Zuppa di piselli

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   ZUPPA DI PISELLI

           ATTO UNICO di Claudio Severini (Gnomus)everini ( FARSESCO

PERSONAGGI  IN   O. A.

MARIA ROSARIA

Cameriera, zitella un po’  bisbetica e petulante

MARTA

Moglie di Arturo, piagnucolosa e non molto intelligente

ARTURO

Nipote di Giustino, inconcludente e utilitarista

GIUSTINO

Burino con alcune manie e tic. Un po’ smemorato

La scena è il salone-ingresso di casa di Arturo in città. Tavolo e due sedie. Divanetto. Telefono su un mobiletto. Archetto centrale che va nelle altre stanze. Porta di ingresso direttamente nel salone.

Scena 1 – Maria Rosaria

MARIA ROSARIA (da fuori, prima sottovoce poi più forte)

Pasquale! Pasquale…Pasquale mi sentite? Pasquale!  Pasquale ma mi sentite?…Sono la signorina Maria Rosaria del quinto piano. Pasqua’! Pasquale ma non mi sentite?

Pasquale io so’ rimasta chiusa un’altra volta dentro all’ascensore. Pasqua’ Ma non rispondete? Pasquale lo sapere che non posso alzare la voce che senno’  l’amministratore nevrastenico si fa prendere per pazzo… Pasquale lo sapete che non posso resistere tanto tempo qua dentro. (entra)…Apriti sesamo…s’anno arrapute ‘e porte. Guardate qua, guardate …e come mi batte il cuore…io non ho capito perché tutti i giorni mi devo piglia’ questa fetente ‘e paura. Basta!…Ho preso una sacrosanta decisione: io da domani l’ascensore non lo prendo più. A costo di farmi cinque piani di scale a piedi…ueè con me l’ascensore ha chiuso. Tanto per oggi la spesa l’ho fatta…la signora per questa sera ha ordinato zuppa di piselli…la posta l’ho ritirata e adesso la metto sopra il tavolino…che quella mo’ viene e se la controlla tutta quanta….qua mettiamo le lettere…e qua mettiamo tutta la pubblicità…Guarda quanta…carta straccia che non serve a niente, ma che la fanno a fa?! Questa che cos’è…-Viaggio a Lourdes…ventottomila lire tutto compreso-… chissà se è compreso pure il miracolo nelle ventottomila lire…e questo che cos’è?… -Cambia-voce telefono, questo apparecchio vi aiuterà a proteggervi da telefonate indesiderate, basta appoggiarlo al microfono del ricevitore e quando parlate modificherà la vostra voce e chi vi telefona non vi riconoscerà. E utile anche per le donne che passano molto tempo da sole in casa.- Ohi, come me.- Potranno mascherare la propria voce simulando al telefono una voce maschile.- E questo, il mondo va sottosopra. Le femmine diventano uomini e gli uomini femmine. (Chiama) Signora Marta! Signora Marta!! Signora Marta!!! Signora Marta sono tornata (Marta entra e si siede sul divano continuando a farsi le unghie) ho  fatto la spesa e ho messo la posta sul tavolino.

Scena 2 – Maria Rosaria e Marta

MARTA

Era ora che tornassi. Ma quanto ti ci vuole per fare la spesa?  Dovevi comprare solo un chilo di piselli e quattro cipolle e ci hai messo un’ora.

MARIA ROSARIA (tra sé)

S’è svegliata bene pure stamattina…pare la moglie del torero co’ sta camicetta…( a Marta) comunque non so se lo sapete ma so’ rimasta chiusa un’altra volta dentro all’ascensore.

MARTA

E sai che novità! Guarda Maria Rosaria che tu non rimani chiusa nell’ascensore.  Tu soffri di claustrofobia. L’ascensore chiude le porte…sale cinque piani poi riapre le porte…tu già al pianterreno cominci a dire Pasquale so’ rimasta bloccata! Pasquale so’ rimasta bloccata! Dagli tempo no? Tecnologia mia cara, tecnologia.

MARIA ROSARIA

Sentite io questa parola non la so, so soltanto che quando lo prendo io l’ascensore, le porte ci mettono più tempo ad aprirsi.

MARTA

Sì…e mo’ ti riconosce dal peso!

MARIA ROSARIA

Sentite comunque se ci ho messo tutto questo tempo non è solo per l’ascensore. Voi stamattina che cosa mi avete ordinato?

MARTA

Zuppa di piselli.

MARIA ROSARIA

Eh! Il sistema mio lo conoscete: Fatti un giro di tutto il mercato. Guarda tutti i banchi che c’hanno i piselli. Scarta quelli che c’hanno i piselli piccoli perché per la zuppa non vanno bene, ci vogliono quelli grossi….guarda i banchi che c’hanno i piselli grossi…poi fatti un altro giro per le cipolle…che poi sono stata fortunata che le ho trovate allo stesso banco che c’aveva i piselli. E tutto questo per risparmiare no?!

MARTA

Ma che risparmio e risparmio. Ieri sei stata via tutta la mattina!

MARIA ROSARIA

Uhh! E ieri vi siete scordata che cosa mi avete ordinato? Minestrone di verdure: un giro per la bieta, uno per il pomodoretto, cavolfiore, fagiolini, zucchina!

MARTA

Cosa?

MARIA ROSARIA

Zucchina!

MARTA

A chi?

MARIA ROSARIA

No, dicevo che nel minestrone ci vuole pure la zucchina.

MARTA

Non m’interessa.

MARIA ROSARIA

E poi il portiere mi ha detto: -aspetta che ti smisto la posta-. Allora ho messo da una parte tutte le lettere e dall’altra la pubblicità…ce ne sta un sacco oggi. C’è un apparecchio che si

Chiama cambia-voce telefono.

MARTA

Embè?

MARIA ROSARIA

Voi siete donna?

MARTA

Sì!

MARIA ROSARIA

E diventate maschio. (fa per uscire)

MARTA

Maria Rosaria, mi raccomando la zuppa: di piselli: saporita ma non salata, densa ma non compatta, ben cotta ma non attaccaticcia.

MARIA ROSARIA

Ma che è ‘no scioglilingua? Ho capito signo’!: ‘Na schifezza ma no ‘na porcheria!

MARTA

Non fare la spiritosa!

MARIA ROSARIA

Io vado in cucina a mettermi il grembiule. (esce)

MARTA

Brava, brava! Vai, vai…Se dipendesse da me l’avrei già cacciata, ma mio marito dice che è tanto brava…che c’è affezionato..guardiamo un po’ ‘sta posta…cambia-voce telefono non mi interessa…Lourdes peggio che peggio…una lettera per Arturo. (Chiama) Arturo! Arturo! Vieni, c’è una lettera per te…Viene da Rocco Pizzo Papero…so’ parenti tuoi!

(da la lettera ad Arturo che è entrato).

Scena 3 – Marta e Arturo

ARTURO (prendendo la lettera)

Si lo so che sono parenti miei e allora?…Mi raccomando tu non ti coi sporcare sa? Abbiamo a che fare con una nobildonna di città!

MARTA

Nobildonna no, però so’ nata a Roma …io.

 

ARTURO

Sì, da padre abruzzese e madre ciociara. Romana da sette generazioni!

MARTA

Intanto io sono romanan a tutti gli effetti…sono nata a Trastevere.

ARTURO

Alla Magliana.

MARTA

Bè, anche la Magliana sta al di la del Tevere, no?! Quindi: Tras-Tevere.

ARTURO

Fa come ti pare tanto non cambia niente…ma chi me l’ha fatto fare…

MARTA

A sposarmi eh? Ma chi me l’avesse detto! Meno male che è solo questione di tempo. E’ tutto in mano all’avvocato per la separazione. Tanto ormai ho deciso…

ARTURO

Mannaggia questa non ci voleva…

MARTA

Eh?

ARTURO

…E’ dello zio Giustino.

MARTA

Pensa un po’!

ARTURO

Lo zio Giustino è quello ricco sfondato. Scapolo. Cinquant’anni. C’ha il pallino per la famiglia. Lascia tutto a me e mi da pure i soldi per mettermi in proprio.

MARTA

E daje co’ sti soldi. Non fai altro che parla’ de soldi! Ma che ho sposato  salvadanaio!? Io volevo un marito che mi facesse le coccole, che me dicesse pucci pucci…(continua)

ARTURO (sovrapponendosi)

Ah! Io parlo sempre di soldi eh? E tu che stai tutti i giorni a chiedermi: dammi 15 mila lire, dammi 20 mila lire…

MARTA

Ma che ti credi che questi vestiti costano poco? E poi il parrucchiere…

ARTURO

Ma sembri la madonna de Luordes co’ sti vestiti…

MARTA

Ma te sei visto te?  Questi te ricordi chi te l’ha dati? La Caritas!

ARTURO (si sovrappone a Marta)

Certo! Tu non mi lasci una lira! Io non ho una lira per comprarmi niente!

MARTA (si sovrappone ad Arturo)

Io mi vergogno con le mie amiche di avere un marito come te. Lo sai che ti dico?

ARTURO

Cosa?

MARTA

Me ne trovo un altro. Bello ricco e micco e che me fa pure le coccole.

ARTURO

Trovatelo ricco, trovatelo micco. Ma che me n’importa e me!  Meno male che stiamo per separarci e che è tutto finito qui. Basta! (silenzio)…Vabbè però lo zio Giustino viene qua perché ti vuole conoscere…

MARTA

Uhhhm!

ARTURO

Qua dice che viene qualche giorno a trovarmi e che vuole conoscerti, perché al matrimonio non è potuto venire. Ma se sa che stiamo per separarci non mi da più una lira!

MARTA

Arifacce co’ sti soldi! Sei proprio de coccio! Lo sai che ti dico? Io me ne vado a vivere in albergo. La romana se ne va! Veditela da te (si avvia).

ARTURO

Marta non fare così.

MARTA

E invece faccio e molto volentieri. Buon divertimento…e spupazzati tuo zio! (esce)

ARTURO

Marta!…Marta!…Marta…non è possibile! Ma che fa? Nel momento del bisogno mi abbandona! E adesso che faccio?  Sto in mezzo a una strada…che faccio?…Lo chiamo e gli dico che non può venire perché c’è un problema…E’ l’unica soluzione (va al telefono e fa il numero)…non viene mai…non viene mai e viene proprio adesso che quell’altra se ne va: ”spupazzati tuo zio”…Pronto Assuntina, c’è lo zio?  Mannaggia è già uscito, ma da quanto? Oddio ma allora starà già per arrivare alle corriere. Sì, tu chiudi tutto e te ne vai a casa tua, ho capito. Adesso vado perché…sì. Si, ok., Ho capit…sì,  sì Sssunti… c’ho lo zio che mi aspett…Um  Ho capito, la chioccia ha patto i pulcini, la gatta ha fatto i gattini, la mucca ha fatto i mucchini, Tu bada allo zoo che io vado a prendere lo zio. Ciao Assunti’! Chiude il telefono ed esce di corsa) Devo andare incontro allo zio…devo inventare qualcosa.

Scena 4 – Maria Rosaria, poi Giustino.

MARIA ROSARIA (entra canticchiando)

Finche la barca va lasciala andare..Non c’è nessuno…non c’è nessuno? Se ne so’ andati tutti quanti. E che me ne importa a me! Meglio sola..che male accompagnata. Oggi è giorno di pulizie….avevo deciso di dare una sistemata a ‘sta stanza. Guarda, sempre tutt’e cose sott’en goppa. Io acconcio e loro sconciano! Non si capisce niente, Gente che va e gente che viene. Tanto io c’ho Pippo…tutta un’altra scopa…. (bussano alla porta)…Eh!!! Non c’è nessuno, sono sola in casa. (bussano di nuovo) Ho detto che non c’è nessuno! Tornate più tardi.

GIUSTINO (da f.c.)

Ho sentito che c’è qualcuno.

MARIA ROSARIA

Chi siete, i testimoni di Genova?

GIUSTINO

Ho sentito che c’è qualcuno!

MARIA ROSARIA

E se non apro la porta questo mica se ne va! (apre Giustino entra)

GIUSTINO

E’ un’ora che busso alla porta, un’ora che busso alla porta e nessuno  mi apriva…è un’ora che busso alla porta…buongiorno (si toglie il cappello)

MARIA ROSARIA

E...buongiorno ma voi chi siete?

Giustino

Giustino.

MARIA ROSARIA

Scusate, ma voi chi siete?

GIUSTINO

Giustino!!

MARIA ROSARIA

Scusate, ma voi chi siete???

Giustino

(tra se) Non capisce, non capisce…(a lei) Giustinooo!!!

MARIA ROSARIA

Ho capito, mica sono sorda! Ma Giustino chi? Io non conosco nessun Giustino.

GIUSTINO

Giustino, lo zia di Arturo, mio nipote.

MARIA ROSARIA

Lo zio di Arturo? (tra sé) ‘sti zii tiene Arturo? ( a lui) Scusate vi avevo preso per un testimone di Genova.

GIUSTINO

No, no. Io non ci sono mai stato a Genova…Arturo mi ha detto: quando vieni in città vieni a casa mia che c’è sempre una stanza e un letto per te.

MARIA ROSARIA

Ma chi!?…

GiUSTINO

Arturo.

MARIA ROSARIA

…ma chi, ma chi, ma chi!?

GIUSTINO

Arturo, Arturo, Arturo!

MARIA ROSARIA

Scusate ma io mi sono lasciata infervorare…la casa è piccola…ci sono solo due stanze. Che l’avete presa per un albergo?

GIUSTINO

No, Arturo  i ha detto che non devo anda’ all’albergo…

MARIA ROSARIA

No, vai alla pensione!

GIUSTINO

No. Nemmeno alla pensione, m’ha detto che devo veni’ alla casa sua che c’è sempre una stanza e un letto per me.

MARIA ROSARIA

Sentite io non voglio fare discussioni. Io non so niente e niente voglio sapere. Sono sola in casa…che dovete fare? Lo dovete aspettare?

GIUSTINO

Sì.

MARIA ROSARIA

Vi dovete accomodare?

GIUSTINO

Sì.

MARIA ROSARIA (va a posare la scopa)

E andiamo…accomodatevi…ci dobbiamo mettere a fare conversazione.  (Giustino siede sul divanetto e lei lo raggiunge sedendosi sul suo cappello)…Dunque mi stavate dicendo che siete lo zio di Arturo. E mi fa piacere sto fatto. Siete lo zio di Arturo e vi trovate a passare da queste parti…

GIUSTINO (fa segno del cappello)

Il cappello…

MARIA ROSARIA

…Vi fa male la capa!…Vi sono caduti i capelli e vi fa male la capa….vi fa male un pochettino la testa…e non vi preoccupate che mo’ vi passa….

GIUSTINO

Il cappello…non capisce, non capisce.

MARIA ROSARIA

Ve l’ho detto che vi passa non vi preoccupate…Ho capito che vi fa male la testa….

GIUSTINO

Non capisce, non capisce…e bravo Arturo che c’ha una donna bella, brava e simpatica come voi ammh!

MARIA ROSARIA

Scusate, l’ultima parte com’era!?

GIUSTINO

No, dicevo: e bravo Arturo che c’ha una donna bella, brava e simpatica come voi ammmmhhh!

MARIA ROSARIA  

Ci avete un pochettino di raucedine?

GIUSTINO

No.

MARIA ROSARIA

Avete preso un po’ di freddo al petto…

GIUSTINO

No. No,.

MARIA ROSARIA

Avete un po’ di raucedine. Io vi ho sentito…

GIUSTINO

No. Io dicevo: e bravo Arturo che ci ha una donna bella, brava e simpatica come voi aaammmhhhhh!

MARIA ROSARIA

Ho capito avete un tic nervoso.

GIUSTINO

No, no.

MARIA ROSARIA

E che cos’è? Avete detto: e bravo Arturo che c’ha una donna bella brava e simpatica come voi aammmhhh! E che è aaammmhhh!? E bravo il signore che tiene il cagnolino incorporato!

GIUSTINO

E che burlone! Che burlone!

MARIA ROSARIA

E bravo lo zio che fa lo spiritoso e che non capisce che il peso della casa è tutto sulle spalle mie!

GIUSTINO

Eh! Questo è vero. Questo è vero… Questo l’ho sempre pensato anch’io eh! Che il peso della casa è tutto sulle spalle della donna.

MARIA ROSARIA

Bravo! Mo’ avete detto una cosa sacrosanta e giusta: il peso della casa è tutto sulle spalle della donna. Anche se onestamente non credo che sia una cosa giusta perché la donna in casa può avere bisogno di un aiuto, un supporto diciamo così morale…ma voi siete sposato?

GIUSTINO

No.

MARIA ROSARIA

E sentite a me non vi sposate, date retta a me se la pensate così è meglio che non vi sposate perché la donna è la regina della casa e se ha bisogno di un aiuto deve spostare un tavolo, una seggiola, una cosa pesante, ma voi siete sposato?

GIUSTINO

No!

MARIA ROSARIA

E sentite a me non vi sposate, la pensate così è meglio che non vi sposate perché la donna è l’emblema della casa e se ha bisogno di un aiuto deve spostare un letto, una credenza, una cosa pesante, ma voi siete sposato?

GIUSTINO

Noo!!! Non capisce non capisce.

MARIA ROSARIA

E sentite a me non vi sposate, perché il marito non l’aiuta mai  e non è giusto perché la donna è la regina della…

GIUSTINO

Sentite io non sono sposato, non ho mai pensato a sposarmi…ma  se anche mi era venuta una mezza idea…me l’avete fatta passare! Eh …

MARIA ROSARIA

Ma che me n’imposta a me?! Diciamo che io mi lascio prendere da questi ragionamenti perché in questa casa faccio tutto io! Da molto tempo…Anzi, a voler essere sinceri…da molto tempo prima del matrimonio.

GIUSTINO

Ah, prima del matrimonio già venivate qui a casa di Arturo?

MARIA ROSARIA

Si si. Già venivo…

GIUSTINO

E bravo Arturo!

MARIA ROSARIA

…diciamo che all’inizio era più che sufficiente una mezz’oretta.

GIUSTINO

Eh! Una mezz’ora tanto per conoscersi…

MARIA ROSARIA

Dopo la mezz’oretta non è bastata più e allora c’è voluta l’oretta.

GIUSTINO

Alè! E bravo Arturo…

MARIA ROSARIA  

E dopo l’oretta c’è voluta la mezza giornata…

GIUSTINO

Mezza giornata?

MARIA ROSARIA

Si si.

GIUSTINO

Non ce lo facevo Arturo….

MARIA ROSARIA

…e poi dopo, alla fine…sotto sotto al matrimonio…sotto sotto al matrimonio…quando c’è più da fare….tutto il giorno!!

GIUSTINO

Alè! E bravo Arturo che prima del matrimonio se la spassava con la fidanzata…e bravo Arturo…

MARIA ROSARIA (non capisce quello che lui dice)

Ma che dice?

GIUSTINO

Prima del matrimonio se la spassava con la fidanzata….e bravo Arturo….(si incanta)

MARIA ROSARIA

S’è incantato ‘o signore.  Mo’ che dobbiamo dire?….Bella giornata oggi eh!?

GIUSTINO (scuotendosi)

Bella.

MARIA ROSARIA

Ha fatto molto caldo…

GIUSTINO

Caldo! Caldo.

MARIA ROSARIA

Per la strada non si resisteva…

GIUSTINO

Vero…io poi ho sentito molto caldo perché ho fatto cinque piani di scale a piedi. Perché io l’ascensore non lo prendo.

MARIA ROSARIA

Ah! Vi comprendo e vi capisco perché le porte si bloccano. Meglio farsela a piedi.

GIUSTINO

Io ho paura solo di due cose nella vita…l’ascensore…

MARIA ROSARIA

E va bene, vi comprendo e vi capisco…

GIUSTINO

E i fantasmi.

MARIA ROSARIA

I fantasmi? Chisto a quest’età crede ai fantasmi. I fantasmi non esistono.

Giustino

I fantasmi esistono.

MARIA ROSARIA

Ma non pazziammo proprio…i fantasmi non esistono.

GIUSTINO

Forse da voi in città, ma da noi in paese i fantasmi esistono.

MARIA ROSARIA

Eh! Mo’ hanno traslocato in paese i fantasmi. Sentite i fantasmi non esistono da nessuna parte!

GIUSTINO

Non esistono neanche in paese?

MARIA ROSARIA

Ma quando mai! Sicura al cento per cento. I fantasmi non esistono.

GIUSTINO

I fantasmi non esistono?

MARIA ROSARIA

Noo!

GIUSTINO

E allora vuol di’ che ci ho paura solo dell’ascensore.

MARIA ROSARIA

E vabbé dell’ascensore vi comprendo e vi capisco…come si dice tacconologia…tecnologia…le porte si bloccano, meglio farsela a piedi…a piedi…e chisto ogni cinque minuti s’incanta…sentite mi piacerebbe resta a fare conversazione con voi ma io stavo facendo le pulizie e prima che ricomincio…gradite qualche cosa da bere?

Giustino

No. Da bere niente..però gradirei un caffè.

MARIA ROSARIA

Meglio così…una cosa fresca, ‘na limonata un succo di frutta, un’aranciata?

GIUSTINO

No. Da bere niente, gradirei un caffè.

MARIA ROSARIA

Col ghiaccio dentro un succo di frutta ‘a mela, ‘a pera l’ananasso…

GIUSTINO

Non capisce, non capisce..Ho detto di no. Gradirei un caffè!

MARIA ROSARIA

...e almeno prendetevi un caffè.

GIUSTINO

Ecco questa sarebbe una bella idea…

MARIA ROSARIA

E che ci voleva a dirlo? Mezz’ora per dire…mo’ lo vado a fare subito…perché ci abbiamo l’espresso bar…(si alza, lui guarda il cappello-pizza) mo’ vado e torno…quanto zucchero?

GIUSTINO

Dieci cucchiaini.

MARIA ROSARIA

Lo piglia dolce il signore…(esce)

GIUSTINO

Una pizza me l’ha fatto ‘sto cappello…un cappello nuovo, a cupola, me l’ha ridotto una pizza…dove lo metto ‘sto cappello? (lo mette sulla sedia vicino al tavolo) si vede…(torna a sedersi) E bravo Arturo, che bella casa, che belle luci, che bel cappello…ah no, il cappello è mio! Belle piante, che bella casa…(entra Marta e si blocca sulla porta vedendo Giustino)

Scena 5 – Giustino e Marta.

MARTA (imbarazzata di trovare Giustino)

Uhhhh!

GIUSTINO

Fantasma…ha fatto uhhh! E’ un fantasma….(Marta passa dietro il divano e raggiunge il tavolo , si ferma)…

MARTA

Giustino?

Giustino

Si vede che mi conosce. I fantasmi sanno tutto…non gli scappa niente ai fantasmi… i fantasmi vedono tutto…(Marta si siede sul cappello)…i fantasmi vedono tutto ma non ha visto il cappello…come si fa a dire a un fantasma di alzarsi dal cappello?…(Marta scrive una lettera poi la straccia e si avvia all’uscita)…è arrabbiato…riparte…fantasma di pattinatore…

MARTA

Voi non m’avete visto…capito?



GIUSTINO

No, No. Non v’ho visto…

MARTA

Voi non m’avete visto…

GIUSTINO

No, non v’ho visto…anzi mi copro pure gli occhi….sparite con calma…sparite con calma…(guarda)…è sparito….il cappello, guarda il cappello…una focaccia me l’ha fatto…l’unico fantasma pesante l’ho trovato io! Guarda qua…aiuto! Aiuto!

Scena 6 – Giustino e Maria Rosaria.

MARIA ROSARIA (entra con il caffè)

Ehhh! Ma che strillate a fa’?

GIUSTINO

Un fantasma…ha fatto uhh uhh, poi ha scritto e poi se n’è andato…

MARIA ROSARIA

Per cortesia, co’ ‘sta storia del fantasma…voi siete un pochettino stressato, via prendetevi questo sorso di caffè…(lo beve velocemente)…mamma mia e che d’è…

GIUSTINO

C’è stato un fantasma vero vero…ha fatto uhh uhh…

MARIA ROSARIA (posa la tazzina sul tavolo)

Quante volte ve lo devo dire…i fantasmi non esistono. Basta…(si siede accanto a lui)…dunque riflettevo sul fatto che siete lo zio di Arturo, e che piacere!…E vi fermate qualche giorno in questa casa, e come sono contenta…e vi fermate qualche giorno in questa casa e pernottate in questa casa, uh che felicità…e vi fermate qualche giorno in questa casa però siete senza bagaglio…

GIUSTINO

No. Col bagaglio.

MARIA ROSARIA

Ah, ci avete il bagaglio…

Giustino

Si.

MARIA ROSARIA

Ah, ci avete la valigia…

GIUSTINO

Ci ho la valigia.

MARIA ROSARIA

Ah, mi fa piacere , e dove sta la valigia?

GIUSTINO

Là, vicino alla porta.

MARIA ROSARIA

Ah, vicino alla porta?

GIUSTINO

Sì, quando sono entrato l’ho messa là vicino alla porta.

MARIA ROSARIA

Devo avere un abbassamento di vista perché io la valigia non la vedo.

GIUSTINO

Uh?

MARIA ROSARIA  

E’ un pochettino trasparente?

GIUSTINO

No. Marron.

MARIA ROSARIA

Marron? Un po’ sbiadito perché la valigia non la vedo.

GIUSTINO

Non la vedete?

MARIA ROSARIA

No, non la vedo.

GIUSTINO (guarda)

Se l’è presa il fantasma!

MARIA ROSARIA

Sentite, per cortesia…un’altra volta sto fantasma…il fantasma non c’entra niente. Voi quando avete bussato la valigia non ce l’avevate.

GIUSTINO

La valigia non ce l’avevo?

MARIA ROSARIA

Non pazziammo proprio…ho visto con i miei occhi: quando avete bussato la valigia non ce l’avevate…in mano non ci avevate niente.

GIUSTINO

Quando ho bussato la valigia non ce l’avevo?

MARIA ROSARIA

No, no. Non c’era la valigia…ho visto io….

GIUSTINO

Può essere che l’ho lasciata alla corriera?

MARIA ROSARIA

Può essere che l’avete lasciata alla corriera.

GIUSTINO

Può essere che l’ho lasciata alla corriera?

MARIA ROSARIA

Può essere che l’avete lasciata alla corriera!

GIUSTINO

Ripete ma non capisce…forse è meglio se la vado a cercare alla corriera-

MARIA ROSARIA

Forse è meglio che l’andate a cercare alla corriera.

GIUSTINO

Allora la vado a cercare…nel frattempo, se torna vostro marito, ditegli che torno subito…

MARIA ROSARIA

Ehhhh! Mio marito?

GIUSTINO

Vostro marito, Arturo, mio nipote, ma non capisce non capisce…(esce)

MARIA ROSARIA

Ma che dite? Dove andate? Venite qua…Oh Gesù Gesù Gesù!  Questo mi ha scambiato per la moglie del nipote…questo mi ha scambiato per la signora Marta…E chisto è ‘nu manicomio,,,

Scena 7 – Maria Rosaria, Arturo.

ARTURO (entrando)

Niente da fare. Non sono riuscito a trovare lo zio Giustino. Con la confusione che c’era alla stazione delle corriere era praticamente impossibile e adesso arriverà da un momento all’altro.

MARIA ROSARIA

Se è per questo è già arrivato.

ARTURO

Come? Lo zio Giustino già arrivato?

MARIA ROSARIA

Certo, un quarto d’ora fa…

ARTURO

E ma allora dove…

MARIA ROSARIA

..ed è riuscito…Sentite a me. Signor Artu’ lo zio Giustino non è normale., non è normale…quello è arrivato s’è persa la valigia parla di fantasmi è uscito a cercare la valigia, ma la cosa più strana sapete qual è? Quello mi ha scambiato per la signora Marta.

ARTURO

Come sarebbe che tu sei Marta!?

MARIA ROSARIA

Vostra moglie…quello mi ha scambiato per vostra moglie, e prima che potessi spiegare era già uscito a cercare la valigia. Signor Artu’ lo zio Giustino non è normale. Non è normale, ci ha l’occhio, si vede che non è normale.

ARTURO

Aspetta , aspetta, aspetta. Forse non tutto il male viene per nuocere…Così lo zio Giustino  pensa che tu sei mia moglie…

MARIA ROSARIA (tra sé)

L’ho detto adesso, questo è tale e quale lo zio…

ARTURO

Maria Rosaria.

MARIA ROSARIA

Eh, signor Artu’.

ARTURO

Maria Rosaria!

MARIA ROSARIA

Eh, signor Artu’!

ARTURO

Maria Rosaria!!!

MARIA ROSARIA

Eh, signor Artu’!!!

ARTURO

Maria Rosaria tu devi essere mia!

MARIA ROSARIA

Ma che vi siete scimunito?

ARTURO

Sì tu devi essere mia….

MARIA ROSARIA

Ma “mia” chi?

ARTURO

Mia moglie…

MARIA ROSARIA

Ma quando mai, ma non esiste proprio, ma figuriamoci…

ARTURO

Sì, tu devi essere Marta.

MARIA ROSARIA

Ehhhhh! A già mi basta essere Maria Rosaria…travestito!

ARTURO

Travestito….e perché?

MARIA ROSARIA

Perché mi volete far travestire dalla signora Marta. Io l’ho visto fare in un film…Quello c’era un povero vedovo che gli era morta la moglie e faceva travestire tutte le donne come la moglie perché si voleva illudere che era ancora viva…quanto aggio chiagnuto a chello film.  Alla sventura bisogna rassegnarsi!

ARTURO

Ma che sventura, ma che rassegnarsi…tu devi fare finta di essere mia moglie di fronte allo zio Giustino.

MARIA ROSARIA

Io non ci ho capito niente. Come sarebbe?

ARTURO

Ma come, “come sarebbe”!? Sediamoci che ti spiego.

MARIA ROSARIA (si siedono)

Va bene.

ARTURO

Lo zio Giustino non conosce Marta di persona perché non è potuto venire al matrimonio. Ora è venuto per conoscerla. Se sa che io e Marta stiamo per separarci non mi da’ più una lira perché è scapolo ma è fissato per la famiglie e per il matrimonio. Insomma Marta se n’è andata, lo zio Giustino sta per arrivare, se recitiamo un po’ la parte tutto avrò il finanziamento e tutto sarà finito in pochi giorni, Ci stai?

MARIA ROSARIA

No.

ARTURO

Ti raddoppio lo stipendio.

MARIA ROSARIA

Ci sto.

ARTURO

Benissimo. Io ora esco…cercherò di ritrovare lo zio…all’ufficio oggetti smarriti.

MARIA ROSARIA

Perché mo’ agli oggetti smarriti di ritrovano pure le persone?

ARTURO

Ma che hai capito!? Mentre lo zio cercherà di ritrovare la valigia io cercherò di ritrovare lui no!? E se dovesse tornare prima di me, mi raccomando: recita bene la parte e sii gentile con lui, da questo dipende la mia fortuna…(uscendo)

MARIA ROSARIA

Sì, gentile…

ARTURO

E il tuo stipendio.(esce)

Scena 8 – Maria Rosaria, poi Giustino.

MARIA ROSARIA

Gentilissima. Ma che devo fare? Che non devo fare? Questi vogliono farmi uscire pazza. Ma io mi faccio i fatti miei e ricomincio da dove ero rimasta…le pulizie. Tanto io ci ho Pippo tutta un’altra scopa…(bussano alla porta) Eh! Ma che d’è, tengono il binocolo che appena piglio ‘a scopa bussano alla porta. Ho detto che non c’è nessuno. Tornate più tardi che sono sola in casa. (bussano ancora) Ho detto che non c’è nessuno! Tornate più tardi.

GIUSTINO (da f.c.)

Non ci sono mai stato a Genova!

MARIA ROSARIA

Uh questo è Giustino. (va ad aprire)

GIUSTINO

Sono stato all’ufficio oggetti smarriti eh! Sono stato all’ufficio oggetti smarriti.

MARIA ROSARIA

Mi fa piacere, avete fatto presto, avete fatto proprio presto…avete ritrovato la valigia?

GIUSTINO

No. Ho ritrovato l’ombrello.

MARIA ROSARIA

Ma che vi eravate perso pure l’ombrello?

GIUSTINO

Neanche me n’ero accorto.

MARIA ROSARIA

‘I che capa che tiene questo!

ARTURO

Mi ero perso l’ombrello e non me n’ero accorto. Lo metto qui. (lo appende al divano)

MARIA ROSARIA

E la valigia non l’avete trovata?

GIUSTINO

No.

MARIA ROSARIA

E allora s’è persa la valigia. Mamma mia e quanto mi dispiace che avete perso la valigia…

GIUSTINO

Non so come fare con la valigia.

MARIA ROSARIA

Quanto mi dispiace  che avete perso la valigia.

ARTURO

Non so coma fare con la valigia.

MARIA ROSARIA

E quanto mi dispiace che avete perso la valigia e tre! Iammo mo’ metto la scopa qua e vi aiuto io a trovarla…(Giustino mette il cappello furbescamente sulla seggiola di fronte al tavolino)…vedete che ci arriviamo col ragionamento. Io ci ho da fa’ ma ora vedrete che vi aiuto io a trovare la valigia.

ARTURO

Mi aiutate voi a trovare la valigia?

MARIA ROSARIA

Si ci arriviamo col ragionamento, con la deduzione (sul divano).

GIUSTINO

Col ragionamento, con la deduzione…

MARIA ROSARIA

Perché voi praticamente non vi ricordate dove avete lasciato sta valigia?! Andiamo concentratevi. (Giustino esegue)…La valigia alla stazione ce l’avevate si o no?…Mo’ trema tutto quanto, ma che d’è?…La valigia alla stazione ce l’avevate si o no!!!???

GIUSTINO

…No.

MARIA ROSARIA

Oh! Ci siamo.

GIUSTINO

Alla stazione? Anch’io quando sono arrivato alla stazione ho detto: “ci siamo alla stazione”.

MARIA ROSARIA

Ci siamo col ragionamento!, ma quale stazione. Col ragionamento ci siamo, perché noi così praticamente abbiamo appurato che voi la valigia alla stazione non ce l’avevate. Allora voi praticamente la valigia l’avete dimenticata sopra alla corriera. Concentratevi… La valigia sopra alla corriera ce l’avevate si o no?… La valigia sopra alla corriera ce l’avevate si o no?

GIUSTINO

…No.

MARIA ROSARIA

Funziona.

GIUSTINO

Abbiamo ritrovato la valigia?

MARIA ROSARIA

No.

GIUSTINO

E allora non funziona.

MARIA ROSARIA

Funziona, è il ragionamento che funziona. Perché noi così praticamente abbiamo appurato che la valigia voi non ce l’avevate, né alla stazione, né sopra la corriera. Allora voi praticamente questa valigia l’avete dimenticata prima di prendere la corriera.

GIUSTINO

Prima di prendere la corriera.

MARIA ROSARIA

Eh ! Allora praticamente voi prima di prendere la corriera come camminavate?…Come camminavate?

GIUSTINO

Dritto, in piedi camminavo…un piede dopo l’altro, un piede avanti e l’altro…

MARIA ROSARIA

Come camminavate nel senso: che ci avevate in mano?

GIUSTINO

Alla mano sinistra non ci avevo niente, me lo ricordo che ogni tanto veniva fuori e io pensavo: questa mano non ci ha niente…alla mano sinistra non ci avevo niente…

MARIA ROSARIA

Va bene, va bene e alla destra?

GIUSTINO

Alla mano destra no, ce l’avevo…

MARIA ROSARIA

Ci avevate la valigia.

GIUSTINO

No, ci avevo l’ombrello.

MARIA ROSARIA

L’ombrello?…Ma allora scusate, voi la valigia non ce l’avevate neanche prima di prendere la corriera? Ma allora sta valigia dove l’avete persa?

GIUSTINO

A casa?

MARIA ROSARIA

A casa?…L’avete lasciata a casa?

GIUSTINO

…Vuota.

MARIA ROSARIA

Vuota?…Questo la valigia non l’ha proprio fatta.

GIUSTINO (sovrapponendosi)

Questa è bella mi sa che la valigia non l’ho neanche preparata…questa è bella…mi sa che la valigia non l’ho neanche…questa è bella…

MARIA ROSARIA (sovrapponendosi)

Chisto non l’ha proprio fatta…Voi la valigia non l’avete proprio fatta. Sentite voi la valigia…sentite a me! Sentite…l’avete fatta o non l’avete fatta?

GIUSTINO

Quando?

MARIA ROSARIA

Questa mattina, prima di partire…l’avete fatta o non l’avete fatta?

GIUSTINO

Sì. L’ho fatta prima di partire.

MARIA ROSARIA

Bene. L’avete fatta e non l’avete presa.

GIUSTINO

E non l’ho presa no!

MARIA ROSARIA

E che la fate a fa’ se poi non la prendete?

GIUSTINO

Guardate che io la faccio apposta pe’ lascialla!

MARIA ROSARIA

E che la fate a fare se poi la lasciate? Sentite io non mi voglio arrabbiare se no mi si gonfia la giugulare, ditemi una cosa…onestamente, in confidenza, ditemi la verità…l’avete piccola o l’avete fatta grande? Perché se l’avete fatta piccola io posso pure capire uno non la vede e non la piglia, ma se uno la fa grande…la vede! E che miseria!

GIUSTINO

Guardate, io tanto pe’ comincià la faccio sempre una mezza misura. Della quantità che me serve ne de più e ne de meno…poi voi che fate quando l’avete fatt, la prendete e ve la mettete in tasca?

MARIA ROSARIA

E che la faccio piccirella piccirella? Io la faccio grande e la piglio in mano!

GIUSTINO

Alè! Se la porta su un cabaret e se ne va girando…Guardate io quando la faccio me metto seduto tranquillo e quando l’ho fatta neanche la guardo perché me fa un po’ schifo

MARIA ROSARIA

E perché vi fa schifo?

GIUSTINO

E poi quando ho finito de falla…Blem! Via!  E va giù!

 

MARIA ROSARIA

Eeeehhh! Il signore vive nel palazzo ultramoderno che preme il pulsante e la valigia scende nella tromba delle scale fino a pianterreno.. E che palazzo è il vostro?

GIUSTINO

No, ci ho la catena…

MARIA ROSARIA

E la valigia scende da sola…

GIUSTINO

Questa è bella, questa è bella…voi parlavate della valigia?

MARIA ROSARIA

Sì, la valigia, la valigia…

GIUSTINO

Io non parlavo della valigia…questa è bella…

MARIA ROSARIA

La valigia, la valigia…

GIUSTINO

Io non parlavo…parlavo di…giù…c’è stato un quoqquoroqquò!

MARIA ROSARIA

Lasciate stare a Qui Quo Qua…voi la valigia non l’avete fatta. Col ragionamento siamo arrivati. La valigia non l’avete fatta!

GIUSTINO

La valigia non l’ho fatta, ma di quell’altra cosa…Ueehh! Viaggiava che era una bellezza!

MARIA ROSARIA

La valigia non l’avete fatta!

GIUSTINO

No. La valigia non l’ho fatta!

MARIA ROSARIA

La valigia non l’avete fatta…e mo’ il problema come si risolve? Telefonate a casa e fatevi mandare qualche vestito di ricambio.

GIUSTINO

Ecco, questa sarebbe una bella idea…

MARIA ROSARIA

Eh, sarebbe?

GIUSTINO

Solo che non se po’ fa.

MARIA ROSARIA

Perché?

GIUSTINO

 Perché a casa mia la comare mia nun ce sta perché è tornata alla casa sua.

MARIA ROSARIA

E allora telefonate a casa della comare.

GIUSTINO

Ecco, questa sarebbe una bella idea.

MARIA ROSARIA

Perché “sarebbe”?

GIUSTINO

Perché la comare mia alla casa sua non ci ha il telefono.

MARIA ROSARIA

Lo comare a casa sua non ci ha il telefono?

GIUSTINO

No.

MARIA ROSARIA

Lo comare a casa sua non ci ha il telefono??

GIUSTINO

No!

MARIA ROSARIA

E allora mandatele un telegramma.

GIUSTINO

Ecco, questa sarebbe una bella idea.

MARIA ROSARIA

Perché sarebbe? E’ una bella idea! Sarebbe.

GIUSTINO

Non so capace a fa il telegramma.

MARIA ROSARIA

Voi non sapete fare un telegramma

GIUSTINO

No

MARIA ROSARIA

Nella vostra vita non avete mai fatto un telegramma!

GIUSTINO

Mai

MARIA ROSARIA

E che campate a fa’!?

GIUSTINO

Senza fa il telegramma.

MARIA ROSARIA

Io ne ho fatto uno pochi giorni fa. A mia sorella che vive a Milano. Ora vedo se ho un modulo di ricambio…vi aiuto io a farlo. Via Aiuto io.

GIUSTINO

Mi aiutate voi a fa’ il telegramma?

MARIA ROSARIA

Ecco, ho trovato il modulo , ecco qua…(va a sedersi al tavolo sulla sedia su cui è il cappello), ci mettiamo sotto la luce e lo compiliamo…

GIUSTINO

Il cappello…il cappello!…

MARIA ROSARIA (sedendosi sul cappello)

…non ci vuole niente…

GIUSTINO

Quello è un cappello che attira! Attira, dove se mette attira! (a Maria Rosaria) Il cappello!

MARIA ROSARIA

…dovete solo rispondere a delle domande…

GIUSTINO

Non capisce, non capisce…Guardate che animale!

MARIA ROSARIA (alzandosi)

Dove?

GIUSTINO (riprendendo il cappello)

Alè! Il cappello…una pizza me l’ha fatto.

MARIA ROSARIA

Ma non ci sta niente! L’animale!…E dove va?

GIUSTINO (mette il cappello sullo spigolo del divano)

Sullo spigolo!

MARIA ROSARIA

Dove va?

GIUSTINO

Sullo spigolo, mettete seduta sullo spigolo se ce la fai…

MARIA ROSARIA

Dove va?

GIUSTINO

Il cappello va sullo spigolo così non ce se mette nessuno.

MARIA ROSARIA

Ma che m’importa del cappello! Dove va il telegramma?

GIUSTINO    

Rocco Pizzo Papero…superiore

MARIA ROSARIA

Rocco Pizzo Papero… superiore, inferiore, conosco…conosco l’antifona!

GIUSTINO

Dev’esse una che c’è andata a abità da poco perché io st’Antifona non l’ho mai sentita nomina’!

MARIA ROSARIA

Destinatario…destinatario…..destinatario!!! Chi è il destinatario?

GIUSTINO

Sarà lu marito dell’Antifona! Chi è sto Dario?

MARIA ROSARIA

Destinatario…la persona che riceve il telegramma…chi è?

GIUSTINO

Suntina.

MARIA ROSARIA

Assunta.

GIUSTINO

No. Suntina.

MARIA ROSARIA

Ma generalmente Assuntina è il diminutivo di Assunta.

GIUSTINO

No. Suntina è senza “A”. Suntina, la “A” non ce l’ha!

MARIA ROSARIA

Ma è il diminutivo di Assunta.

GIUSTINO

Ma la “A” nion ce l’ha…quando l’incontro je faccio…ah!…Suntina…Ma “AH” è esclamazione! Come Uh…Baldo…Uh…Mberto! Capito? La “A” non ce l’ha!

MARIA ROSARIA

Non ce la mettiamo, che me n’importa a me! E di cognome?

GIUSTINO

Esposito…co’ la “E”.

MARIA ROSARIA

E certo: no ci ha la “A” almeno ci ha la “E”. Esposito… Recapitoooo!… Recapitoooo… Recapito!!!!

GIUSTINO

Non ho recapito!!!

MARIA ROSARIA

Il recapito! L’indirizzo…dove abita Suntina?

GIUSTINO

Vicino alla farmacia, di fronte all’edicola…

MARIA ROSARIA  

Sentite, non si può mettere un recapito “vicino all’edicola, di fronte alla farmacia”!

GIUSTINO

No, perché lì è il contrario…quello è dove abita la mucca de’ zio ‘Ntonio: la stalla! Vicino alla farmacia…di fronte all’edicola!!!

MARIA ROSARIA

Sentite, non si può mettere un recapito così! Ci vuole una cosettina un po’ più specifica! Non ci sta una cosettina più specifica? Jammo!

GIUSTINO

N’do sta la fontanella….

MARIA ROSARIA

E mo’ facimmo ‘o poema ngoppa o’ recapito!

GIUSTINO
…che non butta più…

MARIA ROSARIA

Che non butta più…perché ce n’è un’altra che butta!….

GFIUSTINO

Dai tempi del terremoto…Così più specifico!

MARIA ROSARIA

Sentite! Per cortesia… non si può mettere così! Una via normale co’ nu nummero non ci sta?          

GIUSTINO

No.

MARIA ROSARIA

E allora mettimmo vicino all’edicole di fronte alla farmacia e non ci pensiamo più!

GIUSTINO

Arifacce! Nooo! Ma che ci fa la mucca de’ zì’ Nonio co lu telegramma sel’appizza sul corno? Vicino alla farmacia, di fronte all’edicola!

MARIA ROSARIA

Va bene, ho capito…mi sono sbagliata!…mettiamo così…vicino alla farmacia, di fronte all’edicola…ecco qua. Questa è fatta…il testo?…Il testo…datemi il testo!! (lui esegue) Ma che d’è e che faccio la sciampista?…Il testo! Le parole che compongono il telegramma…che ci dovete dire a questa povera disgraziata di Assuntina!? Ma chi me l’ha mannato a me a chisto stammatina? Jammo dite!

GIUSTINO

Caraaaaa…Suntrina.

MARIA ROSARIA

E’ lungo il fatto…cara…cara, normale…Cara Assuntina…

GIUSTINO

No! La “A” è di “cara”: Caraaaaa….Suntina!

MARIA ROSARIA

Ho sbagliato, avete ragione voi. Cara Suntina…

GIUSTINO

Delle Poste nun me fido quindi ci vado io a prenderla…Priparame la valigia che me la venga a prandera.

MARIA ROSARIO

Che me la vengo a prendere…prendere….prendere…io prendo., tu prendi: prendere….

GIUSTINO

Prindere….

MARIA ROSARIA

Poi?

GIUSTINO
Arriverooooò….

MARIA ROSARIA

Quattro “O” ci ha messo…

GIUSTINO

Vado su no?

MARIA ROSARIA

O sotto o sopra arriva sempre…

GIUSTINO

…a Rocco Pizzo Papero superiore , domani mattina…T’attentaratatà! T’attentaratatà…

MARIA ROSARIA

Che vi sentite male? Che è ‘na paralisi? Stai attenta? Attenta a te?

GIUSTINO

T’attentaratatata…T’attent…t’attenta….T’aspetto.

MARIA ROSARIA

T’aspetto…Ah attendoti…Tatatà tatatà, ìa ‘a mitragliatrice ha misso! Attendoti…

GIUSTINO

...con viva impazienza…

MARIA ROSRIA

Con viva impazienza…

GIUSTINO

Alla stazione…

MARIA ROSARIA

Alla stazione…

GIUSTINO

pressu la corriera.

MARIA ROSARIA

Presso la corriera…Prosegue?

GIUSTINO

No, me fermo pressu la curriera.

MARIA ROSARIA

No dico…lei prosegue?

GIUSTINO

No. Pure Suntina se deve fermà presso la curriera…se prosegue nun ce trovamo no?

MARIA ROSARIA

No, volevo dire “prosegue”? Le deve dire qualche altra cosa?

GIUSTINO

Sì, la firma…Tuo dattore di lavoro…

MARIA ROSARIA

Ueeehhh! Che è sta parola?

GIUSTINO

Dattore di lavoro…

MARIA ROSARIA

Facite l’attore?

GIUSTINO

No.

MARIA ROSARIA

Meglio accussì!

GIUSTINO

Tuo dott…dattore…

MARIA ROSARIA

Datore! Datore di lavoro….Datore con una “T”…

GIUSTINO

Quante “T”?

MARIA ROSARIA

Una “T”. Datore…datore…

GIUSTINO

Una sola?…Se pagano le “T”?

MARIA ROSARIA

E che se paganomle “T” mo’?

GIUSTINO

E allora mettecene due!

MARIA ROSARIA

Una sola basta…datore di lavoro…

GIUSTINO

Fezzionatissimo…senza la “A”…

MARIA ROSARIA

E tanto ci siamo abituati ormai!

GIUSTINO

…Giustino.

MARIA ROSARIA

Ecco qua, abbiamo finito…adesso vi faccio pure il conto, così non perdete tempo allo sportello.5 per 8, quaranta. 5 per 7 trentacinque. 3 per 7 ventuno e 3 per 6 diciotto…otto e porto uno… cinquemila e nove…

GIUSTINO

De che?

MARIA ROSARIA

De lire! De che?

GIUSTINO

E’ troppo! Io co’ 5900 lire ce vado cu la corriera a Rocco Pizzzo Papero superiore. Troppo!

MARIA ROSARIA

Perché avete usato molte parole. Togliamo qualche parola e vedrete che verrà di meno.

GIUSTINO

Togliamo qualche parola.

MARIA ROSARIA

Ecco, ad esempio, al posto di Rocco Pizzo Papero superiore, quattro parole, mettiamo “costì”.

GIUSTINO

Io devo anda’ a Rocco Pizzo Papero superiore.

MARIA ROSARIA

Ho capito…al posto di di Rocco Pizzo Papero superiore si può mettere “costì”.

GIUSTINO

Io devo pure arriva’ a Rocco Pizzo Papero superiore.

MARIA ROSARIA

“Costì” sostituisce Rocco Pizzo Papero superiore.

GIUSTINO

Da quando? Io so cinquant’anni che abito a Rocco Pizzo Papero superiore e ‘sto Costì non l’ho mai inteso nomina’!

MARIA ROSARIA

State tranquillo…Volete risparmiare?

GIUSTINO

Sì.

MARIA ROSARIA

Co’ Costì se risparmia.

GIUSTINO

Allora quando vado a fa il biglietto alla curriera glie dico: me dia un biglietto pe’ Costì che così se risparmia?

MARIA ROSARIA

Volete risparmiare? Costì e basta! Poi leviamo: preparami la valigia che me la vengo a prendere- che tanto è sottinteso…Eliminiamo “la stazione” così rimane: Cara Suntina, arriverò costì domani mattina; attendoti con viva impazienza presso la corriera.

GIUSTINO

Bello. Quanto viene?

MARIA ROSARIA

Allora sono 5 per 8, quaranta. 5 per 7 trentacinque. 3 per 7 ventuno e 3 per 6 diciotto…otto e porto uno… duemila e settecento…

GIUSTINO

Sempre de lire?

MARIA ROSARIA

E certo!

GIUSTINO

Se me fate un po’ de sconto coprendo…

MARIA ROSARIA

Ma che sconto e sconto, Ma che siamo al mercato che vi faccio lo sconto?!

GIUSTINO

Facciamo un fornetto.

MARIA ROSARIA

Ma quale fornetto! Questo è il prezzo del telegramma. Prendere o lasciare.

GIUSTINO

Te sei impuntata? Me impunto pure io allora! E’ troppo!

MARIA ROSARIA

E allora togliamo qualche altra parola:

GIUSTINO

Togliamo qualche altra parola!

MARIA ROSARIA

Togliamo “arriverò costì”.

GIUSTINO

Fatto bene, tanto a sto Costì non ero sicuro di volerci andare!

MARIA ROSARIA

Togliamo “arriverò domani mattina”…togliamo “impazienza”…togliamo “presso”…

GIUSTINO

Brava….

MARIA ROSARIA

…cara Suntina, viva la corriera…

GIUSTINO

Bello! Ecco, questo è un telegrammo…un capolavoro…

MARIA ROSARIA

Si, ma non si può fare un telegramma così…

GIUSTINO

…un capolavoro, vado subito a farlo…(esce)

MARIA ROSARIA

Ma non si può…mamma mia bella io non ce la faccio più, ma chi me l’ha mandato a questo! Mezzora, tutta sudata, cara Assuntina viva la corriera…e che vi sembra un telegramma questo? Questo mi vuole fare uscire pazza a me…mo’ io vado in cucina e vado ad avviare i piselli..(guarda nella borsa)…e dove stanno i piselli? So’ caduti i piselli! Qua dentro ci stanno solo le cipolle…e quello, il verdumaio si è sbagliato, mi ha dato solo le cipolle…oddio s’è sbagliato, madonna mia, madonna mia…se io dico che voglio i piselli…i piselli mi devono dare si o no!?

Scena 9 – Maria Rosaria, Arturo.

ARTURO (entrando)

Che c’è? Che succede?

MARIA ROSARIA

Signor Arturo, questo è un manicomio…qua so’ tutti pazzi, qua l’unica normale sono io!

ARTURO

Eh, sempre esagerata. E’ tornato lo zio Giustino?

MARIA ROSARIA

Sì. E’ tornato…è tornato ed è riuscito…sentite i fatti stanno così: io sono vostra moglie , quello si è perso la valigia e ha fatto il telegramma “cara Assuntina viva la corriera” che l’ha fatto a fare non lo so, stasera vostra moglie ha ordinato la zuppa e il verdumaio si è sbagliato e mi ha dato solo le cipolle.

ARTURI

Bè perché, non puoi cambiare menù?

MARIA ROSARIA

Ancora!? Lo sapete che quando si stabilisce, il menù non si cambia..

ARTURO

E va bene…

MARIA ROSARIA

Piuttosto sapete che faccio? Io prendo e ridiscendo.

ARTURO

Vabbè fai come ti pare, tento quando ti metti in testa una cosa…

MARIA ROSARIA

Tutto il peso della casa è sulle spalle mie…e voi lo sapete signor Artu’ che quando si decide zuppa di piselli è zuppa di piselli!

ARTURO

Zuppa di piselli? Come “zuppa di piselli”? (esce)

MARIA ROSARIA

Zuppa di piselli…Ma come? Come è possibile? Sono rovinato. Lo zio Giustino odia la zuppa di piselli…non mi da più un soldo! La mia vita è distrutta…e adesso che faccio…sono distrutto…

Scena 10 – Arturo, Marta

MARTA (entrando e fraintendendo)

Che ci hai ripensato anche tu?

ARTURO

A che?

MARTA

A noi due…io ti capisco sai…stare divisi mi ha fatto riflettere e forse non abbiamo fatto tutto il possibile per far funzionare il nostro matrimonio…

ARTURO

Io veramente stavo pensando che Maria Rosaria si è messa in testa di fare la…

MARTA

Ecco appunto: Maria Rosaria,  con quel caratteraccio che ha ci guasta l’ambiente… bisogna mandarla via!

ARTURO

Eh sì! Proprio adesso che zio Giustino crede che sia mia moglie…

MARTA

Come “tua moglie”! Tua moglie sono io! Esigo una spiegazione!

ARTURO

Senti Marta, non ricominciare eh! Quado prima te ne sei andata vio io sono andato alla stazione per cercare di bloccare lo zio:..

MARTA

Embè?

ARTURO

Nel frattempo lui è arrivato qui ed ha creduto che Maria Rosaria fosse mia moglie…

MARTA

E tu per salvare capra e cavoli glielo hai lasciato credere…(piange) Sei un mostroooo! Mostro!

ARTURO

Marta non piangere, sai che non sopporto quando piangi.

MARTA

E io non posso sopportare che Maria Rosaria faccia finta di essere tua moglieee…tua moglie sono io, sono io e sono io!!!

ARTURO

Ma se volevi a tutti i costi divorziare!

MARTA

Prima! Perché non ci si può ripensare?…Ho capito che stavo commettendo un grosso erroreee…e adesso che devo fare?…Mica me ne posso andare via…che faccio?…Che devo fare finta che sono la cameriera?

ARTURO

…Geniale!…Brava!…Ha visto che quando ti impegni esce fuori qualcosa da quella testolina? Faremo proprio così: tu farai la cameriera.

MARTA

Ma ti rendi conto? Io la cameriera!?

ARTURO

Ma è l’unico modo per salvarci….Mi vuoi bene?

MARTA

Sì.

ARTURO

Tanto?

MARTA

Sì.

ARTURO

Tanto quanto?

MARTA

Tanto.

ARTURO

E allora fai la cameriera no!?…solo per pochi giorni…lo farai?

MARTA

Sì.

ARTURO

Bravissima. Ora però dobbiamo risolvere un altro problema…

MARTA

Quale ?

ARTURO

Quello della zuppa di piselli: tu hai detto a Maria Rosaria di fare per cena la zuppa di piselli.

MARTA

Sì, perché è igienica e fa bene…non ti va?

ARTURO

Sì. Non lo dico per me. Dico per lo zio: la detesta!  Io lo so e lui sa benissimo che io lo so. Se stasera a cena gli faccio trovare la zuppa di piselli sarà come se volessi mancargli apposta di rispetto e non mi sembra il caso no?!

MARTA

E non mi sembra il caso neanche di dire a Maria Rosaria di cambiare menù, sai come la pensa sui cambiamenti all’ultimo momento!

ARTURO

Pensa che è scesa una seconda volta apposta per prendere i piselli. Quando le ho suggerito di cambiare menù per poco non mi mangiava. Deve essere per forza zuppa di piselli.

MARTA

E coma la mettiamo con lo zio?

ARTURO

Il male minore: bisognerà che mangi la zuppa. Solo dovremo convincerlo che non è stato fatto apposta.

MARTA

Mamma mia! E come facciamo?

ARTURO

Ho un’idea!

MARTA

Davvero?

ARTURO

Se tu sei la cameriera questa sera sarai tu a portare in tavola. Giusto?

MARTA (piange)

Io? Ma non sono capaceee!

ARTURO

Con un po’ di buona volontà ce la farai. Può funzionare. Lo zio giustino va pazzo per l’arrosto di montone…capisci?

MARTA

Sì.

ARTURO (ammiccando)

Noi questa sera abbiamo preparato l’arrosto di montone.

MARTA

Quando?

ARTURO

Come “quando”?

MARTA

Quando l’abbiamo preparato? Pensavo che avessimo solo la zuppa.

ARTURO

Abbiamo solo la zuppa…per lo zio abbiamo l’arrosto di montone.

MARTA

Ah, ne avete preparato una sola porzione per lui.

ARTURO

No! Noi non abbiamo e non avremo l’arrosto di montone…neanche lo zio avrà l’arrosto di montone…non esiste l’arrosto di montone! Chiaro???

MARTA

Ho capito, ma non ti arrabbiare…

ARTURO

Non mi arrabbio…Noi oggi abbiamo preparato l’arrosto di montone, che non esiste.

MARTA

…che non esiste..

ARTURO

…che non esiste…ci sediamo a tavola e tu vai a prendere l’arrosto di montone,

MARTA

Ma l’arrosto di montone non c’è…

ARTURO

Io lo so…tu lo sai…lo zio Giustino non lo sa e non lo deve sapere!, chiaro??? …A un certo punto tu ti alzi e vai in cucina (Marta si alza)…dove vai?

MARTA

In cucina.

ARTURO

Perché?

ARTURO

Me l’hai detto tu.

ARTURO

E’ un esempio! “in cucina” è un esempio. Vieni qua. Seduta. (lei si risiede) …dunque dicevo: tu ti alzi e vai in cucina…(Marta si alza di nuovo)…dove vai??

MARTA

In cucina!

ARTURO

Per finta! “Vai in cucina” per finta! Chiaro??

MARTA

Ah!!!…Per finta.

Arturo

S’, Per finta!…Dunque dicevo tu ti alzi e vai in cucina”per finta”!

MARTA

Per finta…

ARTURO

…e fai un gran rumore: piatti, bicchieri, pentole coperchi, insomma un gran baccano…

poi torni di qua tutta trafelate e dici “è caduto l’arrosto di montone” . Non resterà che mangiarci la zuppa di piselli. Capito?

MARTA

No.

Arturo

Non ha capito…è tanto semplice…allora te lo rispiego va bene?…allora tu vai in cucina pe’ finta fai baccano trumpa trinca tronca, sbeteben  sbeteban, zuppa di piselli. Capito?

MARTA

Sì.

ARTURO

Ma com’ha fatto? Allo visto che hai capito facciamo un prova: Vai in cucina. (lei non si muove)…vai in cucina…vai in cucina!!

MARTA (tra sé)

…per finta…

ARTURO

Vai in cucina!!!

MARTA  (a Arturo)

Per finta.

Arturo

Per finta ma per davvero! Vai in cucina!!!

MARTA

E  pe’ finta e per davvero…io non ci capisco più niente…che devo andare?

ARTURO

Vai in cucina. Stiamo facendo una prova? Vai in cucina no!?

MARTA

Vado?

ARTURO

So’ venti volte che te lo dico: vai in cucina!

MARTA (sulla porta)

Allora vado?

ARTURO

Ancora qui stai? Vai!!! Questo è un manicomio. Qua so’ tutti pazzi…l’unico normale sono io…certo che la vita è proprio faticosa.

Scena 10 – Arturo, Maria Rosaria e poi Marta

MARIA ROSARIA (entrando boccheggiante)

Faticosa è faticosa…cinque piani di scale a piedi mi sono fatta. Cinque.

ARTURO

E perché?

MARIA ROSARIA

Perché avevo promesso che l’ascensore non lo prendevo più. Però adesso mi devo sedere perché mi ballano le gambe…Ahhhh… (si siede) però ho trovato i piselli…

ARTURO (fa un tentativo)

Però se vuoi cambiare menù…siamo ancora in tempo.

MARIA ROSARIA

Ancora? E lo sapete che quando si stabilisce zuppa di piselli è zuppa di piselli. (rumore fuori scena)

MARTA (entrando al centro)

E’ caduto l’arrosto di montone.

MARIA ROSARIA

No, io mo’ vorrei sapere che ci azzecca l’arrosto di montone.

MARTA

Io non c’entro niente chiedilo a lui. (sfugge)


MARIA ROSARIA (ad Arturo)

Io mo’ vorrei sapere che ci azzecca l’arrosto di montone che ho preso i piselli…

ARTURO

Calma...calma…

MARIA ROSARIA

Esigo una spiegazione.

MARTA

Che spiegazione devi dare a lei?

MARIA ROSARIA

Uè! Perché, io non conto niente?

MARTA

Questa è casa mia hai capito?

MARIA ROSARIA (sovrapponendosi)

Vorrei sapere che cosa ci azzecca…

ARTURO

Calma…calma…calma…zitte e sedute! (si zittiscono e si siedono)…Il momento è tragico, lo zio Giustino sta per arrivare…

MARIA ROSARIA

Veramente è già…

ARTURO

Zitta e seduta!…E dobbiamo organizzarci…Ricapitoliamo.  (Le due prendono i taccuini e le matite e lui la foto dello zio)…Lo zio Giustino.

MARIA ROSARIA e MARTA

Sì.

ARTURO

Lo zio Giustino crede che Maria Rosaria sia mia moglie.

MARIA ROSARIA  (sfottente a Marta)

Moglie.

ARTURO

Marta farà la parte della cameriera.

MARTA

Io veramente ci avrei ripensato.

ARTURO

Abbiamo già deciso prima.

MARTA

Uff…cameriera.

ARTURO

Il menù per questa sera…

MARIA ROSARIA

Zuppa di piselli.

ARTURO

Zuppa di piselli…Zio Giustino la detesta quindi si è deciso con Marta di fingere di aver preparato dell’arrosto di montone…

MARIA ROSARIA

…Fingere…

ARTURO

Al momento di servirlo Marta farà un gran rumore in cucina, tornerà tutta trafelata e dirà che è caduto l’arrosto di montone…

MARTA

Che non esiste.

MARIA ROSARIA

Quanto è intelligente.

ARTURO

Non resterà che mangiarci la zuppa di piselli.

MARIA ROSARIA

Quella esiste.

MARTA (di sorpresa si alza)

E poi noi ci amiamo, non possiamo stare divisi…vero? Tanto tanto mi vuoi bene?

ARTURO

Ma sì, tanto. (si abbracciano)…bella …belle….bella…

MARIA ROSARIA

Ma mo’ che ci azzecca…stavamo scrivendo…la zuppa di piselli…mo’ che ci azzecca… Bella! Bella scena! Ma che d’è ‘na puntata ‘e Beautiful?

ARTURO

Non sono cose che ti riguardano.

MARTA

Fatti gli affari tuoi.

MARIA ROSARIA

Bene allora lo sapete che vi dico? Io me ne vado in cucina a preparare l’arrosto…di piselli! Però lo zio Giustino mi riguarda eh? Se io parlassi, sa che bella figura che ci fareste voi due!

ARTURO

Non fare scherzi.

MARTA

Maria Rosaria, via…

MARIA ROSARIA (andando in cucina)

Vedremo…Intanto io vado in cucina…Zuppa di piselli. Zuppa di piselli. Zuppa di piselli.

ARTURO

Ma potremo fidarci di lei?

MARTA

No, no e poi no.

ARTURO

No cosa?

MARTA

No che non prossimo fidarci…è una vipera…da questa casa se ne deve andare.

ARTURO

Sì, ben detto. Ma coma facciamo?

MARTA

Hai detto “sì”? Ah ma allora mi vuoi bene.

ARTURO

Sì.

MARTA

Tanto?

ARTURO

Sì.

MARTA

Tanto quanto?

ARTURO

Tanto.

MARTA

E allora abbracciami, che aspetti? Bella, bella, bella… (si abbracciano)

Scena 11 – Arturo, Marta, Giustino.

GIUSTINO (entrando)

La porta era aperta, la porta era…Bella, bella scena!…La fantasma! La fantasma!

ARTURO (presentando)

Lo zio Giustino…la cameriera…(a Marta) la cameriera, la cameriera…

GIUSTINO

E bravo Arturo che s’abbraccia la cameriera!

ARTURO

No, che dici zio!

MARTA (piangendo tutto di un fiato)

No, non è vero, io sono la moglie, non so fare  la cameriera, avevamo litigato allora ha fatto finta che la moglie era Maria Rosaria, ma la moglie sono io. Abbiamo fatto pace. Maria Rosaria è la cameriera e io….

GIUSTINOI

Signora non piangete…

ARTURO

Marta lo sai che non sopporto le lacrime…

MARTA

Allora vado a piangere di là in camera mia. (esce)

GIUSTINO

Bene. Questo è un manicomio, qua sono tutti pazzi…l’unico normale sono io. (si siede e poggia il cappello al suo fianco)

ARTURO (si siede accanto allo zio sul cappello)

Allora, zio ti devo spiegare…non è come tu pensi…

GIUSTINO

Sangue del mio sangue! Sangue del mio sangue! Anche tu! Sangue del mio sangue…ma che ci ha sto cappello che dove lo metto ci si mette sopra qualcuno…ma che ci ha? Ci tango a sto cappello…cappello.. (si blocca)

ARTURO

Allora zio ti devo delle spiegazioni. Non è come tu pensi…

GIUSTINO

E bravo Arturo che adesso mi da delle spiegazioni…..vero? Vero? Vero?

ARTURO

Si…allora…

GIUSTINO

E bravo Arturo che adesso mi da una bella spiegazione chiara chiara..vero? Vero? Vero?

ARTURO

Allora…

GIUSTINO

E bravo Arturo che adesso mi da la spiegazione…aspetto eh! Bravo.

ARTURO

La ragazza che era qui adesso, mora, che piangeva è Marta mia moglie.

GIUSTINO

La fantasma?

ARTURO

Ma che fantasma!

GIUSTINO

Quella che faceva Uuuhh! E’ la fantasma. L’ho vista io…

Arturo

Ma quella  è Marta, mia moglie.

GIUSTINO

Quella mora che era qui sarebbe tua moglie?

ARTURO

Si. Quella mora coi capelli lisci che era qui è Marta Mia moglie. In carne ed ossa!

GIUSTINO

Quella che piange in camera?

ARTURO

Si quella mora coi capelli lisci.

GIUSTINO.

E bravo Arturo che ci ha la moglie mora coi capelli lisci in carne ed ossa che piange in camera…

ARTURO

L’altra ragazza invece quella castana coi capelli ricci è Maria Rosaria, la cameriera.

GIUSTINO

Quella castana riccia sarebbe Maria Rosaria la cameriera?

ARTURO

Sì, la cameriera. Quella vera.

GIUSTINO

E quella mora che piange in camera sarebbe tua moglie, invece quella castana sarebbe Maria Rosaria, la cameriera, quella che tu prima del matrimonio…

ARTURO

Eh?

GIUSTINO

Maria Rosaria, la cameriera, quella che tu prima del matrimonio…Capito?

ARTURO

No

GIUSTINO

Non capisce, non capisce…quella mezzora, un’ora mezza giornata, tutto il giorno…

ARTURO

Ma che dici zio?

GIUSTINO

Che tu con la cameriera, prima del matrimonio, mezzora, un’ora tutta la giornata…

ARTURO

No! Zio quella è la cameriera! Io sono sempre stato con Marta! Che c’entra la cameriera?

GIUSTINO

Tu con la cameriera, quella castana riccia…niente?

ARTURO

Ma no! Ma quando! Ti pare!

GIUSTINO

Bella donna quella cameriera.

ARTURO

Si, è una bella donna.

GIUSTINO

Bella donna, quella cameriera è una bella donna. Ci ha un bel temperamento. Quella cameriera…fa dei bei telegrammi.

ARTURO

Telegrammi?

GIUSTINO

Da uomo a uomo Arturo, quella cameriera fa dei bei telegrammi…Ma tu con la cameriera…niente?!

ARTURO

Ma no. Come te lo devo dire? Io sto solo con Marta.

GIUSTINO

E bravo Arturo che sta solo con la moglie Marta che piange in camera…

ARTURO

Dato che ero in difficoltà ho chiesto a Maria Rosaria di aiutarmi, mi sono rivolto a lei perché era l’unica persona di cui potevo fidarmi…è sempre stata con noi anche da prima del matrimonio…

GIUSTINO

Ah questo l’avevo capito, ma avevo capito un’altra cosa…mezzora un’ora…bella donna quella cameriera, ci ha un temperamento…mi piace…

ARTURO

Sì, insomma ho chiesto a lei che è sempre stata con noi, i suoi abitano lontano, non è sposata e allora…

GIUSTINO

La cameriera Maria Rosaria non è sposata.

ARTURO

No.  E quindi le ho chiesto di aiutarmi…

GIUSTINO

Bella donna la cameriera. E bravo Arturo che ci ha una bella cameriera coi capelli ricci che non è sposata e che quasi quasi me la  sposo io uhhh! Che hai sentito qualcosa?

ARTURO

Io? No.

GIUSTINO

No eh?! Meno male. Perché dicevo: e bravo Arturo che ci ha una bella cameriera coi capelli ricci che non è sposata e che quasi quasi me la  sposo io uhhh! Si è sentito?

ARTURO

Non so…

GIUSTINO

Poco poco? No, dicevo: e bravo Arturo che ci ha una bella cameriera coi capelli ricci che non è sposata e che quasi quasi me la  sposo io uhhh! Si è sentito eh!?

ARTURO

Sì. Stavolta si è sentito benissimo.

GIUSTINO

E’ vero stavolta l’ho sentito anch’io. E se l’ho detto vuol dire che sarà vero…

ARTURO

Sì, sarà vero…allora io sai che faccio? Quasi quasi te la vado a chiamare.

GIUSTINO

Bravo Arturo., questa è una bella idea. Però…non le dire niente perché a quella bella cameriera coi capelli ricci che non è sposata e che quasi quasi me la  sposo io uhhh…glielo dico da me.

ARTURO

Allora io te la chiamo e non le dico nulla….(esce e rientra subito)…ma zio i soldi me li dai lo stesso?

GIUSTINO

Sì non ti preoccupare, i soldi te li do lo stesso.

ARTURO

Allora siamo d’accordo…io ti vado a chiamare quella bella cameriera coi capelli ricci che non è sposata e che quasi quasi te la  sposi tu uhhh (esce)

GIUSTINO

Adesso il problema è dove metto il cappello. Sullo spigolo. (si mette in attesa)

Scena 12 – Giustino, Maria Rosaria.

MARIA ROSARIA (entrando)

Ah. State qua.

GIUSTINO

Eh? Che posizione eh?

MARIA ROSARIA

Avete fatto il telegramma?

GIUSTINO

Bel telegramma! Voi fate veramente dei bei telegrammi.

MARIA ROSARIA

Bè lasciate stare che quello non è venuto bene. Comunque io ci avrei un pochettino da fare perché stavo in cucina che stavo sbucciando i piselli..uh…(si blocca)…Stasera per cena c’è l’arrosto di montone…

GIUSTINO

Ah!

MARIA ROSARIA

 …e giust’appunto stavo in cucina e lo stavo sbucciando…ahh

GIUSTINO

Bel sorriso, bella donna…non capisce quello che dice, ma bella donna…non capisce, non capisce…

MARIA ROSARIA

Se mi dovete dire qualche cosa che poi io avrei da fare e me ne vado…

GIUSTINO

Io sono un uomo di poche parole…io sono un uomo di poche parole! L’ho già detto?

MARIA ROSARIA

Sì, sì.

GIUSTINO

Mi sembrava…l’avevo sentito…voi siete una bella donna, voi fate dei bei telegrammi, voi avete del temperamento, siete una bella donna…io sono un uomo di poche parole!..abbracciatemi e siamo felici!

MARIA ROSARIA

Ueeehhhh! Ma quanta foga!

GIUSTINO

Abbracciatemi e siamo felici!

MARIA ROSARIA

Ueehh! E vostro nipote?

GIUSTINO

Che m’importa di mio nipote! Abbracciatemi e siamo felici!

MARIA ROSARIA

Voi non avete capito…e la moglie di vostro nipote?? Non m’importa neanche della moglie di mio nipote. Io sento un orecchio che mi si attappa e mi si stappa!

MARIA ROSARIA  

Ma che d’è ‘na bottiglia di champagne!? Sentite. Voi siete uno scostumato!

GIUSTINO

Voi dovete essere mia! Abbracciatemi.

MARIA ROSARIA

Maniaco! Ci avete l’impermeabile?

GIUSTINO

No. Ci ho l’ombrello.

MARIA ROSARIE

E siete un maniaco lo stesso. (prende la scopa e lo caccia mentre lui si difende con l’ombrello) Fuori da questa casa! Andate via! Venire a fare queste proposte oscene in una casa onorata. Stu scostumato. Ma che gente  si crede ‘e truva’…

Scena 13 –Maria Rosaria,  Arturo.

ARTURO (entrando)

Ma che succede?

MARIA ROSARIA

Aaaaahhhh!  Vostro zio…ci voleva provare con vostra moglie.

ARTURO

Con Marta?

MARIA ROSARIA

No. Con me. Ma io gli ho detto il fatto suo eh!

ARTURO

Vabbè, ma tu mica sei mia moglie.

MARIA ROSARIA

Io lo so, ma lui che ne sapeva?

ARTURO

E invece lo sapeva perché gliel’ho detto io prima.

MARIA ROSARIA

Voi?

ARTURO

Si. Lui non voleva provarci con Marta. Voleva provarci con te. Voleva chiederti di sposarlo.

MARIA ROSARIA

Lui sposare a me? Lui sposare a me?

ARTURO

Eh!

MARIA ROSARIA (urlando come isterica)

Chiamatelo! Chiamatelo!…(Arturo esce) …Chiamatelo. Chiamatelo. Chiamatelo! Che cosa ho combinato!  Ventinove anni che aspetto, ventinove! E quello non torna! Pure maniaco l’ho chiamato…

ARTURO

L’ho trovato. Sta tornando.

MARIA ROSARIA

Torna?

ARTURO

Sì. Sta venendo.

MARIA ROSARIA

Meno male!  Mi credevo che era tutto compromesso… (all’ingresso di Giustino Arturo esce)

Scena 13 –Maria Rosaria,  Arturo.

GIUSTINO
Io volevo dire una cosa, volevo dire una cosa…che ci ho l’ombrello…ma non lo uso mai.

MARIA ROSARIA

Va bene, va bene…

GIUSTINO

Anzi lo metto qui così non ve fa paura…

MARIA ROSARIA ( posizioni imitate da Giustino che mette il cappello sul divano)

Hiiii! Ci siamo riscaldati un po’ troppo eh?

GIUSTINO

E’ vero. Perché mio nipote me l’aveva detto che la moglie era quella che piange…

MARIA ROSARIA

Va bene, va bene, basta, ora non è il caso di…

GIUSTINO

Che voi eravate la camriera…io già lo sapevo…

MARIA ROSARIA

Va bene, basta…

GIUSTINO

Che anche prima del matrimonio: mezzora, un’ora…già lo sapevo…

MARIA ROSARIA

Accomodatevi…ora parliamo… (lo fa sedere sul suo steso cappello)

GIUSTINO

Alè!! Suicidio! Suicidio! Il cappello si ribella anche contro il padrone! (si blocca)

MARIA ROSARIA

Calmatevi…(tenta avvicinamenti, lui cambia posto) Io lo so che voi sapete che io non sono la moglie di vostro nipote…

Giustino

Lo sapete? Lo so che lo sapete, lo sapete che lo so. Lo so che…lo sapete che lo so…uhmm…si sa eh!?

MARIA ROSARIA

Non so com’è incominciata tutta questa storia. So solo che il signor Arturo mi ha chiesto di aiutarlo perché lui aveva…momentaneamente litigato con la signora Marta…io ho detto: certo sono a vostra disposizione, dopo tanti anni che sto in questa casa, possibile che non l’aiutavo anche perché mi aveva assicurato che solo un fatto…momentaneo. Ho detto si può fidare di me, dopo tanti anni in questa casa sono quasi un’amica anche perché me lo aveva garantito che era solo per un…momento….un momento solo.

GIUSTINO

Lo sapevo eh! Lo sapevo che era solo un Mmmmomento, solo un mmomento…un mmmm..mmmmomento, mmmmomemto..mmm…

MARIA ROSARIA

E allora sapete pure che questa sera non c’è l’arrosto di montone ma c’è la zuppa di piselli.

GIUSTINO

Ah no eh! Ah questo non lo sapevo eh!

MARIA ROSARIA

Oh mamma mia!

GIUSTINO

Ah questo non lo sapevo eh!

MARIA ROSARIA

Il fatto è che la signora Marta doveva fare la parte della cameriera e doveva fingere un gran fracasso: pentole, piatti, bicchieri…poi doveva venire tutta trafelata e doveva dire che era caduto l’arrosto di montone e ci dovevamo mangiare per forza la zuppa di piselli.

GIUSTINO

Perché?

MARIA ROSARIA

Come perché?

GIUSTINO

Perché?

MARIA ROSARIA

Perché i piselli a voi non vi piacciono.

GIUSTINO

A me? Prima. E’ vero prima non mi piacevano. La zuppa di piselli, quella moscia, non mi…poi invece un giorno ci avevo un problema di stomaco…ci avevo questa zuppa di piselli…dico che faccio, la mangio o non la mangio? L’ho mangiata no?! Dopo un po’ ho sentito uno smottamento! Tutto dentro andava veniva…poi dopo un po’…loa valigia de prima no?! La valigia de prima!

MARIA ROSARIA

E va bene…

GIUSTINO

La valigia…un baule ho fatto…a quattro stagioni! Viaggiava…E’ stato un segno di liberazione…Viva i piselli. Viva la libertà.

MARIA ROSARIA

Allora praticamente è tutto chiarito.

GIUSTINO

Eh! E’ tutto bene quel che finisce bene.

MARIA ROSARIA ( a bassa voce)

Bene….bene….bene…ma non vi siete dimenticato di chiedermi qualche cosa?………… Che riguarda noi due…(mamma mia)……

GIUSTINO

Mi stavo giust’appunto dimenticando di chiedervi una cosa che riguarda noi due…

MARIA ROSARIA (a bassa voce)

Sì…sì……………..signorina Maria Rosaria…(mamma mia)…

GIUSTINO

Signorina Maria Rosaria… Signorina Maria Rosaria…

MARIA ROSARIA (a bassa voce)

Signoria Maria Rosaria mi volete sposa… (mamma mia)

GIUSTINO (fa segno di essere tranquilla)

Signorina Maria Rosaria… Signorina Maria Rosaria, come?

MARIA ROSARIA (a bassissima voce)

Mi volete sposare…

GIUSTINO

Signorina Maria Rosaria…Signorina Maria Rosaria mi volete sposare?

MARIA ROSARIA

Sì!

GIUSTINO

Sì? Chi ha detto sì?

MARIA ROSARIA

Io!…Io!!!

GIUSTINO

Mi volete sposare??

MARIA ROSARIA

Sììì.

GIUSTINO

Mi volete sposare?

MARIA ROSARIA

Sì.

Scena 14 – Tutti     (rumore f.c. - entrano Arturo e Marta trafelati)

MARTA

E’ successa una cosa tremenda

ARTURO

Una catastrofe

MARTA

Una sventura.

ARTURO

Una cosa incredibile

GIUSTINO e MARIA ROSARIA

E’ caduto l’arrosto di montone.

MARTA E ARTURO

No. E’ caduta la zuppa di piselli.


                                                                                                                                                                                                                                FINE