“ Vengo da Montoro Inferiore……”
Una farfalla vive un solo giorno…una donna a volte anche meno…
Monologo al femminile
CON NOTE DI REGIA E MUSICA (SHOW)
Napoli 27 aprile 2014
Angelo Rojo Mirisciotti
“Vengo da Montoro Inferiore……”
Una farfalla vive un solo giorno…una donna infelice a volte anche meno…
PERSONAGGIO:
ANNELLA DAVIDE
Circa 20 anni, molto carina, un fisico statuario sua delizia e perdizione…..
All’inizio della sua storia è una giovane cafona di Montoro inesperta,molto timida, imbranata, spaurita..malfidata...Ma poi ben presto si fida di chi la sa blandire e fa malissimo.. diviene così carne di piacere e di scambio….
Nel seguito,liberatasi del primo aguzzino, cresce,riesce ad operare dei cambiamenti sul suo corpo e secerne una certa quel malizia femminile come di donna che capisce finalmente il potere delle sue carni…Sembra, dunque,diventare finalmente soggetto ed artefice delle sue scelte,ma il suo Amore a senso unico la ammorbidisce,la tradisce sino alla amarissima conclusione.
L’Attrice interprete dovrà nel monologo assumere tutti i toni e le sfumature di una Donna che partendo sprovveduta e quasi infantile, va via via acquistando coscienza di se,sicurezza e forse,come solo ella presume,anche una apparente ma non vera furbizia…Il linguaggio del monologo è certo l’italiano, ma va infiorettato sovente da mottetti e da frasi in vernacolo o idiomatiche utilizzate nella provincie campane…
PS.
Chiaramente il lessico da me messo in bocca ad Annella ha da essere volutamente incerto,illetterato,cauto, come detto,pieno di elementi dialettali, ed a volte, di errori di grammatica..e pure curiosamente punteggiato…D’altra parte ‘a piccerella viene dal paese…..No,non ha grossi studi ma in compenso conserva fin che può solo enormi sogni…..
NOTA DI REGIA:l’intera esibizione dall’Attrice va fatta più che altro seduta in pro- scenio ma utilizzando,quando necessario,attrezzerie e supporti (parrucche, sangue, scarpe,oggetti etc etc)..Attenzione alla musica che per ritmo e timbrica deve costantemente accompagnare,sottolineare e sostenere lo Spettacolo.
Angelo Rojo Mirisciotti
“Vengo da Montoro Inferiore…………”
Una farfalla vive un solo giorno…una donna infelice a volte anche meno…
*****
MUSICA…………………………………………..
A SIPARIO CHIUSO E’ PARTITA LA MUSICA.DOP CIRCA 40 SECONDI, E COMUNQUE ALL’INIZIO DEL REFRAIN,SI APRE IL SIPARIO E SULLA SCENA C’E’ ANNELLA DAVIDE UNA RAGAZZA POCO PIU CHE 20 ENNE,MOLTO CARINA, DAL CORPO STATUARIO CHE PER IL MOMENTO E’ CELATO DA UNA LUNGA VESTAGLIA DI SETA BIANCA….LE LUCI DI PALCO SONO BASSE MA SI INTRAVEDE CHE IL VISO DELLA FANCIULLA,CHE HA I CAPELLI RACCOLTI A CODA DI CAVALLO.
SFUMA LA MUSICA…ANNELLA NEL MENTRE SI SCIOGLIE LA CODA SI CAVALLO E SPARTISCE I CAPELLI IN DUE CODINI,ACCENNALA SEGUENTE ANTICA FILASTROCCA IRPINA……………..
Unu,
rui e tré
lu
Papa nunn’è rè,
lu rè nunn’è papa;
la vespa nunn’è apa,
l’apa nunn’è vespa,
lu suoruvu nunn’è niespulu
lu niespulu nunn’è suoruvu
la senga nunn’è purtusu
lu purtusu nunn’è senga
la trotta nunn’è arenga;
l’arenga
nunn’è trotta,
ru casu nunn’è ricotta
la ricotta nunn’è casu,
mastu Nicola nunn’è mastu Biasu,
mastu Biasu nunn’è mastu Nicola….
NEL MENTRE DECLAMAVA INFANTILMENTE La FILASTROCCA SI E’ ARROSSATE LE GUANCE E SI DIPINTE DELLE LENTIGGINI SUL NASO ..ORA SEMBRA UNA FANCIULLA POCO PIU’ CHE ADOLESCENTE.(N.DI REGIA. SE LA PARTE LA FA UNA ATTRICE ADULTA L’EFFETTO RESTA IL MEDESIMO ACCENTUANDOSI SOLO IL GROTTESCO DELL’IMMAGINE).LA RAGAZZA COME DETTO E’ SEDUTA..ALLA SUA DESTRA UN PICCOLO TAVOLINO DA TRUCCO CON IL NECESSAIRE DAL QUEL DI VOLTA IN VOLTA PRENDERA’ QUELLO CHE LE SERVE PER ACCONCIARSI.. ALLA SUA DX UNA CESTA DA ARTISTA RIPENA DI ATTREZZERIE…SUL FONDO UN TELO BIANCO SU CUI VENGONO DI VOLTA IN VOLTA PROPIETTATE DELE IMMAGINI ANNELLA ORA GUARDA, ANZI FISSA INTENSAMENTE IL PUBBLICO.POI PARLA….
Vengo da Montoro Inferiore un paesino vicino Avellino….
IMMAGINE DEL PAESAGGIO DI MONTORO..
…..che poi non è nemmeno tanto vicino..diciamo nella provincia larga di Avellino,và..10.000 anime..compresi animali e contadini..E’ un paese piccolo Montoro....quasi insignificante : una piazza..un solo albergo a 3 stelle…quattro pietre vecchie una sull’altra per miracolo che tra noi chiamiamo orgogliosamente il Castello….. No,non ci sta niente altro a Montoro.. Eppure a me da piccola pareva il paese più bello del mondo pieno del verde materno delle montagne…del silenzio che scendeva dei boschi..del canto allegro del torrente Solofrana…Già,Solo Frana…..Adesso che ci penso mi domando perchè lo chiamarono così..? Forse perché provocava le frane..? Eppure a me da bambina piaceva tanto metterci i piedini dentro e aspettare che i ranocchi venissero a curiosare…
ATTACCA DI NUOVO CON UN CERTA ALLEGRIA LA FILASTROCCA….
Unu,
rui e tré
lu
Papa nunn’è rè,
lu rè nunn’è papa;
la vespa nunn’è apa….
ORA
SI INCUPISCE SULL’ONDA DI UN TERRIBILE RICORDO….
Poi nel 2001 ci fu l’alluvione..come si dice adesso l’esondazione del Sarno....morte e distruzione..2001…anno maledetto..I miei già erano poveri prima…poi con la distruzione della casa, della stalla e la morte delle nostre due mucche fu la miseria vera….Vendemmo il rudere inutile,il campo infangato e tutto il poco rimasto e ce ne andammo in affitto…
IMMAGINE DEI PAESI SARNESI INVASI DAL FANGO,MORTE E DISTRUZIONE….
Si, tutto vendemmo per bisogno…tutto meno la vecchia televisione Geloso perché chissà pensavamo che forse era (novello Totem) l’unico contatto con la civiltà, con la vita, con la speranza di rinascere e ricominciare....E fu proprio in televisione che quando io avevo 18 anni seppi di quel concorso di bellezza… Servivano le vallette a Canale 5 per Striscia la Notizia…
SI SENTE LA MUSICHETTA CARATTERISTICA DI APERTURA DEL PROGRAMMA TELEVISIVO CITATO..LEI SORRIDE…
IMMAGINE DI UN CONCORSO DI BELLEZZA PER PRINCIPIANTI ( UNO QUALUNQUE TANTO SONO TUTTI UGUALI….)
NEL FRATTEMPO LEI SI E’ ALZATA, PARLANDO PARLANDO SI E’ TOLTA LA LUNGA VESTAGLIA BIANCA DEMODE’ E SUL CORPO STATUARIO APPENA COPERTO DA LINGERIE PURE BIANCA,INDOSSA UN VESTITINO MOLTO SEMPLICE,CELESTE,CALZA SCARPE BASSE..
La selezione la facevano a Napoli all’Hotel Continental..Continental….!..Solo il nome mi faceva pensare ad un continente nuovo, magico, pieno di oro, di diamanti che aspettavano solo a me…come le frasche di ciliegie rosse che a Montoro mi rubavo dai rami in estate…con Don Ciccio il mezzadro dei Baroni Carlucci che prima mi inseguiva minaccioso ma poi mi lasciava scappare perchè sapeva che avevo fame..E allora visto a casa c’era la fame e a Napoli la felicità..presi i miei quattro stracci…e subito dopo un treno che chissà perché per la prima volta nella sua esistenza partì in orario…..Maledetto..!Chissà..?Magari se faceva il poco di ritardo mio padre faceva a tempo ad acchiapparmi ed a riportarmi a casa a calci..Tutto è destino nella vita, pure il ritardo di un treno.. Basta! A Napoli non sapevo a nessuno…Mi feci indicare l’indirizzo (per timidezza per strada chiesi solo alle donne) e col mezzo mi presentai all’Hotel..La c’erano altre 200 ragazze..tutte belle truccate, accompagnate dalla famiglia,dai fidanzati,dal come si chiama?Ah,dall’Agente…Loro, le altre ragazze, avevano il Book fotografico..il curriculum..io avevo solo due zizze toste come il marmo…..
MUSICA…………………………
MENTRE UNA NUOVA FOTO RIMANDA L’IMMAGINE DI UNA PASSERELLA, ANNELLA TENTA UNA IMPROVVISATA MALDESTRA SFILATA…..
Non bastarono..mi buttarono fuori alla seconda sfilata..dissero che non avevo portamento…che,si,ero caruccia ma che dovevo fare un corso di postura e di portamento per imparare a camminare..Già,ma io al paese sapevo camminare solo per portar le fascine..il fieno alle mucche..la concola d’acqua sulla testa.Per muovere il culo da indossatrice invece no e allora mi buttarono fuori…..
Insomma alla Giuria non piacqui nemmeno un poco col mio vestitino celeste e le scarpe basse…avevo pure i capelli secchi e in disordine ..Perchè mai non ero andata dal parrucchiere?chiesero..Il parrucchiere?..E come potevo ?..E con quali denari ci andavo..?Insomma,non piacqui a nessuno o meglio a uno si..a Genny detto il Rullino…un fotografo..un giovane mezzo spostato che mi disse che lui lavorava per le maggiori riviste di moda e che… se voleva …che sei facevo come diceva lui…. e che se io lo seguivo al suo studio per fare il book,e che se io mi spogliavo, si capisce sempre per fare il book,che poi lui sto book me lo faceva pure gratis….perchè credeva in me…che io potevo sfondare….Tanto mi stupetiò,scusate..mi rincoglionì di chiacchiere che alla fine mi fece confondere …una brioche ed un cappuccino caldo a me che non mangiavo dalla sera prima furono il colpo di grazia e dissi di si, vengo..Insomma due ore dopo ero passata direttamente dall’Hotel Continental ad un basso di vico Belledonne a Chiaia….e più precisamente nel letto a una piazza e mezza di Genny detto il Rullino…
MENTRE LO SCHERMO RIMANDA L’IMMAGINE DI UN LETTO SFATTO,ANNELLA PARLANDO PARLANDO SI E’ TOLTO DAL VISO TUTTE LE CONNOTAZIONI RESIDUE DELL’ADOLESCENZA…..LA MUSICA RIMANDA JE T’AIME MA NON PLUS..LEI NEL FRATTEMPO SI E POSTA DI SPALLE AL PUBBLICO E SFILATA IL VESTITINO CELESTE…
Persi la verginità come si perde una vecchia foto di famiglia.. mi fece un pò male e soprattutto un poco dispiacere come quando se ne va lontano un parente e sai che in questa vita non lo vedi più….In cambio Genny detto il Rullino parlava parlava…parlava delle mie foto che avrebbero fatto il giro delle Agenzie di Napoli, ma che dico di Napoli, d’Italia tanto era bella e fotogenica…E diceva pure che,grazie a lui, sarebbero state pubblicate su Gente, su Donna Fashion ….di più,su Novella 3000..! Poi mi faceva vedere la sua macchina fotografica preferita..La marca non me la ricordo ma lui la chiamava “la mia Lampada di Aladino.. “Vedi - diceva accarezzandola - da qua dentro io ci posso tirare fuori tutto quello che voglio..basta fare lo scatto troppo giusto o troppo sbagliato e dopo venderlo a chi lo vuole per conservarlo o per distruggerlo!”…E chissà perché rideva maligno..? Poi mi parlava della gente che avrei conosciuto..che mi avrebbe portato in palmo di mano..che,se ci sapevo fare, mi avrebbe fatto diventare una reginetta del cinema… Io stavo la sul letto nuda a gambe un poco larghe ed occhi spalancati fissi nel vuoto sulla vita che avrei fatto…Incantata, abbagliata dalla luce dei gioielli che mi aspettavano..e mi sembrava pure di vederla ‘sta luce proprio naturale naturale..: flash..flash..flash! Poi mi accorsi che non era la luce dei gioielli….Era Genny detto il Rullino che inginocchiato davanti al letto..mi fotografava da tutte le parti con particolare attenzione per le mie parti..come si dice?..intime…
ANNELLA ORA HA INDOSSATO DI NUOVO LA SUA VESTAGLIA BIANCA DEMODE’…
Quando me ne resi conto aveva già scattato una cinquantina di foto artistiche del mio corpo..Appena cercai di dire “ma che staje facenn’? …ma comme te si permisso, neh fetè?”..mi arrivò addosso una carriola di mazzate che nemmeno mio padre quando guardai annegare nel Solofrana la capretta Concettina senza fare niente me ne aveva date tante.. Ero quasi svenuta dal dolore…e lui col sangue che mi scorreva da tutte le parti mi continuava a fotografare e mi diceva che c’erano degli amici suoi un poco stravaganti che avrebbero pagato a peso d’oro le mie foto soprattutto quelle col sangue…Io quando rinvenni,‘a verità,ci volevo andare alla Polizia..ma avevo paura..anche di uscire..Già…Non sapevo niente allora..tutto mi era sconosciuto e tutto mi faceva paura..così rimasi là.. dentro a casa di Genny detto il Rullino..Ogni tanto mi dava del liquore forte che mi stonava..mi faceva fumare una sigaretta marrone secca secca con un gusto dolce, a volte mi dava un panino col tonno e poi, come sempre,diceva “spogliati stronza!” e mi scattava altre foto…che poi ridendo le metteva sul suo Computer..Altre le stampava e se le vendeva ai suoi amici stravaganti ..Che io poi tra me e me dicevo : neh,ma che cazzo se ne fanno delle foto mie…?Tengo i fianchi alti e i piedi grandi da cafona,le mani con i calli in mezzo...?Mah..Siccome a modo suo Genny era geloso quando asceva mi ‘nzerrava dentro a doppia serratura e catenaccio “Può trasire qualche mariuolo”-diceva ridendo e se ne andava per i cazzi suoi…
ANNELLA DAL TAVOLINO DEL TRUCCO HA PRESO NEL FRATTEMPO DEI COSMETICI E SI E’ DIPINTO I VISO ESAGERATAMNENTE,COME USA FARE UNA PROSTITUTA..
Poi un giorno cominciò a portarmi degli uomini in casa.. diceva “Te conviene,statte!” e quando era tutto finito tornava tutto soddisfatto..Poi mi dava 10 euro e lui di teneva il resto…Quant’era il resto no, non lo so e non me ne importava……Gli uomini che venivano qua non li guardavo nemmeno in faccia però li sentivo parlare….Parlavano..parlavano..perchè gli uomini prima no,ma dopo che hanno fatto all’amore parlano …Chissà?...Forse per paura...per solitudine..? Forse per giustificare a se stessi di essersi presi 5 minuti di pace e di piacere da una povera cafona piena di lividi…E poi in fondo una puttana che sente non è nemmeno una donna che sente..E’,diciamo, come un confessionale vuoto…Non c’è diritto di giudizio e c’è il segreto della confessione…tanto chi ‘a crede a ‘na zoccola? E allora diciamo che e’ come parlare da soli,con se stessi,è come dichiarare le proprie paure..i problemi..le aspirazioni,le delusioni…In fondo una puttana chi è?..che d’è.. che se ne fotte ‘e te..?E invece no!Dopo che loro avevano finito (e io avevo vomitato nel cesso) parlavano assaj…e io sentivo…E si perché io sono ignorante come dice la Signora Amalia però non sono scema..sentivo e ricordavo tutto.. Così capii che Napoli non c’era solo l’Hotel Continental….la Stazione ed il vascio di Vico Belledonne a Chiaia…Mò voi uomini non lo potete sapere perché non ci badate,ma il cervello delle donne è come una dispensa…Voi ci portate le cose e la donna in testa si astipa tutto quello che le dicono..Lo cataloga, lo elenca, lo collega, lo mette al posto giusto per chi sà...Poi,quando serve,comincia a ragionare, a ricordare quello che tiene e come lo può usare..Insomma dopo qualche settimana dentro al letto ad una piazza e mezza,insieme alle mie gambe anche i miei orizzonti si erano allargati..Attraverso le parole degli uomini che venivano,senza vederla, stavo imparando a conoscere la città…..E non c’era solo Genny a Napoli ma tante altre persone..che in un modo o nell’altro mi potevano aiutare,servire..Un giorno un cliente..un pervertito di nome Salvatore che in fondo era brav’uomo (dicono che c’è un destino nel nome o no?) mi disse: “Ma perchè fai ‘sta vita ‘e merda chiusa qua dentro..?” “E c’aggia fa ?”- risposi io…-“Uh, Giesù- disse lui- parlo contro i miei interessi perché con te mi sfizeo assaje,ma io fosse a te,me ne jesse ‘a ca ‘ncoppa…!” “E addò vaco..?” “ e lui - “Ho visto che tieni questo cesso pulito pulito…e io tengo un amico che sta cercando una cammarera..diciamo così una cammarera tutto fare..” “Che significa tuttofare?” e lui, serissimo, avasciandomi come spiegazione le mutandine : “Insomma,famiglia perbene..più che benestante…Sono commercianti del Rettifilo.E nunn’è meglio..? Fatiche onestamente e pò si proprio vuò fa ‘a zoccola per ‘nu sfizio d’o tuo almeno stai in casa e nunn’ abbusche…” Questo pensiero mi cominciò a lavorare,come dire,a lievitare nella testa..La farina del dubbio che nella mia dispensa mentale si era aunita con il lievito del ragionamento e con un filo di olio e sale quanto basta di speranza mi stava portando a cucinare la pietanza più saporita per me..Ci dissi : “Salvatò,ma mi ci porti tu da questa famiglia?”- E lui -“Sissignore..ma statte accorta,non deve sapere niente il Rullino se no quello ci scanna a tutti e due”…“Che vuoi in cambio?”-gli chiesi-“ Niente!”.E io : “Niente si fa per niente!”…Insomma si fece promettere un abbonamento di sciammerie gratis da me di tre mesi il giovedì che era giorno libero dalla fatica ed io accettai..Tanto che ci rimettevo..? Qualche bidet e un poco di vomito in più…A proposito ‘a sciammeria a Napoli è tale e quale a una scopata, ma detta così pare ‘na cosa chiù delicata…..o no?
ANNELLA ORA HA INMDOSSATO UN VESTITINO SEMPLICE SI E’ RACCOLTA I CAPELLI,HA CANCELLATO UIL TRUCCOPESANTE..E’ UAN RAGAZA ACQUA E SAPONE,CHE VIOE FARE BUONA IMPRESSIONE AD I SUOI DATORI DI LAVORO…
Il giorno stabilito,profittando che Genny il Rollino stava a Roma per un “servizio” con delle cinesi Salvatore mi venne a pigliare..scassò la porta con un palillo di fierro e mi disse “Si pronta? Ti porto dalla famiglia….” “Si..vengo,ma aspetta un secondo solo..” Pigliai la macchina fotografica più bella, quella che lui la chiamava la Lampada di Aladino e la schiattai a terra con tutta la forza che avevo….poi la scarpesai a mestiere facennela pezzullo pezzullo sotto i piedi…..e alla fine ci sputai ‘a coppa e ascenno ascenno soffiai: “Tiè..e mò fancelle a mammeta ‘e fotografie artistiche..!”
IMMAGINE.IL RETTIFILO A NAPOLI..IL TRAFFICO E’ CAOTICO COME LO SONO I PENSIERI DI ANNELLA..
Al Rettifilo,sotto al palazzo della “famiglia” Salvatore disse “Guè, nennè,statte accorta: se non ti comporti bene..se non ubbidisci alla signora, se la notte fai dispiacere il signore e soprattutto se non vieni con me quando voglio io ci dico a Genny addò staje…..” “Ma si proprio ‘na chiaveca” dicett’io..”“ ’Na chiaveca mò…- dicette isso- Il fatto è che sono brutto e un poco pervertito..e nuje pervertite si nun facimme accussì cu’ ‘e femmene nunn accucchiamme maje niente…!” “Troppo giusto” rispunnett’io…Sbattetti la portiera come si sbatte un pugno in faccia a uno e sagliette ‘e grare……
ORA INDOSSA UNA GONNA NERA CON CAMICETTA BIANCA UN GREMBIULINO ED UNA CRESTINA..LE SCARPE SONO COMODE,DA LAVORO,A TACCO MENDIO..LEI HA TRATTO DALLA CESTA UNO SCOPETTINO E SPOLVERA ACCURATAMENTE LA POCHE COSE CHE SONO IN SCENA………….
In casa Boniello,’a verità, all’inizio non mi trovai male……’A signora,donna Amalia,era una pulitona molto ‘mpicciosa, petulante e bastantemente scassambrelle ma quale femmina padrona non lo è..? Sveglia alle sette precise…A Montoro era molto prima..col canto di Colomba Pasquale…(No..era il nostro gallo che faceva Pasquale di nome,ma siccome nunn’era buono con le galline per sfotterlo lo chiamavamo Colomba…)Poi una lavata veloce,la colazione ai Signori e poi tutta la giornata a fà i servizi come diciamo a Napoli….
In casa i Signori maschi invece erano due…Donn’Arturo il capo di casa benestante.. quello del “tuttofare” capitemi a me…e poi Raimondo detto Ray,un giovane bellissimo come ci stanno solo nei foto romanzi che appena lo vidi me ne innamorai…Donn’Arturo iniziò subito a fare il farenella…ah, scusate, in italiano si dice cascamorto…Le sue palpeggiate profonde,veloci ed a tradimento nel corridoio scuro mi davano fastidio assai,mi facevano pure un poco schifo..ma c’aveva fa..?..erano nel contratto…!
Ray invece non mi vedeva proprio…..Per esempio: certe volte stava seduto nel tinello col giornale sportivo in mano…attento,concentrato..Leggeva il Corriere dello Sport come don Crescenzio al Paese leggeva la domenica il Vangelo…Quando entravo con uno scopettino in mano e facevo la finta di spolverare sballettando attorno a lui ….accussì ‘o vvì….
ORA ACCENNA QUALCHE CURIOSO PASSO DI BALLO SEMPRE RIMUOVENDO LA POLVERE CON LO SCOPETTINO….SUL MIOVINMENTO POCHE NOTE DI UNA MUSICHETTA RITMATA TIPO BACIADA….
….. esso,niente…prima mi guardava un poco sfasteriato….poi si alzava e se ne andava..Ma perchè faceva così..? Eppure dopo le prime settimane in cara Boniello mi ero aggiustata di mio…Ripulita,affinata e pure profumata..Qualche vestitino caruccio regalatomi dalla Signora (erano della figlia stronza e separata Rituccia che non se li metteva più e li chiamava i miei vecchi stracci)..
ORA DALLA CESTA HA TRATTO UNA PARRUCCA NERA A CASCHETTO TIPO IL TAGLIO CARATTERISTICO DI VALENTINA DI CREPAX E LA INDOSSA…
…..un taglio di capelli a caschetto che parevo uguale,mi disse donn’Arturo,a una certa Valentina Crepa…la gonna sempre un pò più corta di dietro che quando mi acalavo, voi mi capite.... Insomma..io il mio lo facevo….Ma lui niente…Poi una notte,come si dice nei fotoromanzi, inatteso,…lui entrò nella mia stanzulella…mi levò di dosso le coperte e,senza dire una parola, senza una carezza,senza una bacio mi violentò..con forza e con cattiveria.…Ma a me non me ne fregava niente..Sotto di lui piangevo felice come il giorno della mia Prima Comunione……………..
E così si organizzò la mia vita di cammarera “ tuttofare” in casa Boniello……
Di giorno i servizi..appiccicandomi con donn’Amalia che non me ne perdonava una…la notte con la porta socchiusa aspettando Raimondo…Dice: ma padre e figlio non……? No,non si incontravano.E sì perché donn’Arturo la notte non veniva mai…Si metteva troppa paura della moglie…Per fare i fatti suoi mi acchiappava quelle poche volte che lei usciva e stavamo noi due soli in casa...Eh,ma poco combinava..teneva il poco di artrosi e il soffio al cuore..e comunque…pure quel poco era da contratto… Ah,dimenticavo…il giovedi e la domenica avevo il pomeriggio libero..
Il giovedì secondo gli accordi andavo con Salvatore nella sua macchina verde…Mi faceva delle schifezze che nemmeno le dico…ma io là non ci stavo proprio…ossia il corpo si,ma la mia testa se ne usciva dal finestrino e,volando volando,andava in giro a cercare Raimondo mio (quante volte succede pure a voi signore e signorine?...dite la verità….state sotto a uno ma con la testa andate cercando in volo il vostro Raimondo…….) LO SCHERMO RIMANDA UNA IMMAGINE DI MIRO’: LA DONNA CHE VOLA…
La domenica invece era solo mia…Me ne andavo al Cinema e vedevo i film..2,3 volte di seguito…e allora io là al buio,non ero più io…..
ORA SULLO SCHERMO PASSANO LE IMMAGINI A COLORI DI UN FRAMMENTO DI VIA COL VENTO ACCOMPAGNATO DALLA SUA FAMOSA COLONNA SONORA..ROSSELLA E RHETT SI BACIANO APPASSIONATAMENTE E LEI LI OSSERVA IN ADORAZIONE… NEL CONTENPO PROVA (INVANO AVENDO IL CASCHETTO NERO) CON DELLE FORCINE AD ACCOMODARSI I CAPELLI COME LI PORTA ROSSELLA…..
Per quelle ore diventavo le donne belle, ricche ed invincibili,amate e adorate che stavano sullo schermo…Voi mò non ci crederete,ma io entravo veramente nel telone....mi mettevo nei panni della principessa, della pirata, della eroina…e vivevo tante vite..Ero pazza? Non credo..Mi ha detto A. un amico mio che scrive che in fondo anche gli scrittori fanno così…..
I Boniello all’inizio a modo loro non parevano cattivi..Con me erano pure gentili…. Solo che erano finti….falsi.… buciardi : Core mio e bene mio ‘a coppa ’a coppa ..e ‘a sotto: indifferenza, bucie e falsità…!
Me ne accorsi quando rimasi incinta..Di chi? Vi giuro sulla Madonna che non lo so... Raimondo,donn’Arturo e Salvatore il pervertito facevano i turni sopra a me e io a fare i conti non ero mai stata troppo brava……..
PRENDE DALLA CESTA UN PICCOLO CUISCINO E SE LO INFILA SOTTO LA CAMICETTA A LIVELLO DEL VENTRE SIMULANDO UNA GRAVIDANZA DI POCHI MESI..
Vi rendete conto quando una cosa di queste succede a ‘na guagliona che non tiene a nessuno..?Spesso ci sta una mamma vicino a farti coraggio ed a cullarti come la bambina che sei.. Altre volte sono le due braccia forti di un uomo che ti stringono come a dire : “Nun tremmà,Nennè… Stò ccà io..!.....Ce penz’io pe’ te..!!
SI MASSAGGIA ANZI DETERGE LA FRONTE COME A CANCELLARE UNO SPIACEVOLE RICORDO…POI TRISTISSIMA,INCONSOLABILE….
Io invece non potevo parlare con nessuno e intanto una vita piccerella piccerella, estranea eppure dolce cresceva giorno dopo giorno dentro di me…
SI ACCAREZZA IL VENTRE…MORMORA “ Che faccio..?..Che faccio..???? ”
SULLO SCHERMO UNA IMMAGINE PASQUALE CON CAMPANE CHE SUONANO A DISTESA….
Era il giorno di Pasqua quando,non potendo più nascondere il mio stato, tra una fella di casatiello ed un murzillo di pastiera dissi a tutti il fatto…e poi li guardai con la speranza negli occhi…Loro i loro li abbassarono….Raimondo cercò sul Corriere dello Sport l’ultimo goal di Higuain…. e su una mia piccola lacrima che scendeva balbettò solo: “ ’O Napule ha vinciuto a Milano!”…Allora li guardai di nuovo,con sfida…ma niente, nessuno urlò, no, nessuno si incazzò…Tutti invece doce doce, finti, falsi e buciardi mi dissero le parolelle giuste per farmi capire che, adesso…stando così le cose,nel mio interesse si capisce,me ne dovevo andare dalla loro casa… Qualche soldo,si capisce,non me lo avrebbero certo negato..così per le prime spese…E poi,al mio paese la famiglia di sicuro mi avrebbe accolto… curata, accudita..! Accudita a me..? Accolta a me?...A me che per il solo fatto di essermene andata ero una grandissima zoccola…e poi,per non aver mandato mai ne soldi ne notizie ero una schifosa …..insomma che ero una infame marchiata e da dimenticare…..
Me ne andai in camera mia a farmi la borsa..Distrattamente,per farmi compagnia mentre piangevo…appicciai la piccola televisione ai piedi del letto………………
Forse se stava facendo un cartone animato non succedeva niente…
Ma c’era Rosella ‘O Hara che con gli occhi nel tramonto diceva :
“Aspetta, Rhett... Rhett... Se te ne vai, che sarà di me, che farò?”
E Rhett: “Francamente me ne infischio…!!”
Forse se stava facendo un cartone animato non succedeva niente….
Mi ricordai quello che diceva sempre mia madre “Quel che avviene conviene….”..mi feci la croce ed entrai nella televisione…..
La bottiglia di varechina stava là nell’angolo vicino al secchio ed alla mazza per lavare a terra..Il primo sorso era proprio amaro e bruciava la gola…il secondo era fuoco…ma oramai il più era fatto…Che altro male mi poteva fare?La mia Rossella sospirò: “Domani è un altro giorno”.. “Non credo proprio” rispose Raimondo……….
Chiudendo gli occhi me la finii di scolare tutta…
MUSICA DI PUCCINI: OH MIO BABBINO CARO…..
..Raimondo…..
…..Donn’Arturo….
………Donn’Amalia……
……………Salvatore………..
…………………..Genny il Rullino……
…………………………..Mamma…………………
………………………………………Papà……………………..…..
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Il Buio….!
MUSICA.INCALZA IL FINALE DI OH MIO BABBINO CARO…..
Voce di Annella nel buio : Vengo da Montoro Inferiore………e mò ’nce stò turnann’ …..longa distesa…ma ‘nce stò turnann’….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
FINE DI TUTTO
Aprile 2014
Angelo Rojo Mirisciotti