Vita…Mina…

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Cast: Silvano - Virginia - Rocco - Giovanna - Chiara - Antonio - Agnese - Fabrizio - Mery - Raffaele - Rosa - Ferdinando - Luisa

Personaggi:

1.Amedeo                   Friccone                             Poeta - Filosofo (pazzo )                   AF         

2.Marcella   Barba in Friccone           moglie di Amedeo                              MB        

3.Gennaro                  Pecora                                               titolare del Bar Centrale                    GP         

4.Amalia     Mazza in Pecora              moglie di Gennaro                              AS         

5.Clara        Diomaiuti                          Studentessa universitaria                  CD         

6.Franco      Ficcone                             Idraulico                                              FF          

7.Rita           Seggia in Ficone               moglie di Franco                                 RS         

8.Mario       Pastorello                          Parroco ( un pò sordo )                      MP        

9.Pasquale  Segapiano                         Commerciante d'auto                       PS          

10.Nando     Ginetti                                 proprietario della pizzeria                 NG         

11.Olga         Mazza in Ginetti               moglie di Nando                                 OM        

12.Vanda      Laudetti                             Proprietaria di un atelier                    VL         

13.Filomena  Orsini                                 Cardiologa                                           FO         

14.Federico   Lopiglia                             infermiere e investigatore privato   FP          

Profilo dei personaggi

Amedeo             Ex professore universitario, in prepensionamento per motivi di salute. Sposato con Marcella da 26 anni. La sua vita la spesa tra insegnamento, studio e recitazione. Un mattino, mentre era nel bagno, uscendo dalla doccia scivola e batte la testa sul bordo della tazza del bagno. L'impatto non mette in pericolo la vita, ma gli comporta uno squilibrio mentale. da quel mattino Amedeo inizia una nuova vita fatta di discorsi spesso sconclusionati e miscelando una dialettica forbita ed aulica ad un dialetto prosaico, disinibito ed offensivo nei riguardi degli interlocutori. E', la sua, una follia solo ed esclusivamente verbale. Spesso ha dei vuoti mentali che lo portano a non riconoscere le persone. Però ricorda bene chi è e quali sono le sue passioni, recitazione e filosofia. Tifoso sfegatato del Napoli, tanto che quando ne parla si esalta come stesse parlando di una bellissima donna.   

Marcella            Donna che ha speso la sua vita nell'accudire in tutto e per tutto Amedeo. Da quando si è sposata cerca in tutti i modi di mostrarsi all'altezza del marito, risultando il più delle volte ingenua, insicura ed ignorante. Dall'incidente accorso ad Amedeo ha sempre paura di perderlo e ciò la mette spesso in  uno stato d'agitazione tale da farle fare figuracce.  

Gennaro            Gennaro è un paesanotto bonaccione, però ha spina dorsale, poiché tutte le mete le ha raggiunte solo con le proprie forze ed il suo lavoro. Pensa poco alla vita mondana dedicandosi con tutto se stesso alla sua attività. E' proprietario del bar Azzurro, in cui ha iniziato come ragazzo delle consegne, poi alla morte del proprietario ha rilevato il locale con i risparmi accumulati negli anni. Ha frequentato ed a conseguito il diploma di scuola media inferiore. E' un'igienista esasperato ed esasperante. Ha un fratello gemello eterozicota, Nando, che vive in paese ed è proprietario della pizzeria " Ccà se magna... ". I due gemelli hanno sposato due sorelle, Amalia e Olga. Gennaro è sposato con Amalia da 12 anni. 

Amalia               Decisa e sicura di se, una di quelle che, a differenza del marito Gennaro, difficilmente si fa passare la mosca per il naso. Molto caliente e focosa si lamenta spesso che il marito, per pensare al lavoro, la trascuri sia livello sentimentale che a quello sessuale. E' sorella ad Olga, ed amica con Marcella, Rita e Vanda.

Clara                  Ragazza ingenua, e credulona, vive la sua vita tra studio, casa e chiesa. In quest'ultima opera come catechista e direttrice della corale. E' amica di Vanda, Filomena e Rita. Ha un carattere mite e sottomesso, si preoccupa, nei rapporti amicali, di risultare invadente e offensiva, ma quando si parla di argomenti a lei noti tira fuori una nuova Clara, una Clara che parla con cognizione e decisione, anche se spesso le sue poche, o quasi nulle su alcuni argomenti, la portano a farsi deridere dalle amiche.

Franco               Sposato da 3 anni con Rita, di cui è gelosissimo, fa l'idraulico in paese. Carattere irascibile. Uomo che non si fida di nulla e nessuno. Crede sempre che qualcuno stia tramando alle sue spalle, per questo, affronta ogni discussione sempre in modo sospettoso e guardingo.

Rita                    Donna solare e senza tabù, crede nell'amicizia e nell'amore. Però, da quando è sposata con Franco, la sua vita è diventata un duro fardello da sopportare. La causa è l'assurda gelosia del marito ed il modo sempre sospettoso con cui le parla. Riesce a ritrovare la serenità solo quando si incontra con le amiche.

Mario                 Parroco del paese da circa 35 anni. Giunse in paese dalla città e ci volle un bel po' di tempo per poter acquisire la fiducia dei paesani, che lo vedevano, vista la giovane età, come un prete libertino e poco affidabile. Poi, col trascorrere degli anni è riuscito a farsi accettare e a far riconoscere a tutti la propria integrità e la propria fede. Negli anni però ha perso un pò l'udito, e spesso che, oltre a non capire ciò che si dice, ad usare un volume di voce troppo alto e fastidioso. Ciò dovuto alla sua sordità. Uomo di chiesa che, col decadere dei patti lateranensi, s'è dovuto prodigare, per il bene e la sopravvivenza della sua parrocchia, non solo come pastore, ma anche come manager. Infatti, non perde mai l'occasione di far si che vengano fatte donazioni alla chiesa.  

Pasquale            Persona ignorante ma acuta... Figlio di contadini, alla morte dei suoi genitori, non avendo che la quinta elementare, e non volendo proseguire sulle orme del padre, decide di vendere tutte le sue proprietà terriere e col ricavato, essendo un appassionato d'auto, apre una concessionaria. E' scapolo, ma non certo per scelta. Infatti ogni donna del paese, conoscendone il carattere, evita di intraprendere con lui, strade che portino verso l'altare. La donna che lo fa letteralmente impazzire è Vanda, la proprietaria dell'atelier ed è per questo che spesso si reca nel suo laboratorio con la scusa di voler acquistare qualche abito. Ma Vanda in questi incontri cerca sempre di non far scivolare il discorso su eventuali richieste di appuntamenti.

Nando                Fratello di Gennaro, con un carattere per alcuni tratti simile e per altri totalmente diverso. Infatti Nando ha girato tutta l'Europa facendo mille mestieri, sempre con applicazione e sacrificio, come Gennaro, poi un giorno, dopo aver frequentato un corso di cuoco - pizzaiolo, decise che quello era il lavoro adatto a lui. Quindi tornò in paese ed aprì un ristorante - pizzeria. Dopo un anno si fidanzò con Olga, che conobbe nel bar del fratello, e dopo sei mesi la sposò. A differenza del fratello, Nando è uno che ama la vita mondana, e, nonostante avesse una bella moglie, non disdegna l'avventura. E' il classico amatore che vuol provare tutto nell'ambito sessuale, ciò lo porta anche a voler provare rapporti omosessuali.

Olga                    Sorella di Amalia con un carattere diametralmente opposto. Amante della danza. Da ragazza ha frequentato varie scuole di danza. All'età di 16 anni, dopo essersi diplomata in danza classica e moderna, inizia ad insegnare presso una scuola in città. Il suo tempo libero lo trascorre dalla sorella con la quale ha le amiche in comune. Al contrario della sorella Amalia, pur piacendole,  non ama parlare di sesso.  

Vanda                Ragazza non solo bella ma anche ricca. La sua famiglia è una delle più facoltose del paese. Lei ha studiato nelle migliori scuole di Londra e Parigi. All'età di 22 anni, si laurea, a Milano, in fashion design. Torna in paese e, con l'aiuto dei genitori, apre l'Atelier " Wanda Style ". Vanda è una ragazza molto aperta e solare, è alla ricerca dell'uomo giusto. Un uomo che non sia interessato solo a i suoi soldi ed al suo prorompente fisico, ma uno col quale poter dialogare di tutto e su tutto, insomma una persona che sappia conquistarla per quello che pensa e non per altro.   

Filomena           Laureata in medicina con 110 e lode, nel giro di due anni si specializza in Cardiologia. Da alcuni anni lavora presso l'ospedale al pronto soccorso. Donna insicura sulle scelte della sua vita privata,  ma decisa e preparata sulla professione che ha scelto. Crede fermamente che gli uomini, nei rapporti con le donne abbiano un solo ed unico fine, quello di portarsele a letto, trattandole non come esseri umani ma semplici oggetti da usare ed alla fine buttare.

Federico             Diplomato all'istituto tecnico. Dopo anni riesce a trovare lavoro preso lo studio del cardiologo Anna Crisantemo. Ma essendo appassionato di gialli e film polizieschi, apre, come seconda attività, un'agenzia d'investigazione, la: "Freddy si te 'ncoccio...". Non è certo una cima, né come infermiere, né come investigatore, anzi il più delle volte combina solo grossi guai. Le sue tendenze sessuali sono molto ambigue poiché riesce, ma non sempre, a nascondere la sua indole omosessuale.

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ATTO 1°

scena 1.1 [ Amalia - Gennaro ]                         ( musica n° 1  - apertura atto 1° -)

( Il sipario si apre sulla piazza. Sulla sinistra della scena, lato platea, c'e il "Bar Azzurro" di proprietà dei coniugi Pecora, mentre nel vicolo sulla destra, a pochi metri, c'è la pizzeria " Ccà se magna... "  di proprietà dei coniugi Ginetti. Al centro un muretto che da su una veduta. Sono le sette di un mattino come tanti, da bar esce Amalia, ramazzando. Si ferma dinanzi al bar e...)

AS       (scrutando il cielo...) pare che ogge 'o tiempo ciò vò fa fà  

GP       (dall'interno del bar...) Amà, vid''e fa poche chiacchiere e pienz''a scupà!

AS       Ha parlat''o rre cumannascoppole... (voltandosi verso il bar...) Gennà, visto che tu nun si' buono... famme fa 'sta scupata 'ngrazi''e die...

GP       (uscendo dal bar...) Non ho afferrato il concetto, ch''e vuluto dicere?  

AS       niente, te vulevo sulo fa presente che ccà... (mostrando a terra, ironicamente...) è paricchio che nun ce facimmo 'na bella scupata...

GP       è logico, cu 'sta clientela che ce truvammo, già è assaie chello che facimmo...

AS       ma è proprio chist''o punto, pecché, nuie... nun facimmo niente!

GP       e che vulisse fa cchiù e chello ca' faie?... iammo, mò te dongo 'na mano...  (ciò dicendo mette a posto il tavolino e le sedie.)

AS       (romanticamente...) Chello che facevem''allinizie spusate... (ciò dicendo si avvicina a Gennaro, che sta posizionando il tavolino, e passandogli le dita tra i capelli...) te l'arricuore biscuttì...

GP       ( infastidito... ) ma lieve 'sti mane che me scuoncech''e capille...

AS       e capille... chelli quatte felille d'evera moscia, m''e chiamma capille...

GP     Saranno quatt''o cinche, ie ce tengo! (poi, mostrando le mani di Amalia...) e tu 'sti mane sporch''e 'nzevate, me l''e passate pe capo?!?!... (ciò dicendo si passa la mano velocemente tra i capelli come a volerli pulire.)

AS       ( indispettita...)  'na vota nun facive tant''o spiciuso, pure si avevo pulezzat''o cesso a poco, te piaceva quanno t'accarezzavo... (lo guarda, si ferma e con tono imperioso ed irato...) Ma dimme 'na cosa, tenisse n'amante?!?!?

GS       (girandosi lentamente verso Amalia...) Avess''a essere sulo pazzo, cu' tte che vale pe' quatto, ce mancasse sulo l'amante... ma fomm''o piacere si, ma commo te passano 'sti strunzate pe' capa...

AS       ( rientrando nel Bar... ) Mah... sarà... ma ie nun ce veco chiaro....

GS       ( chinandosi verso l'entrata del bar...) e appiccet''a luce si nun ce vide chiare, e vid''e me fa 'sta quiest''a mme!!... (rivolto alla platea...)  Nun c'è che ffa chi dice moglie, dice coglie...

( in quell'istante, dal vicolo alla destra giunge Amedeo, che nell'udire Gennaro...)

scena 2.1 [ Amedeo - Gennaro - Amalia ]

AF       (con fare da fine dicitore...) Coglie un fior la fanciulletta, la sul prato tra l'erbetta... Coglie, coglie, e coglie ancora, la fanciulla che è una suora...

GS       Buongiorno Amedè, quello non è proprio il coglie che dici tu, ma un altro coglie...

AF       (avvicinandosi a Gennaro e prendendolo per il braccio...)  Cumpà, io quando compongo, cogli''addò coglio, coglio... (sgranando gli occhi e guardando in quelli di Gennaro, tirandolo a se....) E poi tu, villico baccalaiuolo, non devi rompere l'aura...

GS       (liberandosi dalla presa... ) vi posso assicurare che ie a chest''aura null''aggio proprio vista, si s'è rotta nun è colpa mia....

AF       Taci!... non proferir parola... la barca tornò sola... (ciò dicendo, come nulla fosse accaduto, si siede al tavolino e...) Portatemi un caffé...

GS       (interdetto...) Sarete servito all'istante, (voltandosi verso il Bar, a voce sostenuta...) Amà fai un café per il signor Amedeo...

AF       (portandosi alle spalle di Gennaro e poggiandogli una mano sulla spalla...) Ma fusse pazzo?

GS       (impaurito e perplesso...) Uè...

AF     Chi t'ha detto di ordinare un caffé per me?!?

GS     vuie...

AF     Curto, brutt''e busciardo... (irato e perentorio...) 'o caffé fa male!... (ciò dicendo si risiede.)

GS       e va be', nun ve 'ncazzate ( girandosi verso il bar...) Amà niente café per Amedeo...

AS       (dall'interno del bar...)  Ma già l'aggio fatto... che facc''o ghietto?

GS       Fa commo vuò tu... chillo nun ho vò!

AF       Ma allora qua facciamo a non capirci?!?!?... io voglio un caffé!

GS       (interdetto e irato...) Uh mannaggi''a chicchilonna, ma si mo',mo' avite ditto  che fa male...

AF       Giusto, giusto!, hai ragione!, fa male!, (alzandosi ed andando verso Gennaro...) Anzi, fa molto, ma molto male... (detto ciò si risiede.)

GS       ho!...

AF     però, ie ho vogli''o stesso!...

GS       oh Sant'Addillo prutettore do' cazzille... ma vuie me vulete fa ascire pazzo!?!?

AF     (con fare di chi capisce e compatisce... )  Ma no, non t'adirar... mezz'uomo, cresciuto poco e male... lungi da me l'idea di portar la tua già striminzita mente... alla follia... (guardandolo da capo a piedi...) tì'avast''a scemità!....

GS       (guardandolo in cagnesco... ironicamente...) e grazie... troppo buono...

AF       figurati, per così poco, comunque, parlamm''e cose serie, tu fai il barista?

GS       si...

AF       (alzandosi e andando verso Gennaro...) e allora non indugiar oltre, (carezzandogli i capelli. ) fallo per me... (imperioso e sicuro...) puortame subbeto nu café!

GS       ma v'avessa fa male?

AF     NO!... perchè tengo gli anticorpi!...(ritornando a sedere...) teng''o steptococco che s''è 'nnammurato do' papilloma e se ne so' fuiute 'nzieme... ah! e che liberazione... (rivolto a gennaro...) Nè uè, tu staie ancora lloco!!!... mo' puorte 'stu café?

GS       (rassegnato...)  e che bella iurnata ca' se' schiarata... Amà, fa 'o café ad Amedeo...

AF       Prego, aborto riuscito a metà, per te io sono il professor Amedeo Friccone, filosofo e poeta a tempo pieno..., (avvicinandosi a Gennaro...), e se non è pieno... nun te preoccupà, pecché ce manca poco... so' stato chiaro?

GS       chiarissimo, mo' accomodatevi, che 'o café arriva in un attimo...

(Amedeo sta per sedere, ma nell'udire Gennaro, si volta lentamente e...)

AF       'come?, come?, come???... (avvicinandosi a Gennaro e com voce minacciosa...) hai dett''o cafè????                       

GS       (allontanandosi da Amedeo e cercando di contenere la rabbia... ) Uè... n'accuiminciammo n'ata vota sa'... ca' si no stammatina fernesc''a pacchere...

AF       'chille so' buone co' raù... m'adda essere fatto cu 'e tracchiulelle e che braciol''e cotena... (avvicinandosi a Gennaro...) si no nun sapen''e niente... ( ciò dicendo si siede.)

GS       (nervosamente...) ma chi me l'ha mannat''a chisto stammatina...

(in quel momento esce dal bar Amalia, con il caffè...)

AS       statte calmo Gennà, (posando il vassoio col caffé ed il bicchiere d'acqua sul tavolino, rivolta ad Amedeo...) ecco il vostro caffè prufessò...

AF       grazie, oh leggiadra pulzella, ma dimmi (tirando a se Amalia per un braccio e sussurrandole all'orecchio...) chi è chistu coso curto?

AS       (guardando Gennaro...) chist''è mio marito...

AF       uh ma quanto me dispiace... (prendendole la mano e baciandola...) condoglianze...

AS     (ridacchiando...)  ma che dicite pufessò, a mme nun m''è muorto nisciuno...

AF       (sicuro e perentorio) nun ancora!?!... ma abbi fede, (indicando Gennaro...) pecché chisto s'arrecett''ampresso... e tu t''ha cave cu nu miezzu tauto!!(ciò dicendo prende il caffè.)

(Gennaro, che è li a poca distanza, nell'udire, facendo i dovuti scongiuri...)

GS       e tiè!, tiè!... tutt''a tte e nient''a mme!!...(rivolto alla platea...) 'i 'a passà 'na nottata 'ncopp''o cesso, senza caccià nu filo d'aria... accussì, primmo 'ngutte 'ncuorpo, e po'  schiatte!!!!...

(Intanto Amedeo, sorseggiando il caffè, inizia una fantasiosa chiacchierata con una persona immaginaria seduta accanto a lui...

AF       Carissimo Pintauro è colpa di Eulaschio si 'o tram nun cammina...(poggiando la tazzina sul tavolino e guardando l'amico invisibile...) e si, stamm''a sentì, io certo non mi sbaglio, pecché chillo, nun capenno che 'o tram va' a currente... fa 'o 'nzist''e ce vo mettere ''a benzina... (Gennaro lo guardano impietrito. Amedeo prendendo la tazzina...) ma tu capisce, che brutta situaziona che se sta crianno... Mah... (prende l'ultima goccia di caffé e, guardando all'interno della tazzina...)era l'urdemo surzo... (guardando Gennaro...) 'o chiù sapurito....

GS       (avvicinandosi ad Amalia...) no chist''è partuto...

(Amalia portando Gennaro lontano da Amedeo... )

AS       Statte zitto miezzu scè!!... ma tu ho saie chi è chisto?

GS     si, ho cunosco, ma pecché chi è?, che fa?

AS     questo è stato un grande professore dell'università...

GS       Chi???... (mostrando Amedeo, incredulo...) Chisto?!?! 

AS       si, proprio lui...

GS       e comm''è che mo'...

AS       Tutt''è succiess''all'intrasatto 

GS       e cioè?

AS       'na matina, almen''a chello che m'hanno cuntato, mentre asceva da' doccia, sciuliaie e sbattett''a capa 'ncopp''o pizzo da' tazza...

GS     ie 'o dico che quanno se sta dint''o cesso è pericoloso pigliars''o cafè...

AS     ma che capito, sbattette 'ncopp''a tazza d''o cesso

GS     a risech''e fa 'na mort''e merda!

AS       e nun pazzià, chillo puteva murì

GS     i che ciorta... (guardando sottecchi Amedeo, amareggiato...) è nun è muorto!!!

AS       pe' fortuna no, ma dopo la botta 'a perz''a capa e spisso nun arragiona...

GS       ma allor''è pazzo! ( ciò dicendo, copriendosi dietro Amalia, guarda Amedeo...)

AS       non proprio totalmente, dicimmo ca' è nu miezzu pazzo, ma nun 'o guardà accussì!!

GS       (riguardando sottecchi Amedeo e coprendosi col corpo di Amalia...)  Uè, Uè... ma è pericoloso...

AS       nun credo, fin''a ogge, nun ha maie fatto mal''a nisciuno...

GS     (guardando Amalia impaurito...) sperammo ca' nun ha deci''e accumincià proprio stammatina!?!?...

AS     (staccandosi dalla presa di Gennaro...) Nè uè, lievet''a cuollo e nun dicere strunzate...

GS       strunzate??? Bellè, è pazze so' comm''è 'a diarrea, si nun''e tien''a bada... te truov''int''a nu mar''e merda!!!... 

AS     e nun essere volgar, (lo guarda seccata...) e che cazzo!..

GS       (ironicamente...) tu invece lo puoi essere, pecché tien''a licenza è overo???..

AS     che centra chell''a mme è arraggia che mo' ffa dicere, a te no, è a scemità...

GS       tverament''a me è 'a paura....

AS       a si!.., e allora cerca d'assecondarlo, nun 'o f'a' alterà, e vide che tutto andrà bene (fa per rientrare nel bar, si ferma si volta verso Gennaro e...) ma t'ha pavat''o cafè?

GS     no, pecché?

AS     e va fatte pavà, si no fernesce ca' so' scorda, e nunc'ho pava, ( ciò dicendo spinge gennaro verso Amedeo...) va, va...               

GS       e nun vuttà, damm''o tiempo...

AS       ma qualu tiemp''e tiempo... va e vid''e fa 'na cos''e iuorno...(ciò dicendo rientra nel bar.)

GS       (avvicinandosi ad Amedeo...) quell'il fatto....

AF       (nell'udire Gennaro si alza di scatto e andando verso Gennaro...)  Il fatto è che il gatto che era un po' matto, se ne stava solo, solo sul letto, senza neanche il reggipetto, ma difronte, sopra un parapetto, quasi per dispetto, c'era un piccolo ed insignificante ometto... (mostrando Gennaro...) tale è quale a te!!!  (allontanandosi da Gennaro che è rimasto bloccato dalla paura...) t'è piacuta mezzò?... a me me venen''accussì... di getto... dic''a verità, (riavvicinandosi a Gennaro...) so' brav''è overo, ( afferrando Gennaro per un braccio... con voce imperiosa e lo sguardo fisso...) so' bravo o NO!!!...

GS     e commo no, voi siete bravissimo!

AF     NO!... hai sbagliato!

GS       (allontanadosi da Amedeo...) nun ho faccio cchiù, lo giuro...

AF     ma che giur''a ffà, devi solo dire che so' bravo, e niente di più... altrimenti mi fai capire che mi vuò prendere in giro...

GS       (impaurito...) no, ma che dite, non mi permetterei mai...

AF     ma allora insisti, dice chello chi a' dicere, e muovete!!!

GS       (impaurito...) siete bravo...

AF     Ah!!!! e che c'è vuluto pe' te fa parlà... (guarda sul tavolo aggiusta la tazzina del caffè e...) mo fa 'na cosa, pav''o café e po' viene subbet''a casa... nun fa tarde ca si no te mann''a piglia pe' carabiniere...(ciò dicendo va via verso il vicolo a sinistra.)

GS       (riprendendosi ed aggiustandosi la giacca...) ma cheste so' cos''a nun credere... voglio pure fa passo 'ncopp''o fatto che nun ha pavat''o cafè, ma ie, a casa soia, che c'avessa ir''a ffà??? mah???   (ciò dicendo prende il vassoio e far per rientrare nel bar...  ma dal vicolo a sinistra giunge, Carmelo che nel vedere Gennaro, gli si avvicina e...)

Ca.       Nel mezzo del cammin di nostra vita...   mi ritrovai per una selva oscura....

Ge.      overo?... ma 'na pila nun ha tenive?

Ca.       NO!.... e fu così...  ché la diritta via era smarrita...

Ge.      (girandosi verso la platea...) sulo chistato ce mancava stammatina...

Ca.       (a voce sostenuta...) Ahi...

Ge.      (spaventato, e girandosi di scatto..) ch''è stato?

Ca.       (toccandosi il fondo schiena..) Ahi quanto a dir qual era... è cosa dura...

Ge.      è logico tu te ne vaie pe' dint''a selv''o scura...

Ca.       (avvicinandosi a Gennaro e guardandolo negli occhi...) che nel pensier... (a voce sostenuta...) rinova la paura!.... (rivolto a Gennaro...) Gennarì, chist'è Dante!!!  l'Aligherio... l'aggio fatto pe' tte! ( ciò dicendo, lo sghizza con la saliva e va via velocemente...)

Ge.      ma va fa 'nculo tu e chist''e Alghero... ma fatt''a doccia....

(dal vicolo a destra giunge, sconvolta ed impaurita, Marcella...)

scena 3.1 [ Marcella - Gennaro - Amalia ]

MB      (si guarda intorno come a cercar qualcuno e a voce sostenuta...) Uccio, Uccio... dove stai... (avvicinandosi a Gennaro... )  Avete visto il mio Uccio?

GS       (non comprendendo chi cerca... ) Marcè ch''è stato, avete perso il gatto?

MB      (seria e imperiosa....) Ma che dite Gennà, Uccio è mio marito!... (con tono più dolce...) veramente si chiamerebbe Amedeo... ma io lo chiamo Uccio, è più intimo, e po' è cchiù bello, cchiù bello, cchiù bello... (girandosi verso Gennaro... con tono imperioso) è overo?

GS     (impacciato...) veramente lo conoscuto bene solo da poco, anze, visto che siete qua, chillo se ne ghiuto e s''è scurdat''e me pavà 'o café... (ciò dicendo allunga la mano verso Marcella...)

MB      (afferrando la mano di Gennaro e guardandolo negli occhi... ) Nun ce fa caso, chill''è fatt''accussì... po' vide che dint''a 'sti uorne se l''arricarda, ven''e t''o pava... ma mo' dimme 'a verità, addò sta???

GS       (portandosi la mano destra sul cuore...) ve lo giuro, m'ha ditto pav''o cafè e po' viene subbet''a casa... altro non so'...

MB      uh Madonna mia, chillo quanno fa accussì vo' dicere che sta p''accumincià 'a crisi... devo scappare, lo devo trovare... si no commo faccio senza il mio Uccio...( ciò dicendo va via...)

GS       (sedendosi lentamente sulla sedia...) No, no, ccà certamente starrà in atto n'evasione total''a dint''a quacche manicomio, e 'o bello è che se so' dat''appuntamento tutte quante ccà!! e chesto ch'eré!!!!

AS       (dall'interno del bar, avendo ascoltato...) Biscuttì... A prescindere ch''e manicomie l'hanno 'nzerrate nu sacch''e tiempo fa, (uscendo e fermandosi sull'entrata del bar...) ma te riende conto che staie a stammatina lloco e nun 'e accucchiat''ancora niente... vide e te da' 'na smoppeta...

GS       io, come ci siamo messi daccordo ieri sera, stammatina devo stare qua fuori per prendere gli ordini e a 'ncassà...

AS       (uscendo dal bar...) comm'ordini, a stammatina è pigliato sulo nu café... pe' quanto cuncern''o 'ncassà... manco chillo te fatto pavà!

GS       ma chillo, ha fatto tutta 'na parlata streveza e po m'ha ditt''e ce pavà i e ire subbet''a casa soia... (pensandoci su, e sorridendo...) certo che quacche vota c''aggi''a ire a cas''e chisto... pecché a 'na cert''ora addeventerà prorpio nu tiatro..

AS       a differenza da' casa nosta che, a 'na cert'ora, addeventa 'na sala mortuaria...(ciò dicendo rientra nel bar.)

GS       Che vulesse dicere che a 'na cert'ora facci''o muorto..

AS       ( dall'interno del bar... )  No biscuttì!... 'o purte sul''a spasso pe' tutt''a casa...

GS       Mah... a vot''a chesta nun 'a capisco proprio...

(in quell'istante giunge in piazza Franco, l'idraulico, che nel sentire Gennaro...)

scena 4.1  [ Franco - Gennaro - Pasquale ]

FF        Gennà, staie parlann''e femmene, è overo???

GS       veramente stevo parlann''e muglierema...

FF        ma pecché mugliereta nun è femmena??

GS       e commo nun è femmena, 'o fatt''è che a vote nun ha capisco e...

FF        te pozz''assicurà, che hai ragione su tutt''i fronti... è 'a croc''e tutt''e marite, chell''e nun capì i e nun essere capite... (poggiando la borsa degli attrezzi sul tavolino...) secondo me, 'e femmene fanno 'na scol''a particolare, 'o ce starrà nu segreta ca' se tramandano da mamm''a figlia... pecchè si no nun se spiega comm''è che tenene tutta 'sta cazzimma...

GS     parole sante... pecché, comm''a gir''e comm''a vuote, alla fine, tu hai sempe tuorto e lloro sempe ragione...

FF      esattamente... (avvicinandosi a Gennaro...)  Ma cu mme, fanno palla corta..., pecché a me, pure si me veneno pe dereto... nun me fanno!

GS       over''e pecché, tu che tien''e speciale?... puort''e mutand''e fierro!!!

FF        nun c'è bisogno Gennà, ie, so' cchiù furb''e lloro...

GS       e cioè, famme capì?

FF        (abbassandosi verso Gennaro, muovendosi in modo furtivo, con voce roca e dando un ritmo musicale da suspance alle parole...) io indago... po' mecco spie...  piazz''e trappule e trabbucchette... (fermandosi di botto ed assumendo una posa seria e decisa...)  e m'arrenno sulo quando zell''e maruzze... veneno fore...

GS       nun te capisco, ma 'e che zelle e maruzze staie parlanno?      

FF        delle tresche! e delle corne! Gennà, ecch''e che sto' parlanno!...  Nuie ce smazzammo e cercammo d'accuntentarle c'ogni cosa... e lloro che fanno?

GS       che fanno?

FF        ce metten''e corna cu 'o primmo ca' trovano!

GS       uh... Francù, ma pe' te è, chistu fatto de' corn''e proprio nu chiuvo fisso...

FF        ebbene si!..., e saie pecché?

GS       no!

FF        pecché ie so' sicuro che Rituccia tene n'amante!

GS       ma nun me fa ridere... nun è possibile, ie 'a cunosco bona e nun me pare propri''o tipo e...

FF        Ecco l'errore!!! tu te faie cundiziunà all'apparenza, ie invece no!

GS       ma qua' apparenze, chella è proprio 'na bona femmena...

FF        L'hai detto!!!..., hai centrato il punto...

GS       e cioé?

FF        come hai detto, è 'na...?

GS       bona femmena...

FF        quindi, io ti chiedo, essendo bona, comm''e possibile che nisciuno ce mett'o penziero...

GS       ma che significa è logico che essendo 'na bella femmena, tutte quant''a guardano, ma chesto nun vo dicere...

FF        no, no vodicere, vo dicere...

GS       si, quaccheduno ce pruverà pure, ma...

FF        (alterandosi...) niente ma..., lei non può resistere a tutte st'uommene che ce giran''attuorno??... e a vota penzo ch'era meglio si me spusavo cu 'na racchia brutt''e pelosa, accussì nisciuno l'addurava...

 GS      Francù tu si continu''accussì 'o muor''e pecundria, ''o vaie 'o manicomio... (fa per andare, poi si ferma, pensa e...) e no!... aggio sbagliato, pecché visto che 'e manicomie ll'hanno chiuse...  (deciso...) può sulo murì!

FF        fa 'o spiritoso tu... tu nun 'o saie che significa, pircio si vuò fa 'na cosa bona, puortame 'nu cafè, c'aggia ire addu Vanda...

GS       all'atelier?

FF        si, m'ha chiammato, pecchè tene 'na perdita aret''o...

GS       uh quanto me dispiace, e pecché nun ha chiammat''o miereco?

FF        (ridacchiando...) ma ch'è capito?!... chella parlava da' perdita che ten''aret''o lavandino...

GS       scusa, avevo frainteso...

FF        (chinandosi verso Gennaro in modo ammiccante...) Vand''e proprio nu bellu piezz''e femmenone... (ammiccantemente...) dic''a verità tu 'na bella passat''e crem''a pistacchio 'ncopp''o turtanillo c'ha facisse senza cercà permess''è overo Gennarì...

GS       (serio... e offeso...) ma commo te permiette, ie so' felicemente spusato e nun 'e faccio 'sti cose... e me meravigli''e te, che pure si spusato, e vaie dicenno 'sti cose...

FF        e che vo' dicere, tu si spusat''ie so' spusato, che c'azzecca tutto questo... chell''è 'o sanghe, pe' chi 'o tene, ca' volle dint''e vene... quanno se 'ncontra 'na femmen''accussì... e po', nun te scurdà, ca' chella... è stata a Londr''e a Parigi... non dico altro...

GS       e chesto che significà...

FF        che certamente sarà 'na mast''a ffa ll'amore...

GS       allora secondo te, chelle che venen''a 'sti poste so' tutte zoccole?

FF        comma tutt''e femmene Gennà!

GS       ma allora pure mugliereta?

FF        che c'azzecca, muglierema è muglierema, e guaie a chi m'ha tocca, ma ll'ate, specialmente quann''o vonno, Gennà, ie c'ho dongo!!!

GS       Ma famm''o piacere si, a parlato 'o sciupafemmen''e copp''e quartiere... trase dint''o bar, che 'o cafè te lo pigli al banco...( ciò dicendo entra nel bar seguito da franco...)  

(giunge in piazza Pasquale, si guarda intorno come a voler cercar qualcuno, poi va verso il tavolino fuori al bar e sedendosi...)

PS        Ma cher'è, stammatin''e sciopero?... Gennà...,Gennà... ma che fin''ha fatto chisto??? (notando che nessuno risponde, si alza e...)  ne uè... ma ccà nun ce stà nisciuno?

GS       (uscendo dal bar...) ch''è stato... (notando Pasquale...)  Tu, tu si', ma ch''allucc''a ffà?

PS        Ma è mai possibile che uno vene for''o bar pe' se piglià nu cafè, e nun trov''a nisciuno po' urdinà?...

GS       (ironicamente...) e tu me l'aviva dicere, che quanno viene tu t'aggi''a fa truvà a banda de' berzagliere 'na dicin''e ballerine brasiliane...

PS        fa poc''o spiritos''e puortame nu café, che stammatina già sto' 'ncazzato pe' fatte de' mie... (si risiede ed inizia a picchiettare con le dita sul tavolino...)

GS       (nel vederlo, si avvicina e...) ma che t''e succieso?... e fatto quistione cu' quaccheruno?

PS        (nervosamente...) SI!, ma so' fatte che nun te riguardano, pirciò, (con fare imperioso...), famm''o café, e fa poche chiacchiere!

GS       (ironicamente, imitando la voce nasale di un negro...) zi bbuana, zi bbadrone (ciò dicendo saltellando rientra nel bar...)

 PS      (alzandosi, irato per la presa in giro di Gennaro...) Statt''accort''a te sa, pecché ie so' bello, buon''e caro, ma si me gir''a cimmicioccola, te chiavo nu cazzotto 'ncapo ca' te facc''addeventa cchiù nanett''e chello ca' si'!!!

GS       (dall'interno del bar...) a parlato Maciste... sint''a mme, datte 'na calmata, (dopo poco uscendo col vassoio con sopra il caffe ed un bicchiere d'acqua...) Pascà che chell''a vita già è 'na chiaveca, nun te ce mettere pure tu... (poggiando il vassoio sul tavolino...) tiè, pigliat''o café, e cerc''e te da 'na calmata, pecché, nun te credere e tenè l'esclusiva de' penziere... chill''e tenimmo tutte quante...

PS        (prende la tazzina ed inizia a girare il caffé col cucchiaino, accompagnando tale movimento con la testa. Poi si ferma, ingurgita in una sola bevuta il caffé e, poggiando la tazzina nel vassoio...) parle buono tu ch''e terat''a varc''o ssciutto...

GS       (sedendosi accanto a Pasquale...) che vuò dicere?

PS        (guardando Gennaro negli occhi e picchiettandolo col cucchiaino sulla spalla...) Tu tiene 'na  casa, n'attività e 'na bella mugliera pe' te cunzulà...

GS       (fermando la mano col cucchiaino...) Prima cosa statte quieto cu stu cucchiaino, che me spuorc''a cammisa, ma pecché tu nun tiene 'na casa e n'attività... e che t'allamiente... che te manca?

PS        (afferrando per un braccio Gennaro e muovendolo nervosamente a ritmo con le parole...) che me manca!, che me manca!..., e mo' spie pure!

GS       (svincolandosi dalla presa di Pasquale...) e t'aggio ditt''e nun me tucca, statte fermo cu' e mane... me da fastidio!...

PS        (poggiando le mani sul tavolino...) scusa, ma 'sto troppo nervuso...

GS       sbrunzulie, sbrunzulie, ma che tien''a sbrunzulià!!... parla cu 'a vocc''e queto cu 'e mane...

PS        e t'aggio chiesto scusa...

GS       e va buò, mo' dimme, qual'è 'o problema? (Pasquale, si china verso Gennaro e tenta di appoggiare la mano sulla spalla, ma Gennaro guardandolo in cagnesco...) allora parlo giapponese!!, ti 'a sta' fermo ch''e mane!

PS        (sollevando entrambe le mane, a palme aperte verso Gennaro...) scusa, scusa, nun ho faccio cchiù!

GS       (dubbioso...) e speriamo... comunque se po' sape' che t''e succieso? (Pasquale fa per prendere la tazzina del caffé, ma Gennaro, nel bloccargli la mano...) è fernuto, te le' zucato tutt'int''a 'na vota... e allora, che te manca?

PS        (abbassando lo sguardo sul tavolino, a voce sommessa...) 'na femmena...

GS       ( ironicamente...) è chest'è?!?...

PS        e te pare poco?

GS       Pascà, 'a femmena è comm''a nu mistero maie svelato... è nu piacere che spisso fa male... Pasca, 'a femmen''è comm''e l'uov''e Pasca tene semp''annascuso 'na surpresa...

PS        tu parl''accussì, ma intanto te si spusato, ie invece no... e 'o vulesse fa!

GS       Te pozzo da nu cunziglio d''amico, è proprio pecché l'aggio pruvato che te pozzo dicere cu certezza che 'a femmena è fatta tutta sbagliata, pecché comm''a pigli''a piglie, te' 'ntusseche sempe... me capisce?

PS        si, te capisco... ma ie 'o voglio pruvà 'o stesso,

GS       Tma allora si fesso?!

PS        Si!!!... ma possibile maie ca' nisciuna femmena se vo' mettere cu mme?

GS       ma pecché c''e pruvato? 

PS        è certamente... e mica cu una sola..., Gennà, nun ce stà zetell''a 'stu paese fin''e a tutta Napule, con la quale nun c''aggio pruvato...

GS       Oh pebbacco!!!... e nisciun''e chest''a vuluto...

PS        No!!!...

GS       allora 'o fatt''è veramente grave... possibile che nisciuna s''è vuluta mettere cu tte?

PS        nisciuna... tutte quante, nun appen''aggi''abbiat''a parlà e ce mettere assieme... via!!!.. so' fuiute comm''a lepre... (Gennaro si accosta a Pasquale e inizia ad annusarlo...) ma che staie facenno?

GS       famme sentì... ma forze puzzasse...

PS        (offeso...) ma che staie dicenno!... ie me lavo doie o tre vot''o iuorno!!

GS       (lo guarda da capo a piedi, e mostrandolo...) eppure... tu certamente tiene quaccosa che nun và...

PS        ma che staie guardanno, ie tengo tuttucos''a posto...

GS       (si alza, gli gira intorno, poi si risiede, riflette, e...) dicene tutte quant''accussì, po' e vide meglio... e truov''o scunciglio...

PS        ma qua scuncigli''e scunciglie, ie, nun dico ca' so' perfetto, ma poco ce manca, e capì!?!

GS       ie l'aggio capito Pascà, ma se vede ch''e femmene NO!

PS        ma fa che sbagli''a parlà cu lloro?

GS       po' essere, chell''e femmene ce tenen''assaie a commo uno ce parla.. famme sentì, tu che lle dice?

PS        e che lle dico, che lle dico...

GS       e, si,  che lle dice?

PS        nu mumento, nun me da' pressa... mo' nun me vene...

GS       e cerch''e to' fa venì, concentrati...

PS        ecco, si, me so' arricuradato... lle dico: (infoiato...) " tu si troppo bona, a mme me piace assaie... te vuò mettere cu mme..."

GS       uè, uè uè... e datte 'na calmata, è logico che se ne fuiene... tu me pare nu cuniglio mascherat''a puorco, che nun vede 'a 'na cuneglia commo minim''a duie o tre anne, e chiste che mode so'...

PS        ma a me accussì me vene... 

GS       e te vene male Pascà, troppo male..., tu si nun cagne sistema, mureraie zetiello, e 'nganno te restarrann''e femmene...

PS        i che bell'augurio ca' me faie... (alzandosi nervosamente e andando via...) iuno sta sul''e scunzulato e chist''è l'aiuto ca' trova...(sta per entrare nel vicolo e Gennaro...)

GS       nè uè, sul''e scunzulato, guarda che te pigliat''o café e nun l''e pavato...

PS        (dal vicolo...) pienze sul''e sorde... po' pass''e t''o pavo, signalo...

GS       è so' diue stammatina tiè... Aggio 'nzignato cu Amedeo, e sperammo ch''aggio chiuso cu Pascale...

(esce dal bar Franco e...)

FF        Ma cu chi stive parlanno Gennà?

GS       cu Pascale Sega...

FF        'o rattuso?

GS       a chello che m'ha ditto, pare pror''isso... ma tu che ne saie?

FF        Gennà, saie commo se dice... "Voc''e popolo, voc''e Dio..." Non c'è donna del paese, che non lo conosca comme un grande rattuso...

GS       puveriello, però me fa pena...

FF        a me no, pecché l'uommen''accussì, me fanno schifo...

GS       secondo me è malato...

FF        mo' hai detto bene, e si, pecché chill''e prorpio nu malato...

GS       forze si iess''add''o miereco...

FF        ma qua miereco, a chillo ce vuless''o carcer''a vita, dint''a 'na cella a pan''e bromuro, po' calma 'a foia ca' tene... (guardando l'orologio...) uè, uè, ma ccà tra 'na ripp''e 'na rappa s''è fatto tarde, ie me n'agg''a ire, ce vedimmo Gennà... ( ciò dicendo fa per andare, ma Gennaro...)

GS       nu mumento Francù, 'e pavat''o café?

FF        (girandosi e portandosi le mani alle tempie...) i che cap''e merda, no, (estraendo il portafogli dalla tasca...) quant''è?

GS       'o café so' ottanta centesimi...

FF        veramente m''aggio piglieto pure 'na parigina...

GS       ambè allora so' dui''euro e quaranta centesimi...

FF        ma comm'è tu 'e pizzett''e faie semp''uttanta centesime?...

GS       (ironicamente...) si, ma tu te' pigliat''a parigina

FF        embè?

GS       chell'è cchiù esperta, quindi cost''o doppio...

FF        (poggiando le monete sul tavolino...) sfutte tu... comunque ccà ce sta' n''eur''e sissanta, e vaie buono tu... (ciò dicendo, va via....)

GS       (si alza, raccogle i soldi dal tavolino, li mette in tasca, si guarda intorno, e sospirando...) Mah... vaco buon''ie...? e diciamo così, almeno facimmo fess''o penziero... (ciò dicendo rientra nel bar.)

(Dopo poco giungono dal vicolo a sinistra, prima Nando, Olga,che si siedono al bar, dopo qualche istante giungono Clara e Don Mario. Quest'ultimo nel vedere Nando...)         

scena 5.1  [ Mario - Nando - Olga - Clara - Gennaro - Amalia ]

MP      carissimo Nanduccio, che piacere incontrati sei qui per il caffé...

NG      (girandosi verso don Mario...) Uè don Mà, nisciun''o fa com''a fratemo... 

MP      (avvicinandosi a Nando e scrutando il cielo...) ma perché, pensi che piova?

NG      no, pecché?

MP      m'hai chiesto se avevo l'ombrello?

(Clara, alle spalle di don mario, fa cenno a Olga che il parroco è un po' sordo e di alzare la voce...)

OM      (comprendendo ed alzando il volume della voce...) ma no, Nando vi stava dicendo che...

MP      (facendo segno d'abbassare il volume della voce...)  Uè uè, e ch''alluccà ffa, ie ce sento buono, pe' grazi''e Dio...

NG      l'avita scusà, nuie vennimmo ccà, addu Gennaro...

GS       (uscendo dal bar..) ma che bella cumpagnia.. (ciò dicendo si avvicina a Nando...)

NG      (passando un braccio attorno alle spalle di Gennaro...) oiccan''oì, fratem''o gemello...

MP      siete gemelli?... vuie nun v'assumigliate proprio...

OM      non si somigliano perché sono eterozigoti...

MP      (ridacchiando...) Infatti, Nanducc''è nu palo da' luce... e Gennaro è 'na pres''e currente...  

NG      comunque che ve putimm''offrì?

CD     nulla, grazie, tra poco, abbiamo la funzione e...

MP      (girandosi verso Clara e lanciandole un'occhiataccia...) Statte zitta tu!... 'a funzion''accuminc''sei e mezza, (rivolgendosi a Nando...) accettiamo l'invito.

OM      cosa prendete?

MP      Un cornetto ed un caffé... anzi facciamo due cornetti, n'ato mo' mangio doppo...

OM    e tu Clara, prendi lo stesso? 

CD     per me niente caffè, prendo una camomilla, sapete, sto molto agitata...

OM    è come mai?

CD     (avvicinandosi ad Olga...) alla funzione verrà anche il Vescovo per ascoltare la nostra corale...

OM    e dov'è il problema?

CD     sua eccellenza è un musicologo, quindi competente in materia, ed il nostro è un piccolo coro di paese, formato da persone che lo fanno per fede, senza alcuna preparazione...

OM    e va bene, penso che se sua eccellenza, da persona colta qual'è, capirà e premierà gli sforzi che fate...

CD     pensi?

OM    ne sono più che certa...

NG      Olga pe' tte 'o solito cafè schiumato?..

OM    si caro, lo sai che la mattina preferisco stare leggera, (rivolta a Clara...) il cornetto mi gonfia...

CD     hai proprio ragione, io sono ghiotta di cornetti, ma li devo evitare...

MP      ie invece, nun me ne faccio 'e 'sti probleme, quanno pozzo, me ne magno duie o tre...

NG     (rivolgendosi verso l'entrata del bar, a voce sostenuta...) Bene, Gennarì, portace tre caffè, però un''adda essere schiumato, 'na cammumilla e tre cornetti...

MP      verament''ogge me ne magno sulo duie...

NG     e nun ve preoccupate... pecché 'o terz''è 'o mie...

MP     scusa, avevo frainteso...

OM    (rivolto a Don Mario...) Parroco, e voi come mai state da queste parti?

MP      Stavamo girando per trovare del nastro bianco...

CD      si, ci occorre per fare dei fiocchi da mettere in petto a tutte le coriste...

MP      Ma non è che ce l'avreste voi?

OM      veramente noi abbiamo del nastro bianco, ma è quello che usiamo per guarnire le torte...

MP      andrà benissimo, sempe nu nastr''è, nun ve pare?

NG      ma a vuie quanto ve ne serve?

CD      il coro è formato da una ventina di elementi, facendo una media di mezzo metro a fiocco, occorreranno dieci metri...

(in quell'istante esce dal Bar Gennaro con il vassoio...)

GS       Ecco quà, qui ci sono: tre cornetti, due caffé normali, un caffé schiumato per la mia cognatina Olga, e la camomilla... (guarda il parroco e...) si, 'a camomilla è po' parrucchiano bello...

MP      ma fusse pazzo Gennarì, 'a chi 'o vuò da' 'stu glistere po' stommeco...

OM    al parroco devi dare un caffè e due cornetti...

GS       (rivolto al pubblico...) A salute... e tiè tiè... chell'è 'a fede ca' port''a famma... ( mentre poggia il vassoio sul tavolino, il parroco prende velocemente un cornetto ed inizia voracemente a mangialo, Gennaro nel vederlo con la voce che gli scema in gola...) servitevi pure... ( ciò dicendo si mette sull'entrata delbar...)

( Il parroco mangia voracemente il cornetto mentre gli altri sorseggiano le loro bevande...)

NP       (guardando il parroco divorare a quel modo il cornetto, ironicamente...) azz.. ma chesta nun è famma... è lopa...

MP      (Mugugna qualcosa a bocca piena, poi ingoia il boccone, beve un pò d'acqua e... ) sto' diuno d''aier''e sera... e mo' 'o stommaco nun fa ato che murmulià..(rivolgendosi a Gennaro...) si vuò fa 'na cosa bona, 'ncartame chisto, (mostrando il cornetto sul vassoio... ) che doppo me l'aggi''à purtà!

GS       (prendendo con un tovagliolino il cornetto dal vassoio...) sarete servito all'istante...

NP       (rivolto a Gennaro...) ch'i 'avè?

GS       (estraendo il block notes e la penna dalla tasca...inizia a scrivere...) dunque: tre cafè e 'na cammumilla so' 3,20; più tre conette ca veneno 2,40, in tutto fa 5 eur''e 60 centesimi.(ciò dicendo entra nel bar.)

NP       (prendendo il portafogli prende da questi i soldi e porgendoli a Gennaro...) ecco qua, e tienet''o riesto...

GS       (prendendo i soldi...) ti ringrazio fratè, so' 40 centesim''e mazzetta,(ironicamente...) t'aviss''arruvinà?!?!?...(ciò dicendo entra nel bar.)

NP       E chist''e fratem''oì... semp''e sul''attaccat''e sorde... (poi alzandosi, fa cenno ad Olga di fare altrettanto e rivolto a Don Mario...) Parrucchà, nuie ce ne iammo, pecché tenimmo che ffa, comunque mo' cuntrullammo e si c'è stà 'o nastro, vo' purtammo dint''a parrocchia...

CD      però dovete fare in fretta, altrimenti non ce la facciamo per la funzione...

OM      è logico, abbiamo capito che avete fretta, comunque lo sapete, noi stiamo (mostrando il vicolo...) lì, nel vicolo, a dieci metri, il tempo di arrivare, controllare e ve lo facciamo sapere...

MP      Tanto pe' ffa 'e cose bone, mo' venimmo 'nziemm''a vuie, accussì, si 'o truvate, c'ha pigliammo pure...

OM      per noi va bene, (rivolgendosi a Nando...) dico bene caro, (Nando annuisce...)

MP      (alzandosi...) Bene... (girandosi verso l'entrata del bar...) Gennà, è pront''o pacchetto?

GS       (uscendo velocemente dal bar, col pacchetto in mano...) Ecco qua, prontissimo. (ciò dicendo lo da a don Mario che preso il pacchetto, con Olga, Clara e Nando va via nel vicolo parlottando con loro. Gennaro li guarda andar via e quando scompaiono nel vicolo...) i che zecca cavallina ca' è 'stu parrucchiano, ogni ghiurno trov''a quaccheduno che ll'offr''a calazione, e, a chello ch''aggio sentuto, stammatin''a truvato pur''a chi ll''ha rialat''o nastro 'e nocche... (esce dal bar Amalia che nel sentire le ultime parole di Gennaro, gli si avvicina alle spalle e..)

AS       e chesto saie fa'... 'o ranauottolo murmuliatore..

GS       (sobbalzando...) ch''i 'a passà maie niente, m''e fatto zumpà!

AS       ed è normale pe' nu ranauottolo è zumpà... ma moì vir''e trasì che s'adda cagna 'o fust''e da' birra. (ciò dicendo rientra seguita da Gennaro che, le fa le smorfie dietro. Amalia, conoscendolo bene, si ferma di botto e senza voltarsi...) è inutile che te miett''a fa 'o pullecenella... circh''e fa' ll'ommo... pure si pe' tte è difficile... (ciò dicendo rientra.)

GS       nun c'è che ffa, 'e femmene, nun se fanno fa, pure si ce vaie peddereto,  te riescen''a vedè!... Mah?!?!?... commo fanno... non si sa'! (ciò dicendo rientra nel bar.)

(dal vicolo arrivano, parlando tra loro, Rita e Vanda... )

scena 6.1 [ Rita - Clara - Vanda ]

RS       (avvicinandosi al tavolino del bar...) Vanda, Io non so come sono andate le cose, ma conoscendo il tipo, te pozz''assicurà, che t''e ghiuta bona... (ciò dicendo si siede e fa cenno a Vanda. )

VL       Rita, senti, io sono stata in tanti posti, ma ti assicuro che un individuo simile non l'ho mai incontrato... ( ciò dicendo si siede. Dal vicolo giunge Clara che nel vedere le due...)

CD      State quà, ma non venite alla funzione?

VL       Clarè, tengo certe funzioni per la testa che non credo proprio di poter venire...

CD      Uh quanto me dispiace, ma è successo qualcosa di grave?

RS       Si, la colpa è di quel bellimbusto di Pasquale, lo conosci?

CD      Si, il proprietario dell'auto salone, pecché, ch'ha fatto?

RS       (fa un cenno a Vanda, per capire se può parlare, visto che Vanda annuisce...) è andato nel laboratorio di Vanda, con la scusa di voler comprare un capo d'abbigliamento, poi, all'improvviso...

VL       (tappando la bocca a Rita, irata...) zitta!, zitta! non mi va di risentirlo...

CD      è no, accussì nun se fa, tu lo sai, siamo amiche, ed alle amiche si dice tutto, su, Rita fernisc''e cuntà...

(Rita rifà cenno a Vanda, per capire se continuare, e Vanda annuisce e rita continua...)     

RS       Stu spuoco, mentre Vanda gli voltava le spalle per prendere un capo dall'attaccapanni... c'ha mis''e mane 'ncopp''o culo!

CD      Uh Madonna!! (ciò dicendo si siede con le amiche e...) ma è peccato, non si fa...

RS       Nuie 'o sapimmo,  ma chillo chiaveco no!

CD      e poi che ha fatto?

RS       Niente...

VL       no, c'è dell'altro...

RS       overo? 

CD      e dai su, racconta...

VL       sembrava un polipo, ha iniziato a toccarmi dicendomi che lui mi amava e che stava impazzendo per me...

RS       ma... fino a dove t'ha toccata?

VL       (con vergogna...) dovunque... (ciò dicendo abbassa la testa sulle braccia conserte sul tavolino)

CD      (con voce ecclesiale...) Santa Veronica incoronata... perdonali per questa toccata... San Cirillo onnipresente fa che il piecuro si pente... (si alza, gira intorno al tavolino si pone alle spalle di Vanda e ponendole le mani sulla testa...) Satanasso esci da questo corpo... libera questo corpo sconsolato da ogni peccato... Esci!!! te lo ordino nel nome del Signore...

RS       (con voce sostenuta...) né ué Clara!, ma che staie a ffa l'esorcista...

CD      (tornando a sedere...) volevo solo aiutarla, non vedi che soffre (mostrando Vanda...) la vedi come soffre...

RS       ma nun è certo accussì che 'a putimm''aiutà, s'addà capì buono chello ca' è succiesso... (rivolgendosi a Vanda, con dolcezza...) su, non fare così, non è da te, riprenditi, e se ti và, raccontaci tutto, senza trascurare nulla...

CD      ( con curiosità...) no no raccontancello pure se non ti va...

( Rita lancia un'occhiata a Clara la quale zittisce...)

VL       (sollevando la testa, con decisione...) avete ragione, non può certo essere uno omuncolo Pasquale Sega, a distruggere la mia vita...

CL       (in modo ossessivo, chinandosi su Vanda, con curiosità...) su, su, dicci il resto...

RS       (staccando Clara da Vanda, con decisione...) e falla risciatà, lievet''a cuollo e falla parlà... dai Vanda, dicci com'è andata...

VL       (ricercando in se stessa tutte le forze, inizia a raccontare...) dopo avermi palpeggiata, mi ha sollevato la gonna...

CD      (esterrefatta...) Oh San Callisto sconsolato?!?!?

RS       (zittendo Clara...) mo' accummience n'ata vota cu 'sti giaculatorie... statte zitt''e falla parlà!

CD      (mettendo gli indici delle mani a croce sulle labbra...) mi ammutolisco...

RS      (rivolta a Clara...) e speriamo per sempre!...(rivolta a Vanda...) vai avanti...

VL       (cercando la forza di continuare...con voce incomprensibile che le si spegne in gola...) e mi ha s....ppato le m...andine...

CD      (non comprendendo avvicinandosi a Vanda porgendo l'orecchio...)AHhhh!, che ditto, nun s'è capito...

RS       sinceramente manch'ie aggio capito, ma che ditto?

VL       (guardando Rita negli occhi...con voce sicura ma piena di vergogna...) mi ha strappato le mutandine...

CD      uh mannagg''o papunciello... ma queste cose nun se fanno!... e famme capì..si rimast''annuda?

VL       ma no, avevo la gonna...

CD      menu male va, tu stiv''a risech''e piglià nu malanno...

RS       e vide si truve pace... (a Vanda...) e poì...

VL       compendendo che la cosa stava degenerando, sono riuscita a svincolarmi dalla presa e mi sono rifugiata nel bagno...

RS       certo che te l''e vista brutta...

CD      ma che dici Rita, ha ditto ca' tenev''a gonna...

RS       ie ho dico che a parlà cu tte 'e 'sti cose è nu guaio passato... pecché tu, nun 'e capisce...

CD      (offesa ed irata..) ie nun ne capisco??!?...

RS       si, è così

CD      e invece no, pecché ie capisco tuttucose, 

RS       (ironicamente...) overo? e commo faie a saperle?

CD      me l'ha spiegato Don Mario...

RS       Don Mario?

CD      Si!

RS       (incuriosita...) e allora mo'  facce sentì, commo te l'ha spiegato?...

CD      ci ha parlato delle farfalle, dei fiori e dell'ape...

VL       L'ape?

CD      si, l'ape... forse voi non lo sapete perché l'ape svolazza nei prati?

RS       No

CD      e allora non sapete niente?

VL       che ci vuoi fare, siamo ignoranti in materia...

RS       su, educici tu...

CD      bene, allora mo ve lo spiego... (con tono dolce...) l'ape svolazza leggiadra nei prati, co' pungiglione pronto... (con tono deciso...) pecché se vo' fotter''o nettare che sta dint''o pistillo!

RS       (con ironia...) ma che mariola...

VL       ma, o ffa co' pungiglione?

CD      questo  non ce l'ha spiegato, ma ci ha detto di stare molto attenti all'ape che canta nel coro...

RS       è chi è chest'ape? ...

CD      si chiama l'ape corina... (le due scoppiano a ridere... e Clara, seria, le riprende...) voi ridete, da quello che ho capito, dev'essere un'ape pericolosissima...

RS       (con tono serio...) Clara, stamm'a sentì, chella ce sta' pure L'ape_rmanente, ca' è chella che t'acconc''e capille...

VL       (ridacchiando...) e nun t''e scurdà e l'ape rugina che è a cchiù doc''e tutte quante...

CD      (offesa ed arrabiata...) vuie me vulite sfotter''e overo?

RS       (ironicamente...)  Nooo, ma che vaie pensanno...

VL       (guardando l'orologio...) uè, ma chello se so' fatt''e quatt''e mezza, io devo andare ad aprire il laboratorio...

RS       (ironicamente...)  e mannace l'Ape_rtura... chella t''e ll'arap''ess''o laboratorio...

VL       (seria...) dai basta... si no chest''overo se piglia collera

CD      (cercando di camuffare la rabbia...) ie nun me piglio collera nun te preoccupà... 'o saccio ca' vuie pazziate...

RS       bene..., allora che fate?... restate qua?

RS       (alzandosi...)  No, no, vengo con te, t'accompagno, nun se po' mai sapè, avessa turnà (ironicamente...)  L'Ape_rattosa...

CD      e chi è chest'ata mo'?

RS       Pasquale!

CD      è pecché 'o chiamm''accussì, farz''e uno che se ratta sempe?

VL       fa 'na cosa, fatto spiegà a don Mario, ca' è meglio

RS       si, si, fatt''o spiegà... e vide ca' certamente te parlarrà de' cuniglie, pecché l'ape, nun e fanno 'sti cose... ( avvicinandosi a Clara...) tu che faie, rieste ccà?

CD      no, vengo anch'io, vi faccio compagnia fino alla parrocchia, poi vi lascio perchè alle 18:30 c'è la funzione, (ciò dicendo si alza e va via con le due amiche...)

(Giungono in piazza Amedeo e Marcella, Amedeo si guarda intorno e rivolto a Marcella...)

scena 7.1 [ Amalia - Marcella - Amedeo - Gennaro ]

AF       Vieni, siediamci qui, (mostrando le sedie ...) a riposar le membra e a ristorar lo corpo...

MB      (preoccupata...)  Ma perché, Uccio, Non ti senti bene?

AF       Non so', pare commo si' 'o core, se fosse sfastediat''e pumpà... (sedendosi e portandosi la mano destra sul cuore...) 'o siente, mo' sbatte... e mo' no... mo' sbatt''e mo no...

MB      (agitata.. correndo verso l'entrata del bar, e a voce sostenuta..) Aiutatemi... Aiutatemi... il mio Uccio sta male...

GS       (uscendo dal bar, seguito da Amalia...) ch''è succiesso?...

AS       (spingendo di lato Gennaro...)  Ch''è stato?

MB      (avvicinandosi ad Amedeo...)   Si è sentito male, aiutatemi...

AS       (rivolta a Gennaro e spingendolo verso l'entrata del bar...)  Curre va a chiamma 'o 118...

GS       (cercando di opporsi alla spinta...) e nu mumento, verimmo primm''e che se tratta, si no che ll'e dic''a chille do' 113...

AF       (con un filo di voce...)  Signor''Amà, andate voi a telefonare, si no 'stu coso curto e capace che ffa venì 'o carr''attezz''invec''e l'ambulanza.. e dicitece che è 'o core...

GS       (avvicinandosi ad Amalia, sotto voce...) chisto pure quanno stà iettann''o sango fa 'o spiritoso...

AS       (guardandolo con disappunto...) Ma statte zitto!, chill'ave ragione, ma commo ie te dic''e chiammà 'o 118 e tu vuò chiammà 'o 113?... che n'avimm''a fa da polizia!...  

GS       ma tu 'o saie che ie cu 'e nummere nun tanto ce vaco daccordo...

AS     ( avviandosi nel bar...) meglio che vac''ie...  

( Intanto Amedeo s'accascia sulla sedia e abbassa la testa...)

MB      Uh madonna!!!... (impaurita a voce sostenuta girandosi verso Gennaro...) è muoto!!!

GS       (avvicinandosi ad Amedeo gli prende il polso e...) ecco... ci sono... l'ho preso...

MB      ( prendendo l'altro polso...) anch'io

GS       (sul motivo dell'overture del Guglielmo Tell di Bethoven... ) Po, poppo, poppo, poppopoppo...

MB      ( a controtempo con Gennaro...) Po' - po'!

GS       po, poppo, poppopoppo po po...

MB      Po' - po'!

GS       (freneticamente sul motivo in crescendo... ) Poppo - poppopoppoppo prporopopoppo poppopoppoppo pororororopo' pororororopo' poppoppoporopo poppopoporopo...

MB     (notando Gennaro in preda ai movimenti che fa... con voce impaurita e sostenuta...) Gennà ma che fate?...

GS       (rallentando, chiude il motivo ed i movimenti... ) Poroporopo' - - po' -- po'!

MB     ditemi come sta?

GS       (fermandosi di scatto e ricomponendosi... )  chello c''aggio sentuto, 'a mumente pare 'na corz''e cavalle 'mbezzarrute, po' s'ammoscia e par''on Libborio cu 'a paposcia...

MB      (a voce stizzita...) ma che dite, nun ve capisco...

AF       (sollevando lentamente la testa e guardando Gennaro...) Tu chi sei?

GS       (rivolto a Marcella...)  zitta che s''è sta ripiglianno... (rivolto ad Amedeo...) so' Gennaro...

AF       (guardando meglio...) Allora sto in paradiso... e ditemi San Gennà, qua ve le vedete le partite del Napoli...

MB      (meravigliata...) uh... va pigliato pe' San Gennaro, assecondatelo, assecondatelo...

GS       (cercando di accontentare Marcella, con tono serio ed ecclesiale...) Vedi fratello, per stare in pace, evitiamo queste cose che facite 'ncopp''a terra...

( Amedeo nel riprendersi meglio, guarda Gennaro, capisce chi è, e...)

AF       Tu, tu si'... allora nun so' muort''ancora?

GS       no, siete vivo!      

MB      Menu male... adesso avviso Amalia... ( ciò dicendo entra nel bar.)

(Amedeo notando d'essere rimasto solo con Gennaro, afferrandolo per il colletto della camicia, e tirandolo verso di se...)

AF       (con voce decisa...) tu... mi devi fare un piacere...   

GS       se posso...

AF       puoi, puoi, anche perché è il mio ultimo desiderio, primm''e murì...

GS       Ma che dicite, vuie state chin''e salute e...

AF       e nun dicere sempe strunzate, almeno per una volta, sii serio!!

GS       ma ie..

AF       ma tu è meglio si te staie zitto e me staie a sentì, sei pronto ad ascoltare, senza commentare?

GS       dicite...

AF       Dunque, come ben sai io sono un super tifoso del Napoli...

GS       e nun ve preoccupate, chesto nun è peccato...

AF       (guardandolo in cagnesco, e con voce decisa...) questo lo so bene, ma non è questo il punto...

GS       e qual'è?

AF       Si te staie zitt''e me siente, forz''o capisce... Tu devi andare nel club juventino, quello che sta a piazza Matteotti, 'o cunusce? ( nel vedere che Gennaro annuisce, prosegue...) bene, entri e mi fai la tessera di tifoso della Juventus...

GS       ma commo, nun aggio capito, uno comm''e vuie...

AF       Si hai capito bene, primm''e murì, è il mio ultimo desiderio e pirciò lo devi fare, vogli''a tessera juventina!!!

GS       uh Gesù, Giusepp''e Maria... ma pecché?

AF       Strunz!

GS       a mme?

AF       e si, visto che stammo sule... comunque vista la tua ignoranza nun può capì!!

GS       ma che ce sta 'a capì... vuie tifosissimo del Napoli, 'npunt''e morte, vulit''addeventà tifoso da' juve?

AF       Strunz!!!

GS     semp''a mme?!?

AF       è certo, pecché accussì quanno moro, sarrà muorto un''e lloro, e no nu tifoso Napulitano, e capito mo'!!!

GS       (pensandoci su, ed annuendo meravigliato... ) giusto, nun c'avevo penzato, so' proprio strunz, avite raggione... mò vaco subbeto, (estraendo dalla tasca un notes....) datem''e connotate...

AF       Scrivi: Professor Amedeo Friccone, nato a Napoli il 28 marzo del 1953.

GS       (finito di scrivere...) Azz, so' tutte nummere cu 'o tre, e mo' m''e ghioc''o banculotto...

AF       miettece cinch'euro pure pe' mme!

GS       mò ce vaco subbeto... (fa per andare poi si ferma e...) e nu mument''e cinch''euro

AF       miettele 'ncopp''o cunto... po' si pigliammo te dongo...

GS       e me pare iusto, tanto so' strunzo!!! (ciò dicendo andando via...) però ce mecco pur''o vintidoie, vista st'abbundanz''e pazze... (dal bar escono Marcella ed Amalia...)

AS       Gliel''ho detto, state a penziero tranquillo...

MB      si, questo l'ho capito, ma loro che v'hanno risposto?

AS       hanno detto che manderanno immediatamente, prima un cardiologo, poi se la cosa è grave, mandano l'ambulanza...

MB      speriamo che fann''ampresso... non vorrei ca' succedess''o papuocchio...

AF       (nell'udire ciò, rivolto alla moglie...) Stai calma e serena, sono più che sicuro che non morirò, prima che torn''o curto...

MB      e chi è chisto?

AF     (mostrando Amalia...) è 'o marito da' signora...

AS     secondo me, c'è passato, e sta' meglio, si no nun teness''a cap''a pazzia...

(in qual momento giunge dal vicolo il cardiologo ed un infermiere. Il cardiologo rivolgendosi ai presenti...)

scena 8.1 [ Federico - Marcella - Filomena - Amedeo - Amalia - Gennaro ]

FO       dov'è il paziente?

MB      (mostrando Amedeo...)  e lui, ma sta meglio...

FL       (avvicinandosi ad Amedeo e aprendo la borsa del medico...)  non è detto, (con modi appena accennati da effeminato...) po' essere pur''a migliuria da' morte...

AF       (guardando l'infermiere...) Nè, Ciucciuvettela...

FL      veramente mi chiamo Federico, per l'esattezza Federico Lopiglio...

AF     sarà, ma io da quel che hai proferito, e da come l'hai detto, è meglio si 'o piglie cchiù a llà, (spingendo con forza su un lato Federico...) mo' e meglio se fai spazio alla dottoressa...

FL      (barcollando per l'energica spinta...) uè, uè... e non spingete, (rivolto a Filomena...) , ma chisto, 'npunt''e morte, tene sta' saluta

FO       ( comprendendo la gaffe di Federico, per stemperare la cosa, avvicinandosi ad Amedeo...) dovete scusarlo, è un infermiere in prova,

FL      (rivolto a Filomena, con meraviglia...) ancora in prova?... ie sto' 'a cchiù 'e n''anno cu vuie...

FO     si, e mettiti in testa che se non migliori sia come comportamento che come professionalità, io alla fine del mese, ti licenzio. Così ti metti a fare l'investigatore a tempo pieno... 

FL     ah, quest''è, allora il vostro è un puntiglio... io l'investigatore  lo faccio come seconda attività, e non tolgo nulla al lavoro che faccio per voi...

FO       ma già il nome che hai dato all'agenzia investigativa è tutto da ridere...

FL       ma pecché, " Freddy si' t''e 'ncoccio..." è nu bruttu nomme?

(tutti i presenti scappano a ridere)

AS       (ridacchiando...) scusate, ma che vo' venì a significà?

FL       Freddy è il mio nome americanizzato, sapete, attira di più, e po' il "si' t''e 'ncoccio", è napoletano, visto che opero qua, e vuol dire "se ti acchiappo sul fatto", ed è molto significativo, nun ve pare?

MB      certo che ne tenit''e fantasia, e overo Amà...

FO       meglio lasciar perdere, pensiamo al paziente ora... (rivolgendosi ad Amedeo...) permettete... (ciò dicendo si siede accanto ad Amedeo.)

AF       prego fate pure, ma vi posso assicurare che mi sento molto meglio...

FL       (offeso ed indispettito per come viene trattato dalla dottoressa...)  se le cose stanno così, mo ve lass''e me ne vaco.... ( fa per andare poi si gira verso Filomena e...)  ccà vo' chiagnite vuie...

(Ciò dicendo va via velocemente mentre la dottoressa prende dalla borsa lo stetoscopio, e facendo segno a tutti di stare in silenzio, inizia ad auscultare. Tutti la guardano in silenzio. Filomena mentre ausculta, notando delle aritmie esprime, col viso le proprie preoccupazioni.Marcella nel notarlo...

MB      ( preoccupata...) è grave?

FO       Ssssssss... fatemi visitare!... (dopo poco, togliendosi lo stetoscopio e rivolgendosi ad Amedeo...)mah?... Signor Amedeo, qui abbiamo un cuore un po' matterello...

AF       si sarà adeguato a tutto il resto...

FO       mi fa piacere che la prendiate con ironia, ma credo che, viste le condizioni, dobbiate fare un ciclo di accertamenti per verificare le reali condizioni, vedete, col cuore non si scherza, poiché può fregarvi all'improvviso, questo è stato solo un campanello d'allarme, quindi, vi consiglio di venire, quanto prima, al mio studio privato, così facciamo tutti gli accertamenti ed eventualmente provvediamo ad una cura idonea... che mi dite?

AF       e che vi posso dire, avete già detto tutto voi, fissatemi un appuntamento e verrò...

MB      (preoccupata...) perché non ci andiamo subito...

FO       non c'è fretta, ormai la crisi è superata, al momento, oltre qualche lieve aritmia, non presenta altri sintomi preoccupanti, quindi, facciamolo riposare, poi con calma ci vediamo, (nel dire ciò, estrae l'agenda dalla borsa e dopo averla consultata...)che ne dite di vederci allo studio, venerdì pomeriggio alle 18:30?

AF       per me va benissimo, e ditemi, corro seri pericoli di lasciar questa terra... o posso star tranquillo a godermela ancora un po'...

FO       ( riponendo tutto nella borsa...)  Nello stato in cui siete attualmente non correte alcun pericolo, state bene, però dovete stare attento a non affaticarvi troppo, poi dopo la visita allo studio, vi saprò essere più chiara... Ora devo scappare poiché ho una visita da fare, buona giornata a tutti. (ciò dicendo va via...)

AS       Ringrazziann''a Dio, tutt''è bene quel che finisce bene...

MB      e speriamo sia così, pecché ie me so' futtuta da' paura...

AS       non far la tragica 'o moglie fortunata... vo' dicere che 'o Pataterno, m'ha cuncesso quacch''ata iurnata...

(in quell'istante giunge dal vicolo Gennaro che, avvicinandosi frettolosamente ad Amedeo e mostrando una tessera...

scena 9.1 [ Gennaro - Amedeo ]

GS       Ecco quà, (porgendogli la tessera...) tenite...

AF       (guardando le tessera tra le mani di Gennaro, con fare schifato...) e chesta ch'er''è?!?

GS       E la tessera che mi avete chiesto in punto di morte, chella da...

AF       (bloccando la parola a Gennaro, e riguardando schifato la tessera...) zitto! non devi mai nominare l'innominabile, porta male!!!...  e mo', visto che la tempesta è passata... (mostrando la tessera tra le mani di Gennaro...) chesta, primm''e mo', va' subbeto stracciata!!...

GS       provvedo subito... ( ciò dicendo inizia a strappare la tessera, lasciando cadere sul tavolino i pezzetti...)

AF       (guardando.... si alza e mostrando i pezzi di tessera strappati sul tavolino...) e come corpo morto... dopo penosa agonia...  cadde, stramazzando sul tavolino...  l'indegna immagine dello juventino...

GS       (a mo' di richiamo...) è NO!!!,

AF       ch'è stato?!?

GS       l'avete nominato!...

AF       statte tranquillo pecché ie 'o pozzo fa'!... ie tengo gli anticorpi, t''e scurdato?!?...

GS       avite ragione, m'era passat''a capa, sapite cu tanta cos''a penzà...

AF       ma che vuò penzà... tu nun i' 'a penzà, te po' fa male... (rivolto alla platea...) cu 'sti cose nun se pazzea... (girandosi di scatto verso Gennaro...) tu duie neurone tiene dint''a 'stu capucchione, e si' e faie fatica tropp''assaie, chille s'accideno e tu addeviente 'o Rre da' scemità...

GS       abbuò ià, aggio capito, tenite semp''a cap''a pazzia... mo' 'e 'sti piezz''e carta che ne faccio?

AF       iettel''int''o cesso, e quanno tir''o scareco cantale nu requiem... pecché mo', s'è stracciato nu juventino, ed è rinato nu napulitano!!! (ciò dicendo va via...) 

GS       (raccogliendo tutti i pezzetti della tessera dal tavolino e parlando a se stesso...) Gennà che ce vuò fare... quest''è la vita... ce sta chi sta sott''e chi invece sta 'ncoppa... ie 'sto semp''a sotto...

(in quell'istante esce dal bar Amalia che nell'udire l'ultima frase del marito....)

scena 10.1  [ Amalia - Gennaro ]

AS       Chist''è 'o problema... e nun te preoccupà, stasera ce mettimmo daccordo e te faccio sta a te a coppa, abbasta c'accucchiammo quaccosa...

GS       (guardando la moglie in modo rassegnato...) Cara mugliera, qua ci dobbiamo chiarire una volta per tutte, pecché quanno parl'ie, tu capisce sempe 'na cosa pe' n'ata,... quanno parle tu, ie nun te capìsco maie... come voglia mo fare?

AS       facimmo commo vuò tu, abbasta che facimmo!

GS       ma nun se po' ffa' accussi, pecché si facimmo commo dich'ie, po tu me dice che nun te piace, e stammo punt''e a capo...

AS       (avvicinandosi a Gennaro ed accarezzandolo sul viso...) nun te preoccupà, pecché si facimmo..., commo facimmo facimmo... a me me piaciarrà...

GS       Lievem''e man''a faccia, 'o saie ca' nun 'o supporto, e po' o staie dicenno sulo pe' me strunzià, è overo?

AS       (con voce suadente...) ma che dice Biscuttì... ie nun me permettesso maie do' ffa... ie te voglio bene...

GS       aggio visto quanto me ne vuò, è a stammatina che tra te e Amedeo, nun avite perzo l''occasione pe' me sfottere...

AS       ma che dice, nun è overo...         

GS       nun è overo?... " 'o curt''o rannuocchio, 'o senza cervelle, statte zitto ca' nun capisce niente..."

AS       e ghiammo nun fa accussi, cheste so' cose che se diceno, ma nun se penzano...

GS       vuie, forze nun ce penzate, ma ie no, pecché ie ce penz''e comme si ce penzo!

AS       te staie attaccanno 'ncoppa cierti strunzate... ma a pro di che?

GS       a pro di niente, pecché si so' curto è pecchè 'o destin''accussi 'a vuluto... l''e vist''a Nanduccio?

AS       si, embè...

GS       nun c'ha putevemo spartere l'altezza, primmo d'ascire d''a panz''e mammà?!?... no, chillu chiaveco se l''e pigliata tutta quant''isso, e a me m''a rimast''e remmasuglie...

AS       ma tu me si piaciut''accussì commo si, pecché aggio sempe penzato che dint''a votta piccerella c'è stà semp''o vino buono... peccato ch''è fernut''ampresso...

GS       ovvì ca è commo dich'ie... chi te l'ha ditto che è fernut''o vino? 

AS       (interessata alla cosa...) ma pecché 'o tien''ancora?

GS       è certo, che te pienze?

AS       allora stasera m''ho faie pruvà n'ata vota?

GS       'e ditto buono, n'ata vota è meglio, pecché mo' cu tutte 'sti penziere, penzo proprio che 'a votta s''e appelata!...

AS       ( avvicinandosi a Gennaro in modo sensuale, e con voce ammiccante...) e ghiammo, 'a spil''ie stà vuttazzella... e te faccio passa tutt''e penziere...

GS       (allontanandosi... con voce sicura...) T''aggio ditto ca' nun è cosa!!... sarrà pe' n''ata vota... ( ciò dicendo rientra nel bar.,..)

AS       (in modo minaccioso ed irato, rientrando nel bar...) Sarrà pe' n'atavota?... embé si 'stu poch''e vino ca' t''e rimost''o faie ire acito, te tagli''a cannola e 'a iett''int''o int''a munnezza!!

 

                ( musica n° 2  - chiude atto 1° -)

   F I N E     1°   A T T O 

ATTO 2°

scena 1.2     [ Amalia, Rita, Olga, Marcella, Vanda, Filomena e Mario ] ( musica n° 3  - apertura atto 2° -)     

( il sipario si apre sulla piazza. Sono le 9 del mattino, fuori al bar sono sedute Amalia, Rita, Olga, Marcella, Filomena e Vanda che discutono tra loro...)

RS       Amà, commo maie c''è chiammate, è succieso quaccosa?  ie te veco nu poco preoccupata, ma ch''è stato?

AS       Niente, niente, è sulo ch''a nu poch''e tiempo mio marito nun me penza cchiù commo faceva 'na vota...

MB      che vuoi dire?

AS       che voglio dire... voglio dire che 'a sera, quanno ce iamm''a cuccà, appen''appoi''a capa 'ncopp''o cuscino... patatrac... è part''o Palermo!

MB      uh a chell'or''e notte... è commo maie va a Palermo?

AS       ma che capito Marcè, chillo s'addorm''a suonno chino... (rivolta a Filomena...) vuie che ne penzate dutturè?

FO       a dire il vero, sull'argomento sono stati effettuati vari studi, alcuni tra questi hanno dato dei buoni risultati...

VL       e cioè?

FO       le impotesi più attendibili, sulle cause di questo comportamento, da parte degli uomini, sono tre, ovvero: la prima è dovuta allo stress accumulato durante il giorno; la seconda è che si stanno avviando verso la fase in cui si giunge alla "pace dei sensi"...

MB      (rivolta a Rita...) uh e che vo' dicere?

RS       Marcè vo' dicere, quanno ll'ommo (mimando con la mano chiusa a punta verso il basso...) abbi''a signà semp''e sei e mezza... e nun riesce cchiù a purtarl''a miezziuorno!

MB      (comprendendo...) uh... che peccato....

FO       spiegazione molto pittoresca... però significativa...

VL       (rivolta a Filomena... ) e la terza ipotesi?

FO       la terza è che l'uomo, come tutti gli uomini, è stanco della partner e sfoga i suoi bisogni sessuali con altre donnne compiacenti...

OM      si è pe' chesto, pure Nanduccio 'e cchiù e nu mese che 'a notte penza sul''a durmi... se mena dint''o lietto, me dice che sta' stanco... e doppo duie minute ronfa comm''a nu puorco...

VL       forse sarà così per tutti e due, gestiscono un locale ed una pizzerie, sono lavori stressanti e pesanti, quindi è più che possibile che siano stanchi, non vi pare?

AS       Mah?!?... sarrà commo dice, ma ie penzo che chiste fanno parte da' terz''ipotesi...

RS       v'aggi''a dicere 'a verità, 'e 'sti probleme nun''e tengo... Anze, chillo cu Francuccio, ogni nott''è commo fosse semp''a primma... si nun fosse pe' chella gelusia murbosa ca' tene...

MB      pur''ie nun me pozz''allamentà, 'o problem''a mme nun è 'a gelusia, ma è 'o fatto che 'a quanno Amedeo pigliaie chella botta, ogni tanto, quanno stammo cuccate, se gir''a parta mia, me guarda è nun m''arricunosce..(rivolta ad Amalia e Olga..) l'ata notte se scetaie, mentr'ie me stev''a guardà a televioona, me guardaie e me dicette: " Chi siete oh dolce puzzetta...

VL       (ridacchiando..) forse avrà detto pulzella... è tipico del professore...

MB      si, si propri''accussì... (guardando Vanda dubbiosa...) uè uè, ma tu comm''o saie?

RS       nun t''alterà Marcè, 'o prufessore quanno sta' e genio chiamm''a tutt''e femmene accussì, (rivolta a tutte...) dico bene?

FO       certo, però quando accadono queste situazioni, è meglio stere sull'allerta... e cercare di scoprirne le reali cause...

OM      giusto, pecché avit''ammettere che quanno succedeno cierti fatte, una s'abbi''a metter''e penziere... e chist''abbian''a girà  dint''e cervelle, e tu pienze ca' quaccos''e strano certamente stà succedenno... (rivolta alla sorella Amalia...) dico bene Amà? (amalia non le risponde perché è assorta nei suoi pensieri...ed Olga prendendole la mano pogiata sul tavolino, ripete...) ne uè, Amà, ma che te si' 'ncantata?

AS       (riprendendosi e girandosi verso Olga...) si, cioè no... ma che ditto?

MB      tua sorella steve dicenno ca' quanno accummencen''a girà pa' capa cierti penziere, quaccos''e strano ce stà... tu che ne pienze?

AS       penzo ca' è più che giusto, sia chello che a ditto Filomena che che Olga... anze sapite che ve dico, a me, m''è venuta n'idea, e cchiù ce penzo, cchiù me piace...

RS       e facce sentì, di che se tratta?

AS       quann''Amedeo se sentette male...

MB      (accennando ad un mancamento...) Ooooh... nun m''o rricurdà, che me faie sentì male...

OM     statte calma, chell''o sta sulo cuntanno...

AS       (rivolta a Marcella....) mo' staie bona, pozzo continuà?

MB      (riprendendosi...) si, continua, ma dicelo chianu chiano...

VL      (ridacchiando..) ma pecché si corre che te fa?

MB      (stizzita...) m'aggito tutta quanta... e me sent''e svenì!

AS       e va buò, (con voce pacata...) quando succedette chello che già sapite... (rivolgendosi a Marcella...)  così va bene?

MB      si...

AS       doppo poco arrevaie Filomena cu chillu 'nfermiere...

MB      a verità, a me pareva cchiù... (ridacchiando ed imitando le movenze di un''effeminato...) 'na 'nfermera...

FO       e non ti sbagli, io lo conosco bene, lui cerca di mascherare la sua vera indole sessuale, ma non ci riesce quasi mai... è un omosessuale!

OM     overo?  ma chi è chisto?

RS       si, si, (rivolta ad Amalia...) facce capì, ie 'a un''e chisto nun l'aggio maie cunusciuto... parla, facce sentì, facce sentì,...  

AS       (irata...) ma che facce sentì!... 'stu fatto nun è importante, caso maie ne parlammo doppo, mo' è importante che chisto tene n'agenzia investigativa...

OM     embé? 

AS       comm''embè, vista la nostra situazione, nuie 'o chiammammo, 'o facimmo 'ndagà... che ne penzate?

VL      si, ma vedi, a me sembra che così facendo manchiate di rispetto ai vostri mariti, e si, perché non avete uno straccio di prova che questi abbiano un amante, dico bene?

RS       effettivamente, Vand''ave ragione... Tu che ne pienze Filomè?

FO       a dire il vero, come investigatore non lo conosco bene, ma so' che gli affidano spesso dei lavori, di cui però non ne conosco i risultati...

AS       avrà pure ragione Vanda, ma si nun 'ndagammo, 'sti prove comm''è truvammo?

OM     é pure chest''è vero, quindi?

AS       ie dicesse d''o chiammà...

MB      e chi 'o chiamma?

AS       'o chiamm''ie.... pecchè, quanno stette ccà, (guardando Marcella... ) po' fatto che sapite... me faciette lassà nu bigliettin''e ll'agenzia (prende la borsa, la apre, scava con la mano, estrae un bigliettino da vistita e ponendolo sul tavolino...) eccolo quà...

VL      (lo prende e legge...)"Freddy si' te' 'ncoccio..."... mah??

FO       questo denota quanto sia eccentrico...

AS       si, è nu tipo nu poco strano...

MB      'o 'nfermiere nun è proprio arta soia...

FO       su questo non ci piove...

AS       ma penzo che l'investigatore forz''o sape fa... almeno spero...

OM     sora mi', ma sai bene che chi 'e speranza campa, disperato more... quindi si si sicura allora chiammalo, altrimenti...

AS       altrimenti nient''a so'..., ccà, commo stann''e cose nun tenimm''alternative, quindi?...

FO       ma si, chiamatelo, non sarà certo sherlock holmes, ma penso sia in grado di gestire un caso del genere...

MB      (a voce sostenuta, battendo la mano sul tavolino...) allora facimmoce 'sta 'ndagata!

(in quell'istante giunge in piazza Don Mario, che avendo qualche problema all'udito, capendo male...)

MP      Huì.... e che so' 'sti parole?... Marcè, e me meravigli''e vuie... cierti cose nun sulo nun se diceno, ma nun se fanno manco tutte quant''assieme...

AS       (rivolta alle amiche a bassa voce...) ccà c'amm''a stà accorte, chisto porta spie.... (rivolgendosi a Don mario...) ma che dicite Don Mà, qui si parlava del più e del meno...

MP      Piccerè, aggio sentut''e aggio capito buono!... E cheste so' purcarie ca' nun se diceno, e nun se fanno!

OM     voi parlate così perché, furtunatamente, nun site spusato...

MP      ma pecché, quann'uno se sposa, organizz''e cacate in comitiva?

AS       (comprendendo che ci dev''essere stato un equivoco...) ma ch'avite capito?

MP      ma c'aveva capì, quella Marcella è stata chiarissima, ha ditto: " allora facimmoce 'sta cacata!"

MB      (arrossendo per la vergogna ed impacciata...) ma che dicite parrucchià!!!... (assumendo una posa da offesa...) sappiate che ie, cierti cose nun 'e faccio!!!

VL      (rivolgendosi a Don Mario...) ma no, avete frainteso, Marcella ha detto "allora facimmoce 'sta 'ndagata!"

MB      (decisa...)  si, è così che ho detto!

MP      e va buò, forz''aggio sentuto malamente...

RS       levatece pur''o forze, pecché è accussì!

MP      Va buò, comunque so' passato pe' ve dicere che sto molto amareggiato cu vuie...

VL      e pecché?

MP      ed avete anche il coraggio di chiederlo?... nessuna di voi è venuta alla funzione!... ecco perché...

AS       ma vuie 'o sapite buono che nisciun''e nuie è liber''a chell'ora, vuie l'avite fatt''e sei e mezz''a sera...

FO       io a quell'ora faccio studio...

AS       e nuie a stamm'impegnat''a faticà...

MP      potevate lasciare i mariti a lavorare, e venivate...

OM     è impossibile parrucchià, a chell'ora ce sta semp''o poch''e folla, e i nostri mariti nun ponno fa tuttu cose lloro...

MP      e pure 'ncopp''a chesto, nun ve pozzo da' tuorto, vo' dicere che 'a prossima vota l'organizzo pe' tre, accussi tenite tutt''o tiemp''e veni, e mo' santa iurnat''a tutte...(ciò dicendo va via...)

AS       ce mancava sul''a cazziat''e do' parrucchiano, p''apparà 'a iurnata...

RS       Amà, ma tu staie troppa 'nfucat''e 'ncazzata...

OM     è overo, dimm''a verità, tiene quaccatu tarlo 'ncapo... e che se tratta?

AS       (nervosa e irata...) chillu curto malandrino, è asciut''a stammatin''e sei e nun pigli''ancor''a via e s''arreterà...

MB      m''addò è ghiuto?

AS       teneva n'appuntament''a Napule, cu duie rappresentante e ll'otto alla stazione centrale..

VL      a piazza Garibaldi, e commo maie?

AS       pecché sti duie aveven''a partì pe' Milano cu 'o treno de' nov''e, allora pe' nun''o perdere, ll'hanno dat''appuntament''e ll'otto llà..., chist''ancora nun se vede...

OM     ma.. tu 'e cunusc''a 'sti duie?

AS       No!

OM     (maliziosamente...) ma allora ponn''essere pure doie e no duie, te pare?

RS       e nun te ce mettere pure tu mo', chella già stà fetosa pe' cuntu suoie, tu lle dic''accussì e...

FO       accendere la pulce nell'orecchio, come si sul dire, spesso è molto utile per evitare spiacevoli eventi...

AS       ave ragione Filomena... ma vuie capite ca' se songo fatt''e nov''e mezza, e chist''ancora nun se vede...

MB      avrà truat''o traffico...

AS       nun è possibile, pecché è  ghiuto c''o treno...

MB      e l'avrà perzo...

AS       (guardando Marcella con l'aria di chi non si lascia infinocchiare...) ma vuie 'o cunuscit''a Gennarino?

MB      nun proprio buono, buono, ma abbastanza...

AS       embè allora nun ho sapite proprio... pecché chill''è 'o tipo che tagli''a ricuttella c''o fil''e cuttone... 'nzomm''e uno che 'ncopp''a ll'orarie nun sgarra manch''e nu millesim''e sicondo, quindi è impossibile che ha perdut''o treno...

OM     siente, lassammo perdere 'sti cose, e turnamm''o fatt''e Freddy... pecché nun 'o chiamme...

VL      giusto, chiamiamolo, e vediamo che ci dice... (ciò dicendo estrae il cellulare dalla borsa,prende il bigliettino dal tavolino e.. )

AS       (scippando il biglietto a Vanda...) e nu mumento, ie aggi''avuto l'idea, ie 'o cunosco, e ie 'o chiammo...  (ciò dicendo prende il suo cellulare dlla borsa, e inizia a comporre il numero..)

VL      ma che modi, io volevo solo collaborare...

AS       (portandosi il cellulare all'orecchio...) scusa Vanda, ma è 'na quistion''e principio (in quel momento, Federico, risponde...) si, parlo cu Freddy si' te' 'ncoccio... bene, sentite sono la proprietaria del bar Azzurro, vi ricordate?... si, si, avete capito bene... ecco volevamo sapere se siete disponibile per un'indagine... si, ho detto così. perché siamo un gruppo di amiche che... ma no, che dite... si, ma sentite, forz''e meglio si venite ccà e parlamm''a vicino... va bene... si, alle 15:00 per noi va bene, allora ci vediamo, bona iurnata... ( ciò dicendo attacca e guardando le altre... ) Mah... speriamo bene...

OM     (con curiosità...) che t''a ditto?...

AS       (grattandosi in testa ed arricciando il naso...) niente di che, ma 'a chellu poco che c'aggio parlato, chisto...  pare nu miezzu scemo!!!

FO       Oddio non è proprio una cima, ma non credo proprio che sia scemo, anzi...

VL      ma poi al telefono non è semplice capire le persone, hai fatto bene a farlo venire, così gli si parla guardandolo in faccia...

RS       mo' ca' vene, però, è meglio si ce parlate sulo vuie ca' tenite 'sti penziere...

OM     ma pecché tu nun 'e tiene?

RS       e ve l'ho detto, a me va tutto bene.. (guardando le facce delle altre ...) e va buò ià, ci sarò anch'io...

FO       io non so se ci potrò essere, (guardando l'orologio... ) Santo celo, s'è fatto davvero tardi, scusate, ma devo correre in ospedale, ho da visitare alcuni pazienti, (rivolta a Marcella...) non dimenticare l'appuntamento allo studio per venerdì (ciò dicendo va via...)

MB      Certament''e chi so' scorda...(guarda anche lei l'orologio e inizia ad agitarsi, si alza e muovendosi freneticamente come una persona che deve andare al bagno a far la pipì...) uh mannagg''o suricillo... chillo mo' Uccio se sarrà scetato e vo' mangià...

AS       ma a che ora mang''o prufessore, mo' songh''appen''e diece...

MB      'a miezziuorno spaccato, e ie nun aggio priparat''ancora niente, quind''aggià correre... mamma mi' e commo s''è fatto tarde... aggi''à fuire... aggi''à fuire...

AS       (alzandosi e fermando Marcella...) e fermate, ma che t''è pigliat''o ball'e san Vito?

MB      no, no, no... 'o fatt''è che Uccio, quanno s'è sceta si nun me trova, ce ven''a crisi e abbi''alluccà comma nu pazzo 'a copp''o balcone... no, no, aggi''a fuire!... aggi''a fuire!... (ciò dicendo va via...)

(Rita e Vanda, nel vederla così agitata...)

RS       aspetta, t'accompagno...

VL      vengo con te.. io comunque alle 15:00 non ci sono, poi, nel caso, mi fate sapere... cià a tutte... (ciò dicendo le due corrono seguendo Marcella... )

OM     visto che c'avimma vedè 'e tre e mezza, mo' vac''a pizzeri''a vede si a Nanduccio lle serve 'na man'int''a cucina, (rivolta ad Amalia...) tu che fai?

AS       e ch'aggi''a fa, aspett''o signurino ca' torna...

OM     ma nun vai''a priparà po' pranzo?

AS       nun tengo proprio genio, e po' è avanzata mezza pignat''e fasule d'aiere, chill''a Gennaro lle piaceno quann''avanzeno...

OM     e si, chille 'nghiasemate so' cchiù buone...

AS       e ie accussì ce dongo!... fridd''e 'nghiasemate!!!

OM     e datte 'na calmata, vide primma commo stann''e cose e po' aggisci di conseguenza...

AS       chillo nun 'a maie fatto 'sti cose, ecco pecché me venen''e dubbi e stong''agitata ...

OM     aggio capito me, allora buonappetito, ie vaco (ciò dicendo va via..)

AS       (arriva all'imbocco del vicolo a destra, si alza sulle punte, guarda e...) niente, nun se vede... ma che fin''a fatto, non si sa... però appena vene me sente... (tornando al tavolino...) 'a primma cosa, dimane stesso le vac''accattà nu telefonino, e no, stavota nun c'ha faccio bona, o vo' o nun vo' adda tenè 'o telefonino... è inutile che dice: è ingombrante, è troppo ruosso... Niente!... li a tenè e Basta!... ( ciò dicendo rientra nel bar...)

scena 2.2 [ Gennaro - Pasquale - Amalia ]                     ( musica n° 4  - Gennaro e Pasquale -)       

(dopo poco giungono dal vicolo, stanchi ed affannati, Gennaro e Pasqale...)

GS       (si avvicina lentamente al tavolino, seguito da Pasquale, e con voce affannata...) nun c''ha faccio proprio cchiù... (guardando Pasquale che stramazza sulla sedia...) ie, si teness''a forza d''o ffà... te sputasse 'nfaccia Pascà...

PS       (con un fil di voce....) nmo' vuò vedè che 'a colp''e a mia?

GS       (sedendosi dolorante e lentamente, riguarda Pasquale e...) e allor''e chi è, 'a mi'... ma chi t'ha miso 'ncopp''a strada mia stammatina... (ponendo l'indice dalla mano verso la faccia di Pasquale...) ie te cecass''e n'uocchio... ma che so' machine chelle ca' vinne?

PS       (riprendendosi un po'... ed assumendo un atteggiamento sicuro....) e certo, 'o vulisse mettere in dubbio?

GS       ie nun 'o mecc''in dubbio, 'o dico convint''e sicuro... si 'e machine ca' tiene so' comm''a chella che me accumpagnat''a Napule a mme... allora nun so' machine...

PS       over''e che so'?

GS       so' n''accuzzagli''e fierro viecchio cu nu mutor''e nu trattore da' primma guarra mondiale...

PS       ma statte zitto che nun capisce niente...

GS       nun capisco niente?... ne come si può fare, nuie simmo partut''e sei manco cinchh''ccà e simm''arrevat'a napule, a piazza Garibald''e ll'otto manco cinche... n'ora c''avimmo mise e aggio fatto iusto iusto a me 'ncuntrà cu chilli duie...

PS       ne uè, chell''a me nun me piac''e correre...

GS       embè chell''a te t'hanna sparà e nun t'hanna cogliere...

PS       grazie...

GS       ma qua grazie, tu 'i 'a murì pa' paura... ma commo se po' ffà, nuie ievemo talmente chiano ca' nu signore affiancì''a machiana s'allacciat''a scarpa e se ne ghiuto, e nuie stevemo ancora llà... Roccocò, chell'era 'a machina che nun c'ha faceva...

PS       ma che vuò capì tu 'e machine, chell''e 'na Skoda multi iet...

GS       hai detto bene è 'na Skoda-maccarune e visto che l'acqua vullev''e chella manera er''o mument''e Jet-tà 'a pasta... ma commo, ie nun ce pozzo penzà... me fatto fa' otto chilometrì''a pede... tengo 'e piede comm''a doie zampogne...

AS       (esce dal bar e nel vedere Gennaro, con voce irata...) songh''e ll'unnice passate, tu mo' si arrevato? ...

GS       (ironicamente... ) ama pecchè, tenevem''appuntamento?...

AS       tu faie pur''o spiritoso?!?! embè, mo' vid''e me da 'na spiegaziona bona, si no stammatina pe' tte, fernesce malamente!

GS       (rivolto a Pasquale...) tiene 10 centesime Pascà?

PS       no pecché?

GS       (mostrando Amalia...) c'aggia da 'o riest''a chest'ata...

AS       tu continue, ma allora vuò 'a guerra!!!

GS       (girandosi verso Amalia...) Amà cerch''e me fa sta queto, pecché cu chello c''aggio passato nun tengo proprio geni''e fa quistione...

AS       chello ch''e passato tu!... e chello c'aggio passat''ie nun conta!?!?

PS       ma pecché signò, pure vuie ve site sceruppat''otto chilometr''a pede?

AS       otto chilometr''a pede? ma che sta a dicere chistato?

GS       a verità, Amà... propri''accussì... e tutto grazi''a chella speci''e buotta che chisto chiamma machina...

AS       ma pecché, scusa, tu nun si ghiuto co' treno?

GS       ma qua tren''e treno, chill'o fatt''è che quann'un''addà passà nu guaio, nun c'è stà nient''a ffà... l'adda passà!

AS       ma pecchè, che guai''e passato?

GS       chill''e 'ncuntrà a chisto stammatina, mentre iev''a stazione...

AS       embè?

GS       embè?... m'ha fermato e m'addimandat''addò stevo ienno,  ie ce l'aggio ditto, e 'stu senza core, m'ha fatt''a pruposta

AS       'a pruposta?... che pruposta?

GS       ma ditto: " Ie aggi''a ire proprio a piazza Garibaldi, viene cu mme ca' te faccio fa primma...

AS       e tu nun''e accettato?

GS       nun''aggi''accettato?, e commo si aggi'accettato... (rivolto a Pasquale con rabbia, sollevando la mano con l'indice teso verso di lui...) ie te cecasse n'uoccho... e po' m'ha sputasse 'nfacci''ie sulo pecché t'aggio stat''a sentere... (dolorante, .rivolgendosi ad Amalia...) ma tu capisc''Amà, quell'il treno, da quà, a Napoli centrale ce mette iusto 15 minuti... invece ca' machin''e sta' voccola 'nzamata,  c'avimmo miso n'ora... so' arrevato iusto 'ntiempo...

AS       'nzomma si iv''a pede, facive primma...

GS       nzitta nun mo' ff''arricurdà, pecché 'o ritorno, 'ncopp''a ll'asse mediano esattament''e part''e Casoria, chella speci''e triobbola, ca' secondo me va 'a graunella... s''è fermata 'nchiummo e abbiat''a vutta fummo a divinità... e l'acqua int''o mutore vullev''a più non posso... (ironicamente verso Pasquale... ) è overo?... perché, devi sapere, cara Amalia, che chella che chisto chiamma macchina, tene tutt''e le comudità... ten''o salotto all'interno, 'a  cucina dint''o cuofen''areto e dint''a chill'annazo, ten''o cesso a posto do' mutore...

AS       e comm''avite fatto?

GS       Avimmo fatto ca', vista la situazione e ll'ora ca' s'era fatta, avimmo decis''e ce ne venì a pede...

AS       da llà fin''e ccà... a pede?

GS       si Amà, è stata 'na cos''a nun credere... penza che pe' primme ciento metre, simmo iute comm''è 'o viento, po' è accuminciat''o calvario... e chianu chiano, ce simmo sceruppat''otto chilometri... e che stanchezz''Amà... me sento commo si me fosse passato pe' ccuollo... 'na mandri''e bufale...  e tengh''e piede ca' pareno doie furnacelle...

AS       (preoccupata, chinandosi per togliergli le scarpe...) e lievete 'sti scarpe...

GS       (fulmineamente la blocca e...) Ferma!!!... nun te permettere sà!... ma fusse pazza... chiste commo stanno mo', si me liev''e scarpe, sarrà peggio da' nuvul''e Chernobyl... t'assicuro che facimmo 'na strage... ccà, accedimmo tutt''a gente do' paese...  

AS       ma allora viene dinto, accussi te pripero nu pediluvio 'e bicarbunat''e sale, accussì se sgonfiano e te siente meglio...

PS       (alzandosi...) chesta si ch''è 'na bella penzata... (rivolgendosi a Gennaro...) ovvì che 'a tenè 'na femmen''e 'na cosa bona.. tu ivece dice ch''e femmeno nun serveno e so' nu guaio... Signor''Amà, l'idea me piace... mo' vac''a casa e mo' faccio pur'ie...( ciò dicendo va via...)

AS       (guardando negli occhi Gennaro, che comprendendo la situazione che si è creata abbassa lo sguardo sui piedi, con voce imperiose... ) mo' mi spieghi c''ha vuluto dicere Pascale riguard''e femmene??!!...

GS       (cercando di sviare il discorso...) mo' nun è cosa, me fanno mal''e piede e nun riesc''a penza...

AS       so' bene ca' spiss''arragiune ch''e piede, ma mo' me dice subbeto che vuleva dicere!

GS       (rassegnato... lentamente e dolorante si siede e... ) 'o fatt''e che Pascale, nun riesc''a truvà 'na 'nnammurata... e non si sa' il perché...

AS       no si sà, si sà...

GS       (sorpreso...) e che si sà?

AS       che è rattuso, ed è per questo che nisciuno ll'addora....

GS       (insospettito...) e tu che ne saie...

AS       uh Gennà... tu pare ca' scinne dal vall''o buino... 'stu fatt''o sape tutt''o paese, tu si' l'unico pruvulon''a nun''o sape... comunque ancora nun m''e ditto 'o pecché e chello che lle' ditto...

GS       e nu mumento ce stev''arrevanno... chille 'sti piede nun me fann''organizà 'e penziere...

AS       e ghiammo, nun ha purtà pe' vich''e vicarielle...

GS       dunque, vista la situazione, pe' ce levà 'sti penzier''a capa che 'o stevano mannann''o manicomio, ll'aggio ditto che 'e femmene è megli''a nun e tenè, pecché 'e femmene so' guaie ruoss''assaie. (notando Amalia che sta per esplodere in un moto d'ira...)  po' c'aggio ditto, nun guardà a me, pecché ie so' stato assaie furtunato a truva 'na femmena comm''e Amalia...

AS       (dubiosa...) nun''è che m''è convit''assaie cu 'sta storia, pe' mo' ce voglio credere, però... (fissandolo negli occhi a mo di sfida...) staremo a vedere... e mo' trase, che te faie 'stu pediluvio... ( ciò dicendo entra nel bar seguita da Gennaro...)

scena 3.2 [ Franco - Rita - Pasquale - Gennaro ]      

( dal vicolo giungono in piazza Rita seguita da Franco...)

RS       (nervosa...) Basta Francù, mo' basta... nun''a supporto cchiù 'sta gelusia ca tiene... (ciò dicendo si siede al tavolino...)

FF       (avvicinandosi a Rita...) si nun tenisse quaccos''annasconnere, certamente nun me rispunniss''accussì!!!!

RS       (alzandosi e affrontando Franco...) Ma accussì comme?!?!, ie te dico semp''a verità... (ciò dicendo va verso il lato opposto al tavolino e si ferma con le braccia conserte di fronte alla platea, picchiettando nervosamente il piede a terra...)

FF       (la osserva e passeggiando nervosamente avanti ed indietro tra il tavolino e Rita...) si sicura che m''e sempe ditt''a verità...

RS       (Voltandosi verso Franco, con decisione... ) Francù!  ma t''o vuò mettere 'ncapo, 'ncul''e 'ncuorpo che ie vogli bene sul''a tte!

FF       (avvicinandosi a Rita...) e a chill'ate?

RS       ma chi songo 'sti chill''ate?

FF       chille ca' te guardano, ca' te segueno, ca' s'avvicin''e te fann''e pruposte... ecco chi so' chill'ate...

RS       (con tono sicuro...) a mme nisciuno m''ha fatto maie pruposte...

FF       (insistente e preoccupato...) però te seguen''e te guardano?!?!

RS       (ironicamente...) è certo, mica pozz''addeventà invisibile... si no saie che faccio, avvis''e viggile ca' quanno stongo p''ascire bloccasser''a tutte l'uommene dint''e case lloro accussì pa' via nun trov''a nisciuno... te sta ben''accussì...

FF       (irato...) nun dico d'arrevà a chesto, però...

RS       pero?!!!

FF       putisse pure cammenà cchiù seriamente...

RS       (offesa,avvicinandosi a Franco....) ma pecchè forze che quanno cammino so' poco seria?

FF       (deciso...) si, è ho dico... pecché t'aggio vista!!...

RS       (allontanandosi nervosamente...) ma allora tu me siegue, me spie?

FF       SI!

RS       guradate, chillo tene pur''o curagg''e ll''ammettere!?!?... ma allora nun tiene fiduci''e me?

FF       SI! pecché vuie femmene site furbe... c'ho facite sott''all''uocchie... ma ie nun me faccio fà!!!

RS       (avvicinandosi a Franco...) e famme sentì, ch''aviste visto?

FF       Ritu!... tu, quanno cemmine... t''a pacchie abbondantemente!! e 'o faie apposta p''attirà l'attenziona!

RS       ma che staie dicenno, ie cammino, commo cammino, pecché aggio sempe cammenat''accussì, ma po', pe' sapè, l'attenzion''e chi???

FF       'e tutte ll'uommene ca' te venen''appriesso!

RS       ma quanno l''e visto stu curte''appriess''a mme?!?...

FF       sempe, Ritù, sempe!!!....

RS       Sempe???

FF       si tutt''e vote ca' t''aggio seguita... ce steva 'na chiorm''e uommene ca' te guardavan''e sbavaveno appress''al tuo paccheggio!

RS       (decisa e irata...) ma me vista forz''e da' cunfedenz''a quaccheduno?

FF       e ce mancava sulo chesto, (minacciosamente...) si l'avisse fatto, t'avesse scummav''e sangh''annanza lloro...

RS       (stufa della discussione...) e allora, caro mio, vo' dicere che ie, int''a 'sti fantasie ca' te  faie (picchiettandogli colle dita sulla testa...) int''a 'sta capa 'e chiummo che t'arretruove...(voltandogli le spalle...) Ie un c'azzecco niente!!! è speriamo che ll''e capito mo'!!! (detto ciò, inizia a camminare nervosamente sulla scena ancheggiando come è suo solito fare.)

(in quel momento giunge Pasquale che nel vedere Rita, guardando il sedere si ferma e muovendo la testa a tempo col movimento di Rita esclama..)

PS       e tiè tiè... po' dice che uno... 'e po' dice ca è doie... i che cu..

FF       (notando Pasquale...) che staie dicenno tu!!!!?????

PS       (capendo che la cosa si mette male ironicamente...) niente Francù, stevo pazziann''a ffà Cu cu setté...

FF       (bloccando Rita per un braccio, con rabbia e indicando Pasquale...) Ecco!!! qui c'è la prova!!!

RS       (svincolandosi dalla presa...) ma 'e qua prova staie parlanno? (sedendosi al tavolino...)  sient''a me, datte 'na calmata... (ciò dicendo inizia a leggere una rivista che era appoggiata sul tavolino...)

FF       (mostrando ed avvicinandosi a Pasquale, minacciosamente...) Lui!

PS       (nel veder avvicinare Franco, impaurito...) ie nun''aggio fatto?

FF       (agguantando Pasquale per un braccio, minacciosamente...) Tu!... si, TU!... nun t'ho negà', stive guardann''a muglierema, co' penzier''e t''a purtà... a lietto, è overo?

PS       (svincolandosi dalla presa e indietreggiando lentamente...) ma che dice... ie l'aggio   guardata e me so' preoccupato...

FF       preoccupat''e pecché?

PS       pecché nun l'avevo maie vist''accussi nervosa...

FF       allora nun è a primma vota che 'a guarde?!?!... (riavvicinandosi a Pasquale...) tu 'a staie seguenno...

PS       (intimorito, rivolto alla platea...) uh santa Mari''addolorata, prutieggeme tu, ca chisto me spacc''a capa... (rivolto a Franco che lo afferra di nuovo per un braccio...) ma quanno maie, vire ca' te si 'mpressiunato...

FF       e allora dimme... che ce faie ccà?

PS       che ce faccio ccà... veramente... so' venuto 'a parlà cu Gennaro...

FF       (con rabbia e sarcasmo...) ahaaa... si venut''a parlà cu Gennaro, e mo' vedimmo subbeto si è overo... (ciò dicendo, si volta verso il bar e a voce sostenuta...)  Gennà!, Gennà! (alzando il volume della voce...)  Gennaro!

GS       (dall'interno del bar...) ma ch'è stato, chi è?... (uscendo dal bar e guardando i tre...) eccomi quà, ma che succieso?

FF       (guardando Pasquale per vedere se eventualmente facesse qualche segno a Gennaro...) dimme 'na cosa, tu tenive quacc''appuntamento cu Pascale?

GS       no, pecché?...

FF       (riafferrando Pasquale per il braccio...) e sentuto Pascà, quindi ho ragione io, tu staie ccà pecché staie appriess''a muglierema...

GS       (inconsapevole di quanto accaduto, e conoscendo Pasuale...) ma commo Pascà, quella Rit''e sposata... ed è una femmena seria... e tu te miett''a fa 'o farenella?!

PS       (intimorito, e cercando di evitare il peggio...) ma che staie dicenno, pure tu, Gennà, ie ero venuto pe' parlà cu te... po' è nata 'sta quiquera cu Francuccio, e nun ce sto' capenno cchiù niente... ma t''ho giuro, chist''è tutto n''equivoco...

RS       (senza sollevare lo sguardo dalla rivista...) proprio così, è tutto n''equivoco... sulo che mio marito, ca' gelosia che s'ìarretrova... ved''amante pe' tutte parte... si nun ve state accorto, fra poco, ve mette pur''a vuie dint''a lista...

FF       Ma che dice... chillo Gennar''è l'unico, dint''a 'stu paese, ca' nun me da' preoccupazioni...

PS       (guardando Gennaro, ironicamente...) ma pecché Gennaro nun è ommo?

GS       (offeso e risentito per le parole di Pasquale, con decisione...) uè uè, nun abbiamm''a dicere strunzate... e a te Francù, te l'aggio ditto l'ata stammatina... pirciò datte 'na calmata e tuornetenn''a casa tranquill''e quieto...

FF       forz''hai ragione tu, (rivolto a Rita...) ià, iammucenn''a casa...

RS       (solleva lo sguardo dalla rivista, guarda l'orologio e rivolta a Franco...) non posso, songh''e doi''e mezza e ie tengo n'appuntamento 'e tre cu Amalia, Olga e Marcella...

FF       e c''avit''a fà?

RS       avimm''a parlà

FF       i e c''avit''a palà?

RS       (ironicamente...) stamm'organizzanno nu cunvegno, pe' vedè chi tene cchiù amante!...

FF       (avviandosi verso il vicolo...) nun fa 'a scema e dimm''a verità!

GS       ( rivolto a Franco...) Francù, quanno s''accocchiano 'e femmene vo dicere che sta in atto nu cunsigli''e vorpe...  e chesto vo' dicere sulo guaie pe' galline... ovvero nuie...

FF       allora 'sta cosa nun me tocca, pecché ie so' nu vallo...

PS       pur'ie..

GS       (guardando i due...) ma facitem''o piacere tutt''e duie si... (rivolto a Franco...) a te, valletiè, ved''e te ne turnà dint''o pullaro, che ccà, for''o locale mio, nun è 'o cas''e fa' 'sti iacuvelle...

FF       è va bene... vo' dicere che mo' m'abbi''a casa, (rivolto a Rita...) po' quanno t'arretire, ne parlammo...

RS       (con decisione...) nun ce metter''o penziero, t'aggio ditto che so' cose noste, è cose nost''annà restà...

(Mentre Franco va via borbottando nervosamenete, Gennaro, si avvicina a Pasquale e...) 

GS       a te, valletiello due... che ghive truvanno, 'a me?...

PS       (frastornato per l'accaduto... con voce incerta...) e chi so' ricorda cchiù... dopp''a 'sta paura che m'aggio pigliato, a stiento m'arricordo commo me chiammo, e non vorrei sbagliarmi (guardandosi i pantaloni...) ma so' quase certo... ca' me so' pisciato sotto!?!?!...

GS       (allontanandosi velocemente da Pasquale e con fare schifato...) nè me, e chesto ch'er'è... (voltandosi verso Pasquale...) faie proprio schifo!...   

PS       (avvicinandosi lentamente a Gennaro...) cma chell'è stat''a paura, ie che ce pozzo fa'...

GS       (sollevando le braccia verso Pasquale indicandogli di fermarsi...)  ferma lloco, pe' primma cosa nun t''avvicinà sà... che già se sente 'o fieto...

PS       (scrollando i pantaloni ed annusandosi...) ma che dice, ie nun sento niente...

GS       e se vede ca' si surdo, comunque è meglio ca' curr''a cas''a te cagnà, si no 'mpieste tutt''a piazza...

PS       tu dice?

GS       no, ie ho cunfermo... vattenn''a casa!

PS       allor''ie vaco... ( va via scrollandosi i pantaloni schifato...)

GS       (ironicamente lo guarda e...)già si turnato???? ma và và... e 'a prossima vota miettet''o pannulino... (rivolto a Rita che è intenta aleggere...) ma tu guarda ch'elemento... s'è pisciato sotto...

RS       a 'na cert''età, po' capità... 

GS       ma chill''è quant''è mme, e a me nun è maie succieso...

RS       nun ve facite masto... pecché po' sempe succedere

GS       a me non accadrà mai!... (avvicinandosi a Rita...)  allora staie aspettannn''Amalia?

RS       si...

GS       e  mentr''aspiette vuò ca' te porto quaccosa?

RS       no, grazie, ma aspetto Amalia...

GS       e va bè, allora, se permetti, io vaco dint''o bar, tengo cierti cos''a sistimà (ciò dicendo rientra nel bar.)

RS       andate non vi preoccupate per me...

scena 4.2 [ Rita - Amalia - Marcella - Olga - Federico ]      

( Sono le tre meno dieci e dal vicolo giungono in piazza Olga e Marcella, che nel vedere Rita...)

OM     tu già staie ccà  (ciò dicendo le si siede accanto...)

RS       (guardando l'orologio...), è chello song''e tre manco diece...

OM     ma a che or''era l'appuntamento?

MB      alle 15... (ciò dicendo prende posto accanto ad Olga...)

RS       ed eccoci quà...(picchiettando con le dita sul tavolino...)

OM     (nel notare il nervosismo di Rita...), ma ch'er''è, stai nervosa?

RS       (battendo nervosamente con la mano sul tavolino...) lassammo perdere ca' è meglio!!!

OM     tma che t''è succieso, forze si ne parl''è meglio, accussì te sfuoghe...

MB      si, si, contace ch''è stato??...(guardando le due amiche, con fare intrigante...)  a me me piac''e sentì 'e fatte 'e ll'ate...

OM     (guardando Rita...) e che ce vuò fa'... almeno chet''è sincera, l'ate ho fanno e po' te contano sulo bucie...

MB      (seriosamente...) no no!, ie nun 'e dico mai''e bucie... me l'ha insegnato Uccio... Isso dice ca' chi dic''e bucie è una meretrice... nun saccio che significa, però nun me piace...

OM     è faie buono, pecchè vo' dicere puttana... (rivolta a Rita...) nè uè!... e allora?

RS       allora niente... aggi''avuto 'a solita discussione cu Francuccio...

( Sono le tra. Dal vicolo giunge Federico che nel vedere le donne sedute al tavolo...)

FL       Salve... (guardando meglio le astanti...) ma la signora Amalia non c'è?

( mentre dice ciò, si avvicina al tavolino e dal bar esce Amalia...)

AS       (Uscendo dal bar...) Eccomi quà...(mostrando a Federico la sedia...) accomadati...( mostrando le amiche una per volta partendo da Marcella...) questa è Marcella Barba, che già conosci...

FL       Barba, Barba...

AS       è la moglie del professore Amedeo, chillo ca' se sentette male...

FL       a si, che sbadato (allungando la mano verso Marcella...) piacere...

AS       (mostrando Olga...) questa è mia sorella Olga...

FL       (allungando la mano verso Olga...) piacere...

AS       (mostrando Rita...) e questa è una nostra carissima amica, Rita...

FL       (allungando la mano verso Rita...) piacere...

AS       ora che ci siamo presentati, prima di entrare nel vivo della questione, ditemi, gradite qualcosa?

MB      per me un the... chillo me f''alligerì...

AS       ma pecché t''e magnat''o pinto cu e llente?

OM     a me il solito...

AS       nu café schiumato...

RS       a me invece me faie 'nu cafè bello stritto, stritto e senza zucchero...

FL       (passandosi le dita tra i capelli, come a volersi dare un tono...) per me un Gin Frizz...

AS       un gin che??

FL       Frizz.., (rivolto alle altre, accennando un sorrisetto...) sapete, a me 'e cose ca' frizzano, me fanno ìmpazzì...

OM     (chinandosi verso Amalia, preoccupata...) Amà, ma chist''è...

AS       pe' chello ca' ce serve stu fatto nun conta...

OM     sarà... mha?... speriamo bene...

AS       nun te preoccupà... ( rivolta agli altri... ) dunque un The, un caffé schiumato, uno ristretto e amaro e un gin...

FL       Frizz.. Frizz.. ma, scusate, l'avete mai preparato?

AS       a verità... no!

FL       allora ve dich'ie commo se fa... 'o tien''o shaker?

AS       'o shaker?... a si, chillu coso ca' se sbatte...

FL       esattamente, voi lo prendete, ce mettite duie o tre cubbett''e ghiacce, po' aggiungete  nu bicchier''e gin, 'na spremmut''e limone, 'na 'ntecchi''e scerupp''e zucchero, e doppo (accompagnandosi con movomenti sensuali...) 'o sbattit''o sbattit''o sbattite...

AS       ne uè, e nun te sbattere assaie, se n'avessa fuì chellu poch''e cerviello ca' t''è rimasto...

FL       (riprendendosi...) Spiritosa la signora... comunque dopp''o miett''int''a nu bicchiere tipo tunbler, (notando la faccia perplessa di Amalia, con fare ammiccante...) 'o tunbler... chillu sicch''e luongo... si, luongo, luongo... po' ce mettitee nu poch''e ghiaccio, 'na spruzzat''e soda, e pe' decorazione basta 'na fett''e limone e 'na cerasella... et voilà 'o iuch''e fatto...

 AS      ie mo' ce provo, (ciò dicendo si alza e andando  nel bar, rivolta alle amiche...) vuie intanto abbiat''a ce spiegà 'a situazione...

( Federico guarda una per una tutte e mentre lo fa, ognuna di loro...)

RS       nun guardà a me, che ie ccà 'nmiezzo so' ll'unica che ten''o problem''opposto...

MB      io ho paura di perderlo...

OM      a me e mia sorella c'è sorto il dubbio che i nostri mariti... (chinandosi verso Federico, con voce sicura...) ce metten''e corna...

FL       bene!

OM      commo bene...

FL       no, no, dicevo bene, comm''a dicere... site capitate d'int''e mane iuste!... ie so' 'na volpe e vote so' 'na gallina... so' nu diavul''e a vote so' nu santo... 'nzomm''ie so' uno che tantt'a gir''e tant''a vota che ll'uosso non 'o molla fin''a quanno nun ll'aggio spullechiato buon''e meglio...

MB      speriamo che sia così...

FL       no, no, quel''è così!

OM      e diteci, come intendete agire?

FL       pe' primma cosa, m''avita da 'na fotografia recent''e degl''indiziati...

MB      ie recenta recente nu 'a tengo, ne tueng''un''e quanno stev''a ffa 'o surdato, è bona?

RS       penzo prorio ca' no...

OM      fa 'na cosa ce ne scatte una co' telefonin''e c''ha menne...

FL       giusto, anze mo' ve dong''o nummero, accusì facite tutte quant''accusì, dunque segnate: 999.441.66.61 (tutte si annotano il numero sul cellulare...) avite fatto?

(tutte annuiscono, dal bar arriva Amalia col vassoio e le bevande....)

AS       facite nu poch''e spazio, che l''appoio, (appoggia il vassoio e rivolta a Federico...) Freddy, me dispiace, ma nun aggio truvat''o Gin...

FL       (amareggiato...) uh che peccato... e mo'?

AS       t'aggio purtato 'na gassosa, tanto chella, si 'a sbatte nu poco, frizz''o stesso... (rivolta alle amiche...) allora, c''avite spiegat''a situazione? (tutte annuiscono...) bene, e allora Freddy, che ne pienze... se po' ffà?

FL       Pe' ll'agenzia " Freddy... si' te' 'ncoccio "... nun ce sta problema... datem''o tiempo e ie ll'acchiappo 'ncopp''o fatto!

AS       bene, allora pigliammoce chello che c'avimmì''a piglià e po' iatevenne ca' tengo che ffà...

OM     e nu mumento, pur'ie vach''e presso, ma, prima di tutto tu c''i a mannà 'na fotografia 'e Gennaro...

AS       ma pecché c'addà fa 'a lapide?

MB      gli serve, penso, per riconoscerlo, dico bene?

FL       benissimo...

OM     tu 'o nummero suoio 'o tiene, quindi, ce scatte 'na fotografi''a e c''ha manne, e capì?

AS       aggio capit''e che so' scema?!?!?...

RS       ok, chesto ll'avimmo capito, (rivolta a Federico...)  ma po' che succede?

FL       succede che parteno l'indagine... 'a rota dello sgamamiento abbi''a girà...

MB      e cioé?

FL       appustamiente... fotografie... intercettazione sul cellulare...  'nzomma tutto chello ca serve sarrà fatto, putete durmì suonne tranquille... mo' però, visto che ccà nun m''aggio pututo piglià 'o Gin Frizz. me ne vaco pecché m''e venut''a voglia... e a me quanno me vene, so' pegg''e 'na femmena prena...

(ciò dicendo si alza e va via... Tutte restano senza parole, si guardano tra loro e dopo qualche attimo di silenzio...)

OM      (guardando Federico andar via...) Mah?!?!... sperammo 'e n''avè fatto nu guaio...

RS       chillo si 'o ven''a sapè Francuccio, palea primm''a mme e po' a isso...

MB      e cc''aggia dicere ie... quello se Uccio lo scopre... (coprendosi il volto con le mani...) uh mamma mia... nun ce pozzo manco penzà... ( le altre la guardano alibite e sconcertate, perché coprendosi la bocca nessuna ha capito cosa ha detto...)  chillo me men''a copp''o balcone!

AS       ie nun tengo probleme, pecché so' sicura che si Gennar''o ven''a sapè fa comm''i e cavalle de' carr''e muorte...

OM      è cioè??

AS       farrà tanta, ma tanta scumma 'mocca....  e po'.... acalarrà 'a capa e tirarrà 'o carr''annanze... (tutte scappano a ridere. Si alza e prendendo il vassoio...), mo' ve n'ata ire, ca' tengo che ffà, ogge ce stà 'a partita d''o napule e ie aggi''à pripara 'a sala addò ce stà 'o schermo gigante...

OM      hai ragione pur'ie aggia fà 'o stesso... (guarda l'orologio e...)  uh mamma mi' chello songo già e quatt''e nu quarto, ie aggia correre, si no chi 'o sent''a Nanduccio... (ciò dicendo va via velocemente...)

RS       (alzandosi e seguendo Olga...)  aspetta che te veng''a da 'na mano, pecché si vac''a casa  chill''accumencia cu 'a stessa sinfunia...

MB      me ne vaco pur'ie, chillo mo' Uccio, certamente scenn''a pe se venì a vedè 'a partita... (ciò dicendo va via)

AS       (si guarda intorno... e)  speriamo bene... ie fosse cuntenta si stu Freddy scupresse che 'e noste so' sulo fantasie... (fa per entrare nel bar poi si ferma e... )  e nu mumento, ma si so' sulo fantasie, nun è che chiste stanno addeventanno tutte capune!... Mah... (detto ciò rientra nel bar...)

scena 5.2 [ Amedeo - Don Mario - ]                              ( musica n° ?  - Amedeo - Don Mario -)

(Sono le 17. Dal vicolo arrivano Don Mario e Amedeo. I due si fermano al centro della scena e Don Mario...)

MP      Anche voi quà per la partita?

AF       secondo voi, ma potevo mai perdere 'na partita di conclamata importanza...

MP      (non avendo udito bene, preoccupato...) Uh pecché avite chiammato l'ambulanza, ve sentite male n'ata vota?

AF       (guarda perplesso Don Mario e...) sto benissimo, forze site vuie che avite bisogn''e 'na spelat''e recchie, se sarann''apelate...

MP      (continuando a non capire...) avite ragione chell''e pellecchie so' indigeste, manch'ie ll'alligerisco...

AF       (irato, alzando il volume della voce...) ma chist''è surdo... 'o me vo' piglià pe' culo?!

MP      (udendo bene...) oh per bacco baccone!... 'a vuie nun me l'aspettavo 'sta parolaccia...

AF       (girandosi verso il bar a voce normale...) azz, chell''e primma nun ll'ha sentuto, ma 'o culo l'ha sentuto buono!...(si gira, lo guarda e passeggiando sulla scena, a mo' di dicitore...) Oh parrucchiano vestito di nero... sei tu sincero o menzognero?!?!?... Se fai questo gioco devi esser ardito... facendo finta che non hai udito... (in modo minaccioso... ) ma si m'accorgo ca' me staie sfuttenno... ie proprio llà oì,(mostrando il muro..) 'nchiovo nu chiuvo, e po' te c''appengo... e mo', do' un senso a questa mia sortita... te mann''a ffà 'nculo... e me vec''a partita... (ciò dicendo entra nel bar...)

MP      (non avendo capito nulla...) mah chist''overo nun sta buono, (guarda l'orologio e...) se so' fatt''e cinch''e mezza, mo' accuminci''a partita (guarda l'entrata del bar, poi...) forz''e meglio si ma vac''a vedè addu Nanduccio... (ciò dicendo va via nel vicolo...)

scena 6.2 [ Nando - Federico - Gennaro - Amadeo - Marcella ]

(Sono le sei meno un quarto. Giunge Nando che si guarda intorno e...)    

NG      mah... song''e sei manco un quart'' e chesta nun se vede...

(arriva federico, che nel vedere Nando, sfregandosi le mani per la contentezza, gli si avvicina e...)    

FL       che fortuna, proprio voi cercavo...

NG      scusate, ma ce cunuscimmo?

FL       no, ma spero di conoscerti meglio, (in modo sensuale ed ammiccante...) meglio e più profondamente...

NG      (comprendendo il tipo...) agg''a dicer''a verità, ie n'aggio fatt''e cott''i e crude, ma cu nu ricchione... me manca?!?!?...

FL       (avvicinandosi ed accarezzando i capelli a Nando...) allora ho qualche speranza?

NG      (allontanandosi e ricomponendosi....) vedimmo, vedimmo... pecché a mme me primma me piac''e cunoscere 'e perzone e po'...

FL       (sensualmnente...) e poi...

NG      (guardandolo...) po' se vede...

FL       (facendo cenno a Nando di avvicinarsi, in modo intrigante...) tu mi sei piaciuto appena ti ho visto in foto...

NG      (meravigliato...) ma 'e che foto staie parlanno?...

FL       (estraendo dalla tasca una foto e mostrandola a Nando...) questa...

NG      (ancor più meravigliato...) ma chi te l'ha data?...

FL       stua moglie!...

NG      (perplesso...) Olga?... e pecché??

FL       con la sorella ed altre due amiche, hanno deciso di farvi pedinare, per scoprire se ci fosse sotto qualche... tresca...

NG      tresca?...

FL       e si, vonno sapè si tenen''è corna!...

NG      (preoccupato poiché sa bene che qualche scappatella l'ha fatta....) ma... famme capì, tu ch''e  scuperto 'ncuoll''a mme?

FL       (deciso...) Tutto!

NG      Tutto?

FL       Tutto!, Tutto!, Tutto! ... a scappatella cu Concetta... chella cu Marisa, cu Elisa, cu...

NG      si, basta aggio capito!... e mo' che 'ntezione tiene?.... e c''o dicer''a Olga?

FL       potrei... (passandogli le dita tra i capelli...) mo non so ancora se farlo o meno... dipende?!?!?

NG      'a che dipende?

FL       da te sciocchino...  se ci mettiamo daccordo...

NG      (prendendo il portafiglio dalla tasca....) aggio capito ià, diceme quanto vaie truvanno?

FL       (offeso...) ma ch''e capito!... ie so' 'na perzona seria! non mi ribasso a tanto!

NG      (riponendo il portafiglio in tasca....) ma allora che vuo'?

FL       (girandogli intorno e canticchiando...) voglio... la caramella che mi piace tanto... e che fa: Zuzzu, Zuzzù... Zuzzu, Zuzzù, Zù, Zù!

NG      (comprendendo il fine di Federico, rassicurato, con tono sensuale...) ah... tu vuò che ie... aggio capito, aggio capito, (guardandolo negli occhi...) e nun te preoccupà che ie t''a dong''a caramella... però, statt''accorto pecché è tosta, ma tost''assaie...

FL       (ironicamente...) è nun te preoccupà, pecchè ie m''ha zuco (carezzandogli il viso..). chianu, chiano...

NG      (scostandosi...) si, va buò, ma statte quieto cu 'e mane, ccà stammo 'nmiezz''a piazza e quaccheduno ce pò vedé...

FL       hai ragione...

NG      invece, lieveme 'na curiosità, tu m''e ditto ca' stive 'ndaganno pure 'ncopp''a l'ati mariti, embè, l'ate, commo stanno mise?

FL       (serio....) veramente ci sarebbe il segreto professionale... ma visto che si tu a mo' chiedere, (in modo vezzoso...) commo faccio a nun t'ho dicere...

NG      e grazie, ma dimme commo stann''e cose pe' ll'ate?

FL       è presto detto, dalle indaggini fatte posso dire che: Gennaro d''o bar e chillu pazzo sfrenato do' prufessore...

NG      chi Amedeo?

FL       si, so' duie marite senza macchi''e senza peccate... mentre 'o marit''e Rita..

NG      Francuccio l'idraulico?...

FL       esattamente... ma ato che idraulico, chille pare cchiù nu panettiere...

NG      overo? e pecché?

FL       chillo 'nforn''e sforn''a più non posso...

NG      tu 'e capit'''a Francuccio... e po' fa tant''o geluso ca' mugliera... mah?...

(Sono le sette e cinque. Esce dal bar Amedeo...)

AF       (fermandosi sull'entrata del bar...) non c'è che fare 'stu Napule nun è 'na squadra... è nu squadrone... (avvicinandosi al tavolino...) ce n''avimm''arrefelate quatte: nu babbà, doie sfugliatelle, 'na ricc''e 'na frolla, e nu sciù... pa' facc''e tutt''e juventine... (sedendosi e prendendo in mano la rivista e...) i che Napule...

(Mentre Amedeo è intento a parlare col solito amico immaginario... Federico e Nando lo guardano e Nando...)

NG      (chinandosi verso Federico...) mo', sint''a mme, è meglio ca' ce ne iammo, e cercamm''e nun ce fa vedè...

FL       si, ma come rimaniamo?

NG      damm''o numer''e cellulare, ca' ti chiamm''ie...

FL       (estraendo un bigliettino dalla tasca...) ecco quà... uè fatte sentì ampresso...

NG      nun te preoccupà, mo iammucenne... (ciò dicendo furtivamente vanno via... )

AF       (Rivolto all'amico immaginario...) nun dicer''accussì che me faie 'ntussecà... Insigne 'ncopp'a fascia, fasc''e sface a tutte quante... quanno tene chella palla 'nmiezz''e piede... l'avversario stà 'nzamat''e nun 'a vede... cu 'na finta, nu dribbling e tanta ciorta... isso tira, e quase sempe sfonn''a porta...     

(Arriva Marcella...)

MB      (raggiungendo il marito... ) Uccio, Uccio... com'è andata?

AF       chi è?...(la guarda non la riconosce e...) scusate, ma chi siete, che volete, e che ve ne fott''e comm''è andata o com'è turnata... e po' comm''è andata chi? che cosa?...  manca il sogetto, tornate al vostro banco se no vi metto due!

MB      (sedendosi accanto ad Amedeo... ) Uh mamma mia... ma non mi conosci più?

AF       (si china verso Marisa, la guarda e...) ma perché vi conosco?

MB      so' Marcella, la tua puzzetta...

AF       (con tono imperioso...) Signora, sappiate ca' ie quann''e faccio... nun ce mecco maie 'o nommo...

MB      ma che dici, e ghiammo nun fa' accussì che me faie paura...

AF       e che sono un mostro io?... (guardando Marcella con disprezzo...) ma guardateve dint''o specchio e vedite ca' facite cchiù paur''e me...

MB      nun fa' accussì, io te voglio bene... (dando uno schiaffetto sulla testa ad Amedeo...) non fare  cattivo...

AF       Uè!... (il colpetto alla testa a fatto riprendere Amedeo, che nel vedere la moglie con tono amorevole...) Marcè, e tu che ce faie ccà a chest''ora?

MB      (felice perché Amedeo si sia ripreso e l'abbia riconosciuta con gioia...) Si' turnato finalmente...

AF       (perplesso...) Ma ie nun me so' muoppet''a ccà...

MB      no dicevo, te si ripigliato...

AF       (continuando a non capire...) Ma te stisse scemmenno... ie 'na partita me so' ghiut''a vedè... tu parle commo si nun me vediss''a cchiù e nu mese...

MB      ho fatt''e che quanno song''arrevata... nun me canusciuta... e me so' preoccupata...

AF       non darti pena per così poco... 'o saie, ca' so' mumente... po' me passano e si rieccende lo foco... quel foco ardente che brucia le vene... e fa svanir di colpo le pene...

MB      (stringe la mano di Amedeo e...) ma' 'e qua' pene staie parlanno?

AF       di quelle che danno dolor... quelle che nascon nel cor...

MB      ( volendolo imitare nella declamazione...)  mo'' si, che si tu, oh mio Amedeo... e te veng''appriesso cu tutt''o curteo...    

AF       (facendo le corna a mo' di scongiuro...) nè uè!... ma ch'er'è 'stu curteo ie mica so' muorto...

MB      scusa, vulevo parlà comm''a te...

AF       ma parla commo saie parlà... e nun te metter''a fa cose che nun saie fa'...

MB      ma tu comm''ezzicche semp''e parole?... comm''è che a me nun me riesce...

AF       e che t'aggi''a dicere... e che t'ho dic''a ffà... (ironicamente... ) se vede che 'a colla c'ause tu, pell''azzeccà... nun è bona...

MB      (ingenuamente...) ma pecché, tu che coll''ause?

AF       (ironicamente... ) 'a coll''e pesce!

MB      qualu pesce?

AF       'o delfino!

MB      è pecché?

AF       (ironicamente... ) pecchè 'a colla fatta cull'estratto de' cervelle e chistu pesce, nun azzecca maie parole scumbinate... e quindi te fa evità e dicere strunzate...

MB      veramente?!?!.... è allora dammene nu poco...

AF       mo' l'aggio fernuta, quando la ricompro te la darò...    

GS       (uscendo dal bar,) Buonasera Marcè, (rivolgendosi ad Amedeo... ) dicit''a verità, Amedè,  cu' stu napule ce putimmo sulo cunzulà...

AF       (poggiando la rivista sul tavolino...) dicere cunzulà è troppo poco, ie dicess"arrecrià... è cchù apprupriato, nun te pare?...

GS       (con euforia... ) Amedè, si cchi sì, nun c'è che fa'...

AF       a prescindere ca' nun so' nu sicchio, ma tu lle' vist''Hamsic che tocch''e palla ca tene...

GS       (avvicinandosi al tavolino... ) sul'Isso?... chill''è nu toccamiento 'e palle fatto ad arte...

(in quel momento esce Amalia, vede i due e si ferma sull'entrata a sentire... )

AF       ma hai visto come fanno... uno tocc''a palla 'a ccà e n'at''a pigli''e c'ha 'nfil''a dinto senza pietà...

GS       e s''è visto pure a duie tuocchh''e palle, sarrà pure cchi lento ma c''o 'nfilen''a dinto 'o stesso!!

AS       (rivolta a marcella...) me meravigli''e te che staie a senti e nulle dice niente (mostrando i due...) 'a 'sti spurcacciune....

MB      ma che dici Amà

AS       ma nun siente commo stanno 'nzemmate a dicere purcarie?

MB      ma chille stanno 'zemmate, pecché parlanno d''o napule...

AS       a, si, e comunque, sti duie, stanno 'nzemmate sulo a fa chiacchiere, pecché quand''hann''a fa' 'e fatte... s'ammoscino comma duie papagne 'o sole...

AF       in verità devo contraddirvi perché anche al sole s'è fatto quello che si doveva...

AS       forze vuie...(mostrando il marito...) ma 'stu panuozz''e Vich''equenze... co' sole, co' vient''e cco' chiovere... nun è buon''a fà niente!!

GS       tiene semp''a dicere, nun c'è che ffà... e po' nuie stevemo parlanno da' squadra...

AS       (ironicamente, facendo segno con le braccia...) ie invece parlavo da' riga... ma famm''o piacere vatt''a cuccà!!... (ciò dicendo rinetra nel bar...)

GS       ma chest''e scema, chello nun so' manch''e ll'otto, vatt''a cuccà...

( Amedeo, meravigliato, si alza e...)

AF       caro sappi che le donne son delizia e tormento per l'intera generazion''e l''uommene... (guardando Gennaro dalla testa ai piedi...) ma chesto nun vale pe tte, visto che si 'a mità... (rivolto alla moglie...) su cara, solleva le membra dalla sedia e turnamm''a casa ca' tengo famme...(ciò dicendo va via con Marcella...) 

GS       (offeso ed amareggiato guardandosi...) ma chist''a pigliato 'na fissazione ccu mme... (rivolgendosi verso il vicolo dove è andato via Amedeo... ) prufessò ie nun so' curto!... Io sono un medio... (si guarda e...)  inzomma diciamo che songo quanto basta... e po' arricurdateve ca' 'e curte teneno tanta qualità annascose...  (dall'interno del bar Amalia, avendo sentito Gennaro...

AS       talment''annascose... che quanno e vanno cercanno nun 'e trovano maie...

GS       (girandosi verso il bar...) Azz ma staie sempe cu 'e recchi''appezzate... (irato...) Nè Amà!... ma se po' sapè stasera che cazzo vaie truvanno? (ciò dicendo rientra nel bar...) 

AS       (all'interno del bar) Uno qualunque Gennà... com''è è!!...

scena 7.2 [  Rita - Olga - Federico - Amalia. ]

(Sono le otto e venti. Dal vicolo giungono Rita e Olga...)

OM     (verso l'entrata de bar...) Amà... Amalia....

AS       (dall'interno del bar) chi è?... (uscendo e vedendo le due amiche... ) site vuie, ch'è stato?

RS       (mostrando Olga...) l'ha chiammata Freddy, ha ditto che ha 'ndagato e ce vo' parlà...

AS       bene, e addò stà?

OM     m'ha ditto che 'e l'ott''e mezza steva ccà...

(giunge Federico, che nel vederle...)

FL       ci siete tutte?

AS       bno, manca Marcella, ma fa lo stesso, di a noi poi riferiamo, ch''è scoperto?

FL       (ponendosi tra le done, con fare circospetto, guardandosi bene intorno per controllare d'essere soli....) ho seguito, ho fatto ricerche ed indagini e ho scoperto tutto.

OM      e cioè?

RS       ie so' sicura che cu Francucc''e perzo sul''o tiempo...

FL       non proprio... ( guarda Olga e...) Nanduccio è tutt''a posto, serio, fatecatore e onesto... (in modo sensuale...) 'nzomm''è comm''a 'na caramell''a menta: tosta, doce e rinfrescante...

RS       e famme capì, pecché cu' Francuccio hai detto "non proprio"?

FL       (evitando volutamente di rispondere si rivolge ad Amalia e...) Gennaro e Amedeo so' pure llor''apposto... penzan''a tutto trann''e femmene... quindi potete stare tranquille...

RS       (preoccupata ed infastidita per le mancate risposte da parte di Federico, nervosamente gli si rivolge e...) nè uè Freddy, è Franco??

FL       vedi Rita... (avvicinandosi a lei...) spesso accade che quando n'ommo è geluso lo è perché sape buono che ll'ati femmene so' nu poco spertaiole...

RS       e chest''o saccio già...

FL       nun è chest''a domanda che ti devi fare...

RS       e qual'è?

FL       commo fa' a saperl''accussi buono??

RS       pecché è nu tarlo che ll'avot''int''e cervelle, e nun ll''e da pace...

FL       e no, cara mia, chill''e sul''o fatto che cu ll'ati femmene isso spisso trov''accundiscenza e appizz''o chiovo!

AS       cioè, facce capì, Francuccio è una che...

FL       va pezzeccanno cu tutte chelle che 'o fanno pezzecà...

RS       (meravigliata ed incredula...) nooo, nun è proprio possibile, pecché si fosse overo, ie c'ho taglio!

FL       (impaurito e rabbrividendo all'idea...) Eeee...Brrrr.... e tenisse 'stu curaggio?

RS       (decisa e sicura...) Tu nun me cunusce... ie so' capac''e chesto e pur''e cchiù, ma dimm''a verità, si sicur''e chello ch''e ditto?

FL       (titubante ed indeciso se parlare o meno...) a chistu punto, visto comm''a pienze, che te pozzo dicere...

RS       (con fermezza...) a verità, sul''a verità, iammo parla!

(Federico fa per parlare ma Amalia lo ferma e...)

AS       (bloccando Freddy...) aspetta Freddy...

OM      e fallo parlà...       

AS       si, 'o faccio parlà ma... (rivolta a Rita...) tu qualunqua cosa dice, me faie 'o piacere te ne staie calm''e tranquilla...

RS       (indispettita...) Tu parl''accussi pecché 'e cose te so' ghiute bone... , a me no, ie nun mo' sarria maie aspettato...

OM      hai ragione, ma ce stanno mod''e mode pe' risolvere n'eventuale problema... chillo che pienze tu è 'o cchiù malament''e tutte quante...

AS       e si, pecchè, alla fine, faciss''overo curnut''e mazziate...

OM      a iss''o rimannisse senz''attrezze pe' tutt''a vita, ma tu fernisse sicuro 'ngalera, è nun è giusto, te pare?

RS       (riprendendosi e con calma...) avite ragione, si facesse chello che vulevo fa, a chillu post''o pigliasse cchiù ie ca' isso... (rivolta a Federico...), nun te metter''appaura, socc''ie chello c'aggi''a fà!... mo' parla!

FL       è come ho detto, l'unicu farfariello tra tutt''e quatto è sulo Francuccio... s''è spuzzuliato a paricchi femmeno do' paese...

RS       (con ira...) e chi so' 'sti vaiasce?!?

AS       mo accumience n'ata vota...

FL       è poi (facendo l'occhiolino ad Olga...) c'è il segreto professionale...

OM      (comprendendo...) è giusto...

FL       pure si vulesse nun t'ho pozzo dicere...

AS       mo' calmati po' ce mettimm''e studiammo o sistema pe' c'ha fa pavà...

RS       (con finta calma...) e chi 'o vo' sapé... ma che me ne fott''a mme...(ciò dicendo va al tavolino e si siede...)

OM      (chinandosi verso Freddy a bassa voce...) ma si proprio sicuro?

FL       cumbinazion''a vuluto che propr''ogge s'è visto cu una, e ie... Zac... l'aggio 'ncucciato 'ncopp''o fatto... c'aggio fatto pur''e fotografie...

AS       (con curiosità...) overo e facce vede ià?

FL       no, no, nun è cosa, (portandosi la mano nella tasca interna della giacca ed indicando Rita...) vuie site pazze, si chell''e vede, ccà scoppi''a guerra...

OM      (chinandosi verso Freddy a bassa voce...) e ghià, tu c''e faie vedè a sott''a giacchetta...

AS       si, si, nuie nun ce ne facimm''accorgere...

FL       v''aggio ditto che no, n'ata vota si e 'o caso ve facc''avvedé, mo' no, anz''e meglio che cercamm''e calmà a chella...

(i tre si avvicinano a Rita, si siedono e...)

AS       io avrei avuto un'idea...

FL       'E che se tratta, faccitece sentì?

AS       (rivolta a Rita...) tu l'ata vot''e ditto che Francuccio tutt''e sere... com''aggi''a dicere...

OM      (ironicamente...) nun te fa manca niente...

AS       esatto, (rivolta a Rita...) diciamo bene?

RS       (nervosamente...) si e cu chesto!?

AS       calmate.. (con dolcezza...) diciamo che lo devi combattere sul suo stesso terreno...

FL       dice bene...

RS       (con curiosità...) ossia?

OM      aggio capito tu....

AS       (guarda in cagnesco Olga e...) t'aggio ditto tanta vote che quanno parl'ie non mi devi interrompere... e po' l'ide''è a mia e tocc''a me a spiegà!...

OM      (con aria di sufficienza...)aggio capito, aggio capito, iàmmo, vaie annanzo...

AS       (riguardando Olga...) tu senza che faie 'a maestrin''e Succivo... cu st'ari''e suppurtaziona...

RS       (con decisione...) a vulesseve fernì tutt''e doie... cercate sul''e me fa capì, ie mo', c'avessa fa???!

AS       pe' primma cosa, cu' isso, miettet''a cintur''e castità...

FL       no, chest''è nu poch''esaggerato... e po' commo fa?

RS       ma che dice... 'a cintur''e castità???... nooo!

AS       si Ritù, non ce la devi fare più nemmen''addurare... poi, con il nostro aiuto, ce facimmo credere ca' tu te si fatta n'amante...

FL       idea fantastica... e chill''o putesse fa ie...

AS       tu???... ma facci''o piacere si!... cu te chillo nun ce credesse maie...

FL       nun ve preoccupate, pecchè ie so' miezz''e miezze...

OM      (guardando Federrico con perplessità...) 'o fatt''è che chill'atu miezzo è difficile a capirlo... e a ce credere...  

AS       comunque a chesto ce penzammo doppo, pecché quann''o pullastiello sarrà cuott''a puntino, ovvero quann''abbiarrà 'a ghire fore cu 'a capa... ll''acchiappamo tutt''e quatt''assiem''e ce dicimmo quant''e puorch''e e spuroco e commo stanno realment''e cose...

RS       l'idea me piace, mo' accumencio stasera stessa...

FL       poì' fatto che 'o facc'ie l'amante, che ne penzate?

AS       (riguardando Federrico con perplessità...) Mah...

RS       ma si, infondo uno vale l''ato, e po' oltr''a chisto, a chi ato putesseme mettere?

OM      (guarda Amalia, pensa e poi ...) ma si, certo, ho po' fà, ce penzate... accussì facenno 'a leziona sarrà doppia...

AS       doppia???... ma che vuò dicere?

OM      (con ironia ...) nun sulo se sentarrà curnuto... ma pure offeso nella sua virilità...

FL       giusto!... dice bene Olga, chillo quann''o ven''a sapè... certamente schattarrà p'arraggia, nun ve pare?

AS       è certo, essere traduto cu nu ricchione, nun''è certo 'na cosa gratificante pe' uno comm''a isso che se va sempe vantanno d'essere nu vallo...

RS       allora rimaniamo così... ie mo' staser''o faccio spantecà e null''e dongo niente, po'...    

OM      (guarda l'orologio, si alza e...) po' se vede appriesso che succede, mo' iammucenno che già se so' fatt''e nove e ie aggio lassato sul''a Nanduccio..(ciò dicendo va via...)

scena 8.2  [ Amalia - Rita - Federico - Olga]

AS       bene, ie me ne traso, vuie... (guardando Federico con aria di sufficienza... ) Mah??, comunque cercat''e v''accurdà 'ncopp''a chello c'avit''a fa...(ciò dicendo rientra nel bar...)

RS       (avvicinandosi a Federico... ) e visto, ce simmo riuscite...

FL       aggia dicer''a verità, a me 'e fa 'a parte do' ricchione me stev''a mannà 'o manicomio... (afferrando Rita ed abbracciandola...) vien''a ccà, sciasciona mia... fatte da' nu vaso (ciò dicendo la bacia...)     

RS       (staccandosi velocemente... ) ma si' pazzo... e si ce vede quaccheduno???

FL       (riabbracciandola... ) ma addò fuie, mo' tenimm''a copertura, all'uocchi''e Amali''e olga, nuie stamm''a fa 'na parte...

RS       (tenendo a bada la foia di federico... con calma... ) si, hai ragione, ma l'ate nun 'o sapeno, quindi tu i a fa quaccosa pe' rendere cchiù credibil''o fatto che si' ricchione...

FL       (cercando di tirarla a se...) e c'avessa fa?

RS       (svincolandosi... con decisione... ) tu ce l''e dat''o nummer''e cellular''a Nanduccio?

FL       commo no...

RS       e t'ha chiammato?

FL       si, 'na mezzora fa...

RS       ce che t'ha ditto?

FL       m'ha dat''appuntamento pe' nov''e mezza dint''a pizzeria... ma ie nun ce vaco...

RS       ma fusse pazzo! (guarda l'orologio e...) songh''e nov''e vinticinche, (spingendolo verso il vicolo...) muovete, vacce e fa chello ch''i 'a fa'...

FL       ma fusse scema, tu 'e capito che si vaco, chillo me fa 'o servizio!!...

RS       nun te preoccupà, va... vide sul''e perdere tiempo cu e preliminare... po' mo' vech''ie a nun te fa fa 'o servizio...

FL       ma che tiene 'ncap''e fa'??

RS       'na bella surpresa... tu va tranquillo....

FL       Ritù, nun fa 'a scema, famme capì e che se tratta e po' decido si aggi''a ire o no...

RS       ma allora te miett''appaura, nun tiene fiduc''e me?...

FL       nun è chesto, ma saie comm''è, ie ce tengo alla mia integrità...

RS       va che ie ve faccio 'ncuccià 'ncopp''o fatto, primma che isso te 'ncocci''a tte...

FL       si sicur''e chello che dice, saie comm''è nun vulesse ca'...

RS       va, e famme fa...

FL       se tu cerch''e fa a tiempo pe' nun me fa fà! (ciò dicendo va via verso la pizzeria...)       

(Rita rimasta sola, si guarda intorno, estrae il cellulare dalla borsa e...)

RS       che staie facenno?... a bene... no, no... veramente te vulevo parlà a quatt''uocchie... no è meglio si viene ccà, sto' for''o bar... si, t'aspetto...

(ripone il cellulare, prende la rivista dal tavolo ed inizia a sfogliarla... poco dopo giunge Olga... )

OM      (avvicinandosi e sedendosi a fianco a Rita...) 'e che se tratta, ch'er''è tutta st'urgenza?

RS       (chinandosi verso Olga...) aggio saputo 'na cosa assai grave...

OM      (preoccupata...) 'e che se tratta, parla nun me fa sta 'ncopp''e spine...

RS       (guardando Olga negli occhi...)ie parlo, t'ho dico, ma tu me giure che te ne staie calma?

OM      (più preoccupata...) 'si me dic''accussì me faie preoccupà cchiù assaie... iammo dimme... 'e che se tratta?

RS       ma tu te ne staie calma?

OM      si, ma mo parla!..

RS       me l''i 'a giurà, si no nun te dico niente...

OM      se va buò, t'ho giuro, ma dimme...

RS       m''ha ditto Freddy, che stasera, (guardando l'orologio... ) eanze p''essere precise, proprio mo' abbì, int''a stu mumento, Nanduccio...

OM      (spaventata e preoccupata...) Nanduccio????!!!

RS       sta facenn''ammore cu... Freddy!... (tirando un sospiro di sollievo.. ) ah.. te l'aggio ditto, ma tu mo' curr''a pizzeria e vide ca' 'e 'ncuocce 'ncopp''o fatto...

OM      (scioccata dalla notizia e quasi incredula...) ma si sicur''e chello ca' dice?

RS       sicurissima... pienze che mentre stevem''a parlà, ie e Freddy, iss''a guardato l'orologgio e m'ha ditto: " è tarde m''aggia vedè cu Nanduccio..." po' ironicamente a continuat''a dicere...: " saie comm''è c'avimm''a cunoscere cchiù profondamente"... m'ha fatt''o zinn''e se n''è fuiuto...

OM      (si alza e con tono deciso ed imperioso...) si 'em cose stann''accussì, e 'o 'ncoccio 'ncopp''o fatto, chest''è a vota bona che 'o mann''a ffa 'nculo! (ciò dicendo corre via...)

RS       (ironicamente...) e vide buono ca' chillo già c'è ghiuto! (ciò dicendo va via...)

scena 9.2 [ Olga - Marcella - Amedeo - Gennaro - Amalia - Rita - Franco - Nando - Federico - Filomena ]

(Sono le nove e quarantacinque. Giunge dal Olga, dopo aver scoperto Nando e Federico a fare l'amore nella dispensa della pizzeria.

OM      (entrando in scena correndo ed urlando... ) Amà... Amà.. curre ccà... me sento venì meno...

AS       (uscendo velocemente dal bar...) ama ch'è stato?

OM      (stramazzando su una sedia e portandosi le mani al volto, partendo col volume alto e scemando....) che schifo!!!... che schifo!!... che schifo!...

GS       (esce dal bar e nel sentire Olga...) ma che lle dat''a 'sta povurella...

AS       (guardando Olga meravigliata e interdetta...) ie niente!... quanno so' arrevata già stev''accussi... ( rivolta ad Olga...) ma ch'è passato...

OM      (battendo i pugni sul tavolino... continua a ripetere, partendo col volume alto e scemando....) che schifo!!!... che schifo!!... che schifo!..

GS       (avvicinandosi ad Olga, molto pacatamente...) chesto s''è capito, ma checos''o chi fa schifo..

OM      (alzandosi di scatto ed inveendonevroticamente contro Gennaro a voce altissima, quasi in falsetto...) fai schifo!! (Gennaro impaurito emettendo un mugolio di paura fa un balzo e corre dietro una sedia... Olga, andando verso di lui con l'indice accusatorio puntato... )  si, pure tu!!! (girandosi verso la sorella... ) tutte ll'ommene, fanno schifo!!! schifo!! schifo!...

AS       (raggiungendo la sorella, e cercando di calmarla....) ie ghiammo mo', me vuò fa capì che t''è succieso, nu quartud'ora fa te ne si ghiuta che stive bona e mo' ch''è stato?

OM      (risedendosi lentamente picchiettando con le dita sul tavolino...) ch'è stato?... ie nun ce pozzo penzà... ma' c''omm''e niente... (ferma il picchiattio e guarda Amalia...) 

AS       (sedendole accanto....) e chi staie parlanno?

OM      che schifo!!!... che schifo!!... che schifo!... 

AS       (afferrando Olga per un braccio ed a voce sostenuta e decisa....) e mo' BASTA!! ma che m'è pigliata pe' scema?!? (Lasciandole la presa e passandole delicatamente la mano sulla sua...) iammo, calmat''e parla...

GS       (poggiando la sedia a posto, girandole intorno si siede e rivolto ad Olga...) iammo sfugate, che doppo staie meglio...

AS       (guardando Gennaro in cagnesco....) s''è già sfugat''abbastanza, mo s'addà calmà e adda parlà, e tu zitto!

OM      è 'na cosa troppa brutta.... nu schifo maie visto!...

AS       e nun t'alterà, parl''e lieve stu schif''a miezzo...

OM      quanno me ne so' ghiut''a ccà, er''accussì cuntenta pe' chello che c'avevemo saputo che appena so' arrevat''a pizzeria nun vedevo ll'ora e m''abbraccià a Nanduncio...

AS       embé?

OM      (continua a raccontare creando la suspance...) appena so' trasuta, nun ce steva nisciuno, accussì so' ghiut''int''a cucina... appena so' trasuta aggi''abbiat''a sentì cierti lamiente e nun capenn''addò veneveno aggi''abbiat''a cercà... e cerca, cerca, cerca int''a dispenza che te trovo?

GS       (attento, curioso e impaurito....) che te truve????

OM      (con la faccia ed i modi schifati...) Nanduccio e Freddy menate 'ncopp''a 'na mappat''e mesale  annude, ca se steven''a 'nturcenianno comm''a ll'edera... e suspiravano comm''a duie mantice arrepecchiate... si ce penzo ancor''e veco... uìììì  e che schifo!!!... che schifo!!... che schifo!...

GS       (alzandosi e dandosi un tono...) ie appen''o vediett''a chill''a speci''e 'nfermiere... penzaie... chisto me pare ca' ten''a botta dint''a scella...

AS       si, ma Nanduccio??

GS       e che t''aggià dicere... se vede ca' quanno simmo nate oltr''all''altezza se sarrà pigliato pure chesto... ( sfregandosi le mani e rivolto alla platea...) e menu male... si no ccà oltr''a curto sarria stato pure ricchione!

AS       ie nun ce veco chiaro dint''a 'sta faccenda...

*** innesto 2 -

(in quell'istante arrivano Nando e Federico... seguiti da Carmelo che portandosi vicino ad Olga la guarda e...)

Ca.       Amor, ch'a nullo amato amar perdona...

AF.      (indicando Federico..) e, come vedi, ancor non m'abbandona...

Ca.       lo prese... (indicando Nando...) da costui... un piacer sì forte,

AF.      e tant'è amara che poco è più la morte...

Ca.       Giusto!...

Ge.      (nell'ascoltare i due, e cercando di emularli, con fare da fine dicitore, mostrando Olga...)  l'ha 'ncucciate dint''o sgabuzzine... 'ncopp''a 'na catast''e mappine... ma ccà, nisciuno è sicuro...  'e chi 'e tutt''e duie... l'ha pigliato ncu....

Am.     (dando un schiaffo sulle spalle a Gennaro....)  è nun essere volgar''e baccalaiuolo!

OM      che schifo!... che schifo!... che schifo!...

NG      (a testa bassa... rivolto ad Olga...) Olga, e famme spiegà...

OM      (guardandolo in cagnesco e nervosamente...) vattenne, nun te voglio cchiù vedè!

NG      ma guarda ca' nun è succiesso chello ca' pienze..

AS       (rivolta a Nando, ironicamente...) mo' ce vulisse fa credere che stiven''a pazzià facenn''o miereco e o malato... (con sarcasmo... )pecché si è accussì ce si' riuscit''a mità, pecché a chello che c'ha cuntato... (mostrando prima Nando e poi Federico...) tu e chist''ato site duie malate!

(Nando non avendo nulla da dire per difendersi, si mette in un angolo e zittisce... Federico si ferma poco distante... in quell'istante arrivano Marcella, Amedeo e Filomena seguiti da Rita...)

MB      ma ch''è succieso, avimmo sentut''e alluccà...

AF       sembravano urla di una donna... chi è?

FO       si, chi era ad urlare?

AS       mia sorella Olga...

RS       (avvicinandosi ad Olga...) che t''e succieso?

OM      (guarda Rita e...) Ritù... che schifo!!!... che schifo!!... che schifo!...

GS       mo' accumencia n'ata vota??? a' eeee... stammo frische!...

AS       (rivolta a Gennaro...) e ferniscela... chella 'sta sconvolta...

MB      ma ca' passato?

FO       (avvicinandosi ad Olga...) si, cosa ti è successo

AS       (sicura e diretta...) a 'ncucciat''a (mostrando Nando... ) chisto cu Freddy si te 'ncoccio... 'a fa 'e 'nzevate...

FO       io ve lo dissi che Federico era omosessuale...

RS       ma tu che dice?... ( guarda Federico e gli fa cenno che tutto è andato come speravano...)

MB      (ingenuamente...) ma che steven''a fa pe' se 'nzevà, forze steven''a taglià 'o lardo?

GS       (ironicamente...) no, steven''a ffa 'na felliat''e salame...

MB      è commo se so' 'nzevate??

AF       Taci oh moglie, che se lo fai... non fai figur di cacca... (poi passeggiando su un lato della scena...) però 'sta situazion''e poco chiara...

AS       l'ho penzat''anch'io...

AF       (fermandosi di botto...) pecché su Federico dubbi non ne ho, se vedeva che lle piace 'o chò e 'o paparacchò... chill''è (mostrando Nando...) chisto che me fa penzà...

GS       (guardando Nando...) pur''a mme, pur''a mme... Amedè, ma mo' che ce vuò fà, si vede ch'era destino...

AF       (avvicinandosi a Gennaro...) il fato poco c'entra, caro Gennarino... perché per certe cose ce vo' 'a volontà... si 'a volontà do' ffà... nun è che bell''e buono te truove faccia a muro...vene quaccheruno e te presentà 'o siluro...

FO       anche voi (rivolta ad Amedeo... ) avete modi molto pittireschi di dire le cose, ma a dire il vero, sono molto esplicativi...

RS       è certo... chill''Amedeo dice sempe cose iuste...

AS       ma allora vulite dicere ca' Federich''e Nanduccio s''eran'accurdate?

GS       piccerè, quello l'ammore è comma 'n'orchestra... si 'e strumente nun song''accurdate... fort''è si sa' fann''a sunata...

AS       (rivolta a Gennaro...) 'na vota tanto so' daccordo cu tte...

GS       grazie, troppo buona...

MB      ma che ce putimmo fa', chell''è 'a vita ch'è fatt''accussì...

OM      'i 'e fatta malamente!!!

FO       non sempre, poiché la nostra vita è fatta di eventi e di situazioni...

OM      (si alza ed andando verso Amedeo, lo guarda e...) Amedè, vuie c'avite studiato, ce vulite spiegà comm''è che 'sta vita è accussì strana, ie nun 'a capisco... nu mumento primma si' felice... e nu poco doppo, abbasta nu niente e te truov''a essere 'a cchiù 'nfelice do' munno??

AF       (portandosi al centro di tutti i presenti...) Cara Olga, la vita è un enigma da vivere, non da risolvere...

FO       giusto, condivido il vostro pensiero, profondo e chiaro...

RS       sarà pur''accussì, ma nuie nun 'a vulimmo risolvere, vulessemo sulo ca' fosse sempe bella...

FO       questo è impossibile...

AF       e si, poiché se la vita fosse sempre bella, diverrebbe monotona ed insopportabile... Tutti gli alti e i bassi, le gioie e i dolori, s'intrecciano in essa... e ne sono parte integrante ed essenza...

AS       ma allora, come dite voi, dobbiamo accettare tutto, senza chiederci nè il perché e nè il percome?

AF       non ho detto questo, ma solo che bisogna dare tempo al tempo per capire e comprendere le cose che ci accadono...

FO       esatto, perché solo col tempo noi riusciamo a mettere la nostra mente in condizioni tali da poter, studiando ed analizzando gli eventi, dare la giusta dimensione a quanto ci è accaduto...  

OM      però, nel momento che te succedeno, te siente distrutta... e 'a vote vulisse chiagnere senza manco sapern''o pecché...

RS       'a vit''è comm''è 'o iuoco de' tre carte, te crir''e sapè qual'è 'a carta, ma ce stà sempe quaccheduno che te 'nmbroglia sott''a ll'uocchie...

FL       propri''accussì... nun sempe chello che uno se crede è chello ca' è... anze, spisso è tutt''o cuntrario.  

RS       infatti se dice ca' nun è ciucci''o ciuccio... ma chi se crede ca' 'o ciucc''è ciuccio!

FL       è tann''o ciucc''è ciuccio, quanno nun sape dessere ciuccio!

GS       'nmiezz''a tutte 'sti  ciucce, nun c'aggio capito niente, ve pozzo sul''assicurà, che ognun''e nuie ten''a vita soia 'nmiezz''e mane...

AF       Giusto, e ognuno di noi, non solo dev'essere consapevole d'averla... ma deve anche sapere che è come stringere tra le mani una mina che può esplodere in ogni momento...

GS       e con questo, che vulite dicere?

AF       Voglio dire che noi, possiamo comprendere e spiegare solo la vita che abbiamo vissuto... ma quello che avviene nell'attimo che viviamo, resterà sempre un mistero chiuso in quella mina che stringiamo tra le mani... Che se non scoppia è vitamina pura che ci da' forza e gioia di vivere...

GS     e si invece scoppia...

AF       crea disordine nella nostra mente, tanto da non farci capire nè il perché, né il percome, di ciò che è accaduto...   

    

scena 10.2 [ Olga - Marcella - Amedeo - Gennaro - Amalia - Rita - Franco - Nando - Federico - Filomena - Vanda ]

(Sono le ventidue e trenta. Giuge dal vicolo Vanda e...

VL       (entrando in scena... ) Che ci fate tutti qui a quest'ora...

RS       (guardando l'orologio... ) Uè ma chello se so' fatt''e diec''e mezza, ie m'aggi''a ire a vedé 'a puntata...

AS       ma pecché nun sta' dimen''e sera?

FO       no, no è stasera...

FL       (avvicinandosi a Rita... ) e ghiammo che stasera se sape chi è stato a mettere in cinta a Ofelia...

FF        (guardando Freddy, con ironia... ) e ghiate me'  che vuie femmene penzate sul''a 'sti strunzate...

AF       Io, stanco di contanti pensieri, me ne vado casa per riposar la mente... ( rivolto a Marcella...) tu che fai resti o vieni?

MB      no, no, abbiate tu percché ie voglio sentì si ce sta quancc''ata nuvità..

(Rita, Amalia, Olga, Filomena Freddy, Amedeo e Vanda, vanno via... Franco, avvicinandosi a Nando...)

FF        Iammo mè... a chello che aggio saputo, 'e pruvato pure tu il brivido do' ricchione...

NG      (guardando Franco negli occhi... ) Ma che staie dicenno, guarda che tra me e Fraddy, nun è succiesso niente...

FF        niente? ma allora...

NG      allora stevemo sulo parlanno, Isso 'a teneva l'intenzione, ma ie nun avimmo fatto niente...

FF        allora saie che te dico, visto che l'acque se so' 'mbriagate, trasimmo dint''o bar e ce facimmo 'na 'mbriacat''e birra... che ne dice?

NG      si, forz''hai ragione, iammo... ( ciò dicendo i due entrano nel bar...)

FF        (rivolto al bar.. ) Gennà, tras''e vienec''a servì...

GS       iate, dinto ce sta Amalia, ve serv''essa... ie agga''arrecetà ccù fore...

(i due entrano nel bar e Marcella avvicinandosi a Gennaro, da dietro e carezzandogli i capelli...)

MB      Gennarì... ie quanno te veco me sent''e murì...

GS       Marcè, quanno me tuocch''accussì... l'inquilino do' pian''e vascio... fa 'o pazzo e vo' ascì...

MB      (in modo sensuale...) nun me dicer''accussì...  ca' me faie scevulì... Chillu turz''e mio marito, a quann''è asciuto pazzo, nun me penza cchiù!

GS       e muglierem''allora... chell''a quanno s''è 'nchiattuta, nun m'attizza cchiù...

MB      però, nuie ce credevemo d'esser''e sule... e invece ccà tutte quante tenen''e fann''e corna... 

GS       Marcé, comme stann''e cose, 'e cas''e 'stu paese, si venesse nu terremoto... (ironicamente...)  'e mantenesser''allerta 'e corna...

MB      hai ragione, (avvicinandosi a gennaro con fare sensuale...) ma mo' e viene ccà, e fatte da' nu vaso...

GS       (fermando Marcella...) nu mument''aspetta...

MB      (irrequieta...) ma c''aggi''aspettà...

GS       calmat''e dimme... chelli cazzette ca' giarrettiera, che t'accataie mo' ca' ghiett''a Napule... te l''e mise?!?!

MB      commo no, (sollevandosi la gonna con fare sensuale...) eccole qua...

GS       (strabuzzando gli occhi...) mamma do' Carmene... (provocante...) mo' si ca' s''è appicciat''a miccia e chella mina che dicev''o curnuto...(eccitatissimo, abbraccia Marcella e portandola verso il vicolo di fianco al bar...) Marcè, Marcè iamm''a truvà nu posto pe' stutà 'sta miccia primmo ca' scoppia 'a mina...

( i due vanno via nel vicolo di fianco al bar... Entrano in scena tutti i personaggi a coppie discutendo tra loro...  Amedeo entra per ultimo e portandosi al proscenio...)

AF       (rivolto al pubblico in sala...)

            Questa, infondo, è la nostra vita,

          un delizioso calvario, che ci sfugge tra le dita...

          è un comprendere, senza capire,

          è un parlare, senza nulla dire...

          è un amare di testa, e non di cuore,

          è un cercare senza fine, il grande amore...

          Ma la nostra esistenza, cari amici,

          è un cercare sempre d'esser felici...

          perchè la nostra vita, è fatta di piccole stelline,

          che vagano in questo universo, tempestato di mine...

          cosa fare?... è semplice: "amare!"... si, volerci bene,

          e dircelo ogni giorno, per debbellar le pene...

            (tutti i personaggi, uno rivolto all'altro...) " Te voglio bene..."

AF       (rivolto al pubblico in sala...) Fatelo anche tra voi, ditevi un bel  "Te voglio bene..."

(tutti affiancando Silvano e rivolti al pubblico in sala, all'unisino...)

TUTTI   Ve vulimmo bene...

 (Parte la base "ie te voglio tanto bene..." Calano le luci e sul sottofondo musicale, s'odono le voci dei personaggi ripetere " te voglio bene.."... chiude il sipario)

F I N E

( a segurire Saluti finali [ durata 7/8 minuti] )