Visioni di una battaglia in corso
di Remo Binosi
L'ALBA
LA FACCIATA DI UNA CASA DIROCCATA CON TRE FINESTRE.
DA UNA FINESTRA UNA DONNA OSSERVA IL SOLE CHE STA SORGENDO...
...Ah, che bello! Un altro giorno di sole... farà meno freddo... e ci sarà più luce! ...Bisognerà correre più svelti alla fontana sperando ad ogni respiro di non essere: PUM! colpiti... Non c'è altro. Altro che sia rimasto ancora da sperare ormai... (voltando si all'interno si rivolge a qualcuno che il pubblico non vedrà mai ) ...Eh? ... sperare di non morire, dico! ...Ieri sull'acqua del fiume galleggiava una mucca! Dovevi vederla! ... Sai come sono: non ce l'ho fatta e...(ride ) ...Sono scoppiata a ridere! Quando ci vuole, ci vuole! ... Lavavo le tue...cose... è arrivata scivolando lenta sulla corrente: gonfia e nera con la sua testa con le corna tirata su e la bocca spalancata, così: (fa il gesto) ... MUUU! ... Ho detto: nuota! e mi è venuto da buttarmi a prenderla...Sai quanto ci serviva una mucca! E invece: BLOAP! si è girata su un fianco e zampe all'aria! Al cielo! Hai capito? ... Ho ritirato fuori subito le mani dall'acqua gelida come se le avessi immerse nel veleno puro! E le pezze di tela poi le ho bollite due ore prima di essere tranquilla: sai quanti altri cadaveri si saranno già... già... disciolti! in quelle maledette acque? Mah! ... (riflettendosi in una scheggia di vetro rimasta attaccata alla finestra, si ravvia i capelli e con la sua stessa saliva si pulisce il volto... Si ridisegna le sopracciglia...Si interrompe guardando il panorama illuminato dalla luce sempre più forte del sole...) ... Ah, che spettacolo! Il sole esce dalle finestre vuote delle case e i raggi si allargano a ventaglio su ciò che resta della città... I tetti sono volati via... agli incroci hanno ammassato sacchi di sabbia e mobili per evitare ai carri di avanzare... sembrano dei piccoli castelli... dovresti vedere... certi edifici sono tagliati a metà: si vede l'interno delle stanze! Il ponte... sul fiume...è spaccato in due...da una parte all'altra hanno tirato delle funi... Non so cosa possano servire... E' strano... tutto appare diverso: da qui, prima, non si vedeva la collina! E' come se... avessero spostato più in là qualche casa... lo spazio è più...non so: largo! ... Che panorama! Dalle macerie si alzano fuochi di un incredibile colore viola: dev'essere l'effetto del fosforo...dovresti vedere! ...Eh? ...Come stai? Non te la senti proprio di alzarti a... dare un'occhiata? E' bello! ...Ma no, hai ragione, dormi... dormi... Almeno tu.... (si stira in uno sbadiglio, poi si volta verso l'interno ) ... Dormi, dormi pure... Hai avuto una notte così agitata ! ... (torna a guardare fuori ripensando alla notte appena trascorsa) ... Parlavi nel sonno: un delirio nella tua cara bella lingua che io non capisco! ...Dormi, dormi pure ... sto di guardia io ...(scruta il panorama) ...C'è già qualcuno che corre verso la fontana... Escono fuori strisciando contro i muri delle case ... E' una città di corridori ... non c'è uno che tenga un passo normale...Sembrano avere tutti una gran fretta! ... (dall'interno solleva un fucile e inquadra qualcosa che ha attirato la sua attenzione. Dopo aver mirato bene, di colpo spara) ... Oh merda, l'ho preso! E' caduto! ... Uno di meno... Chi era? Che ne so? Uno che sparava... No! Lo so a cosa pensi...Ma tu: tu e la tua idea! Guarda dove ti ha portato! Uno che stava per sparare a un altro e basta: era! E quell'altro che aveva già nel mirino invece sta ancora correndo verso l'acqua: salvo lui! Dunque..!? Che deve essere anche una bella sorpresa mentre stai lì con il dito teso sul grilletto sentirti d' improvviso spaccare la testa da una pallottola che chissà chi te l'ha sparata! Invece che morire di sete giorno dopo giorno chiuso giù in una cantina... chi spara a chi? Io non lo so più... .... (Si volta di nuovo verso l'interno preoccupata, come avesse sentito un lamento) ... Amore mio: eccomi!...
( La donna rientra. Non la vediamo più. Sulla facciata della casa scorrono i raggi del sole e la luce diventa a poco a poco più forte....)
MATTINO
LA DONNA TORNA AD AFFACCIARSI...
...Della torre non è rimasto che un tronco! La campana è ancora là...Che colpo! Che spavento! Più forte delle cannonate. E' ancora là: un gigante morto. No! Nessuno è riuscito a portarla via tanto era pesante. Ci hanno provato. Facendo leva con delle travi e tirando in tanti con le corde attaccate ai cavalli: ah! Pareva una festa! Tutti a gridare e a dare ordini: tira! Alza! Spingi! Con tutta quella gente a lavorarci intorno, ogni tanto qualcuno la colpiva e si levava un rintocco che pareva un lamento. L'hanno sollevata fin su un carretto ma la strada è piena di buche, dopo qualche metro le ruote si sono spaccate: PATATRANGG! Ha risuonato un grido rimbalzando indietro tra urla e nitriti alzando una nebbia di calcina ... dovevi vedere: rotolava! suonando!! ad ogni colpo: BUNG! CLANG! BUNG! DONG! DANG! e tutti correvano via per scansarla urlando! Poi, ad un tratto, si è fermata lasciando morire l'ultimo rintocco...BOONG! ... quando è tornato il silenzio e la polvere è caduta... tutti l'abbiamo guardata muti e... via! l'abbiamo lasciata dove ancora si trova. Troppo deboli. Troppo deboli per una campana... D'altra parte... E' come... come... se tutto si fosse ammalato: i muri hanno la peste. Il legno è marcio, i cavalli sono sfiancati, le cose sono... rovinate... Non si trova più nulla di sano... Quando hanno preso la nostra casa...tu non c' eri: tu non c'eri! Ho vagato per un giorno intero senza sapere dove andare e: mi ascolti? Ho vagato per un giorno intero pensando E io? Io, perchè no? ... Mi faceva male tutto. Sotto i piedi sentivo sassi, pietre e mattoni piovuti chissà da dove. Le strade si aprivano franando. Ad ogni passo dovevo stare attenta a non cadere...Ma... sai cosa? Sai qual era il mio pensiero oltre alla tua faccia che mi guidava e mi faceva andare avanti? Sai a cosa pensavo? (ride di sè e di nuovo si riflette nel vetro sistemandosi la camicetta e passandosi le mani sul volto e sui capelli) ...pensavo che ero sporca! e con i vestiti strappati! ...Ero sporca e lo sarei stata sempre di più. Non mi ero accorta della ferita al braccio...Il sangue si era già rappreso in una macchia scura e continuavo a passarci su la mano come per tirarmi via quello sporco che era il mio sangue stesso ma non lo sapevo e...via! Vai via! Via! Non volevo essere così sporca... non volevo che tu mi vedessi così... Non avevo mai pensato...Non avevo mai pensato... Mai! Avevo...pensato...A... Ora posso dirtelo: quando mi preparavo a venire da te...E tutto era così facile...Io mi pettinavo, mi profumavo, mi passavo il rossetto sulle labbra canticchiando una canzone...LALALA' LA LA...LA'...Sai quale no?...LALALA' LA...LA... Quella! Sceglievo con cura ogni particolare..."Stai bene con il bianco..." mi hai detto una volta e poi dopo avermi piegata in un bacio hai aggiunto "tesoro mio"...Com'è che facevi, eh? Con la voce fonda... così (lo imita prendendolo in giro) :"Tesoro mio..."... (ridacchia...) ..."stai bene con il bianco"... Ma sì...ma sì...(ridacchia ancora ma il suo sguardo è preoccupato...) ... E io non mi sono mai più fatta trovare senza qualcosa di chiaro vicino al viso...magari una sciarpa intorno al collo che mi...illuminasse di bianco... (scuote la testa) ...Che follia... che follia... ! Dipendevo totalmente dai tuoi desideri... ma non c'era altro che mi importasse di più che vedere il tuo sorriso... quando appoggiavo la testa al tuo petto sentivo il tuo cuore battere e l' odore dei tuoi muscoli farsi largo tra la stoffa della tua giacca: ero persa e felice... (si copre il volto con le mani) ... Non c'è più tempo per questo! ... Non c'è più tempo per questo... (Si riprende , si ricompone e di nuovo si volta verso l' interno) ...Perdonami, lo so che non vuoi vedermi piangere: non piangerò ... Non piangerò...Ma ci sono dei momenti... che gridare fa bene... tu continui a dormire, ma devi svegliarti, amore mio...devi!! E allora apri bene le orecchie: devi sapere come è andata! Devi...... Sai cosa stavo facendo quando è accaduto? La cosa più stupida del mondo: sistemando dei fiori in un vaso! Ho sentito un fischio che si faceva sempre più forte, sempre più forte, sempre più forte! Finchè: BUM! Ho lasciato cadere tutto alzando lo sguardo verso il soffitto che si è spalancato di colpo e qualcosa mi ha tirato per i capelli in su: volavo! Io volavo! Tutto esplodeva sotto di me e io volavo via! Finchè! (batte le mani ) PAC! Mi sono scontrata contro la terra! Frustata da un'infinita pioggia di sassi! Gli aerei mi volavano addosso! Il rombo mi attraversava come un'onda!...Vetri che saltavano, legni che si spaccavano, muri che scoppiavano! Tutto cadeva su di me e non osavo muovermi... Finchè l'onda è passata tirando su tutto un silenzio di piombo che aveva l'odore del fuoco... (Si volta a guardare l'uomo al quale sta parlando) ... Stai sognando! Sotto le palpebre i tuoi occhi si muovono rapidamente...Tremano! come la mia anima in quel momento... Ascoltami! Torna da dove stai andando! Ascoltami! ...Non so quanto sono rimasta immobile mezza sepolta dai detriti, convinta di essere morta...perchè, amore mio, se si può avere la percezione della morte: è quella! ... Poi c'é stato un risvegliarsi di rumori umani: grida, lamenti, pianti, gemiti... Oh, amore mio cos'è stato quel momento! Ero viva! Ero viva! Ma tu non c'eri... Il braccio mi faceva male, in bocca avevo sabbia, terra, sassi, vetri...ho sputato...E risputato... E vomitato! Come fosse dentro di me il male... Non so come, mi sono alzata e ho cominciato a camminare...Nel petto avevo il tuo nome, ma non riuscivo a gridarlo: la mia voce era rimasta sepolta da qualche parte, legata dalla paura... Il massimo che potevo fare era camminare, allontanarmi lentamente da dove ero e da dove Tu non c'eri! Perchè il pericolo era lì dove tu non c'eri e allora la salvezza doveva essere altrove... dove tu c'eri ! ... Ti cercavo e avevo... paura di trovarti... Le case rimaste in piedi, potevano cadere da un momento all'altro. C'era chi urlava di stare lontani, chi cercava di incolonnare la gente in modo che si allontanasse dagli edifici che potevano crollare...era pericoloso...ma io camminavo, camminavo... perchè solo quello potevo fare... camminare... In giro vedevo una gran confusione di camion e di militari...ovunque c'era un rumore fortissimo e uomini che spicconavano e si passavano mattoni rotti di mano in mano. Ogni tanto si levava un grido e dalle macerie veniva fuori qualcosa... un braccio, una faccia, un corpo nero... Non avevo il coraggio di guardare: acceleravo il passo e andavo via...Ogni tanto incontravo lo sguardo di qualcuno che mi sembrava di conoscere...ma anche la gente ormai era come le case: un resto... Ognuno aveva perso un pezzo, aveva cambiato forma: impastato di lacrime e di dolore ogni volto aveva un'espressione nuova.... Poi, ad un tratto, ho capito che non potevo più andare avanti: su ciò che rimaneva della strada era sorta una montagna! ... Ho sentito le gambe che mi si piegavano... mi sono trovata in ginocchio davanti a un alto cumulo di macerie e ho cominciato a spostare mattoni...Anch'io! Uno dopo l' altro... ogni tanto dal mucchio veniva fuori un brandello di stoffa, una carta strappata, la scheggia di un mobile, un vestito, pezzi di roba tutta rovinata e bianca di calce....Stai a sentire: devi ascoltarmi! Devi tenere viva la testa... Ascolta! Anche se stai dormendo, so che mi ascolti... Devi farlo! Devi rimanere vivo! ... In cima al cumulo delle macerie, c'erano uomini che scavavano... un camion andava e veniva per caricare e scaricare i detriti. Quando buttavano tutto sul cassone c'era una polvere tremenda, puzza, rumore. Gli uomini gridavano ordini. Io mi coprivo gli occhi con le mani. Quando il camion ripartiva, ricominciavo a cercare tra le cose che gli uomini buttavano giù tra i mattoni. Ho trovato un asciugamano. Me lo sono steso di fianco e ho cominciato a metterci sopra le cose che mi sembravano ancora intere... Facevo quello che altre donne facevano intorno a me: gli uomini scavavano, le donne sceglievano quello che veniva fuori e lo mettevano via...Eh? Quanto l' abbiamo odiata questa città io e te! Eppure io ero lì, in ginocchio davanti a lei e ne andavo raccogliendo i resti come volessi salvarla... Tutto era una montagna di macerie da cui bisognava, ormai, solo scartare il guasto dal buono. A un tratto però, ho messo le mani su qualcosa di morbido e freddo...un odore schifoso mi è entrato in bocca e tra i mattoni ho visto: due occhi che mi guardavano! ... Mi sono alzata in piedi di colpo: a bocca spalancata senza riuscire a gridare! Gli uomini che lavoravano con i picconi si sono fermati...qualcuno mi ha spinta da una parte e c'è stato un gran correre: tutto il mondo correva verso quegli occhi che io avevo scoperto... AH! ... Amore mio: tu non c'eri! Non sai, non sai, non sai.... A piccoli passi ho cominciato a camminare all'indietro poi, svelta! mi sono infilata in una strada laterale e via! Via di corsa! ...cercandoti... Ho visto case storte, che resistevano in piedi contro ogni legge di gravità! Da alcune di esse, completamente sventrate, stavano in bilico mobili sul punto di cadere... La forma della città era sconvolta: in alcuni punti sulla strada si erano aperte buche profonde almeno un paio di metri...E io.. (ride ) Sai cosa facevo io? ... Lo so, dirai che sono stupida... ma ti giuro che è vero! Camminavo ad occhi chiusi per non vedere. Li riaprivo soltanto per controllare rapidamente dove mettevo i piedi. Cercavo però di tenerli chiusi sempre più a lungo, perchè quando non vedevo nulla avevo l'impressione, credimi! di essere sospesa tra cielo e terra e i piedi non mi facevano più male... Nella pancia mi sentivo un gran vuoto e adesso capisco che era solo il primo segnale del male che può farti: la fame... Ero arrivata in prossimità del ponte...Il ponte! quando ho udito la tua voce che mi chiamava! Amore mio non sai...non sai cos'è stato! Udire il mio nome mi ha strappata alla morte. Ho girato la testa e ti ho visto: vivo! Sano! Correvi verso di me. Sorridevi! E l'abbraccio in cui ci siamo stretti è stato il più forte del mondo! Vero? Nessun altro amante potrà stringersi come abbiamo fatto noi! Mi pulivi il volto con le mani, mi baciavi, mi cercavi gli occhi con gli occhi...Amore mio...amore mio.... "Non andare di là", mi hai detto stendendo il braccio : "C'è la fossa dei morti... Li hanno bruciati... Non andare di là...". Io ho aperto la bocca per dirti qualcosa: e finalmente mi è uscito un grido! Sapessi che liberazione! L' ho sentito venirmi su dalla gola come uno stormo di uccelli! "Portami via", ti ho urlato. "Salvami da qui! Portami via da questo posto morto...Portami via di qui! Non si può più vivere qui!". Tu mi hai coperto la bocca con la mano e con un gesto mi hai ordinato di abbassarmi e di seguirti...Lungo il ponte ... Amore, ti avrei seguito attraverso l'inferno in quel momento! Figurati cos'era: un ponte! .... Tu, non morire! Vedrai dove ti porto io! ..."
(Rientra. Vediamo solo la facciata della casa. La luce a poco a poco cambia...)
POMERIGGIO
SI SENTE IL ROMBO DI UN AEREO. LA DONNA RICOMPARE A UN'ALTRA FINESTRA. CON CAUTELA. IMBRACCIANDO IL SUO FUCILE, SCRUTA IL CIELO E IL PAESAGGIO...
...Niente...E' andato via... La città sembra deserta. Sono tutti al riparo. Brutto segno. Ma tu... tu non preoccuparti...Continua pure a dormire... riposati ancora... ci sono qua io! ...Abbiamo acqua almeno per un paio di giorni e anche cibo...Poco, ma ne abbiamo. Ho persino trovato del vino! Quando ti sveglierai... inventerò qualcosa di buono! (si interrompe di colpo) ...Là! Qualcuno...No! Non da questa parte...Stai tranquillo... verso la collina... Si muovono in fila...da un portone all'altro... Sanno di essere sotto tiro... Cercano di superare lo sbarramento... Devono stare giù... Sparano dai piani alti...Sono bersagli facili così...(Punta il fucile spostando lentamente la mira ) ...Non li vedo! ... Svelti! Svelti per Dio! ...No! Niente! ...Tu no!...Amore mio... Non pensare a questo: sogna tranquillo! ...Vedrai... Presto starai meglio... Sei fresco...La febbre è scomparsa. Sei forte: un uomo forte come te non muore per una... piccola infezione a una ferita da niente: hai capito? ... passerà...tutto passa! Tutto! ... Là! ...Sono in salvo! Hanno raggiunto la postazione dietro al grande albergo... Vedi? Ho ragione: tutto passa! ... Quante ne abbiamo già superate, insieme eh? Nessuno ci credeva a noi due: una donna più vecchia di te, sola, venuta chissà da dove...La straniera! La bionda! ...La puttana...! Con che disprezzo lo dicevano: a bassa voce!...Vigliacchi... Tu lo sai...da dove sono venuta...Ti ho detto tutto... Tua madre mi odiava...e anche tua sorella...se sono morte...peggio per loro! ...No! ... Scusami, scusami, scusami...non volevo dire questo...è che...Siete tutti così legati alle vostre... tradizioni, voi! Voi...Noi... Eh? Cosa Conta? Non parlavi di una grande società? Ma di che società si tratta? ...La vostra tavolata di parenti ? ...Era quella? La stessa da dove ero fuggita io allora! ... Amore che guerra è stato amarti! ... Abbiamo dovuto nasconderci come dei criminali per stare insieme...E per fortuna l'abbiamo conservata questa casa... (si guarda in giro osservando lo stato della casa )... Ferita anche lei, ma è rimasta in piedi... Prima di sposarci e andare ad abitare nell'appartamento, avevamo pensato di venderla...Cioè: tu! volevi venderla! Perchè tua madre voleva indietro i suoi soldi! Zitto!...(Si interrompe di colpo. Scruta il paesaggio, si sposta a osservare da un'altra finestra sempre tenendo pronto il fucile. A bassa voce si rivolge all'uomo nell'interno della casa...) ... C'è uno strano movimento di mezzi: li senti i motori? Spostano i carri... (si volta verso l'interno ) ... Lo vedi che avevo ragione? Adesso saremmo anche noi là sotto da qualche parte! E a me sarebbe toccata la stessa sorte delle altre ... Ah! No! No! Io no! ... E poi tua madre non aveva bisogno di soldi: voleva solo dividerci, lo capisci: staccarti da me! Ma io no: dura io! ... Te lo dico e chissà che non riesca ad accenderti di rabbia e svegliarti una buona volta, bambino, ... che qui sta per succedere di tutto e tu? Dormi! Mi stai a sentire? Io: dura più di te! Sissignore! ... Se non era per me! ... Il nostro rifugio...Venderlo? Mai! Venivamo qui...quando ...lo sai! ... Pensaci! ...Ecco! Prova con questo! Visto che sogni: sognalo! ...Il mio seno...Pensaci a come mi prendevi... alle mie mani che correvano sulla tua schiena...forte: la tua schiena... Pensaci... alla mia bocca, a quello che mi dicevi...a come eravano felici, qui...nudi... stretti...amore mio sognalo: nudi abbracciati per giorni interi...noi due soli e liberi...Qui! Pensaci! Sognalo! Fattelo diventare duro! Te lo ordino! Tu... meraviglioso... dentro di me! Sognalo! Sogna il tuo sorriso alla fine! Non esiste al mondo medicina migliore del desiderio! Risveglia i sensi, scaccia il dolore, fa scorrere il sangue più vivo: vivo, amore mio! Vivo! ....Non morire ora!
(D'improvviso si sente un colpo di mortaio. La donna si ripara veloce. Ci sono altri colpi lontani. La donna corre da una finestra all'altra puntando il fucile con cautela, senza mostrarsi... Sulla facciata della casa passa un'ombra. La luce cambia...)
TRAMONTO
LA FINESTRA E' VUOTA. NON SI VEDE NESSUNO. CANTA UN GRILLO. MENTRE IL SOLE STA CALANDO. LA DONNA E' NASCOSTA. LA SI VEDE SPUNTARE A POCO A POCO. PUNTA IL FUCILE. PARLA SOTTOVOCE...
... Grazie sole! Ecco dov'è...Come, non lo vedi? Per forza: tu! ti ostini a rimanere fermo su quel letto! E muoviti, no? ...Vieni a vedere: no! Stai fermo invece! ...Là...su ciò che resta del campanile! Il sole ha puntato i suoi ultimi raggi proprio sulla canna del suo fucile: guarda come brilla! (Prende la mira...) ...Zitto! Che non ti venga in mente di metterti a parlare proprio ora, sai! .. Basta un respiro per andare fuori mira... E se sbaglio il colpo, sarà lui a vedere dove sono io... E allora...O lui o...noi! (Si impegna al massimo nella mira. Il grillo continua a cantare... La donna spara ). PRESO ANCHE QUESTO! (Tutto tace, anche il grillo. La donna si guarda intorno con cautela...) ...Bene... E' caduto a testa in giù! Un tuffo contro le pietre! Proprio bravo: sembrava volare! Eh, sì...ci vedo bene, io...eccome! Anche a quest'ora! ...Sai che il tramonto fa proprio bene? Calma i nervi...Dispone l'anima alla notte... L'alba al contrario, è più cattiva: ti riporta tutti i pensieri della giornata...anche se non vuoi ti butta giù dal letto: fuori cialtrone, vai a lavorare! Suda sotto il sole! Fatica! ...Eh?! (Ascolta il grillo che ha ripreso a cantare...) ...Senti questo! Chissà dov'è? Lui, non sa niente...Canta! Lui...cri...cri...cri... (Sospira e sorride... Posa il fucile e si siede sul davanzale a guardare il tramonto...) ...Va giù, oltre la montagna, lento il sole... rosso come le guance di una bambina che si vergogna...dei suoi pensieri...(Si volta a guardare verso l'interno) ... Sai che cosa ho pensato la prima volta che ti ho visto? ... Eh? Lo sai? No! Perchè non te l'ho mai detto, caro mio! E tu, non me l'hai mai chiesto!... Ho pensato che... Ah! Tu! Ballavi agitando il tuo fazzoletto... Abbracciato a quel tuo amico...Lo sai quale...Avevi bevuto...Eri allegro, pieno di energia, eri! Con quei capelli neri e gli occhi che mandavano scintille...col petto nudo, lucido di sudore...Gridavi sulla musica e ridevi...Ridevi! Sotto la camicia, ho sentito... (Si stringe i seni...) ... NO! Ho pensato... è: troppo giovane per me... Potrei essere sua... madre! ....Madre? Io non ho mai avuto un figlio: non l'ho mai avuto e non ne avrò più... E allora? Madre?... chi non è madre non ha gli stessi diritti? Non ha la stessa carne dentro? La stessa carne dentro che si muove e che si sente e che nutre con desiderio l' amore per l' uomo così come è fatto? Dentro! Eh? Non eri mio figlio...No...nossignore che non eri mio figlio e se anche fosse stato così: un bell' incesto! Perchè quando c'è, c'è! E anche tu avevi visto i miei occhi: ...e non si poteva più mentire a quel punto...No, che non ...si poteva! Non si poteva fare altro che stare insieme: vero?... Sotto gli ulivi, la prima volta...ho ceduto a me stessa più che alla forza dei tuoi muscoli... E non mi sono mai pentita di averlo fatto! Tua madre diceva che ti avevo fatto una magia d'amore! (Ride pensandoci...)...Vuoi sapere la verità? ...SI'! E' vero! Quel tuo fazzoletto io l'ho rubato e in una notte di luna nuova, l'ho passato sul mio sesso e l'ho sepolto sotto una pianta di alloro...annodato a uno dei miei...ma era perchè volevo dimenticarti! Volevo mettere una pietra sopra al mio desiderio! Hai capito? Tra noi, caro mio... la strega eri tu...Tu! E in pieno sole! Senza bisogno di preghiere alla luna: tu! Te lo dico? Non ascoltare e te lo dico! Anzi guarda te lo dico, proprio perchè ti ostini a far finta di non sentirmi...(butta un occhio dentro...) ...Bene, cocciuto! Testa di legno e cuore di pietra! Ti stai divertendo tu, eh! Ma io credi che io mi stia divertendo? A stare qui ad aspettare i tuoi comodi brutto dormiglione che non sei altro! ... Ne approfitti eh? ... e io te lo dico! Tu non avevi bisogno di altra magia se non quella che mi faceva il tuo...(pausa allusiva) ...:sguardo! Caro, sguardo! Mica altro: gli occhi! Pensavi a cosa? Stupido... Voi uomini giovani sempre con quello misurate la vostra forza... Ma noi non siamo così stupide: vogliamo di più! Di più! Di più! (Ride maliziosa.)...Certo che...no! ...No! Certo... Anche di quello, tu... non ci si può lamentare... Ma ...sai quanti allora io...potevo... No! Non dire niente! Non essere geloso!... Tu: mi guardavi e mi fermavi i pensieri...Vedi che nessuno avrebbe potuto avermi come te.... Dunque! ... E io, eh? Dimmi...Ti fermavo i pensieri io? .... (di colpo si ode un fischio e l'esplosione di una granata. La donna afferra il fucile e si rifugia subito all'interno. Si sentono i rimbombi di alcune mitragliate...Compare la testa della donna che con cautela osserva quello che accade...)... Sono lontani...Non temere... Sparano sulla collina... Li vedo...Non temere...Ci sono qua io... (fa per rientrare, ma si ferma...perlustra in giro il paesaggio che vede come calcolasse la possibilità di una fuga...) ....Sì... Ma....Che per quanto...bisognerà decidersi...Oh: sì! Là! ...di là si potrebbe...sì: strisciare, bassi, sotto gli arbusti e giù andare invisibili ad ogni tiratore scelto fino a là...al cedro. Anzi: a quel che resta del grande cedro... Hanno ucciso anche lui: sai? Pare quasi che una bestia si sia fatta le unghie sulla sua corteccia e sta su come uno spuntone nero di stracci stracciati. Un moncherino che prega al cielo: finitemi ! ...Non è umano quello che gli hanno fatto: colpo su colpo gli hanno strappato gli hanno una foglia alla volta un ramo alla volta gli hanno... Resta pur sempre o per meglio dire solo, cosa dici? un ottimo riparo... Solo... Da lì in giù, non sulla strada, ma fuori, tra la boscaglia che si apre nella pietraia...da evitare anche quella...da evitare: ma. Arrivati là: è sotto! Nessuno, tranne gli uccelli, potrebbe vederci: sì! e sarebbe un lampo poi...da lì: scivolare più giù ancora fino all’argine. Ti lego a un tronco eh? Così non fai fatica e ci lasciamo andare spinti dalla corrente. Possiamo partire tra un po', dopo il tramonto... e approfittare del buio della notte...Sai dove potremmo arrivare? Alla stalla di tua madre...(Sospira ) ...Bel posto... L’ho visto là per la prima volta davvero: l’odio! Che sentiva e nutriva dentro aumentandolo giorno dopo giorno contro di me...(Si interrompe e butta un occhio per vedere le reazioni dell’ uomo a cui sta parlando )...Tua madre! Sì, sì: stai zitto che ti conviene...Tu! ...E’ vero che mi odiava..."Così vuoi mio figlio...", mi disse. Io ero in piedi accanto a lei. E sai che cosa faceva? ...La tua mammina agganciava a un chiodo un coniglio ancora caldo e tremante. Davanti a me gli aveva spaccato il collo con un colpo secco, guardandomi negli occhi glielo aveva dato: ZAC! "L’ho cresciuto: per darlo via a una straniera?", mi disse tagliandogli il pelo sui garretti... "Una straniera bionda vecchia senza Dio e già", mi disse incidendogli la pancia con il suo bisturi "stata amante di tutti i maiali della città...?", mi disse staccandogli la pelliccia come un guanto dalla pelle bianca di grasso e striata di sangue: "piuttosto gli do il veleno!", mi disse incidendo la pancia da cui vomitò fuori il groviglio bluastro delle interiora...e " Mai! " mi disse pugnalandogli il fegato.."Mai!"... C'ero io, attaccata via a quel gancio: io! ... Era me che scuoiava viva...La vecchia bionda...straniera e puttana! No, caro...No...non esagero: a te mai di certo ti avrebbe ucciso, tua madre! Ma a me... a me... lo so io... che cosa... mi... (ride )... avrebbe fatto... la vedova... Due volte! Così impara! No...no... non ti agitare: ormai... non c’è più neppure l’odio che sappia farmi più male a me, più... di questo: niente! ...Di questo niente di niente di niente!.... Da cui non ci resta altro che fuggire... Che poi, sai? No!... In fondo...perchè andare via? E dove? Non siamo qua? Insieme? A casa? E allora?! ...Il fiume... il fiume ci prenderà e ci porterà via, piano, dolce, lento: ci salverà... altrove dove... tu poi camminerai al mio fianco...fino a dove...fino a dove? Dove se non dove saremo insieme: dove? come qua? Eh? Non c'è un altro posto... Non serve: se non dove... Io...te...A...more mio: quanto ti voglio bene io... Fammi sentire come è buono l’odore della tua ferita... (scompare all’interno).
SERA
DI NUOVO UN AEREO VOLA SULLE ROVINE DELLA CASA. TORNA IL SILENZIO. LA DONNA SI RIAFFACCIA... TRANGUGIA UNA SORSATA DI VINO. PERLUSTRA IL CIELO...
... Ci stanno cercando... Quelli che ho mandati al creatore dovevano avere anche loro una madre... Ma io sto attenta sai? Sono una pietra anch'io... Un pezzo di muro duro... Nessuno mi vedrà... Stai tranquillo... (scruta il panorama )...Ci sono fuochi in punti diversi della città...Brucia anche il grande albergo... Il cielo è coperto da una nuvola di fumo... Di nuovo la città non è più la stessa...Le strade sono piene di morti... Amore mio..Tu non sai che cosa ho visto ieri quando sono scesa a cercare i viveri...tutto il resto ormai non conta più... Tu non sai che cosa ho visto... E ora...ancora di più... Per quel maledetto ponte.... Sì'! Il ponte!... E' stato là! Sul ponte, ti hanno preso! ... Io correvo bassa davanti a te quando hanno cominciato a sparare. Io correvo...tu eri dietro di me...c'è stato un colpo più forte....mi sono buttata a terra con le mani sulla testa: tutto esplodeva! ...Quando ho trovato il coraggio di voltarmi...tu eri molto più indietro con la schiena aperta da una scheggia grande come una mano! ...La tua schiena... ..."Noo!", ho gridato cercando di raggiungerti! Come avrei potuto lasciarti là? Eh...? Mi sono messa a strisciare piatta come un verme... ma l' inferno si scatenava di più ad ogni movimento...tutto intorno saltavano colpi che mangiavano la pietra come la grandine sull'acqua del fiume... così ho deciso di rimanere immobile lanciandoti in aiuto soltanto il mio sguardo... Così...per una notte intera: ascoltando le tue grida diventare lamenti, mentre il cielo era un velo di sangue tagliato dai fari in cerca degli aerei che giravano sopra al ponte...le braccia tese verso le tue... Quando ho potuto raggiungerti, dove credi che abbia trovato la forza di sollevarti? Amore mio.. In un solo pensiero... Ti ho portato via perchè eri mio...Ti ho trascinato, metro dopo metro, godendo del tuo peso, piangendo per il sangue che perdevi, per il tremito che ti usciva dalla bocca...Amore mio, santo, bello, sorriso di Dio... Qui nessuno ti farà più del male...Nessuno...Vuoi del vino...sta per finire anche questo...Svegliati ti prego! Cantiamo: LALALA' LA LA LA'....
(Improvvisamente rimbomba un'esplosione..seguita da altri colpi... si riaccende la battaglia. La donna non si ripara . Vuol vedere che cosa accade...)
AAHHH! ...Dalla collina! ... Qui!... Vengono da questa parte...Li senti i carri? Mitragliano senza sosta. La città brucia....Non riescono a fermarli! ...C'è gente che corre per le strade...Molti cercano scampo gettandosi nel fiume! I lampi dei cannoni rischiarano il cielo! Ora dovrai proprio svegliarti amore mio! Li senti? Li senti?? ... Arrivano! E impossibile fermarli: sembrano infiniti! Ora... (d'improviso il vetro della finestra si frantuma per un colpo, la donna si ritrae all'interno della casa. La donna grida le sue parole...)... Svegliati per Dio! Arrivano! Alzati! Dobbiamo andare! Svegliati! ... NOO! Non ora! Hai capito? Non morire ora! Non puoi! Non morire ora! (Ricompare alla finestra imbracciando il fucile. Spara verso il pubblico) ...Venite! Sotto! Avanti! Vi aspetto!! (Sale in piedi sulla finestra sparando. C'è un fischio e uno scoppio fortissimo . Silenzio. Musica).
BUIO
NOTTE
LA MUSICA SFUMA. SORGE LA LUNA. LA DONNA E' SEDUTA SULLE ROVINE DELLA CASA. INDOSSA UN'AMPIA GONNA COLORATA E UNA CAMICETTA BIANCA. CANTICCHIA. HA I PIEDI NUDI E I CAPELLI SCIOLTI. GUARDA LA LUNA. SOSPIRA...
... Mi senti?...sono tornata... Dove sei? Sì... tu.... eh!...Duro! Tu! E dura io! .... Che adesso: cosa? E dove? ... Da quale pezzo di terra spunterà fuori la tua mano ad afferrare il cielo! ... per uscire da dove che ti hanno sepolto? ...Io ti aspetto... Qui!... (..Sospira e osserva la campagna illuminata dalla luna) .. Che bello..! (Sospira di nuovo)...Nulla è più indifferente della natura alle disgrazie umane... Ogni luogo, ogni giorno, si prepara alle tenebre e poi alla luce...Qualunque sia il destino di chi vive! ...Sia che da lontano vediamo le torri quadrate di una città distrutta, sia che da vicino respiriamo la bocca di chi amiamo... sempre distante dalla nostra volontà si tiene il colore del cielo, la pioggia, il sole, il brillare di una stella...La luna... Amore mio: siamo noi a dare un senso alle cose...La natura non ci guarda...siamo noi a guardarla... La bellezza di questa notte dunque siamo noi a crearla. Almeno quanto il desiderio per cui dimentichiamo che alla fine della vita, c'è la morte... Noi siamo: tutto... Ricordi? Niente mai sarà più forte del nostro amore...nemmeno quel ponte costruito per resistere alla piena del fiume...infatti: PUM! E via... ...Che sbaglio! Pensarci più forti d'ogni altra forza! Se scamperemo alle prossime epidemie ... dovremo trovare qualcos' altro da fare nel tempo libero oltre all'amore ... (Di nuovo un lungo sospiro e il silenzio) ... Ora ...chiudo gli occhi: Dio, fammi una sorpresa! (Si copre gli occhi con le mani poi le abbasa e spalanca gli occhi guardandosi in giro)... Niente! ...Visto? ... Il fiume scorre ancora indifferente sotto le rovine del ponte....E tu... tu ...Più... Più'! ....Voglio farti un giuramento: io vivrò per sempre! ... La mia memoria sarà il ponte tra qui e...là'! ... Ricostruirò questa casa, continuamente... La distruggeranno ancora? E io di nuovo la ricostruirò! Loro bruceranno tutto di nuovo? E io darò da bere alle rovine, sulla cenere farò crescere l'erba, la curerò, farò da mangiare, tornerà il profumo del cibo nelle stanze e le voci: il rumore della vita, cambierò le lenzuola nel nostro letto, terrò tutto pulito e dirò il tuo nome ancora... ancora... ancora...Ti canterò quella canzone .... (canticchia pulendo e sistemando ciò che resta della casa) ...la...la...là.... la...la...là... Ti racconterò quello che vedo...ancora... La...la...là...ancora! Mi usciranno radici dai piedi e rami dalle dita... ti troverò, ti stringerò, mi avvolgerò intorno a te...(Un lungo sospiro) ... Dove sei... ti troverò... tra mille corpi riconoscerò il tuo sapore....Mi ciberò di te....Vivrai nelle mie foglie e a primavera farò i tuoi fiori...AH! ... Stanotte di nuovo comincerà l'attacco?... La...la...là... Io canterò'! Io seduta aspetterò come se niente fosse... Al tuo ritorno...troverai tutto pronto... Eh?... Sì?... Soltanto una frase... soltanto un gesto... mentre io non ti vedo: un' ombra sul muro... Un fruscio tra le foglie dell'edera...Una prova che esisti...eh? La...la...là... No: no! Hai ragione! Nessuna parola... nessun movimento...Niente... Eh? Solo un respiro: nessun respiro! Un desiderio: nessun desiderio! Un pensiero: nessun pensiero! ...Solo un sogno tranquillo...un sogno...Eh? qui, ora, sotto la luna....un sogno...
Dalle rovine si alza il canto di un uomo.
Illuminata dalla luna la donna sorride felice
verso il pubblico...
BUIO
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