Compito in classe

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                                COMPITO in CLASSE

 

                          Commedia brillante in tre atti di Giovanni DE MOLINER)

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Il Professor MARTINO, gia’ insegnante di Italiano, di Greco e di Latino

OLAF, Infermiere-tuttofare tedesco di Germania.

BEATRICE, governante infelice.

L’ex allievo NINO MORDENTE, ora noto Dirigente.

Sua moglie PREZIOSA, ex allieva altezzosa.

L’ex allievo SERGIO BELLAVISTA, ora famoso Commercialista.

Sua moglie MARINA, l’ex allieva piu’ carina.

L’ex allievo MARCO DE MARIA, ora impiegato di infima categoria.

CATERINA, l’ex allieva un po’ cretina.

                                             LA SCENA

Lo studio del Professor Martino, illustre insegnante da tempo a riposo e ridotto su una sedia a rotel-

le da un ictus. C’e’ una scrivania nell’angolo a destra della scena: davanti ad essa, tre sedie. Al cen-

tro della scena, c’e’ un tavolinetto con sopra un vaso. Sul lato sinistro, diverse sedie. (O un diva-

no, o due poltrone). Ci sono tre’ accessi: uno a sinistra che porta verso l’esterno, uno sul fondo che

porta alle altre stanze e uno a destra che conduce alla stanza del professore. E’ un mese di inizio in-

verno di un anno vicino a noi

                                                     PRIMO ATTO

Il sipario si alza sulla scena vuota, poi, dopo pochi istanti, da fuori scena si sente la voce di Beatrice che introduce i primi ospiti.

1 – BEATRICE – (Da fuori scena) “Prego, accomodatevi…..faccio strada”

Beatrice entra in scena da sinistra, fermandosi spalle al fondo subito dopo l’ingresso e facendo se-

gno con un braccio a Mino Mordente e a sua moglie Preziosa, che la seguono, di accomodarsi. Mi-

no entra in scena circospetto, seguito dalla moglie.

2 – BEATRICE – (Fa’ da anfitrione) “Accomodatevi, signori….accomodatevi: fate conto di essere a casa…..” (Sorride e porge loro due sedie) “Vogliate scusarmi ancora qualche secondo, vedo se ar-

rivano gli altri ospiti” (Si congeda uscendo da destra)

3 – MINO MORDENTE – (In leggero imbarazzo) “prego, signorina…..prego….”

Beatrice esce lasciandoli soli a centro scena, vicino alle sedie in prossimita’ del tavolino. Mino si guarda attorno circospetto per alcuni secondi, poi allarga leggermente le braccia

4 – MINO MORDENTE – (Rivolto alla moglie) “Boh….!!” (Si siede pensieroso)

5 – PREZIOSA – (Molto imbarazzata) “Mino, mi sento a disagio…” (Mormora appena)

6 – MINO MORDENTE – (Distratto) “Siamo appena arrivati…..” (Prova a glissare: c’e’ qualche at

timo di silenzio, poi)

7 – PREZIOSA – (Agitata) “Mino, mi sento fuori posto…..” (Con voce fioca)

8 – MINO MORDENTE – (Sbuffa) “Ma dai, non e’ il caso……” (Si alza in piedi e comincia a pas-

saggiare nervosamente avanti e indietro)

9 – PREZIOSA – (Chiaramente a disagio) “Mino, ho paura……” (Geme)

10 – MINO MORDENTE – (Irritato) “E di cosa, scusa !?!? Non siamo mica nel castello di Dracula,

siamo a casa del nostro ex insegnante di letteratura !!”

11 – PREZIOSA – (In panico totale) “Mino, mi sento male….!!”

Alle loro spalle, dall’uscita centrale, compare silenziosa Caterina: e’ vestita in modo dimesso e ha un grosso paio di occhiali da vista.

12 – CATERINA – (Dietro di loro) “Se vuoi, posso farti una camomilla….!” (Con voce lamentosa)

Si girano di scatto, Preziosa emette un gridolino di spavento, Caterina allarga il viso in un sorriso un

po’ ebete

13 – CATERINA – (Gli si illuminano gli occhi) “Ciao, Mino….ciao Preziosa……!”

14 – PREZIOSA – (Sbigottita) “E tu chi sei !?!?”

15 – MINO MORDENTE – (La guarda interdetto) “Gia’….io….non mi sembra di conoscerti…..”

16 – CATERINA – (Il suo sorriso si spegne) “Ma come….sono Caterina !!” (Esclama sorpresa)

17 – MINO MORDENTE – (Non ricorda, si preoccupa, deglutisce pesantemente) “Caterina….chi !?” (Chiede con un filo di voce)

18 – PREZIOSA – (E’ gelosa: a muso duro) “Caterina CHI !?” (Chiede rimarcando la parola)

19 – CATERINA – (La guarda stranita) “Ma come…..la tua compagna di banco !!”

20 – MINO MORDENTE – (Si affloscia sulla sedia, sbuffando pesantemente) “Aaaaaah….siiii…

giustooo……..!!” (Sibila con un filo di voce)

21 – PREZIOSA – (La guarda malissimo) “La mia …..che cosaaaa ….!?” (Chiede allibita)

22 – CATERINA – (Ridacchia divertita) “La tua compagna di banco al liceo !!”

23 – PREZIOSA – (Si batte una mano in fronte) “Siiiiii……!!! Ora mi ricordo ! Caterina !!” (Si lancia verso di lei che a sua volta si getta verso Preziosa a braccia larghe centrando in pieno il tavo-

lino e facendo volare via il vaso, finendo praticamente in braccio a Mino seduto sulla sedia accanto)

24 – MINO MORDENTE – (Cercando disperatamente di reggerla) “Si, certo!” (Poi, rivolto alla mo

glie) “Non me la ricordavo cosi’ racchia !!”

25 – PREZIOSA – (Fa’ spallucce) “E neanche cosi’ orba….!”

L’aiutano a sedersi, poi Preziosa prende una sedia e si accomoda accanto a loro

26 – CATERINA – (Un po’ imbarazzata) “Che bello, rivederci dopo tanti anni…..!!”

27 – MINO MORDENTE – (Ne conviene) “Piu’ di venti !” (Rimane pensoso un attimo, poi, rivolto alla moglie) “Quanti bei ricordi, eh!” (Sorride un po’ nostalgico)

28 – PREZIOSA – (Fa’ una smorfia) “Insomma…..” (Biascica mica troppo convinta)

29 – MINO MORDENTE – (Tossicchia imbarazzato, poi, rivolto a Caterina) “Tu…adesso come te la passi? Cosa fai di bello nella vita?” (Chiede tanto per togliersi d’imbarazzo)

30 – CATERINA – (Sorride beata) “La sarta….”

31 – PREZIOSA – (Trasale) “La sarta !?”

32 – CATERINA – (Con ovvieta’) “Si’! Ci riesco bene, sai! E voi !?” (Chiede a sua volta)

33 – PREZIOSA – (Gonfia il petto) “Mino e’ un manager, un capitano d’industria !!”

34 – CATERINA – (Distrattamente) “Ah…! Come Berlusconi…..” (S’illumina)

35 – PREZIOSA – (Si ridimensiona) “Beh….non proprio…..pero’ guadagna piu’ di quattro milioni al mese!!” (Si ringalluzzisce)

36 – CATERINA – (Sorpresa, con naturalezza) “Solo !? Io con Matrimoni e Comunioni, certi mesi ne metto insieme anche sei …!”

37 – MINO MORDENTE – (Trasale) “La faccia del…..”

38 – CATERINA – (Rivolta a Preziosa) “E tu, cosa fai ?”

39 – PREZIOSA – (Stizzita) “Io sono sua moglie !!”

40 – CATERINA – (Stupita) “E ti pagano per questo !?”

Preziosa si alza imbufalita, ma e’ fermata dall’ingresso in scena di Beatrice da destra

41 – BEATRICE – (Entra da destra con passo spedito) “Scusate, signori, solo qualche istante: il Pro

fessore sara’ da voi fra qualche istante. Io vado a ricevere gli altri ospiti….Vedo che voi vi siete gia’ conosciuti….” (Indica Caterina)

42 – MINO MORDENTE – (Acido) “Si, trent’anni fa!” (Sentenzia)

43 – BEATRICE - (Vede il vaso a centro scena ancora per terra e trasale) “Il vaso !!” (Geme quasi, bloccandosi)

44 – MINO MORDENTE – (Si alza a sua volta) “Oh, scusi…..l’abbiamo urtato accidentalmente e non lo abbiamo piu’ rimesso al suo posto….” (Si muove con un sorriso di circostanza e fa’ per rial-

zarlo)

45 – BEATRICE – (Scatta anticipandolo) “No! Per carita’ !!” (Afferra il vaso e lo posa con cura sul tavolino) “E’ un Ming !!” (Sentenzia impettita)

46 – CATERINA – (Di botto) “Non puo’ essere !!”

47 – MINO MORDENTE – (La guarda esterrefatto) “Perche’…..!?!?” (Chiede sorpreso)

48 – CATERINA – (Seria) “Quand’e’ caduto, non ha fatto miao…!!!” (Scoppia in una risata isteri-

ca, compiacendosi per la sua battuta)

49 – MINO MORDENTE – (Con un gemito) “Ma va…..!!” (Smoccola mordendosi una mano)

50 – PREZIOSA – (Strabuzza gli occhi) “Gesu’…..!!!” (Esclama battendosi la fronte con una mano)

51 – BEATRICE – (Fa’ spallucce) “Ne ho sentite di peggio !” (Sentenzia: poi, movendosi verso sini

stra) “Ma scusatemi, gli ospiti mi stanno aspettando….”

52 – MINO MORDENTE – (La ferma) “Scusi, sa’ chi sono questi nuovi ospiti?” (La vede dubbiosa

“Solo per sapere se li conosciamo gia’….!!” (Spiega)

53 – BEATRICE – (Esita solo un momento) “Il Dottor Sergio Bellavista e la sua signora…” (Spie-

ga poi, uscendo subito dopo da sinistra)

54 – PREZIOSA – (Si illumina) “Sergio, sii….!! E se non sbaglio sua moglie e’ Marina, la sua ex compagna di banco….!! Hanno filato insieme per tutti i cinque anni del liceo.”

55 – MINO MORDENTE – (Sbuffa) “Anche loro invitati dal Professor Martino, immagino….” (Poi, rivolto a Caterina) “Come del resto anche tu…..” (Chiede)

56 – CATERINA – (Fa’ spallucce) “E si…. Anche voi, vero?”

57 – PREZIOSA – (Comincia a passeggiare nervosamente) “Gia!” (Si ferma: rivolta al marito) “Ma a che pro’ !?” (Chiede preoccupata)

58 – CATERINA – (Fa’ spallucce) “A me’ hanno detto solo che voleva rivedermi perche’ aveva bi-

sogno di me’”

59 – MINO MORDENTE – (Deciso) “Le stesse cose che hanno detto a noi…..” (Fa’ una breve pausa) “Pero’, la cosa non mi convince: ero restio a venire.” (Aggiunge perplesso)

60 – CATERINA – (Con noncuranza) “Se e’ per quello, anch’io.”

61 – PREZIOSA – (Acida) “E allora cosa sei venuta a fare ?”

62 – CATERINA – (Fa’ spallucce) “Curiosita’….” (Poi, con un sorriso beffardo) “E voi, cosa siete venuti a fare, allora?” (Chiede sorniona)

63 – PREZIOSA – (Ha un moto di stizza) “Curiosita’ !!” (Risponde a denti stretti)

Da sinistra si sente la voce concitata di Sergio Bellavista che sta’ per fare il suo ingresso in scena.

64 – SERGIO BELLAVISTA – (Fa’ il suo ingresso da sinistra, seguito a distanza dalla moglie Mari

na che ha stampato in viso un’espressione di estrema insofferenza e, piu’ defilata, da Beatrice che fa’ da anfitrione come prima: sta’ parlando agitatissimo al cellulare) “Ma insomma, non e’ possibile

! Gliel’ho spiegato quattro volte prima di partire, QUATTRO VOLTE …..!!!” (Rafforza le parole gesticolando come un forsennato) “Non puo’, ripeto, NON PUO’ …” (Rafforza ancora le parole)

“…chiedere una detrazione fiscale superiore a quanto ha dichiarato di guadagnare al lordo delle tas-

se……!!!” (Pausa: poi replica all’interlocutore) “E chi se ne frega se ha sbagliato la dichiarazione! Doveva pensarci prima, dannazione !!” (Altra breve pausa) “E anche lei, perdinci….!” (Si avvicina al tavolino a centro scena) “Un po’ di attenzione nel fare le cose…..!!” (Allarga la mano verso il ta-

volo, centrando in pieno il vaso che ruzzola nuovamente a terra)

65 – BEATRICE – (Trasale scattando verso il vaso) “Il Ming….!!” (Strepita agitata)

66 – CATERINA – (Si alza di scatto) “Maoooo ….!!” (Fa’ il verso del gatto, scoppiando poi in una risata stridula e cretina)

67 – SERGIO BELLAVISTA – (Si ritrae spaventato) “E lei chi e’……” (Indica Caterina) “….la controfigura di Frankestain ?”

68 – MARINA – (Si avvicina al marito) “Ma no…..” (Gli toglie il telefono di mano, lo spegne, glie-

lo mette nella tasca della giacca) “…..E’ Caterina, la nostra compagna di scuola!” (Gli si avvicina poggiandole una mano su una spalla)

69 – CATERINA – (Sorride divertita) “Ciao, Marina….ti ricordi di me!”

70 – MARINA – (Sorride a sua volta) “Certo! E loro….” (Rivolta a Mino e Preziosa) “….devono es

sere Mino Mordente e Preziosa….ciao, ragazzi, come va?”

71 – MINO MORDENTE – (La guarda imbambolato) “Ciao, Marina…..! Accidenti, non sei cambia

ta per niente ……!!!” (Estasiato)

72 – PREZIOSA – (Risentita) “Se e’ per questo, neach’io sono cambiata molto!”

73 – SERGIO BELLAVISTA – (La guarda storto) “Beh, si….a parte le rughe…..” (Maligno, con noncuranza)

74 – MINO MORDENTE – (Malizioso) “Sempre venefico eh, dottore…..” (Lo canzona)

75 – SERGIO BELLAVISTA – (Si ricompone, smoccolando in silenzio) “Mino, vecchia carogna!! Che piacere rivederti…..!!!!” (Il suo volto si allarga in un sorriso di gioia: scatta verso Mino a brac-

cia aperte, mentre Beatrice, che ha appena posato nuovamente il vaso sul tavolino si affretta a ripren

derlo in braccio al volo, stringendolo prudenzialmente a se’)

76 – MINO MORDENTE – (Contento anche lui) “Ciao, iena malefica, il piacere e’ tutto mio!!”

77 – BEATRICE – (Defilandosi) “Scusate, signori: io avverto il Professore dell’arrivo dei signori..”

(Indica Sergio e Marina) “Intanto …..se volete accomodarvi…..” (Si avvia per uscire da sinistra stringendo ancora il vaso: se ne accorge quand’e’ quasi sulla porta, torna indietro, lo posa sul tavoli-

no, fa’ per riavviarsi, si ferma, lo guarda con sguardo languido, si muove con riluttanza, fa’ per ri-

prenderlo, si sente osservata dagli sguardi stupiti di tutti, tossicchia leggermente e si avvia, uscendo a sinistra con passo deciso)

78 – SERGIO – (Fa’ una smorfia stupita) “Cavoli, dev’essere importante quel vaso…..!”

79 – PREZIOSA – (Che lo guarda con odio) “Per me’, e’ un’autentica schifezza!!” (Sentenzia)

80 – MARINA – (Tenta di mediare) “Magari e’ davvero un vaso Ming originale…..” (Butta li’)

81 – PREZIOSA – (Si stupisce) “E lo lasciano li’ cosi’, sul tavolino? Tu sei matta!!” (Gracida decisa)

82 – MINO – (A Sergio) “Accidenti, e’ un bel po’ che non ci si vede…..! L’ultima volta…….

Quand’e’ stata? Dieci anni fa’, per i vent’anni del diploma…..”

83 – SERGIO – (Ricorda) “Eh gia’! In quel buco di ristorante in capo al mondo…..”

84 – MINO – (Inorridisce) “Abbiamo anche mangiato malissimo….”

85 – SERGIO – (Allarga le braccia) “A quanto pare, ci ha pensato il vecchio Martino a riunire le fi-

la…..un po’ come faceva a scuola, ti ricordi ??”

86 – MINO – (Ride) “Accidenti se me lo ricordo !! E chi se la dimentica una carogna come quello?

(Fa’ una breve pausa, mentre Marina si siede accanto a Caterina cominciando a chiacchierare con lei e Preziosa rimane impettita alle spalle dei due)

87 – SERGIO – (Con commiserazione)  “Ma ora non e’ piu’ come allora, sai? Ha avuto un ictus ed e’ ridotto male…..”

88 – MINO – (Sorpreso) “Davvero !?”

89 – SERGIO – (Rincara la dose) “Ma si, ma siii!!” (Prende Sergio sottobraccio) “E su una carrozzella a rotelle, ha perso l’uso di un occhio e dall’altro ci vede quasi niente…..” (Spiega infervorandosi)“ ed in piu’…..” (Fa’ una breve pausa) “…….ha perso quasi completamente la memoria….!!”

90 – MINO – (Allibito) “Noooo…..!!! Ma scherzi !?”

91 – SERGIO – (Rincara la dose) “Per niente! Figurati che ha dimenticato persino l’Italiano: parla esclusivamente in dialetto!!”

92 – MINO – (Sospettoso) “E tu come lo sai, scusa ?”

93 – SERGIO – (Con ovvieta’) “Me lo ha detto la Simona Frati, lei abita da queste parti…!”

94 – MINO – (Non realizza) “Simona chi, scusa ?”

95 – SERGIO – (Si meraviglia) “Simona Frati!! Ma come, non te la ricordi !?” (Mino fa’ un cenno di diniego con il capo) “Ma dai, quella del terzo banco!” (Ancora segnali negativi da parte di Mino)

“Quel bel pezzo di figliola che era sempre con la minigonna spaziale, estate inverno…..”

96 – CATERINA – (Interviene di botto) “Quella che in quarta ti spupazzavi nei bagni dei maschi, perche’ se lo sapeva lei……” (Commenta salace, indicando Preziosa e facendo un gesto in equivoca

bile con la mano) “…..gelosa com’e’ ti tagliava la gola…!!”

97 – MINO – (Sobbalza, tossisce imbarazzato mentre Preziosa lo fulmina con lo sguardo) “Beh, sai,

….il tempo passa…..e la memoria un po’ si cancella…..” (Poi, rivolto prima a Preziosa e poi a Cate

rina) “….soprattutto per quanto riguarda LE COSE CHE NON SONO POI COSI’ IMPORTANTI !” (Sottolinea la frase alzando il tono della voce) “Comunque…..” (Rivolto a Sergio) “….tu, vicen-

do qui a Genova, hai sicuramente piu’ occasioni di me’ per rivedere qualcuno della nostra leva: a me, da Milano, riesce un po’ difficile…..”

In quel momento Beatrice rientra in scena da sinistra

98 – BEATRICE – (Rientrando da sinistra) “Il Professore si scusa ma e’ ancora un attimo occupato

…..” (Passa radente il tavolino, afferrando il vaso e stringendolo a se) “…..nel frattempo faro’ servi-

re il te’, in attesa dell’ultimo degli invitati….” (Si defila verso l’uscita di destra: Caterina la lascia passare, poi, quando gli volta la schiena)

99 – CATERINA – (Fa’ il verso del cane con voce stridula) “Uauhh…..!!!” (Grida di botto)

100 – BEATRICE – (Sobbalza come tutti, allargando istintivamente le braccia e lasciando cadere il vaso) “Aah!!” (Grida)

101 – CATERINA – (Scoppia in una risata stridula) “Hiiiii…hihi…hihi….scusate, mi ero sbagliata !” (Commenta: la guardano tutti esterrefatti)

102 – MINO – (Trafelato) “Su cosa :::!?!?”

103 – CATERINA – (Con l’aria piu’ naturale del mondo) “E’ un Ming: quando ho fatto Bau, s’e’ messo paura……hiiiiiiiihihihihhiiiiiiiii………..!!!!” (Ride sguaiatamente)

C’e’ un attimo di imbarazzo generale, con Beatrice che raccoglie il vaso e lancia a Caterina uno sguardo carico d’odio, avviandosi verso destra

104 – BEATRICE – (Uscendo a destra con il vaso) “Scusate…..” (Biascica feroce) “…..vado a rice-

vere l’ultimo ospite atteso…..” (Esce piccatissima da destra)

105 – SERGIO – (Con poca creanza) “E chi sarebbe costui !?” (Chiede)

106 – BEATRICE – (Procedendo spedita) “Il signor De Maria…..” (Grugnisce in mezzo ai denti)

107 – MINO – (Ilare) “Marco De Maria !?!?” (Chiede ad alta voce)

108 – BEATRICE – (Gia’ fuori scena: ricompare un attimo con la testa dall’uscita) “Si !!” (Grida seccata, ritraendosi subito)

109 – MARINA e PREZIOSA – (Trafelate, una alzandosi di scatto, l’altra irrigidendosi come uno stoccafisso) “Nooo…..!!!” (Urlano contemporaneamente)

Sergio, Mino e Caterina le guardano stupefatti.

110 – MINO – (Sorpreso) “Beh, cos’e’ questa reazione ? So bene che era uno scavezzacollo, ma…”

111 – MARINA – (Si accascia sulla sedia) “No, proprio lui noo….!” (Geme con un fil di voce)

112 – PREZIOSA – (Scatta inviperita verso il marito) “Non lo voglio vedere !!” (Grida con voce

stridula)

113 – SERGIO – (Maligno) “E’ vivo, non e’ un fantasma, non ha la rogna…..”

114 – PREZIOSA – (Inviperita) “Cretino!!” (Poi, rivolta al marito) “Mino, De Maria non lo voglio

vedere, ne ora, ne MAI!!” (Riafferma rafforzando la parola)

115 – SERGIO – (Rivolto a entrambe) “Ma dite un po’, cosa vi prende ?” (Poi, sospettoso) “Che co

sa vi ha fatto ??”

116 – MARINA – (Scatta dalla sedia) “Nulla….nulla….!!” (Si affretta a precisare) “Solo che…..”

(Passeggia nervosa in poco spazio) “…..mi e’ antipatico, ecco! E’ indisponente….” (Sentenzia cer-

cando di essere convincente)

117 – MINO – (Alza un braccio, meravigliato) “Ma figurati!! Se a scuola gli eravate sempre in giro

come le mosche al miele…..!!” (La riprende)

118 – PREZIOSA – (Agitatissima) “A scuola! Si…. a scuola….” (Fa’ una breve pausa) “Ma a scuo-

la e’ un conto….” (Si ferma ancora un attimo) “Avevamo meno di vent’anni ed eravamo tutti un po’

stupidi…..” (Si ferma, deglutisce pesantemente: poi, di getto) “Ma ora i tempi sono cambiati. Siamo persone serie NOI….” (Rafforza la parola alzando il tono della voce) “….adesso. Non lo voglio ve-

dere: MAI PIU’ !!!!” (Conclude con decisione)

119 – CATERINA – (Alza leggermente la testa verso di lei) “Se vuoi, ti posso prestare gli occhiali neri…..” (La canzona seriosa)

120 – PREZIOSA – (Si gira di scatto, furibonda) “Cretina !!” (Spara a tutta voce)

121 – SERGIO – (Venefico) “Anche lei: ma allora e’ un vizio !!”

In quel momento, da destra, ricompare Beatrice.

122 – BEATRICE – (Entrando da destra) “Signori, anche l’ultimo ospite e’ arrivato!” (Annuncia trionfale)

123 – MARINA – (Scatta verso sinistra) “Io me ne vado!” (Sibila)

124 – PREZIOSA – (Cerca di imitarla) “Si, buona idea…!” (Prova a seguirla)

125 – MINO – (Le ferma) “E perche’? Vediamo lui cosa ne pensa…..” (Le invita con un gesto a spostarsi a centro scena)

In quel momento, da sinistra, fa’ il suo ingresso in pompa magna Marco De Maria: vestito sportivo, occhiali scuri, camminata spedita, sigaretta in mano)

126 – MARCO DE MARIA – (Entrando a passo spedito) “Salve a tutti !!! Sono proprio contento di rivedere i miei compagni di……..” (Vede Marina e Preziosa, si blocca di colpo: il sorriso gli si spe-

gne di colpo trasformandosi in una smorfia, gli cade la sigaretta di mano) “……scuolaaaaa……” (Geme con un filo di voce)

127 – SERGIO – (Con allegria) “Ehila’, Marco, che piacere rivederti !!”

128 – MINO – (Piu’ contenuto) “Ciao, frana: come va?”

129 – MARINA – (Tiratissima) “Cia…ciao Marco….”

130 – PREZIOSA – (Con un sibilo) “Ciao.” (Secca)

Mino e Sergio vanno incontro a Marco abbracciandolo calorosamente: lui ricambia l’abbraccio con

Scarso entusiasmo.

131 – SERGIO – (Con enfasi) “Accidenti, Marco: ne e’ passato del tempo! Ma dove sei andato a fi-

nire, vivi ancora a Genova ?”

132 – MARCO – (Decisamente in imbarazzo) “Nooo…..!!” (Rantola) “Siiii…..!” (Si corregge subi-

to) “In…in riviera, ecco!” (Deglutisce pesantemente)

133 – SERGIO – (Sorpreso) “Davvero ? Anch’io abito in Riviera, anche se ho lo studio in Via Ven-

ti: abito a Zoagli…..”

134 – MARCO – (In ambasce) “Io abito a……” (Non sa’ cosa inventare) “…..a Ponente, ecco.” (Ri

fiata) “A Urbe, abito a Urbe….!!” (Sorride forzato)

135 – CATERINA – (Ride sguaiata) “E la chiami riviera ? E’ infossata in cima a un bricco che man

co ci arrivano le aquile !!”

136 – MARCO – (La guarda malissimo) “Meno male, cosi’ non ci arrivano nemmeno quelli come te!!” (Spara acidissimo)

137 – SERGIO – (Rivolto alle signore) “E voi non dite niente al nostro Marco? Dopo tanti anni…..”

138 – MARINA – (Con voce stentorea e faccia cinerea) “Eeeee…e gia’…..!” (Rivolta a marco) “Quanto tempo che non ci vediamo, eh !?” (Butta li’ fissandolo con sguardo cattivo)

139 – MARCO – (Di rimando, per niente convinto) “Eeeuuuhhh……!!!!”

140 – MINO – (Rivolto alla moglie) “E tu, Preziosa?”

141 – PREZIOSA – (Fa’ spallucce) “Io quello li’, manco lo voglio vedere !!” (Sentenzia girandosi di spalle)

Si ritrova davanti di botto il Professor Martino che, quatto quatto, ha fatto la sua comparsa in scena alle loro spalle, da sinistra: e’ su una sedia a rotelle, indossa uno strano cappello, ha sciarpa attorno al collo e un plaid sulle ginocchia. La carrozzina e’ spinta da Olaf, suo infermiere tuttofare tedesco che indossa la classica giacchetta bianca degli operatori ospedalieri: cammina tutto d’un pezzo con

aria impettita di chi si sente importante.

142 – MARTINO – (Entra accompagnato da Olaf) “Me sa’ che nu ti ne porie fa’ a menu !!” (Con voce rauca, all’indirizzo di Preziosa che e’ la prima a notarlo, girandosi di scatto)

143 – PREZIOSA – (Sbianca, irrigidendosi di colpo) “Sa…salve Professore…..come va !?” (Chie-

de con voce stentorea, deglutendo pesantemente)

Si voltano tutti di scatto: Beatrice, rimasta sino ad allora in un angolo, scatta in direzione di Martino

144 – MINO – (Resta paralizzato) “Gesu’ mio….!!” (Riesce appena a bisbigliare)

145 – SERGIO – (Di rimando) “Oh Cristo…..!!” (Appena piu’ forte)

146 – MARINA – (Si porta una mano alla bocca) “Mamma mia…..!!” (Rantola quasi)

147 – MARCO – (Fa’ spallucce) “Chi la fa’, l’aspetti….!!” (Sentenzia a bassa voce, poi, voltandosi di spalle, rivolto alla platea) “E lui….” (Lo indica di straforo con un dito) “….ne ha fatte, oh se ne ha fatte !!”

148 – CATERINA – (Si alza in piedi) “Buongiorno, Professore !! Strana la vita, vero? Ora siamo noi che la guardiamo dall’alto in basso!!” (Maligna, con un ghigno di sfida)

149 – MARTINO – (La folgora con un’occhiataccia) “Sci, sci, mia pure: perche’ rescii a miate ti’ sensa fase vegni da patii a l’e’ sempre steta n’impreisa….!” (Replica glaciale)

Caterina tossicchia lievemente rimettendosi a sedere, con i presenti che cercano di soffocare dispera

tamente la loro ilarita’.

150 – BEATRICE – (Si avvicina a Martino) “Professore, ci sono tutti: se vuole cominciare…”

151 – MARTINO – (Alza a stento una mano) “Ben, ben… me fa’ piaxei che seggen vegnui tutti.”

(Rivolto ad Olaf) “Loffa, nemmu aa catedra!”

152 – OLAF – (Alza gli occhi al cielo, mentre comincia a spingerlo verso la scrivania sul lato destro della scena) “Olaf, main fuhrer: Olaf….!!” (Puntualizza con delicatezza)

153 – MARTINO – (Non lo considera proprio) “Scignuri…..” (Si ferma il tempo di essere sistema-

to convenientemente dietro la scrivania) “Ssssci….” (Riprende) “Scignuri, perche’ zuenotti ormai nuu sei ciu’ e scignuri, in sciu tramvai, u dixen fin-a ai singai…..” (Fa’ un’altra pausa, mentre Bea-

trice, che si e’ messa al suo fianco, mentre Olaf si e’ posto immobile, braccia conserte, proprio die-

tro di lui, gli porge prima uno spesso paio di occhiali e poi una cartelletta) “Ve dumandiei perche’ v’ho fetu vegni chi’, doppu tanti anni, e perche’ propriu viatri sei ma, se ghei pensou n’attimu e se quellu che ho sercou de mustrave au liceu u l’e’ serviu a quarcosa, pensu che saiei za’ rescii a rispundive da suli ……..”

S’interrompe volgendo lo sguardo da uno all’altro e ricevendo in cambio solo sguardi dubitativi e di

apprensione.

154 – MARTINO – (Sornione) “Nu? G’avieiva scumissu. Ma ben: pigeive de careghe e metemuse comudi perche’ u porieiva esse anche in discursu lungu….” (Poi, rivolto al suo infermiere) “Loffa, ti nu sta li impalou cumme in stuchefisciu: piggia de atre careghe, sciu!!”

155 – OLAF – (Movendosi verso sinistra) “Olaf, main Got: OLAF!” (Decisamente piu’ seccato)

156 – MARTINO – (Prosegue) “Anche se ormai nu fassu ciu’ scheua d’an toccu, me sun sempre tegnuu infurmou in sce quellu che cumbin-en i mee pulsatri….” (Li indica facendo ruotare la mano)

“….e tanti viaggi m’ha fetu piaxei vegni a savei che tanti de luu een rescii a diventaa qualche d’un in ta vitta….” (Guarda Sergio e Mino) “…..sensa pe questu mettilu in tu breuxu au propriu prosci-

mu…..” (Entra Olaf con le sedie e tutti si accomodano: Sergio e Mino ai due angoli della scrivania

ben sotto lo sguardo del professore che li fissa di nuovo in rapida successione) “Nu l’e’ u vostru caxiu!!” (Spara secco: si ritraggono con espressioni di imbarazzo) “Ma lascemmu perde….Dui anni fa’, subetu doppu che sun anetu in pensciun, Padreterno a m’ha fetu in regallu: questu !!” (Si indica con la mano sana) “Feua in brassu…na gamba….i n’euggiu….in toccu de servellu….” (Si tocca le parti lese) “U ciammen ictus: eu di vive da seppa, nu ciu’ da ommu.” (Li fissa nuovamente tutti, ad uno ad uno, cogliendo i loro sguardi imbarazzati) “Oua, pare che anche l’atru euggiu u stagghe anandu in ficcu: in tu giu de dui anni, o me cangen a cornea o restu bellu orbu….” (Conclude)

157 – SERGIO – (Timidamente) “Professore, ci spiace enormemente per questo ma….noi cosa c’en

triamo !?” (Chiede quasi mormorando)

158 – MARTINO – (Lo guarda sornione) “Gh’intree, o se gh’intree….!!” (Ride di gudto)

159 – PREZIOSA – (E’ seduta alle spalle del marito) “Scusi, Professore, ma….io non capisco”

160 – MARTINO – (Velenosissimo) “Nu preoccupate: nu tie mai capiu guei.” (La stronca: poi) “Viatri sei, seii u meggiu e u pezzu che ho avuu da vostra generasiun de studenti: Mino!” (Si gira verso di lui che trasale) “Pochi cumme ti’ sun steti furbi e cialtruin !! A scheua cumme in ta vitta, tie sempre resciu a pigiate quellu che t’ueivi: onore al merito!!” (Sentenzia)

161 – MINO – (Imbarazzatissimo, tossicchia allentandosi la cravatta) “Gra…grazie, Professore: de-

vo…..prenderlo come un complimento, vero?”

162 – MARTINO – (Scrolla le spalle) “Pigilu in po’ cumme tieu, tantu u nu peisa.” (Poi, rivolto a Sergio) “Sergio!” (Sobbalza anche lui sulla sedia) “Tie sempre avuu in sulu scopu in ta teu vitta: e palanche. Ti sciachiesci u pigheuggiu pe pigiaghe a lendema: pensu che ninte te posse fermaa  da-

vanti an bigiettu da sentu. Ti ueivi fa palanche e ti ghe resciu: onore al merito!”

163 – SERGIO – (Fa’ spallucce) “Bella forza….” (Si limita a commentare)

164 – MARTINO – (Prosegue imperterrito) “Presiusa….” (Lei abbassa gli occhi: vorrebbe sprofon-

dare) “….de numme e de fetu. Tie pescou u pesciu e nu ti l’e ciu’ molou: onore al merito!” (Conclu

de)

165 – PREZIOSA – (Tiene gli occhi bassi) “Che carogna…!!” (Mastica amaro, a mezza voce)

166 – MARTINO – (Deciso) “Marina!” (Lei trasecola) “Tie sempre steta in poo oca, ma nu tie cati-

va: ti, ti t’e feta agancia cumme in te tutte e cose e tie brasou u ganciu pe puia cu scugge. Tranquilla

u l’e’ troppu impegnou a faa palanche pe pensa a de l’atru!”

167 – MARINA – (Fa’ una smorfia di disgusto) “Se lo dice lei…..dall’alto della sua possanza attua-

le….” (Maligna)

168 – MARTINO – (Mordace) “Mi armenu strosciou u sun za’, ti tie ancun a tempu a diventalu” (La fredda) “Pensiteghe in po, eh!” (Poi) “Caterina….” (Lei gli sorride sorniona) “….de ti’ nu so cose pensa: tie sempre steta in misteru e ti l’arestie pe sempre, me sa.”

169 – CATERINA – (Lo guarda interrogativa) “Cioe’ !?”

170 – MARTINO – (Secco) “Se tiu l’e’ o se tiu fee nu l’acapia mai nisciun, ho puia!” (Poi) “Marco !!” (Imperioso)

171 – MARCO – (Balza dalla sedia e si mette sull’attenti) “Comandi!!” (Urla)

172 – MARTINO – (Al volo) “Pagiassu !!” (Marco ha un’espressione di gelo e si rimette a sedere)

“Tie sempre stetu in menefreghista, ma me sa’ che tie capiu tuttu da vitta…..”

173 – MINO – (Infastidito) “Professore, noi abbiamo risposto volentieri al suo appello, ma se ci ha

invitati qui solo per insultarci, allora…..” (Si alza, seguito nel gesto da Preziosa)

174 – MARTINO – (Con decisione) “Ferma! U bellu u vegne oua….” (Li invita a risedersi con un gesto deciso della mano: si risiedono) “Cumpitu in classe: da viatri ho beseugnu de na man….ansi de na cornea. Procureime na cornea da cangiaa a quella guasta che g’ho…..” (Si indica l’occhio sano) “….entru in meize e vediei che ne saiei cuntenti…..” (Fa’ un cenno a Beatrice che comincia a distribuire dei fogli, uno per ciascuno, che prende dalla cartellina che ha in mano) “In ta mee vitta sun resciu a muggia in po de roba: stu chi…..” (Indica il foglio che Beatrice sta’ distribuendo) “….u l’e’ l’aventaiu cumpletu: se rescii in tu scopu, puoi serne sinque cose de quelle che sun scrite chi…..sun e vostre….”

175 – SERGIO – (Stralunato) “Ma …..Professore, non …..”

176 – MARTINO – (Lo interrompe) “In meize, nu in giurnu de ciu’!” (Fa’ un gesto a Olaf che comincia a spostare la sedia) “Tu fratempu, saiei ospiti de ca’ mee: vitto e aloggio! A scignurin-a...”

(Indica Beatrice) “......a ve faia vedde e stansie…..” (Conclude mentre Olaf comincia a spingerlo ver

so l’uscita di destra)

177 – MINO – (Si alza dalla sedia) “Professore, ma lei non puo’ chiederci questo: nessuno di noi e’ medico!!” (Allarga le braccia)

178 – MARTINO – (E’ sull’uscita) “Apuntu !!” (Fa’ un cenno a Olaf che si ferma) “Quande se trat-

ta da salute, mai fiase di meghi: sun troppu onesti pen versu e troppu ladri pe l’atru!” (Poi, a Olaf) “Loffa, remurchia…!” (Indica l’uscita di destra)

179 – OLAF – (Spingendo la carrozzella) “Olaf, her: zempre Olaf…..soltanto Olaf!!!” (Con rasse-

gnazione)

Escono a destra lasciando di stucco tutti. E’ Mino a rompere il ghiaccio.

180 – MINO – (Batte le mani) “Questo e’ pazzo!! Roba da matti….” (Poi, rivolto a Beatrice) “Ma come gli e’ venuta in mente una cosa simile, me lo spiega !?”

181 – BEATRICE – (Allarga le braccia) “Mi spiace, signore: non so’ che dirle. Comunque, se le si-

gnore vogliono seguirmi, mostro loro le stanze: il signor Marco, ovviamente, sara’ ospitato in una singola, come gia’ la signora Caterina. Avro’ cura fra un attimo di mostrargliela. Prego signore….”

(Rivolta a Preziosa e Marina, accennando loro all’uscita sul fondo. Si ferma un attimo) “Temo che il Professore abbia omesso di dirvi una cosa: ognuno di voi, naturalmente e’ libero di rinunciare in

qualsiasi momento e lasciare la casa quando vuole…!” (Con un sorriso di circostanza)

Preziosa e Marina si guardano, poi guardano i due mariti che fanno loro un cenno affermativo anche se alquanto dubbioso: allargano le braccia poi escono sul fondo a destra, seguite da Beatrice. Cateri-

na si alza e si avvia anche lei verso il fondo.

182 – SERGIO – (La ferma) “Caterina….!”

183 – CATERINA – (Si volta sorridendo) “Siiii….!?”

184 – SERGIO – (Al vetriolo) “Puoi sederti: ha detto signore, non bulldog !”

185 – CATERINA – (Il sorriso  gli si spegne) “Scemo!!” (Lo apostrofa uscendo sul fondo da sini-

stra)

186 – MINO – (Sghignazzando a mezza voce) “Non l’hai mai potuta reggere, eh!” (Rivolto a Ser-

gio)

187 – SERGIO – (Serioso) “Perche’ tu, invece….! Chi gli ha messo il rospo nell’ombrello!?” (Chie

de inquisitore)

188 – MINO – (Prorompe in una risata) “Ti ricordi quando l’ha aperto ?” (Chiede ilare)

189 – MARCO – (Che e’ rimasto seduto alla scrivania a scorrere il foglio consegnatogli da Betarice

“Porca vacca !!” (Prorompe di colpo) “Ehi, circo Togni, avete dato un’occhiata al foglio ?”

190 – MINO – (Serio) “Perche’ che c’e’ scritto d’importante?”

191 – MARCO – (Gli allunga il foglio) “Toh, leggi!”

192 – MINO – (Scorre velocemente il foglio) “Vacca boia!!” (Esclama a tutta voce) “Altro che mes

so qualcosa da parte: sto’ furbone e’ ricco a miliardi !!”

193 – SERGIO – (Si avvicina interessato) “Fa’ vedere un po’….” (Scorre il foglio: strabuzza gli oc-

chi) “E’ incredibile…..!!” (Sibila)

194 – MARCO – (Fa’ spallucce) “Altro che non fare miao: era un Ming autentico!!” (Segna il cen-

tro del tavolino) “Ne ha una collezione intera!!!”

195 – MINO – (Dubbioso) “Ma sara’ vero?” (Indica il foglio)

196 – SERGIO – (Risoluto) “Ci vuole poco a scoprirlo: basta dare un’occhiata al tutto!”

197 – MARCO – (Dubbioso anche lui) “Te ne intendi ?”

198 – SERGIO – (Allarga le braccia) “Noooooo…..!!! E’solo il mio mestiere !” (Lo canzona. Poi, dirigendosi verso l’uscita di destra) “Aspettate un attimo: arrivo subito !” (Esce da destra chiaman-

do) “Professore…..Professoooree……!!”

Mino e Sergio rimangono soli in scena, silenziosi per qualche istante.

199 – MARCO – (Rompe il silenzio: allarga le braccia) “E’ una cosa sconcia!!” (Esclama)

200 – MINO – (Non afferra) “Come !?”

201 – MARCO – (Si alza) “Si, che Martino abbia tutta quella roba: e’ una cosa sconcia!!” (Spiega, infervorandosi)

202 – MINO – (Lo guarda male) “A proposito di cose sconce, si puo’ sapere cosa hai combinato a mia moglie? Quando ha saputo che saresti stato qui e’ montata su tutte le furie….!”

203 – MARCO – (Si irrigidisce) “Iooooo….!?!? Ma ni…niente…..!!”

204 – MINO – (Ironico) “Senti, Casanova, niente mi sembra un po’ pochino per una reazione come la sua……!”

205 – MARCO – (Tossicchia nervoso) “Pe perche’…che cosa….ha detto….?” (Sillaba quasi)

206 – MINO – (Fa’ una smorfia ilare) “Tuoni, fulmini e saette…! Che non vuole vederti, ne’ adesso ne mai piu’ !!”

207 – MARCO – (Fa’ spallucce) “Esagerata….per cosi’ poco…” (Si lascia scappare)

208 – MINO – (Gli si spegne il sorriso) “Come sarebbe a dire per cosi’ poco…..!?!?” (Chiede a mu-

so duro)

209 – MARCO – (Si rischiara la voce, imbarazzato) “Maaa….ma niente…..ragazzate….! Dopo tan-

ti anni….non mi ricordo neanche piu’ cos’era successo…..” (Cerca di glissare)

210 – MINO – (Decisamente alterato) “E allora come fai a dire: per cosi’ poco !?!?” (Chiede peren-

torio)

211 – MARCO – (Cerca di svicolare) “Ma immagino…..magari…che so’….una manata nel posto sbagliato……magari per disgrazia, eh…!” (Si affretta a puntualizzare) “….e lei e’ sempre stata cosi

permalosa che…..” (Conclude allargando le braccia e scuotendo la testa)

212 – MINO – (Serio) “Manata!? A mia moglie !?!?” (Chiede stupito)

213 – MARCO – (Gli para una mano davanti) “Manata si, moglie ancora no!!” (Puntualizza deciso)

214 – MINO – (Quasi ciccato) “Come ti sei permesso !? E quando !?!?”

215 – MARCO – (Spazientito) “E che ne so’ piu’ !! Sono passati quasi trent’anni, cribbio!! Magari

intanto che tu ti spupazzavi la Simona Frati nei bagni dei maschietti……” (Lo canzona maligno)

Mino sta’ per reagire malamente ma vengono interrotti dall’ingresso in scena da destra di Sergio che precede Martino e Olaf che spinge la carrozzina. E’ Olaf che sta’ parlando.

216 – OLAF – (Gia’ da fuori scena epoi entrando spingendo la carrozzino) “Nain….nain…nain…!”

(Strepita stizzito) “Se fuhrer dice che ezzere originalen quelli zono originalen, jaaa !?!?”

217 – SERGIO – (Decisamente spazientito) “Senti, bello, il fuhrer, un tempo, diceva anche che la razza ariana avrebbe trionfato, invece ne avete prese un sacco!!” (Ribatte a muso duro)

218 – MARTINO – (Sferzante) “Pecou….” (Sentenzia)

219 – SERGIO – (Incredulo) “Come !?!?”

220 – MARTINO – (Con naturalezza) “E sci, perche’ poi, invece, ti veddi cose gh’e’ sciortiu !!” (Lo indica con la mano, ridendo sarcastico)

221 – SERGIO – (Toccato, tossicchia leggermente) “Cio’ non toglie….” (Riprende con toni piu’ smorzati) “…che noi si abbia il diritto di verificare….”

222 – MARTINO – (Deciso) “Verifichiei….quande saia’ un mumentu. Pe oua, accuntenteive du pa-

pe’ !” (Rivolto a Olaf) “Loffa, remurchia !!” (Gli indica l’uscita a destra)

223 – OLAF – (Scatta battendo i tacchi come un soldato) “Jahwull!!” (Tuona impettito, facendoli trasalire e partendo a destra per uscire di scena con la carrozzina)

Restano un momento in silenzio: Sergio passeggia nervoso, reggendosi il mento con una mano, gli altri hanno lo sguardo fisso nel vuoto.

224 – SERGIO – (In ambasce) “Eppure… ci dev’essere un altro modo per…..saperne di piu’!”

225 – MARCO – (Con lo sguardo fisso nel vuoto) “Si che c’e’….” (Monocorde)

226 – MINO e SERGIO – (Contemporaneamente) “Eeehhh …..!?!?!?”

227 – MARCO – (Sornione) “Vi fidate di me !?!?” (A mezza voce)

228 – MINO e SERGIO – (Ancora insieme) “No!!”

229 – MARCO – (Fa’ spallucce) “Peggio per voi.” (Si alza) “Io vado a prendere un po’ d’aria: e’ quasi ora di cena e sto’ morendo di fame….” (Esce da sinistra)

Mino e Sergio rimangono qualche istante fermi a controscena, perplessi: si scambiano uno sguardo,

poi partono contemporaneamente uscendo anche loro da sinistra, rincorrendo Marco

230 – MINO e SERGIO – (Escono da sinistra a passo spedito) “Marcooooo ….!!!” (Contemporanea

mente)

La scena resta vuota per alcuni secondi, poi dal fondo fanno la loro ricomparsa in scena Marina e Preziosa accompagnate da Beatrice.

231 – BEATRICE – (Defilandosi verso destra mentre Marina e Preziosa avanzano verso centro sce-

na) “Il bagno e’ in fondo al corridoio. Come avete visto, ogni camera e’ provvista dei servizi essen-

ziali corredati con set per la cura dei denti, sapone e asciugamani.”

232 – MARINA – (Interdetta) “Sssi…non male….un po’ spartane, pero’”

233 – PREZIOSA – (Caustica) “Spartane !? Una cella di Regina Coeli e’ piu’ confortevole…”

234 – BEATRICE – (Pacata) “Il Professore non ha mai avuto grandi esigenze, e tutta la casa e’ arre

data secondo il suo stile di vita: con semplicita’ e modestia.”

235 – PREZIOSA – (Irritata) “Semplicita’ un corno! Dal foglio che ci ha dato non pare proprio che abbia condotto una vita di miseria..!!”

236 – BEATRICE – (Fa’ spallucce) “Ognuno ha il suo metro di giudizio per le cose materiali della vita: evidentemente il suo e quello del Professore sono discordanti fra di loro….” (Commenta rivol-

ta a Preziosa. Poi) “Ora, se volete scusarmi, avrei alcune cose da fare. La cena sara’ servita fra circa un’ora: ci vediamo a tavola!” (Esce da sinistra con un sorriso di circostanza)

Preziosa e Marina restano sole in scena: girovagano silenziose per qualche istante, poi si siedono.

E’ Marina a rompere il silenzio

237 – MARINA – (Fa’ una faccia stupita) “Pero’, che strana storia questa…..”

238 – PREZIOSA – (Fa’ una smorfia) “Per me, se Mino e’ furbo, domani mattina facciamo armi e bagagli e salutiamo la compagnia….!”

C’e’ ancora un attimo di silenzio. Poi

239 – MARINA – (Con aria interrogativa) “A proposito di strane storie…..Marco De Maria…..”

240 – PREZIOSA – (Sobbalza sulla sedia) “Che c’entra, lui !?!?”

241 – MARINA – (Prosegue) “Si puo’ sapere cosa ti ha fatto? Prima, quando hai saputo che era uno degli invitati, per poco non ti viene un tracollo !”

242 – PREZIOSA – (Sulle sue) “Miii….e’ antipatico, ecco tutto.” (Taglia corto)

243 – MARINA – (Non ci crede) “Anche parecchio, direi! Beh, se io dovessi reagire cosi’ nei con-

fronti di tutti quelli che mi sono antipatici, starei fresca !!” (Ride)

244 – PREZIOSA – (Fa’ spallucce) “Pensa un po’ quello che vuoi, per me…..” (Poi, di rimando) “Del resto, anche tu non e’ che hai reagito tanto bene….”

245 – MARINA – (E’ punta sul vivo) “Per me’ e’ div…..” (Si blocca: non vuole dire troppo) “…..e’ storia vecchia: ragazzate, roba di scuola….!” (Si affretta a puntualizzare)

246 – PREZIOSA – (Coglie la palla al balzo) “Anche per me’!” (Fa’ una breve pausa, poi) “Maa….

E’ tanto che non abita piu’ a Genova, vero ?”

247 – MARINA – (Sobbalza) “Che sappia io, non se n’e’ mai andato….” (Si morde le labbra, come chi si accorge di aver fatto una gaffe)

248 – PREZIOSA – (Sorniona) “Non ha detto….prima….che abita a Urbe?”

249 – MARINA – (Presa in contropiede) “Nooo…..!! Cioe’ siii….ci lavora !!” (S’illumina)

250 – PREZIOSA – (Di getto) “Ma se lavora in posta a Brignole !!” (E’ lei ora a mordersi le labbra)

251 – MARINA – (Si alza di scatto) “E tu come fai a saperlo !?”

252 – PREZIOSA – (Cerca di rimediare) “Per puro caso, sai….per puro caso….” (Deglutisce pesan

temente, poi) “Me lo ha detto la Ssssss……” (Non sa’ cosa dire) “Simona Frati, si. L’ho incontrata per caso l’anno scorso…..in stazione…..a Milano…..” (Si violenta i capelli) “Sai, io abito a Milano e….”

253 – MARINA – (Come folgorata) “Milano!?!? Lui ci va’ spesso a Milano !!” (Fra se’, ad alta vo-

ce)

254 – PREZIOSA – (Assume un’espressione inquisitrice) “E tu come fai a saperlo….??” (Sibila quasi sillabando le parole)

255 – MARINA – (Si scuote, capisce di essersi tradita, cerca di porre rimedio) “Lo ha detto anche a me la Simona Frati…….” (Trascina il nome dell’ex compagna cercando lo sguardo di Preziosa, ora torvo come il suo)

Vengono interrotte dall’ingresso in scena da sinistra, alle loro spalle, di Marco e Beatrice: la tiene sottobraccio e le parla con aria ruffiana, mentre lei, timidamente, si schernisce.

256 – MARCO – (Entra a braccetto di Beatrice) “Ma dai, non mi dirai che ci vivi bene in questa spe

ce di museo delle cere…..” (Le bisbiglia quasi, avvicinandosi pericolosamente al suo orecchio)

257 – BEATRICE – (Si schernisce, cercando di ritrarsi) “Nooo…ma su….non e’ che si stia poi cosi’ male…..” (Vede Marina e Preziosa: si sgancia dal braccio di Marco e cerca di ridarsi  un conte

gno) “Signore, buonasera …!” (Saluta a voce piu’ alta del normale) “Scusate, vado a vedere per la cena…..” (Cerca di defilarsi da destra)

Marina e Preziosa scattano all’istante verso di loro.

258 – MARINA – (Si frappone a Beatrice, bloccandone il tentativo di fuga) “Marco….!!” (Si rivol-

ge contemporaneamente a De Maria) “Allora….dopo tanto tempo che non ci si vede, non hai pro-

prio NULLA …..” (Sottolinea la parola) “……..da raccontarci !?!?”

259 – PREZIOSA – (Si piazza davanti a marco, braccia conserte) “Nulla ? A nessuno ? Neanche a me !?” (Chiede inquisitrice, a muso duro)

260 – MARCO – (Al colmo dell’imbarazzo, rivolto a Preziosa) “Ma tu….non avevi detto….che non volevi vedermi…ne ora…..ne mai piu’, no….” (Fa’ cenno di diniego col dito: Preziosa rispon-

de con un grugnito. Lui allarga le braccia, poi, rassegnato) “Ha gia’ cambiato idea….!!”

261 – MARINA – (Lo guarda feroce) “Non mi pare che sia l’unica: anche tu, a quanto abbiamo vis-

to, fai presto a cambiare idea !!” (Gli grugnisce quasi in faccia)

262 – BEATRICE – (Cerca di salvare la situazione) “Signore, scusate….c’e’ stato un equivoco !!”

(Spiega rivolto a Preziosa e Marina) “Stavamo solo discutendo sul tipo di vita che si fa’ da queste parti…..”

263 – PREZIOSA – (Acidissima) “Ma certo! Dandovi gia’ del tu come vecchi amici e flirtando sottobraccio…..!!”

264 – BEATRICE – (In imbarazzo) “Ma no….ma no…..! E’ il signor De Maria che….” (Quasi si

giustifica: poi, di colpo) “Scusate: va bene che siete vecchi amici, ma Marco e’ signorino e libero, se non sbaglio: anche se stesse corteggiandomi non penso che avreste il diritto di…..” (Protesta un po’ risentita)

265 – MARINA e PREZIOSA – (Si scambiano uno sguardo feroce) “Lo abbiamo !!” (Tuonano contemporaneamente al suo indirizzo e folgorando poi Marco con gli occhi)

266 – BEATRICE – (Sussulta sorpresa) “Ah!” (Riesce solo ad esclamare: guarda prima le due don-

ne, poi Marco e..) “Ma allora…..” (Indica tutti e tre’ facendo roteare un dito) “….siete piu’ che ami-

ci…..” (Azzarda prudente ma decisa)

267 – MARCO – (Scatta verso di lei, prendendole una mano) “Noooo….ma per caritaaaa’…..!!!”

Beatrice, ma cos’hai capito !?” (La guarda con sguardo volutamente esterrefatto) “Loro due !?!? Ma

Sono le mogli di due carissimi amici! No mi permetterei MAI di infangare un’amicizia….” (Con en

fasi) “……per un capriccio….!”

268 – PREZIOSA – (Se lo ritrova a fianco) “Giuda!!” (Sibila, affibbiandole un pestone terribile su un piede)

269 – MARCO – (Salta come un grillo) “Ahiahaa !!” (Urla prendendosi il piede)

270 – MARINA –(Rivolgendosi a Beatrice) “Non si preoccupi, signorina: sono storie vecchie, dei tempi della scuola che pero’…..” (Guarda malissimo Marco che continua a contorcersi) “……la-

sciano il segno !!”

271 – BEATRICE – (Guarda Marco dolorante) “Vedo!” (Sentenzia) “Comunque…..” (Riprende) “Le signore stiano tranquille: non intendo MINIMAMENTE ….” (Rafforza la parola) “ …..interferi

re nei loro rapporti personali col signor De Maria”

272 – MARCO – (Si intromette) “Ma su’, Beatrice: te lo ha detto, Marina! Sono solo vecchie storie di scuola, cose senza importanza, senza significato!” (Cerca di salvare il salvabile: poi) “Marina, ol-

tre che una simpatica amicizia, per me’ non ha mai rappresentato niente….!!” (Butta li cercando di essere il piu’ convincente possibile)

273 – MARINA – (Perde il controllo) “Maiale !!!” (Urla con quanto fiato ha in corpo rifilandogli un sonoro sganassone)

274 – MARCO – (Prende in pieno la sberla) “Ahia !!” (Riurla trafelato) “Ma porca vacca….miseria

…..maledetta…..!!!” (Smoccola a mezza voce, alternandosi a massaggiare piede e viso e sedendosi accanto al tavolino)

Le due donne muovono verso di lui, sotto lo sguardo severo di Beatrice che li osserva a braccia incrociate, ma vengono interrotte dalla voce di Mino e Sergio che rientrano da sinistra cercando Marco.

275 – MINO e SERGIO – (Da fuori scena, insieme) “Marcoooo…..!!”

Marina e Preziosa si fermano: si scambiano uno sguardo di intesa e poi muovono verso il fondo. Si fermano un attimo, rivolgendosi a Marco

276 – MARINA – (Furibonda) “Con te facciamo i conti dopo !!”

277 – PREZIOSA – (Scurissima) “E tranquillo che ti portiamo il saldo!!”

Riprendono verso il fondo: incrociano Beatrice e Marina si ferma mentre Preziosa si defila sul fondo a destra

278 – MARINA – (A preziosa) “Occhio, signorina: quello e’ un gran serpente !!” (Indica Marco: fa’ un gesto di intesa ed esce a sua volta dal fondo a destra)

Beatrice rimane un attimo ferma, poi fa’ spallucce e muove verso l’uscita di sinistra. Marco si alza di scatto e la ferma.

279 – MARCO – (Prende Beatrice per un braccio) “Beatrice! Spero che avrai capito che si tratta so-

lo di gelosia pregressa …..” (Fa’ una breve pausa) “Probabilmente per non essere state scelte!” (Conclude con ovvieta’, pavoneggiandosi leggermente) “Voglio sperare che il nostro appuntamento

….dopo cena ….. nella tua dependance…. Non sia svanito per cosi’ poco….!!” (Chiede con aria ruf

fiana)

280 – BEATRICE – (Si stacca da lui) “Ma no, figurati! Vieni, vieni pure! Saro’ molto contenta di presentarti il mio cane…..” (Con voce tranquilla: poi, decisa) “E’ un rottweiller: ed e’ terribilmente

geloso !!” (Sentenzia uscendo piccata da sinistra. Sull’uscita incontra Mino e Sergio che stanno rien

trando in scena) “Buona sera, signori: se cercate il Signor De Maria, vi stava aspettando qui !” (Indi

ca Marco subito dietro di lei: i due fanno un breve cenno di ringraziamento. Si muove per uscire, poi si ferma nuovamente) “Scusate signori….” (Rivolta a Mino e Sergio) “Quando entrate, prestate

attenzione alla testa: le porte, non sono molto alte !” (La guardano allibiti: lei accenna un sorriso ed esce a sinistra)

Sergio e Mino si guardano interdetti: fanno spallucce e poi muovono decisi verso Marco, ancora seduto accanto al tavolino.

281 – MINO – (Un po’ seccato) “Marco, accidenti a te’, ma dove ti eri cacciato ?”

282 – MARCO – (Decisamente contrariato) “Sono andato a caccia !” (Ringhia clownesco)

283 – SERGIO – (Non capisce) “A caccia !?!? E di che’ !?” (Chiede sorpreso)

284 – MARCO -  (Infastidito) “Di pollastre !” (Spara acre)

285 – SERGIO – (Ilare) “Tse’…..e ne hai prese ?”

286 – MINO – (Pungente) “Da come si massaggia, direi proprio di si’!!” (Lo canzona indicandolo con la mano)

287 – MARCO – (Si alza) “Meglio qualche incidente ogni tanto che il digiuno perenne !” (Senten-

zia con aria truce verso Mino. Fa’ per avviarsi al centro)

288 – MINO – (Lo ferma) “Aspetta un po’ : di che idea parlavi prima di sparire nel nulla ?”

289 – MARCO – (Lo guarda serio, poi) “Vi fidate di me ??” (Sibila a mezza voce passando con lo sguardo da uno all’altro)

Mino e Sergio si guardano esitanti, poi, allargando le braccia:

290 – MINO e SERGIO – (Insieme) “Siiiii……!!” (Sospirano dolenti)

291 – MARCO – (Si allarga in un sorriso) “Bene: venite con me, allora!” (Indica l’uscita centrale: spariscono entrambi dal fondo a sinistra)

La scena resta vuota per diversi attimi, poi, piano piano, dall’uscita sul fondo fa’ capolino Caterina:

avanza con circospezione, movendo verso il tavolino dopo essersi accertata accuratamente che la strada sia libera.

292 – CATERINA – (Avanza verso il tavolino) “Hai capito !” (Si siede accanto al tavolino) “Bel serpente che e’ rimasto il buon Marco! Mica una: tutte e due, e magari…..contemporaneamente!!

Alla faccia dello zabaione!” (Commenta acida fra se’)

Passa ancora qualche secondo, poi, dal fondo, fanno il loro ingresso in scena Marco, Sergio e Mino:

discutono tra loro.

293 – SERGIO – (Perplesso) “Ma sei sicuro che possa funzionare)

294 – MARCO – (Sicuro) “Gia’ collaudato: tranquillo !!” (Sentenzia deciso)

295 – MINO – (Vedendo Sergio ancora titubante) “Figurati….!!” (Rivolto a Mino) “Questo a scuo-

la se l’e’ ripassate tutte: penso che Marina e Preziosa siano le uniche due a essersi salvate !!” (Ride divertito)

296 – CATERINA – (Ha ascoltato tutto suo malgrado) “Eeeuuuhhhh!!!!” (Sghignazza divertita)

I tre’ la notano, si guardano scambiandosi sguardi schifati, non la considerano)

297 – SERGIO – (Prosegue la discussione) “Ma la cornea come gliela procuriamo a quello?”

(Chiede indicando a sinistra)

298 – CATERINA – (Seriosa) “Semplice, basta che vi guardiate in testa !!” (Sentenzia ilare voltan-

dosi verso Mino e Sergio e indicandoli con un dito)

299 – MINO – (Si gira di scatto verso di lei) “In testa….la cornea !?!?” (Chiede stupito)

300 – CATERINA – (Fa’ la finta tonta) “Uh, scusa: avevo capito CORNA!!” (Rimarca la parola al-

zando la voce e scoppiando poi a ridere divertita)

301 – MINO – (La manda a quel paese con un gesto nervoso della mano: poi, rivolto a Sergio) “Semplice: la troviamo su internet !!”

302 – MARCO – (Lo guarda interdetto) “Su internet !?” (Chiede stupito)

303 – MINO – (Deciso) “Ma certo! Io ci lavoro tutti i giorni: e’ facile, semplice e ci trovi di tutto! Basta digitare, e…….”

304 – MARCO – (Scettico) “E cosa digiti, www-occhio orbo punto com…..!?!?” (Chiede canzonan

dolo)

305 – MINO – (Risentito) “Senti bello, io dirigo un’azienda con seicento dipendenti che ha filiali ovunque, non timbro lettere dietro a uno sportello: se permetti, e’ il mio pane !” (Ribatte seccato, poi)“Tu, piuttosto…..vedi di coltivarti bene quel fiorellino di segretaria e di farci arrivare al forzie

re, eh!”

306 – MARCO – (Scrolla le spalle) “Consideratelo fatto: il tempo di mangiar cena e……”

E’ interrotto dall’ingresso in scena di Beatrice da destra.

307 – BEATRICE – (Entrando da destra) “Scusate, signori: la cena e’ servita.” (Poi, rivolta a Mino e Sergio) “Le signore stanno gia’ attendendo in sala da pranzo…” (Fa’ loro cenno verso l’uscita di destra)

308 – MINO – (Avviandosi a destra) “Oh, bene! Ho giusto fame….”

309 – SERGIO – (Lo segue) “Accidenti, io ho lo stomaco che sembra una calza!”

310 – MARCO – (Si avvia anch’egli) “Pancia mia, fatti capanna !!”

311 – CATERINA – (Aspetta che Marco sia sull’uscita, poi) “Marco !!” (Lo chiama)

312 – MARCO – (Si ferma) “Sii ….!?” (si gira verso si lei)

313 – CATERINA – (Decisa) “Da quant’e’ che ti spupazzi le mogli dei tuoi ex compagni di scuola !?” (Spara a tutta voce)

314 – MARCO – (Trasale tornando indietro a tutta velocita’) “Sssssccccttt…..zitta! Mi vuoi rovina-

re !?!?” (Chiede trafelato a mezza voce)

315 – CATERINA – (Fa’ spallucce) “Perche? Non lo sei gia’ abbastanza di tuo…!?”

316 – MARCO – (A muso duro) “Senti, trogolo, vedi di non fare bischerate senno’ ti faccio tutto quello che di brutto avrei voluto farti a scuola e non sono mai riuscito a farti !” (La minaccia a denti

stretti)

317 – CATERINA – (Non lo prende sul serio) “Che cosa, mi rubi le caramelle !?” (Chiede sorniona

318 – MARCO – (Si smonta) “Caterina…….” (Sbuffa grattandosi la testa: poi si siede vicino a lei)

“Non vorrai davvero farmi del male, spero……” (Chiede con tono contrito)

319 – CATERINA – (Fa’ spallucce) “Non dipende da me……!” (Butta li’)

320 – MARCO – (Perde la pazienza) “Ma porca miseriaccia, vacca, boia!!” (Smoccola pesantemen-

te) “Con tutte le ex compagne di scuola che ho avuto, proprio queste due doveva invitare quel tangh

ro di Martino! Accidenti a me, porca vaca !!!”

321 – CATERINA – (Con noncuranza) “Marco, chi non si incontra sono le montagne…..!” (Senten

zia)

322 – MARCO – (Sempre alterato) “Le montagne un corno!! Questa si chiama jella!!”

323 – CATERINA – (Seria) “Spesso siamo noi a crearci la nostra jella e la nostra fortuna….”

324 – MARCO – (Non ci sta’) “Ma vai via! Certo, tu non hai problemi: difficile rincontrare due yeti !” (Spara con rabbia, poi) “E poi e’ roba vecchia, storie gia’ finite da un pezzo!” (Prova a giustificar

si)

325 – CATERINA – (Pungente) “Ma di cui a quanto pare e’ meglio che nessuna delle due sappia dell’altra…..”

326 – MARCO – (Scatta piccato) “Ovvio, sono praticamente contemporanee !!”

327 – CATERINA – (Sempre piu’ decisa) “E delle quali, ovviamente non devono sapere nemmeno i relativi mariti…..!”

328 – MARCO – (Trasale) “Caterina……ti prego …..!!” (La implora con un filo di voce)

329 – CATERINA – (Fa’ una breve pausa, poi) “Beh…..” (Scrolla le spalle) “Non e’ che me ne ver

rebbe in tasca molto….” (Butta li’ quasi per caso: la faccia di Marco si allarga in un sorriso) “O For

se…..” (Il sorriso di Marco si spegne) “……forse qualcosa me ne puo’ venire, invece!”

330 – MARCO – (Di nuovo in ambasce) “Eeeeehh….!?! Che cosa, poi…..???”

331 – CATERINA – (Si fa’ pensosa) “Io faccio la sarta: non ho molta dimestichezza con cornee, occhi e simili……” (Lo guarda dritto negli occhi) “Facciamo un patto: chiunque di voi risolve il problema del vecchiazzo….” (Indica l’uscita a sinistra) “…..meta’ di quello che si becca e’ mio!”

332 – MARCO – (Salta sulla sedia) “Di, sei matta !?!?” (Urla quasi) “Se ci riesco io, va bene…..

ma gli altri…..come faccio a…..” (Gesticola nervoso)

333 – CATERINA – (Non si scompone) “Vedi tu. In fondo, siamo stati compagni di scuola: abbia-

mo condiviso Martino, avete condiviso le corna, mi sembra giusto condividere anche questo, no?”

(Chiede sorridendo beffarda)

334 – MARCO – (In panico) “Caterina, non puoi farmi questo: E’ UN RICATTO!!” (Sottolinea le parole alzando il tono della voce)

335 – CATERINA – (Beffarda) “Davvero? Pensavo si chiamasse contratto d’affari…”

336 – MARCO – (Ingoiato) “Sei un serpente….sei una……”

E’ interrotto dall’ingresso in scena di Beatrice da destra

337 – BEATRICE – (Fa’ capolino da destra) “Scusate, signori: la cena e’ in tavola! Stiamo mancate

solo voi !” (Fa’ sottolinea con cortese decisione)

338 – MARCO – (Si gira in malo modo) “Sai a me che me ne puo’ fregare se a quel tanghero gli si fredda la cena !? Io non……”

E’ interrotto da Martino che, non visto, ha fatto il suo ingresso in scena da sinistra, sospinto dal fede

le Olaf

339 – MARTINO – (Sarcastico) “Perche’, nu tie famme !?”

340 – MARCO – (Si gira di scatto) “Ahh….! (Sorpreso: poi) “Nnnno….e’ che….avrei un po’ di bruciore di stomaco…..” (Prova a scusarsi)

341 – MARTINO – (Con ovvieta’) “O tie mangiou da rumenta o tie colou in baggiu !!” (Sentenzia beffardo, lasciandolo di stucco)

342 – BEATRICE – (Li sollecita nuovamente) “Cortesemente, vogliamo accomodarci !?”

Marco non sa’ cosa  ribattere: gesticola per qualche istante, poi apre le braccia, alza gli occhi al cie-

lo e si avvia con passo spedito smoccolando rassegnato. Caterina si alza con calma, rivolgendo uno sguardo beffardo verso la platea prima di uscire a passo lento da destra seguita da Beatrice. In scena

restano Martino, sulla sua carrozzina, e Olaf, in piedi dietro di lui.

343 – OLAF – (Tendendosi leggermente verso Martino) “Strano, main herr, che uomo giofane e pie

no di ennercia come lui non ha appetito…..” (A mezza voce)

344 – MARTINO – (Beffardo) “Me sa’ che invece u n’ha troppu e che gh’e’ vegnu-u ma de steumegu perche’ u nu sou peu leva tuttu !!” (Sentenzia)

345 – OLAF – (Si tira indietro sorpreso) “Tu tire, mein herr….!?” (Chiede sorpreso)

346 – MARTINO – (Amletico) “Mah! Staiemu a vedde….Pe oua, anemmu a levase u nostru: Loffa,

remurchia!” (Indica l’uscita di destra)

347 – OLAF – (Scatta sull’attenti battendo i tacchi) “Jahwull !!” (Urla, avviando la carrozzino ed uscendo a destra)

S  I  P  A  R  I  O  -

 

 


                                        SECONDO ATTO

La scena e’ rimasta praticamente la stessa: ci sono le sedie sparse in giro e, sul tavolinetto, e’ ricom-

parso il fatidico vaso sedicente Ming.  Preziosa e’ seduta d’angolo alla scrivania con davanti un computer portatile sul quale sta’ trafficando, Mino passeggia lentamente davanti al tavolino, Sergio e’ seduto alla scrivania di rimpetto al posto del Professore, Marina e’ seduta sul fondo, Marco vici-

no al tavolino. E’ evidente, pero’, che e’ passato del tempo.

1 – MARCO – (Scettico) “Ma siamo sicuri che ‘sto coso funzioni ?” (Chiede a Mino, indicando il computer)

2 – MINO – (Sbuffa nervosamente) “Insomma, Marco….lo vuoi capire o no che ci lavoro da una vi

ta con risultati straordinari ?”

3 – SERGIO – (Velenoso) “E allora mi spieghi perche’ in tre’ settimane non siamo ancora riusciti a cavare un ragno dal buco !?” (Chiede agitato)

4 – MINO – (Con ovvieta’) “Evidentemente perche’ cio’ che cerchiamo non e’ disponibile!” (Sentenzia)

5 – MARCO – (Beffardo) “Oppure chi ti ha venduto quel coso……” (Indica il computer) “….ti ha rifilato una bufala!!” (Sogghigna)

6 – MINO – (Spazientito) “Insomma……” (Si rivolge alla moglie) “Preziosa, hai in memoria i dati della ricerca di merchandaising ?” (Chiede indispettito)

7 – PREZIOSA – (Interdetta) “Eeeee….si, certo!”

8 – MINO – (Professionale) “Puoi prendere l’agenda ?”

9 – PREZIOSA – (Armeggia qualche istante) “Visualizzata !” (Conferma poi a Mino, anche lei con fare professionale)

10 – MINO – (Soddisfatto) “Bene! Dove eravamo rimasti ?”

11 – PREZIOSA – (Prontissima) “Lettera B: ditta Bugatto di Carpi, Modena.”

12 – MINO – (Perentorio) “E-mail: Pregiatissimi signori………” (Comincia a dettare) “siamo a scri

vervi per annunciarvi la richiesta di adesione al piano di factoring proposto dalla scrivente azienda nel merceologico da voi trattato, invitandovi al breefing che si terra mercoledi’ 13 c.m. presso l’Hotel Ergife di Roma, durante il quale verra’ esposto il business playning ipotizzato dal nostro ufficio marketing. Certi di una vostra adesione, inviamo i nostri migliori saluti, eccetera, eccetera…..”

13 – MARCO – (Lo ha seguito attonito) “Una cosa l’ho capita bene…..” (Fra se, ad alta voce)

14 – MINO – (Lo guarda interdetto) “Sarebbe…..?”

15 – MARCO – (Ilare) “Eccetera, eccetera……!!”

16 – MINO – (Fa’ un gestaccio con una mano) “Uuuff…..figuriamoci!”

17 – PREZIOSA – (Rivolta a Mino) “Arrivato!” (Conferma)

18 – MINO – (Rivolto agli altri) “Visto !? Semplicissimo” (Poi, a Marco) “Convinto ?” (Chiede con un sorriso soddisfatto)

Marco scrolla le spalle: si sente il bip del computer che annuncia la risposta

19 – MINO – (Tronfio) “Ed ecco la risposta: in tempo reale!” (Poi, rivolto alla moglie) “Cosa dico-

no ?” (Chiede con finta distrazione)

20 – PREZIOSA – (Con un filo di voce) “Mo va’ a cagher…..” (Sibila appena)

C’e’ un moto di ilarita’ fra tutti i presenti: Mino tossicchia leggermente, imbarazzato, poi

21 – MINO – (In serio imbarazzo) “Beh…..a volte….il livello culturale di chi si contatta….non e’ dei piu’ eccelsi….” (Si giustifica. Poi, riprendendo un contegno) “Comunque, abbiamo visto tutti che funziona!” (Sentenzia deciso)

22 – MARCO – (Seccato) “Certo! Peccato che in tre’ settimane non siamo ancora riusciti a cavare un ragno dal buco !!” (Ribadisce in tono farsesco, scimmiottando Sergio)

23 – MINO – (Alterato) “Si’, perche’ voi, con il vostro sistema, siete riusciti a concludere qualcosa, eh!!” (Sbotta)

24 – PREZIOSA – (Decisamente seccata) “E dategli tempo, che diamine !”

25 – SERGIO – (Imbufalito) “Ma e’ proprio quello che ci manca, perdiana !!”

26 – MARINA – (Fa’ spallucce) “Sara’! Io, comunque, ricomincio a fare il giro degli Ospedali.” (Sentenzia decisa movendosi verso l’uscita di destra)

27 – SERGIO – (Rivolto alla moglie) “Aspetta, vengo anch’io…..” (Esce a sua volta da sinistra sotto lo sguardo di Mino che li guarda attonito)

28 – MINO – (Non sa’ come fermarli) “Ma no, aspettate: e’ solo questione di un pio di giorni, ve-

drete…….!!!” (Schizza verso l’uscita di sinistra: si ferma un attimo e , rivolto alla moglie) “Acci-

denti a te, non avevi altra ditta da scegliere !!!” (Impreca uscendo da sinistra)

29 – PREZIOSA – (Scrolla le spalle) “E che ne so’ io! Mica le conosco le tue ditte!!” (Sbotta. Poi, u

scito il marito, il suo sguardo si sposta su Marco) “A proposito di conoscenze, io e te dobbiamo pro-

prio fare quattro chiacchiere !” (Si alza andando verso di lui con le mani sui fianchi)

30 – MARCO – (Si sente preso in castagna: deglutisce pesantemente) “Aaaaa…..a che proposito, scusa !?” (Tenta di glissare)

31 – PREZIOSA – (E’ ormai davanti a lui: lo squadra con occhi di fuoco) “Marina !!” (Ringhia)

32 – MARCO – (In serio imbarazzo) “Eeeeeeeee…….allora ??” (Deglutisce ancora fingendo dispe-

ratamente di non capire)

33 – PREZIOSA – (Glaciale) “Quando…..come….dove…..perche!” (Sibila)

34 – MARCO – (Non sa’ come uscirne) “Ma io…..non capisco! Non so’ che dire !” (Cerca ancora di glissare)

Da fuori, a destra, si sentono le voci di Mino e Sergio che discutono animatamente. Preziosa sta’ per

scagliarsi su Marco, ma la voce di Mino che la chiama da fuori scena la distoglie.

35 – MINO – (da fuori scena, a destra) “Preziosa….Preziosaaaa…..!!!!” (A tutta voce)

36 – PREZIOSA – (Si blocca, sbuffa seccata) “Ma cosa vuole ancora!!” (Smoccola a mezza voce. Poi, a tutta voce) “Arrivo !!” (Si muove verso sinistra sotto lo sguardo furtivo e speranzoso di Marco, si ferma un attimo, lo guarda con sguardo feroce) “Tu……” (Lo indica) “…..non ci sperare:

non la passi liscia !!” (Sibila ancora, uscendo poi da sinistra)

37 – MARCO – (Sbuffa con un moto di liberazione) “Uffaaaaa!!! Accidenti, se e’ nera.” (Rimane un attimo pensieroso) “Boh, qualcosa sara’! Comunque, intanto che loro fanno la caccia alla cornea, io vedro’ di fare la caccia a Beatrice che e’ meglio, eh!” (Sorride sornione, uscendo anche lui da destra)

Per qualche attimo la scena rimane vuota, poi, dal fondo, a sinistra, fa’ capolino Caterina.

38 – CATERINA – (Fa’ capolino dal fondo a sinistra, si guarda in giro con circospezione, poi, furti-

va, si avvicina alla scrivania dove e’ rimasto attivo il computer di Preziosa) “Ahaaaha….Bingo!” (Commenta fra se’ a mezza voce: si siede, comincia ad armeggiare) “Vediamo….vediamo….vedia-

mo……ecco: Finlandia !” (Commenta ancora) “Helsinky: no, troppo semplice. Lathi….e che posto e’, chi lo conosce !? Tampere: si, va bene! Dunque: Clinica Universitaria dei Trapianti: tombola!!”

(Sbotta trionfante. Poi..) “Ora vediamo questo: nome articolo……perfetto! Quantita’: uno. Indirizzo

…….” (Si ferma un attimo) “Questo!!” (Ghigna) “Invio……mandato!!” (Si rilassa soddisfatta sulla sedia) “Perfetto: semplicemente perfetto! E adesso, aspettiamo la risposta…..!!” (Ride beffarda, alzandosi ed uscendo nuovamente dal fondo a sinistra) “Adesso, e’ meglio sparire: non si sa’ mai!”

(Si ferma un attimo) “Mi sa che il bello viene adesso!” (Commenta fra se’: esce dal fondo a sinistra con un ghigno sardonico)

La scena resta vuota per alcuni istanti, poi, da sinistra, entrano Marco e Marina: discutono animata-

mente.

39 – MARINA – (Imbestialita) “Sei un vigliacco, sei una carogna!! Mi hai preso in giro, ecco la ve-

rita!!!” (Grida a tutta voce)

40 – MARCO – (Arranca disperatamente dietro di lei) “Ma no, ma nooo….cos’hai capito! Io ho sempre sognato solo te, fin dai tempi della scuola: giuro !!” (Cerca di rabbonirla)

41 – MARINA – (Furibonda) “Senti un po’……” (Si ferma di scatto) “…..ma a chi vuoi darla a be-

re, eh!? Hai sempre sfarfallato da una all’altra fin dai tempi della scuola, altro che storie !! E hai lan

ciato l’amo anche con me, nonostante sapessi benissimo che ero gia’ sposata e per di piu’ con Ser-

gio, verme!!”

42 – MARCO – (Si finge leggermente risentito) “Se e’ per questo, non mi pare ti sia spiaciuto mol-

to abboccare!” (Commenta)

43 – MARINA – (Sempre piu’ agitata) “E ti credo! Col marito che ho e con quello che mi hai pro-

messo……sono stata stupida, hai ragione, ma ora…….” (Fa’ per scagliarsi su di lui ma Marco la fer

ma)

44 – MARCO – (La ferma tendendo la mano aperta) “No, aspetta: perche’ non mi vuoi credere? Sei

ingiusta, lo sai ?” (Si fa’ mellifluo) “E pensare che….ti avevo preso un regalino…..proprio per dimo

strarti tutto il mio amore…..” (Si mette una mano in tasca e le porge una scatoletta) “Ecco, guarda. Tieni!”

45 – MARINA – (Esitante: tende e ritrae la mano un paio di volte. Poi si decide e prende la scatola in modo quasi furtivo) “Grazie….” (Sibila appena)

46 – MARCO – (S’illumina in un sorriso) “Aprila…..!!” (La sollecita)

47 – MARINA – (La apre titubante: s’illumina) “Oddio…..e’ fantastico!! L’ho sempre sognato!!!”

48 – MARCO – (Parte all’attacco) “Vedi? Lo sapevo da sempre che lo desideravi. E poi tu dici che non ti amo, non ti conosco…..”

49 – MARINA – (Si scioglie) “Oh , Marco….!” (Fa’ per protendersi verso di lui, poi si blocca) “Ma

allora, Preziosa !?!?” (Con espressione inquisitoria)

50 – MARCO – (Fa’ spallucce) “Roba vecchia: un’avventura. Mi e’ caduta fra le braccia. Capirai, col marito che si ritrova !” (Commenta saccente)

51 – MARINA – (Con una smorfia) “Buono il mio, di marito! Pensa solo ai soldi, lui!!” (Commenta con un filo di desolazione)

52 – MARCO – (Paternalista) “Ti capisco, sai: ti capisco! E’ anche per questo che ti voglio bene….

(Poi, cambiando argomento) “Ma ora scusami, cara: ho un piccolo impegno….” (Le accarezza i ca-

pelli) “Semmai….ci vediamo stasera…..in camera mia, magari…..” (Butta li’ sornione)

53 – MARINA – (Si ritrae con finto pudore) “Hei, bello…..non corriamo, eh!”

54 – MARCO – (Avviandosi verso sinistro) “Piccina, sai che io non corro mai!!” (Commenta uscen

do da sinistra, mandandole un bacio)

Marina rimane in scena pensosa: si siede, sorride, si infila il bracciale al polso

55 – MARINA – (Sorride languida) “E’ una carogna, ma sa come farsi voler bene…” (Commenta fra se’ a mezza voce)

Da fuori, a destra, si risentono le voci di Mino e Sergio che rientrano in scena discutendo animata-

Mente.

56 – SERGIO – (Rientrando da destra, volgendosi verso Mino che lo segue) “Ma ti dico di si’, quel-

lo e’ ricco sfondato!”

57 – MINO – (Fa’ spallucce) “Che abbia della grana e’ evidente, ma sul fatto che sia cosi’ tanta, ho i miei dubbi!”

58 – SERGIO – (Inviperito) “Ha si!?!?” (Urla quasi) “Ma sai a quanto ammonta il patrimonio di quel tanghero di la !?!?!?” (Indica concitato verso l’uscita di sinistra)

59 – MINO – (Fa’ una smorfia) “No!”

60 – SERGIO – (Con enfasi) “Tredici miliardi!!”

61 – PREZIOSA – (Fa’ il suo ingresso da sinistra sulla battuta di Sergio) “Tredici miliardi di cosa, scusa ?” (Chiede incuriosita)

62 – MINO – (Choccato dalla cifra, rivolto alla moglie) “Di lire, cretina !!” (Sibila. Poi, rivolto a Sergio) “E tu come lo sai ?”

63 – SERGIO – (Con ovvieta’) “Semplice: la notte scorsa, ho dato un’occhiata alla contabilita’!”

Preziosa, intanto, torna verso la scrivania, dove aveva lasciato il computer: passa davanti a Marina che si mette a ridere sommessamente.

64 – MARINA – (Ridacchiando divertita) “Preziosa, perche’ non ti cambi vestito?”

65 – PREZIOSA – (Si ferma sorpresa) “Perche’ dovrei?”

66 – MARINA – (Sorniona) “E’ trasparente: ti si vedono le mutande nere!!”

67 – PREZIOSA – (Sbuffa facendo un gestaccio) “Che stupidaggini !!” (Commenta andando a se-

dersi al computer)

68 – MINO – (Continua la sua conversazione con Sergio) “Davvero !? Ma come ci sei riuscito ??”

(Chiede meravigliato)

69 – SERGIO – (Con falsa modestia) “Beh, non e’ stato difficile…..dimentichi che sono del mestie-

re!”

70 – PREZIOSA – (Velenosa) “Gia! E’ noto che i commercialisti sono ottimi ladri !!” (Commenta)

71 – MINO – (Un po’ preoccupato) “Ma….e se Martino o il tedesco se ne accorgono….!?!?”

72 – SERGIO – (Tronfio) “Chi, quei due !? Ma se Martino e’ mezzo scimunito e il crucco e’ assolo-

tamente ottuso!”

E’ interrotto dall’ingresso in scena a valanga di Olaf da sinistra che grida come un ossesso.

73 – OLAF – (Si catapulta letteralmente in scena da sinistra urlando a perdifiato) “Aaaaachtuuuung!

!!!” (Grida facendo trasalire tutti quanti) “Mio fuhrer detto che notte passata qualcuno ezzere intro-

dotto in zuo ztudio, rovistando fra sue cose: questo e’ verbotten, proipito, jaa!!! Professore molto in-

fastidito di quezto e io dire che se sorprende chi essere prendo a calci in zedere ja!” (Sentenzia deci-

so)

74 – MINO – (Piccato, verso Olaf) “Ehi, mangiapatate, come ti permetti di……” (Prova a risponde-

re per le rime)

75 – OLAF – (Lo aggredisce a sua volta) “Cooosssaaaa…..!?!?!” (Urla con gli occhi pallati, proten-

dendosi verso di lui) “Tu cosa afere da direeee….!?!?!?” (Ha gli occhi fuori dalle orbite, parla tede-

sco avanzando verso di lui con un dito proteso) “Hic niebel zut reich der beld…..” (Avanza minac-

cioso mentre Mino arretra terrorizzato) “……nich nuulen vas und….” (Mino crolla seduto su una se

dia che si trova casualmente dietro) “….her mit neber ugh….” (Gli e’ addosso: lo guarda fisso negli occhi, fa’ un rumore sinistro con la bocca) “Cccccchichhhhh: kaput!!” (Conclude mimando con il pollice il taglio della gola: lo guarda con un sorriso beffardo) “Capito mio discorso, fero !?” (Sibila)

76 – MINO – (Completamente in palla, scuote la testa in senso affermativo) “Si, si…capito, capito!!

(Mormora appena, terrorizzato)

77 - OLAF – (Sorride) “Gut ! Daffero molto bene!” (Commenta soddisfatto uscendo da sinistra)

Per qualche secondo restano tutti attoniti, in silenzio. Poi Sergio si avvicina a Mino che e’ rimasto pietrificato sulla sedia

78 – SERGIO – (A Mino, preoccupato) “Ehi, va tutto bene !?” (Chiede)

79 – MINO – (E’ ancora choccato) “Siiii….” (Sibila con un filo di voce)

80 – SERGIO – (Ancora agitato) “Ma cosa ha detto, hai capito !?”

81 – MINO – (Ancora trafelato) “Siiiii…..”

82 – SERGIO – (Impaziente) “E allora….!? Che ha detto…..!?!?”

83 – MINO – (Con un filo di voce) “Kaputt !!!” (Mima a sua volta con il pollice il gesto di tagliare la gola, imitando in modo grottesco anche il versaccio di Olaf)

Richiamati dal trambusto, rientrano in scena Marco e Beatrice da sinistra, mentre dal fondo, a sini-

stra, fa’ capolino anche Caterina.

84 – MARCO – (Entrando da sinistra) “Ma cos’e’ sta caciara, cos’e’ successo ??” (Chiede un po’ preoccupato)

85 – SERGIO – (Si sposta verso il centro scena) “Era il tedesco! Ieri notte ho dato un’occhiata ai libri contabili del professore, lui se n’e’ accorto e se l’e’ presa a male…..” (Spiega)

86 – BEATRICE – (Entrando dietro a Marco) “Beh, non ha tutti i torti! E poi, Olaf e’ tedesco: per lui gli ordini sono sacri.” (Giustifica)

87 – SERGIO – (Alza le mani) “Chiedo scusa, chiedo scusa: deformazione professionale.” (Si scusa

Poi….) “Comunque, la prossima volta ci staro’ piu’ attento!” (Commenta sornione)

88 – MINO – (Schizza dalla sedia come se fosse morso da una tarantola) “Noooo!!!” (Urla verso Sergio: lo guardano tutti sorpresi) “Non ci sara’ una prossima volta: non ci sara’ MAI PIU’” (Raffor

za le parole alzando il tono della voce) “Altrimenti……” (Prosegue feroce quasi mangiando il muso a Sergio)

89 – SERGIO – (Lo guarda beffardo) “Altrimenti ……!?!?” (Lo canzona quasi)

90 – MINO- (Mima nuovamente il gesto del taglio della gola con il pollice) “Cchhhhhccchh……:

kaputt !!” (Urla a tutta voce lasciando Sergio di stucco)

91 – CATERINA – (Che ha assistito divertita a tutta la scena) “Ehi, dirigente, te la sei fatta sotto !?”

(Ride canzonandolo)

92 – MINO – (Fa’ un gestaccio con la mano) “Ma va all’inferno !!” (Smoccola a mezza voce. Poi, rivolto alla moglie) “Allora….!?” (Chiede indicando il computer, ridandosi un contegno)

93 – PREZIOSA – (Fa un gesto di diniego) “Niente…..”

94 – MINO – (Ha un moto di stizza) “Accidenti!”

95 – PREZIOSA – (Cerca di tranquillizzarlo) “Dai, vedrai che rispondono. Dagli tempo!”

96 – SERGIO – (Si innervosisce) “Si, ma quando!?”

97 – MARCO – (Burlesco) “Solo due o tremila anni. Etciu’!!” (Starnutisce fragorosamente)

98 – PREZIOSA – (Venefica) “Con che coraggio parli, proprio tu che fino ad ora non hai mosso un dito!!” (Spara inviperita)

99 – MARCO – (Scrolla le spalle) “Meglio non far niente che fare danni….!! Etciu’, etciu’!!!” (Star

nutisce di nuovo)

100 – SERGIO – (Ilare) “Ehi, Marco, ti vuoi pigliare un colpo !?!?” (Lo canzona)

101 – MARCO – (Continua a starnutire) “Etciu’! Scusate ma…..e’ da stamattina che non faccio al-

tro che starnutire: manco m’avessero messo la polverina nel caffe’!” (Si mette una mano in tasca, ma invece che un fazzoletto tira fuori un paio di mutandine nere) “E’ incredibile….!!” (Commenta fra se’ apprestandosi a soffiarsi il naso fra lo stupore e l’ilarita’ generale)

102 – MARINA – (Schizza  dalla sedia) “Maledetto porco !” (Sibila)

103 – PREZIOSA – (Strabuzza gli occhi trafelata:si guarda in grembo, dove da sotto il vestito risalta il colore nero delle sue mutande.Si porta una mano alla bocca) “Oddio…!!” (Mormora con un filo di voce)

104 – MARCO – (E’ distratto: si soffia fragorosamente il naso e solo dopo si accorge di quello che ha in mano) “Aaaaahhh…..!!!” (Grida con un moto di terrore, lasciandole cadere a terra) “E questo cos’e’….!?!?” (Chiede a se’ stesso ad alta voce)

105 – MINO – (Ride fragorosamente) “Di, casanova, e’ una conquista locale o le hai fregate a mia moglie !?” (Lo canzona indicando Preziosa che e’ rimasta inchiodata alla scrivania)

106 – MARCO – (Allibito) “Ma…..non capisco…..cercavo solo un fazzoletto, giuro!”

107 – MARINA – (Scatta verso di lui, inviperita) “Capisco IO, capisco!” (Gli si blocca davanti gelandolo con lo sguardo) “Cosa vecchia eh !?” (Gli affibbia un sonoro ceffone) “Io non le porto ne

re…….” (Fulmina Preziosa con lo sguardo) “E non le metto in mostra!!” (Sibila defilandosi dal fon-

do a destra, quasi travolgendo Caterina)

108 – SERGIO – (Sbuffa) “Ma dai, Marina: non e’ il caso, su!” (Si alza e si muove per seguirla: ri-

volto agli altri) “Scusatela: puritana fino all’eccesso!” (La giustifica uscendo a sua volta dal fondo a destra)

109 – MARCO – (Commenta acido) “Euhhh!!”(Rimane di sale: si massaggia la guancia con una mano, guarda Mino che ride divertito, Preziosa che spinge la sedia sotto la scrivania il piu’ possibile per nascondere l’oggetto del contendere, Beatrice che schiuma rabbia da tutti i pori)”Io…..non so’ cosa dire….non so come spiegare……” (Sente addosso gli occhi di fuoco di Beatrice: muove in sua direzione) “Beatrice, cosa puo’ essere successo !?!?” (Chiede inebetito)

110 – BEATRICE – (Assume un’espressione indifferente: scrolla le spalle) “Ah, non lo so’” (Finge

noncuranza. Poi, di colpo, cambia atteggiamento) “So’ di certo cosa succedera’ adesso!!” (Ringhia rabbiosa, appioppandogli un sonoro manrovescio: gira le spalle ed esce furibonda da destra)

111 – MARCO – (Sbanda vistosamente, fra le risate sguaiate di Mino) “Ma porca miseriaccia ladra maledetta……!” (Smoccola massaggiandosi l’altra guancia: poi, scattando verso l’uscita di destra) “No, Beatrice, aspetta: non e’ come pensi……” 

112 – MINO – (Ghigna sinistro: rivolto alla moglie) “Ecco chi e’ l’altra che porta le mutande nere !!” (Commenta indicando l’uscita di destra e continuando a ridere)

113 – PREZIOSA – (Per nulla divertita) “Gia !” (Poi, a mezza voce, con se stessa) “Ma chi e’ che gliele avra’ messe in tasca, porca vaca!”

114 – CATERINA – (Vicina a lei, all’altezza dell’uscita di fondo, ghigna satanica e si defila comin-

ciando a canticchiare) “La calunnia e’ un venticello, che ti soffia nel cervello….!” (Esce dal fondo a

sinistra, sotto lo sguardo interrogatore di Preziosa)

115 – MINO – (La nota solo allora) “E questa…..e’ tutta scema ?” (Commenta con la moglie: non ottiene risposta. Fa’ spallucce) “Ancora nessuna risposta ?” (Chiede ancora a Preziosa indicando il computer)

116 – PREZIOSA – (Si rianima) “No, niente. Per adesso ancora niente” (Risponde compita’ allar-

gando leggermente le braccia)

117 – MINO – (Fa’ una smorfia) “Boh! Speriamo bene!!” (Si alza) “Io intanto vado a prendermi un caffe’. Vieni con me ?” (Chiede alla moglie)

118 – PREZIOSA – (Sorride, sta’ per dire di si ed alzarsi: si blocca, gli si spegne il sorriso)”Nnnno. Penso……” (Si guarda di nuovo in grembo) “…..penso che andro’ a cambiarmi…..”

119 – MINO – (Interdetto) “Ma cos’hai da guardarti, ti sei macchiata ?”

120 – PREZIOSA – (Asettica in imbarazzo) “Eeeeee….ssssi’: una macchia…..” (Deglutisce pesan-

temente) “…..indelebile.” (Si alza ed esce dal fondo a sinistra, sotto lo sguardo interlocutorio di Mi-

no)

121 – MINO – (La guarda uscire meravigliato: poi, fra se’) “Le donne….e chi le capisce!?” (Allarga leggermente le braccia ed esce da sinistra)

La scena rimane vuota per alcuni istanti, poi dal fondo, a sinistra, rifa’ capolino Marina

122 – MARINA – (Rientra dal fondo, a sinistra, con piglio deciso: arriva a centro scena) “Dove so-

no finite….!?!?” (Si chiede ad alta voce guardandosi intorno: individua il corpo del reato, si illumi-

na) “Eccole !!” (Esclama: raccoglie le mutande lasciate a terra, le guarda, sogghigna beffarda) “Giu-

ro che te le ingoi !!” (Sentenzia poi caustica: si toglie il bracciale che gli ha regalato Marco, lo butta sul tavolino, poi si volta di scatto e riesce dal fondo a sinistra)

C’e’ ancora un attimo di vuoto, poi, quasi contemporaneamente, fanno il loro ingresso in scena Marco da destra e Preziosa dal fondo a sinistra.

123 – MARCO – (Entra in scena da destra visibilmente alterato) “Ma porcaccia miseria, in che raz-

za di pasticcio mi sono infilato !!!” (Smoccola. Vede il bracciale sul tavolino, lo afferra veloce e se lo mette in tasca)

124 – PREZIOSA – (Entra dal fondo a sinistra: ha cambiato vestito) “Deve essere diventato matto, non c’e’ altra spiegazione……..!!!” (Commenta fra se’, scurissima)

Si scontrano quasi a centro scena

125 – PREZIOSA – (Lo guarda malissimo) “Toh, eccolo qua il cretino !”

126 – MARCO – (Si blocca irrigidendosi) “Cia….ciao Preziosa ! Dove……da dove ne vieni di bel-

lo !?” (Farfuglia imbarazzatissimo)

127 – PREZIOSA – (Furibonda) “Dall’inferno, stupido !” (Gli sbraita in faccia: poi…) “Ma si puo’ sapere cos’hai nella testa !? Ora tutti credono che….quelle cose che avevi in tasca siano le mie! Mi hai messo in imbarazzo davanti a tutti, te ne rendi conto !?!?” (Sibila schiumando rabbia)

128 – MARCO – (In sommo imbarazzo, non sa come uscirne) “Ma……non erano tue !!!” (Butta li’ candidamente, senza pensarci)

129 – PREZIOSA – (Furiosa) “Lo so benissimo, scemo!!” (Gli urla contro: si ferma…) “A proposi-

to…….di chi sono !?” (Chiede secca, con aria inquisitrice)

130 – MARCO – (Non sa’ come giustificarsi) “Che ne so !?!? Me le sono trovate in tasca…..pensa-

vo di averci u fazzoletto, non un paio di mutandine da donna…..!!!” (Strepita alterandosi a sua volta

131 – PREZIOSA – (Alza le spalle) “Come vuoi. Sappi che per quello che mi riguarda, d’ora in poi

nelle tasche ci puoi tenere anche un negozio di biancheria intima !” (Glaciale. Si volta per uscire dal fondo, ma Marco la blocca)

132 – MARCO – (Ferma Preziosa prendendola dolcemente per un braccio) “No, senti….non e’ come pensi, davvero !” (Cerca di impietosirla implorante)

133 –PREZIOSA – (Seccata) “A no!? E com’e’ allora !?!?!”

134 – MARCO – (Piu’ convincente possibile) “E’ tutto un equivoco…..un malinteso….!! Qualcuno me le ha messe in tasca……credendo chissa’ cosa !!”

135 – PREZIOSA – (Irritata) “E chi !?! Chi e’ che ha libero accesso alla tua stanza !?!? La tua nuova fiamma, magari !” (Grida con voce stridula indicando l’uscita di sinistra)

136 – MARCO – (Finge sorpresa) “Chi !?!?”

137 – PREZIOSA – (Con finta dolcezza) “Ma la bella Beatrice, governante infelice….” (Lo canzo-

na) “….porta anche lei le mutande nere !?!?!?” (Chiede rabbiosa)

138 – MARCO – (D’istinto, senza riflettere) “E che ne so, non gliele ho mica ancora viste !”

139 – PREZIOSA – (Furiosa) “A no, eh !!! E a quando il lieto evento !?” (Chiede sarcastica)

140 – MARCO – (Si accorge di aver fatto una gaffe) “Ma dai, era una battuta !!” (Cerca di sdram-

mattizzare)

141 – PREZIOSA – (Col sangue agli occhi) “Una battuta !?!? Come Marina? Anche lei e’ una battu

ta !?!?!?” (Urla con quanto fiato ha in gola)

142 – MARCO – (E’ preso in contropiede) “Co….cosa c’entra Marina !?!?” (Finge stupore)

143 – PREZIOSA – (Fuori di se’) “Cosa c’entra !? Ma di un po’, mi hai preso per scema !?!? Da quanti anni fai il pendolare fra Genova e Milano, eh !?!? Uno, due, cinque…….”

144 – MARCO – (Fingendo imbarazzo) “No….senti….non e’ cosi’: io….faccio la spola tutte le settimane, almeno due volte alla settimana, solo per vederti, per parlarti….soprattutto per ascoltarti, perche’ sei tu’ l’unica donna importante della mia vita…….” (Fa’ una pausa studiata, aspettando la sua reazione. Preziosa rimane un attimo interdetta e lui passa all’attacco) “Io non ti ho mai proposto nulla di piu’ serio perche’ sono consapevole che non potro’ mai darti il benessere materiale che ti da

Mino, ma di solo una parola e io….io…..” (Si ferma aspettando la sua reazione: Preziosa lo guarda,

vorrebbe reagire male ma esita: Marco ne approfitta: prende il bracciale che ha in tasca e lo porge a

Preziosa) “Guarda……” (Con voce melliflua) “L’ho preso per te’, per dimostrarti che sei sempre al

Centro dei miei pensieri……”

145 – PREZIOSA – (Rimane turbata dal suo comportamento ed estasiata dal braccialetto: mormora appena) “Io….io….no so se…..”

146 – MARCO – (Accattivante) “Perche’ no….!?”

147 – PREZIOSA – (Esita a lungo, perplessa: poi afferra il braccialetto di scatto e sibila quasi) “Gra

zie……” (Gira sui tacchi di colpo ed esce dal fondo a sinistra)

Marco resta da solo in scena: sbuffa pesantemente, si passa una mano sul viso, poi sbotta

148 – MARCO – (Furibondo) “Porcaccia la miseriaccia vaccaccia e maledetta !!!” (Non vista, da destra entra in scena alle sue spalle Beatrice: lui allarga le braccia) “Meno male che con questa me la sono cavata !!!”

149 – BEATRICE – (Velenosa, con rabbia) “Bravo! E con me come pensi di cavartela !?!?”

150 – MARCO – (Salta come una molla: si, volta, esita un attimo cercando qualcosa da dire , poi parte in quarta) “No, ascolta……non e’ come pensi…….”

151 – BEATRICE – (Salace) “Io non penso: io constato !!” (Gira i tacchi ed esce di scatto da destra

152 – MARCO – (Esita un attimo, cerca di fermarla) “Beatrice, per favore: e’ tutto un equivoco !!”

(Non ottiene alcun risultato: parte per seguirla, si ferma un attimo a centro scena) “Ma porcaccia vacca miseria boia !!!” (Smoccola gesticolando nervosamente, poi esce di scena da destra chiaman-

do a gran voce…) “Beatrice……Beatriceeee…..!!!!”

Passa qualche istante e, dal fondo a sinistra, fa’ capolino Caterina. Si guarda intorno circospetta, poi si dirige verso il computer

153 – CATERINA – (Si siede al computer) “Allora, vediamo……” (Traffica alcuni istanti, poi) “Si: eccola !” (Con fare esperto) “Risposta arrivata: basta decriptarla e ……fra qualche istante, sara’ di dominio pubblico !!” (Rimane qualche istante a fissare il video) “E’ incredibile come su internet si possa trovare veramente di tutto……” (Fa’ una breve pausa, poi, saccente) “Comprese le mutande da donna nere !!!” (Ride divertita alzandosi e dirigendosi verso il fondo: si ferma un attimo e, rivol-

ta verso il computer…) “Mi raccomando: non mi tradire!!” (Esce dal fondo a destra, ridendo di gusto)

Ancora qualche attimo e tocca a Mino rientrare in scena da destra

154 – MINO – (Entra da destra con fare deciso) “Allora, Preziosa, sono arrivate risposte o….” (Ve-

de che la moglie non e’ piu’ alla scrivania: si ferma, si guarda un attimo intorno, fa’ spallucce) “Boh

……” (Commenta fra se’: poi, allargando le braccia) “Arrivera’.”

Gironzola alcuni attimi avanti e indietro, fin che dal fondo non rifa’ il suo ingresso in scena Prezio-

sa. Ha al polso il bracciale che gli ha dato Marco.

155 – MINO – (Alla moglie, un po’ infastidito) “Ah, sei qui, finalmente: ancora niente !?”

156 – PREZIOSA – (Lapidaria) “No!”

157 – MINO – (Un po’ sorpreso dalla risposta secca) “Eeee….come si spiega ?”

158 – PREZIOSA – (Glaciale, si risiede al computer) “Boh!”

159 – MINO – (Infastidito, la guarda di traverso) “Senti un po’, sei di cattivo umore !?”

160 – PREZIOSA – (Acida) “Perche’, si nota ?”

161 – MINO – (Scrolla le spalle) “Non ne capisco il motivo….”

162 – PREZIOSA – (Un po’ isterica) “Semplice: voglio andare via di qui!! Al piu’ presto…..”(Fa una pausa) “Anzi…..subito !!!!”

163 – MINO – (Si altera) “Ouh, calma eh ! Qui ci sono in ballo fior di quattrini, altro che storie!!”

164 – PREZIOSA – (Stizzita) “Ecco…..quattrini, carriera, lavoro, successo: non sappiamo pensare ad altro!”

165 – MINO – (Salace) “E a cosa dovrei pensare ? Preferiresti altro? Magari un bel paio di corna ??”

166 – PREZIOSA – (E’ colta in flagrante: si quieta) “Ehmm….no…non e’ per questo….” (Esitante)

“E’ che a volte le mogli si sentono trascurate…..e fanno degli errori….di cui poi si pentono….”

167 – MINO – (Scoppi a ridere) “Ah si, lo so! Ma non e’ il tuo caso, sai: non lo e’ proprio !” (Si muove verso di lei) “Tu sei una donna unica…..” (Le accarezza una guancia) “Sulla tua fedelta’, sa-

rei pronto a giocarmi i cogl…….”

168 – PREZIOSA – (Scatta in piedi e lo ferma, mettendogli una mano sulla bocca) “Nooo….!!!” (Grida quasi isterica: poi, riprendendo il controllo e abbozzando un sorriso) “Ma dai, caro….non mi sembra proprio il caso…..”

169 – MINO – (Sorride a sua volta) “Si fa’ per dire…..!!” (Gli prende dolcemente il braccio: nota il bracciale) “Carino !! Dove lo hai preso !?” (Chiede incuriosito)

170 – PREZIOSA – (In grande imbarazzo) “Eeeeee….e’ un …..” (Non sa’ cosa dire) “E’ un regalo di Caterina……” (Tutto d’un fiato: si rianima) “In memoria dei vecchi tempi…..” (Lo guarda decisa

“Eravamo compagne di banco, eh !!”

171 – MINO – (Un po’ interdetto) “Pero’, carino da parte sua…..”

Dal fondo a sinistra fanno la loro ricomparsa Sergio e Marina: stanno discutendo animatamente. Rispondono con un grugnito agli sguardi dei presenti: Sergio si ferma vicino a Mino, Marina va’ a sedersi vicino al tavolino.

172 – SERGIO – (Evidentemente nervoso, indicando il computer) “Allora, ancora niente da sto’ coso ?”

173 – MINO – (Allarga le braccia sconsolato) “Pare che siano tutti in ferie !”

Nel frattempo, dal fondo a sinistra fa’ il suo ingresso in scena Caterina: si avvicina alla scrivania e nota il braccialetto di Preziosa.

174 – CATERINA – (Prende il braccio di Preziosa che la guarda interdetta, osserva il bracciale e…)

“Carino !! Dove lo hai preso !?”

175 – MINO – (Sorpresissimo: rivolto a Caterina) “Ma non glielo hai regalato TU !?!?”

176 – PREZIOSA – (Sobbalza, con un’espressione di terrore, ritraendo velocemente il braccio) “Nooooo…..!!!” (Urla quasi) “Cioe’…..ecco…..e’ stata lei che……..” (E’ in panico completo)

177 – MARINA – (Trasale: sibila…) “So io chi gliel’ha regalato !!”

178 – SERGIO – (Strabuzza gli occhi: chiede allibito) “E tu cosa ne vuoi sapere…..!?!?”

179 – MARINA – (Si accorge di aver fatto una gaffe) “Eeee…..no, cioe’……” (Non sa’ cosa inven-

tarsi: poi s’illumina. Con un sorriso stentato) “Sono stata io a regalarglielo…..!!”

180 – MINO – (Con espressione convinta) “Aaahh!!”

181 – SERGIO – (Con espressione rilassata) “Aaaahh !!”

182 – PREZIOSA – (Con espressione stravolta) “Ahahahahaha……!!”

183 – SERGIO – (Si blocca e si rabbuia) “Tu !?!?” (Rivolto a Marina, preoccupatissimo) “Ma quanto l’hai pagato !?!?”

184 – MINO – (Professionale) “E gia!” (Poi, rivolto alla moglie) “Ci mancavo solo che l’avessi comprato !!”

185 – MARINA – (Sbuffa, pallando gli occhi: poi si alza) “Scusate, ho qualcosa da fare !!” (Esce da destra fra gli sguardi interdetti di tutti i presenti)

186 – SERGIO – (Si alza a sua volta e la guarda uscire: scrolla le spalle) “Boh! Da quando siamo arrivati qui, e’ sempre piu’ nervosa !” (Poi, rivolto a Mino) “Non ti sembra che, oltre a stare qui

a girarci i pollici e ad aspettare una fantomatica risposta, non sia il caso di ……”

E’ interrotto dal bip del computer che annuncia l’arrivo di una comunicazione.

187 – MINO – (Scatta in piedi come una molla, protendendosi verso il computer) “Eccola….ci sia-

mo !!”

188 – SERGIO – (Quanto mai scettico) “Accidenti….speriamolo !!”

189 – CATERINA – (Caustica) “Piu’ che altro, speriamo che abbiano capito cosa vogliamo….”

190 – MINO – (Fa’ un gestaccio verso Caterina, poi rivolto a Preziosa) “Allora, cosa dic….” (Si blocca: memore della figuraccia gia’ rimediata, cambia atteggiamento: si raddolcisce e , professiona

le) “E’….una risposta positiva !?”

191 – PREZIOSA – (Fa’ spallucce) “Si…almeno sembra…..” (Fissa avidamente il video) “Tampere

….e’ in Finlandia……” (Altra breve pausa, poi, speranzosa) “Clinica dei trapianti presso l’Universi

ta’…..” (Deglutisce: comincia a fiorirle un sorriso sulle labbra) “L’articolo….e’ disponibile…da lunedi’ prossimo…..!!” (Esclama a tutta voce: Caterina si sposta a centro scena, fermandosi accanto al tavolino)

192 – MINO – (Entusiasta, abbraccia Sergio) “E’ fatta….e’ fattaaaa…..!!!!”

193 – CATERINA – (Accanto al tavolino) “E’ magnifico !!” (Allarga le braccia, centrando in pieno il vaso Ming che ricarambola per terra)

194 – MINO e SERGIO – (Insieme, trafelati, buttandosi di slancio verso il tavolino) “Il Ming…!!!”

195 – CATERINA – (Scrolla le spalle) “Che ve ne importa ? Fra un paio di giorni ne avremo quanti ne vorremo !!”

196 – MINO e SERGIO – (Stanno risistemando con massima cura il vaso sul tavolino: si guardano interdetti poi, insieme, rivolti a Caterina) “Ne avremo !?!?!?”

197 – PREZIOSA – (Preoccupata, dalla scrivania) “Io non ne sarei mica cosi’ sicura!” (La guardano tutti interdetti) “Venite un po’ a vedere…..”

Dopo qualche istante sono tutti intorno alla scrivania.

198 – PREZIOSA – (Riprende a leggere ad alta voce il messaggio) “L’articolo sara’ messo a dispo-

sizione  e recapitato all’indirizzo non appena perverra’ la ricevuta di bonifico bancario eccetera, ec-

cetera……pari a lire SEICENTO MILIONI !!”

199 – MINO – (Sorpreso) “Caspita !!”

200 – SERGIO – (Interdetto) “La faccia……!!!”

201 – CATERINA – (Con assoluta naturalezza) “Embe’!?!? Mica li dobbiamo pagare noi !”

202 – PREZIOSA – (Incerta) “Si….questo e’ vero, ma……”

203 – MINO – (La interrompe) “Non vorrai dirmi che il caro Professore non li ha, eh!”

204 – SERGIO – (Deciso) “Ma non scherziamo…..!!” (Sentenzia) “Ha un capitale di miliardi !!!”

205 – PREZIOSA – (Non e’ convinta) “Gia…..” (Obbietta) “Ma non dimentichiamoci che la cornea e’ pronta lunedi’ e oggi e’ venerdi’: avra’ tutto quel liquido a disposizione ??”

206 – SERGIO – (Trasale) “Accidenti, e’ vero!! Sara’ meglio informarlo subito, altrimenti….”

207 – MINO – (Piu’ pacato) “Vabbe’, ma se anche il bonifico lo fa’ martedi’, cosa potra’ mai succe

dere !?!?”

208 – CATERINA – (Con ostentata naturalezza) “Che quelli lunedi’ la cornea la vendono ad un altro !!!”

209 – SERGIO – (Preoccupato) “Bel rischio, diamine!!”

210 – MINO – (Deciso) “Non lo possiamo correre: avvisiamo il vecchio!”

211 – CATERINA – (Si stacca dalla scrivania) “Ci penso io: almeno con me, piu’ che darmi della scorfana, non potra’ fare!!” (Esce da sinistra, allargando le braccia)

In scena rimangono Preziosa, Mino e Sergio: restano in silenzio per qualche istante, poi e’ Mino a rompere il ghiaccio.

212 – MINO – (Trionfante, rivolto a Sergio) “Visto che funziona, testa dura !?!?”

213 – SERGIO – (Allarga le braccia in segno di resa) “Per carita’, te ne do atto!” (Rimane un attimo titubante, poi…) “Anche se…..data la distanza…..” (Fa’ una smorfia poco convinta) “Prima di cantar vittoria, verificherei un attimo….”

214 – MINO – (Ride fragorosamente) “Ma va via, diffidente a oltranza! Internet e’ un gioiello, altro che storie !!!”

215 – SERGIO – (Non e’ affatto convinto) “Sara’……” (Allarga nuovamente le braccia con rasse-

gnazione)

216 – MINO – (Riprende tronfio, dopo una breve pausa) “Pero’, bel colpo eh ! Con quella roba inventariata, ci facciamo un bel pacco di soldi !!”

217 – SERGIO – (Accondiscende) “Effettivamente……..”

218 – MINO – (Ancora gongolante) “Ovviamente…..si divide, eh!!”

219 – SERGIO – (Si raggela: quasi ringhiando) “Con chi !?!?!?”

220 – MINO – (Ride) “Ma io e te’, ovvio !!” (Fa’ una breve pausa) “Sono cinque cose da scegliere: io ci ho messo il lavoro e tu hai tenuto i conti. Quattro a me, una a te e non se ne parla piu’!!”

221 – SERGIO – (Lo guarda malissimo) “Di un po’, sei scemo !?”

222 – MINO – (S’incupisce) “Perche’, pretenderesti di piu !?”

223 – SERGIO – (Deciso) “Siccome sono IO l’unico in grado di attribuire il giusto valore all’inven-

tario e quindi l’unico a poter scegliere le cinque cose di maggior valore, semmai facciamo quattro a ME e una a TE, per piacere !!”

224 – MINO – (Assolutismo) “Non se ne parla proprio. Io mi sono dato da fare e a me tocca la fetta piu’ grossa: al massimo…..” (Indicando lui e Sergio con la mano)”…..facciamo tre a Me e due a TE !!”

225 – PREZIOSA – (Che ha assistito a tutta la pantomima con un moto di disgusto, acida) “Prima di dividere, potremmo aspettare di incassare almeno !!”

226 – SERGIO – (Sta’ per ribattere ma poi si blocca. Si illumina) “D’accordo, mi sta’ bene!” (Con-

clude soddisfatto) “Tre a te e due a me: affare fatto!!” (Poi, rivolto al pubblico, con un sorriso beffar

do, a mezza voce) “Tanto sono io a conoscerne il valore: tu ti becchi le tre’ che valgono meno!!”

227 – PREZIOSA – (Dalla scrivania, con aria un po’ annoiata) “Scusate, e gli altri ?”

228 – MINO – (Sentenzia assolutista) “Passano da un’altra bottega !!”

229 – PREZIOSA – (Cerca di obbiettare) “Ma…..non e’ mica giusto, pero! Ci conosciamo da una vita…..! E poi…anche loro hanno contribuito a ……”

230 – SERGIO – (La interrompe sarcastico) “Euuuhhh!! Caterina ha contribuito a dire corbellerie e Marco a correre dietro alle mutande della governante…..” (Fa’ una breve pausa) “E c’e’ riuscito co-

si’ bene che gli sono rimaste in tasca !!” (Ride di gusto)

231 – PREZIOSA – (Cerca di perorare la sua causa) “Ma dai, un po’ di solidarieta’!  In fondo, ce n’e’ per tutti !!”

232 – MINO – (Si altera: acidissimo) “Solidarietà!?!? Con quei due scarti di umanita’ !?!?! Preziosa, tuo marito non e’ mica la Croce Rossa, eh !!!”

233 – PREZIOSA – (Si alza di scatto dalla scrivania: con voce forzatamente tranquilla) “Ragazzi, posso dirvi una cosa ??” (La guardano interdetti) “Mi fate veramente schifo !!” (Spara agra, avvian-

dosi decisa verso l’uscita sul fondo a sinistra)

Mino e Sergio rimangono un attimo interdetti: si guardano, si scambiano una smorfia di stupore.

234 – SERGIO – (Meravigliato) “Diamine, che filippica!” (Commenta interdetto)

235 – MINO – (Altrettanto stupito) “Mah!” (Allarga le braccia) “Certo che da quando siamo arriva-

ti qui, le nostre donne sono cambiate da cosi’….a cosi’!” (Commenta, rovesciando la mano prima di dorso e poi di palmo)

236 – SERGIO – (Risentito) “Pensa per te’!!” (Poi, ricomponendosi) “Piuttosto, pensiamo a cose se

rie: cosa scegliamo ?”

237 – MINO – (Si rianima) “Mi sembra che ci sia solo l’imbarazzo della scelta…..ce l’hai la lista ?”

238 – SERGIO – (Si alza) “E’ di la: vieni……” (Muove uscendo dal fondo a destra seguito da Mino)

Dopo pochi istanti, da destra entra in scena Beatrice, molto alterata, seguita da Marco, affranto e pre

ocupato.

239 – MARCO – (Insegue Beatrice, cercando di fermarla) “Per favore, ascoltami….!! Ti giuro che e’ stato uno stupido scherzo da parte di qualcuno di quei burloni: io non ne sapevo niente….!!” (Si

mette davanti a lei a mani giunte) “Beatrice, dal primo momento che ti ho visto, ho capito che eri la

donna della mia vita, che….”

240 – BEATRICE – (A muso duro, lo interrompe) “A quante altre lo hai gia’ detto, eh !?”

241 – MARCO – (Supplichevole) “A nessuna, mai !!” (Assume un tono serio) “E per confermartelo

guarda: e’ per dimostrarti che tu sei sempre al centro dei miei pensieri……!” (Apre un sorriso a tut-

ta bocca, mette una mano nell’altra tasca e tira fuori un altro paio di mutandine nere da donna: rimane allibito) “Aaaahhhh !!!” (Grida isterico ritraendo la mano d’istinto)

242 – BEATRICE – (Sgrana gli occhi: poi, furibonda) “Porco !!” (Gli assesta un terribile manrove-

scio)

243 – MARCO – (Accusa decisamente il colpo) “Ahia!!!” (Poi, cercando di riprendersi) “E’ un equi

voco, lascia che ti spieghi…..!!!”

244 – BEATRICE – (Gira sui tacchi per uscire da destra: nota che Marco cerca di seguirla) “Ma cer

to….!! Vieni, vieni pure, caro: ti spiegherai con il mio rottweiler !!” (Esce piccatissima da destra, la

sciandolo allibito a centro scena)

245 – MARCO – (Furibondo, ad alta voce) “Cavolo….il rottweiler !!” (Si gratta la testa, poi guarda le mutande che gli sono rimaste in mano) “Maledetti ! Ma ora mi sentono !!” (Muove deciso verso il fondo ed arriva all’uscita proprio mentre da destra sta’ rientrando Preziosa. La vede, si blocca)

246 – PREZIOSA – (Lo guarda interrogativa, vede quello che ha in mano, si imbufalisce. Si sfila il

bracciale, glielo mette nell’altra mano e gli rifila un sonoro manrovescio, urlando rabbiosa) “Maia-

le!!” (Lo lascia di sale avviandosi ed uscendo dall’uscita di destra)

247 – MARCO – (Colpito duro) “Ahiaaahhh!!” (Grida isterico, poi, fuori di se’) “Ma non e’ possibi

le!!” (Guarda con fare minaccioso le due uscite, prima sul fondo, poi a destra) “Ma adesso basta: ora il vecchio mi sente!!” (Parte imbufalito verso l’uscita di destra ma e’ bloccato dall’ingresso in

scena dalla stessa parte di Marina, che stringe ancora in mano, larghe, le mutande che aveva raccolto prima)

248 – MARINA – (Guarda Marco che e’ rimasto pietrificato davanti a lei per un lungo istante deci-

samente male, poi, con un gesto repentino, gli infila in testa le mutande a mo’ di cappuccio, rifilan-

dogli anche lei un sonoro manrovescio e gridando secca) “Verme !!” (Dopo di che’ parte decisa ed

esce piccata dal fondo a destra)

249 – MARCO – (Incassa il terzo schiaffone quasi con rassegnazione: rimane un attimo immobile a

centro scena, poi, lentamente, si toglie lo strano cappuccio di testa e, con disperazione, rivolto al

pubblico) “Ma porca vacca maledetta, vigliacca, schifosa……!!!!” (Smoccola furibondo)

E’ interrotto dall’ingresso in scena di Caterina che sbuca silenziosa dall’uscita di sinistra

250 – CATERINA – (Appena affacciata sulla scena, ride fragorosamente) “Accidenti, glie l’hai fat-

ta grossa, eh!?” (Lo canzona)

251 – MARCO – (Furioso) “Ti diverte la cosa, eh…..scorfano!!”

252 – CATERINA – (Continua a ridere di gusto) “Per me ti hanno preso per un sacco da pugilato!!”

(Lo canzona: gli guarda le mani) “E quella roba cos’e’, bottino di guerra !?”

253 – MARCO – (Completamente fuori dai gangheri) “Senti un po’, genio….io nelle tasche dei pan

taloni dovevo averci prima un fazzoletto, poi un foulard: invece mi cis ono trovato queste !!!” (Stre-

pita agitando le mutande davanti al suo naso) “Come te lo spieghi, eh !?!?”

254 – CATERINA – (Scrolla le spalle) “Che ne so io …..!!” (Si fa’ seriosa) “Le mie non lo sono: o sei tu che non sai distinguere un foulard da un paio di mutande, o ti hanno buggerato quando lo hai comprato….” (Lo guarda seria) “L’hai mica comprato su internet !??”

255 – MARCO – (Interdetto) “Come….!?!?”

256 – CATERINA – (Con ovvieta’) “Ma si….ci si trova di tutto, sai…..” (Fa’ una pausa studiata, poi, di getto) “Persino le cornee..!!”

257 – MARCO – (Ilare) “Ma vai……!!!” (Poi, serio, sbotta) “Ha i visto come le hanno trovate !!”

258 – CATERINA – (Sorniona) “Infatti: le hanno trovate !”

259 – MARCO – (Trasale) “Noooo….!!!”

260 – CATERINA – (Trionfante) “Siiii…..!!!”

261 – MARCO – (Non sa se gioire o meno) “Ma….ma….ma allora…….”

262 – CATERINA – (Con naturalezza) “Si divide !”

263 – MARCO – (Decisamente in crisi) “Eeeehhh…..!!”

264 – CATERINA – (Si rabbuia) “Cioe…..!?”

265 – MARCO – (Non sa da dove cominciare) “Caterina….sai…..” (Incerto: poi parte di getto) “Da

parte mia non ci sono problemi, ma non lo so mica se i nostri cari compagni di scuola siano altrettan

to disponibili….”

266 – CATERINA – (Scrolla le spalle, poi, con massima naturalezza) “Vuol dire che allora appren-

deranno con dovizia di particolari di essere cornuti…..!”

267 – MARCO – (Trasecola) “Noooo…..!!! Cosi’…..tu mi rovini !!!”

268 – CATERINA – (Tranquilla) “Mi spiace ma…..” (Lo guarda dura) “….ogni guerra, ha le sue vittime.” (Sentenzia. Poi, maligna) “Vorra’ dire che oltre al ricavato della cornea, divideranno anche le corna !!”

269 – MARCO – (Furibondo) “Ma porcaccia miseria maledetta…..!!!” (Comincia a smoccolare. Poi si blocca) “Dividere, eh !?!? Adesso te lo faccio vedere IO…..” (Rafforza la parola alzando il to

no della voce) “…..come dividiamo bene !” (Muove deciso verso l’uscita di destra: si ferma di col-

po) “Il rottweiler…..!!” (Spara a tutta voce, battendosi una mano sulla fronte: Resta fermo un attimo

poi riparte) “Che diamine, in fondo e’ solo un cane, mica un puma !!” (Sentenzia uscendo da destra gridando a tutta voce) “Beatrice…..Beatrice, acoltaaaa…….!”

Caterina rimane per un attimo sola a centro scena, a guardarlo uscire: scuote la testa

270 – CATERINA – (Ride sommessamente) “Povero Marco…..!”  (Con compatimento) “E’ bello volare nel mondo dei sogni……….ma quando ti svegli, poi !!” (Sentenzia movendo verso il fondo scuotendo ancora la testa ed uscendo dal fondo a sinistra)

La scena resta vuota ancora per qualche istante, poi, dal fondo a sinistra, fanno il loro ingresso in scena Mino e Sergio. Stanno discutendo fra di loro.

271 – MINO – (Serio) “Tua moglie ha ragione, non meritano nulla !!”

272 – SERGIO – (Condivide) “Non e’ possibile, dai! Fino ad oggi se la sono sempre goduta mentre NOI …..” (Rafforza la parola alzando il tono della voce) “…..abbiamo lavorato come bestie per cre-

arci una posizione, e adesso vengono a reclamare qualcosa senza aver fatto niente per ottenerlo: non se ne parla nemmeno !!”

273 – MINO – (Si incupisce) “Gia !”

274 – SERGIO – (Si meraviglia) “Beh….: non sei d’accordo !?”

275 – MINO – (Preoccupato) “Si, si: certo che sono d’accordo…..!” (Fa una breve pausa) “Solo che

…….”

276 – SERGIO – (Lo anticipa) “Tua moglie non e’ d’accordo….!”

277 – MINO – (Fa spallucce) “Uhm….” (Mugugna cominciando a passeggiare un po’ nervoso per la scena: si ferma, allarga le braccia. Poi, spazientito, sbotta) “Chissa’ cosa diavolo le e’ preso !!”

278 – SERGIO – (Sorride a mezza bocca: cerca di sdrammatizzare) “Si sara’ scoperta tenera di cuo-

re !!”

279 – MINO – (Fa’ un gestaccio: poi, dopo aver riflettuto un attimo) “E no eh….!!! Adesso basta con ‘ste smancerie !! Preziosa….Preziosaaaa……!!!” (Chiama a tutta voce dirigendosi prima verso l’uscita sul fondo e poi verso quella di sinistra)

280 – PREZIOSA – (Compare da sinistra fermandosi proprio a ingresso scena: sostenuta) “Che c’e’!?”

281 – MINO – (LA affronta a muso duro) “Senti, devi smetterla con questa storia di dividere con tutti: siamo stati io e Sergio a trovargli la sua maledetta cornea…..” (Indica l’uscita alle spalle della moglie) “…..mentre loro se ne fregavano altamente. Anche Marina e’ d’accordo: dividiamo noi !!”

282 – PREZIOSA – (Lo guarda con un’espressione di sommo disgusto) “Mino….come ti ha rispo-

sto quel tipo di Modena !?!?” (Chiede seria al marito che la guarda interdetto: poi, velenosissima) “Mo va a cagher !!!” (Gira sui tacchi ed esce da sinistra, inviperita)

283 – MINO – (Punto sul vivo) “E no, bella….non te la cavi cosi’…..!!” (Esce a sua volta inseguen-

do la moglie)

Sergio resta un attimo a centro scena interdetto, grattandosi la testa, poi…..

284 – SERGIO – (Sbuffa spazientito) “E ci mancava solo questa……!!!”

Passeggia qualche istante nervosamente, poi, dal fondo a destra, fa’ il suo ingresso in scena Marina.

285 – MARINA – (Entra dal fondo a destra, rivolta a Sergio) “Allora !? Definita la faccenda !?”

286 – SERGIO – (Si volta verso di lei allargando le braccia) “Macche’, non ne vuol sapere !!”

287 – MARINA – (Acida) “E’ stupida !”

288 – SERGIO – (Accomodante) “Andiamo, dai…..! Dopotutto e’ stata lei a fare il lavoro sul computer, e’ giusto che abbia voce in capitolo……”

289 – MARINA – (Secca) “Capitolo un corno ! Non stiamo facendo un bilancio…..”

290 – SERGIO – (Ridacchia sornione) “Piu’ che un corno….una cornea !!” (Sibila tra i denti susci-

tando l’irritazione della moglie)

291 – MARINA – (Sbuffa irritata) “Ma bravo lui che fa’ anche lo spiritoso…..!! Intanto che voi vi divertite io vado a cercare i nostri cari compagni di scuola e a informarli senza mezzi termini che non si aspettino di vedere una lira !!!” (Gira sui tacchi ed esce piccatissima dal fondo a sinistra)

292 – SERGIO – (Cerca di fermarla) “Ma no, dai…..era solo una battuta !! Tanto per sdrammatizza

re……….!!!” (Allarga le braccia desolato) “Ma porca miseria…..!!” (Sbotta, uscendo a sua volta di

scena dal fondo a sinistra, seguendo la moglie)

Dopo qualche altro secondo di vuoto, e’ Caterina a fare la sua ricomparsa dal fondo a destra.

293 – CATERINA – (Avanza furtivamente, si accerta che non ci sia nessuno, poi si siede alla scriva

nia e comincia ad armeggiare sul computer) “Sono ancora dannatamente indecisi: mi sa che e’ me-

glio mettergli un po’ di fretta….!” (Commenta fra se) “Dunque…..vediamo….. ah, ecco…..” (Si fer

ma un attimo pensosa) “Lunedi’ o martedi’….??” (Chiede a se stessa ad alta voce) “No: lunedi’!!”

(Sentenzia decisa) “Non vorrei che cambiassero idea….” (Armeggia ancora qualche secondo) “Fat-

to !!” (Sogghigna feroce) “Fra un po’, arriva un’altra sorpresa….!!!” (Commenta ancora. Poi, inter-

detta) “E questo cos’e’ !?!?” (Trasale) “Uh, le mutande !!! Meglio cancellare le tracce, non si sa mai..” (Traffica ancora qualche istante, poi si ferma soddisfatta) “Perfetto !” (Un attimo dopo, da sinistra, si odono le voci concitate di Mino e Olaf che discutono fra di loro) “Oh oh….appena in tempo !!” (Commenta fra se, uscendo dal fondo a sinistra. Dopo un secondo, da sinistra fanno il lo-

ro ingresso in scena Mino e Olaf seguiti da Preziosa: sono visibilmente alterati)

 

294 – OLAF – (Entra di gran carriera, si ferma a centro scena poi si volta di scatto verso Mino) “Nain….nnain….nnnainnnn…..!!!” (Grida con quanta voce ha in corpo) “Mio fuhrer detto che lui confoca foi non apena libero e ortine di mio fuhrer non si disgute: si esecue !!!”

295 – MINO – (Trafelato) “Ohei, crucco, senti un po’….non siamo mica in un lagher, eh!!!”

296 – OLAF – (Finge stupore) “Lagher….cosa essere lagher……!?!?”

297 – MINO – (Irritato) “Come, proprio tu tetesco di cermania….” (Ne imita clownescamente l’ac-

cento) “……mi vieni a chiedere cos’e’ un lagher….!?!?”

298 – OLAF – (Fa’ una smorfia e , imitandone il tone clownesco) “Ja, io tetesco di cermania chiedo a te cosa essere lagher….!”

299 – MINO – (Si altera) “Quello dove chiudevate gli ebrei….!!!”

300 – OLAF – (Trasecola) “Eprei….!?!?” (Poi, con aria feroce) “Noi in cermania mai afuto lagher per eprei: essere stati frutto di propaganda polscefica…..!!” (Poi, a Mino, con una smorfia di somma ferocia) “Tu essere polscefico per caso…..!?!?”

301 – MINO – (Decisamente alterato, imitandone ancora l’accento) “No, io non essere bolscevico, essere tu che sei cretino !!”

302 – PREZIOSA – (E’ rimasta alle loro spalle a braccia conserte: anticipa la replica di Olaf, rivol-

gendosi a lui) “Senti un po, ma chi te l’ha raccontata ‘sta storia della propaganda bolscevica, fresco-

ne…..!”

303 – OLAF – (Si gira verso di lei, allargando il volto in un sorriso) “Mio zio, l’oberst leutnant fuh-

rer Otto Kraffen !!”

304 - MINO – (Sgignazza feroce) “Per me, due al cioccolato grazie !”

305 – OLAF – (Non capisce: rivolto a Mino) “Bitte….!?”

306 – MINO – (Scoppia in una risata fragorosa) “Le kraffen, no….? Per me, due al cioccolato !!”

307 – OLAF – (Va su tutte le furie: si irrigidisce, poi, mentre Mino continua a ridere sguaiatamente e Preziosa lo fa’ con piu’ ritegno, sbotta) “Achtuuuunnngggg…..!!!!!” (Grida a tutta voce, provocan

do l’ammutolimento di Preziosa ed un sussulto violento di Mino. Con aria ferocissima) “Questo es-

sere folcare inzulto a faloroso cenerale di cloriosa Wermacht che in tempo di guerra potreppe essere

lafato anche con zangue…….!!!! (Ringhia digrignando quasi i denti in faccia a Mino)

308 – MINO – (Gli va’ contro a mani alzate) “Ma va via, punciun, che io ti…..”

La discussione e’ interrotta dal bip del computer che annuncia l’arrivo di un messaggio.

309 – PREZIOSA – (Che si stava frapponendo tra i due contendenti) “Fermi un po’: c’e’ posta in ar

rivo !!” (Si avvicina alla scrivania) “Da Tampere….la cornea….!! (Con enfasi. Legge velocemente il messaggio, poi sbotta trafelata) “O, santo cielo !!”

310 – MINO – (Si avvicina precipitosamente alla scrivania, preoccupato) “Qualcosa non va !?”

311 – PREZIOSA – (Piuttosto scura) “E direi….: aspettano il bonifico fino a lunedi’ alle diciassette

, ora di chiusura delle banche, poi si ritengono liberi di dare la cornea al miglior offerente….” (Si in

scurisce ulteriormente) “Ci sono gia’ sei persone in lista di attesa !!”

312 – MINO – (Desolato) “Oddio….!!”

313 – OLAF – (Preoccupato) “Questo significare che cuaricione di mio fuhrer ezzere a rischio !?!?”

314 – PREZIOSA – (Un po’ in affanno) “Eeeeee….direi…..!!”

315 – MINO – (Decisamente in panico) “Altro che direi….!!” (Malamente, rivolto ad Olaf) “Se quelli non vedono i soldi, noi non vediamo la cornea e il tuo fuhrer non vede piu’ un’acca !!”

316 – OLAF – (Satanico) “E foi non fedete nemmeno piu’ fostri di zoldi, fero herr….!?!?”

317 – MINO – (Lo guarda malissimo) “Spiritoso ….!!” (Sibila a mezza voce)

318 – PREZIOSA – (In ambasce, a Mino) “E adesso…..che si fa…..!?”

319 – OLAF – (Anticipa la risposta di Mino) “Atesso….!?!? Affisare supito mio fuhrer, ecco che fare !!” (Scatta verso l’uscita di sinistra uscendo di scena)

320 – MINO – (Si infoia, inseguendolo fuori scena) “Ahhh, adesso si eh! Perche’ ci sono in ballo i   soldi del TUO stipendio nonche’ la sua sporca pellaccia si puo’ disturbare il fuhrer: prima perche’

riguardava un nostro problema no !!! Ma io ti distruggo, nazzista guerrafondaio leccapiedi della ma-

lora……!!!”

321 – PREZIOSA – (Si alza dalla scrivania e cerca di bloccare il marito) “No, Mino, aspetta…la-

scia che…..” (Il marito e’ gia fuori scena: esita qualche istante, incerta, poi allarga le braccia e muo-

ve anche lei verso sinistra, uscendo di scena sbottando) “Ma allora e’ un vizio !!!”

La scena rimane vuota per qualche istante: poi, da fuori, a destra, si sente un cane abbaiare e ringhia

re ferocemente. Dopo un attimo, trafelato, da destra si catapulta in scena Marco.

322 – MARCO – (Entra precipitosamente in scena ansimando, trafelato: si tocca il petto all’altezza del cuore, fermandosi vicino al tavolino) “O mamma…..!!” (Ansima) “Oh mammaaaaa…..!!!” (Sibi

la con un filo di voce sedendosi accanto al tavolino) “U cane….quello…..!?!? Una belva feroce scappata dallo zoo…..!!!!” (Commenta con un filo di voce. Si riprende un po’: si guarda in giro tra-

felato) “Accidenti a me e a quando ho accettato l’invito a questa strana rimpatriata….!” (Mugugna a

bassa voce. Resta un attimo pensoso, poi) “Si, pero’ adesso bisogna che li convinca a dividere…..”

(Fa’ una breve pausa: si alza in piedi) “Ma dove saranno finiti tutti…..!?” (Si chiede) “Proviamo nelle stanza!” (Parte deciso verso l’uscita sul fondo, arrivandoci davanti proprio mentre Marina rien

tra in scena da quella parte: si blocca, trasale, grida) “Ahahaha….!!”

323 – MARINA – (Si blocca: mette le braccia conserte allungando il collo verso si lui con la faccia feroce) “Eccolo il novello Casanova….! Dove te ne vai di bello cosi’ di corsa…..!?!?”

324 – MARCO – (Seriamente preoccupato, cercando di tenersi a debita distanza) “Ni…niente….! Cercavo….” (Esita, non sa cosa dire) “Cercavo Mino….” (Si riprende: in quel mentre, alle spalle di Marina compare Sergio che si ferma e li guarda interdetto) “Ma vedo che qui non c’e’: forse di la, eh :::!” (Gira velocemente sui tacchi e si dirige verso l’uscita di sinistra: in quel mentre, proprio da sinistra, fa’ il suo ingresso in scena Preziosa. La vede , si blocca, grida) “Ahahahahaaa….!!!”

325 – PREZIOSA – (Lo vede, si blocca, mette le braccia conserte, poi, ferocissima) “Cos’e’, ti fac-

cio paura adesso ??”

In quel mentre, alle spalle di Preziosa, compare in scena Mino: li vede si blocca, li guarda stupitissi-

mo.

326 – MARCO – ( In panico completo, arretrando prudentemente di spalle fino a centro scena) “Eeeeeee…ssssiiii…..mi…..hai fatto paura…..!!” (Bisbiglia appena)

327 – PREZIOSA – (Lascia scivolare le braccia lungo il corpo, i pugni chiusi: ringhia, avanzando lentamente verso di lui…) “E’ niente in confronto a quello che ti faccio adesso, babbeo !!!”

328 – MARINA – (Si muove a sua volta verso Marco) “E quello che non ti fa lei, ci penso io a fartelo, imbecille !!”

329 – MARCO – (Si sente perduto: gira lo sguardo piu’ volte prima verso l’una, poi verso l’altra, cercando disperatamente una via di fuga, poi, terrorizzato, verso la platea) “Il rottweiler !!!!” (Gri-

da a tutta voce uscendo precipitosamente da destra)

Un attimo dopo, si sente nuovamente l’abbaiare ed il ringhiare feroce del cane e la voce sofferente di Marco

330 – MARCO – (Da fuori scena, con voce fra il rassegnato ed il disperato, urla con quanto fiato ha in corpo) “AIAHAHAHAHAHAAAAA……!!!!!”

Marina e Preziosa, ormai a centro scena, si guardano un attimo, si scambiano uno sguardo di soddi-

sfazione, poi muovono, uscendo la prima dal fondo a destra e l’altra da sinistra: restano in scena Mino e Sergio.

331 – MINO e SERGIO – (Avanzano esterrefatti fino a centro scena, si guardano un istante scambiandosi uno sguardo allibito, poi, insieme, verso la platea, allargando le braccia) “Booohh…!

(Escono poi di scena Sergio dal fondo a destra e Mino da sinistra, come le rispettive mogli)

                                                     -   S   I   P   A   R   I   O   -

 

  


                                               TERZO ATTO

Il sipario si riapre con tutti i protagonisti in scena, che non e’ cambaita rispetto all’atto precedente: ci sono il professor Martino seduto alla scrivania sulla sedia a rotelle con alle spalle il fido Olaf, Pre

ziosa in piedi accanto al computer portatile, Sergio e Mino seduti di rimpetto al professore, Marina

in piedi alle spalle del marito, Marco piu’ defilato, seduto accanto al tavolino, Caterina vicino all’u-

scita sul fondo, in piedi, e Beatrice accanto all’uscita di destra, anch’essa in piedi, con una cartellet-

ta in mano. C’e’ qualche attimo di silenzio, con Martino che sembra raccolto, pensoso, il mento ap-

poggiato sulle mani.

1 – MARTINO – (Solleva la testa: rivolgendosi a Sergio e Mino) “Alantun, cosa l’e’ sta’ storia ?”

2 – MINO – (Finge indifferenza) “Scusi, professore….quale storia ?”

3 – MARTINO – (Con naturalezza) “Quella ca cunta ‘sta scatula !” (Indica il computer)

4 – PREZIOSA – (Un po’ sostenuta) “Guardi professore che ‘sta scatola le permettera’ di conserva-

re la vista !!” (Gira lo schermo verso di se) “In quanto alla storia, l’ e-mail parla chiaro: o entro lune

di’ alle cinque lei invia via internet la ricevuta del versamento di seicento milioni, o la cornea se la becca qualcun altro !”

5 – MARTINO – (Un po’ preoccupato) “Baccere! Seisentu miliuni nu sun miga n’unsa !!”

6 – SERGIO – (Sarcastico) “E figurati ! ma se e’ ricco a miliardi !!”

7 – MARTINO – (Deciso) “Brau furbu! Perche ti e palanche ti e tegni tutte belle in vista cusci’ te ghe fan pagaa e tasce, vea !?”

8 – MINO – (Accomodante) “Beh, professore…..” (Allarga leggermente le braccai ostentando un sorriso un po’ forzato) “……ovviamente nessuno e’ cosi’ fesso !”

9 – MARTINO – (Lo guarda malissimo) “E ti pretendieisci cou fisse mie !?!?”

10 – MARINA – (Un po’ seccata) “Sta’ di fatto che se vuole il suo occhio nuovo entro lundei’ alle

cinque deve trovare seicento milioni….!”

11 – PREZIOSA – (Sbuffa leggermente, un po’ abbacchiata) “Ci vorrebbe un miracolo….!!”

12 – MARINA – (Di rimando) “Neanche San Francesco riuscirebbe a farci niente…..”

13 – MARCO – (Interviene a sproposito, un po’ canzonatorio) “Che c’entra San Francesco coi miracoli !?”

14 – MARINA – (Risentita) “Diamine, era un Santo !!”

15 – MARCO – (Imperterrito) “E faceva miracoli ?”

16 – MARINA – (Indispettita) “Cretino: era un Santo, parlava con gli uccelli !!”

17 – MARTINO – (Al vetriolo) “Anche Cucciolina, ma nu creddu che a faian mai santa….!!” (Gela Marina e suscita un moto di ilarita’ negli altri. Poi…..) “Seisentu miliuni, eh…..: ben….!” (Esclama battendo sulla scrivania la mano sana) “Trexentusinquanta i ho dispunibili subetu, centucinquanta…

(Fa girare lo sguardo su Sergio, Mino e Marco, indicandoli ad uno ad uno con un dito) “….oria di che mei prestei viatri….!!”

C’e’ un sobbalzo da parte di tutti i presenti

18 – MINO – (Si alza dalla sedia come morso da una tarantola) “Ehi, dico….Professo

re, semmai noi dobbiamo incassare non prestare…..!!”

19 – SERGIO – (Sgrana gli occhi) “Che cosa !?!? Non se ne parla proprio !”

20 – MARCO – (Clownesco) “Professore, se me li trovi, facciamo meta’ per uno !!”

21 – CATERINA – (S’inserisce nel discorso) “Perche’ no ? Tanto siete gia’ creditori.

…..!” (Allarga leggermente le braccia come a dire: ovvio)

22 – MARINA – (Drastica) “Beh, io preferisco non aumentare il mio credito….”

23 – PREZIOSA – (Indagatrice) “Ma …professore, e poi perche’ solo in tre’?” (Indi-

ca Caterina) “E lei….!?!?”

24 – MARTINO – (La guarda male) “Le a s’e’ za ciamaa feua…..”

25 – MARCO – (Sobbalza dalla sedia) “Come sarebbe a dire !?!?”

26 – MARTINO – (Secco) “Saieiva a di ca lascia serne viatri, macarun !!”

27 – MARCO – (S’illumina) “Bene….!!” (Poi si blocca, ridandosi un contegno: scrolla le spalle) “Io intanto i soldi non li ho…!”

28 – MARTINO – (Con naturalezza) “Nu te preocupaa, va ben anche na cambiale…”

29 – SERGIO – (Toccato nel suo ramo) “Si, e come fa’ ad esigerla…!?!? Professore, non raccontiamoci storie !!”

30 – MARTINO – (Imperturbabile) “Ti nu ghe pensaa: pensa ciutostu a firma l’asse-

gnu !”

31 – MINO – (Nervoso) “Comunque, non mi sembra normale…..” (Conclude scuotendo il capo) “Da parte mia, non ci metto una lira.”

32 – SERGIO – (Risoluto) “E figuriamoci io !!”

33 – MARCO – (Gigione) “Se vuole la mia parte, dica allo scimmione teutonico di provare a rovesciarmi e scuotermi: quello che mi esce di tasca e’ suo !!”

34 – MARINA – (E’ la piu’ vicina a lui: velenosa) “Magari un paio di mutandine ne-

re, eh!” (Sibila in mezzo ai denti provocando un rapido allontanamento di Marco)

35 – BEATRICE – (Stupita dalla loro reazione) “Ma insomma, signori! Siete stati compagni di scuola, e’ stato un vostro insegnante: mi meraviglio di voi, non ricordate cio’ che vi ha dato !?!?” (Cerca di convincerli)

36 – MARCO – (Ilare come prima) “Ma certo che mi ricordo: tanti calci nei denti !!”

37 – MARTINO – (Lo gela) “E veddu che nu sun baste-e…..!” (Poi) “L’e’ u meximu

Caterina, ti’ cose ti me dixi !?”

38 – CATERINA – (Fa’ spallucce) “Perche’ no? In fondo….come si dice !? Chi non risica non rosica !”

39 – MINO – (Sul chi va la? “Momento !!” (Muove deciso verso di lei) “Che cosa si-

gnifica cio’!?”

40 – CATERINA – (Con naturalezza) “Che li presto io i soldi al professore !”

41 – MINO – (Sollevato) “Aahhh!” (Poi realizza) “In cambio di che !?!?” (Chiede a muso duro)

42 – CATERINA – (Sempre tranquilla) “Di quello che scegliete…..” (Fa’ una pausa studiata fingendosi pensierosa) “…….quattro pezzi su cinque. D’accordo ??” (Guarda

Mino come che aspetta una risposta che sa’ non sara’ positiva)

43 – SERGIO – (Scatta come una molla) “E brava la furbona…..!!”

44 – MARINA – (Piccata) “Di un po’, ci hai presi per fessi !?”

45 – PREZIOSA – (Piu’ contenuta ma per niente contenta) “Un conto e’ dividere

un altro e’ prendersi tutto….!!!”

46 – MARCO – (Vorrebbe mostrare anch’egli il suo disappunto ma sa di non poterla contraddire) “Beh, effettivamente…..mi sembra che…..” (Cerca le parole adatte) “Il dividere sia la soluzione piu’ giusta…..” (Butta li’. Poi, prendendo la palla al balzo)

“Sentite, io faccio una proposta: meta’ a Caterina e meta’ da dividere fra noi. Che ne

dite, eh !?!?”

47 – MINO – (Assolutista) “Sei tutto scemo.”

48 – SERGIO – (Alterato) “Non se ne parla proprio….!!!”

49 – MARINA – (A muso duro) “Ma per carita’….!!”

50 -  PREZIOSA – (Secca) “No !!”

51 – BEATRICE – (Sconfortata) “Amen….!”

52 – MARCO – (In ambasce) “Oh vacca….!!” (Poi, rivolto a Martino) “Lei cosa ne pensa ?”

53 – MARTINO – (Scrolla le spalle) “Pe mi……..” (Poi, rivolto a Caterina) “Alua, u nostru afare…..!?”

54 – CATERINA – (Sorniona) “Quattro su cinque….!?”

55 – MARTINO – (Sentenzia) “Afare fetu!”

56 – CATERINA – (Trionfante) “Perfetto ! Lunedi’ mattina chiamo per il bonifico.”

Fa’ per muovere verso l’uscita di destra ma gli altri le sono addosso e la bloccano.

57 – MINO – (Agitato) “Momento….momento….!!” (Prende Caterina per un braccio

trattenendola) “Prendiamola con calma, eh!”

58 – SERGIO – (Si avvicina a loro) “Gia’, prendiamola con calma, bella….” (Rivolto a Caterina. Poi, a muso duro) “Prima dici che rinunci, poi ti fai avanti e vuoi tutto il malloppo: a che gioco stai giocando….!?!?”

59 – CATERINA – (Si divincola da mino con uno strattone) “E VOI a che gioco state giocando !?” (Anche lei a muso duro) “Non giocate anche voi per il malloppo ??” (Chiede squadrando prima Mino e poi Sergio) “In quanto a rinunciare, ho detto che rinunciavo a scegliere, mica a dividere !!” (Guarda Marco con la coda dell’occhio)

60 – MARCO – (Alza gli occhi al cielo e, a mezza voce, fra se) “E ti pareva !!”

61 – MARTINO – (Si secca: batte pesantemente piu’ volte il pugno sulla scrivania) “Alantun, uemmu decidise !?!?”

C’e’ un attimo di indecisione, poi partono di scatto, insieme, Mino, Sergio e Caterina.

62 – MINO e SERGIO – (Scattano verso la scrivania: contemporaneamente) “Certo !!”

63 – CATERINA – (Scatta verso l’uscita di destra) “Certo !!”

Si scontrano violentemente dandosi una terribile testata a tre’

64 – MINO – (Incrociando la testa di Caterina) “Ahia !!” (Si ferma un attimo: rivolto a lei) “Dio se sei brutta vista da vicino !!”

65 – SERGIO – (A sua volta a contatto con le altre due teste) “Ahiahaaa !!” (Scuote un attimo la testa stranito per riprendersi, poi…) “Accidenti che testa dura: so anch’io che copiavate i compiti !!”

66 – CATERINA – (Stordita dalla botta) “Ahahahaa…!! E fate attenzione, copia di bufali !!!!”

67 – MARCO – (Scoppia a ridere) “Ehi, c’e’ qualcosa di piu’ duro delle vostre teste !?”

68 – MARINA, PREZIOSA e BEATRICE – (Lo guardano malissimo, insieme…) “Le nostre mani !!” (Grugniscono feroci provocando un brusco allontanamento di Marco verso l’uscita di destra)

69 – MARTINO – (Sbuffa, ribatte la mano sulla scrivania, poi) “Loffa, urdine !!” (Ordina rivolto a Olaf)

70 – OLAF – (Si mette sull’attenti sbattendo i tacchi) “Jahwoll !!” (Sbraita, provocan

do un sussulto generale. Poi…) “Achtuuuuung ….!!” (Spara a tutta voce, suscitando un secondo sussulto piu’ marcato fra i presenti) “Main fuhrer detto ortine e ortine de-fe essere, ja…!?” (Fa una breve pausa: nessuno osa contraddirlo) “Gut…..molto bene!” (Commenta soddisfatto) “Ora foi dite me: e’ fero che foi folete arifare a incassare il pattuito ??”

71 – MINO  - (Infastidito) “Certo che si, diamine ..!”

72 – PREZIOSA – (Un po’ esitante) “Beh….si, certo !”

73 – MARINA – (Perentoria) “Si !!”

74 – SERGIO – (Sarcastico) “Ma no, figurati !!”

75 – MARCO – (Esitante) “Beh….se possibile….”

76 – OLAF – (Perentorio) “Gut! Ancora molto bene!” (Fa’ una breve pausa) “Pero’ foi non essere disposti ad anticipare zoldi per main fuhrer, ja ….!?”

77 – MINO – (Secco) “No!”

78 – SERGIO – (Seccato) “Ma per piacere…..!!”

79 – MARCO – (Clownesco) “Se li trovi……” (Fa per rovesciare le tasche, poi ci ripensa: memore delle esperienze di prima, le ricompone e, rivolto alla platea) “Meglio di no, non si sa mai !!”

80 – OLAF – (Si rivolge con lo sguardo a Caterina che allarga leggermente le braccia senza parlare. Poi, con un ghigno sinistro) “E nemmeno ezzere disposti a cedere parte di fostro compenso a lei…..” (Indica Caterina) “….se anticipare tutti i zoldi…….”

81 – PREZIOSA – (Scrolla le spalle) “Per me……”

82 – MINO, SERGIO, MARINA e MARCO – (Si guardano vicendevolmente per un lungo istante, poi, tutti insieme) “NO!!”

Caterina osserva Marco, poi, con noncuranza, si mette una mano dietro la nuca e co-

mincia a grattarsi, curandosi di essere ben vista da Marco, lasciando bene in evidenza oltre il capo il segno delle corna.

83 – MARCO – (Trasale: poi, terreo) “Siiii……!!” (Ansima quasi a tutta voce)

Lo guardano tutti malissimo, veramente stupiti.

84 – MARINA – (Rompe gli indugi)  “Di un po’, ma sei fuori !?!?”

85 – SERGIO – (Lo guarda di traverso) “Hai bevuto !?”

86 – MINO – (Con fare gigione, si batte due dita della mano sull’altro avambraccio) “Te droghi !?!?!?”

87 – MARCO – (Non sa come venirne fuori) “Nooo….e’ che…..” (Deglutisce) “Pensandoci bene …..in fondo….ecco…..dopotutto…..se lei ci mette i soldi…..rischiando anche per noi…..un fondo di merito…..” (Deglutisce ancora pesantemente)  “……obbiettivamente…..glielo si deve riconoscere !”

88 – MINO – (Si inalbera) “Un fondo di merito !?!? E a ME, allora, che ho avuto l’idea che ci ha consentito di risolvere il problema…….!?!?”

89 – MARCO – (Lo coglie in castagna) “Veramente il lavoro lo ha fatto Preziosa, il merito e’ suo: e lei mi pare la pensi diversamente….”

90 – MARINA – (Venefica) “Sai che merito, battere due dita su una tastiera !” (Rivolta a Mino) “Quello che conta, e’ l’idea !!”

91 – PREZIOSA – (Oltremodo velenosa) “Se e’ per questo, tu dovresti avere perennemente un pallottoliere a portata di mano!!”

92 – MINO – (Cerca di calmare gli animi) “Ragazzi, con calma, eh….non mi sembra il caso di litigare. Vorra’ dire che…..divideremo in quattro…..” (Indica se stesso, Ser-gio, Marina e Preziosa) “…..e poi ognuno disporra’ della sua parte come meglio crede…..”

93 – MARCO – (Furibondo) “E bravo, merlo !!! Neanche la nostra giusta parte, ma eventualmente le briciole che vi cadono di mano. Ladro !!”

Mino fa’ per scagliarsi contro di lui, Sergio cerca di interporsi per impedire che venga

no a contatto.

94 – MINO – (Si scaglia contro Marco) “Razza di invertebrato, parassita …….”

95 – MARCO – (In gesto di sfida) “Vieni, dai …..che ti rifaccio nero come quella volta a scuola……!!!”

96 – SERGIO – (Si inframmezza, cercando di tenerli lontani) “Calma eh, calma !! Ricordiamoci che siamo in casa d’altri !!”

La calma e’ riportata da Martino, che ha assistito impassibile a tutta la pantomima.

97 – MARTINO – (Batte violentemente il pugno sulla scrivania, provocando un sob-

balzo generale e attirando l’attenzione di tutti) “Bene…..!!!” (Spara a tutta voce: poi, con tono piu’ pacato ma decisamente irridente) “Fa piaxei vedde che anei sempre cusci’ d’acordiu…..” (Passa lo sguardo da uno all’altro, con aria truce. Poi) “Fin-a a preua cuntraia, vistu che e palanche sun e me, e cundisuin e dettu mi! Se uei divide e palanche, ognun de viatri…..” (Indica Sergio, Mino e Marco) “…..u sgancia sinquan-

ta milioni che ghe vegnan reizi entru chinze giurni au mascimu. Chi sgancia….divide,

chi s’ascorda……..” (Muove leggermente l’avambraccio in un gesto inequivocabile)

“……s’atacca….!!”

C’e’ un lungo attimo di silenzio generale: poi e’ ancora Martino a riprendere

98 – MARTINO – (Perentorio) “Sun cuntentu che se semmu capii. Oua, dopu tanta rumenta, euggiu respia in po d’aia fresca !” (Passa nuovamente lo sguardo sui suoi ex

allievi) “Oriei scusa, speru……” (Fa’ un gesto a Olaf che comincia a muoversi lenta-

mente) “E se nu scusei, l’e’ u meximu !!” (Rivolto ancora a Olaf) “Loffa, remurchia !!” (Olaf continua a muoversi con lentezza verso l’uscita di sinistra: Martino lo bloc-

ca) “Loffa, de feua…..de cursa !!!” (Tuona)

99 – OLAF – (Bisbiglia appena un impropero) “Der ung blitz…..!” (Poi, rivolto a Martino, con voce pacata) “Jahwoll, main fuhrer….! Mio nome, pero’ e’ Olaf, zolo OLAF……” (Cerca di correggerlo)

100 – MARTINO – (Acido) “Offa, Loffa…..a l’e’ sempre na cosa molla, cumme ti’ oua !!”

101 – OLAF – (Spazientito, si ribella) “Nain, nain, nain: mio nome e’ Olaf, come Tio mitolocico tetesco……!!!”

102- MARTINO – (Sempre piu’ perentorio) “Loffa, o ti te mesci o in Germania te ghe rispedisciu a pea patate !!”

103- OLAF – (Non replica: gira la carrozzella e parte verso l’uscita di destra e si muo

ve a passo rapido imprecando in tedesco a mezza voce) “Der teufelgrand mit zum der hag……!”

Passano accanto a Beatrice: Martino lo ferma con un gesto della mano.

104- MARTINO – (Rivolto a Beatrice) “Scignurin-a, m’aracumandu: le ca retie i ase-

gni e ca tegnr i cunti !!”

105 – BEATRICE – (Ossequiosa il giusto) “Certamente, professore: non dubiti.”

Fa’ un gesto ad Olaf che riprende la sua marcia: escono entrambi da destra.

106 – OLAF – (Esce da destra spingendo la carrozzina a passo spedito, scandendo ad ogni passo) “Ein, zwein….ein, zwein……”

C’e’ una attimo di imbarazzato silenzio in scena: Mino sbuffa, rompendo il ghiaccio.

107 – MINO – (Allargando rassegnato le braccia) “A questo punto…..ci conviene sborsare e sia finita !!”

108 – SERGIO – (Preoccupato) “Gia’….Pero’, chi ci dice che celi rende…!?!?”

109 – MINO – (Con ostentata sicurezza) “Ma scherzi !? Se e’ ricco a miliardi: l’hai detto tu !!”

110 – MARINA – (Non del tutto sicura) “Si, ma e’ anche una gran carogna !!” (Sen-

tenia)

111 – CATERINA – (Con un velo di sarcasmo) “Semmai, invece di cinque pezzi ne sceglierete sei !”

112 – MINO – (Si illumina) “Pero’, mica scema la ragazza!!”

113 – SERGIO – (Pessimista) “Uhm, dipende se quella specie di troglodita che lo scarrozza e’ d’accordo…..”

114 – PREZIOSA – (Ridacchia) “Bell’elemento quello! Ma da dove l’avra’ preso ? Non capisco che ruolo abbia, oltre quello di autista della carrozzina…..”

115 – SERGIO – (Caustico) “Veramente non lo capisci neanche quando parla! Prima ha smoccolato mezz’ora: chissa’ cos’ha detto !?!”

116 – MARCO – (Con noncuranza) “Se volete ve lo dico io….”

117 – MINO – (Lo guarda stupito) “Capisci il tedesco !?!?”

118 – MARCO – (Fa’ spallucce) “Piu’ o meno…”

119 – SERGIO – (Lo incalza) “Allora…..che ha detto !?!?”

120 – MARCO – (Assume un atteggiamento cattedratico) “Ma porcaccia miseriaccia vacca………”

121 – MINO – (Si sente preso in giro) “Ma va via, buffone…..!!!” (Lo manda plateal-

mente all’inferno con un gestaccio della mano)

122 – MARCO – (Sghignazza feroce) “Perche’, secondo te’ che altro puo’ aver detto !?!?” (Lo canzona)

123 – SERGIO – (Serio, rivolto a Marco) “Piuttosto, gigolo’…..tu come pensi di versare la tua parte se a quanto pare non hai una lira ?”

124 – MARCO – (Fa’ spallucce) “Vedro’ di inventarmi qualcosa…..”

125 – MINO – (Indagatore) “Ad esempio ….?!?!”

126 – MARCO – (Si guarda in giro, interlocutore) “Un …..prestito….no, eh ?” (Chie

de abbassando progressivamente il tono della voce . Poi, avvicinandosi a Beatrice, a mezza voce) “Sai dove posso trovare una cambiale….!?!?”

127 – BEATRICE – (Ringhia quasi) “In paese, alle poste: dovresti saperlo bene tu !!”

128 – MARCO – (Si blocca, gelato) “Ah….gia!” (Sorride goffamente avvicinandosi al tavolino)

129 – BEATRICE – (Rompe gli indugi) “Bene signori, avete sentito il Professore: io ho da sbrigare parecchie cose, quando avrete bisogno di me, sono negli alloggi del professore…..” (Fa’ un cenno del capo) “Con permesso….” (Esce da sinistra)

130 – SERGIO – (Nervoso) “Scusate….con permesso…..” (La scimmiotta) “Ah…ah.

ah….spiritosa !”

131 – MINO – (Realista) “Spiritosa o no, dobbiamo sbrigarci ed ANDARLA a CER-

CARE !!!” (Rafforza le parole alzando il tono della voce) “Non dimentichiamoci che e’ lei che tiene i conti….”

132 – MARINA – (Fa’ spallucce) “Beh, tanto vale sbrigarci !”

133 – MINO e SERGIO – (Si guardano, poi, volgendosi verso le mogli, insieme) “Gli assegni….!!” (Perentori)

Marina e Preziosa si allontanano stancamente, uscendo dal fondo a destra. Anche Marco e Caterina muovono per uscire, Marco verso destra e Caterina verso il fondo a

sinistra.

134 – MINO – (Li guarda, poi, sospettoso) “E voi due dove vorreste andare !?!”

135 – CATERINA – (Girandosi, con naturalezza) “A procurarmi la mia quota….!”

136 – MARCO – (Scocciato) “A procurarmi una cambiale !!”

Mino e Sergio restano soli in scena. Si siedono alla scrivania: Sergio sbuffa, allunga le gambe e resta a pensare, incupito. Mino comincia a giocherellare con il computer.

Passano alcuni secondi, poi…..

137 – SERGIO – (Allunga lo sguardo verso il computer) “Pero’….ci sguazzi bene con quel coso…..”

138 – MINO – (Con malcelato orgoglio) “Che vuoi…..col mio lavoro, non posso pro-

prio farne a meno !”

139 – SERGIO – (Fa’ spallucce) “E si…..anch’io li ho, in ufficio…..” (Fa’ una smor-

fia, ritraendosi) “Pero’ li lascio usare agli altri: e’ meglio !!”

140 – MINO – (Finge stupore) “Perche !?! Aiutano tantissimo. Guarda internet, ad esempio…..” (Armeggia coi collegamenti) “Ci trovi mille soluzioni, per qualsiasi pro

blema…..” (Ha un moto di stupore) “E questo cos’e’ ….!?!?”

141 – SERGIO  (Si riavvicina) “Qualcosa non  va !?”

142 – MINO – (Interdetto) “No…..e che….sembra che qualcuno abbia usato internet per collegarsi con una fabbrica, in Finlandia, che produce e vende souvenir di renna !!”

143 – SERGIO – (Scoppia a ridere) “Magari e Olaf che sta’ cercando due renne per trainare meglio e piu’ veloce la carrozzina del carognone…..!!”

Mino sta’ per replicare ma e’ interrotto dall’ingresso in scena da destra di Olaf che spinge di corsa la carrozzina di Martino.

144 – OLAF – (Spinge la carrozzina a passo di carica, scandendo i passi) “Ein-zwein, ein-zwein, ein zwein…..”

145 – MARTINO – (Piuttosto preoccupato) “Cianin…..cianiiiiinnn…..!!”

146 – OLAF – (Si ferma a centro scena, sbattendo i tacchi) “Her profezor….main fuhrer detto di corsa: io eseguo ortini di mio fuhrer….!!” (Risbatte i tacchi e riprende

la sua corsa spingendo la carrozzina) “Ein-zwain, ein-zwain……”

147 – MARTINO – (Irritatissimo) “Asascin…..esse-esse…..!!!” (Sbraita a tutta voce)

Mino e Sergio si guardano un attimo interdetti e divertiti, poi scoppiano a ridere

148 – MINO – (Ilare) “No, no…..mi pare proprio che non ne abbia bisogno !”

Ridono ancora divertiti

149 -  SERGIO – (Interdetto) “Di, pensi che il crucco sia uscito di testa ?”

150 – MINO – (Con naturalezza) “Gli sta’ solo facendo pagare la figuraccia di prima.

(Sentenzia. Poi torna a curiosare sul computer: borbotta, commentando fra se) “Eppu

re, c’e’ qualcosa che non mi convince……”

151 – SERGIO – (Distrattamente) “Ancora preoccupato per la storia delle renne ?”

152 – MINO – (Interdetto) “Non so….c’e’ qualcosa che non mi convince…..”

In quel momento fanno il loro ingresso dal fondo a destra Marina e Preziosa: entram-

be hanno in mano il libretto degli assegni.

153 – MINO – (Le vede) “Ah, ecco le nostre signore.” (Fa’ un cenno della mano a Sergio.

154 – SERGIO – (Si alza) “Oh, bene!” (Si avvicina a Marina che gli porge il libretto, mentre Preziosa si avvicina alla scrivania e lo getta davanti a Mino che la guarda ma-

le)ì. Poi, rivolto a Sergio) “Allora….cinquanta a testa ??”

155 – MINO – (Ingrugnito) “Hai un’idea migliore !?”

Compilano gli assegni, li staccano, li porgono a Preziosa: Mino fa’ un gesto con il ca

po alla moglie, invitandola a portarli a Beatrice. Preziosa si muove verso l’uscita di si

nistra ma Sergio la ferma.

156 – SERGIO – (Scatta a fermare Preziosa) “Momento!!” (Poi, rivolto a Mino) “Chi ci garantisce che anche Marco e Caterina rispetteranno i patti ? Prima di consegnarli, aspettiamo un attimo!”

157 – MINO – (Fa’ un cenno di condivisione) “Giusto !” (Si alza) “Anzi, direi che e’ meglio sollecitarli un attimo, nel caso avessero la memoria corta…..” (Muove verso l’uscita sul fondo, a sinistra)

158 – SERGIO – (Lo guarda interdetto) “Dove vai !?”

159 – MINO – (Perentorio) “A sollecitare la prima !” (Esce dal fondo a sinistra segui-

to dagli altri in fila indiana.)

Preziosa esce per ultima: si ferma un attimo, si sventaglia gli assegni davanti al viso, fa una smorfia di sommo disgusto rivolgendosi alla platea e poi esce di scena.

Passa qualche istante e, da destra, fa la sua ricomparsa Marco con  in mano una cam-

biale. Prosegue a passo spedito fino a centro scena, poi si ferma e si siede accanto al tavolino. Prende una penna e  comincia a scrivere: poi si blocca.

160 – MARCO – (Ha un moto di stizza) “Accidenti !!” (Smoccola sbattendo la penna sul tavolino) “Un’altra cambiale no, eh….! E come me la pago ?? Ho gia’ piu di mez-

zo stipendio pignorato !!!” (Sbuffa pesantemente, si gratta la testa) “Devo inventarmi qualcosa…….!” (Sbotta) “Devo assolutamente inventarmi qualcosa …!!” (Rincara la dose alzandosi di scatto e uscendo con passo spedito da sinistra)

Dopo qualche attimo fanno la loro ricomparsa dal fondo Mino, Sergio, Preziosa e

Marina, tutti abbastanza nervosi, preceduti da Caterina che ha a sua volta in mano un assegno,

161 – CATERINA – (Un po’ scocciata) “Ma per quale motivo dovrei consegnarlo a

voi !?!”

162 – SERGIO – (Gli si para davanti, allarga le braccia e, con aria un po’ farsesca) “Semplice: non ci fidiamo !”

163 – CATERINA -  (Con assoluta naturalezza) “Se e’ per questo, nench’io !”

164 – MINO – (Spazientito, cerca di mediare) “E va bene…va bene! Ascoltate, faccia

mo cosi’: Cerchiamo Marco, gli facciamo compilare la sua maledetta cambiale e poi, tutti insieme, portiamo il malloppo alla governante. D’accordo !?!” (Sorride ostentan-

do falsa tranquillita’)

165 – MARINA – (Scettica) “Sempre che l’abbia trovata la sua maledetta cambiale…

..!”

166 – SERGIO – (Alla moglie) “Tu sottovaluti tuo marito….” (Si mette una mano in tasca e  tira fuori una cambiale) “Voila’: gia’compilata, deve solo firmarla….!”

167 – MINO – (Con una risatina soddisfatta) “Ragioniere, mi complimento con lei !”

168 – SERGIO – (Con falsa modestia) “E’ il mio mestiere !” (Poi, muovendo verso destra) “Andiamo, forza!”

Escono di scena in fila indiana da destra. Qualche  istante e, da sinistra, fa’ il suo in-

gresso in scena Marco in compagnia di Beatrice: stanno discutendo animatamente.

 

169 – BEATRICE – (Offesissima) “Ioooo ?!?!?” (Strepita a tutta voce) “Io dovrei pre

starti i soldi dopo che tu ti sei comportato con me da autentico mascalzone !? Ma tu sei tutto fuori !!!!”

170 – MARCO – (Contrito) “Beatrice, per favore, capiscimi ! Non e’ come puoi pen-

sare, te lo giuro. E’ stato un insieme di equivoci, di circostanze che……”

171 – BEATRICE – (Furibonda) “Anche le avventure volanti su due fronti con tanto di feticci nelle tasche sono circostanze !?!?”

172 – MARCO – (Con angoscia) “Feti…..ma quali feticci !!! Non so come mi sia arri

vata in tasca quella roba, ma se becco chi ce l’ha messa giuro che…..”

173 – BEATRICE – (Perentoria) “Ecco, bravo: fatti un giro e vedrai che lo trovi, eh !” (Si volta di scatto avviandosi per uscire da sinistra. Si ferma proprio sull’uscita, si gira di scatto e, rivolta a Marco) “Magari se ti guardi in uno specchio lo trovi subito!”

Beatrice esce piccaissima da sinistra e Marco rimane per qualche istante solo in scena

Si agita, visibilmente contrariato.

174 – MARCO – (Sbuffa e smoccola) “Accidenti !! Porca l’oca !!!” (Passeggia nervo

samente avanti e indietro per alcuni istanti) “Ma adesso ti sistemo io, porco boia !!”

(Brontola uscendo stizzito di gran carriera dal fondo a sinistro. Un attimo dopo, Bea-

trice transita in scena entrando da sinistra con delle carte in mano e uscendo da destra

Un altro secondo e Marco ricompare dal fondo con le mani ingombre di cose. Arriva a centro scena e deposita tutto sul tavolino.

175 – MARCO – (Incomincia a trafficare) “Pensano di essere furbissimi, ma adesso...

…!!” (Prende una cartina di pasticche, ne toglie una) “Questa, nella birra dell’ober….

coso di Germania…..” (Bofonchia. In quel mentre, da destra, rientra in scena Beatrice

lo vede, si blocca sull’ingresso, incuriosita. Lui continua imperterrito a sfaccendare)

“E questa…..” (Carica il contenuto di una fialetta in una siringa) “…..per il caro Pro-

fessore…..” (Ricompone la siringa: fra se, a mezza voce) “Buonanotte, Professore: e intanto che voi dormite, io mi faccio un piccolo prestito !!” (Ridacchia divertito) “Pe-

ro’, che idea: pagare Martino coi suoi soldi !!”

Beatrice rimane interdetta e stupita: guarda Marco raccogliere i suoi pezzi e uscire con aria trionfante dal fondo a sinistra. Poi, muove verso il centro scena.

176 – BEATRICE – (Entra lentamente, fermandosi davanti al tavolino:poi, stupita)

“Hai capito, il buon De Maria ! Furbastro, come sempre, eh !! Ma adesso te lo combi-

no io un bello scherzetto…..”

Muove con passo deciso, uscendo da sinistra. Dopo qualche momento, rifanno ingres

so in scena da destra Caterina, Sergio, Mino, Marina e Preziosa: anche loro stanno di-

scutendo animatamente.

177 – SERGIO – (Rientra in scena per primo: ha un diavolo per capello) “Ma non e’ possibile, accidenti!” (Si volta verso Preziosa) “Stiamo buttando a mare una fortuna per delle scemenze !!!”

178 – MARINA – (A muso duro, a Preziosa) “Si tratta di correttezza, perdiana!”

179 – CATERINA – (Sorniona) “O beh……” (Sibila quasi) “….se la mettiamo sotto

quel punto di vista anche certi intrecci sarebbero da evitare…..!”

180 – PREZIOSA – (Si volta di scatto, inviperita) “E tu cosa ne sai !?!?”

181 – CATERINA – (A bassa voce) “Quanto basta, credimi….”

182 – MARINA – (Imbarazzata) “Non vedo….cosa c’entrino questi discorsi…..”

183 – MINO – (Seccatissimo) “Insomma…..!” (Sbuffa. Poi, rivolto a tutti.…) “Ora pensiamo ad incassare, poi….penseremo a dividere, eh !!”

184 – SERGIO – (Indicando l’uscita a destra) “Ma se non troviamo Don Giovanni….

…!”

185 – MINO – (Decisionista, come sempre) “Beh, Preziosa e Caterina intanto posso-

no consegnare i nostri assegni, noi intanto continuiamo la caccia grossa…..”

186 – CATERINA – (Con falso stupore) “Toh, finalmente un’idea sensata ! Mino, ti sei dopato !?!?”

Mino si volta inviperito per ribattere ma Sergio lo anticipa

187 – SERGIO – (Deciso) “Cominciata ad andare allora, prima che qualcuno cambi di nuovo idea !!!” (Sbraita)

Caterina e Preziosa fanno spallucce, poi muovono uscendo da sinistra

188 – MARINA – (Si avvia anche lei dietro di loro) “Aspettate, ragazze: vengo anch’io!”

Restano in scena Mino e Sergio: si guardano, Mino sbuffa, allargando gli occhi.

189 – SERGIO – (Si siede vicino al tavolino) “Accidenti se e’ dura….!”

190 – MINO – (Distratto) “Moh….!!” (Si limita a bofonchiare. Poi, si siede alla scri-

vania, ricomincia a trafficare sul computer: a mezza voce, commenta) “Eppure…..”

191 – SERGIO – (Si volta verso di lui) “Che c’e’, sei sempre preoccupato per le ren-

ne !?” (Chiede canzonandolo)

192 – MINO – (Sospettoso) “Perche’, se qualcuno si fosse introdotto sul tuo compu-

ter per cercare chissa’ cosa chissa’ dove, tu non saresti preoccupato !?”

193 – SERGIO – (Fa’ una smorfia di indifferenza) “A dirti il vero, a me preoccupa di

piu’ il comportamento delle signore….” (Indica con un gesto del capo l’uscita di sini-

stra: allarga leggermente le braccia) “…..comunque…..”

194 – MINO – (Si scuote: stupitissimo) “Perche’, che hanno di strano !?”

195 – SERGIO – (Palla gli occhi: anche lui stupito) “Ma se Preziosa e Marina, in me-

no di un mese hanno cambiato il loro modo di comportarsi da cosi’….a cosi’….” (Gi-

ra la mano prima dal palmo e poi dal dorso) “……almeno cinquanta volte e Caterina

fa’ la misteriosa e tiene tutti in scacco come se fosse custode di chissa’ quale terribile segreto…..!” (Si alza e si dirige verso Mino) “A me, la cosa pare un po’ strana….”

Non visto, dal centro a sinistra, fa’ capolino Marco con in mano due bicchieri di bir-

ra: li vede, si blocca.

196 – MARCO – (Sottovoce per non farsi sentire e ritraendosi per non farsi vedere)

“Accidenti….! Questa non ci voleva….!!” (Li indica) “Ma porca miseria, e adesso co

me faccio a schiodarli di li !?” (Smoccola fra se, mentre Mino e Sergio, ignari di esse

re spiati, continuano a chiacchierare fra di loro. Poi, di colpo, da fuori scena a sinistra

risuona imponente la voce di Olaf)

197 – OLAF – (A piena voce, da fuori scena a sinistra) “Nain….nnain….nnnnaiiinnn.

…..!!!!!”

198 – MINO – (Sobbalza violentemente sulla sedia) “Gesu….!!” (Rantola quasi) “Quello, prima o poi, mi fa venire un infarto !!”

199 – SERGIO – (Portandosi la mano ad un orecchio) “Piu’ che altro, mi sa’ che rischiamo la perforazione di un timpano….!!” (Commenta acidissimo. Poi….) “Co-

dunque, non ho nessuna voglia di vederlo: ne lui, ne quel canchero di Martino…..” (Si alza di scatto) “Ci penseranno le signore ad informarci sulle operazioni di conse-

gna: IO, me la batto !!”

200 – MINO – (Si alza a sua volta, seguendo Sergio che esce da destra) “Se e’ per questo, nemmeno io !!!”

Marco respira, poi, con un sorriso soddisfatto, si appresta ad entrare in scena ma e’ bloccato dall’ingresso da sinistra di Olaf che spinge la carrozzina di Martino seguito da Marina, Preziosa e Caterina.

201 – OLAF – (Entra in scena da sinistra spingendo Martino sulla sua carrozzella: si ferma a centro scena, accanto al tavolino. Poi si gira di scatto verso Marina e Preziosa

“Se mio fuhrer detto che ritartare incasso di assegni a lunedi’ non e’ possibile, signifi-

ca che non e’ possibile, ja !!”

202 – PREZIOSA – (Con aria seccata) “Cos’e’, ha paura che gli blocchiamo il conto !?”

203 – OLAF – (La guarda glaciale) “Perche’, forse lei penzato di farlo ??”

204 – MARINA – (Anticipa la risposta di Preziosa) “Lei non lo so, ma io si! Anzi, cerco Sergio e lo prego di farlo subito…..!!”

Parte di corsa verso l’uscita sul fondo seguita da Preziosa. Marco, per non essere sco-

perto, avanza repentinamente entrando in scena e quasi scontrandosi con le due don-

ne che escono sotto lo sguardo divertito di Martino.

205 – MARCO – (Ostentando stupore) “Salve…..! Ma…..accidenti che fretta !!”

206 – MARTINO – (Con un sorriso beffardo)  “Quande emmu a cua de paggia, em-

mu sempre puia che quarche d’un ne ghe dagghe feugu…..!!”

207 – CATERINA – (Ilare) “Vero, Marco !?!?” (Esce dal fondo a sinistra sorridendo sorniona)

208 – MARCO – (La guarda strano, facendo finta di non capire: poi, rivolto a Marti-

no) “Professore, che combinazione! Stavo proprio venendola a cercare: mi chiedevo,

ci sara’ il Professore, eh….!?!?” (Con fare mellifluo)

209 – MARTINO – (Serissimo, indicandosi le gambe) “No, sun anetu a fa alenamen-

tu pe a maratun-a de New York !!”

210 – MARCO – (Non capisce) “Prego…..!?!?”

211 – MARTINO – (Ancora serio) “E sci, eh! Da quande sun asetou chi in simma…”

(Indica la carrozzina) “….a curu tutti i anni !!”

In quel momento, da sinistra fa’ il suo ingresso in scena da sinistra Beatrice con un lungo righello in mano: si avvicina e glielo porge. Martino lo afferra con la mano a-

bile e se lo appoggia in grembo ringraziandola con un sorriso ed un segno del capo.

212 – MARCO – (Nel frattempo, ha capito la battuta. Deglutisce, in imbarazzo)”Ah...

..!! Si…. ce….certo….” (Con un sorriso forzato. Poi, repentinamente, cambia discor-

so) “Maaaa…..io veramente….cercavo anche lei, Olaf !!” (Ostenta un sorriso a tutta bocca) “Io….volevo scusarmi con lei….”

213 – OLAF – (Trasale: stupitissimo) “Bitte !?!?” (Poi, ancora incredulo) “Per quale motifo, ja !?!?”

214 – MARCO – (Con aria un po’ contrita) “Beh, so che sono stato piuttosto scortese con  lei e…..” (Gli allunga uno dei bicchieri) “Volevo farmi perdonare….!”

215 – OLAF – (Strabuzza gli occhi) “Per me !?!?”

216 – MARCO – (Accondiscendente) “Certo !”

217 – OLAF – (Abbozza mezzo sorriso) “Da…dankee….grazie ….!!!” (Prende il bicchiere, propone un brindisi) “Prosit!”

218 – MARCO – (Con un sorriso soddisfatto) “Prosit…!!”

Marco svuota il bicchiere, Olaf finge di bere, poi, non visto da Marco, si avvicina al tavolino e lo vuota nel vaso Ming.

219 – MARTINO – (Divertito, a Marco) “Ma senti in poo, nu ti sercavi anche mi ?”

220 – MARCO – (Fingendo imbarazzo) “Ecco, si….e’….a proposito della mia parte di anticipo….Volevo dirle che non sara’ piu’ necessaria una cambiale: fra qualche ora

avro’ a disposizione la somma in contanti e…..” (Fa un sorriso beffardo) “….gliela versero’ con piacere !”

221 – MARTINO – (Fa’ spallucce) “Megiu pe ti’, vistu che debiti ti ghe nee za abasta

(Sentenzia lasciandolo sbigottito)

Marco strabuzza gli occhi rimanendo di stucco: e’ in assoluto imbarazzo, ma ci pensa

Il movimento di Olaf a trarlo d’imbarazzo.

222 – OLAF – (Sbanda leggermente, portandosi una mano alla testa) “Main Got !!”

(Mormora appena)

223 – MARCO – (Approfitta immediatamente dell’ancora di salvezza) “Olaf, che c’e, si sente male !?!?”

224 – OLAF – (Ondeggiando visibilmente) “Jaaa….effettivamente ….io non zstare benissimo…..”

225 – MARTINO – (Salace) “Loffa, nu stamme a dii che tie fetu de carne e osse !!”

226 – BEATRICE – (Si avvicina a Olaf) “Aspetta,  magari basta un goccio d’acqua: vieni di la’, la prendiamo…”

227 – OLAF – (In serissimo imbarazzo)  “Danke, frau Beatrice……credo proprio di aferne bisogno….!” (Si avviano verso l’uscita di sinistra,)

228 – BEATRICE – (Sorregge Olaf barcollante, raccoglie i bicchieri sul tavolino: si volta un attimo prima di uscire e, rivolta a Martino) “Professore, torno subito. Mi raccomando, attento alle zanzare !!”

Marco la guarda stupito dalla frase sibillina, poi, appena sono usciti, comincia a gira-

re attorno a Martino.

229 – MARCO – (Con fare circospetto) “Allora, professore…..ci si ritrova a tu per tu

eh….!!

230 – MARTINO – (Con tranquillita’) “Za! Cumme quexi trent’anni fa’…..” (Alza leggermente il capo verso Marco che e’ alle sue spalle) “E veddu che serti brutti vissi nu ti le persci…..”

231 – MARCO – (Con noncurazza) “Come, professore, cosa intende dire !?” (Si met-

te una mano in tasca e tira fuori la siringa nascondendola dietro la schiena)

232 – MARTINO – (Sornione) “Tiu se ben….tiu se ben….” (Poi, maligno) “Tieu scu

mette che oua ariva e sinsae ….!?!?”

Marco trasale bloccandosi un attimo: poi parte sicuro verso di lui con la siringa alzata

Arriva a pochi centimetri da lui e fa’ per colpirlo ma Martino, con una rapidita’ e pre-

cisione stupefacente fa’ scattare il righello colpendo seccamente la sua mano e facen-

do cadere la siringa.

233 – MARCO – (Scatta urlando) “Ahiaaaa…..!!”

234 – MARTINO – (Sghignazza) “Tie vistu ? Beleu de sinsae……!”

235 – MARCO – (Smoccola fra se’, a mezza voce, si china tenendosi la mano e raccoglie la siringa con l’altra) “Ma porcaccia la maledettissima vacca….”

In quel momento, da sinistra rientra Beatrice

236 – BEATRICE – (Vede Marco con in mano la siringa: lo apostrofa) “Ma bravo, ti sei messo a fare l’infermiere !!”

237 – MARCO – (Colto in flagrante: rassegnato) “E la frittata e’ fatta !!”

238 – MARTINO – (Ancora di spalle, rivolto a Beatrice che indica alzando un dito della mano sana) “Biunda, cummu sta u Loffa ??”

239 – BEATRICE – (Con un sorriso) “Bene,bene: l’antidoto ha fatto subito effetto.”

240 – MARCO – (Trasale preoccupato) “Antidoto…..!?” (Si stupisce) “Ma non era mica veleno….!!!”

241 – MARTINO – (Allargando leggermente il braccio sano) “Apuntu. A prupoxitu..

…” (Si volta lentamente verso Marco) “……se peu savei cosu l’ea ??”

242 – MARCO – (Sbigottito) “Ma…allora…non l’ha bevuto….!?!?”

243 – OLAF – (Fa’ capolino dall’uscita di sinistra in perfetta forma: chiede, sornio-

ne) “Afrei dofuto, fero …???” 

244 – MARCO – (Deglutisce pesantemente) “Ouh, calma, eh !!” (Con un sorriso for-

zato) “Era…solo uno scherzo….!!”

245 – MARTINO – (E’ stato voltato nel frattempo verso Marco da Beatrice) “Questu femmu fitu a screuvilu. Loffa, piggia bira e sciringa e mandile ai Carbinee…!!”

246 – OLAF – (Scatta battendo i tacchi, si dirige al tavolino e prende il vaso Ming) “Jahwoll ….!!!”

247 – MARCO – (Fa’ un tentativo disperato) “Nooooo…..!! Per favore, Professore, non lo faccia….!!” (Si butta in ginocchio davanti a lui) “Io sono disperato, non ho un

soldo, non mi faccia questo, la prego….!!!”

248 – MARTINO – (Ridacchia divertito) “Ouh, merlu, nu prega in zenuggie che nu sun miga a Madonna….” (Poi, serio) “Tie sensa dine-e !?” (Fa’ schioccare le dita)

“Beatrice, a cambiale….!!”

249 – MARCO – (Annichilito) “Mah…..un’altra …..!?!?”

250 – MARTINO – (Lo guarda fisso negli occhi) “O a cambiale, o i carbinee….”

Marco deglutisce ancora pesantemente, prende il documento che, nel frattempo, Beatrice gli ha porto  con relativa penna e  meccanicamente lo firma. Lo allunga ver-

so Martino che, a sua volta, lo passa a Beatrice.

251 – MARTINO – (Rivolto a Beatrice) “Ghe sun tutti !?” (Beatrice annuisce) “A l’incasciu !!” (Beatrice si volta per uscire da sinistra: Martino la ferma) “Biunda…!”

(Si volta verso di lui) “E a cambiale, a scunta-a in Banca !!!”

Beatrice annuisce ed esce rapidamente da sinistra: Olaf si avvicina e si posiziona alle spalle di Marco che e’ ancora inginocchiato davanti a Martino.

252 – MARTINO – (Ride piano: rivolto a Marco) “E ti, issite, salamme….!”

253 – MARCO – (Obbedisce  senza discutere, smoccolando fra se) “O porca quella miseria maledetta…..!” (Rimane immobile davanti a Martino)

254 – MARTINO – (Glaciale) “Amia che ti peu ana-a, eh!”

255 – MARCO – (Prova a ridarsi un tono) “Professore, non creda che per questa ridi-

cola messa in scena……”

256 – MARTINO – (Rabbioso, lo interrompe) “Via…!!” (Urla indicando l’uscita di destra)

257 – MARCO – (Con aria risentita) “Professore, non le permetto di…..”

258 – OLAF – (Alle spalle di Marco che ancora non si e’ accorto della sua presenza) “Rauss…..!!!!!” (Spara a tutta voce, provocando un sobbalzo violento da parte di Mar

co)

259 – MARCO – (Si porta una mano al cuore, terrorizzato) “Ahahahaa….!!!” (Cerca di ricomporsi, fa’ un timido sorriso prima a Olaf, poi al Professore e si dirige a passo

veloce verso l’uscita di destra)

Marco e’ appena uscito da destra e Olaf si sta’ accingendo ad accompagnare la carroz

zina di Martino, quando da fuori si sente il ringhio sinistro di un cane ed un altro urlo di terrore di Marco che rientra sparato fra lo stupore divertito di Martino e di Olaf, te-

unendosi una mano sul petto, decisamente terrorizzato. Si ferma un attimo in prossi-

mita’ dei due, poi scappa velocemente verso l’uscita di sinistra proprio mentre da quella parte sta’ rifacendo il suo ingresso in scena Beatrice: Stop secco, urlo tragico, dietro front sotto lo sguardo bieco della donna, altro attimo di stop a centro scena e fu

ga precipitosa verso il fondo da dove, in quel preciso istante, rifanno il loro ingresso in scena Preziosa e Marina. Si fermano, si ingrugniscono: una mette le mani sui fian-

chi e l’altra le braccia conserte, entrambe con aria minacciosa. Altra brusca frenata di

Marco, che sbanda paurosamente.

260 – MARCO – (Si sente morire) “Nooooo……!!!!” (Mormora con un filo di voce. Poi corre nuovamente verso il centro scena, vicino al tavolino: si ferma, si guarda ter-

rorizzato intorno da tutte le parti, vede Beatrice, Marina e Preziosa che iniziano a muovere decisamente alterate verso di lui e, rivolto alla platea) “Il rottweiler…..! Da-

temi il rottweiler…..!!!” (Grida con voce stridula precipitandosi poi fuori da destra. Qualche istante, durante il quale tutti si guardano stupiti, poi da fuori scena si sente il ringhiare furioso del cane e la voce tristemente desolata di Marco che si lamenta)

261 – MARCO – (Da fuori scena) “Ahiahahahahaaaaa………..!!!!!!” 

 

C’e’ un attimo di silenzio stupito da parte di tutti, poi Marina e Preziosa scoppiano a ridere fragorosamente

262 – MARTINO – (Soffocando una risata) “Pero’, cun i anni, u l’e’ diventou veloce in tu decidde !!”

263 – BEATRICE – (Sentenzia decisa) “Probabilmente gli conviene….!”

264 – PREZIOSA – (Maligna) “Eccome se gli conviene!” (Poi, a mezza voce) “Se l’e’ cercata !!”

265 – MARINA – (Ancora un po’ seccata) “A proposito di cercare, qualcuno ha visto i nostri mariti ??”

266 – BEATRICE – (Fa’ spallucce) “No, ultimamente proprio no. Ma di la’ ce’e’ il caffe’ …..” (Indica l’uscita a sinistra e, rivolta a Marina e Preziosa) “…..venite, vedre

te che quando sentono l’odore, arrivano anche loro …!!”

267 – MARTINO – (Sorridendo) “Oua ben !” (Poi, rivolto a Olaf) “Loffa, remurchia che u caffe’ u n’aspeta!”

268 – OLAF – (Comincia a spingere la carrozzella verso sinistra) “Olaf, main fuhrer..

…!” (A mezza voce) “Zempre Olaf……zolo Olaf ….!!” (Escono da sinistra)

269 – BEATRICE – (Muove per seguirli: poi si ferma, guarda Marina e Preziosa che esitano) “Voi non volete un caffe’ ?”

270 – MARINA – (Rivolta a Preziosa: fa’ spallucce) “Perche’ no ?”

Muovono entrambe ed escono a sinistra dietro Beatrice: Qualche attimo dopo, da de-

stra, fanno il loro ingresso in scena Sergio e Mino: il primo ha in mano un grosso pac

co.

271 –  SERGIO – (Rivolto a Mino) “Pero’, che strano….un pacco da Tampere per me e per te a questo indirizzo…..Aspettavi qualcosa dalla Finlandia ?”

272 – MINO – (Seccato) “Ma cosa vuoi che aspetti dalla Finladia, corna di renne !?”

(Butta li scocciato: si blocca, trasale) “Le renne !!!” (Esplode quasi, battendosi violen

temente una mano sulla fronte. Si dirige di corsa alla scrivania, si siede e comincia ad

armeggiare con il computer)

273 – SERGIO – (Posa il pacco sul tavolino) “Di nuovo con quel coso …..!?!?”

274 – MINO – (Fa’ un gestaccio con la mano) “Ecco la storia dei souvenir di renna !”

Sergio lo guarda stranito, non capisce: Alle loro spalle, furtiva, dal fondo a sinistra, fa’ il suo ingresso in scena Caterina.

275 – MINO – (Con concitazione) “Ma non capisci !?!? E’ uno scherzo cretino di qualche idiota !!”

276 – SERGIO – (Scettico) “Si, e che cosa ci ha mandato dalla Finlandia, un paio di corna !?”

277 – CATERINA – (Maligna) “Anche se fosse ? Dovreste esserci abituati….!!”

278 – MINO – (Ha riconosciuto la voce: si gira di scatto verso di lei) “Senti, sgorbio maledetto, se credi che……” (Si blocca, stupefatto)

279 – CATERINA – (Si e’ trasformata completamente, e’ quasi irriconoscibile. I ca-

pelli sono sciolti, l’abbigliamento sportivo, gli occhialini sono spariti, il viso ingentili

to da un velo di trucco: lo guarda con finto stupore) “Beh, ti si e’ seccata la lingua !?”

280 – SERGIO – (Si e’ girato anche lui ed e’ rimasto stupefatto) “Alla faccia……!!!”

281 – MINO – (Non sa che dire) “Nooo…..e’….che…..” (Farfuglia: poi si riprende) “Certe battute te le potresti anche risparmiare…..!”

282 – CATERINA – (Serissima) “Chi ti ha dettto che era una battuta !?”

283 – SERGIO – (Indispettito) “Che cosa vorresti dire !?!?”

284 – CATERINA – (Con naturalezza) “Che siete cornuti !!”

Scattano entrambi come molle verso di lei.

285 – MINO – (Si alza di colpo dalla scrivania) “Ehi, modera i termini, eh…..!!”

286 – SERGIO – (Schizza verso di lei) “Di, ti sei impazzita !?!?”

287 – CATERINA – (Mette un mano in tasca e tira fuori il braccialetto di Marco)

“Lo riconoscete questo !?” (La guardano interdetti)

288 – MINO – (Non capisce) “Si ma….che c’entra !?!?”

289 – CATERINA – (Sorniona) “Da chi lo avete gia’ visto portare ??”

290 – MINO – (Ancora interdetto) “Da Preziosa……”

291 – SERGIO – (Quasi in contemporanea) “Da Marina…..”

292 – CATERINA – (Insinuante) “E, secondo voi, dove lo hanno preso ??”

293 – MINO – (La guarda allibito: ansima quasi) “Ma …..non glielo hai regalato tuuu…..!?!?!?” 

Caterina si avvicina al computer con calma, armeggia alcuni secondi, poi con un ge-

sto della mano li invita ad avvicinarsi e a leggere il video.

294 – MINO – (Esterrefatto) “Il….braccialetto……”

295 – SERGIO – (Quasi in trance) “Uno….solo…..”

296 – MINO – (Completamente in palla) “Ordinato da…..”

297 – SERGIO – (Sbigottito: mormora appena) “Marco De Maria……!!!”

Si guardano trafelati un lungo istante, poi……

298 – MINO e SERGIO – (Si indicano a vicenda e, quasi contemporaneamente, uno all’altro, con un sorriso di sfotto’, a tutta voce) “Cornuto….!!!!”

Si guardano ancora un attimo, il sorriso lentamente svanisce: realizzano. Partono a razzo verso l’uscita sul fondo. Insieme, uscendo di scena:

299 – MINO – (Con voce roca) “Preziosaaaaa…..!!!”

300 – SERGIO – (Con voce alterata) “Marinaaaaa…..!!!”

Caterina rimane sola in scena per un attimo: scoppia a ridere fragorosamente, batten-

do le mani e avvicinandosi al tavolino: si siede. In quel momento, fa’ il suo ingresso in scena Marco da destra.

301 – MARCO – (Entra da destra, trafelato e piuttosto malmesso: smoccola, decisa-

mente alterato) “Maledettissimo cane e maledettissime streghe…..!!!” (Non nota Ca-

terina e prosegue nel suo soliloquio) “Ma porca miseria !! E adesso come faccio a togliermi da questo impiccio !?!?!?”

302 – CATERINA – (Sibillina) “Bastava che  non ti ci mettessi!”

303 – MARCO – (Riconosce la voce, si volta di scatto) “Proprio tu che sei stata la fonte della mia rovi……” (La vede: si blocca) “…..naaaaaa………” (Rantola quasi: glli manca la voce. Poi, esterrefatto) “Madonna mia !!!”

304 – CATERINA – (Ride di gusto) “Che c’e’, hai visto un fantasma ?”

305 – MARCO – (Ancora allibito) “No ma…..” (Non riesce a proseguire)

306 – CATERINA – (Gli si avvicina sorniona) “Ti meravigli ? Anche i brutti anatroc

coli crescono….!”

307 – MARCO – (Ancora inebetito) “Si ma……”

In quel momento rientrano in scena da destra Martina e Preziosa, seguite da Martino, Olaf e Beatrice. Anche fra loro e ‘ cambiato qualcosa: Martino non e’ piu’ sulla sedia a rotelle, ma  cammina con le sue gambe, abbastanza normalmente, aiutandosi solo con un bastone da passeggio, Olaf ha abbandonato il suo atteggiamento marziale e sorride tranquillamente, Beatrice non ha piu’ la faccia triste, ma e’ stranamente rilas-

sata. Preziosa e Marina hanno la faccia da funerale.

308 – PREZIOSA – (Incredula) “E’ ….e’ incredibile !!”

309 – MARINA – (Feroce) “E’ pazzesco !! Tutto cio’ e’ pazzesco !!!”

310 – BEATRICE – (Accomodante) “Beh….una persona….non la conosciamo mai abbastanza…..”

311 – PREZIOSA – (Si inferocisce anche lei) “Persone…..!?!?!? Sono due mostri !!”

312 – MARTINO – (Sorride) “Armenu oua i cunuscei meggiu !!” (Nota Marco) “Chi ghe l’atra perla…..!!”

313 – MARCO – (Si stropiccia gli occhi) “Sto sognando……fra un po’ mi sveglio….

….!!”

314 – PREZIOSA – (Non riesce a capacitarsi) “Com’e’ possibile che in tutti questi an

ni non mi sia mai accorta con quali traffici Mino faceva quattrini ….!??!”

315 – MARINA – (Desolata) “Perche’ io ho sospettato qualcosa forse ??”

316 – PREZIOSA – (Sconfortata) “Pero’, che bella copia: uno un trafficone e l’altro

un usuraio !!”

317 – MARCO – (Ha assistito incredulo: a mezza voce) “Ma io….che c’entro !?!?”

318 – MARTINO – (Beffardo) “E ti, tie cumme lu: ti vivi in sce disgrassie di atri!!”

In quel mentre, dal fondo, entrano in scena visibilmente alterati Mino e Sergio: vedo-

no le mogli e vorrebbero chiarire immediatamente con loro ma la vista dei cambia-

menti avvenuti negli altri personaggi li ferma.

319 – MINO – (Con veemenza) “Preziosa, mi vuoi spiegare ……” (Si interrompe

bruscamente: strabuzza gli occhi) “Cosa….cosa……significa questo ???”

320 – SERGIO – (Offeso) “Marina, si puo’sapere perche’……” (Resta paralizzato anche lui) “Eeeeeeehhhh……!?!?!?!”

321 –  MARTINO – (Con un sorriso beffardo) “Taa chi a cubbia de vampiri…..!!” 

322 -   MINO – (Non riesce a raccapezzarsi: a muso duro, rivolto a Martino) “Profes-

sore, cos’e’…..uno scherzo !?!?”

323 – MARTINO – (Canzonandolo) “Nu, nu….mai steti cusci’ seri !”

324 – SERGIO – (Allarga le braccia) “Via, professore…..!! La carrozzina, l’ictus, il dialetto, il tedesco…..” (Indica Olaf) “Se lei lo chiama essere seri !!”

325 – MARTINO – (Finge stupore) “Aaaahhh….. ve riferivi a questu!” (Poi, con pig-

lio deciso) “Alua: le a l’e’ Beatrice Vergagni…..” (Il cognome provoca un sobbalzo sia in Mino che in Sergio che in Marco) “Le u l’e’ seu maiu: Olaf, nu Loffa !!” (I tre’ si guardano stupiti e imbarazzati) “U l’e’ tedescu pen davei, eh !!” (Precisa con una punta di ironia) “U bacan da scignua, dexe anni fa’…..” (Comincia a spiegare) “U l’ha catou in tochetin de tera d’an DIRIGENTE……” (Sottolinea la parola guardando Mino di sbieco) “….cu s’e’ trasferiu a Milan, pe faseghe in tochin de ca’….Sulu che sta tera a nu l’ea bun-a mancu pe metighe e patate…..” (Guarda malissimo Sergio) “Pe mettila a postu, u s’e’ fetu presta di dinee, ma nu daa Banca, ca nu ghei ueiva da, bensci’ dau seu CUMERCIALISTA…….” (Sottolinea nuovamente la parola fissando

Sergio con occhi feroci) “……e tuttu questu grasie ai buoni uficci de quarche dun cu cunusceiva ben a mugee de l’atru……” (Guarda malissimo Marco) “Morale da foua, gan picciunou sentusinquanta miliuni, miga foe !!”

326 – MINO e SERGIO – (Si guardano in cagnesco, poi, insieme) “Ma allora vuol dire che tu sapevi che io……” (Si guardano le mani. La destra e’ aperta nel segno del

le corna: la chiudono di scatto, ritraendola velocemente)

327 – MINO – (Cerca una improbabile difesa) “Che discorsi, Professore…..gli affari sono affari !!”

328 – MARTINO – (Serioso) “Brau, me fa’ piaxei che ti l’aggi ditu….Perche’ oua, ni atri……” (Indica se’ stesso, Caterina, olaf e Beatrice) “…..nu emmu fetu atru che cuncludde n’afare: sinquanta miliuni a testa cumme risarcimentu da vostra ingordigia

!” (Sentenzia)

329 – MINO – (Esterrefatto) “Io….non ho parole……!” (Bisbiglia appena)

330 – MARCO – (Gigione) “Io si ….!!”

331 – SERGIO - (Feroce, lo interrompe) “Pero’ e meglio che stai zitto !!” (Poi, rivol-

to a Martino) “Ma….allora l’ictus…….”

332 – MARTINO – (Sorride) “Mai avu-u….”

333 – MINO – (Desolato) “La cornea…..i soldi da dividere…..”

334 – MARTINO – (Naturale) “Mai vistu meggiu, mai stetu riccu…..L’elencu che vo’ detu u l’e’ laventaiu du museu de storia patria de Milan !”

335 – MINO – (Infoiato) “Ma in questa storia, c’e’ qualcosa di vero ?”

336 – MARTINO – (Risoluto) “Sci’: e corne !!”

337 – MINO – (Scatta come una belva verso la moglie) “Preziosa, questo vuole forse dire che tu non hai piu’ niente da darmi !?!?”

338 – SERGIO – (Lo imita scattando verso Marina) “Neanche tu ? Eh !? Eh !?!?”

Le due donne si guardano interdette per un lungo istante, poi si illuminano

339 – PREZIOSA – (Al marito, con un sorriso beffardo) “O si, invece !!”

340 – MARINA – (Al marito, a muso duro) “Certamente che si !!”

Scattano simultaneamente in avanti affibbiando un poderoso ceffone al rispettivo co-

nuge.

341 – MINO – (Vacilla paurosamente, colpito in pieno) “Ahiaha….ma porcaccia mi-

seriaccia la vaccaccia…….!!!!”

342 – SERGIO – (Non se l’aspettava, vacilla ma incassa con piu disinvoltura) “Aha!!

(Urla portandosi una mano alla guancia)

343 – MARCO – (Strozza una risata in gola: allarga le braccia e, rivolto alla platea con un moto di scherno) “Par condicio !!!”

344 – PREZIOSA e MARINA – (Insieme, rivolte al rispettivo coniuge) “Giuda !!”

Muovono con passo spedito verso destra, uscendo di scena.

345 – MARTINO – (Soddisfatto) “Bene: a questu puntu, puemmu anasene anche nia-

tri……” (Muove verso destra seguito da Olaf) “Loffa, remurchia…..!!!” (Lo canzona

346 – OLAF – (Ride sotto i baffi) “Con molto piacere, her Martino !”

347 – CATERINA – (Si muove anche lei: rivolta a Mino e Sergio) “Quel pacco….” (Indica il pacco sul tavolino) “…..e’ un regalo per voi: dateci un’occhiata, almeno !”

Mino e Sergio si precipitano al tavolino, aprono il pacco con furia sotto lo sguardo beffardo di Martino e Olaf che si sono fermati proprio sull’uscita e quello incuriosito di Marco

348 – MINO – (Trafelato, guardando nel pacco) “Ma…..sono corna…..!!!”

349 – CATERINA – (Sorniona) “Di renna, per la precisione….”

350 – SERGIO – (Allibita e furioso) “E che accidenti ce ne facciamo !?!?!?”

351 – MARTINO – (Salace) “N’ei divisu tante corne, divideive anche quelle !!” (Muove per uscire: si ferma) “Ah, me scordava. Questa a nu l’e’ ca’ mee: l’ho pigia in afittu…..a numme vostru. U padrun u sta chi in ta villa in fundu aa stra. Intanto che anei via, puei pasa a paga u cuntu !!”

Esce di scena seguito da Olaf , Caterina e Beatrice che si ferma un istante sull’uscita

352 – BEATRICE – (Beffarda, rivolta a Mino, Sergio e Marco che nel frattempo si e’ avvicinato a loro ridacchiando e scuotendo la testa) “E l’ultimo…..” (Poi, facendo spallucce, rivolta alla platea) “……chiuda la porta !!”

Esce di scena lasciando Marco rassegnato e Mino e Sergio affranti a contemplare il contenuto del pacco.

                                 -  S I P A R I O -

                                


                        COMPITO in CLASSE

Autore. Giovanni DE MOLINER

Genere: Commedia brillante

Atti: 3

Durata – 1h e 45’ circa (intervalli di 10’ fra 1° e 2° atto compresi)

Attori: 5 maschi e 4 femmine

(1 ruolo sia M che F)

                                   LA TRAMA

Alcuni ex allievi ricevono contemporaneamente da parte del loro ex insegnante di Lettere uno strano invito presso quella che, in teoria, e’ la sua dimora di campagna, nell’entroterra Genovese, dove vive duramente colpito da un ictus su una sedia a ro-

telle in compagnia di una governante e di uno strano infermiere tuttofare di origine te

desca.

Da questi, gli ex allievi ricevono una proposta quasi sconcertante che, accettata, da il via ad una serie di equivoci e situazioni grottesche assortite.

Alla fine, alcuni di loro scopriranno a loro spese che il Professor Martino, questo il no

me del protagonista, ha in serbo per loro una ben poco gradita sorpresa.

ATTEZIONE:

-il copione e’ gia’ sceneggiato perche’ scritto secondo le caratteristiche degli attori che lo hanno poi recitato: sara’ cura di chi vorra’ metterlo a sua volta in scena ria-

dattarlo a suo comodo;

-il ruolo di Caterina e’ adattabile sia per maschio che per femmina;

-il protagonista se non vogliamo farlo recitare in carrozzina, cosa tutt’altro che faci

le, possiamo farlo accompagnare dal suo infermiere;

     ad Olfa, l’infermiere tedesco, sono stati disegnati un paio di baffetti alla Hitler che

     ne hanno fatto una maschera esilarante;

     il professor Martino parla dialetto genovese perche’ chi lo interpretava e’ attore

     dialettale di notevole spessore: puo’ essere comodamente tradotto in qualsiasi altro

     dialetto (servisse un traduttore, contattatemi !!)