Capperi!

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Valerio Di Piramo

CAPPERI!

Commedia in due atti

Salottodi un piccolo appartamento al terzo piano di un palazzo nel centro di Torino, dove abita da solo Guido; a destra porta che da sulla camera e nel bagno, a sinistra porta che da in cucina, sul fondo la comune che da all’esterno; una finestra di fondo; un piccolo divano e un tavolino con un cassetto; due sedie; una begonia sul tavolo. Queste le cose essenziali, il resto a discrezione del regista per rendere il salotto credibile. Torino, oggi.

Personaggi

GUIDO PONZIANI

ANNA

SALVATORE

Primo Atto

Scena Prima

Guido, Anna

Sabato pomeriggio. Guido entra da destra, in accappatoio, la testa un po’ bagnata, con in mano un fono, sbatacchiandolo si dirige verso il tavolo, tira fuori da un cassetto un paio di cacciaviti e lo comincia a smontare; poi, quando l’avrà aperto in due, -questa operazione dovrà essere piuttosto veloce- comincia a parlare…

Guido             Capperi! ci mancava solo il fono rotto…e quando succede? Sempre quando                                    hai fretta! Sempre! Si rivolge al pubblico, come se fosse di fronte ad un attore

                        sapete, non è questo che mi fa arrabbiare…la vita è questa, e guai a lasciarsi intimorire da piccolezze simili…però ora come faccio ad uscire con la testa bagnata? C’è da prendere un malanno con questo freddo…riguarda il fono Eh no, niente da fare. Si è rotta la resistenza…e allora? Allora non esco. Mai forzare la mano agli eventi, diceva mio nonno buonanima…se il fono ha cessato di vivere, ci sarà una ragione. Chissà…forsese fossi uscito sarei rimasto sotto una circolare, o forse mentre ero fuori mi avrebbero svaligiato l’appartamento…vai a indovinare… accidenti, ma perché penso sempre negativo? Magari ora suona il campanello ed entra una stangona, una strafica  bionda con gli occhi verdi che mi guarda sospirando e mi fa: Qui deve fare tutto l’attore, cambiando voce e posizione “Ciao, sei tu Guido?”…sì, e lei chi è? “Ma come chi sono! Non ti ricordi di me? Ma…veramente…No. “ Guardami! Come hai fatto a dimenticarmi? Sono Amanda!” Suona il campanello. Mirco si guarda intorno. Va alla porta e apre. Naturalmente c’è Anna bionda, bella, truccata perfettamente.

Anna               Ciao, sei tu Guido?

Guido              Balbettando Sì sì…e lei chi è?

Anna               Entrando dentro e guardandosi intorno Ma come chi sono! Non ti ricordi di me?

Guido              Oh Madonna svengo…si appoggia ad una sedia Ma veramente…No.

Anna               Ma dai! Guardami! Come hai fatto a dimenticarmi?

Guido              Come ho fatto?Facendosi coraggioCapperi! Adesso ricordo! Amanda!

Anna               Amanda? E chi è Amanda?

Guido              Ah, lei non è Amanda?

Anna               No, sono Anna.

Guido              Uff! Che sollievo!

Anna               Aspettavi qualcuno?

Guido              No, no…

Anna               Vede il fono aperto in due Stai facendo l’autopsia a un fono?

Guido              No no…ha smesso di funzionare, e stavo provando ad aggiustarlo.

Anna               Non lo fare! Un mio caro amico ci ha lasciato le penne…è pericoloso…

Guido              Senta Anna, la domanda le sembrerà scontata, ma lei…chi è lei? E che cos’è che mi dovrei ricordare?

Anna               Ma perché mi continui a dare del lei? Ti sembro forse una vecchia e attempata signora?Non lo vedi che così mi imbarazzi?

Guido              Ah, io…la imbarazzo?

Anna               Certamente! Una arriva, cerca di stabilire un rapporto…come dire…fraterno, ecco, e si sente dare del lei…ti sembra normale? E poi da un coetaneo…

Guido              Coetaneo? Come fa lei a sapere che siamo coetanei?

Anna               Fidati: lo so. E quindi non è normale che tu continui a darmi del lei.

Guido              E invece io direi di sì. Almeno fino a quando non avrà la compiacenza di presentarsi e magari dirmi cosa ci fa in casa mia…guardi, non creda che la sua presenza mi dia fastidio, anzi, tutt’altro…

Anna               Sono venuta a trovarti, Guido.

Guido              Ecco, solo il fatto che lei sappia il mio nome senza che io la conosca mi fa diventar matto…si qualifichi, una volta per tutte.

Anna               Questa è bella…ma davvero non mi hai ancora riconosciuto? Stai invecchiando davvero male…

Guido              No, è che proprio…e poi quale invecchiando? Non ho ancora quarantacinque anni! Lo dovrebbe sapere, ha detto che siamo coetanei!

Anna               Lo so, lo so…

Guido              Lo sa?

Anna               Certo. Ma pensa…io credevo che tu mi gettassi le braccia al collo!

Guido              Lei non immagina neanche quanto vorrei gettarle le braccia al collo…però prima mi sembrerebbe più ovvio presentarsi…

Anna               Si fa cadere su una sedia Che stupida che sono! Stupida, stupida! Come ho potuto credere…basta, me ne vado… si alza

Guido              Cosa…no no, si fermi! Perché se ne vuole andare?

Anna               Perché solo adesso capisco che il passato è passato, che è fatto solo di ricordi, e non lascia spazioalle cose reali…

Guido              Ma no, ma no! Ascolti: il fatto che io non riesca a collocarla in unsettore preciso della mia vita non vuol mica dire che io non sia felice di rivederla! E poi insomma, non è mica colpa sua…semmai sono io che dovrei far lavorare di più il cervello…ma forse…aspetti…si metta di profilo…ecco così…ora cammini…CAPPERI! CI SONO!

Anna               FINALMENTE! Mi hai riconosciuta?

Guido              LEI E’ ANNABELLA, LA COMMESSA DEL SUPERMERCATO, QUELLA CHE METTE SEMPRE A POSTO I POMODORI PELATI SULLO SCAFFALE!

Anna               Pomodori…pelati?

Guido              Ah no? Eppure io l’associo col supermercato…AH! HO CAPITO! ANNAMARIA, LA CASSIERA!

Anna               La…cassiera?Comincia a piangere, sommessamente.

Guido              Oh no, no…mi dispiace…mi scusi…c’è una somiglianza…il naso poi è identico…non faccia così, mi fa star male…

Anna               Pensa io come sto! E quanto devo essere cambiata se non mi riconosci!

Guido              Ma no, te gliel’ho detto: non ho molta memoria…per i visi e le fisionomie, poi, sono un vero disastro…non avrei mai potuto fare il postino!

Anna               Dici così solo per consolarmi!

Guido              Ma no! Senta…ma non potrebbe darmi un indizio, qualcosa che mi aiuti a ricordare?

Anna               E che senso avrebbe? Sarebbe come se ti dicessi chi sono…

Guido              Sì, però così non se ne esce.

Anna               Hai ragione. Anche allora avevi sempre ragione…eri il più intelligente di tutti…

Guido              Ah sì? E quando sarebbe successo?

Anna               Prova a pensare a una trentina di anni fa…

Guido              Trent’anni fa?

Anna               Più o meno…in quel periodo non abitavi qui a Torino, vero?

Guido              No no….abitavo in Liguria, a…

Anna               …Varazze.

Guido              A Varazze, sì…ma lei come lo sa?

Anna               E avevi degli amici e delle amiche…

Guido              Eh sì, parecchi! Ma lei come lo sa?

Anna               Per esempio Alberto, Roberto, Annarita, Renato, Daniela…

Guido              Certo! Alberto, il mio amico del cuore, e ancheRoberto, Annarita...poi ci siamo persi di vista…non ho più visto nessuno di loro…chi abita in fondo all’Italia, chi all’estero…ma lei come fa a saper…guarda Anna, come folgorato da un’apparizione…CAPPERI! MA COME HO FATTO A NON RICOSCERTI?!? VIENI QUA, FATTI ABBRACCIARE! Si abbraccianoANNARITA!CHE PIACERE RITROVARTI! PERCHE’ SEI ANNARITA, VERO?!?!

Anna               No.

Guido              NO? MA DAI! COME NO! OCCHI VERDI, BIONDA…ANNARITA!

Anna               Ti dico di no. Non sono Annarita.

Guido              La sposta e la guarda bene DANIELA! SEI DANIELA! MA CERTO! Stesso taglio degli occhi, stessa bocca…VIENI, FATTI ABBRACCIARE! DANIELA, QUANTO TEMPO!

Anna               Guido…così mi soffochi…non sono Daniela…

Guido              NOO?!?!

Anna               No.

Guido              Non mi viene in mente nessun’altra di quel periodo…ma allora chi sei?

Anna               Sono Alberto.

Guido              A…ALBERTO?!?!Si stacca subito.

Anna               Sì. Dopo l’operazione. Naturalmente ho cambiato nome…Anna mi piaceva, nome semplice, pulito, facile da ricordare…

Guido              Cade su una sedia NO!

Anna               No? Ti sarebbe piaciuto un altro nome?

Guido              No, no, non dicevo quello…Resta un attimo perplesso, ibernato AH! Ho capito…è uno scherzo! Sì sì, anche da giovane ti piaceva farmi arrabbiare…ti ricordi quando mi mettesti quel grosso granchio nella cartella della scuola?

Anna               No.

Guido              Ma come no! E quell’altra volta, che mi riempisti la bottiglietta dell’acqua di sapone di Marsiglia?

Anna               No, Guido…

Guido              No? Ma perché non ti ricordi?

Anna               Perché stai parlando di Annarita o di Daniela. Io sono Alberto.

Guido              NO!

Anna               Questo lo hai già detto qualche secondo fa.

Guido              Scusa scusa…è che non so che dire…mi sembra impossibile…e poi Alberto aveva un naso che sembrava un tapiro…

Anna               Sistemato anche il naso…

Guido              Scusami, sono senza parole…

Anna               Stai tranquillo, è lo shock. Faccio sempre questa impressione a tutti, non appena inquadrano la situazione. Stai sereno, tra un paio d’ore sarà passato tutto, e ci ritroveremo a chiacchierare come due vecchi amici, su quel divano, uno accanto all’altro, come se il tempo non fosse mai trascorso…certo che in trent’anni la vita me ne ha fatte di sorprese…

Guido              A chi lo dici!

Anna               Ti ricordi quando io te e Annarita andavamo a catturare i polpi allo scoglio dei gabbiani? Quando caddi e mi ruppi il polso? Eh? Ti ricordi?

Guido              Certo…tutto mi ricordo…ma dimmi…quando ti sei accorto di…sì, insomma, di essere un pochino diverso?

Anna               UN POCHINO DIVERSO? Guido, guardami: io adesso sono una donna, con tutte le cosine al loro posto, proprio dove dovrebbero essere. Si tira su il seno. Vuoi toccare? Ti assicuro che è tutta roba naturale…

Guido              No, che toccare!

Anna               Vedi come sono venuta bene?

Guido              Sì, sì, lo vedo…volevo dire… è la prima volta che vedo un…anzi, no, ne ho visti parecchi…volevo dire così da vicino, ecco…capperi! La guardaSei venuta…sei venuta proprio bene, Alberto!

Anna               Ridendo Anna! Ora il mio nome è Anna! E comunque grazie! Sì, l’equipe di chirurghi che fecero l’intervento era composta da veri professionisti….pensa che dopo tre o quattro mesi uno di loro, un professore settantacinquenne,  si fece avanti con delle proposte…disse che mi avrebbe sposata, e che non avrebbe potuto più vivere senza di me…infatti dopo tre giorni morì.

Guido              Scusa scusa…ma quanto tempo è che…sì, insomma…

Anna               E smettila di essere così imbarazzato! E’ una cosa normale, sai?

Guido              Ah sì? E allora le cose strane quali sono?

Anna               Comunque l’intervento l’ho fatto circa dieci anni fa.

Guido              Avrai dovuto rinnovare tutto il guardaroba…

Anna               Ma sentitelo! Il guardaroba! Con tutte le domande che avresti potuto fare ti è venuto in mente il guardaroba!Ti assicuro che è stato l’ultimo dei miei pensieri…prima del guardaroba ho dovuto rinnovare il cervello, le idee, entrare in un’altra dimensione, vedere tutto con occhi diversi, adattarmi ad una vita che avevo visto solo in vetrina…in questo devo dire che gli psicologi ti aiutano molto, e riescono a capire perfettamente il tuo stato d’animo…

Guido              Ma sai Alberto…scusa, Anna, che non ti ricordavo così…così…intelligente?

Anna               Ah no?

Guido              No…anzi, eri un ragazzo un po’ sempliciotto, alla buona…ti ricordi quando al luna park quel signore ti chiese quanti erano i sette nani, e tu dopo averci pensato a lungo, rispondesti, trionfante:“cinque”!

Anna               Che vuoi, sarà stata l’evoluzione…

Guido              All’anima dell’evoluzione! Neanche Darwin riuscirebbe a spiegarlo!

Anna               RidendoC’è del vero in quel che dici…

Guido              Ti posso fare una domanda…indiscreta?

Anna               Certo!

Guido              Non hai sentito male?

Anna               Sentito male?

Guido              Sì, insomma, quando…quando ti hanno…

Anna               Ma no! Centinaia, migliaia di persone fanno quello che ho fatto io…ecco perché è diventata una cosa normale…l’anestesia, e poi…ZAC! Tutto fatto.

Guido              Se lo dici tu…a me sembra dolorosa…

Anna               Ma no, che dolorosa! Ti addormenti Alberto e ti risvegli Anna…c’è solo da superare il primo momento, dopo il risveglio…ma ti assicuro che la contentezza supera di gran lunga qualsiasi disagio!

Guido              Se lo dici tu…io credo che ci voglia tanto coraggio…

Anna               Guido, abbiamo una vita sola. E ti assicuro che pur di viverla in sintonia con me stessa avrei fatto questo e altro….ero disagiata, capisci? Ma quando eravamo adolescenti non ti sei mai accorto di niente?

Guido              Io? Io no…anche perché eravamo così piccoli…senza malizie…di che mi dovevo accorgere? No, no, mai sospettato nulla…ma perché…tu già a quel tempo?!?!?

Anna               Certo! E sai quando mi resi conto di essere diverso dagli altri bambini?

Guido              No, quando?

Anna               Quando mi accorsi di essermi innamorata di te.

Guido              AHHHH!!!! ALBERTO! ANNA! ALBERTO! Insomma, tu, “mutante!” Che stai dicendo?

Anna               Ridendo Però “mutante” non è male…

Guido              Scusami, mi è scappato, non volevo offenderti…ma davvero tu…tu eri…

Anna               Sinceramente credevo che te ne fossi accorto… non ti ricordi? Eravamo sempre insieme, mattina, giorno e sera…io pendevo dalle tue labbra, e qualsiasi cosa dicevi andavo in estasi…

Guido              Ma che c’entra! Eravamo amici! E tra amici usa così…

Anna               Io ero un amico per te, Guido. Ma tu per me no. Io ti amavo. E non è esattamente la stessa cosa.

Guido              ALBERTO! UFFA!...ANNA! Non me ne sono mai accorto. Mai.

Anna               Lo so, lo so…in fondo se sono diventata quello che sono un pochino è anche merito tuo…

Guido              Ah no, eh? Non mi accollare colpe che non ho!

Anna               Colpe? Guarda che io ho detto merito!

Guido              Sì, va bene, va bene…

Anna               E non dire “va bene, va bene” con aria di compiacenza! In qualche modo stai criticando la mia attuale vita, stai minimizzando la mia scelta! E questo non è giusto…che ne sai di quello che ho dovuto sopportare? Che ne sai tu di me?

Guido              Giusto, che ne so io di te?

Anna               Sai che a quel tempo fui a un passo da dirtelo?

Guido              Davvero?

Anna               Sì. Poi, proprio quando presi il coraggio a due mani e mi decisi a confidarti il mio amore, trasferirono mio padre a fare il carabiniere a Napoli, e tutta la famiglia lo seguì laggiù…ti ricordi? Ah, la dura vita dei figlidellaBenemerita!

Guido              E’ vero, tuo padre era carabiniere…e come l’ha presa questa notizia?

Anna               E’ morto.

Guido              MORTO?

Anna               No, aspetta, che hai capito? Era già morto prima che mi operassi! Non l’ha mai saputo.

Guido              Meno male, poveretto!

Anna               Meno male?!?! Guido, ti rendi conto di quello che dici?

Guido              Scusa Anna, scusa…e tua madre? Caterina, mi pare…

Anna               Sì, Caterina. Ha seguito papà dopo due anni. Sono rimasta sola, Guido.

Guido              Capperi! Mi dispiace…ma come mi hai trovato?

Anna               Guido, ci crederesti? Sei tu che mi hai trovato! Mi hai chiesto l’amicizia su Facebook! Così, per caso! E poi dicono che le coincidenze non esistono…Io naturalmente te l’ho data l’amicizia, ma tu non mi hai riconosciuta…e abbiamo continuato a chattare privatamente per un paio di settimane…non ti ricordi?

Guido              Ma sì, certo! Tu sei quell’Anna di Napoli!

Anna               Sì, ti ricordi? Mi hai anche invitato a casa tua! Mi hai dato l’indirizzo! E così ho deciso di farti una sorpresa…

Guido              E me l’hai fatta, la sorpresa, non dubitare!

Anna               Ma…ci sei rimasto male?

Guido              No, no…male no…però magari se tu mi avessi avvertito…

Anna               Si butta sul divano Dai dai! Ora raccontami di te…sei single, l’ho visto su facebook…e allora ti chiedo: perché?

Guido              Perché cosa?

Anna               Perché sei single? Che cosa c’è in te che non va?

Guido              Che non va? Ma nulla! Perché dovrebbe esserci qualcosa che non va?

Anna               Non è possibile.

Guido              Che cosa non è possibile?

Anna               Che un bel ragazzo come te, nel pieno della vita, sia single. Sei forse gay?

Guido              GAY? Ma dai, Alber…Anna! Per l’amor del cielo!

Anna               Che cos’è, un’esclamazione di disgusto perché ti ho dato del gay? Sei forse un razzista, un omofobo?

Guido              Ma che omofobo! Macchè razzista! E’ che mi hai colto di sorpresa…

Anna               Di sorpresa?

Guido              MA INSOMMA, ANNA! Ti presenti a casa mia in un tranquillo pomeriggio di unsabato di Novembre, mi dici che sei Anna ma che prima eri Alberto e che quando eravamo piccoli ed eri ancora un uomo eri innamorato di me, mi chiedi cosa ho che non va perché sono single, mi dai del gay e pretendi che risponda razionalmente? MA METTITI NEI MIEI PANNI!

Anna               Ci sono stata, nei tuoi panni, e ti assicuro che mi trovo meglio in questi…

Guido              SERIAMENTE, ANNA! Credi che sia facile accettare questo stato di cose così, all’improvviso…almeno se avessi avvertito…

Anna               Te l’ho detto, volevo farti una sorpresa…si guarda intorno Vivi solo?

Guido              Certo che vivo solo! Sono single, ricordi?

Anna               Essere single non vuol dire vivere soli. Potresti condividere l’appartamento con un amico, o con un collega…

Guido              Non scherziamo! Se c’è una cosa che amo al di sopra di tutto è la libertà…non potrei mai dividere i miei spazi con altre persone…

Anna               E i tuoi genitori?

Guido              Stanno bene…un po’ di acciacchi, ma bene…abitano ancora a Varazze.

Anna               Sai che non ci sono più stata? Mi sono sempre ripromessa di tornare a vedere i luoghi della mia…della nostra adolescenza, guardare il mare fino all’infinito, respirare l’aria salmastra quando la brezza ti accarezza il viso…

Guido              Io ci torno almeno una volta al mese…che vuoi, sono figlio unico…

Anna               Già. Proprio come me…eravamo tutti figli unici, ricordi? Io, te, Annarita, Renato, Laura…forse è per questo che ci volevamo tanto bene….

Guido              Eh sì. La mancanza di fratelli…

Anna               I figli unici sono sempre i peggiori.

Guido              Perché dici così? A me non sembra…arriva un avviso acustico di messaggio, Anna tira fuori il cellulare, legge e si abbuia in viso.Che c’è? E’ successo qualcosa di spiacevole?

Anna               Non immagini quanto…Guido, devi farmi un grosso favore…

Guido              Se posso, volentieri.

Anna               Mi puoi nascondere per un po’?

Guido              Nascondere? Per un po’ quanto? E da cosa?

Anna               Un uomo, Guido. Un uomo che non mi lascia in pace.

Guido              Accidenti!

Anna               Te lo chiedo in nome della nostra vecchia amicizia…

Guido              Ma lui sa che ora sei qui? E cosa vuole da te?

Anna               Cosa vuole da me è complicato…guarda, leggi il messaggio…gli fa vedere il telefono.

Guido              “Ti ho seguito, ora vengo a prenderti…”Capperi! Ma che vuol dire?

Anna               Vuol dire che….suona il campanello E’ LUI! Presto, nascondimi!

Guido              Ok, ok…vai di là, in camera…io lo mando via. Anna esce da destra, e contemporaneamente Guido va ad aprire la porta di ingresso.

Scena Seconda

Guido, Salvatore

Salvatore        Entra, decisoLEI DOV’E’?

Guido              Piano, piano! Chi è lei? E’ entrato in una proprietà privata, lo sa?

Salvatore        Certo che lo so. Ti sembro forse scemo? Lei dov’è?

Guido              E lo sa che la potrei denunciare per violazione di proprietà privata?

Salvatore        So anche questo. Lei dov’è?

Guido              E lo sa che potrei chiamare i carabinieri?

Salvatore        Certo che lo so. Lei dov’è?

Guido              E lo sa che se chiamo i carabinieri l’arresteranno?

Salvatore        LO SO! Dov’è nascosta?

Guido              Nascosta? Chi?

Salvatore        Senti, l’ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento è un cazzone come te che mi impedisce di portare a termine il mio lavoro…qua dentro circa mezz’ora  fa è entrata una donna, che io devo assolutamente rintracciare, quindi te lo chiedo per l’ultima volta, dopo di che la cosa si complicherà così tanto che non saprai più se sei sveglio o se stai avendo un incubo.

Guido              Me la potrebbe descrivere?

Salvatore        PER L’ULTIMA VOLTA, DOV’E’ ANDATA LA DONNA CHE E’ ENTRATA QUA?

Guido              AH, ALZA LA VOCE? PENSA DI METTERMI PAURA? BENE, SA CHE FACCIO IO ORA?

Salvatore        Tira fuori una pistola e gliela punta sul naso; la pistola ha il tappo rosso NO, CHE COSA?

Guido              Resta paralizzato e immediatamente alza il braccio indicando la camera

                        L’ultima volta che l’ho vista è andata da quella parte.

Salvatore        Bravo! E che c’è da quella parte?

Guido              La camera.

Salvatore        E bravo il nostro cuor di Leone! E’ stata dura confessare, eh? Vado di là a prenderla…GUARDAMI! Non provare ad avvertire la polizia o fare qualsiasi mossa strana altrimenti quando torno ti butto giù dalla finestra! HAI CAPITO?

Guido              Sì, sì…Salvatore esce da destra e Guido comincia a camminare nervosamente su e giù per la stanza; rientra Salvatore furioso dalla camera.

Salvatore        NON C’E’!

Guido              Ma come non c’è?

Salvatore        Metti in dubbio la mia parola?!?

Guido              No, no…sarà in bagno…

Salvatore        TI SEMBRO FORSE SCEMO, IO? CI HO GUARDATO! NON E’ NEPPURE LI’!

Guido              CAPPERI!

Salvatore        Capperi?

Guido              Sì, è un modo di dire…un’esclamazione…

Salvatore        Ho letto sul campanello “Architetto Guido Ponzani”…sei architetto?

Guido              Sì…

Salvatore        Bene. hai un metro a rotella?

Guido              Sì’, certo…lì nel cassetto…

Salvatore        Prendilo! Guido esegue.

Salvatore        Bravo. Ora reggi questa estremità…gli dà la linguetta, mentre la rotella la tiene in mano lui; Guido la prende;lo prende per un orecchio e lo trascina davanti alla finestra Ascolta, architetto dei miei stivali, ora ti butto di sotto, così misurerai esattamente l’altezza di questa finestra dal suolo…ah, il metro è solo dieci metri? Ho paura che non basti…

Guido              NO, NO, FERMO! MI VUOL BUTTARE DAVVERO DALLA FINESTRA? SE E’ PER L’ALTEZZA SONO ESATTAMENTE VENTIQUATTROMETRIETRENTASEI CENTIMETRI!

Salvatore        NON ME NE FREGA NULLA DELL’ALTEZZA! VOGLIO QUELLA DONNA!

Guido              SI’ SI’, LE ASSICURO CHE E’ ANDATA IN CAMERA…AHI, L’ORECCHIO!

Salvatore        In camera c’è una porta che da’ sull’esterno?

Guido              No…

Salvatore        E ALLORA SEI UN BUGIARDO, E ORA TI BUTTO DI SOTTO!

Guido              No, no, la prego…ho famiglia…AHI! L’ORECCHIO!

Salvatore        Ah, hai famiglia? E dove sono tua moglie e i tuoi figli?

Guido              No, che moglie! Ha capito male…papà e mamma, sono a Varazze…

Salvatore        Ho capito. Mi prendi in giro. Bene, non mi lasci altra scelta. Preparati a volare!

Guido              LA SUPPLICO! NON LO FACCIA!EPPOI IL METRO E’ TROPPO CORTO!

Salvatore        ALLORA DIMMI DOV’E’!

Guido              Le giuro su quello che ho di più caro che è entrata in camera…sarà fuggita dalla finestra…

Salvatore        Dalla finestra? Siamo al terzo piano!

Guido              Sì, ma c’è un cornicione praticabile, sotto…

Salvatore        Ah, mi sono affacciato, ma non ci ho fatto caso…però…ora che ci penso…la finestra era aperta!Che scemo! L’ho anche chiusa…c’è una scala di sicurezza all’esterno?

Guido              Sì sì, appena si gira l’angolo del palazzo… ci si arriva facilmente…

Salvatore        Edi là che c’è?Indica la cucina

Guido              La cucina, ma non ci ha messo piede…

Salvatore        TI SEMBRO FORSE STUPIDO, IO? Scommetto che l’hai nascosta proprio in cucina…aspetta qua, vado a controllare. Esce da sinistra…stessa scena di prima, con Guido che passeggia nervosamente; rientra Salvatore. Nessuno…bene, la caccia continua. Architetto, stavolta ti è andata bene. Prendi questo biglietto da visita. Leggi a voce alta.

Guido              “Salvatore Quasimodo, polizia investigativa”…Salvatore Quasimodo? Capperi! E’ una scherzo?

Salvatore        Architetto, io non scherzo mai…enon fare più insinuazioni sul mio nome, non lo sopporto. Se mi chiamo così non è certo colpa mia. Dietro c’è un numero di telefono: dubito che torni ancora, ma se quella donna si facesse ancora viva, chiamami.

Guido              Ma cosa…cosa ha fatto?

Salvatore        Top secret. Meno cose sai più vivrai, architetto…addio. Esce dalla comune

Scena Terza

Guido, Anna

Guido              Capperi!Che storia! Prima Alberto…voglio dire, Anna…poiquel Salvatore Quasimodo…ma forse è il nome in codice… Rumore di vetri infranti che proviene dalla cucinaCapperi! Che succede?

Anna               Entra da sinistra con una pistola in mano, anche questa col tappo rosso in cima. E’ andato via Quasimodo?

Guido              Oh no, anche tu con la pistola!

Anna               Ti ho chiesto se è andato via.

Guido              Sì, sì…ma che ci facevi in cucina? Non eri in camera?

Anna               Quando ho sentito che arrivava sono uscita dalla finestra, ho fatto tutto il giro del palazzo sul cornicione, e sono rientrata dalla finestra della cucina…ho dovuto rompere il vetro, era chiusa…

Guido              CERTO CHE ERA CHIUSA! SIAMO A NOVEMBRE! E PRIMA HAI LASCIATA LA FINESTRA APERTA IN CAMERA!

Anna               Per forza, dall’esterno non  si chiude…mi sembri un tantino isterico…

Guido              CHI? IO? ISTERICO? MA DAI! SARA’ UNA TUA IMPRESSIONE!

Anna               Via, non ti agitare…

Guido              AGITARMI? IO? MA NO! SAI, TUTTI ISABATIPOMERIGGIO MI SUONANO IL CAMPANELLO E MI RITROVO CON ANNA CHE PRIMA ERA ALBERTO CHE MI RACCONTA I FATTI SUOI! E POI, SUL PIU’ BELLO, ARRIVA SALVATORE QUASIMODO CHE MI PUNTA UNA PISTOLA CONTRO IL NASO! IO ASPETTAVO CHE MI VENISSE A SALVARE UGO FOSCOLO, MA DEVE AVER PERSO IL TRENO…QUANDO POI IL QUASIMODO MI HA DETTO CHE MI AVREBBE BUTTATO DI SOTTO ALLA FINESTRA HO RAGGIUNTO IL MASSIMO DEL PIACERE! PECCATO SIA ANDATO VIA! IN COMPENSO SEI ARRIVATA TU CON UN’ALTRA PISTOLA! E MI HAI ROTTO UN VETRO DELLA FINESTRA DI CUCINA! PERO’ PENSA, PER ORA NON E’ PARTITO NEANCHE UN COLPO…CHE CULO, EH? GIORNATA FORTUNATA!

Anna               Hai ragione, Guido…è tutta colpa mia…non sapevo che mi avrebbe seguito…credevo ormai di aver fatto perdere le mie tracce definitivamente…invece quell’infame mi ha ritrovata…va bene, Guido, il nostro incontro finisce qui…me ne vado, ti ho arrecato anche troppo disturbo…

Guido              Cosa…cosa fai? TU NON VAI DA NESSUNA PARTE! Ora ti siedi buona buona e mi racconti per filo e per segno perché poco fa ho rischiato di lasciarci le penne…hai detto che quel Salvatore Quasimodo è un uomo infame? Perché infame? In fondo lui mi ha dato il suo biglietto da visita, e ora so che appartiene ad un agenzia investigativa, invece di te cosa so? Potresti anche essere una terrorista!

Anna               Ma dai! Ti sembro forse una terrorista?

Guido              Se è per questo non mi sembri neanche Alberto!

Anna               CERTO CHE NO! LO VUOI CAPIRE CHE ORA SONO ANNA? ALBERTO E’ MORTO! MORTO E SEPOLTO!

Guido              Va bene, va bene…allora? Vuoi cominciare a parlare? O preferisci che faccia uno squillo a Salvatore Quasimodo e mi faccia raccontare tutto da lui?

Anna               Per l’amor del cielo! Tu non lo conosci…per lui ammazzare una persona è come bere un bicchier d’acqua…

Guido              Allora sai che faccio? Telefono alla polizia! Quella vera, però, non ad un’agenzia investigativa!

Anna               Peggio che andar di notte…io andrò via, e nessuno ti crederà…ti prenderanno per pazzo.

Guido              Capperi!

Anna               Ascoltami, Guido, ti dirò tutto. ma prima devi promettermi che queste informazioni non usciranno da questa stanza…su, promettilo, in nome dell’ amore…si avvicina a Guido

Guido              AMORE? QUALE AMORE?!? ALBERTO, NON TI AVVICINARE!

Anna               ANNA! SONO ANNA! E fammi finire! Volevo dire in nome dell’amore che provavo per te! Ma ti faccio davvero così schifo?

Guido              No, macchè schifo…anzi, sei molto attraente…è che tutte le volte che ti penso in quel senso lì mi appare davanti la faccia di Alberto…di quand’eravamo piccoli, naturalmente…ti rendi conto di quanti anni sono passati? Non ti avrei riconosciuto neanche se tu fossi rimasto uomo!

Anna               Perché sai, Guido, gli anni sono passati, è vero, ma quello che provavo per te…bene, quello c’è ancora…

Guido              CAPPERI! Dopo tutti questi anni?

Anna               L’amore non ha tempo ne’ spazio, Guido…sapessi quante volte ti ho sognato, in questi anni! E quante volte mi è venuta la tentazione di contattarti! Ma la paura è stata più forte del desiderio…sapessi quante volte mi sono chiesta “mi accetterà? O magari farà una risata e mi manderà via in malo modo?”… E sapessi  come mi batteva il cuore quando ti ho rivisto!

Guido              Sapessi come batteva a me quando mi hai detto che sei Alberto!

Anna               Si avvicina Perché vedi, basterebbe che tu superassi pregiudizi e tabù…

Guido              OH OH OH! ANNA! NON FACCIAMO SCHERZI! Non sono pronto a questo genere di cose!

Anna               GENERE DI COSE? E’ questo che sono per te? Un “genere di cose”?!?

Guido              Mano, no, non volevo dir questo… ma insomma, smettila di fare il processo a tutto quello che dico e parla, una volta per tutte!

Anna               E va bene. Io e Salvatore siamo stati una coppia…

Guido              Capperi! Hai dei gusti strani, ma questo che c’entra?

Anna               Come al solito mi interrompi sempre… non nel senso che intendi tu

Guido              Esiste un altro senso?

Anna               Sì. Una coppia di ladri internazionali.

Guido              Ladri…internazionali? Ma Salvatore non è della polizia investigativa?

Anna               Ma no! E’ un biglietto falso…aprimmo un’Agenzia investigativa come copertura…e ti assicuro che ha funzionato alla grande.

Guido              Quindi voi siete due ladri?

Anna               Sì. Abbiamo passato gli ultimi sette anni a fare colpi in tutti gli Hotel più lussuosi  del mondo…

Guido              E vi hanno mai presi?

Anna               Mai. Hanno anche messo anche una taglia di centomila dollari sulla nostra testa, tempo fa…

Guido              CENTOMILA DOLLARI? CAPPERI!

Anna               Ci chiamano “I fantasmi degli Hotel”.

Guido              E come facevate a fare questi colpi?

Anna               Adottavamo tecniche diverse, a seconda delle vittime. Quella più semplice era derubare a uomini soli, avanti con gli anni…sai, quelli mezzi rincoglioniti… alloggiavamo in un Hotel di lusso, a Las Vegas, o magari a Saint Moritz, e in due o tre giorni individuavamo la vittima…sempre signori facoltosi, anzianotti…io mi fingevo una escort di alto bordo, andavo in camera sua, e lo addormentavo  mettendo un potente sonnifero nel suo bicchiere di whisky o di vodka…poi aprivo a Salvatore, che individuava e faceva sparire tutte le cose di valore presenti. Era come rubare le caramelle ad un bambino.

Guido              Capperi! Una ladra! E chi l’avrebbe mai sospettato! E perché Salvatore ti vuole uccidere?

Anna               Non mi vuole uccidere.

Guido              Ma ha una pistola!

Anna               Che c’entra! Anch’io ce l’ho, ma non voglio mica uccidere nessuno! Fa parte della copertura…ora ti svelo un segreto: le pistole sono finte! Se guardi bene vedrai che in cima alla canna c’è il tappo rosso…non abbiamo fatto in tempo a tingerlo.

Guido              Mase non ti vuole uccidere, perché ti insegue?

Anna               Perché due mesi fa ho deciso di smettere. Basta, troppi rischi.

Guido              E non si può trovare un’altra complice? Con la crisi di lavoro che c’è un’altra la trova sicuramente!

Anna               Come sei ingenuo, Guido! Sei rimasto tale e quale com’eri trent’anni fa! Tu il ladro non lo potresti mai fare…

Guido              Perché, che ho detto?

Anna               Lui vuole me. Prima di tutto perché ormai abbiamo imparato a lavorare insieme, e c’è un affiatamento incredibile…e poi…e poi è innamorato di me. Non eravamo solo una coppia di ladri, ma anche di amanti…

Guido              Questo me lo immaginavo…

Anna               E poi ho pensato anche che se mi avessero preso avrei infangato la memoria di mio padre…pover’uomo…con quello che gli ho fatto passare quand’era vivo…almeno ora vorrei che riposasse in pace, con tutti gli onori del caso.

Guido              Eh già.  Un carabiniere che ha una figlia ladra non è proprio il massimo…

Anna               Bravo, vedo che hai afferrato.

Guido              Quindi quel Salvatore non è un assassino?

Anna               Ma no! Te l’ho fatto credere solo perché tu non gli telefonassi!

Guido              Ah, ecco. E ora che farai?

Anna               Mi puoi ospitare un paio di giorni?

Guido              Eh? E come faccio? Non ho camere degli ospiti, io!

Anna               Si avvicina Beh, a quello si rimedia facilmente…

Guido              ANNA! SMETTILA!

Anna               Ho capito. Sai indicarmi una pensione qui vicino?

Guido              Ma no, cerchiamo di trovare una soluzione… questo divano potrebbe andare?

Anna               Certo, certo…sempre che non ti dia fastidio…

Guido              No, ma che fastidio!...e se quell’energumeno torna?

Anna               Non tornerà. Ormai è convinto che sia andata via…

Guido              E va bene…ma solo per questa notte.

Anna               Grazie, grazie! Lo abbraccia e gli da un bacio

Guido              ANNA! PER FAVORE, CONTEGNO! Adesso mi vado a vestire, tu aspettami qua, tra dieci minuti torno.

Anna               Ok, ok…mi siedo qua buona buona. Fai con calma. Guido esce da destra; proiettore su Anna che tira fuori una sigaretta; fa scattare l’accendino; buio;                                       

Primo Atto

Secondo Atto

Scena Quarta

Anna, Guido, Salvatore

Domenica mattina. All’apertura del sipario, Anna è seduta esattamente dove l’avevamo lasciata alla chiusura del secondo atto, con il solito proiettore che la illumina ; è in biancheria intima e indossa una grande vestaglia che evidentemente è di Guido; ha un portacenere in mano da un lato e una sigaretta dall’altro; fa l’ultima tirata e la spegne. Poi guarda verso la camera, sospira e va in cucina. C’è una bottiglia di whisky sul tavolo, con accanto due bicchieri vuoti. Cinque o sei secondi di pausa poi suona insistentemente il campanello insieme al piazzato luci.

Guido              Esce dalla camera, in vestaglia ECCOMI! ECCOMI! Apre la porta e rientra indietreggiando con Salvatore che gli punta la pistola esattamente davanti al nasoCAPPERI! UNA PISTOLA? Chi è lei? Cosa vuole? Senta, non potrebbe tornare in un altro momento? Ho un terribile mal di testa…

Salvatore        Dov’è lei?

Guido              Lei? Ma che sta dicendo? Senta, mi faccia la cortesia…

Salvatore        Non ti conviene fare il furbo…vuoi che ti faccia un buco in testa? O che ti butti dalla finestra?

Guido              Ma che le ho fatto? Perché ce l’ha con me? Io non la conosco!

Salvatore        NON MI CONOSCI?

Guido              NO! Mai visto in vita mia!

Salvatore        Salvatore Quasimodo ti dice nulla?

Guido              Salvatore Quasimodo? Era un esploratore? O forse un cantante? Ho una gran confusione in testa…

Salvatore        TI SEMBRO FORSE STUPIDO IO?

Guido              Mah, così all’apparenza non saprei…sembrerebbe di no…anche se non si può mai dire…

Salvatore        ATTENTO A COME PARLI!

Guido              Mi scusi, signore, non riesco a ragionare…questa amnesia…

Salvatore        E magari non ti ricordi nemmeno di Anna, eh?

Guido              Anna?!? E chi è Anna? Non conosco nessuna Anna…

Salvatore        MI PRENDI PER IL CULO?!?!

Guido              Ci mancherebbe altro! Solo che ho un tremendo mal di testa, e non ricordo neppure che giorno è…

Salvatore        E’ DOMENICA!

Guido              Ah ecco…e che ore sono, per cortesia?

Salvatore        Le undici!

Guido              Di sera o di mattina?

Salvatore        ARCHITETTO, STO PERDENDO LA PAZIENZA! VUOI CHE TI METTA UN METRO IN MANO E TI FACCIA VOLARE?

Guido              Perché mi vuol mettere un metro in mano? Volare? Mi vuol far volare? Non capisco…

Salvatore        ARCHITETTO!

GUIDO            Chi è l’architetto?

Salvatore        Dimmi la verità: ti droghi?

Guido              CAPPERI! Mancherebbe solo questo…non mi pare…non credo…ma non ci giurerei…non ricordo nulla…

Salvatore        Guarda verso la camera  Chi c’è in camera?

Guido              E chi ci dovrebbe essere? Vivo da solo…ho i genitori, ma abitano a…a…

Salvatore        …VARAZZE! ME L’HAI GIA’ DETTO IERI!

Guido              Ieri? Ieri quando? Ma se è la prima volta che la vedo! E comunque grazie di avermi detto che abitano a Varazze, non me lo ricordavo…

Salvatore        NON MI PRENDERE PER IL CULO!!!!! TI SEMBRO FORSE STUPIDO IO?

Guido              No, no…senta, mi farebbe la cortesia di parlare più piano? Con questo mal di testa tutte le volte che urla è come se mi trapanassero il cervello…

Salvatore        ARCHITETTO! NON SAI LE DISGRAZIE A CUI STAI ANDANDO INCONTRO…

Guido              Detto così però sembra una punizione biblica…

Salvatore        CHI C’E’ IN CAMERA?

Guido              Gliel’ho già detto, non c’è nessuno…a proposito, non so nemmeno il suo nome…

Salvatore        SALVATORE!

Guido              Ah, ora ho capito…è lei quel Salvatore Quasimodo, il cantautore…

Salvatore        NON ERA UN CANTAUTORE! ERA UN POETA!

Guido              Capperi! Un poeta? Con un nome così? Non l’avrei mai detto…piacere, io sono…sono…ACCIDENTI! NON RICORDO NEANCHE IL MIO NOME!

Salvatore        GUIDO! TI CHIAMI GUIDO!

Guido              Grazie, le sono riconoscente…saprebbe dirmi anche il cognome?

Salvatore        BASTA! TI SEMBRO FORSE STUPIDO IO?

Guido              No, che c’entra, è che…

Salvatore        Zitto! Stai zitto! Ho girata tutta la città di Torino, ieri e stanotte…ho i piedi che non me li sento più…e Anna non l’ho vista. Quindi ne deduco che sia tornata in questa casa…

Guido              Ah, perché, siamo a Torino?

Salvatore        Spostati, che vado a vedere in camera! lo sposta e va verso la camera.

Guido              Ma se le dico che non c’è nessuno…ecco fatto, è andato in camera! Ma proprio ora doveva arrivare! Ho urgente bisogno di fare una doccia…e di schiarirmi le idee, se è possibile …sente dei passiCapperi! Eccolo che torna.

Salvatore        Rientra dalla camera Nessuno. Non c’è nessuno. Architetto, stai correndo seri guai. Ora vado a vedere in cucina…se la trovo mi hai mentito, quindi ti butto di sotto. E se non la trovo ti butto di sotto lo stesso perché sono incazzato come un istrice. Va in cucina

Guido              Capperi, questa storia che mi deve buttare per forza di sotto la finestra sta diventando una fissazione…ma che gli ho fatto? Boh? Gli devo essere antipatico. Aspettiamo e lo sapremo …Verso la cucina SENTA, CE N’HA PER MOLTO? VORREI ANDARE A FARMI UNA DOCCIA!

Salvatore        Rientra, infuriato. Evidentemente si è nascosta da un’altra parte…non c’è neppure in cucina…

Guido              Visto? Che le avevo detto?

Salvatore        Non che siano fatti miei, ma c’è una finestra con il vetro rotto, in cucina. Entra un vento freddo…

Guido              Una finestra rotta? E come sarà successo? Vado subito a controllare…adesso vuole farmi il favore di andarsene? Lo spinge verso il fondo

Salvatore        NON MI TOCCHI! NON MI TOCCHI! NON SOPPORTO ESSERE TOCCATO!!!

Guido              Eh, ma che uomo impossibile che è lei! E pensare che a vederla sembra tanto una brava persona…è anche un bell’uomo…beh, bello no…diciamo interessante.

Salvatore        ARCHITETTO! SEI PER CASO GAY?

Guido              Isterico e disperatoAHHH!!!!! GAY? IO GAY? E CHE NE SO! NON MI RICORDO NULLA…o mamma mia che dubbio!

Salvatore        Solo il fatto che sei architetto lo farebbe supporre…bene, non ho voglia di sporcarmi le mani…ma non finisce qua…ringrazia il cielo che sei ancora vivo. Oggi è la tua giornata fortunata…ARCHITETTO!Esce dalla comune.

Guido              La mia giornata fortunata? Pensa te se era quella jellata! Ma finalmente se n’è andato… Andiamo a controllare la finestra rotta…magari ci metterò un cartone…tra séCAPPERI! M’ha preso per un gay!Va in cucina. Passano cinque o sei secondi e si sente un rumore di vetri rotti provenire dalla camera.

Scena Quinta

Guido, Anna.

Guido             Rientra dalla cucinaMamma mia! Cos’è stato? Sembrava come se si fosse rotto il                vetro di una finestra…

Anna               Entra di camera in biancheria intima e vestaglia e si ferma sulla soglia, sexy e                                     provocante, ma con una sciarpa al colloBrrrrr….che freddo che fa fuori…ora                                   sicuramente mi prenderò un raffreddore…Buongiorno Guido…

Guido             Ahhh!!! E lei chi è? Chi l’ha fatta entrare? Che ci faceva in camera mia? Come sa il              mio nome? E perché quell’uomo non la ha trovata quando è venuto in camera?

Anna               Piano, Guido, piano! Così mi confondi…

Guido             Ah, io la confondo? Capperi che mattinata!

Anna               Niente al confronto della nottata che abbiamo passato…

Guido             NOTTATA? CHE NOTTATA?

Anna               Ancora non ti ricordi nulla, ma piano piano la memoria farà capolino, e vedrai                   che sarai soddisfatto…

Guido             Soddisfatto? Ma soddisfatto di cosa?

Anna               Della notte che abbiamo trascorso insieme…

Guido             Io e lei? MA SE NON LA CONOSCO!

Anna               Mi conosci, mi conosci…

Guido             Ma se non conosco neanche me stesso…E NON SO NEPPURE SE SONO GAY!

Anna               Tranquillo. Sei tutto meno che gay…

Guido             Capperi! E lei come lo sa?

Anna               Vuoi che ti elenchi tutti i nei che hai sulla schiena?

Guido             COSA…COSA VUOL DIRE?

Anna               Uffa, Guido! Quello che ho detto!

Guido             Questa non è una risposta.

Anna               Eri così intelligente…ma è possibile che tu non riesca a capire? Abbiamo                             dormito insieme!

Guido             Abbiamo…dormito?!?

Anna               Ecco, bravo, hai centrato il problema…ma non abbiamo proprio dormito…

Guido              Ah no?

Anna               GUIDO! LO FAI APPOSTA A NON CAPIRE?

Guido             No, no…questo martellante mal di testa…

Anna               Lo so, te l’ho detto, è una cosa temporanea, ma devi sforzarti…

Guido             Insomma noi abbiamo…

Anna               Fatto l’amore tutta la notte, sì!

Guido             NO!

Anna               No?!? Ti dispiace?

Guido             Guardandola bene mi dispiace di non ricordarmi nulla…brrr…ma che cos’è                                    questo freddo che viene dalla camera?   

Anna               Mi dispiace, ho dovuto rompere un vetro per entrare…

Guido             Rompere un vetro? Non ci capisco più nulla…

Anna               Te lo spiego subito: quando è arrivato Salvatore, io ero in cucina, quindi quando              mi ha cercato in camera non mi ha trovato; poi, quando ho sentito che                               sarebbe venuto a cercarmi in cucina, sono uscita dalla finestra, ho fatto il giro               del palazzo sul cornicione e quando è andato via ho rotto il vetro e sono                                   rientrata in camera. Sarei tornata in cucina senza rompere altri vetri, ma faceva                   troppo freddo.

Guido             Capperi! Ma perché ha rotto anche il vetro della cucina?

Anna               Quello l’ho rotto ieri pomeriggio.

Guido             Ieri pomeriggio? Vuoi dire che è da ieri pomeriggio che lei è in casa mia?

Anna               Sì…diciamo un po’ in casa e un po’ fuori sul cornicione...

Guido             E lei come si chiama?

Anna               Non credi che sia l’ora che tu cominci a darmi del tu? Capisco essere educati, ma               tu esageri…

Guido             Io do sempre del lei alle persone che non conosco.

Anna               GUIDO! MI CHIAMO ANNA! ANNA, HAI CAPITO? E ABBIAMO FATTO SESSO                                    TUTTA LA NOTTE! TI BASTA PER DARMI DEL TU?

Guido              Sì, sì…senta per favore…scusa…senti, per favore potresti parlare più piano? Ho                 la testa che mi scoppia…cerco di ricordare, ma è come guidare nella nebbia…             ricordo solo che ieri sera ero con qualcuno e stavamo bevendo qualcosa…         

Anna               Non eri con qualcuno, eri con me! E stavamo bevendo un whisky proprio lì, su                  quel divano…vedi? Ci sono ancora i bicchieri.

Guido             Sì, sì…però a parte questo non ricordo altro…

Anna               E’ per via delle gocce.

Guido             Gocce? Che gocce?

Anna               Quelle che ti ho messo nel bicchiere dell’whisky ieri sera prima di andare a letto.

Guido             TU MI HAI…e che cos’erano quelle gocce?

Anna               Sono quelle che uso di solito con i vecchi rincoglioniti quando voglio che si                                    dimentichino quello che è successo…almeno per un po’…ho anche quelle                            che fanno dormire, ma questa è un’altra storia…

Guido             Insomma mi hai drogato!

Anna               Se ti fa piacere metterla su questo piano…

Guido             Capperi! Ma poi la memoria torna?

Anna               Sì, sì, stai tranquillo…ed è proprio quello che temo…

Guido             Perché? Cos’è successo stanotte?

Anna               Te l’ho detto prima: abbiamo fatto l’amore…

Guido             E allora cosa c’è da temere, Alberto?

Anna               AHHHHHH!!!!!!!! COME MI HAI CHIAMATA?

Guido             Accidenti, mi hai impaurito! Ma che ti prende? Anna ti ho chiamato…non hai                      detto che ti chiami Anna?!?

Anna               Sì, sì…devo aver capito male…

Guido             Sai che comincio ad intravedere un po’ di luce nel buio? Sei tu che fumi?

Anna               Sì, ma non è importante…

Guido             Non è importante? Come sarebbe a dire che non è importante? Il fumo mi irrita                la gola, e mi infiamma la carotide!

Anna               E tu come lo sai se non ricordi nulla?

Guido             Questo me lo ricordo!Indica il portacenere E lì ci sono due mozziconi!

Anna               Scoprirai cose ben più gravi…

Guido             Come quel Salvatore?

Anna               Anche, Guido, anche…e anche altre cose…

Guido             O MARIA VERGINE UN ALTRO FLASH DI MEMORIA! IERI QUEL QUASIMODO MI                 VOLEVA BUTTARE DALLA FINESTRA!

Anna               Se è per questo ti ci voleva buttare anche stamani…vedi? Che ti avevo detto?                      Cominci a ricordare!

Guido             Sì, sì…anche se questo maledetto mal di testa non accenna a diminuire…

Anna               Aspetta, vado in bagno e ti porto una garza bagnata, così la tieni sulla testa…va                  in camera; Guido si siede sul divano, stremato; dopo una decina di secondi rientra                      Anna con la garza bagnata in mano; appena la vede Guido scatta in piedi

Guido             AHHHH!!!!!! TU!

Anna               Ecco, ci siamo…

Guido             TU! STAI LONTANA DA ME!

Anna               Guido…Si avvicina

Guido             NON TI AVVICINARE! NON TI AVVICINARE! MA DAVVERO IO HO FATTO                            L’AMORE CON TE?

Anna               Tutta la notte.

Guido             Accidenti…ma come ho fatto? COME HO FATTO?

Anna               Avvicinandosi Vuoi che ti faccia un disegnino?

Guido             STAI LONTANA DA ME! LONTANA, ALTRIMENTI CHIAMO LA POLIZIA!

Anna               Addirittura? Ma guarda che non ci può fare niente, la polizia…

Guido             Ah no? Capperi, lo dici tu! Ti arresteranno!

Anna               Ma che stai dicendo? Non è mica reato!

Guido             Ma come ho fatto a dormire insieme a te? Come ho fatto?

Anna               Beh, non è che abbiamo dormito tutto questo tempo…e comunque se ti può                                   consolare eri sotto l’effetto delle gocce…

Guido             Già, mi hai drogato…deve essere così…altrimenti non avrei mai fatto del sesso                   con una…

Anna               Ti prego, non lo dire…

Guido             Con una…

Anna               Guido…

Guido             CON UNA LADRA!

Anna               Con una ladra?!?!

Guido             Sì, mi sono ricordato…tu e quel Salvatore…siete in combutta, e rapinate i vecchi                 rincoglioniti…l’avete fatto per rapinare anche me? Capperi! Ti avverto che non                 tengo contanti in casa…

Anna               Ma no, figurati! E ti ricordi altro?

Guido             Sì, sì, aspetta un attimo…ANNA!

Anna               GUIDO! Così mi impaurisci…

Guido             CAPPERI SE MI RICORDO!

Anna               Ci siamo…

Guido             TI SEI PRESA GIOCO DI ME!

Anna               Mi sono presa gioco di te? E quando?

Guido             Di preciso non saprei. Ma ho questa sensazione…

Anna               Vieni, siediti…

Guido             Non voglio sedermi.

Anna               Dammi retta, siediti. Ti farà comodo essere seduto, non appena ti ricorderai                                  tutto…

Guido             Sedendosi sul divano Perché, c’è dell’altro?

Anna               Forse…metti questa garza sulla fronte, ti farà bene.

Guido             No, no…senti, vado a fare una doccia, ne ho proprio bisogno…forse è la volta                     buona che tutti pezzi di questo smemorato puzzle andranno a posto…

Anna               Vuoi che venga a insaponarti la schiena?

Guido             Apprezzo l’offerta, ma preferisco restare da solo… capperi! mi sento stanco                                   come se avessi scaricato un camion di mattoni…

Anna               Beh, diciamo che non hai avuto molto tempo per dormire…Guido esce da destra,                 strascicandosi; Anna si siede e come al solito tira fuori una sigaretta e l’accende,                    sedendosi sul divano; musica una ventina di secondi poi entra Salvatore dalla                                    cucina, sempre con la pistola in mano

Scena Sesta

Anna, Salvatore.

Salvatore       SORPRESA!

Anna               SALVATORE! OH NO!

Salvatore       OH SI’! Visto che ti ho trovata?

Anna               Ma da dove sei entrato?

Salvatore       Dalla scala antincendio…sapevo che c’era la finestra rotta in cucina…è stato                                   facile, a parte il freddo.

Anna               Ti conviene andartene…tra poco tornerà Guido…

Salvatore       Ride sguaiatamente Ah ah! E io dovrei aver paura di quel damerino? NON SI SA                 NEPPURE SE E’ GAY!

Anna               No, non lo è.

Salvatore       E tu come lo sai?

Anna               Indovina?

Salvatore       CI SEI STATA A LETTO INSIEME?

Anna               BRAVO! Lo vedi che quando vuoi capisci?

Salvatore       ANNA! Per questo sei tutta…tutta…insomma, mezza nuda?

Anna               Suppongo di sì. Per fare certe cose meno vestiti ci sono meglio è…

Salvatore       ANNA! Avete fatto…avete fatto…

Anna               L’amore, sì! Anzi, più che amore è stato proprio una nottata di sesso sfrenato!

Salvatore       ANNA! Come hai potuto tradirmi?

Anna               Oh, è stato facile…vuoi che ti racconti i particolari?

Salvatore       Agitando la pistola DOV’E’ CHE LO AMMAZZO? DOV’E’?

Anna               Ma smettila! E mettila via, quella pistola! O almeno togli il tappo rosso dalla                                    canna, anche un bambino si accorgerebbe che è finta! E poi lui non c’entra nulla.              L’ho drogato, e gli ho fatto fare tutto quello che ho voluto… se proprio vuoi                                ammazzare qualcuno, ammazza me. E’ tutta colpa mia.

Salvatore       Si lascia cadere su una sedia Gli hai data le gocce? Ora capisco perché era                             tutto frastornato…Anna…dimmi la verità…tu non mi ami più, vero?

Anna               SALVATORE! Te l’ho detto in tutte le salse…in ogni modo…e tu duro,                                               ostinato…non ti amo più, no…anzi, se proprio lo vuoi sapere, più che ci penso e                 più credo di non averti mai amato…

Salvatore       Ma come! Siamo stati sette anni insieme! Sette anni!

Anna               Che vuoi che ti dica…sarà la crisi del settimo anno…

Salvatore       Ma il nostro rapporto di lavoro? Finisce anche quello, così, senza una ragione?

Anna               Salvatore, sono due mesi che te lo ripeto: è finito anche quello. E non                                              senza una ragione. Da quando ho saputo della taglia che hanno messo sulle                                   nostre teste, non ci dormo più. La caccia a noi due ormai è diventata feroce, ed                 ho sempre paura che qualcuno ci scopra e ci consegni alla polizia…mio padre                era carabiniere, e non posso infangare così la sua memoria. E’ per questo che ho                 deciso di passare un po’ di tempo a Torino: per far perdere eventuali tracce, se                      ce ne fossero…qui da Guido mi sento al sicuro. Per quanto riguarda il nostro                 rapporto di lavoro, finisce qua.

Salvatore       Ma a me non pensi? Cosa andrò a fare io ora?

Anna               Eri un idraulico quotato, no? Ritornerai a fare quello che sai fare…forse                              guadagnerai anche di più!

Salvatore       L’idraulico…figuriamoci…

Anna               E allora vorrà dire che farai la fame. Io non so che farci.

Salvatore       Dimmi una cosa…insinuantelui lo sa?

Anna               Che cosa?

Salvatore       Che prima…tu eri…

Anna               Alberto? Certo che lo sa…solo che se lo è dimenticato…

Salvatore       Come sarebbe a dire? Ah, capisco! Per via delle gocce!

Anna               Bravo! Vedi? A stare con me ti sei aperto mentalmente…

Salvatore       Sono più intelligente?

Anna               Via, ora non esageriamo…intelligente è una parola grossa…diciamo che hai                                    salito un paio di gradini dell’evoluzione…

Salvatore       Levami una curiosità: le gocce gliel’hai date prima o dopo essere stati a                              letto?

Anna               Prima…

Salvatore       Quindi lui non sapeva…

Anna               Già.

Salvatore       Sempre insinuanteMa tu lo sai che la memoria piano piano torna…

Anna               Sì.

Salvatore       Non vorrei essere nei tuoi panni!

Anna               Chissà quando accadrà! Si sente un urlo terribile provenire da destra

Salvatore       Che tempismo!

Anna               Presto, vai in cucina, questa cosa la voglio affrontare da sola…spinge Salvatore                   verso la cucina che esce

                                                           Scena Settima

Anna, Guido.

Guido             Entra da destra con metà faccia insaponata e metà no, con un rasoio in mano, in                  accappatoio; punta il dito verso Anna TU!

Anna               Che succede Guido? Un altro flash?

Guido             Un flash?!? CAPPERI! TU SEI ALBERTO, IL MUTANTE!

Anna               No, sono Anna, e non muto più…vieni qui accanto a me, vieni…

Guido             NO! Vado a finire di farmi la barba. Quando torno non ti voglio trovare più qua.

Anna               GUIDO! E DOVE VADO?

Guido             Dove ti pare. La cosa non mi riguarda.

Anna               E se mi trova Salvatore?

Guido             CAPPERI! Insomma, Anna, cosa vuoi da me? Mi piombi in casa, mi droghi, mi                      costringi a far l’amore con te…

Anna               Non dimenticare che mi hai invitato, quando chattavamo su facebook…e poi con               quella taglia di centomila dollari sulla testa non sapevo dove andare…volevo far               perdere le mie tracce…

Guido             E proprio qua dovevi venire?

Anna               Ho pensato che qui sarei stata al sicuro per un po’ di tempo…lontana da occhi                   indiscreti, cercando di dimenticare la mia vecchia vita, magari cominciandone                    un’altra…con una persona meravigliosa…

Guido             Sì, va bene, va bene…CAPPERI! Resta il fatto che mi hai ingannato!

Anna               Ma neanche per sogno! Ti ho detto subito la verità!

Guido             Era meglio se tacevi…         

Anna               Ti sei ricordato di stanotte?

Guido             Certo! Capperi! Tutto mi ricordo!

Anna               E ti è…ti è piaciuto?

Guido             Elude volutamente la domanda e va verso destra Capito? Non ti voglio trovare                     più qui! Anzi,        fai una cosa: telefona a quel Salvatore Quasimodo e fatti venire a                  prendere. Così chiariremo questa faccenda tutti e tre, una volta per tutte.

Anna               Va bene, gli telefono: però non hai risposto alla mia domanda.

Guido             Che domanda?

Anna               Ti è piaciuto stanotte?

Guido             Elude ancora la domandaNon dimenticarti: telefona!Esce da destra; rientra                           Salvatore dalla cucina.

                                                           Scena Ottava

Anna, Salvatore.

Salvatore       E’ andato?

Anna               Sì.

Salvatore       Ho sentito che mi devi telefonare…perché?

Anna               Perché vuole che siamo tutti e due qua, quando torna…

Salvatore       Ah sì? E perché?

Anna               Ma non hai ancora capito che è la persona più schietta e vera che abbiamo mai                 incontrato? Vuole parlarci. Però vuole confrontarsi con tutti e due, mettere in                   chiaro le cose una volta per tutte. Dirà di non farci più vedere. E ha ragione…con                  quale diritto siamo entrati nella sua vita? In nome di cosa abbiamo                                     scombussolato la sua esistenza?

Salvatore       Aspetta, aspetta…non  mi coinvolgere! Io non lo sapevo che saresti venuta da                    questo architetto! Ti avrei cercata in qualsiasi altro posto tu fossi                                         andata…quindi non mi dare colpe che non ho!  

Anna               E’ vero, è vero, e mi prendo le mie responsabilità…

Salvatore       C’è una cosa che non ho capito…

Anna               Che cosa?

Salvatore       Perché ieri gli hai detto di Alberto? Non potevi tacere?

Anna               Perché mi sono accorta di amarlo ancora. Mi dispiace Salvatore, ma è così. Lui è                l’amore della mia vita. Lo è sempre stato, fin da quando eravamo piccoli, e non                  volevo che il nostro rapporto iniziasse con un castello di bugie. Io ormai sono                  quel che sono, e so benissimo che non mi accetterà. Me ne farò una ragione, ma                     almeno saprò di essere stata onesta e corretta, per una volta nella mia vita.

Salvatore       Ma se sei così onesta e corretta, perché l’hai drogato?

Anna               Non ho resistito. Volevo far l’amore con lui, ed era l’unico modo. Non appena ha               bevuto l’whisky con le gocce mi sono pentita, ma ormai cosa ci potevo fare?                                   E allora ho fatto buon viso a cattiva sorte e sono andata fino in fondo…

Salvatore       Da come ne parli non mi sembra che sia stata troppo cattiva, quella sorte…

Anna               E’ vero...e’ stato bellissimo, inimmaginabile…

Salvatore       Risparmiami i particolari…e adesso che facciamo?

Anna               Adesso vai fuori e suoni il campanello. Io ti apro e tra poco sarà tutto finito.

Salvatore       E come mi dovrei comportare, secondo te?

Anna               Normalmente, Salvatore, comportati normalmente. In fondo sei un brav’uomo,                  anche se dentro questa scorza di ladro incallito fai fatica ad ammetterlo…

Salvatore       Bene…devo aspettare un po’ di tempo?

Anna               No, non importa, diremo che eri nella strada qua sotto…Salvatore esce dalla                                    comune; tre secondi e suona il campanello

Guido             Da fuori CAPPERI! HA FATTO PRESTO!

Anna               SI’, ERA NELLA STRADA QUA SOTTO…VADO AD APRIRE!

Guido             Da fuoriARRIVO SUBITO! Anna va ad aprire; entra Salvatore e resta in piedi                                   sulla porta; rientra Guido

Scena Nona

Anna, Salvatore, Guido

Guido             Eccovi qua! Finalmente insieme! Capperi, che bella coppia! Vi dispiacerebbe                                  sedervi lì sul divano?I due si siedonoHo da dirvi un po’ di cosette…

Anna               Dai Guido, ora però non la fare tanto lunga, la cosa è già troppo imbarazzante                   così com’è: dicci quello che hai da dire chiudiamola qui…

Guido             ANNA! Perché tanta fretta di andartene? Stai male qui con me?

Salvatore       Senti, Architetto, vedi di sbrigarti con questa buffonata, altrimenti…

Guido             Altrimenti cosa? Mi butti giù dalla finestra? Mi minacci con quella pistola finta                    da quattro soldi vinta ad una fiera di beneficenza?

Salvatore       Facendo l’atto di alzarsi ORA BASTA! OGNI PAZIENZA HA UN LIMITE! ORA IO…

Guido             Tira fuori una pistola vera di tasca e gliela puntain fronte ORA TU?

Anna               Guido! Ma tu hai una pistola!

Guido             Eh sì. Hai indovinato. E’ una Beretta 96, pistola semiautomatica, quella che                          danno in dotazione alla polizia…

An e Sa           POLIZIA?

Guido             CAPPERI! Non ve l’ho detto? Sono stato in polizia un bel po’ di anni…nove, per la             precisione…

Anna               GUIDO! Ma che dici?

Guido             La verità…poi mi sono congedato, ed ho iniziato un’attività assai più                                                remunerativa…

Salvatore       E quale?

Guido             Quale? Capperi, ma non l’avete ancora capito? MA IL CACCIATORE DI TAGLIE,                   NATURALMENTE!

Salvatore       Ma sul campanello c’è scritto Architetto!

Guido             E secondo te, Eisntein, cosa ci dovevo scrivere? Cacciatore di taglie? Sono                           davvero architetto, ma non ho mai svolto quel lavoro.

Anna               O mamma mia mi sento male… Sembra che stia per svenire

Guido             Eh no Anna, non mi fare di questi scherzi! Se svieni ora ti perdi la parte più                                    interessante del racconto…vedi, non è stato un caso che ti abbia chiesta                              l’amicizia su facebook…

Anna               No?

Guido             Ma no, naturalmente! Vi pedinavo da tempo…immagina la mia sorpresa quando               ti trovai su internet, e scoprii che in realtà non eri altro che…ALBERTO!

Anna               Quindi tu…HAI SEMPRE SAPUTO?!?

Guido             Ma certo! E mi sono molto divertito a vedere i salti mortali che hai dovuto fare                  per mitigare le mie finte reazioni!

Anna               VIGLIACCO!

Guido             Io vigliacco? Mi hai drogato, hai approfittato di me, e io sono il vigliacco?

Anna               E poi?

Guido             E poi ti ho invitato, sperando che tu abboccassi…anzi, speravo che tu portassi                    anche l’energumeno tuo complice…sai, la taglia è su tutti e due…fortuna ha                                   voluto che ti seguisse…devo essere sincero, Anna: mi hai colto di sorpresa.                                   Credevo che mi avessi avvertito del tuo arrivo…vi dovevo avere qui tutti e due                      insieme, ma è da ieri che quando c’è uno non c’è l’altro.Allora, cara Anna, ti ho                       detto di chiamarlo al telefono e farlo venire qui. Questa è l’occasione giusta.

Salvatore       ANNA! NON LO SCOLTARE, STA BLEFFANDO! Sta usando le informazioni che gli               hai dato contro di noi!

Guido             Via Salvatore, fai il bravo…se non arrivi a capire la gravità di questa situazione                  dopo te la spiego nuovamente…intanto fammi la cortesia, apri quel cassetto lì.                 Indica un cassetto

Salvatore       Questo?

Guido             Bravo, proprio quello…ci dovrebbe essere un album di           fotografie…aprilo…                          guarda anche tu, Anna…ecco, vedete? Questo è il reportage delle vostre                              performance…purtroppo cominciai solo l’anno scorso ad indagare su di voi, e                   quindi mancano tutti gli anni precedenti…siete venuti bene, in foto, vero?

Anna               Qui siamo…a Montecarlo…

Guido             Sì, all’Hotel Ritz. In quella occasione mi ero travestito da cameriere…vedi la foto,               Anna? Sono riuscito ad immortalarti nell’attimo preciso in cui metti le goccioline               nella Vodka di quel diplomatico Russo…

Anna               Scandisky…

Guido             Esatto, Igor Scandisky…mi ero appostato dietro un paravento in fondo al bar…e                guarda la pagina successiva…visto? Salvatore che infila nel sacco tutto quello                     che può arraffare nella camera del russo!

Salvatore       Ma come hai fatto a fare la foto?

Guido             Dal palazzo di fronte, con un teleobiettivo da cinquecento…se scorri troverai                     anche Sanremo e Cannes…Beh? Che ve ne pare?          Siete rimasti senza parole?            

Salvatore       E ora? Ci consegnerai alla polizia?

Guido             Beh, diciamo che la prima idea era quella…

Anna               Era? Perché era? Ci hai ripensato?

Guido             Vi confesso che è stata una dura lotta con me stesso, ma poi sono arrivato ad                    una conclusione che mi sembra il degno epilogo della storia.

Anna               E cioè?

Guido             Potrei anche rinunciare alla taglia di centomila dollari.

Salvatore       Quindi non ci consegnerai alla polizia?

Guido             Ho detto “potrei”…e se fate i bravi sono disposto a metterci una pietra sopra.

Anna               E perché lo faresti?

Guido             Voglio offrirvi una scappatoia.

Salvatore       Un ricatto?

Guido             Ricatto? Capperi, che parolona! Diciamo un favore, mi piace di più, e avvia la                      conversazione su di un terreno più morbido…

Anna               Che cosa vuoi, Guido?

Guido             Cominciamo da lui. Salvatore, voglio che tu sparisca per sempre dalla vita di                      Anna e da questa città. Ora, subito. Vai dove vuoi, al sud, al nord, in Uganda, in                 Canada, in Mongolia, basta che tu non ti faccia più vedere. In cambio ti prometto               che non ti denuncerò, e tutto finirà qua.

Salvatore       Per me va bene…ho una zia in Sicilia, andrò da lei…è un po’ stronza, ma                              sopporterò.

Guido             Bravo. E ricordati che è meglio una zia stronza che vent’anni di galera. Ah…mi                   raccomando, acqua in bocca con tutti, perché non appena ho sentore di qualcosa             che non va, quelle foto finiscono dritte dritte nelle mani dei gendarmi.

Salvatore       Si alza E Anna?

Guido             CAPPERI! Ma allora non hai capito? Da questo momento Anna per te è morta e                 sepolta, e le sue vicende non ti riguardano più.

Salvatore       Va bene, ricevuto…Allora…arrivederci…

Guido             ARRIVEDERCI? Capperi! ADDIO, SALVATORE, ADDIO!

Salvatore       Sì sì…addio…esce dalla comune.

Guido             Bene, è andato.

Anna               Già, è andato.

Guido             E ora a noi, Anna.

Anna               Vuoi che sparisca? Giuro, non mi vedrai più…ma non potrei sopportare l’onta                   della prigione…non per me, sai? Penso a mio padre…

Guido             Si siede accanto a lei Stttt…..zitta, zitta. Neanche per un momento ho pensato di                   denunciarti…

Anna               E allora? Cosa ne farai di questa povera donna?

Guido             Dunque, ho controllato i resoconti delle rapine che avete fatto ai vecchi                              rincoglioniti, durante gli ultimi anni…niente male, ne’ come bottino ne’ come                      tecnica…naturalmente tutto è migliorabile…e la cosa bella di tutta questa storia                 è che avete sempre rubato a gente straricca, a cui non è importato un fico secco                        di quello che gli avete portato via…quindi anche la coscienza è a posto.

Anna               Sì è vero, tutta gente piena di soldi, non ho mai avuti rimorsi…e quindi?

Guido             E quindi, visto che Salvatore ormai è solo un ricordo, che ne diresti se prendessi               il suo posto? Tranquilla, non ci prenderanno mai…sono stato in polizia, e                          so benissimo quali sono i trucchi e gli stratagemmi per farla franca…

Anna               Tu…tu mi proponi…

Guido             Sì, di continuare la serie de “I fantasmi degli Hotel!” Che ne dici?

Anna               Mi sembra un sogno…

Guido             Stai tranquilla, non lo è. Naturalmente dovremmo lavorare a stretto contatto, e                  questo vuol dire…vuol dire che fatalmente dovremmo essere anche                                                coppia nella vita…

Anna               Si alza sorpresa GUIDO! Non so che dire…

Guido             Capperi! E’ un sì? Si alza anche lui.

Anna               SI’ SI’ SI’ SI’!!!!!

Guido             Bene. Da oggi inizia una nuova vita! Si abbracciano, poi lei si stacca

Anna               Ma…ma se poi scopriamo che a letto non siamo…come dire…compatibili?

Guido             Abbiamo già provato stanotte, no? E mi sembra sia andata discretamente…

Anna               Stanotte? Ma stanotte non vale, eri drogato! E non ti ricordi nulla!

Guido             E invece mi ricordo tutto, fin nei minimi particolari…vuoi che ti faccia un                             resoconto o mi credi sulla parola?

Anna               Ma l’whisky? Le goccioline?

Guido             Ieri sera, non appena ti sei distratta un attimo, è finito tutto dentro il vaso della                 begonia…ora abbiamo una begonia un po’ ubriaca e molto smemorata.

Anna               Vuoi dire…vuoi dire che stanotte non eri drogato?!?

Guido             Esattamente…visto che attore? Eh? Sono stato bravo?

Anna               CAPPERI! Si baciano; musica; sipario.

Fine