Vedove sconsolate

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VEDOVE SCONSOLATE

VEDOVE SCONSOLATE

1° VEDOVA

Alla morte del terzo marito, Rosa sola al capezzale del defunto, viene morsa dalla fame. Visto che era sola e che in cucina c’erano dei pesci, decise di farsele fritti.

Appena pronti, rientra nella camera ardente. Si accinge a mangiarli quando suonano alla porta. Chi sarà?

Farsi trovare a mangiare davanti al morto sarebbe stata una vergogna.

Lesta, nasconde il piatto con i pesci appena fritti sotto il letto funebre e và ad aprire, erano alcuni parenti e amici che venivano per vegliare il morto.

Insieme a loro rientra nella stanza e tutti insieme cominciano le litanie. Ave Maria, Ora pronobis, ecc…

Il gatto di casa che aveva sentito il profumo dei pesci sgaiattola, (il gatto sgaiattola no?) sotto il letto sgraffigna un pesce e se ne và, per tornare dopo un attimo e di nuovo uscire con un altro pesce in bocca, un secondo ed eccolo che  ritorna  araffa un altro pesce e scappa.

La scena non era sfuggita all’affamata Rosa che al terzo pesce  esclama: - Oh Signore, Oh Signore, me li stà portando via tutti…

I presenti astanti, equivocando sui defunti mariti, in coro :- povera donna, povera donna !!!

       

2° VEDOVA

La Luisa s’era messa al capezzale del marito con in tasca una manciata di castagne secche (sicchine) e ogni tanto se ne metteva una in bocca biascicandola in silenzioso rispetto

Ad un certo punto esclama: - Cristo, questa è proprio grossa…!  ( riferendosi alla castagna)

Tutti gli astanti in coro: - povera donna, povera donna !!!

( equivocando sul defunto )