Vulessemo partì, ma nun sapimmo addò amma ì
Personaggi:
Peppino: Pensionato
Raffaele : Cugino di Peppino
Impiegata; Titolare dell’agenzia
Donna: un pò sex
Massimo:avvocato
Ragazza del bar: Lena
Serena: cliente pazza
Saverio: fidanzato della donna
Scena: Classica stanza di un agenzia di viaggio.
L’impiegata dell’agenzia viaggi è seduta dietro la scrivania… ha al posto del telefono un auricolare che può rispondere al telefono senza alzare la cornetta.
Drinnn .drinn … (suona il telefono)
Imp.ta: Buongiorno …agenzia “Prenota e parti” …. Mi dica … certo …. Va bene …. Non si preoccupi, le prenoto subito il volo …. Si … grazie .. arrivederci .
Drinn drinn (squilla ancora il telefono)
Imp.ta: Buongiorno … agenzia …“Prenota e parti” … mi dica ….. vediamo … per domani …. Si ,si … ho giusto un posto libero … ok ? Bene …glielo prenoto. … grazie , buona giornata .
Ragazzo: ( Entra con vassoio tazza di caffè e cornetto) Permesso, buongiorno signorina
Impiegata: Entra, entra, ma a questa ora vieni , se era a te il caffè lo portavo all’ora di pranzo
Ragazzo: La colpa è la vostra
Impiegata: perché?
Ragazzo: E voi volete il cornetto caldo fatto con la pasta di brioscia a crema e amarena, e quelli escono per ultimi
Impiegata: E va buo’ poggia tutto su quel tavolino e poi vieni a prendere il vassoio
Ragazzo: Come volete,( breve pausa ) ma la mancia non me la date?
Impiegata : La mancia, e devi aspettare, non ho ancora incassato un euro, quando vieni a ritirare il vassoio te li do
Ragazzo: E se non viene nessuno ( suona il telefono )
Impiegata: nun l’ hai ( segno come dire vattene )
Ragazzo: Come è tirata a signurin’ tene e ranch’ into e man’
Impiegata: Si, si La nostra agenzia è famosa per i pacchetti che offre
Ragazzo: to faccio io o pacchetto ( senza farsi vedere riprende il cornetto e ci sputa dentro ) e mò cunsuolete pidocchiosa
Impiegata: Quante persone siete ….. a bene … si potete venire direttamente in agenzia.e ne parliamo da vicino. salve
Drinn drinn (squilla ancora il telefono)
Imp.ta: Buongiorno … agenzia …“Prenota e parti” … mi dica ….. …. Si, si … ok ? Bene …lo inserisco nel terminale. ….e quando ho la risposta vi richiamo.
(ora entrano Peppino e Rafele che si tengono per mano, contemporaneamente suona il telefono. Tutta la scena si impronta sul fatto che l’agente parla al telefono e intanto guarda il computer ... Peppino e Rafele pensano che stia parlando con loro)
Peppino : Permesso .
.
Rafele: Buongiorno
Imp.ta: (parlando al telefono) buongiorno … agenzia …“Prenota e parti”… Mi dica …
Rafele: .. (si guarda intorno …) Vai , parla
Peppino: Noi , non siamo di qui, veniamo da una campagna in provincia di Avellino, io sono Peppino
Rafele: Ed io songo Rafele, il cugino
Peppino: Siamo venuti qui a Napoli, perché, abbiamo bisogno di un buon avvocato, per un fatto nostro ,e camminando abbiamo visto questa agenzia ….
Rafele: Ci siamo detti: .. perchè quest’estate non ci facciamo una bella vacanza? …Ed eccoci qua!
Imp.ta: (rivolto ai due e coprendo il microfono ) , prego, prego …si accomodino
I due insieme: .( facendo un inchino ) grazie
Imp.ta: (alza la voce parlando evidentemente al telefono con un cliente ) No !!! No… lì no …( i due si guardano, poi decidono per un’altra sedia.)
Peppino: Qui va bene ???
Imp.ta: (Sempre parlando al telefono…) No!, No! … li non si può !!!
Rafele: ( rivolgendosi a Peppino ) Allora quelle li? (indicando altre 2 sedie o il salottino sulla destra)
Peppino: ( alla signorina ) Possiamo?
Imp.ta: (al telefono) …si certamente …
Raf e pep.: (si allontanano per andare a sedersi su un’altra sedia …) sono quelle ??
Imp.ta: (tel) fermi… fermi… ditemi esattamente dove volete andare …
Rafele : Andiamo a sederci.
Peppino : Ce l’avete detto Voi, ho capito, allora sono quelle li in fondo
Imp.ta: (tel) noooo … lasci stare … troppo lontano … le consiglio qualcosa di più vicino …
Peppino: Ma pe chi ci ha pigliato, è vero che siamo vecchi, ma mica ciunchi
Imp.ta: (tel) troppo, troppo lontano le dico, è meglio se prendete qualcosa di più vicino ….
Peppino: (si guarda attorno , stupore dei 2 . Segnando i vasi da fiori vuoti , si avvicinano ) .. qui va bene?
Imp.ta: (tel)…ecco si … direi che è meglio …,
Rafele: Eh, va bene, ( si siedono sui vasi )
Peppino: Ma dove siamo capitati
Rafele: ( guarda il cornetto e lo prende) possiamo? ( rimprovero con la testa di Peppino)
Impiegata: certo, fate come a casa vostra
Rafele : ( Guarda a Peppino come a voler dire hai visto)
Impiegata: (tel) no , si mangia in piedi, a buffè
Rafele: A scusateci ( si rialzano , rafele divide il cornetto) )
Impiegata: (tel)se non vi piace mangiate alla carta
Peppino: ( prende il tovagliolino del cornetto lo guarda lo divide e ne da una parte a raffaele)
Rafele: no Grazie si mette sullo stomaco
Impiegata: (tel)Se avete problemi di digestione cambiamo
Peppino: _no lasciate stare mo mangio io
Rafele: Allora le dicevo che volevamo andare in ferie
Imp.ta: (Tel) …va bene….. , vedrò di accontentarvi,…ma per questa settimana ormai è tardi
…
Peppino: Ma chi ve lo ha detto che vogliamo partire questa settima.
Raffaele: Noi vorremmo partire per quest’estate !!! ma un posto vicino
Peppino: Qualcosa senza camminare troppo …e a basso costo noi siamo pensionati, ci basta anche una settimana a Castellammare o a Pozzuoli al massimo con un po’ di sacrificio possiamo arrivare a Salerno
Rafele : A Salerno???è lontano
Peppino : Ormai l’ho detto
Rafele: Peppi ( indicando l’ imp. Ta ) cosi questa si pensa che abbiamo un sacco di soldi
Imp.ta: (tel) ah …. Bene … bene … allora vi prenoto un bell’aereo
…
Rafele: che Cosa? L’aereo per andare fino a Salerno? Hai visto ??( segno con la mano coma a voler dire te l ‘avevo detto)
Imp.ta: Vediamo ….Partenza ore 7.40 dall’aeroporto di Capodichino
Peppino: Ma sta scherzando? … ma dove ci troviamo?
Imp.ta: (tel).. siamo in bassa stagione …, fanno 550 euro …una vera occasione
Rafele: (..si alzano e fanno per andarsene) ..signorina lei è matta … prendere l’aereo per andare fino a Salerno è meglio che ce ne andiamo …
Imp.ta: (che sta chiudendo la telefonata) come volete arrivederci
Peppino: arrivederci !
Imp.ta: (finita la telefonata rincorre Peppino che stava uscendo …) Aspetti aspetti … dove andate? …(lo prende per un braccio )
Rafele: andiamo via, scusate lei vuole mandarci in aereo a Salerno
Peppino: E poi non c’è nemmeno l’aeroporto li, che fanno ci buttano giù con il paracadute?
Rafele: a me l’ altezza mi fa paura io soffro di lentiggini.
Imp.ta: lentiggini! semmai vertigini.
Imp.ta: state tranquilli c’è stato un equivoco…
Rafele: ( spaventatosi ) mamma mia bella, è comme è succieso
Peppino: signurì, ma è na cosa grava assai stu quivico,
Rafele: Allora non andiamo con l’aero, avessa essere pericoloso stu quivico
Imp.ta: Calma ora vi spiego ( Ridendo) Io stavo parlando al telefono, no con voi … vedete ( alzando i capelli come una carezza) ..io sto con un blu-tut
Rafele: ( Guardando all’impiegata e poi a peppino) Con chi sta
Peppino: Con uno che è nu poco brutto
Rafele: embè pecchè no lascia
Peppino: esagerato, e po’ ogni scarafone è bello a mamma soia
Imp.ta: Io intendevo questo(gli fa vedere il microfono) serve per parlare a telefono senza fili, Non stavo parlando con Voi, ma con un signore che sta dall’altra parte del telefono ( indica in fondo verso una cassetta telefonica)
Rafele: Li dietro ( Si avvia per andare a vedere chi c’è, poi chiama in disparte a Peppino) Peppino, questo è pazza, li dietro non c’è nessuno
Peppino: zitto, zitto e pazzi vanno assecondati
Impiegata: ( Alzando la voce e battendo le mani) Allora ci siamo!
( I due si allontanano impauriti e prendendo qualche oggetto in mano per difendersi)
Peppino: Stateve ferme
Rafele: Non vi movete ca chiamammo le guardie sa!
Peppino: OoooooH bimba cattiva, noi te dammo e tottò
Impiegata: Non avete paura io volevo solo farvi capire che( parla piano piano) questo a sostituito l’apparecchio telefonico tradizionale ( mima il gesto del telefono a disco)
Rafele: ( Mimando e parlando piano piano) E il numero come lo fate, movendo le recchie ( In quel momento entra l’avvocato)
Avvocato: Buongiorno
Impiegata: Oh, buongiorno Avvocato, come stai
Avvocato: Bene e tu
Impiegata: Mi difendo
Rafele: Ha capito c’à se si muove gli dongo questo ncapa ( prendedo il vaso)
Avvocato: vedo che ci sono dei clienti, passo dopo?
Impiegata: Come vuoi Massimo, ma puoi anche attendere qua
Peppino: (rivolto all’avvocato) Scusate, signore, senza volere ho sentito che siete avvocato
Avvocato : Certo, Avvocato Della Pena.
Peppino: molto lieto Peppino Dei Carciofi, mio cugino
Rafele: piacere, Rafele Finocchi, noi veniamo dalla campagna
Avvocato: ( rivolto all’ impiegata )overamente, saranno i cugini di campagna
Peppino: Vedete noi siamo venuti a Napoli proprio per parlare con un avvocato
Impiegata: E siete capitati nelle migliori mani del foro Napoletano
Rafele : Ha fatto un foro con le mani
Peppino: No, è un modo di dire, significa che spende molto
Rafele: Embe a nui che c’ interessa
Peppino: nun o’ saccio, forse a Napule accussì sa usa
Avvocato: La signorina è troppo buona, allora ditemi in che cosa posso servirvi
Peppino: Noi , nel nostro paese , dove abitiamo, abbiamo litigato con un nostro vicino
Rafele: ( Tirandolo) Lascia stare ,Peppì
Peppino: Nun tirà me fai scassa tutta a giacca
Rafele: Peppi ti debbo parlare
Peppino: Permettete un attimo ( si allontanano) Ma che vuoi
Rafaele: Lascia stare, ma tu hai sentito come si chiama l’avvocato
Peppino: Certo, Della Pena
Rafele: E di nome
Peppino: Massimo , e allora
Rafele: Peppino , ci presentiamo in tribunale con Massimo Della Pena , che speranza tinimme
Peppino: mamma mia, nun me n’ ero accorto, ma ora ci penso io. Avvocato, scusate
Avvocato: dicevate?
Peppino: Vi stavo dicendo no., che con questo vicino no, che abbiamo litigato no.,poi abbiamo fatto pace , abbiamo fatto bene?
Avvocato: ( Guandandosi) Meglio un male accordo che una causa vinta
Rafele: ( Applaudeno) Bravo, bene come avete parlato bello
Peppino: Complimenti veramente un bella parlata.( continuando ad applaudire )
Avvocato: Va bene, grazie, ho capito ( rivolto all’impiegata) ci vediamo dopo, forse è meglio ( facendo segno ai due )
Impiagata : ma……avevi bisogno di qualcosa
Avocato: No, veramente ero venuto per farti vedere ( sensualmente e ondeggiando) il mio tom-tom-
Impiegata : Uh! , voi mi permettete, solo un attimo, mi incuriosisce
( faccia incuriosita e perplessa dei due)
Avvocato : ( rivolto ai due) Scusate solo un minuto, il tempo di farglielo vedere e la libero
Rafele: E glielo dovete far vedere davanti a noi
Avvocato: Ma quello è piccolo
Rafele: Questi sono fatti vostri, a noi piccolo o grande ci fa schifo ci giriamo dall’altra parte
Avvocato: ( senza curarsi dei due ) Guarda come e bellino e cosi piccolo che entra nel taschino del pantalone
Impiegata: ma non funziona? ( gesti dei due come a voler dire cosi piccolo come si fa)
Avvocato: Ma tue devi pigiare qua
Impiegata: Si pigio, pigio, ma non va
Avvocato : Fammi vedere, hai ragione, adesso mi avvicino alla vetrata ( dove stanno i due cugini) permette
Rafele: ( togliendosi una scarpa e rivolgendosi al cugino) se s’ avvicina ce ronga questa ncapa
Peppino: ( Interrompendolo) statte fermo quello ha fatto gli occhi da pazzo
Avvocato: ( alzando la voce come arrabiandosi ) No è impossibile qui non c’è , qui nemmeno
Rafele: ( prendendo coraggio ) Scusate non pe sape i fatti vostri ma che state cercando
Avvocato: Sto cercando se c’è campo
Rafele: Peppì, chisto è pazzo va trovando il campo nel negozio, Avvoca’ voi il campo ……….
Avvocato: ( urlando ) Ahhhhhh eccolo
( i due impauriti si nascondono da qualche parte )
Avvocato: L’ ho trovato, ( rivolto all’impiegata ) vieni a vedere
Rafele:(Guarda, poi si rivolge a Peppino) ma addo o vedo o campo io veco solo cemento
Impiegata: Bellissimo, ma adesso debbo andare dai clienti. ripassi dopo?
Rafele: forse è meglio così potete decidere che ata smmenà miezo a terra
Peppino: Di questi tempi potete piantare due melanzane , qualche insalatina
Avvocato: ( Li guarda poi vicino all’impiegata) ma sono matti?
Rafele: Vo vede ca mo e pazzi siamo noi?
Avvocato: Ho capito, meglio che vado, vuoi che te lo lasci? Semmai dopo gli dai un’ occhiata
Impiegata: no, non è il caso, me lo riporti tu dopo
Peppino: ( al cugino ) ma co’ teno smontabile
Rafele: l’ uommene e oggi non so chiù comme na vota
Impiegata: Allora dove eravamo rimasti , ah si bene ditemi dove volete trascorrere le vacanze
Rafele: (fanno per risedersi sul tavolino del vaso da fiori vuoto)… allora dicevamo…
Imp.ta: ma perché non vi sedete su una sedia?
Rafele: ma perché ora ci possiamo sedere?
Peppino: nun fa domande, avessa cagnà idea
Imp.ta: dunque dicevamo delle vacanze
Rafele: allora le dicevo …
Imp.ta: non c’è problema, .. troveremo la soluzione giusta per voi …
Rafele: ma io non ho detto ancora niente
Peppino: zitto, assecondala, nun t’ è scurdà che chesta è pazza
Impiegata: Nel frattempo guadagniamo tempo , compiliamo prima le schede clienti …(prende la scheda) una a lei e un’altra a lei
Rafele: Scusate ma che dobbiamo fare
Impiegata: La dovete compilare
Rafele: Ma sapete non siamo venuti preparati
Impiegata : Ho capito ora vi do una mano
Rafele: ( Allungato la mano) Piacere ( creare una piccola gag)
Imp.ta: Continuiamo, Cognome? ( I due scrivono pronunciandolo)
Imp.ta: Nome?
Imp.ta: Sesso?
Peppino: (Pausa, la guarda , poi guarda Rafele e scuote la testa…) eeh..qualche volta ..!! sapete abbiamo una certa età.
Imp.ta: come ?
Rafele: ( abbassando la voce ) ora vi spiego, a volte capita che quando veniamo a Napoli andiamo per quella stradina sopra ai quartieri dove ci sono tutte quelle donne e li …
Imp.ta: ….lasci perdere … voi in questa casella dove sta scritto sesso mettete un M (emme)
Peppino:io veramente sono una L e mio cugino XL
Impiegata ( senza dare perso alle loro parole ) proprio lì, mettete tutte e due una M
Rafele: Signori, scusate, con tutto il rispetto, ma lo volete sapere meglio di noi come vestiamo
Imp.ta: Ho capito è meglio che con la scheda ci fermiamo qui. Allora mi dica un po’ dove volete trascorrere le vostre vacanze …noi possiamo soddisfarvi in tutto e per tutto , abbiamo tantissime offerte…. Guardi qui …Thajti, seiscelles, tonga tomoko, baleari, dakar …
Rafele: (la guarda e non risponde)
Imp.ta: Rio de Janejro , sharm el sceick, brasilea,
Peppino: (guarda il cugino ) starà parlando a telefono nata vota, forse con un tedesco o un inglese …
Imp.ta: (dopo un attimo di pausa lo guarda perplesso )… mi segue?
Rafele: (Alzandosi) Non lo so dove dobbiamo andare?
Imp.ta: Da nessuna parte le stavo citando alcune località turistiche dove potete trascorrere le vostre vacanze ..
Rafele: ah .. sono nomi di paesi ? Io pensavo che fosse al telefono con un tedesco …
Peppino: a me me pareva un inglese
Imp.ta: Allora onde evitare fraintesi questo (il microfono davanti alla bocca) è meglio che lo togliamo, e scegliamo qualche posto più comune … più usuale ..
Peppino: .. si si guardi … non abbiamo grosse pretese ..l’importante che non ci allontaniamo troppo.
Imp.ta: Partite da soli?
Pep-Raf: Si noi soli
Impiegata: allora , allora (proponendo altrernative ma quasi pensando tra se …) … Porto … Maurizius, (piccola pausa poi come se le fosse venuta un’idea…) … a Vienna ..
Raffaele: come ?
Imp.ta: Dicevo:…Porto … Maurizius … a Vienna ..
Rafele: Signorina non lo sapevo … se dovete portare questo Maurizio a vienna torniamo un’altro giorno.
Imp.ta: Non ci capiamo: Porto virgola Maurizius virgola Vienna…
Peppino: (subito pronto) Punto!
Rafele: bravo, abbiamo indovinato?
Imp.ta: Sono altre località dove potete trascorrere le vostre vacanze.
Rafele: io mi pensavo che era il vostro fidanzato quello brutto
Peppino: ( all’ impiegata ) Voi parlate così complicàto … paesi così strani
…
Imp.ta: … ho capito … prendiamo un altro catalogo e consultiamolo, che ne dite di Santo Domingo?
Rafele: (Pensa e guarda peppino) veramente non lo canosciamo, nui sapimmo a San Gennaro, a Maronna e Pumpei, chella e l’ Arco
Imp.ta: Santa Pazienza … !!!lei sta tentando le mie coronarie … (si riprende dall’agitazione…) va bene, stiamo calmi, qualcosa troveremo ( sfoglia un ulteriore catalogo, ad alta voce ) Mosca!
Peppino: Dove !?!?!?(rispondendo con un tono tra un interrogativo ed una domanda)
Imp.ta: Guardi proprio qui, sopra questo catalogo, proprio dove ho il dito ……
Peppino: (Arrotola una rivista di carta per ammazzare ciò che lui crede sia una mosca , in realtà l’agente intendeva Mosca la città ) … Perbacco … io non la vedo …
Imp.ta: (gli avvicina la rivista …) guardi bene …
Peppino: Mi scusi sa, ma non la vedo … me la indichi lei ...
Imp.ta: (indica con il dito il titolo e legge ad alta voce) ecco è qui
Peppino: Va bene ( alza il rotolo di giornale e colpisce con forza colpendo le dita dell’ impiegata )
Imp.ta: ahhh…ahh.. uuuuhhhh…. ma è pazzo ???
Peppino: L’ho presa ???
Imp.ta: (Sempre dolorante ..) si! Il dito mi ha preso … ma è impazzito?
Peppino: Perbacco, le ho detto che non vedevo
Imp.ta: Ma perché ha colpito con la rivistà!!
Peppino: E.. ha detto lei che c’era una Mosca …
Rafele: ho sentito anch’io…!
Imp.ta: Ma no .. Mosca, l’ex capitale dell’unione sovietica, ha presente?
Raffaele: E mi scusi sa …allora ho fatto confusione ! .. lei mi diceva mosca
Peppino: e poi segnava con il dito …
Imp.ta: va bene.. va bene .. è perdonato … vediamo … ecco qua … proprio il catalogo che aveva in mano … (legge…) Capitale Europee… .. bene… le capitali europee potrebbero essere una soluzione proprio bella.. anche perché almeno stiamo vicini a casa..… prendiamone una a caso … (breve pausa guardando il catalogo…) diciamo FrancoForte … va bene?
Peppino: Perché?
Imp.ta: Così.. il primo nome che mi è venuto sotto mano … va bene ?
Peppino: Va bene, come vuole … pronti ?… insieme è ! 1,2,3 …(e grida ) Francoooooo Francooooo ..
Imp.ta: (si alza stupita) Ma cosa fa ! State zitti … schhhtt
Rafele: E… lo ha detto lei …di chiamare Franco forte!
Imp.ta: Che cosa ho detto io
Rafele: Di chiamare Franco, e forte anche…
Peppino: Ed io e rafele abbiamo detto Franco forte .. speriamo che abbia sentito
Imp.ta: …(esasperata …pensa un po ..) aspetti che vediamo qualche occasione … vediamo di qua tra i last minute… (sfoglia ) ecco … vediamo qualche altra soluzione potrei mandarvi a VANCOUVER (Si legge FANCUVER)
Peppino: Hei .. hei … hei ..signorina bada a come parla !!! A Fan Cuver ci manda qualcun altro … stia attento con le parole .. io la denuncio …
Imp.ta: (in preda ad una crisi di nervi …) Ahhhhh…. Lasciamo stare
l’ estero prendiamo qualcosa in Italia
Peppino: ( si sta guardando le maniche della giacca che sono decisamente corte)
Imp.ta: (esclamando a voce alta, pensando di aver trovato la soluzione al problema ) CORTINA!!!
Peppino: (sobbalza di paura ..) cosa?
Imp.ta: Cortina !!
Peppino: Ah .. la giacca ?? Stavo guardando anch’io … forse è ora che ne compri una più grande, perché questa è diventata cortina
Imp.ta: No, Cortina la giacca … potrebbe andare in ferie a Cortina… la città
Rafele: Cortina ? (Ci pensa …) Va bene …
Peppino: Ma ascolti è lontana la spiaggia dal centro ?
Imp.ta: Che Spiaggia ? Guardi che Cortina (legge il catalogo…) è un bellissimo posto .. nel cuore delle dolomiti in montagna
Donna: Buongiorno
Impiegata: Buongiorno, Signora Anna ( I due si alzano e rimangono incantati )
Raf.Pep.: Buongiorno
Donna: E’ pronto il mio ticket
Impiegata: Certo, glielo vado a prendere ( si allontana) permettete un attimo
Raf.Pep.: Prego , prego
Donna: Anche Voi state per evadere
Rafele: Veramente noi in carcere ancora ci dobbiamo andare
Donna: ah aha ah che simpatici, io intendevo evadere , evadere dalla rutin
Peppino: che cosa?
Donna: Il mese scorso sono stata in francia alle Marville
Rafele: E quello sta correndo , al mio paese un sacco di gente sta con il morbillo
Donna: Ah Aha A , che simpatici, Ora invece sto partendo per divertirmi alle Haiwai
Rafele: Hai capito, questa con i guai si diverte.
Peppino: ogn’ uno si diverte a modo suo, come mai state qua?
Donna; Bisogna prenotare
Rafele: Hai capito qui i guai si prenotano , no da noi, al paese nostro, i guai arrivano e basta
Donna: Ah Aha ah che spiritosi
Rafele: Ah aha ah ,mo ce chiavo nu paccare in faccia
Donna: Anche se Il mio compagno voleva andare in america latina Paraguay
Peppino: E siete fortunate che avete il compagno che Fa il portiere e acchappa tutti i guai
Donna: Chi?
Rafele: almeno voi li fate e chillo puveriello e para
Donna: ah aaah ah, che simpatici
Impiegata: (Ritornado) Ecco qua questa è Vostra, e questo è il pacco che ha ordinato
Donna: Ho grazie ci vediamo , arrivederci, ( si volta e parlando ai due ) qualcuno di voi può essere cosi gentile da accompagnarmi
Peppino: Certo, rafele accompagna la signora
Imp.ta: Sentite . mentre aspettiamo vostro cugino., pensavo, e se durante le vacanze ci mettiamo dentro anche qualche escursione..
Peppino: non lo so , voi dite che se ci vedono scoriati sparagnammo e dove ce la dobbiamo fare questa escorzione sul braccio o sulle gambe, in testa no è pericoloso
Impiegata: Ma quale escoriazione, escursione passeggiate, gite , ma con voi è impossibile parlare
Peppino: Scusate signorina ma voi parlate come un libro stracciato
Impiagata: Vuo vede che a colpa e a mia
Peppino: Io non voglio offenderVi ma è cosi, cercate di dire cose più comprensive
Impiegata : Ho capito, cercherò ti evitare certe parola
Peppino : evitate, evitate, che è meglio
( entra Rafele con un occhio nero Peppino si alza e si avvicina, mentre l’impiegata scrive e cerca sui catologhi)
Peppino - Né rafè, che è stato? Chi ti ha fatto un occhio nero?
Rafele: - Nisciuno . Non è un occhio nero. È una voglia.
Peppino- Voglia di cosa? Tu prima non ce l’avevi
Rafele:- ;Mi è uscita adesso, Mentre accompagnavo quella signora , Mi è venuta la voglia di toccare la parte di dietro , il compagno stava in auto non l’ha gradito. E mi ha fatto uscire la voglia dall’occhio.
Peppino: disgraziato, a signurina te l’ ha pure detto che ci piacevano i guai
Assiettete, signurì tenete un poco d’ acqua
( Entra il ragazzo del bar )
Ragazzo: Permesso, avete consumato , posso prendermi la roba mia?
( rivolgendosi alla signorina ) adesso me la date la mancia?
Impiegata: niente, uagliò n’ aggio fatto nù centesimo, vai, vai
Ragazzo: ( rivolgendosi ai due ) i che mano, aggio fatto proprio bbuono a sputà into o cornetto ( via col vassoio )
Rafele: Peppì, me sta avutanno o’ stommaco
Peppino: pure a me, scusate signorina me portato nu poco d’ acqua pure a me
Imp.ta: si, certo aspettate qui ( esce )
Rafele: Peppì comme me fa male ( mentre discute col cugino entra una donna di corsa )
Serena: buon giorno io sono Serena
Peppino: beato a voi, noi stiamo nu poco preoccupato, perché vulesseme partì ma nun sapimmo addò amma ì
Serena: e io chaggia fa
Rafele: niente, solo che voi avete detto che siete serena e noi abbiamo detto che non lo siamo
Serena: ma anch’ io non sono serena
Peppino: scusate, ma appena sito trasuta aveto detto: io sono serena
Serena: che c’ entra, io intendevo Serena di nome, ma non sono serena
Rafele: cu tutto o’ rispetto, ma vuio ce state attaccanno e cervelle, siete o non siete Serena?
Serena: si, sono Serena, ma ( cambiando tono ) ho paura
Peppino: non dovete avere paura della serenità, a tenessemo pure nuio, dincello Rafè ( senso di consenso dell’ altro )
Serena: ( abbassando la voce avvicinandosi ai due, gag a soggetto ) ma io ho paura di lui, l’ uomo di prima
Rafele: ma chi l’ avvocato, e capito Peppì
Peppino: nuio l’ amma itto che teneva na brutta faccia
Serena: è un maniaco, pazzo e assassino se ne fuiuto do manicomio
Rafele: mamma do Carmine, allora overamente è pazzo
Serena: e ammazza tutti quelli che non lo vogliono vedere
Peppino: e capito Rafè, e mò comme facimmo
Rafele: stai calmo e mica è detto co vedimmo chiù a stu pazzo
Serena: ( risata da pazza ) ma lui tornerà ah, ah, ah
Peppino e Rafele: ( si alzano impauriti ) e vuio che ne sapito
Serena: stevemo into a stessa stanza ( stessa risata di prima ) ah, ah, ah
*rafele: mamma mia bella dove siamo capitati
*serena : ma vui non ridete , forse non siete contenti
*peppino: come, noi siamo contenti, contentissimi e vero rafe
*rafele: ( senza quasi voce) contentissimi e felici
*serena: allora ballate
*Rafele: che dobbiamo fare
*serena: DOVETE (mimando un ballo ) saltare, muovervi ,correre , agitarvi, sfrenarvi ……praticamente dovete ballare
*Peppino: e na parola
*rafele: ma noi non ce la facciamo signora. A stendo riusciamo a camminare, e poi non ci sta nemmeno la musica
*serena: non vi preoccupate per la musica ci penso io ahahahahah
*peppino: ma non ti potevi stare zitto
*serena: ecco prendo questo vassoio e lo trasformo in un tamburo , e con la mia voce faccio il mandolino
*peppino: ci manca solo nu piattino e stamma a posto
*serena: prego, maestro MUSICA ( e inizia a cantare) , forza ragazzi iniziate
( movendosi goffamente)
Peppino: ( abbassando la voce al cugino ) Subito! Rafè, chiano, chiano, vedimmo e arrivà a porta e fuimmo a tutta velocità
( gag ballando a stendo si avvicinano alla porta)
Rafele: però cercammo e nun ho fa capì. Bene signorina è stato un piacere, noi andiamo
Serena: ( sbarrando la porta ai due ) e addò iato, vuio a cà nun ve muvito
Peppino: Rafè, sai pecchè nun te vatto, ( segno di Rafele per dire perché ) perché si vatte e sciem’ vai ngalera, ma che le salutata a fa
Serena: dovete aspettare qui insieme a me, accussì o vedimmo assieme
Rafele: guardate ( fa per avvicinarsi, ma la donna gli fa un gesto minaccioso )
Serena: caggia guardà
Rafele: niente, mica siete costretta, però è bello
Serena: ( come una bambina ) overo è bello, che cosa?
Peppino: se promettete e fa a brava ve lo diciamo?
Serena: si, si, faccio la brava
*peppino:vogliamo giocare un pochettino?
*serena: a cosa?
*Peppino: a a uno due e tre stella
*rafele: ma allora sei veramente scemo? Ma te paro o momente e se mettere a gioca?
*Peppino: accordati che ciò un piano
*rafele:e io la chitarra
*serena:si si voglio giocare, voglio giocare.
*peppino:allora mettiti li giù ,e conta , mentre noi facciamo le statuine
*peppino: allora sei pronta
*serena:si inizio a contare, uno due e tre stella
( gag improvvisata con mosse strane, nel frattempo peppino gli fa capire che si possono avvicinare alla porta senza essere fermati)
--Rafele: ( fa un gesto d’ intesa a Peppino ) da quella parte guardate quanto è bello?
--Serena: dove, dove, che cosa, che cosa
--Peppino: ( indicando un posto lontano dalla via di fuga ) lì, là, vall’ acchiappà và
--Serena: ( si muove verso la direzione indicatagli )
Peppino: ( urlando ) fui Rafè ( i due scappano verso la porta, ma )
Avvocato: ( entrando con veemenza e urlando ) eccomi qua, sto qua per fartelo vedere ( e si posiziona davanti alla porta )
Rafele: mamma do Carmine o pazzo co teno piccirillo e smontabile, chillo che asciuto do manicomio
Peppino: e mò pe do fuimmo Rafè ( fanno per uscire )
Imp. ta: ( rientra ) ma cosa succede ( i due si mettono dietro di lei )
Rafele: facito attenzione, se so scatenate e pazzi
Imp.ta: ma quali pazzi, Massimo ( quest’ ultimo va incontro all’ impiegata liberando di nuovo la porta )
Rafele: Peppi ora ( via verso la porta ma )
Donna: ( entra correndo nascondendosi dietro i due e trattenendoli ) aiutatemi, aiutatemi, ci vuole ammazzare a tutti e due
Uomo: ( entra con una pistola ) addò stai vieni qua, malaffemmena, t’ aggia accidere a te e l’ amante tuo ( prende Rafele e gli punta la pistola alla tempia ) io t’ accide, t’ accide
Peppino: lascia sta a cuginemo ( va contro l’ uomo, poi tutti gran caciara)
Serena: e cà, hai voglia e vedè
Chiusura sipario