia stessimo a fa! Comunque

fortuna che con se ne so’ accorte: Me so appostatu giorno e notte vicino a la cassetta de le lettere aspettanno la ricevuta de la posta, che se per casu jea su le mani de mamma m’ero fattu un bellu cappottu de noce!

GIOVANNI            Ecco fatto: 2 o 3 gioni e li sordi stannu su lu contu! Firma

qui!

MINO                            (Firmando) E va beh… ancora se potea pija de più ma in

fonnu male non è ita: ecco fattu!

GIOVANNI            Ecco la ricevuta!

MINO                            (Leggendo) Azioni possedute 12.500 ordine di vendita

euro 44... totale euro 550.000 … molto bene sarà una vera e propria sorpresa!

GIOVANNI            Mo però famme annà che deo fa disinvesti un par de cento

cristiani in testi ddu giorni!

MINO                            Hai capitu… non ce credevi non ce credevi e invece

grazie a me t’aco datu sta dritta e hai rimesso in piedi la baracca?

GIOVANNI            E sci… aco risordo tutti li probblemi!

MINO                            Mejiu ccucì!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

GIOVANNI            Mo però vado che ciaco li minuti contati…!

MINO                            Va bene… quanno ciarsentimo?

GIOVANNI            (Uscendo) Fra due o tre giorni, quanno arriano li sordi…

Ciao… (esce)

MINO                            (Guardando la ricevuta) Ce vedemo Giovà (pausa) E beh

poracciu so’ contentu! Pure issu era vittima de lu meccaniscu… e comunque finalmente s’accorgeranno quanto valgo! Chi avrebbe atturatu una falla de teste dimenzioni in 3 mesi? Mo: devono solu sta’ zitte!

Entrano Modesta Bonaria e Altero

MODESTA             (Allarmata) Sotto un treno… stemo sotto un treno… ma

come pole esse? Curri pija lu cappottu jemo a vedè se che

è successu!

BONARIA               (Allarmata) Jamate la guardia de finanza, la polizzia, li

carabinieri, li viggili urbani, la forestale li chiappa cani

ALTERO                   (Incredulo) E aspettate: sicuramente è un disguidu

MODESTA             (Allarmata) 250.000 euri spariti da sottu lu nasu un

disguidu?

BONARIA               (Allarmata) Testo è peggu de lu terremotu de la Commare

ALTERO                   Ma ce deve da esse sicuramente un disguidu ! se su lu

contu ci steano tutti lli sordi come fonno a no’ stacce più mo?

MODESTA             (Allarmata) No lo so… no lo so… è per questo che vojio

anna a controllà… sotto un treno stemo… sotto a un

treno!


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U.S.A. and get to pe’ l’amici USA e getto

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

MINO                            (Serafico) Non me pare lu casu de allarmacce!

BONARIA               (Allarmata) E stacce un po’ tu carmu sottu un treno in

corza!?

MODESTA             (Allarmata) Madre mia santissima ciaco lu core che me

sballa a 3.000!

BONARIA               (Allarmata) Semo diventati poveri… poveri hai capito

Mino?

MINO                            (Serafico) Vorrà di che faremo la felicità de li ricchi!

MODESTA             (Allarmata) Ma discorzi fai?

MINO                            Ma come: La finanza è un miraggio… non dicei ccucì? Li

sordi se spostano da una parte all’andra! E’ propiu vero: che è più facile per un cammello entrà ne la cruna de un ago che pe’ un ricco ji in paradiso, ma finche semo ricchi non ce vene su la capoccia de chiede che ne penza lu cammellu!

MODESTA             (Allarmata) Tu mesà che si jitu via de capoccia! Ohhhhhh

a nui non c’è armastu mancu lu picucciu de la collaaaaa!

ALTERO                   Ma insomma raggionamo… quillu sicuramente e’ lu

computer ch’è jitu a tirte… vui ete ritirati i sordi?

BONARIA E MODESTA Mancu un centesimo!

BONARIA               Tu piuttosto… ciai la firma pure su su lu contu… non sarà

che per caso…

ALTERO                   Ma che stete dicenno… io… aco rimessu tuttu a postu…

MODESTA             (Sospettosa) Come rimessu?


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ALTERO                   No cioè voleo di che io non aco toccatu gnente pe’ me sta

tuttu a pustu! Deve esse un disguidu!

BONARIA               A pensacce bene mica cià tutti li torti… (a Modesta) tu hai

firmato gnente?

MODESTA             Ma chiiiiiiiiiiiiiiiii?

BONARIA               (Tranquillizzata) E allora ci devono da sta… mica se

pozzono esse volatilizzati!

MINO                            E non se so volatilizzati no!

MODESTA             E tu che ne sai?

MINO                            Ce lo so e basta! Piuttosto perché non cominciamo a

penzà che grazie a me emo sventatu una catastrofe!

BONARIA               (Stupita) Una catastrofe?

MINO                            Sci zi… una catastrofe che ha cumbinatu papà!

ALTERO                   (Allarmato) Io? Io non aco fatu niente aco rimessu tuttu a

postu!

MODESTA             (Sospettosa) E due… rimessu a postu che?

MINO                            Papà ha pijatu l’azioni Sumisura!

BONARIA               (Pausa) je l’honno cucite addossu?

MINO                            Ha levatu 250.000 euri da le poste e l’ha perzi in borza!

MODESTA             (Facendosi aria) Ma che stai a di Mino?

MINO                            Ha ipotecatu casa, pijatu un mutuu e ha rimesso i sordi su

lu contu!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BONARIA               (Allarmata) Che avristi fattu?

MINO                            Dopo di che, siccome la rata non è riuscitu a pagalla ce

stonno a portà via li mobbili! Basta come catastrofe?

MODESTA             (Ad Altero) Dimme che non è vero!

ALTERO                   Non è vero!

MODESTA             (Piccola pausa) Bonà quistu ha perzu 250.00 euro

BONARIA               Ma che me dici?

MODESTA             Ha perzo 250.000 euro!

BONARIA               Ma che me dici?

MODESTA             Ohhhhhhhhh ma che te si ricojionita? Ha perzu 250.000

euro! (Ad Altero) è jita ccuci?

ALTERO                   (Tremando) Ma veramente… a me.. Giovanni Gatti che lu

pozzano ammazzallu… m’ea dittu…!

MODESTA             E’ jita ccucì?

ALTERO                   (Tremando) Non te ‘ncazzassi io penzavo de fa bene…

MODESTA             Non me ‘ncazzo ma tu dimmelo: è jita ccuscì?

ALTERO                   (Tremando) Non te ‘ncazzi?... Sicuru…

MODESTA             Non me ‘ncazzo no… ma lo vojio sapè: è jita ccucì?

ALTERO                   (pausa tremando) Sci… è jita ccucì!

MODESTA             (Ricomponendosi in silenzio sotto lo sguardo di tutti si

mette bene i capelli si aggiusta la veste si liscia si liscia la

camicia poi con uno scatto afferra il marito alla gola)


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

MODESTA             Ma io t’ammazzo hai capito… te sugo lu sange fino a

quando non diventi bianco e moscio come un lenzolu

lavatu co l’ammorbidente assassinu delinquente che non si

andru…

MINO                            (Provando a toglierglelo dalle mani) E su ma… ferma…

ferma… oh questa cià ddu tenaje a postu de le mani!

ALTERO                   (Soffocando) Li - sor – di – l’-ar-met-to- tut-ti…

MODESTA             In quest’andra vita però perche testa è arrivata a

capulinea!

BONARIA               Ammazzalu ammazalu che non merita da campà!

MINO                            (Riuscendola a staccare) E bastaaaaaaaaa… che non è

finita qui!

MODESTA             (Rilanciandosi contro il marito e prendendolo per il naso)

Pureeeeeeeeeeee… te vojio girà lu nasu ccucì quanno

piove affoghi!

BONARIA               Affogaliu sci affogalu che non merita da campà!

MINO                            E fermate Ma’ controllate!

MODESTA             Me staccherebbe un braccio p’avecce chiccosa pe’

menaje!

BONARIA               Stuccate lu sbaccu stuccate che non merita da campà!

MINO                            Ma inzomma lo voletè capì che li sordi ce stonno?

MODESTA             (Lascia Altero e inzieme a Bonaria) Ce stonno?

MINO                            Se papà ha presu lu mutuu 250.000 euri su lu contu ce

dovrebbero da sta!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BONARIA               E già ma nun ci stonno quarcunu deve avè arpijatu anche

quilli!

MINO                            Ohhhhhhhhh e finalmente l’ete capitu: So stato io!

BONARIA MODESTA E ALTERO    Tuuuuuuuuuuu?

MINO                            Io sci… e grazie a me la situazione s’è risorda!

MODESTA             E come l’hai pijati li sordi?

MINO                            Aco farzificatu le firme (vendedo che la madre sta

partendo per strangolarlo) ma… ma… ne è varza la pena

ecco la ricevuta! Investiti 250.000 euro… liquidati

550.000 emo recuperatu tuttu e tra ddu giorni stonno su lu

contu!

Entra Tayato Sumisura

TAYATO                  Si… ma di Giovanni Gatti… scusate il distulbo ela apelto!

ALTERO                   Eccoluuuuuuuuuuuu… e issu lu delinquente dell’azziuni

che co li carzuni marruni voleano fa la cioccolata!

BONARIA               (Prendendo la ricevuta) Emo recuperatu tuttu?

TAYATO                  Ha tluffato due volte tutti… anche me… una volta

plendendo le sue commissioni e ola laccogliendo soldi pel fal lecupelale le peldite!

MODESTA             Aoooooooo ma come parla quistu?

ALTERO                     Te le daco io le peldite: come dicea lu proverbiu? Mejio

annà a durmi’ co lu culu gelatu che co lu gelatu in culu oggi te faccio scupri quantu c’ete raggione!

TAYATO                  Anche io sono stato tluffato! 1 Milione di Eulo…


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BONARIA               Ma quistu che cide? ohhhhhhhhhhhh… nui c’emo la

ricevuta! Carta canta!

TAYATO                  Con tutto il lispetto signola… la licevuta può mettella

vicino al mio gelato!

BONARIA               Ma che vor di?

TAYATO                  Che Giovanni Gatti si è volatilizzato… ultima

infolmazione noleggiato aeleo plivato pel isole Kaiman!

MINO                            Ma come? Ha fregato anche a me?

TAYATO                  Lei quanto dato?

MINO                            (Tremante) 250.000 ma ho visto le quotazioni che

salivano

TAYATO                  Non ha mai investito soldi… licevuta di banca è un falzo!

MODESTA             (Cadendo su una sedia) Madonna mia sento male

BONARIA               (Sventagliandola) Ripijete su ripijete…

MINO                            E allora perché m’ha detto di sisinvestì?

TAYATO                  Pel plendele tempo!

MODESTA             Madonna mia sento peggio

BONARIA               (Sventagliandola) Ripijete su ripijete…

MINO                            Non capisco!

ALTERO                   Manco io capisco!

MODESTA             Io invece aco capitu tuttu… stemo sottu lu trenu de prima!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BONARIA               Ripijate su ripijete per carità!

TAYATO                  Aveva già olganizzato la sua fuga.

MINO                            Che lecca che emo pijatu!

BONARIA               E mo? come facemo a rimettece in piedi?

MODESTA             Come faremo a sdraiacce me dirai…

ALTERO                   A sdraiacce… in che sensu?

MODESTA             Ma no l’ete capitu? Semo ruvinati? Non ciavremo mancu

un lettu ‘ndo durmi… praticamente cionno leatu tuttu:

propiu tuttu!

Entra Prospero e i due Inservienti

PROSPERO           Veramente non ancora… potete cominciare dalle pareti…

ehehehehehehe!

I sue inservienti si mettono a smontare un pannello con il trapano e nel rumore del trapano tutti si fermano. Parte il brano finale. Si chiude il sipario.

FINE


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