Il ritratto di nonna Amelia

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                             IL RITRATTO DI NONNA AMELIA

                                    (Commedia brillante in due atti di Giovanni De Moliner)

Il Brigadiere LEONE – Vice Comandante la Stazione;

Il Brigadiere SCIDONE – Vice-vice Comandante la Stazione;

Il Carabiniere NAVETTA – La Burbetta;

La signorina Gelsomina CELLAMMARE – Anziana pensionata già maestra elementare;

Suo fratello PIERINO – Non proprio adamantino;

La Signora VIOLANTE – Vedova curiosa e intrigante;

La Signorina DALL’ORSO – Perpetua di lungo corso;

La Signorina FLORIANA – Donna mondana;

La Signora CORTESE – Sindaco del paese.

                                              LA SCENA

      E’ la Caserma dei Carabinieri di un piccolo paese qualunque dell’entroterra Ligure, siamo in in- verno ed è un giorno qualunque di un periodo temporale abbastanza vicino a noi.

     E’ l’ufficio del Comandante della Stazione.

     Ci sono due ingressi, uno a sinistra GUARDANDO DALLA PLATEA che porta verso l’esterno e quin- di verso l’ingresso della caserma dove presumibilmente è situata la postazione del piantone e uno a destra GUARDANDO DALLA PLATEA che porta alle altre stanze e uffici della stessa.

    Nell’angolo di destra SEMPRE GUARDANDO DALLA PLATEA c’è la scrivania del Comandante, dietro a questa una sedia e altre due di fronte, sulla scrivania un telefono, un computer, alcune car telline, fogli di carta, penne e altro materiale di segreteria,

   Sul fondo al lato opposto un tavolino (o scrivania più piccola) con dietro una sedia e sopra un al- tro computer e qualche foglio e/o penna sparsi.

   E’ metà mattinata.

   All’apertura del sipario il Brigadiere Leone è seduto alla scrivania del comandante e sta parlando al telefono con la moglie.

1 – LEONE – (Sta parlando al telefono in camicia e cravatta, la giacca appesa allo schienale della se dia. Ostentando pazienza) “Osmide, lo so che è un’eredità…..” (Ammansisce la sua interlocutrice) “Ma non hai l’obbligo di accettarla….!!” (Con ovvietà, allargando un braccio) “Tanto più che è in Sardegna, nella Barbagia…..” (Si allunga leggermente all’indietro) “…..e noi viviamo in Liguria…!!!” (Fa una pausa) “Ma lo so che tu ci sei nata, tieni alla tua terra, la ci sono le tue radici…..” (Ribatte con cortese fermezza. Rialzandosi a sedere correttamente) “….ma io…te…i nostri figli….” (Conclude perentorio) “….le nostre radici le abbiamo qui….!!!!!” (Altra pausa) “Si….va bene ma…..” (Cerca inu- tilmente di ribattere. Viene interrotto) “D’accordo Osmide ma…..” (Non riesce a proseguire, è nuo- vamente interrotto) “Osmide….” (Prova a interromperla a sua volta pacato) “……Osmide….!!”

In quel momento, da detra, fa il suo ingresso in scena il Brigadiere Scidone.

2 – SCIDONE – (Fa il suo ingresso da destra. E’ un militare coetaneo o quasi di Leone. Anch’egli in divisa con camicia e cravatta indossa la giacca aperta sul davanti. Attraversa la scena osservando distrattamente il contenuto di una cartellina che ha in mano e andando verso l’uscita opposta, a

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metà del percorso nota Leone, in ambasce nel suo colloquio telefonico con la moglie: ridacchia sor- nione e comincia a canticchiare con spiccato accento toscano uscendo contemporaneamente da si- nistra) “Fiorin fiorello – l’amore è bello vicino a teeee…….!!!”

3 – LEONE – (Lancia un’occhiata di fuoco al collega riprendendo poi ad interloquire con la moglie) “Va bene Osmide, d’accordo…..” (Argomenta con forzata calma) “….nessuno ti impedisce di valuta re l’eredità con calma prima di accettare ma…..” (E’ nuovamente interrotto. Sbuffa alzando contem poraneamente gli occhi al cielo) “Ma Osmide nostro figlio non ha nessuna intenzione di…..” (Cerca ancora di argomentare vanamente, nuovamente bruscamente interrotto) “Osmide….” (Ricomincia a chiamare la moglie per nome dapprima con voce bassa e ostentante tranquillità) “Osmide….!!” (Ripete con più forza allentandosi nervosamente il nodo della cravatta) “OSMIDEEEEEEEE…..!!!!!!”

(Esplode alla fine balzando in piedi: con rabbia) “Ma si può sapere alla fine che cosa hai ereditato in Barbagia……?!?!?!?!?!?”

In quel momento, da destra rifà il suo ingresso in scena il Brigadiere SCIDONE.

4 – SCIDONE – (Rifà il suo ingresso da sinistra, ancora assorto nella pratica di prima. Si ferma qual che istante poco oltre l’ingresso, nota Leone ancora in ambasce al telefono, si apre in un largo sorri so irridente)

5 – LEONE – (E’ tornato a sedersi recuperando la calma. D’improvviso trasalisce, sussultando sulla sedia) “Cooooosssssaaaaaaaa……..?!?!?!?!?!?!?!?” (Esplode scattando in piedi) “Un nuraghe con quaranta pecoreeeeeeee…….?!?!?!?!?!?” (Fuori di se dalla rabbia) “Osmide…..” (Urla alla moglie schiumando rabbia) “……TU SEI FUORI COME UN POGGIOLO…..!!!!!!!!!”

6 – SCIDONE – (Fa una smorfia di dolorosa comprensione, poi riprende il suo cammino. Prima di uscire da destra, con ostentata noncuranza, cantando a mezza voce) “Fior di verbena se qualche pena l’amor ci daaaaaaa……!!!!!!!!”

7 – LEONE – (Incenerisce con gli occhi il collega, poi alla moglie, furente) “Noooooooooo…..!!!!!!!” (Sbraita con quanto fiato ha in corpo) “Non ne parliamo questa sera a casa Osmide…..” (Rincara la dose) “Non ne voglio sentire parlare mai più……” (Prima di sbattere il telefono con rabbia) “E’ chia- rooooooooooo……?!?!?!?!?!?” (Rimane un lungo momento fermo alla scrivania, le braccia puntate sul tavolo. Sbuffa pesantemente) “Mia moglie è uscita fuori di testa…..!!!” (Sacramenta fra se rico minciando a scartabellare fra i fogli che ha davanti) “Un’azienda agricola in Sardegna in un nura- ghe con quaranta pecore……” (Mugugna) “Ci servirà per quando andrai in pensione…..” (Ne scim miotta goffamente il modo di parlare) “Mi mancano ancora almeno vent’anni alla pensione….!!!”

(Sacramenta feroce alzando gli occhi al cielo. Indica con un braccio l’uscita di destra) “E quell’altro enorme cretino…..” (Mastica amaro) “….che fa anche lo spiritoso !!” (Fa una pausa) “Scidone….!!!” (Chiama poi secco. Nuovamente, a gran voce) “SCIDONEEEEE……!!!!!!!”

8 – SCIDONE – (Decisamente seccato, un attimo prima di comparire in scena da destra) “E arrivooo ….!!!!”

9 – LEONE – (Squadra il collega con aria seria e autoritaria) “Brigadiere Scidone…..” (Lo rampogna deciso) “…..si risponde comandi….!!!!”

10 – SCIDONE – (Fa spallucce) “Brigadiere Leone….” (Controbatte con un sorriso beffardo) “….ad un pari grado….” (Si siede davanti a lui) “…..non direi proprio….!!!!”

11 – LEONE – (Si altera) “Sta a sentire, Scidone….” (Puntualizza piccato) “…..il più anziano nel gra- do sono io…..”

12 – SCIDONE – (Ilare) “Si…..” (Lo canzona mostrandogli tre dita) “….di tre giorni !!”

13 – LEONE – (Non lo considera) “E quindi in questo periodo di assenza del Maresciallo per licenza straordinaria…..” (Prosegue imperterrito) “…..in qualità di vice comandante permanente il coman-

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te la stazione…..” (Si indica deciso) “…..sono io….!!!!!”

14 – SCIDONE – (Fa spallucce) “Un c’è mica problema, sai….!!!”

15 – LEONE – (Inviperito) “E allora rispondi come imposto da regolamento…..” (Sbatte una mano sulla scrivania) “…..e con il dovuto rispetto….!!!!!”

Scidone sta per ribattere ma è preceduto dall’ingresso in scena da sinistra del carabiniere Navetta

16 – NAVETTA – (Compare in scena da sinistra fermandosi un passo appena oltre l’ingresso. Ai due superiori, timidamente) “Scusate signori….”

17 – LEONE – (Con aria compita) “Che c’è Navetta…..??”

18 – NAVETTA – (Quasi in imbarazzo) “C’è la signora Gelsomina Cellammare che chiede del mare- sciallo Scalzi….” (Argomenta) “Deve fare una denuncia……”

19 – SCIDONE – (Salta sulla sedia) “Madonnina….!!!” (Spara a tutta voce) “Quella vipera della mae- stra…..!!!!!!”

20 – NAVETTA – (Lo guarda interdetto) “Maestra…..?!?!?!?” (Chiede stupito) “Ma non è un po’ an- ziana per insegnare ancora….??”

21 – SCIDONE – (Ilare) “Anziana…..?!?!?!?” (Lo sfotte) “L’ha più anni che le mura d’Arezzo che son del medio evo….!!!!”

22 – LEONE – (Guarda malissimo Scidone) “Ma no Navetta, è in pensione…..”

23 – SCIDONE – (Venefico) “Da dumila anni luce circa….!!”

24 – LEONE – (Non lo considera. Sempre a Navetta) “E comunque dille che il Maresciallo non c’è e che se vuole parlare con il comandante al momento sono io….”

25 – SCIDONE – (Sempre agro) “Oppure che giri su’ tacchi e che torni quando arriva il maresciallo che c’ha giusto un tantinello di pazienza in più….!!”

26 – NAVETTA – (Sempre più in imbarazzo) “Glie l’ho già detto brigadiere ma quella insiste…..”

27 – LEONE – (Fa una smorfia di disappunto) “Va bè….!!” (Commenta fra se) “Allora falla accomoda re….” (Invita Navetta con un gesto della mano) “Il brigadiere Scidone…..” (Lo indica con una mano

“…..raccoglierà…..”

28 – SCIDONE – (Scatta in piedi) “E no…..!!!!” (Blocca Navetta che si sta dirigendo fuori a sinistra con un gesto perentorio della mano) “Quella la vole parlare con il comandante…..????” (Chiede a Leone) “E allora tocca a te….!!” (Conclude avviandosi verso l’uscita di destra. A Leone che vorrebbe ribattere, perentorio, prima di uscire da destra) “L’hai detto te che sei più anziano di tre giorni…!!!”

(Poi, uscendo da sinistra anticipando Leone che vorrebbe fermarlo, a voce alta, caustico, canticchia

“Fiorin fiorello – l’amore è bello vicino a te…..!!”

29 – LEONE – (Rimane bloccato a guardare Scidone uscire, sbuffa pesantemente. A Navetta, esor- tandolo con un gesto della mano, nervosamente) “Falla passare, dai…..!!!!!”

Navetta assente con un cenno del capo ed esce da destra. Rientra qualche secondo dopo ferman- dosi appena oltre l’ingresso.

30 – NAVETTA – (Rientra da destra: marziale) “Signor Brigadiere…..” (Recita compito) “La signora Gelsomina Cellammare…..”

Alle sue spalle si materializza di colpo Gelsomina Cellammare. E’ una persona già abbastanza avan ti negli anni, vestita in maniera che vuole essere sobriamente elegante ma decisamente fuori dal tempo con in testa un curioso cappellino e stringe nelle mani una bacchetta di legno.

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31 – GELSOMINA – (Si materializza di colpo alle spalle di Navetta. Con voce agra e leggermente stiz zita, facendolo sobbalzare) “Signorina, prego….!!!!!”

32 – NAVETTA – (Non si aspettava che lo seguisse così da vicino. Sobbalza, impreca a mezza voce) “Ma porca……!!!!!!!!”

33 – LEONE – (A Gelsomina, con una certa sufficienza) “Signorina maestra….” (La apostrofa. Poi, in- dicandole la sedia davanti alla sua scrivania con un gesto della mano) “Si accomodi, prego…..”

34 – GELSOMINA – (Si dirige alla scrivania con passo risoluto e marziale, si siede, guarda per alcuni istanti Leone che continua a leggere la pratica che ha davanti, scuote leggermente la testa)

35 – LEONE – (E’ assorto nel suo da fare, non si accorge dell’espressione di evidente fastidio di Gel- somina) “Mi dica…..” (La esorta senza alzare lo sguardo verso di lei) “…..in cosa posso esserle di aiu to….!?!?!?”

36 – GELSOMINA – (Ha un gesto di stizza) “VERAMENTE…..” (Sbatte violentemente la bacchetta sul la scrivania per attirare l’attenzione di Leone che sobbalza visibilmente) “…..avevo chiesto del mare sciallo comandante….!!”

37 – LEONE – (Al rumore secco della bacchetta di legno sulla scrivania sobbalza visibilmente, poi ri- volge finalmente la sua attenzione a Gelsomina) “Purtroppo signorina…..” (Spiega compito) “….il maresciallo è in licenza….” (Allarga leggermente le braccia) “Se vuole parlare con il Comandante la Stazione dovrà farlo con me…..” (Prosegue) “…..lo sostituisco io….!!”

38 – GELSOMINA – (Guarda con attenzione i gradi di Leone) “Lei, brigadiere….??” (Lo apostrofa scettica) “E’ già difficile far capire qualcosa ad un maresciallo…..” (Butta li con falsa noncuranza) “.. figuriamoci ad un brigadiere….!!!!”

39 – LEONE – (Incassa il colpo nascondendo a fatica un moto di stizza) “Signorina, se crede….” (Re- plica poi con altrettanta falsa noncuranza) “…..può ripassare fra due settimane quando rientrerà il maresciallo….!!!!”

40 – GELSOMINA – (E’ lei a nascondere a fatica un moto di stizza) “Bah…..se è così….!!” (Butta li con ostentata rassegnazione. Poi, decisa e cattedratica) “Sono qui per denunciare che mi è stata ru bata nonna Amelia….!!!”

41 – LEONE – (Sobbalza sulla sedia) Ruba…..?!?!?!?!?” (Deglutisce pesante) “Vuol dire…..” (Fa una pausa, la corregge interdetto) “…..rapita….!!!!!!”

42 – GELSOMINA – (Scrolla le spalle) “Rubata…..rapita….” (Replica con fastidio) “……lo dica un può come vuole….!!”

43 – LEONE – (Sta per scattare in piedi, poi ragiona. Si blocca) “Mi scusi ma……” (Chiede perplesso) “……quanti anni ha nonna Amelia…..?!?!?!?”

44 – GELSOMINA – (Un po’ sorpresa dalla domanda) “Mah…..vediamo…..” (Pensa meditabonda ad alta voce) “…..era nata nel 1901 e all’epoca aveva circa una settantina d’anni…..” (Poi, al sempre più interdetto Leone) “Il quadro dovrebbe avere una quarantina d’anni…..!!!!”

45 – LEONE – (Si rilassa) “Aaaaahhhhhh……!!!!” (Commenta con un profondo sospiro di sollievo) “Ma lei sta parlando di un quadro……” (Sottolinea con enfasi) “…..di un dipinto….!!!!!”

46 – GELSOMINA – (Sbatte nuovamente la bacchetta sulla scrivania facendo ancora sussultare Leo ne) “Ma certo….” (Spara decisa) “….che diamine….!!!!!” (Rivolta alla platea) “Lo avevo detto io che era già difficile far capire le cose a un maresciallo…..” (Commenta agra) “….figuriamoci ad un briga- diere….!!!”

47 – LEONE – (Finge di non sentire, mastica amaro e si rivolge nuovamente a lei) “Un quadro di un certo valore presumo…..”

48 – GELSOMINA – (Mistica) “Inestimabile….!!!!!!”

49 – LEONE – (Si sta già stancando di dover tirare fuori le parole a Gelsomina con le pinze: nervosa mente, si allenta la cravatta) “Di un qualche grande artista…..”

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50 – GELSOMINA – (Allarga leggermente le braccia) “No…..” (Replica con ovvietà) “….di un artista di strada….”

51 – LEONE – (Soffia dal naso) “Allora…..” (Conclude secco) “….di solo valore affettivo….”

52 – GELSOMINA – (Scatta come morsa da una tarantola) “Sooolllloooo…..?!?!?!?!?” (Spara acidis- sima sbattendo nuovamente la bacchetta di legno sulla scrivania) “Brigadiere, quello è l’unico ricor do di nonna Amelia….” (Spiega piccata) “….e come tale ha un valore….” (Sottolinea la parola alzan- do il tono della voce) “…..INESTIMABILE….!!!!”

53 – LEONE – (Sobbalza ancora vistosamente al colpo della bacchetta sulla scrivania) “Si….certo….” (Butta li poco convinto) “Capisco….capisco….” (Poi, ridandosi un contegno) “E come ha fatto ad ac- corgersi del furto….??”

54 – GELSOMINA – (Con aria di sufficienza) “Semplice….” (Spiega) “Questa mattina presto….” (Con- trita) “…..dopo una settimana dalla dolorosa dipartita di mio fratello Oreste….” (Cambia nuovamen te espressione) “….ho trovato il coraggio di aprire la sua camera per rassettarla e la prima cosa che mi è saltata all’occhio è stato il riquadro più chiaro rispetto al resto della parete.” (Fa una pausa, guarda interlocutoria Leone come per accertarsi che capisca veramente quello che sta dicendo. Non riceve alcun segno, prosegue) “Dopo qualche attimo di stupore ho realizzato che quel riqua- dro era coperto dal ritratto di nonna Amelia che era scomparso….!!!”

55 – LEONE – (Fa spallucce) “Beh….” (Obbietta cauto) “…..magari lo ha tolto per spolverarlo e lo ha poggiato da qualche parte dimenticandosi di rimetterlo a posto…..”

56 – GELSOMINA – (Tassativa) “Lo escludo….!!!” (Fissa Leone dritto negli occhi) Gli ultimi sei mesi sono stati di autentico calvario al capezzale del povero Oreste gravemente malato….” (Alzando il tono della voce per rafforzare le parole) “…..E COME LEI BEN SA…..” (Lo apostrofa) “……privo del do no della parola….!!”

57 – LEONE – (Realizza di chi gli stanno parlando) “Aaaaaahhhhh……!!!” (Si illumina) “Suo fratello era……”

58 – GELSOMINA – (Lo interrompe) “Comunque…..” (Prosegue il suo racconto) “L’ho cercato ovun- que in casa, ben conscia di quanto il povero Oreste gli fosse affezionato….” (Alza un dito verso Leo- ne) “….tanto da impedire a chiunque me compresa di toglierlo dalla parete e maneggiarlo se non altro per togliere la polvere….”

59 – LEONE – (Con un pizzico di stupore) “Ah….!” (Poi, indagatore) “Eeeeeee…..” (Riprende sussie- goso) “Lei sa se c’è un motivo particolare perché suo fratello fosse così geloso di quel quadro…??”

60 – GELSOMINA – (Fa spallucce) “Spiacente….” (Risponde con sufficienza) “…..ma mio fratello non ha mai POTUTO…..” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “….dirmelo…!!”

61 – LEONE – (Fra se, rivolto alla platea) “E ti credo….” (Commenta ilare) “….se era muto…!!” (Poi, a Gelsomina, riprendendo il suo ruolo) “E quindi non sa dire esattamente quanto tempo è passato da quando il quadro è stato trafugato…..”

62 – GELSOMINA – (Decisa) “No….” (Puntualizza) “Ho chiesto anche a mio fratello ma neanche lui ha saputo dirmi nulla in merito…..”

63 – LESONE – (Trasalisce) “Suo fratello…..?!?!?!?!?” (Interdetto) “Ha parlato con il morto….?!?!?”

64 – GELSOMINA – (Sbatte nuovamente la bacchetta sulla scrivania) “Ma no….!!!!” (Replica stizzi- ta) “Con l’altro….Pierino….” (Guardando Leone con la faccia della maestra che indaga sul fatto che un alunno abbia finalmente capito qualcosa o meno e sporgendosi leggermente verso di lui) “Quel lo vivo….!!”

65 – LEONE – (Si blocca) “A ma allora…..” (Realizza) “…..lei è la sorella di Pierino Cellammare….!!”

66 – GELSOMINA – (Compunta) “Si….!!” (Con ovvietà) “Lo conosce vero…??”

67 – LEONE – (Drastico) “Euuuuuhhhhh…..!!!” (Commenta con un velo di malcelata ironia) “Come no….!!”

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68 – GELSOMINA – (Con ovvietà) “Non me ne stupisco….” (Replica convinta) “….Pierino è un convin to estimatore dell’Arma….”

69 – LEONE – (Con altrettanta ovvietà, a mezza voce) “E infatti ci ha sempre dato un sacco di lavo- ro….!!”

70 – GELSOMINA – (Non lo considera) “Lui è stato l’unico sempre presente con me al capezzale di Oreste durante la sua malattia….” (Spiega computa) “Anche se in passato alcune sue scelte di vita un po’ dissennate lo avevano allontanato da noi, quando ha saputo della malattia di Oreste si è prontamente presentato a casa offrendosi di assisterlo insieme con me ed è rimasto al suo capez- zale fino alla fine….” (Spiega contrita. Fa una breve pausa, riprendendo di getto senza lasciare il tempo a Leone di replicare) “Infatti quando  mi sono accorta del furto ne ho parlato immediata- mete con lui….” (Prosegue assorta) “….che a dire il vero mi ha sconsigliato dal venire a sporgere de nuncia…..” (Fa una pausa leggermente più lunga durante la quale Leone la osserva con attenzione) “Ma alla fine il profondo attaccamento di Oreste a quel ritratto mi ha portato a farlo ugualmente.”

71 – LEONE – (Rimane qualche attimo in silenzio scuotendo la testa) “E perché suo fratello Pierino.. ….” (Chiede poi con un sorriso sornione appena accennato) “….le ha consigliato di desistere dallo sporgere denuncia….??”

72 – GELSOMINA – (Fa spallucce) “Ultimamente da noi sono stati giorni decisamente convulsi….” (Spiega) “……ed è facile a suo dire che il quadro sia stato magari inavvertitamente staccato da qual cuno che è stato in camera durante il rosario o i preparativi per le esequie e poi portato via con gli altri ornamenti per errore o sia finito nascosto da qualche parte…..”

73 – LEONE – (Allargando leggermente un braccio, con un largo sorriso di condivisione) “Eeehhh..!”

74 – GELSOMINA – (Scatta come una molla. Perentoria) “Ma io sono sicura di no….!!”

75 – LEONE – (Sussulta) “Ah….!!”

76 – GELSOMINA – (Piccata) “Eh….!!”

77 – LEONE – (Rimane qualche attimo in imbarazzato silenzio) “Capisco…..” (Commenta poco con- vinto) “Capisco….!!” (Sbuffa lievemente, si gratta la testa) “Signorina maestra…..” (Si rivolge nuova mente guardingo a Gelsomina) “Suo fratello Oreste….” (La fissa un attimo in silenzio) “….quello de- funto….” (Precisa) “…..che lavoro faceva….???”

78 – GELSOMINA – (Si stringe nelle spalle) “Mah….non so….” (Precisa a sua volta) “….procacciava affari…..” (Con una smorfia di ostentata vaghezza) “…..ma non ho idea di cha affari fossero….!!”

79 – LEONE – (A sua volta con una smorfia dubitativa) “Uhm….!!!” (Rivolto alla platea) “Conoscen do il buon Pierino….” (Mastica agro) “….temo di saperlo io che genere di affari fossero….!!!” (Poi a Gelsomina, sussiegoso) “Va bene signorina….” (La accomiata) “Ho raccolto la sua denuncia e farò svolgere le adeguate indagini…..” (Si alza) “Nel frattempo manderò qualcuno a vedere la stanza do ve è avvenuto il furto…..”

80 – GELSOMINA – (Si alza a sua volta. Con una smorfia dubitativa, quasi grugnendo) “Uhmm…!!!”

81 – LEONE – (Sempre con sussiego) “Carabiniere Navetta…..” (Chiama a gran voce) “…..carabinie- re Navetta….!!!!!”

82 – NAVETTA – (Compare dopo un attimo dall’uscita di sinistra fermandosi ancora poco dopo l’in- gresso) “Comandi….!!”

83 – LEONE – (Marziale) “Accompagna la signorina Cellammare…..” (Indica con la mano l’uscita di sinistra a Gelsomina) “….poi manda qualcuno da lei a visionare la stanza dove è avvenuto il furto che ha appena denunciato pregandolo prima di venire a rapporto…..”

84 – NAVETTA – (Si avvicina al tavolo, zoppica leggermente) “Comandi Brigadiere….!!”

85 – LEONE – (Nota la sua zoppia, gli dispensa un pallido sorriso) “Come va il ginocchio…??”

86 – NAVETTA – (Sorride lievemente) “Meglio brigadiere….” (Commenta rassegnato) “Purtroppo le strade ghiacciate non aiutano a reggersi in piedi….!!!”

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Navetta è dietro a Gelsomina che si muove per uscire. Affatto soddisfatta del colloquio, muove nervosamente la sedia dov’era seduta all’indietro andando a cogliere in pieno il ginocchio ferito di Navetta.

87 – NAVETTA – (Riceve la sedia sul ginocchio) “Ahia…!!” (Geme con una smorfia di dolore) “Ma porca putt…..”

88 – GELSOMINA – (Scatta come una molla) “Giovanotto….!!!!!” (La bacchetta di legno scatta velo cissima andando a cogliere nuovamente il ginocchio malandato del povero Navetta) “Evitiamo il lin guaggio da caserma….!!!!!!!”

89 – NAVETTA – (Questa volta a tutta voce) “AHIAA….!!!!” (Feroce, chinandosi leggermente e ag- guantandosi il ginocchio con una mano) “Signorina….” (Apostrofa Gelsomina) “…..qui SIAMO…..” (Alza il tono della voce a sottolineare a parola) “…..in caserma….!!!!”

90 – LEONE – (Ha seguito la scena interdetto. Ha un attimo di evidente imbarazzo, poi riprende il controllo) “Carabiniere Navetta…..!!!!” (Lo richiama duro) “Esegua gli ordini….!!!!!”

91 – NAVETTA – (Si ricompone) “Si brigadiere, comandi….” (Replica non senza una certa acredine) “Immediatamente…..!!!!!”

Navetta muove con ostentata circospezione un altro passo verso Gelsomina e in quel momento, da destra, fa il suo ingresso in scena il brigadiere Scidone.

92 – SCIDONE – (Entra in scena da sinistra) “Scusa Leone….” (Ne richiama l’attenzione) “Ha appena chiamato la signora Cortese, il sindaco…..” (Specifica) “…. dicendo che ci deve parlare con estrema urgenza....”

93 – LEONE – (Trasalisce) “U madonna….!!!!” (Bofonchia fra se. Alzando gli occhi al cielo) “Quella è peggio di un martello pneumatico….!!!” (Rivolto a Scidone) “E perché non ha parlato con te adesso ….???”

94 – SCIDONE – (Scuote leggermente la testa) “Di persona….” (Con un sorrisetto beffardo) “….con il vice comandante la stazione…..!!!”

95 – LEONE – (Sbuffa vistosamente) “E va bene…..” (Mugugna un po’ seccato) “….vuol dire che più tardi passeremo in Comune….!!!”

96 – SCIDONE – (Lo blocca) “No….!!!!” (Sibilando, quasi con sadismo) “Sta già venendo qui….!!!!”

97 – LEONE – (Fa una smorfia quasi di terrore) “Se mi becca sono un uomo finito….!!!!” (Rantola quasi fra se. Si riprende) “NO….!!!!!” (Spara deciso a Scidone) “Iooooooo…..” (Ha un attimo di inde cisione) “…..sto uscendo….!!!!!” (Afferra al volo la giacca dallo schienale della sedia) “Devo fare un sopraluogo a casa della signorina maestra che ha appena denunciato un furto…..” (Nervoso a Navetta che si è fermato insieme a Gelsomina sull’uscita di destra in attesa del commiato da parte di Leone) “Ordine revocato….!!!!” (Sbraita) “Accompagno io la signorina e intanto eseguo il sopra- luogo…..!!!!!” (A Scidone, con enfasi) “Di al signor Sindaco che ho avuto un impegno inderogabile... (Argomenta) “Dovrà accontentarsi del vice-vice comandante la stazione….!!!!” (A Gelsomina) “Pre go signorina….”(Esortandolo a guadagnare l’uscita di destra) “…..seguirò io personalmente il suo caso….!!!” (Poi, prima di seguire Gelsomina che esce da destra con un sorriso di malcelata soddisfa- zione, a Scidone, con aria cattiva) “Un po’ per uno in braccio a mamma…..!!!!!”

Navetta e Scidone guardano Gelsomina e Leone uscire. Navetta rivolge a Scidone un sorrisetto sor nione, Scidone scuote leggermente la testa epoi allarga le braccia platealmente rivolgendo desola- to gli occhi al cielo. Poi Navetta si rivolge al brigadiere.

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98 – NAVETTA – (A Scidone) “Brigadiere….” (Chiede deferente) “…..allora quando arriva il sindaco posso farla accomodare….??”

99 – SCIDONE – (Seccato) “Tranquillo Navetta…..” (Lo licenzia agro) “….che quella s’accomoda da sola….!!!!”

A Navetta scappa nuovamente un mezzo sorriso, poi saluta con un leggero inchino ed esce a destra

Scidone rimane pensoso qualche attimo in piedi accanto al tavolo, poi si rianima.

100 – SCIDONE – (Si rianima. Sbuffa pesantemente) “Maremma maiala…..!!” (Sacramenta acido) “Questa l’è la mattinata de’ bischeri…..!!!” (Si avvia al tavolo) “Prima la Gelsomina che l’hanno ru- bato il quadro…..” (Si siede) “…..e adesso quella trapana cervelli della Cortese….” (Argomenta fra se. Fa una breve pausa, pensieroso) “Quella l’è una mitragliatrice…..” (Considera dolente) “Se la si mette a parlare…..” (Fa un gesto categorico con la mano) “…..’un la smette più….!!!!” (Sbuffa nuo- vamente pesante) “Chissà un che gli manca adesso….!!!”

Un attimo dopo, da destra fa la sua comparsa in scena Navetta.

101 – NAVETTA – (Ricompare in scena da destra, sempre claudicante) “Brigadiere….” (Comincia ad annunciare fermandosi subito dopo l’ingresso) “….c’è la……”

E’ interrotto dall0ingresso in scena dietro di lui della Signora Cortese, Sindaco del Paese. E’ una don na sulla quarantina vestita in maniera elegante con addosso un cappotto/pelliccia e in ma(no una grossa borsa.

102 – CORTESE – (Irrompe in scena da destra come una valanga) “Maresciallo…..maresciallo…..” (Spara a tutta voce con enfasi interrompendo Navetta e catapultandosi letteralmente verso la scri vania di Scidone e urtando nel farlo il ginocchio dolente di Navetta) “…..al cimitero è successo un fatto gravissimo….” (Argomenta con ansia) “……incredibile….!!!!!!”

103 – NAVETTA – (E’ quasi investito dalla furia di Cortese che entra e lo centra in pieno al ginocchio malandato) “Ahiaa…!!!” (Geme di dolore) “Ma porca putt…..” (Sta per sacramentare. Si ricorda del la precedente, dolorosa esperienza con Gelsomina. Si porta velocemente una mano alla bocca, pal lando gli occhi con un’espressione di vago terrore e riuscendo appena ad emettere un mugolio non intelligibile) “Uuuhhhmmmm…..!!!!!!!!!!”

104 – SCIDONE – (Lancia a Cortese uno sguardo di ilare stupore) “E che….” (La apostrofa sornione) “…..l’è risorto qualcuno…..?!?!?!?!?”

104 – CORTESE – (Ha raggiunto il tavolo) “Maresciallo…..” (Lo rampogna severa) “….no scherzi, per favore….!!!!!”

105 – SCIDONE – (Con ostentata pazienza, la corregge) “Brigadiere….!!!”

106 – CORTESE – (Non capisce. Interdetta) “Come….?!?!?”

107 – SCIDONE – (Con uno sguardo quasi di sopportazione) “Brigadiere,  sindaco….” (Precisa) “….. sono brigadiere non maresciallo….”

108 – CORTESE – (Quasi sorpresa) “Ah….!!!!” (Considera. Fa spallucce) “Vabbè….” (Poi riprende il discorso interrotto) “Come le dicevo maresciallo…..” (Spiega con foga) “…..al cimitero è successo qualcosa di grave e incredibile….” (Fa una brevissima pausa) “….una cosa che è sicuramente frutto di un volgare tentativo di discredito nei confronti della maggioranza dei cittadini che io rappresen- to nonché dell’amministrazione e mia personale…..”

109 – SCIDONE – (Alza dolente gli occhi al cielo quando Cortese sbaglia nuovamente il suo grado

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poi ne ferma l’impetuosa parlantina) “Alt….!!” (Spara secco imponendogli una mano: secco) “Che cosa….” (Chiede deciso fissandola negli occhi) “….è successo….????”

110 – CORTESE – (Si ammutolisce sussultando lievemente davanti alla mano tesa di Scidone) “Ah… ..!!” (Sembra recuperare il discorso originale) “E’ vero….!!!!” (Assume un’espressione marziale. Co mincia a spiegare poi si blocca quasi subito) “Questa notte…..”

111 – SCIDONE – (Aspetta qualche secondo inutilmente che prosegua) “Si….” (La sollecita porgendo si leggermente verso di lei) “….questa notte….”

112 – CORTESE – (Deglutisce pesantemente: con aria drammatica, ripetendo la stessa pantomima, fermandosi nel racconto dopo la prima parola) “Qualcuno…..”

113 – SCIDONE – (La sollecita nuovamente come prima) “Qualcuno…..”

114 – CORTSE – (Fa una pausa un po’ più lunga. Sbattendo la grossa e pesante borsa che ha con se sulla scrivania davanti a se in modo da coprirsi a Scidone, con aria funerea) “Ha profanato una tom ba….!!!!!”

115 – SCIDONE – (Si tira velocemente all’indietro per non essere colpito dalla borsa da donna di Cor tese) “Ah….!!!!” (Esclama. Scostando la borsa in modo tale da scoprirsi a Cortese) “E quando e co- me ve ne siete accorti…..??”

116 – CORTESE – (Con aria cupa) “Il custode….” (Spiega) “Questa mattina durante il suo solito giro ha scoperto che una tomba nella terra era stata scavata…..la cassa scoperchiata….e i resti mortali visibilmente esplorati…..”

117 – SCIDONE – (Si fa pensieroso) “Uhm….!!” (Bofonchia fra se) “Ma i resti mortali sono stati an- che in parte trafugati….??” (Chiede) “Il custode si è potuto accertare di questo….??”

118 – CORTESE – (Scuote la testa) “No, di questo non mi ha fatto cenno…..” (Fa una brevissima pau sa) “Ma quello che è strano e inspiegabile…..” (Riprende poi riprendendo la borsa dalla scrivania e posandosela in grembo) “…..è che la tomba è quella di un uomo….” (Spiega circospetta) “…..ma i re sti nella cassa…..” (Conclude decisa risbattendo la  borsa sulla scrivania andando nuovamente a co- prirsia a Scidone) “…..sono inequivocabilmente quelli di una donna…..!!!!!!”

119 – SCIDONE – (Trasalisce, u po’ per effetto della notizia e un po’ per essersi rivisto la borsa nuo- vamente davanti al viso) “Ah….!!!!!” (Esclama a sua volta. Scostando nuovamente la borsa di lato per scoprirsi a Cortese) “Questo è ben più grave….!!!!” (Poi, dopo un attimo di pensoso silenzio, chiede) “E di chi è la tomba trafugata….????”

120 – CORTESE – (Con un moto di disgusto rabbioso) “Della per niente buonanima di Giordano Flo renzi…..!!!!!”

121 – SCIDONE – (Stupito) “L’ usuraio….?!?!?!?”

122 – CORTESE – (Cattedratica)  “Si…..” (Sentenzia decisa) “…..l’usuraio…!!!!”

123 – SCIDONE – (Meditabondo) “Morto alcuni anni fa in ospedale giù in città….” (Considera) “….uf ficialmente senza il becco di un quattrino ma dopo una vita trascorsa a godersi il meglio con i gua- dagni fatti con i prestiti a strozzo….”

124 – CORTESE – (Rincara la dose) “Tanto che il comune ha dovuto persino pagargli tomba e fune- rale….”

125 – SCIDONE – (Sempre meditabondo) “Alla faccia nostra che non siamo mai riusciti a mettere in sieme lo straccio di una prova nei suoi confronti o nei confronti di quella bellezza della signorina Floriana che era la sua convivente o a trovare traccia del suo cospicuo malloppo…..”

126 – CORTESE – (Decisamente piccata) “E a quella del Comune che c’ha rimesso pezza e unguento ….” (Fa una pausa studiata, poi riprende la sua filippica) “…..e della cittadinanza che ha dovuto indi rettamente assumersi le spese delle esequie dopo essere stata per anni vessata dal suo comporta- mento deliquenziale che opprimeva…..”

127 – SCIDONE – (La blocca) “MI DICA…..” (Spara deciso a tutta voce) “…..oltre a lei ed al custode

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altri sanno dell’increscioso episodio…..??”

128 – CORTESE – (Scatta in piedi come morsa da una tarantola) “ASSOLUTAMENTE NO…..!!!!!!”  (Spara a tutta voce) “E le sarei estremamente grato se volesse trattare la questione con la massi- ma delicatezza e discrezione…..” (Lo esorta. Poi riprende la filippica) “Questa è un’altra occasione che può essere sfruttata dai detrattori di questa amministrazione per gettare discredito….”

129 – SCIDONE – (Si è alzato in piedi a sua volta) “TRANQILLA…..!!!!!” (Spara nuovamente a tutta voce per frenarne l’impeto) “Sarà fatto tutto col dovuto tatto e la dovuta discrezione….” (Poi, rivol to all’uscita di destra) “Navetta…..” (Chiama deciso) “NAVETTA…..!!!!!!”

130 – NAVETTA – (Compare in scena un attimo dopo fermandosi subito dopo l’ingresso) “Comandi ….!!!!”

131 – SCIDONE – (Rivolgendosi a Navetta) “Questa notte qualcuno ha profanato una tomba….” (In dica Cortese) “Fai accompagnare la signora al cimitero da due militi e che rimangano a sorvegliare la tomba finchè non interverranno le autorità competenti per….”

132 – CORTESE – (Lo interrompe) “Maresciallo…..” (Spiega con un largo sorriso) “….ma non è neces sario….!!!!”

133 – SCIDONE – (Trasalisce. Stupito) “Perché….???”

134 – CORTESE – (Candidamente) “Il custode ha già rimesso tutto a posto, la cassa è stata richiusa e la tomba nuovamente coperta….!!!!”

135 – SCIDONE – (Gli cadono le braccia) “Maremma maiala….!!!!!!” (Sacramenta agro crollando sul la sedia) “Questa l’è completamente fuori….!!!!!!!!”

136 – CORTESE – (Riprende le sue argomentazioni) “Naturalmente non potevo permettere che si scoprisse un simile accadimento che avrebbe portato discredito e grave danno morale a……”

137 – SCIDONE – (Perde tutto il suo aplomb) “SIGNORAAAAA…..!!!!!!!” (Spara a tutta voce) “Un si doveva toccare niente di cotanto c’era…..” (La apostrofa recuperando di colpo tutto il suo accento toscano) “Adesso lei la chiama il custode e gli fa riscoperchiare tutto tale e quale come l’ha trovato …..” (A muso duro) “….e di gran carriera….!!!!!!” (Fa una breve pausa aspettando da Cortese una ri sposta che non arriva) “Che se in città sanno ‘na cosa di sto tipo e si finisce tutti in gattabuia….!!!” (Sacramenta fra se. Poi, ancora duro, a Cortese) “Io intanto chiamo che mandino du omini della scientifica, avviso il magistrato e mi metto in contatto con l’ospedale dove l’è morto Florenzi e con l’agenzia di pompe funebri che l’ha fatto il funerale che magari me la danno loro una spiegazione plausibile di questo strano cambio di sesso post mortem…..” (Allunga un dito, minaccioso, verso di lei) “E quando il custode l’ha rifatto per benino il suo lavoro alla guardia della tomba un ci metto due carabinieri….” (Strepita feroce a tutta voce) “….ci metto un carro armato….!!!!!!”

138 – CORTESE – (Non si aspettava la sua reazione) “Ma….” (Cerca di interromperlo timidamente, allibita) “….se la gente vede tutto il trambusto ne scaturirà una situazione di estremo imbarazzo per….”

139 – SCIDONE – (La interrompe) “E un sono maresciallo…..SONO BRIGADIERE….” (Spara a muso duro) “….maremma maiala….!!!!!!!”

Cortese lo osserva un attimo interdetta poi, decisamente offesa, gira sui tacchi ed esce impettita da destra seguita da un Navetta decisamente preoccupato, Scidone rimane fermo al tavolo decisa mente contrariato.

140 – SCIDONE – (Scuote la testa desolato) “Un ci posso credere…..” (Commenta desolato. Poggian do una mano alla fronte) “…..un’ è possibile….!!!!” (Poi, desolato) “Se il sindaco è quanto di meglio esprime una coalizione politica…..” (Commenta amaro) “…..un voglio punto pensare a come sono l’altri….!!!!!!!” (Sbuffa, rimane pensoso ancora qualche attimo tirandosi all’indietro sulla sedia) “A-

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desso però l’è meglio che mi dia da fare……” (Mugugna fra se) “Devo mandare due carabinieri al ci

mitero…..avvisare la Asl e il magistrato….” (Si alza) “…..sperando che nessuno s’accorda di quanto l’ha combinato quella bischera del sindaco altrimenti…..” (Muove qualche passo verso l’uscita di si- nistra fermandosi poco prima) “Floriana…..” (Considera fra se. Con un sorrisetto sornione) “La signo rina mondana…..!!!!” (Ridacchia. Si fa serio) “L’istinto mi dice che dovrei collegarla a qualcuno per qualcosa….” (Rimugina) “…..ma ora un ci riesco….!!!” (Fa spallucce) “Mah…..” (Conclude prima di u scire a sinistra) “Vorrà dire che prima chiamo l’ospedale dov’è morto Florenzi e poi farò un po’ di indagini in merito…..”

La scena rimane vuota qualche attimo poi, da destra, fanno la loro ricomparsa Gelsomina e Leone.

141 – LEONE – (Rientra per primo da destra) “Visto signorina maestra….??” (Rabbonisce Gelsomina che lo segue a pochi passi. Andando alla scrivania e dispensandole un largo sorriso) “A volte poi in un momento si risolve tutto….!!”

142 – GELSOMINA – (Lo segue da vicino) “Si…si….” (Mugugna perplessa e decisamente contrariata) “Ma fino a poche ore fa non c’era….!!!!”

143 – LEONE – (Sospira piano) “Vabbè…..” (Ribatte. Gongolante) “…..ma adesso c’è…!!!!”

144 – GELSOMINA – (Fa spallucce) “Inutile dire…..” (Lo apostrofa irritata) “….che a questo punto per lei sono io che ho le allucinazioni, vero….?!?!?!?!?”

145 – LEONE – (Allarga leggermente le braccia) “Per carità signorina maestra…..” (Ribatte misuran- do il tono e le parole) “……non l’ho mai neanche pensato…!!!” (Si siede al tavolo) “Solo che per lei è stato un periodo di grande stress….sofferenza….prostrazione….” (Le indora la pillola) “….e sarebbe assolutamente umano e normale che in una simile situazioneogni tanto uno perda un pizzico di lu- cidità….!”

146 – GELSOMINA – (E’ ferma impettita davanti a lui: la bacchetta si abbatte sulla scrivania) “Briga diere….!!!!!” (Lo apostrofa secca e agra) “Per sua norma e regola io ho SEMPRE….” (Sottolinea la  parola alzando il tono della voce) “…..il controllo di me stessa e delle situazioni….!!!!!” (Gli riserva un sorriso leggermente sprezzante) “Quarant’anni di insegnamento sono stati preziosi….!!!!”

147 – LEONE – (E’ sobbalzato vistosamente sulla sedia al grido di Gelsomina e al rumore della bac- chetta tirandosi istintivamente indietro) “Va bene….ve bene….” (Si difende quasi ponendo le mani davanti a lei) “Ma sta di fatto….” (Conclude poi ridandosi un contegno)  “….che sparito o no che fosse adesso il quadro è  al suo posto….!!!”

148 – GELSOMINA – (Fa una smorfia di disappunto) “D’accordo….” (Sentenzia categorica) “Vuol di- re che dovrò ritornare a fare le mie rimostranze non appena rientrerà il maresciallo….!!” (Gira sui tacchi, fra se ma a voce alta, avviandosi verso l’uscita di destra) “Come nella scuola anche nell’eser cito…..” (Commenta caustica) “…..i gradi hanno il loro significato….!!!!!”

Gelsomina marcia decisa verso destra ma è bloccata quasi sull’uscita dall’ingresso in scena di Na- vetta seguito a breve dalla vedova Violante.

149 – NAVETTA – (Entra per primo da destra e si ferma subito dopo l’ingresso. Vede Gelsomina, si scosta per lasciarle il passo ma LEI SI FERMA IMPETTITA CAMBIANDO FACCIA. Dopo un attimo di imbarazzo, Navetta fa spallucce e si rivolge a Leone) “Brigadiere…..” (Indica Violante che si è ferma ta subito dietro di lui ed osserva la scena con un sorriso ebete) “…..la signora Violante….” (La indica con un gesto accennato della mano) “…..dice di essere stata convocata dal brigadiere….!!”

150 – LEONE – (Stupito) “Ma…..” (Prova ad obbiettare) “……veramente io…..”

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(In quel momento, da sinistra, fa il suo ingresso in scena Scidone)

151 – SCIDONE – (Entra in scena da sinistra, vede Violante) “No….lascia Leone...” (Spiega al collega

“…..l’ho convocata io….” (Fermandosi accanto alla scrivania) “Volevo chiederle alcune informazioni per quel che riguarda il discorso del cimitero….!!”

152 – VIOLANTE – (E’ una donna un pochino più d’età, vestita alla buona con un cappotto ed un faz zoletto in testa ed ha in mano una borsetta che rigira nervosamente. Alle parole di Scidone muove un passo) “Perché brigadiere….” (Chiede con voce cantilenante e stentorea) “….è successo qualco- sa di grave al cimitero….???”

153 – SCIDONE – (Con esagerata ovvietà) “Nooooooo……” (La rassicura) “….l’è solo risorto un tale e adesso un si trova più…..” (La canzona) “…..e il beccamorto l’ha fatto denuncia di scomparsa….” (Poi, indicandole la sedia di fronte a Leone) “Ma prego….” (La invita) “…..la si segga….!!!”

154 – VIOLANTE – (Che è rimasta decisamente spiazzata dalle parole di Scidone perdendo di colpo il sorriso ebete) “Gra…..grazie brigadiere…..” (Replica stentorea) “….grazie…!!!!”

Violante si avvia alla scrivania e nel farlo passa davanti a Gelsomina.

155 – VIOLANTE – (Avviandosi alla scrivania passa davanti a Gelsomina) “Uuuuuuhhhhh…..signori- na…..!!!!” (La apostrofa ritrovando il suo sorriso ebete) “Come mai anche lei sa queste parti…..?!?”

156 – GELSOMINA – (Le rivolge uno sguardo sprezzante, è chiaro che non la sopporta) “Signora Vio lante…..” (Sibila quasi, con cattiveria) “…..sono fatti che…..”

157 – SCIDONE – (La interrompe) “O niente signora Violante…..” (Tronca le ire di Gelsomina) “...par tecipa alle ricerche del cadavere risorto….!!” (A Navetta) “Accompagni tu la signorina maestra all’ ingresso….??”

158 – NAVETTA – (E’ sull’uscita. Scattando sull’attenti) “Comandi….!!” (A Gelsomina, indicando l’u- scita di destra e ritraendosi prudenzialmente all’indietro al suo passaggio) “Prego signorina….!!”

Gelsomina scrolla le spalle e poi muove decisa verso l’uscita di destra decisamente stizzita, Navetta aspetta prudenzialmente che esca per poi uscire a sua volta.

159 – LEONE – (Guarda uscire Navetta e Gelsomina decisamente contrariato, poi si rivolge al colle-

ga) “Allora Scidone….” (Lo apostrofa) “….vuoi spiegarmi cosa…..”

160 – SCIDONE – (E’ alla scrivania, in piedi accanto a Leone e volge le spalle a Violante) “Leone fat- ti pecora e sta zitto…..” (Lo apostrofa sibilando per non farsi intendere da Violante) “Fò io….” (Indi ca Violante con un dito) “…..che questa ‘un tiene neanche l’acqua….!!” (Poi, avviandosi al tavolino a prendere una sedia e riavvicinandosi alla scrivania, con noncuranza) “Però…..” (Butta li) “….sem- pre in forma la signorina Gelsomina, eh….!!!” (Si siede di trequarti dalla parte di Leone) “Che dici…” (Chiede al collega) “…..li avrà quasi novamt’anni….??”

161 – VIOLANTE – (Scatta a correggerlo) “Nooooo…..!!!” (Spiega sicura) “Ne aveva qualcuno più di settanta Oreste….” (Rivolta a Scidone che la guarda interessato) “…..il muto…..quello che è morto.. ….” (Chiarisce) “….che era il più vecchio…..” (Rimane un attimo pensosa) “Lei ne avrà sessantasei o sessantasette….!!!” (Gli rivolge un sorriso beffardo) “E’ una vecchia zitella acida…..” (Sentenzia con livore) “….chi vive di rancore dimostra sempre più della sua età….!!!”

162 – SCIDONE – (Gli rivolge un sorriso accondiscendente) “E’ ben vero signora mia…..!!!” (Poi, pen soso) “Ma allora anche l’altro fratello…..” (Chiede quasi sorpreso) “….ha più di sessant’anni….!!!”

163 – VIOLANTE – (Con un largo sorriso) “Noooooooo……!!!!!” (Spiega ancora) “Pierino è l’ultimo ed è più giovane di parecchio …..!!”

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164 – SCIDONE – (Con ostentato stupore) “A si…..?!?!?!?!?”

165 – VIOLANTE – (Con enfasi) “E si…..!!!!” (Spiega) “Pierino di anni ne ha quarantasette….” (Poi rincara la dose) “Lo so per certo perché andava a scuola con la sorella della mia vicina che ha pro- prio quell’età….!!”

166 – SCIDONE – (Mostra interesse) “Perbacco….!!!” (Poi, sornione) “E come mai così tanta diffe- renza d’età….????”

167 – VIOLANTE – (Ostentando pudore) “Mah….chissà…!!” (Fa una breve pausa, poi si sbottona) “Vede brigadiere…..” (Attacca decisa) “…..magari sono solo dicerie, eh….!!!!” (Puntualizza. Si met- te dritta sulla sedia come chi sta per fare una rivelazione importante) “Sa….” (Chiosa nuovamente) “……io mi faccio molto i fatti miei….!!!”

168 – LEONE – (Che fino a quel momento ha seguito senza capire molto, fa una smorfia significati-va. A mezza voce, rivolto alla platea) “E si nota….!!!!”

169 – VIOLANTE – (Riprende decisa) “Ma corre voce che Pierino non sia figlio della stessa mamma degli altri due ma sia nato da una relazione che il padre ha avuto con un’altra donna….!!!!” (Spiega con enfasi) “Sa…..all’epoca non era mica come adesso che si fanno le famiglie allargate….” (Com- menta con disappunto) “….e che sia proprio per quel motivo che una volta morto il padre la mae- stra l’ha cacciato di casa e lui ha preso una brutta piega….!!!!”

170 – SCIDONE – (Con candore) “Ma figuriamoci….!!!!”

171 – VIOLANTE – (Decisa) “E già….!!!” (Sottolinea) “Lo sanno tutti che Pierino di mestiere fa il la- dro e il truffatore….” (Continua) “E se lo fa….” (Sentenzia ancora categorica e acidissima alla fine) “….buona parte della colpa è proprio di quel serpente della Gelsomina….!!!!!”

172 – SCIDONE – (Beffardo) “Però….” (Scuote leggermente la testa) “….non l’avrei mai detto…!!!!”

173 – LEONE – (Non ci ha capito niente) “Scusate….” (Interviene deciso) “…..ma tutto questo cosa c’entra con…..”

174 – SCIDONE – (Lo interrompe) “O certo, scusa…..” (Interviene) “…..è vero….!!!!” (Con aria contri ta) “Lo sai che vado pazzo per queste vecchie storie da osteria di paese….!!!!!” (Poi, a Violante, pro fessionale) “Signora Violante….” (Prende una pratica dal tavolo) “……l’ho convocata perché mi risul ta….” (Sfoglia la pratica, si ferma ad un certo punto) “…..che lei è stata per un certo tempo vicina di casa di Giordano Florenzi….” (Stacca gli occhi dalla pratica e li fissa su di lei) “Vero….????”

175 – VIOLANTE – (Trasalisce) “No…..” (Risponde decisa) “…..assolutamente….!!!!!”

176 – SCIDONE – (Ostentando sorpresa) “Ohibò….” (Replica) “….allora mi hanno informato male !!”

177 – VIOLANTE – (Decisa) “E si…..!!!!”

178 – SCIDONE – (Scuote la testa; sacramenta) “Mannaggia a questa gente che non si fa mai gli affari suoi e poi…..”

179 – VIOLANTE – (Accondiscendente) “Proprio….!!!!!”

180 – LEONE – (Venefico) “Vero….????”

C’è un attimo di pausa in cui Scidone continua a scorrere la sua pratica lasciando Leone e Violante a guardarsi l’uno in cagnesco e l’altra con un’espressione interlocutoria.

181 – SCIDONE – (Con noncuranza, senza staccare gli occhi dalla cartellina) “Comunque lei cono- sceva il signor Florenzi…..” (Chiede quasi distratto. Cambia atteggiamento: alzando lo sguardo di scatto e fissando Violante dritta negli occhi, secco) “Vero…..??????”

182 – VIOLANTE – (Sussulta leggermente) “Beh…oddio….” (Abbozza) “….in paese lo conoscevano tutti….!!!”

183 – SCIDONE – (Brusco, la incalza) “E lei….?????”

184 – VIOLANTE – (Ostentando un certo imbarazzo) “Ssssiiiiiiiii…….” (Strascicando quasi la parola)

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“Un saluto…..” (Pigola quasi) “…..una chiacchera….” (Categorica) “Sa com’è…..” (Conclude) “…..giu- sto per pura cortesia….!!!!”

185 – SCIDONE – (Scuote la testa in senso affermativo) “Certo….certo….” (Replica) “…..capisco…!!!”

(Si ferma nuovamente un attimo, poi alza gli occhi dalla pratica) “Però….” (Si rivolge nuovamente a Violante) “……bel tipo, eh….!!!”

186 – VIOLANTE – (Si scuote) “Bel tipo…..?!?!?!?” (Chiede brusca) “Non direi proprio…..!!!!!!!”

187 – SCIDONE – (Prende la palla al balzo, la incalza) “Pare prestasse soldi a strozzo…..”

188 – VIOLANTE – (Si incupisce) “Pare…..?!?!?!?” (Fa spallucce: categorica) “C’era mezzo paese che s’era indebitato fino al collo con lui….!!”

189 – SCIDONE – (fa finta di cadere dal quinto piano) “Mezzo paese…..?!?!?!?!?” (Chiede ostentan- do stupore) “Non le sembra di esagerare….??”

190 – VIOLANTE – (Decisa) “Non davvero….!!” (Si aggiusta sulla sedia) “Oddio, non è che ne sappia molto…..” (Comincia compunta) “…..sono una persona discreta, abituata a farmi gli affari miei….”

191 – LEONE – (Ha appoggiato la faccia sulla mano, gomito sulla scrivania. Alla platea, ilare) “E me no male….!!!!!”

192 – VIOLANTE – (Cambia espressione) “Ma pare proprio che ‘sto Florenzi abbia prestato soldi a strozzo a mezzo paese……” (Comincia a raccontare con sguardo sarcastico) “…..sindaco e vecchio arciprete compresi….!!!!!” (Fa una pausa) “Con interessi da paura fra l’altro….!!!!” (Sottolinea) “E sembra che ad aiutarlo nei suoi affari fosse proprio il defunto fratello della…..” (Sottolinea la frase con voce sarcastica) “…..cara signorina maestra….!!”

193 – LEONE – (Salta sulla sedia, si ricompone, si fa serio) “Ah….!!!”

194 – VIOLANTE – (Si accorge di aver fatto colpo) “Sa, Oreste era grande e grosso……” (Si rivolge a Leone) “……sarà stato anche muto ma aveva argomenti molto convincenti per farsi capire lo stesso …..!!!!”

195 – LEONE – (Si fa attento) “E quindi……” (Sottolinea rivolgendosi a Scidone) “…..era quello il ge- nere di affari di cui si occupava e del quale teneva all’oscuro persino la sorella…..”

196 – SCIDONE – (Allarga leggermente le braccia) “L’esattore dello strozzino….!!”

197 – VIOLANTE – (S’incupisce) “La sorella…..” (Commenta agra) “…..quella megera…..!!!” (Scrolla le spalle) “Figuriamoci se non si è mai chiesta da dove arrivavano tutti quei soldi che il muto porta- va in casa……” (Fa girare velocemente lo sguardo da leone a Scidone) “La gente parla di decine di migliaia di euro, mica spiccioli….!!!” (Fa una breve pausa) “E pensi un po’ che nessuno è mai riusci- to a sapere dove Florenzi tenesse nascosto il malloppo che visto quello che passava a Oreste…..” (Assume un’espressione compiaciuta) “…..deve essere ben più grosso…..!!!!!”

198 – LEONE – (Decisamente sorpreso) “E così…..” (Sibila) “…..Oreste e Florenzi erano soci in affari.

199 – VIOLANTE – (Sorniona) “E anche buoni amici…..” (Rincara la dose) “Figuratevi che si dice in gi ro che dividessero tutto, persino le donne….!!”

200 – LEONE – (Trasalisce) “Anche…..?!?!?!?!?”

201 – VIOLANTE – (Categorica) “Certo….!!!!” (Spara) “Pare proprio che Florenzi dividesse la sua donna con Oreste e che la stessa donna adesso se la intenda pure con Pierino….!!!!”

202 – SCIDONE – (Sarcastico) “Però…..” (Commenta agro) “…..resta proprio tutto in famiglia eh…!”

203 – VIOLANTE – (Tassativa) “Tutto meno i soldi, ovvio…..” (Commenta) “Quelli Florenzi li divide- va bene, ad ognuno la sua parte…..” (Sorniona, allungandosi verso Leone) “….e li nascondeva anco- ra meglio….!!!!” (Altra brevissima pausa. Senza dar tempo ai due interlocutori di parlare) “Si dice che li tenesse in una cassaforte nascosta chissà dove e che la chiave ce l’avesse sempre appesa al collo, giorno e notte…..”

204 – SCIDONE – (Scatta all’improvviso) “Appesa al collo…..?!?!?!?!?”

205 – VIOLANTE – (Ancora sorniona) “Non mi meraviglio che qualcuno abbia scavato la sua tomba

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e abbia aperto la cassa…..”

206 – SCIDONE – (Trasalisce) “E lei come lo sa….?!?!?!?”

207 – VIOLANTE – (Fa spallucce) “Lo sa tutto il paese….!!”

208 – SCIDONE – (Desolato) “E te pareva….!!!!”

209 – VIOLANTE – (Si stringe ancora nelle spalle) “E comunque quella chiave non l’ha mai trovata nessuno…..” (Conclude) “Figuratevi che il Comune gli ha dovuto pagare persino cassa e funerale..!”

In quel momento, da destra, rifà il suo ingresso in scena Navetta.

210 – NAVETTA – (Rientra in scena da destra, sempre claudicante) “Scusate signori….” (Si ferma nel la solita posizione) “C’è la signora Cellammare…..dice che deve parlarvi con urgenza…..”

211 – GELSOMINA – (Si materializza alle spalle di Navetta armata della solita bacchetta) “SIGNORI- NA……” (Tuona praticamente nelle orecchie del povero Carabiniere) “…..PREGO….!!!!!!!!!”

212 – NAVETTA – (Trasalisce, grida portandosi una mano all’orecchio per il fastidio) “Aaahhh….!!!”

213 – SCIDONE – (Si alza) “Signorina maestra…..” (Avanza verso di lei) “…..cosa succede….???”

214 – GELSOMINA – (Compunta) “Volevo solo comunicarvi che nel pulire il ritratto di nonna Ame- lia il vetro che lo copre si è staccato e sotto il ritratto…..” (Gli porge un foglietto) “….ho trovato que sto….”

215 – SCIDONE – (Prende il foglietto) “Grazie signorina…..” (Ringrazia per dovere) “….vedremo co- me…….”

Nel frattempo, Gelsomina ha spostato lo sguardo e ha notato Violante seduta alla scrivania.

217 – GELSOMINA – (Sposta lo sguardo, nota Violante. Scatta come una molla) “TU…..!!!!” (La apo strofa malamente) “Cosa ci fai ancora qui…..?!?!?!?!?”

218 – VIOLANTE – (Si volta verso Gelsomina) “Ooooo…. niente….” (Risponde beffarda) “….solo quat tro chiacchiere…..”

219 – GELSOMINA – (Scatta verso di lei) “Che cosa gli stai raccontando…..” (La apostrofa beffarda) “….razza di strega….!?!?!?!?!?”

220 – VIOLANTE – (Si alza in piedi) “Cos’hai paura che gli racconti….” (Replica agra) “….vecchia  zi tella…..”

221 – SCIDONE – (Si intromette fra le due) “Signore, per favore non…..”

222 – VIOLANTE – (Prosegue imperterrita) “Che i tuoi fratellini se la facevano con Floriana….?!?!?”

Al nome di Floriana Scidone e Leone scattano come molle

223 – SCIDONE e LEONE – (In contemporanea, Leone scattando in piedi come una molla, a gran vo- ce) “CHIIIII……?!?!?!?!?!?!?”

224 – VIOLANTE – (Perfida) “Ma la bella Floriana, la fidanzata di Florenzi….!!” (Prosegue) “E’ stata proprio lei a presentare Oreste a Florenzi…..” (Irridente, a Gelsomina) “E adesso tocca a Pierino no ??”

225 – SCIDONE – (Realizza il collegamento, sibila) “Hai capito il mignottone….!!!!!!”

226 – GELSOMINA – (Alla parolaccia, sussulta e alza la bacchetta) “Giovanotto…..”

227 – NAVETTA – (Che fino a quel momento è rimasto in disparte ad osservare, d’istinto si tira indie tro portandosi una mano al ginocchio malandato e lanciando un gridolino di dolore) “Ahia….!!!!”

228 – SCIDONE – (Blocca Gelsomina) “Un ci provare…..” (La rintuzza ponendogli una mano) “….o giuro che t’arresto…!!!!”

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229 – LEONE – (Interviene a sedare gli animi) “Signore, ora basta….!!!!!” (Intima solenne. Fa una breve pausa aspettando che ritorni la calma) “Bene….!!” (Commenta poi) “Ci siete state di grande aiuto….” (Le congeda) “…..nel caso, ci rifaremo vivi noi….” (Si rivolge a Navetta) “Navetta….!!”

230 – VIOLANTE – (Al nome del carabiniere sogghigna) “Navetta….!!!!” (Commenta ilare) “Manco fossimo all’aereoporto….!!!”

231 – LEONE – (Trasalisce) “Signora….” (Insorge rivolto a Violante) “….le proibisco di usare questo tono irriguardoso….!!!!” (Fa una pausa aspettando nuovamente la calma, poi, a Navetta) “Accom- pagne le signore all’aereo….” (Lo esorta distrattamente. Si accorge della gaffe, si corregge al volo) “All’ingresso…..!!!!!!!”

232 – NAVETTA – (Trattiene a stento una risata) “Subito brigadiere….” (Scatta sull’attenti) “Coman di….!!!!!!”

Invitate da Navetta, Gelosmina e Violante escono da destra mantenendosi a debita distanza l’una dall’altra seguite dal carabiniere.

C’è un attimo di silenzio, durante il quale Leone rimane dietro la scrivania con i palmi delle mani poggiati sulla stessa e Scidone assorto a guardare il biglietto che gli ha dato Gelsomina.

Poi è Leone che si rianima per primo.

233 – LEONE – (A Scidone) “Embè….” (Lo esorta) “….cos’è quel biglietto….??”

234 – SCIDONE – (Perplesso) “Una sequenza di numeri….” (Legge ad alta voce avvicinandosi medi tabondo alla scrivania) “13 – 17 -11 – 9 – 4 – 5 ……”

235 – LEONE – (Interdetto) “Tutto li…??”

236 – SCIDONE – (Meditabondo) “Già….!!”

237 – LEONE – (Non realizza) “Ed era nel quadro…???”

238 – SCIDONE – (Assorto) “Si….!!!!!”

239 – LEONE – (Fa spallucce) “Boh….” (Commenta) “….possono dire qualunque cosa….!!” (Si siede) “Tienilo tu….” (Esorta il collega) “…..domani poi vediamo se riusciamo a dargli un senso che oggi peggio di così non può proprio finire…..!!!!”

240 – SCIDONE – (Sempre assorto) “Mica detto…..” (Commenta quasi fra se) “…..al peggio non c’è mai fine….!!!”

In quel momento il telefono sulla scrivania di Leone squilla.

241 – LEONE – (Allo squillo del telefono emette un gemito) “E adesso che succede ancora….!!!!!” (Esclama desolato. Afferra il ricevitore) “Pronto…..!!!!!!!” (Ringhia quasi. Assume un’espressione di vago terrore. Geme quasi, accasciandosi sulla scrivania) “Osmideeeeeee……!!!!!!!”

242 – SCIDONE – (Sogghigna) “Visto….???” (Si rivolge alla platea) “Al peggio…..” (Scuote beffardo la testa) “…..un c’è mai fine….!!!!!” (Poi, sempre con un sottile sorriso sulle labbra, uscendo da sini- stra e lasciando il prostrato Leone al telefono, canticchia a voce alta) “Fiorin fiorello, l’amore è bello vicino a te……!!!!!!!!”

                 -      S    I    P    A    R    I    O    -

   

     

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                                                 SECONDO ATTO

    La scena è cambiata, diversi particolari (nella disposizione del materiale e/o negli abiti degli atto- ri fanno chiaramente capire come sia passato del tempo.

   All’apertura del sipario Leone è alla scrivania e sta cercando disperatamente di interloquire con qualcuno al telefono.

1 – LEONE – (E’ al telefono in camicia) “Si ma…..” (Cerca disperatamente di interrompere il suo in- terlocutore che invece non si ferma) “No ma….” (Riprova dopo una brevissima pausa) “Osmide non

…..” (Cerca ancora disperatamente di ottenere la parola senza risultato) “Osmide…..” (Prova anco- ra con ostentata pazienza ma inutilemente con voce ferma ma controllata. Si slaccia la cravatta) “Osmide….!!!!” (Rilancia ancora cominciando a perdere visibilmente la pazienza) “OSMIDEEEE…!!!”

(Spara alla fine a tutta voce agitandosi convulsamente) “NON POSSO…..” (Sottolinea le parole man tenendo alto il tono della voce) “…..mangiare i malloreddus con la ricotta di pecora….!!!” (Prende fiato con una brevissima pausa) “SONO ALLERGICO……”(Grida nuovamente le parole) “…..alla ricot ta di pecora……” (Sempre più agitato, ancora a voce alta) “MI FA VENIRE L’ERITEMA……” (Spiega con veemenza) “…..la ricotta di pecora….!!!!!” (Fa una pausa) “Ma non sulla bocca Osmide….” (Pun tualizza poi decisamente seccato) “…..su un ALTRO ORIFIZIO….!!!!!!” (Spara a gran voce) “Che poi è un orifizio che si usa puntualmente quasi tutti i giorni e vedo le stelle….!!!!!!!!!!!!!!!”

Seccatissimo, Leone sbatte giù il telefono con rabbia proprio mentre, da sinistra, entra in scena Sci- done.

2 – LEONE – (Vede il collega) “Ma che cosa ho fatto……” (Chiede con vaga disperazione rivolgendo- sia lui) “…..per meritarmi una moglie così…..?!?!?!?!?”

3 – SCIDONE – (Scrolla le spalle) “Semplice…..” (Ribatte con ostentata ovvietà) “…..te la sei sposata

4 – LEONE – (Lo manda platealmente a quel paese con un gestaccio brontolando cupo) “Ma vaaa…. !!”

5 – SCIDONE – (Sorride sornione) “Vabbè dai…..” /Si siede di fronte a lui) “….che un mistero lo ab- biamo risolto….!!” (Gli indica con un cenno del capo una cartellina sulla scrivania) “Nella tomba di Florenzi c’era una donna semplicemente perché all’obitorio dell’ospedale hanno confuso le tar- ghette sulle due casse, l’analisi di laboratorio lo hanno confermato…..!!”

6 – LEONE – (Apre la pratica) “Ah….!!” (Abbozza) “Meno male….!!!!”

7 – SCIDONE – (Sornione) “In quanto a l’altri misteri….” (Riprende a spiegare) “….c’è più poco da spiegare credo….” (Si allunga verso la scrivania) “Che Florenzi fosse un usuraio lo sapevano pure i sassi e che avesse a parte una mezza fortuna pure…..” (Continua) “Quello che ‘un si sapeva punto è che avesse ingaggiato Oreste Cellammare per fargli da esattore sguinzagliandogli appresso la bel la Floriana pe fallo abboccare a l’amo….”

8 – LEONE – (Lo segue con interesse) “E fin qui ci siamo…..” (Concorda) “E poi….??”

9 – SCIDONE – (Allarga leggermente le braccia) “E poi succede che a Florenzi gli viene un colpo sec co e visto che nessuno sapeva n’do l’era il malloppo…..” (Con un sorriso ironico) “…..l’altri e son ri- masti tutti come l’Aretino Pietro…..” (Conclude) “….con una man davanti e l’altra dietro….!!!!”

10 – LEONE – (FA ampi cenni di assenso col capo) “Quindi tu credi…..” (Chiede poi) “…..che l’ago della bilancia sia Floriana….”

11 – SCIDONE – (Corruccia lo sguardo) “Più che l’ago…..” (Argomenta) “……l’anello di collegamento

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direi….!!” (Si tende nuovamente verso Leone) “Fa conto un attimo…..” (Argomenta) “Nonostante uf ficialmente un c’abbia nulla Florenzi l’è ricco da fare schifo….” (Comincia a segnare i numeri sulle di ta di una mano aiutandosi con l’altra) “Gli serve un socio grande e grosso e che un faccia questioni per fare l’esattore e lo individua in Oreste, il muto…..” (Allarga platealmente le braccia) “Quello   ‘un po’ punto far domande…..!!!!” (Poi prosegue) “E chi meglio della bella Floriana che già gli tiene il sacco se lo può circuire…..??” (Con ovvietà) “A quella un gli mancano certo gli argomenti e Ore- ste…..vista anche la su condizione…..non è proprio un latin lover….” (Indica il numero due con le mani) “Poi però Florenzi more d’un colpo secco… ….” (Sottolinea) “L’era stretto cò denari come pochi e lo sa il mondo ma se anche avesse voluto lasciar detto qualcosa mica ne ha avuto il tempo ….” (Deduce) “La bella Floriana sta in ambasce perchè l’è rimasta senza fieno all’ovile e quindi si deve per forza dà da fare…..” (Segna il numero tre con la mano) “S’attacca al muto come ‘na vento sa che quello qualcosa sa di sicuro anche perché morto Florenzi lui continua a fare la su bella vita ma gli va storta pure quella perché il muto segue lo strozzino all’altro mondo nel giro di poco e lei si ritrova punto e a capo….”

12 – LEONE – (Prosegue nel ricapitolare) “E a questo punto entra in scena Pierino Cellammare….”

13 – SCIDONE – (Fa spallucce) “E si, Pierino…..” (Commenta sarcastico) “….il fratello piccolino…!!”

14 – LEONE – (Storce leggermente la bocca alla battutaccia del collega, poi riprende) “Agganciarlo non è certo difficile anche perché Oreste anche se non parlava qualcosina ha lasciato trapelare di sicuro…..”

15 – SCIDONE – (Con ovvietà) “E così la bella Floriana…..” (Completa la frase) “….si rimette in gioco e torna a caccia del malloppo…..”

16 – LEONE – (Abbozza) “Già…..” (Pensoso) “Si ma tutta la pantomima del quadretto …??”

17 – SCIDONE – (Con naturalezza) “Probabilmente Pierino ha subodorato che potesse nascondere qualcosa….” (Considera) “E’ stato al capezzale di Oreste fino alla fine ed il fatto che non lo lasciasse toccare punto alla sorella e l’ ha insospettito…..”

18 – LEONE – (Rafforza la teoria) “Ed aveva ragione….!!!” (Tira fuori dalla cartellina il foglietto con- segnato da Gelsomina) “Anche se…..” (Osserva) “…..come non lo abbiamo capito noi cosa sia que- sta striscia di numeri….” (Conclude) “….evidentemente non l’ha capito neanche lui….”

19 – SCIDONE – (Allargando le braccia) “E infatti….” (Ribadisce a sua volta) “…..ha portato indietro il ritratto lasciandocelo dentro…..”

20 – LEONE – (Prosegue nelle deduzioni) “Non prima però di aver scavato la tomba di Florenzi me- more della storia che girava sulla cassaforte e sul fatto che Florenzi teneva la chiave sempre appe- sa al collo….”

21 – SCIDONE – (Si allarga in un sorriso sornione) “Vedi che ‘l conto torna….????”

22 – LEONE – (Rimane in silenzio qualche secondo, meditabondo) “E ha scelto Pierino perché anche lui lestofante riconosciuto….” (Conclude poi) “…..e anche perché essendo fratello di Oreste nonché sempre alla ricerca di soldi sarebbe stato semplice convincerlo…..”

23 – SCIDONE – (Ammicca sornione) “’Un credo solo per quello sai…..”

24 – LEONE – (Sussulta. Interdetto) “Cioè….??”

25 – SCIDONE – (Scuote leggermente la testa) “Al momento sono solo sospetti…..” (Spiega) “….ma ho convocato una persona che può di molto chiarirci le cose, la signorina Dall’Orso…..”

26 – LEONE – (Con stupore) “La perpetua…..?!?!?!?”

27 – SCIDONE – (Sornione) “Di lungo corso…..!!!” (Sentenzia) “Quella da quando l’è in servizio l’ha già sotterrato tre preti….” (Sogghigna beffardo) “….e se fossi in quello che l’è in servizio arrivato a una certa età penserei bene di farmi trasferire….!!” (Serioso) “Quella l’è bene addentro a l’affari della chiesa…..” (Sottolinea) “…..e soprattutto della canonica….!!!!” (Fa spallucce) “E comunque…”

(Si alza) “….a quelle dù giuggiole di Pierino e della Floriana un po’ di cosucce gliele potrai chiedere

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fra un po’ direttamente a loro visto che li stai mandando a prendere…..”

28 – LEONE – (Categorico) “Ahh…quello di sicuro….!!!” (Sottolinea) “Ci sono due pattuglie pronte ad intervenire dalla città e il volontario che farà da esca è pronto….” (Accenna all’uscita di destra) “E’ andato a cambiarsi…..”

29 – SCIDONE – (Serio) “Se ci cascano che gli possiamo dare….??”

30 – LEONE – (Sentenzia) “Adescamento a lei ed induzione e sfruttamento a lui…..” (Poi, categorico

“E ci cascano, sta tranquillo…..” (Aggiunge sornione) “….sono troppo abituati a farlo impunemente.

(Poi, chiudendo la pratica che ha davanti) “Ho convocato anche Gelsomina…..” (Si aggiusta la cra- vatta che aveva slacciato) “La faremo entrare da dietro in modo che non si accorgano che è qui….”

(Decisamente dispiaciuto) “Non credo che sarà molto contenta di sentire tutta la storia……”

31 – SCIDONE – (Fa spallucce) “Può darsi che la diventi un tatinello più umile dopo….” (Quasi con noncuranza) “E chi è il volontario che farà da esca…..??”

In quel momento, da destra, entra in scena il carabiniere Navetta.

32 – NAVETTA – (Entra in scena da destra. E’ in borghese e decisamente nervoso) “Signor……” (Vor rebbe rivolgersi a Leone, non sa come fare. Passa lo sguardo velocemente da uno all’altro) “….briga diere vice comandante la stazione…..” (Prorompe poi di getto come se si fosse liberato di un grosso peso) “Ma pensa proprio che io sia la persona più adatta per questo incarico….??”

33 – LEONE – (Secco) “Si….!!!”

34 – NAVETTA – (Decisamente impacciato) “Ma…..” (Deglutisce pesantemente) “….si tratta di ab- bordare una prostituta e io….” (Allarga le braccia, desolato) “…..in merito non ho nessuna esperien za in merito….!!!”

35 – SCIDONE – (Ridacchia divertito) “Tranquillo Navetta….” (Lo apostrofa sornione) “….che pensa a fa tutto lei che l’esperienza ce l’ha eccome….!!!!”

36 – NAVETTA – (Si rivolge a Scidone) “Ma signor brigadiere…..” (Replica imbarazzatissimo) “…..vi- ce-vice comandante la stazione….” (Quasi implorante) “….la mia ragazza è gelosa anche dell’aria che respiro…..” (Prova ad obbiettare desolato) “Se lo viene a sapere mi uccide….!!!”

37 – SCIDONE – (Serioso, allargando le braccia) “Il dovere è dovere….!!”

38 – NAVETTA – (Riprova ancora) “Ma non sarebbe possibile mandare Alfonsi o Guerrino che…”

39 – LEONE e SCIDONE – (Si scambiano furtivamente uno sguardo d’intesa, poi, trattenendo a fati- ca una risata divertita, a gran voce) “NAVETTA…..” (Esplodono insieme solenni) “…..E’ UN ORDINE… ….!!!!!!!!!!!!!!!”

40 – NAVETTA – (Trasecola) “Comandi…..” (Scatta sull’attenti) “Anzi comandate….” (Si corregge al volo) “….signori brigadieri comandanti….” (Non sa come andare avanti: allarga leggermente le braccia: desolato, prima di girare sui tacchi e uscire a passo svelto da destra) “….e tutto il resto…!!” (Poi, da fuori, decisamente seccato, a voce alta) “Accidenti a me e a quel giorno sciagurato che ho deciso di arruolarmi…..!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Leone e Scidone restano qualche istante a fissare l’uscita di destra ascoltando divertiti le impreca- zioni di Navetta poi scoppiano a ridere fragorosamente.

41 – LEONE – (Scuote leggermente la testa) “Povero ragazzo….” (Commenta con un sorriso appena accennato) “….cosa gli tocca passare….!!!”

42 – SCIDONE – (Si stringe nelle spalle) “Embè…..” (Commenta ancora divertito) “…..la gavetta la s’è fatta tutti….” (Poi incamminandosi verso sinistra, prima di uscire) “Vò a vedere se l’arriva Gelso- mina…..la tu ospite….!!!!”

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    Leone rivolge a Scidone un rapido cenno d’assenso con il capo al collega e rimane seduto alla scrivania a consultare le pratiche che ha davanti ancora palesemente divertito al pensiero della sor te toccata a Navetta.

     Dopo qualche attimo, da fuori a destra, si sente la voce del Sindaco, la signora Cortese.

43 – CORTESE – (DA FUORI A DESTRA, sostenuta, a tutta voce) “E’ permesso…..?!?!?!?”

44 – LEONE – (Sussulta) “O mamma….!!!!” (Desolato) “E questa cosa vuole….?!?!?” (Poi, decisamen te agitato) “Navetta……” (Chiama a gran voce) “NAVETTAAAAAA…..!!!!!”

45 – SCIDONE – (Maligno, DA FUORI A SINISTRA, a tutta voce) “L’è salpatoooooo….!!!!!!”

46 – LEONE – (Realizza) “Ma porca…..!!!!” (Sacramenta fra se mentre accenna ad alzarsi) “Via di qui prima che…..”

      Leone non riesce ne ad alzarsi del tutto ne a terminare la frase: Cortese fa letteralmente irruzio- ne in scena da destra.

47 – CORTESE – (Irrompe letteralmente in scena da destra) “Maresciallo buongiorno…..!!!!”

48 – LEONE – (Crolla letteralmente sulla sedia: con rassegnazione, guaisce quasi) “Brigadiere…..!!”

49 – CORTESE – (Si siede decisa sulla sedia davanti a lui sbattendo la sua pesante borsa sulla scriva nia nascondendosi alla sua vista) “Lasciamo perdere le formalità…..!!” (Lo apostrofa decisa) “Sono venuta maresciallo…..” (Riprende decisa) “……per manifestarle tutto il mio disappunto e per prote- stare VIGOROSAMENTE…..” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “…..per l’assoluta man canza di tatto con cui è stata trattato l’esecrabile episodio riguardante la profanazione della tomba del povero Giordano Florenzi…..” (Prosegue d’un fiato) “…..fatto che ha creato un notevole danno di immagine a me e all’amministrazione che rappresento…..”

50 – LEONE – (Fa una smorfia di dolore, poi cerca di profittare di una breve pausa di Cortese che de ve riprendere fiato per ribattere) “Sindaco, non credo proprio che…..”

51 – CORTESE – (Non lo considera) “Nonché a quella di Florenzi stesso…..” (Riprende solenne) “Cit- tadino stimatissimo e benvoluto da tutti che tanta onesta operosità ha regalato in vita alla nostra comunità....!!!!"

52 – LEONE – (Trasalisce: incredulo, spostando la borsa con un gesto deciso e fissando Cortese stra nito) “Eeeehhhh……?!?!?!?!?!?”

53 – CORTESE – (Si inalbera) “Maresciallo…..” (Tuona) “…..cercare di sminuire lo spessore civico del defunto Florenzi non impedirà a me e all’amministrazione che rappresento di fare i dovuti passi presso le competenti autorità…….”

        In quel momento, da sinistra fa il suo ingresso in scena Scidone.

54 – SCIDONE – (Rientra da sinistra) “Leone….” (Apostrofa il collega) “…..la tua ospite è arrivata…”

(Prosegue deciso) “L’ho fatta accomodare nella saletta…..” (Nota Cortese, si blocca) “Sindaco….” (Chiede notandola decisamente alterata) “…..che l’è….????”

55 – LEONE – (Scrolla le spalle) “O niente…..” (Apostrofa a sua volta Scidone) “Il sindaco è venuta a porgere le sue vibrate proteste per come abbiamo trattato il caso Florenzi…..” (Lo informa. Con un marcato velo di ironia) “A suo dire abbiamo leso l’immagine di un suo stimatissimo e amato concit- tadino…..!!”

56 – SCIDONE – (Trasalisce) “Eeeehhhhh…..?!?!?!?” (Prorompe. A Cortese) “Sindaco…..” (La apo- strofa sarcastico) “…..se si droga cambi spacciatore perché quello che la rifornisce ora….” (Muoven do pollice e indice di una mano in segno di diniego) “…..’un la tratta punto bene….!!!!”

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57 – CORTESE – (Trasalisce a sua volta) “Maresciallo…..” (Affronta sostenuta Scidone. Scatta in pie di) “….come si permette…..?!?!?!?” (Spara inviperita) “E’ pubblicamente noto che Florenzi ha ope- rato per il bene di molti prodigandosi per il loro benessere qui in paese…..!!!!”

58 – SCIDONE – (Fa un passo verso di lei) “Bellina…..” (La affronta deciso) “….l’è pubblicamente no to che Florenzi l’era un lestofante matricolato che prestava soldi a strozzo co’ interessi da paura…”

(Ribatte a muso duro) “…..e chi ‘un pagava finiva al meglio co le ossa rotte…..” (Le agita un dito sot to il naso) “’Un so che convenienze politiche o d’altro c’abbia pe difenderlo o se lo fa solo per difen dere se stessa…..” (Ringhia feroce) “…..ma questa l’è una caserma de carabinieri non tribuna politi- ca….” (Gli sbraita sotto il naso) “…..l’è chiaro…..?!?!?!?!?!?”

59 – CORTESE – (E’ punta sul vivo) “Questo è un oltraggio gravissimo…..” (Sibila schiumante rabbia) “Io vi denuncio per offese….!!!!!”

60 – LEONE – (Scatta a sua volta in piedi: feroce) “E io l’arresto per aver proditoriamente alterato le prove di un crimine facendo ricomporre la tomba prima che venissero fatti i dovuti accertamenti …..” (Tuona) “E’ chiaro…..?!?!?!?!?”

61 – CORTESE – (Si blocca davanti ad una reazione inaspettata) “Ma……” (Prova ad obbiettare spiazzata) “….vi rendete conto alle conseguenze politiche che…..”

62 – LEONE – (Categorico) “No….!!!!”

63 – SCIDONE – (Perde la pazienza) “Senti carina…..” (La apostrofa brusco) “….qua da non ‘un val- gono le belle parole ma valgono i fatti…..” (Argomenta) “….e i fatti dicono che se ‘un la fai finita di dire corbellerie le ripercussioni politiche sono l’ultima cosa di cui t’avrai da crucciare….!!”

64 – CORTESE – (Prova a controbattere) “Voi non potete…..”

65 – LEONE – (L’interrompe brusco) “Possiamo eccome….”

66 – SCIDONE – (Rincara da dose) “Qui da noi ‘un c’è trippa pe’ gatti…..” (Spara deciso. Prende la borsa dalla scrivania e gliela mette in mano: risoluto, conclude) “….ne pe’ sindaci….!!!!!”

67 – CORTESE – (Si ritrova con la borsa in mano, la guarda stupitissima, capisce il messaggio. Con una smorfia di deciso disappunto, girando sui tacchi e uscendo velocemente da destra) “Ma non fi nisce qui…..” (Sacramenta acidissima a gran voce) “…..NON FINISCE QUI…..!!!!!!!”

68 – SCIDONE – (La guarda uscire. Poi, a tutta voce verso l’uscita) “E tanto meno pè bischeri….!!!!”

(Poi allarga le braccia, desolato) “Quella l’è fori…..” (Apostrofa Leone) “….l’è tutta grulla….!!!!!”

69 – LEONE – (Scrolla le spalle) “E’ solo un’opportunista….!!”

70 – SCIDONE – (Fa una smorfia di estremo disprezzo) “La maestra l’è di la che t’aspetta…..” (Incal-za il collega, poi avviandosi a destra, prima di uscire) “Io vo ad accogliere la signorina Dall’Orso…”

Leone guarda il collega uscire, poi si alza e far per avviarsi e raggiungere Gelsomina a sinistra: in quel momento il telefono sulla scrivania comincia a squillare.

71 – LEONE – (Sta avviandosi verso l’uscita di sinistra, il telefono sulla scrivania squilla e lui si bloc- ca) “Beh…..?!?!?!?” (Si chiede guardando con insistenza l’uscita di destra) “Navet….” (Comincia a chiamare decisamente infastidito, poi si ricorda che il piantone è fuori in missione) “Ah…!!!” (Realiz za. Agguanta il telefono) “Carabinieri….!!!!!” (Ringhia quasi. Senta la voce dell’interlocutore, perde all’improvviso ogni entusiasmo) “Osmideeeeeee……!!!!!” (Geme dolente tornando a sedersi) “Si…” (Comincia a rispondere con ostentata pazienza) “Si…..” (Continua dopo aver ascoltato qualche atti mo) “NOOOOOOOO…..!!!!!!!!!!!!!” (Trasalisce sparando a tutta voce qualche istante dopo. Rimane ancora qualche attimo ad ascoltare in silenzio) “O……” (Prova inutilmente ad interloquire) “Os….” (Riprova dopo qualche istante) “Osmi….” (Riprova ancora un attimo dopo inutilmente ad obbietta- re qualcosa) “OOOOSSSSSMMMMIIIIIIDDDDDEEEEEEEEEEE………..!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”  (Esplode alla fine a tutta voce quasi sillabando le lettere) “Non posso mangiare le pardulas invece dei mallored-

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dus…..” (Ansima quasi scattando in piedi) “C’è la ricotta di pecora nelle pardulas…..” (Protesta vigo rosamente) “Sono allergico alla ricotta di pecora…..” (Rincara la dose) “…..detesto la ricotta di peco ra…..” (Poi nuovamente a gran voce sbattendo il telefono con forza) “…..ODIO LA RICOTTA DI PECO RAAAAAA….!!!!!!!!!!!!!!!!” (Allarga le braccia e alza gli occhi al cielo imprecando in silenzio, poi, av- viandosi ed uscendo a destra) “Io divento vedovo…..” (Sacramenta fra se a tutta voce) “Giuro che presto io divento vedovo…..!!!!!!!!!!”

Passa qualche attimo e, da sinistra, fanno il loro ingresso in scena Scidone e la Signorina Dallo’Orso perpetua di lungo corso.

72 – SCIDONE – (Entra in scena per primo da sinistra) “Prego signorina…..” (Si ferma sull’ingresso per far passare Dall’Orso che lo segue a breve: indicando la scrivania con un gesto della mano) “…si accomodi….!!”

73 – DALL’ORSO – (E’ una donna di una certa età, che si muove in maniera composta e discreta. In- dossa abiti spartani con una veletta in testa ed una lunga gonna nera. In mano ha un libricino picco lo ma molto voluminoso, al collo un paio di occhiali) “Grazie brigadiere…..” (Accenna un gesto di rin graziamento con il capo. Proseguendo fino alla scrivania e sedendosi) “…..molto gentile….!!”

74 – SCIDONE – (Si avvia alla scrivania) “Sono io che ringrazio lei…..” (Si siede di fronte a lei) “….per essere venuta….!!”

75 – DALL’ORSO – (Con scontata ovvietà) “Per carità…..” (Lo rassicura) “….non mi è costato nulla…”

(Gli dispensa un sorriso tenue. Poi si rifà seria) “Mi accennava poc’anzi….” (Chiede con fare profes- sionale) “….che cercava informazioni su un parrocchiano…..”

76 – SCIDONE – (Professionale a sua volta) “Veramente su un parrocchiano e su un ex parrocchia- no…..”

77 – DALL’ORSO – (Compunta) “Dica….”

78 – SCIDONE – (Con voluta noncuranza) “Si tratta di Pierino Cellammare….” (Prende un foglio di carta ed una penna come per appuntarsi le risposte) “…..e del compianto Giordano Florenzi….”

79 – DALL’ORSO – (fa una smorfia dubitativa) “Compianto…..” (Commenta agra) “…..mica troppo.”

(Posa il libercolo che ha con se sulla scrivania) “Dunque….vediamo…..” (Comincia a sfogliarlo) “Cel- lammare….Cellammare….” (Fissa il dito su una pagina) “Nicola Cellammare……” (Comincia a elenca re) “…..sposato più o meno felicemente…..” (Gracida agra) “….con Cosentino Michelangiola…..” (Scorre ancora la pagina che ha davanti) “Immigrati dalla puglia con al seguito la figlia Gelsomina che studiò fino a diventare maestra elementare e che è stata titolare della cattedra nella scuola del paese per quarant’anni…..” (Fa una pausa, allunga lo sguardo all’indietro poi scuote leggermen te la testa) “L’età….” (Commenta quasi scusandosi) “…..è una brutta bestia….!!” (Ricomincia a leg- gere la pagina che ha di fronte) “Dal loro matrimonio nacque ancora il figlio Oreste il cui atto di na- scita è registrato nella nostra parrocchia e si aggiunse più tardi Pierino…..” (Si interrompe, guarda Scidone con sguardo severo) “…..il cui atto di nascita è registrato presso l’ospedale cittadino….!!”

80 – SCIDONE – (L’interrompe) “Ecco signorina…..” (Puntualizza) “….l’era proprio questo dettaglio che m’intrigava di molto…..” (Spiega) “Mi risulta che fra i due primi fratelli e Pierino ci siano parec- chi anni di differenza…..”

81 – DALL’ORSO – (Categorica) “Si….!!”

82 – SCIDONE – (Cauto) “Eeeeeeee……” (Chiede sornione) “….come la spiega cotanta differenza ??”

83 – DALL’ORSO – (Perentoria, senza cambiare espressione) “Le vie del signore sono infinite….!!!!”

84 – SCIDONE – (A mezza voce) “Mah…..” (Commenta più rivolto a se stesso che alla Dall’Orso) “Un credo mica che il signore c’entri più di tanto….!!”  (Poi, ancora alla perpetua) “Infatti se non sbaglio ….” (Insiste con prudenza) “…..Gelsomina e Oreste sono sulla settantina mentre Pierino deve anco-

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ra compierne sessanta…..”

85 – DALL’ORSO – (Impassibile) “Esatto….!!”

86 – SCIDONE – (Incassa con disinvoltura l’ostentata riservatezza di Dall’Orso) “Per quanto invece riguarda Giordano Florenzi…..” (Prova a cambiare argomento) “…..che cosa mi sa dire…??”

87 – DALL’ORSO – (Si rabbuia) “Che non era certo un uomo timorato di dio….!!” (Sentenzia venefi- ca. Riprendere a scorrere il libretto) “Giordano Florenzi…..” (Comincia ad elencare) “….era figlio di Eleonora Florenzi e di un non conosciuto uomo di cui non si è mai saputa l’identità….” (Fissa seve- ra Scidone negli occhi) “A quei tempi vi erano delle regole…..” (Sentenzia) “…..giuste o sbagliate che fossero venivano rispettate….!!”

88 – SCIDONE – (Non considera il commento) “Ma Giordano Florenzi e Pierino Cellammare invece erano quasi coetanei…..”

89 – DALL’ORSO – (Secca) “Si….!!” (Scartabella nuovamente il libercolo) “Il battesimo di Giordano Florenzi è stato l’ultimo eseguito dal compianto reverendissimo don Giulio Nolasco….” (Fissa nuo vamente Scidone negli occhi) “….tornato alla casa del padre a causa di un brutto incidente strada le…..” (Precisa) “….in sella alla sua motoretta si è schiantato contro la corriera nella curva a gomito all’inizio della strada che porta al paese dalla città…..” (Si ferma, si fa il segno della croce) “Me lo ri cordo molto bene perché quella mattina ero a bordo della corriera….”

90 – SCIDONE – (Incassa il colpo) “Ah….!!”

91 – DALL’ORSO – (Prosegue il suo racconto) “Quello di Pierino Cellammare….” (Scartabella nuova mente il libercolo) “…..è stato invece il primo battesimo eseguito dal compianto reverendissimo monsignor Antonino Trivella….” (Racconta) “…..tornato alla casa del padre a causa di un incidente edilizio…..”

92 – SCIDONE – (Sussulta. Stupito) “Incidente edilizio…..?!?!?!?”

93 – DALL’ORSO – (Imperturbabile) “Durante il periodo delle celebrazioni mariane….” (Spiega) “…. la campana che doveva chiamare a raccolta i fedeli per la messa si inceppò e io ed il sacrestano sa- limmo a vedere cosa fosse successo…..” (Si ferma un attimo: compunta) “La campana cadde ed il compianto monsignore che ci osservava da sotto…..” (Si fa il segno della croce) “…..fu colpito in pie no….!!”

94 – SCIDONE – (Si fa a sua volta il segno della croce quasi senza rendersene conto) “E quindi….” (Chiede per conferma) “….anche quell’episodio lo ricorda bene….”

95 – DALL’ORTO – (Decisa) “Certamente…..!!” (Conferma) “Fra i due episodi sono passati esatta- mente tre anni…..” (Conclude) “La differenza di età fra i due è quella…..”

96 – SCIDONE – (Si stringe nelle spalle un po’ perplesso. Poi chiede) “Maaaaaa……” (Cerca di prende re l’argomento alla lontana) “…..il signor Nicola Cellammare che persona era….??”

97 – DALL’ORTO – (Fa spallucce. Lapidaria) “Una come tante….”

98 – SCIDONE – (Sornione, insiste) “Sarebbe a dire….???”

99 – DALL’ORTO – (Con estrema vaghezza) “Un uomo di poche parole che amava bere un bicchiere all’osteria dopo il lavoro……”

100 – SCIDONE – (Perde la pazienza) “Ascolti signorina…..” (La affronta a muso duro) “….Florenzi l’era un noto mascalzone ma pure Pierino le garantisco un l’è punto farina da fare ostie…..” (Si bloc ca, la fissa dritta negli occhi. Poi, deciso) “Chi era il padre di Giordano Florenzi…..?!?!?!?”

101 – DALL’ORTO – (Trasecola) “Brigadiere…..” (Protesta) “…..cosa vuol dire…..?!?!?!?”

102 – SCIDONE – (Con ovvietà) “Che magari quel nome sulle carte non compare…..” (Replica) “……. ma nella sua memoria si….!!”

103 – DALL’ORSO – (Si fa il segno della croce) “Che Dio mi perdoni…..” (Mugola appena. Con un filo di voce) “Nicola Cellammare……”

104 – SCIDONE – (A se stesso, con una smorfia di ovvietà) “Appunto….!!!”

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105 – DALL’ORSO – (Contrita) “Lo aveva confessato lui stesso prima di morire al compianto reve- rendissimo don Paolino Mura…..” (Si fa il segno della croce) “…..tornato alla casa del padre per un grave avvelenamento causato dai funghi che egli stesso aveva raccolto e che io avevo cucinato…..”

106 – SCIDONE – (Salta sulla sedia) “Maremma bufala….!!!!” (Non riesce a trattenere l’impropero) “La mi tolga una curiosità signorina…..” (La apostrofa) “….ma da codeste parti i preti un durano mai più di cinq’anni…..?!?!?!?”

107 – DALL’ORSO – (Allarga le braccia) “Così è la volontà del signore….!!”

108 – SCIDONE – (Indagatore) “E quello attuale da quand’è che è qui….??”

109 – DALL’ORSO – (Un po’ preoccupata) “Da quasi tre anni…..”

110 – SCIDONE – (Di getto) “E ‘un l’ha pensato a domandare il trasferimento, no…..????” (Fa un at- timo di pausa. Poi, a Dall’Orso che non ha capito la sua battuta e lo fissa interrogativa) “Bene signo rina…..” (La congeda) “Lei m’è stata di grande aiuto…..” (Si alza) “M’ha aiutato a capire alcune cose che prima un l’avevano senso……”

111 – DALL’ORSO – (Si alza a sua volta) “Per carità brigadiere……” (Avviandosi all’uscita di destra) “Sappia che resto a sua disposizione insieme all’arciprete…..” (Si accomiata) “…..il reverendissimo don Francesco Scala…..” (Si ferma un attimo: rivolgendogli un tenue sorriso) “Oggi sarebbe venuto anche lui ma è leggermente indisposto…..” (Scusa il parroco) “…..è da qualche giorno che è in pre- da ad una fastidiosa febbriciattola dalla quale non riesce a liberarsi…..”

112 – SCIDONE – (Alla platea) “E ti credo…..” (Commenta caustico) “….stanno per scadere i tre an- ni…..!!!!!”

113 – DALL’ORSO – (Prima di uscire a destra) “La prossima volta verrà sicuramente anche l’arcipre- te….!!!!!!”

114 – SCIDONE – (Prima di seguirla fuori a destra, feroce) “Magari quello novo, eh….!!!!!”

La scena rimane vuota qualche attimo poi, da sinistra, rifanno il loro ingresso in scena Gelsomina e Leone.

115 – GELSOMINA – (Entra per prima da sinistra con passo svelto e deciso, ha con se l’inseparabile bacchetta) “Brigadiere….non ci credo….!!!!” (Si ferma poco oltre la scrivania, a centro scena. Rivol (gendosi a Leone che la segue da vicino) “Non posso crederci…..” (Ribadisce stizzita) “….non voglio crederci…..!!!!”

116 – LEONE – (La segue a breve) “Signorina maestra…..” (Ribatte pacato) “…..io le ho semplice- mente esposto i fatti…..” (Allarga leggermente le braccia, con ovvietà, scuotendo leggermente la te sta) “Che poi ci voglia credere o meno sta a lei deciderlo….!!!!”

117 – GELSOMINA – (Si stringe nelle spalle) “Che Pierino fosse un poco di buono…..” (Gracida agra

“…..lo sapevo eccome…..” (Stizzita) “Ma farsi circuire da…..” (Fa una pausa come a cercare le paro- le più appropriate da usare) “…..una donna di malaffare e mettere poi in mezzo il povero Oreste no…..” (Conclude perentoria) “…..quello non riesco proprio a crederlo…..!!!”

118 – LEONE – (Fatalista) “Beh sa…..” (Argomenta) “….i soldi sono una pessima calamita….”

119 – GELSOMINA – (Si gira di scatto) “Ma è proprio convinto…..” (Chiede perplessa) “….che Floren zi abbia fatto circuire il povero Oreste per farne il suo fedele esattore….????”

120 – LEONE – (Allarga leggermente le braccia) “Che suo fratello Oreste se la intendesse con la si- gnorina Floriana con il consenso di Florenzi che all’epoca era il suo fidanzato è cosa certa come è certo che il suo lavoro da esattore gli fosse profumatamente retribuito…..” (Fa una breve pausa) “E come è certo che una volta mancato Oreste sia stato l’altro suo fratello…..Pierino…..” (Precisa) “…a entrare nelle mire della suddetta signorina fino a diventarne il suo fidanzato…”

121 – GELSOMINA – (Serra le labbra in una smorfia rabbiosa) “E quindi crede che la scomparsa del

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ritratto di nonna Amelia sia legata alla ricerca del capitale nascosto da Florenzi…..”

122 – LEONE – (Con ovvietà) “Signorina….” (Corrobora la tesi) “….questo ci è confermato dal bigliet to che lei stessa vi ha trovato nascosto….!!!!”

In quel momento, da destra, fa il suo rientro in scena Scidone.

123 – SCIDONE – (Rientra in scena da destra: a Leone) “Scusa…..l’è in arrivo la nostra esca coi dù pesciolini all’amo….!!”

124 – LEONE – (Al collega, visibilmente soddisfatto) “Hanno abboccato….??”

125 – SCIDONE – (Fa ampi cenni di assenso) “Eccome….!!!!”

126 – LEONE – (Si rivolge a Gelsomina) “Bene signorina maestra…..” (La apostrofa serio) “Pierino e la signorina Floriana stanno per raggiungerci….” (Con scontata ovvietà) “Fra poco potrà ascoltare direttamente da loro come si sono svolti i fatti….!!”

127 – GELSOMINA – (Decisamente sorpresa) “Ma…..” (Chiede) “…..perchè sono qui…..?!?!?!?”

128 – LEONE – (Con assoluta naturalezza) “Sono stati arrestati…..” (Chiarisce) “La signorina per ade scamento e suo fratello per induzione e sfruttamento della prostituzione…..”

129 – GELSOMINA – (Trasalisce)  “Santa vergine benedetta…..!!!!!!” (Si fa velocemente il segno del-

la croce) “Ma come è possibile che succeda questo…..?!?!?!?!?”

130 – LEONE – (Allarga leggermente le braccia) “Se avrà qualche attimo di pazienza…..” (Sottolinea “……avrà modo di scoprirlo….” (Indica l’uscita di sinistra) “Per intanto…..” (Invita Gelsomina) “….la invito a riaccomodarsi nell’ufficio qui accanto…..” (Perentorio) “Da li avrà modo di ascoltare la no- stra conversazione senza essere notata…..”

131 – GELSOMINA – (Gira sui tacchi) “va bene brigadiere…..” (Sibila rabbiosa prima di uscire) “…… come desidera….!!”

Leone aspetta che Gelsomina sia uscita, poi si rivolge a Scidone.

132 – LEONE – (A Scidone, con viva curiosità) “Allora…..??????”

133 – SCIDONE – (Con ovvietà) “Tutto come previsto…..!!” (Lo invita a raggiungerlo vicino all’uscita di destra) “Navetta s’è messo a chiacchierare con Pierino fingendo di essere solo e sconsolato e lui gli ha proposto immediatamente la compagnia di Floriana che fra l’altro prima che intervenissero i colleghi provenienti dalla città ha provveduto a sfilargli portafoglio e cellulare….”

134 – LEONE – (Ha un moto di viva soddisfazione) “Bene…..!!!” (Prorompe) “Anche furto quindi…!”

135 – SCIDONE – (Sornione) “E un l’è punto finita….!!” (Ragguaglia il collega) “La signorina Dall’Or- so…..la perpetua…..” (Precisa) “…..alla fine l’ha votato ‘l sacco…!!”

136 – LEONE – (Incuriosito) “Cioè….?!?!?!?”

137 – SCIDONE – (Con un ampio sorriso di soddisfazione) “Florenzi e Pierino Cellammare sono figli dello stesso padre…..” (Conclude) “Nicola Cellammare…..!!!!”

138 – LEONE – (Con ovvietà) “E questo ci spiega il perché Pierino è caduto nelle grinfie di Floriana.”

139 – SCIDONE – (Conclude il suo pensiero) “Per cercare di recuperare il bottino di Florenzi che ri- tiene gli spetti di diritto…..!!!!!”

140 – LEONE – (Rimane qualche attimo a riflettere in silenzio scuotendo la testa in senso affermati- vo. Poi si scuote) “Sono già arrivati….??”

141 – SCIDONE – (Secco) “Si….!!”

142 – LEONE – (Altrettanto deciso) “Di a Navetta di far passare per primo la nostra maliarda….” (Si dirige alla scrivania) “….che me la voglio cucinare per bene….!!” (Sedendosi) “A te lascio il privile- gio di cucinarti Pierino….!!”

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143 – SCIDONE – (Beffardo, uscendo da destra) “Comadi signor vice comandante la stazione…!!!!”

144 – LEONE – (Mentre Scidone esce lo manda platealmente a quel paese con un gestaccio) “Spiri- toso lui…..!!!!!” (Gli ringhia dietro acido) “Le fa tutte facili…..” (Sacramenta fra se prendendo un fa scicolo e aprendolo davanti a se) “Meno male che lunedì rientra il maresciallo….!!”

Passa qualche attimo e  da destra fanno il loro ingresso in scena Floriana, Navetta e nuovamente Scidone.

145 – NAVETTA – (Rientra in scena da destra spingendo dentro quasi a forza Floriana) “Forza signo

rina…..” (La esorta spingendola piuttosto energicamente verso la scrivania) “….che il brigadiere vuol fare quattro chiacchiere con lei….!!”

146 – FLORIANA – (E’ una signora sulla quaranta/cinquantina, truccata pesante e vestita in manie- ra piuttosto appariscente, mastica con forza un chewingum. Si avvia decisamente controvoglia a se dersi alla scrivania) “Giù le mani zoticone…..” (Protesta vivacemente con Navetta cercando di divin colarsi) “…..sono una signorina rispettabile io….!!!!!”

147 – SCIDONE – (Ha alcune carte in mano. Si avvia verso la scrivania sul fondo) “Eccome no….!!!!” (Commenta irridente sedendosi sulla sedia di fronte alla stessa rivolto verso Leone) “Se ‘un more prima alla prossima festa del paese l’arciprete la fa beata….!!!”

148 – LEONE – (Non capisce la battuta di Scidone, lo apostrofa interdetto) “E perché dovrebbe mo- rire prima….?!?!?!?”

149 – SCIDONE – (Alza le braccia in segno di resa. Mistico) “La maledizione della perpetua….!!!!”

150 – LEONE – (Fa una smorfia dubitativa) “Boh….!!!!” (Poi si rivolge a Navetta) “Carabiniere Na- vetta…..” (Lo apostrofa compunto) “…..rapporto….!!!”

151 – NAVETTA – (E’ ancora in abiti civili. Scatta sull’attenti) “Comandi signor brigadiere….” (Spo- sta velocemente lo sguardo da Leone a Scidone, ha un attimo di incertezza. Poi conclude di getto)

“Vice comandante la stagione…..!!!”

153 – LEONE – (Lo inquadra con sguardo di fuoco, alza una mano e gli fa segno di stringere)

154 – NAVETTA – (In imbarazzo) “Si certo signor brigadiere vi……” (Sussulta, si blocca nuovamente per un istante, poi, di getto) “….e basta….!!!!” (Assume un tono solenne) “Come comandatomi mi sono recato presso il sito abitativo condiviso dal signor Pierino Cellammare e dalla signorina Floria- na Guidoni qui presente….” (La indica con un cenno della mano, LEI GLI RIVOLGE UNO SGUARDO DI PROFONDO DISPREZZO) “….e conversando col il Cellamare e fintomi avvilito e depresso lo stesso si premurava di offrirmi la compagnia della qui presente che egli stesso chiamava con l’espressione la mia donna…..” (Spara tutto d’un fiato. Fa una brevissima pausa, poi riprende) “La qui presente si gnorina Floriana Guidoni dopo pochi minuti di conversazione mi offriva esplicitamente….” (Degluti sce imbarazzato) “…..la propria compagnia sessuale in cambio della somma di euro cento che ha preteso le fosse pagata anticipatamente a compenso della sua prestazione compiendo azione di vero e proprio adescamento in questa palesemente indotta dal signor Cellammare….”

155 – LEONE – (Contrito, a Floriana) “Ma bene…..” (La apostrofa) “….complimenti…!!!”

156 – NAVETTA – (Riprende a raccontare) “Se il signor brigadiere mi permette…..” (Prosegue solen ne) “….vorrei denunciare anche un ulteriore reato perpetrato dalla qui presente signorina Floriana Guidoni….”

157 – LEONE – (Gli fa cenno di esporre con un gesto della mano)

158 – NAVETTA – (Respira profondamente) “Durante lo svolgimento delle azioni sopracitate e pro- fittando del fatto che io mi fossi momentaneamente appartato in bagno….” (Si ferma nuovamente per un attimo deglutendo pesantemente. Con voce stentorea) “….abbandonando i calzoni su una sedia prospicente il letto…..” (Mastica quasi le parole) “….si impossessava furtivamente e indebita

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mente del mio portafogli e del mio telefono cellulare rinvenuti in suo possesso….”  (Fa ancora una breve pausa soffiando l’aria come chi si libera di un grosso peso, poi, d’un fiato) “…..dalla pattuglia Radiomobile intervenuta sul posto successivamente ed attualmente in loro possesso come prove del reato….!!!”

159 – LEONE – (Fa un cenno di approvazione a Navetta dispensandogli un leggero sorriso, poi, a Floriana) “Bene bene….” (La apostrofa) “…..abbiamo deciso di ampliare gli affari adesso….!!” (Le rivolge uno sguardo beffardo) “Alla prostituzione aggiungiamo il furto…..”

160 – FLORIANA – (Scrolla le spalle. Indifferente) “Se lo dice lei…..”

161 – SCIDONE – (Di rimando, dalla sua postazione, indicando Navetta) “Veramente lo dice lui…!!”

162 – FLORIANA – (Guarda Navetta: con sommo disprezzo) “Uno sbarbatello senza attributi….!!!”

163 – LEONE – (Di rimando, secco) “Un carabiniere in servizio, signorina…!!” (La folgora) “Lei cosa ha da dire in merito….??”

164 – FLORIANA – (Dileggiante) “Proprio niente….!!”

165 – LEONE – (Con assoluta naturalezza) “Bene…..” (Commenta. Poi, di getto) “E in merito alla circonvenzione del defunto Oreste Cellammare…..??”

166 – FLORIANA – (Sussulta, perde tutta la sua sicurezza. Bofonchia appena) “Cosa….?!?!?!?!?”

167 – LEONE – (S’accorge di avere colto nel segno) “Ascolti bella…..” (Affonda il colpo) “Qui in pae- se sanno tutti…..anche le pietre….che lei era la fidanzata del poco compianto Giordano Florenzi e che lo stesso l’ha scaraventata fra le braccia di Oreste Cellammare per poterlo usare come esatto- re….” (Allarga una mano in segno di ovvietà) “Muore Florenzi e tutta l’attività va a finire nelle mani di Pierino Cellammare, suo fratello….” (Si ferma, guarda Floriana dritta negli occhi) “Da quant’è che sapeva che Giordano Florenzi e Pierino Cellammare sono figli dello stesso  padre….???”

168 – FLORIANA – (Sussulta) “E che ne so di chi sono figli…..” (Fa l’indifferente) “….sono mica l’ana- grafe…!!!”

169 – SCIDONE – (Fino a quel punto è rimasto seduto in disparte ad ascoltare. Sbuffa nervosamen- te) “Senti bellina….” (Apostrofa malamente Floriana. Si avvicina alla scrivania) “I nostri omini han- no dato un’occhiatina in casa tua….” (Gli mette davanti un foglio) “….e guarda un po’ che l’hanno trovato….!!!”

170 – FLORIANA – (Fa una smorfia di stupore) “Embè….” (Chiede con ostentata sorpresa) “….che ro ba è….???”

171 – LEONE – (Interviene a sua volta) “E’ una copia dell’atto di nascita della parrocchia che dimo- stra come Florenzi e Pierino Cellammare siano figli dello stesso padre….” (Brusco) “Come l’ha avu- to….?? (La incalza) “Cosa ci faceva in casa sua….??”

172 – FLORIANA – (Sfrontata) “E che ne so….” (Ribatte sprezzante) “….ce l’avrà messo qualcuno….” (Scrolla le spalle) “Io non so proprio come potrei essermelo procurato…..!!”

173 – SCIDONE – (Interviene nuovamente) “Magari circuendo il sacrestano….” (Obbietta) “Lo si sa tutti che la bonanima dell’Ernesto la domenica sera dopo le funzioni un disdegnava punto un buon bicchiere e un po’ di compagnia….” (Gli mette davanti alcuni bigliettini) “Su codesti biglietti ci sono due scritture….” (Le fa notare) “….l’una l’è dell’Ernesto….” (Fa una breve pausa, abbassandosi a fis sarla dritta negli occhi) “….scommettiamo che l’altra l’è la sua….?!?!?!” (Poi, senza dare alla spiaz-zata Floriana il tempo di provare a ribattere) “Dimostrarlo ‘un sarà difficile e il loro contenuto….” (Fa un gesto categorico con le braccia) “….’un lo si po’ equivocare….!!!!”

174 – FLORIANA – (Sussulta, rimane spiazzata) “Io non c’entro niente…..” (Prova a cambiare tatti- ca) “…..è stata tutta un’idea di Pierino che…..”

175 – LEONE – (La interrompe) “Questo ce lo dirà lui fra qualche attimo…..” (Sentenzia categorico) “Per il momento la dichiaro in arresto per adescamento e furto….!!” (Rivolto a Navetta e Scidone) “Portatela in guardina….!!!”

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176 – NAVETTA – (Prende Floriana per un braccio) “Coraggio madame….” (La sollecita ad alzarsi) “Si va in guardina….!!!”

177 – FLORIANA – (Si alza controvoglia. Avviandosi a sinistra) “E lasciami stare….” (Si divincola da Navetta) “…..ometto da un soldo….!!!”

Floriana muove verso l’uscita di sinistra accompagnata da Navetta che la sorregge per un braccio e guardata a vista da Scidone ma dopo un passo si trova di fronte un’infuriata Gelsomina.

178 – GELSOMINA – (Si materializza sull’uscita di sinistra proprio di fronte a Floriana: imbufalita, con sommo disprezzo, IMITATA CONTEMPORANEAMENTE DA FLORIANA) “Tu…..!!!!!!!!!!!!!”

179 – FLORIANA – (fa per muovere controvoglia verso l’uscita di sinistra ma si trova di fronte l’infu- riata Gelsomina. Trasecola, decisamente spaventata e sorpresa, CONTEMPORANEAMENTE A LEI) “Tu…….?!?!?!?!?”

180 – GELSOMINA – (Scatta verso Floriana, la sua bacchetta di legno si muove velocissima) “Infa- me…..donnaccia…..” (Spara con rabbia e veemenza verso Floriana mentre la bacchetta si abbatte velocissima con forza sulle sue gambe. A tutta voce, con odio) “MERETRICEEEE….!!!!!!!!!!”

181 – FLORIANA – (Rimane ferma, immobilizzata dalla sorpresa e dalla paura) “No calma….” (Cer-ca di obbiettare) “….io non….” (La bacchetta di Gelsomina la colpisce con forza alle gambe) “Ahia.. ahiaaaaa…..!!!!!” (cerca di difendersi opponendo le mani e ferendosi anche su quelle) “Aiuto….” (In voce Navetta e Scidone) “Questa è pazzaaaaaa…..!!!!!!!”

182 – NAVETTA – (intuisce le intenzioni di Gelsomina) “Ferma signorina…..” (La bacchetta, agitata vorticosamente, colpisce anche le sue mani tese) “AHIAAAAA…..!!!!!!”

183 – SCIDONE – (Scatta verso Gelsomina, prova a intromettersi a sua volta fra lei e Floriana) “Si- gnorina non….” (La bacchetta castiga anche lui) “Ahiaaa….!!!” (Sacramenta furioso a gran voce) “MAREMMA BUFALA…..!!!!!!!” (Agguanta Gelsomina per un braccio) “SIGNORINA….” (Le intima categorico e rabbioso a tutta voce) “…..BASTA COSI’…..!!!!!!!!!!!!!”

184 – GELSOMINA – (Si placa) “Si, va bene…..” (Accondiscende poco convinta. Brusca) “Toglieteme la davanti….!!!”

Gelsomina si scosta dall’uscita, Navetta spinge una furibonda Floriana verso l’uscita.

185 – FLORIANA – (E’ spinta a forza da navetta verso l’uscita) “E’ inaudito….!!!!” (Protesta energica mente cercando inutilmente di divincolarsi dalla presa di Navetta) “Io vi denuncio tutti….io vi….”

186 – NAVETTA – (Ha le mani ancora dolenti per le scudisciate di Gelsomina, scatta deciso) “Zitta…

…” (Ammutolisce Floriana) “….o vi caccio in guardina insieme….” (Guardando Floriana dritta negli occhi, indicando Gelsomina e sbraitandole in faccia) “….e a lei lascio la bacchetta….!!!!!!”

Floriana si quieta, spaventata più dall’idea di avere Gelsomina insieme in guardina che da quella di finirci e Navetta la porta a forza fuori da sinistra.

Usciti, Scidone si rivolge a Gelsomina.

187 – SCIDONE – (Serio, a Gelsomina) “Signorina maestra…..” (La apostrofa brusco) “….capisco che per lei possa essere un momento difficile ma la invito a mantenere un certo contegno…!!”

188 – GELSOMINA – (Decisamente colpita) “Certo brigadiere….” (Risponde con circostanza) “….capi sco…!!”

189 – LEONE – (Che fino ad allora aveva osservato la scena senza intervenire) “Signorina maestra... ..” (La invita) “….la prego di avere ancora qualche attimo di pazienza….” (Le indica l’uscita di sini-

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stra) “”….e attendere di la…..” (Incrocia il suo sguardo) “Ci sono ancora alcune cose da chiarire…”

190 – GELSOMINA – (Non obbietta) “Certamente…..” (Avviandosi ed uscendo a sinistra, con un filo di voce) “….resto a sua disposizione….!!”

Scidone e Leone restano qualche attimo in silenzio a guardarla uscire, poi è Scidone a riaversi per primo.

191 – SCIDONE – (massaggiandosi le mani che ancora dolgono per le bacchettate prese suo malgra do) “Maremma bonina….” (Sacramenta agro) “…..l’è peggio d’una tigre….!!!” (Allargando legger- mente le braccia) “Io i suoi allievi….” (Sentenzia categorico) “…..’un l’invidio proprio….!!!”

192 – LEONE – (Si stringe nelle spalle) “Poveraccia, bisogna capirla…..” (Tenta di giustificarla) “…… per lei è stato un colpo non da poco….!!”

193 – SCIDONE – (Fa spallucce a sua volta) “Embè….!!!” (Brontola con ovvietà. Poi, di colpo, rivolto a Leone) “A proposito…..” (Lo apostrofa come chi si ricorda all’improvviso di qualcosa) “…..ha chia- mato il capitano dalla città….” (Spiega) “….il sindaco ha fatto fuoco e fiamme per come abbiamo trattato la questione della tomba di Florenzi profanata…..”

194 – LEONE – (Assume un’espressione sorpresa) “E perché….?!?!?!?” (Chiede a Scidone) “Abbiamo seguito solo le normali procedure….!!!”

195 – SCIDONE – (Poco convinto) “Si….va bè….” (Commenta) “Più o meno….” (Poi argomenta) “Il fatto l’è che fra un po’ ci sono l’elezioni…..” (Allarga le braccia) “….e qui in paese l’hanno sbeffeg- giata tutti….!!” (Ridacchia sornione) “Figurati che l’hanno detto che pur di prendere più voti la fa to gliere i morti dalle tombe per mandarli a votare….!!!”

196 – LEONE – (Alza le mani quasi in segno di difesa) “Questo…..” (Sentenzia) “…..non è un proble- ma nostro…!!!” (Con ovvietà) “Lunedi rientra il maresciallo…..” (Conclude drastico) “….se l’arrange- rà un po’ lui….!!!!”

In quel momento, da sinistra, rientra in scena Navetta.

197 – NAVETTA – (Rientra da sinistra decisamente contrariato) “Accidenti a tutte e due….” (Sacra- menta fra se) “….peggio dei gatti selvatici….!!!!”

198 – LEONE – (Lo nota) “Navetta….” (Lo apostrofa sornione) “….tutto bene…??”

199 – NAVETTA – (E’ assorto nei suoi pensieri) “Eh….??” (Realizza) “O si….certo brigadiere….” (Si ri- dà un contegno) “….tutto bene…!!”

200 – SCIDONE – (Con un sorriso malizioso) “Allora…..” (Lo apostrofa sornione) “….come l’è andato il battesimo del foco….??”

201 – NAVETTA – (Rimane a fissarlo un attimo incerto) “Bene brigadiere….” (Replica poi con un ve- lo di imbarazzo) “…credevo peggio….!!!!”

202 – LEONE – (Di rimando) “Lo hai spiegato alla tua ragazza che l’hai fatto solo per esigenze di ser vizio….??”

203 – NAVETTA – (Si illumina) “Certo brigadiere…..!!!” (Raggiante) “Lei m’ha capito e mi ha detto che andava fiera di me….!!!”

204 – SCIDONE – (S’allarga in un sorriso) “Ovvia…..” (Lo apostrofa) “…..l’hai visto che le donne poi capiscono….!!!”

205 – LEONE – (Sussulta leggermente) “Non tutte credimi…..” (Replica a Scidone sibillino) “….non tutte….!!” (Poi, a Navetta) “Porta d’entro l’altro bellimbusto, dai…..” (Lo esorta) “….che ci togliamo il dente….!!”

206 – NAVETTA – (Scatta sull’attenti. Prima di uscire da destra) “Comandi….!!”

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207 – LEONE – (Appena Navetta è uscito) “Forza….tocca a te….!!” (Apostrofa Scidone. Alzandosi dal la scrivania e cedendo il posto al collega, mentre si avvia a sedersi all’altra scrivania) “Il peggio lo abbiamo visto….!!!”

208 – SCIDONE – (Fa spallucce) “Al peggio un c’è limite credimi…..” (Commenta sornione sedendosi al posto asciato libero dal collega) “…..un c’è confine….!!!”

Passa qualche attimo poi, da destra, rifà la sua comparsa Navetta che scorta all’interno Pierino Cel lammare.

209 – NAVETTA – (rifà il suo ingresso in scena da destra, si ferma poco oltre rientrata per cedere il passo) “Prego signor Cellammare…..” (Esorta Pierino che lo segue a breve) “…..si accomodi….”

210 – PIERINO – (E’ un uomo sulla cinquantina, vestito in maniera elegante ma un po’ eccentrica e con un vistoso paio di occhiali scuri. Entra con passo strascicato e si avvia alla scrivania lentamente senza profferire parola e sedendosi davanti a Scidone)

211 – SCIDONE – (Alza lo sguardo verso di lui) “Allora Pierino…..” (Lo apostrofa) “…..l’era un po’ che ‘un ci si vedeva qui in caserma….!!”

212 – PIERINO – (Rimane impassibile) “Se è per questo…..” (Si toglie gli occhiali e appoggia il gomi- to sulla scrivania. Con tono di leggera strafottenza) “……non sentivo affatto la vostra mancanza !!!”

213 – SCIDONE – (Sorride sornione) “Se è per questo…..” (Replica pacato) “…..’un la si sentiva nean che noi….!!!” (Apre un fascicolo che è sulla scrivania) “Allora…..” (Gli chiede poi) “…..da dove comin ciamo….?!?!?!?”

214 – PIERINO – (Con ostentata noncuranza) “Cominciate un po’ da dove vi pare…..” (Replica. Si ri- mette gli occhiali) “…..io intanto non ho niente da dirvi…..!!”

215 – SCIDONE – (Ridacchia) “Induzione e sfruttamento della prostituzione…..” (Comincia ad elen-care) “…..nonchè complicità in furto….”

216 – PIERINO – (Altezzoso) “Se la mia donna è una mignotta…..” (Replica) “…..non ci posso fare niente…..” (Scrolla le spalle) “In quanto al furto….” (Conclude) “…..non ne so proprio nulla….!!”

217 – SCIDONE – (Annuisce) “Già…..” (Ribatte) “Peccato che a noi risulti un’altra cosa….!!” (Fissa Pierino in silenzio per qualche istante come aspettando una risposta che però non arriva. Poi ripren de) “A noi risulta che è stato lei ad offrire le prestazioni della sua donna…..” (Indica Navetta) “….al carabiniere Navetta e che lui non è l’unico ad essere stato adescato e probabilmente derubato….”

218 – PIERINO – (Toglie nuovamente gli occhiali, fissa Scidone negli occhi per qualche istante poi, quasi irridendolo, prima di mettere nuovamente gli occhiali) “Mi avvalgo della facoltà di non rispon dere….!!!”

219 – SCIDONE – (Di rimando) “E noi di quella di metterti in galera…..” (Lo apostrofa secco) “….e di buttare la chiave in Arno….!!!” (Poi cambia repentinamente argomento) “Giordano Florenzi…..” (Chiede secco) “….l’era tuo fratello vero…..????”

220 – PIERINO – (Trasalisce vistosamente. Cambia espressione, sorpreso, togliendo gli occhiali e al- lungandosi verso Scidone) “E tu che ne sai…..?!?!?!?”

221 – SCIDONE – (Sibillino) “Più di quanto ‘un t’immagini bellino….!!” (Toglie due fogli dal fascicolo e li mette sotto gli occhi di Pierino) “Guarda un pochino tu….!!!”

222 – PIERINO – (Vede i fogli sequestrati a Floriana, li riconosce. Preoccupato) “Chi ve li ha dati que sti…..?!?!?!?!?”

223 – SCIDONE – (Con ilare ovvietà) “Ma la tu bimba….!!!” (Brusco, cambiando espressione) “L’hai già visti, vero….???” (Chiede con ovvietà) “Te l’ha mostrati lei…..!!!!” (Fissa nuovamente un imba- razzatissimo Pierino negli occhi) “Te l’ha mostrati per convincerti a prendere il posto del buon Ore- ste e aiutarla a cercare ‘l bottino di Florenzi…..” (Lo incalza poi) “…..vero…..?!?!?!?”

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224 – PIERINO – (Si sente scoperto) “Quel cretino di Oreste…..” (Mastica agro) “….era l’unico custo de del patrimonio di Florenzi e si è sempre rifiutato di parlarne con chiunque…..”

225 – SCIDONE – (Venefico) “E ‘un gli sarà stato facile…..” (Ribatte) “…..visto che l’era muto….!!!” (Poi brusco) “Ma Floriana li frequenta entrambi e sapeva bene che Oreste l’era la gallina dalle ova d’oro….” (Allarga leggermente le braccia) “….e così quando Florenzi l’è morto…..”

226 – PIERINO – (Ride amaro) “Si ci ha provato…..” (Scuote la testa beffardo) “……ma gli è andata male….!!” (Fa spallucce) “Oreste era un povero mentecatto e con quello che aveva accumulato lui in tanti anni al servizio di Florenzi ci viveva benissimo…..” (Sibila) “….il patrimonio di Florenzi era so lo un’assicurazione per la vecchiaia….” (Batte con rabbia un pugno sul tavolo) “Ma lui SAPEVA…..” (Rafforza la parola alzando il tono della voce) “….come arrivarci e non era giusto che lo tenesse so- lo per se…!!!”

227 – SCIDONE – (Lo interrompe) “Soprattutto quando hai saputo che tu e Florenzi l’eravate figli dello stesso padre…..” (Lo incalza) “Una parte di quei soldi ti spettava di diritto….!!!”

228 – PIERINO – (Si stringe nelle spalle) “Quando Oreste si è ammalato è stata Floriana a venirmi a cercare e a mostrarmi le carte…..” (Sibila quasi, con rabbia) “Con la scusa di accudirlo sono tornato a casa da lui e da quella bacchettona di Gelsomina e ho cominciato a cercare quella maledetta chia ve che doveva portarci al bottino…..”

229 – LEONE – (Interviene dalla sua postazione) “Poi Oreste è morto…..” (Prosegue lui il racconto) “Floriana ti ha raccontato la favola della chiave che Florenzi portava sempre appesa al collo e tu sei andato a scavarlo nella tomba….” 

230 – PIERINO – (Ha un gesto di stizza) “Una donna…..!!!!” (Urla girandosi di scatto verso Leone) “In quella tomba c’era una donna non Florenzi…..!!!!”

231 – SCIDONE – (Ricomincia ad incalzarlo) “E allora t’è venuto in mente il ritratto di nonna Amelia che l’Oreste un faceva toccare a nessuno….” (Lo pungola) “…..nemmeno a sua sorella…..”

232 – PIERINO – (Livido di rabbia) “Nonna Amelia…..” (Biascica con rancore) “Non ha mai sofferto Oreste che riteneva un povero disgraziato perché muto e non ha mai fatto niente per non farglielo notare…..”

233 – LEONE – (Interviene nuovamente) “E quella venerazione postuma t’ha insospettito…..”

234 – SCIDONE – (Lo incalza nuovamente) “Peccato che nel ritratto ci fosse solo un biglietto con una serie di numeri difficilmente interpretabili…..”

235 – LEONE – (Chiudendo il discorso) “E questo spiega la scomparsa e successiva ricomparsa del ritratto con il suo contenuto….”

236 – PIERINO – (Fa una smorfia dubitativa. Poi a bassa voce, parlando più a se stesso che ai due carabinieri) “Chissà che diavolo significano quei numeri…..!!!!”

237 – SCIDONE – (Fa spallucce) “Beh…..” (Conclude) “…..questi son solo affari vostri…..” (Alzandosi dalla scrivania MENTRE NAVETTA ESORTA PIERINO A FARE ALTRETTANTO) “’Un s’è soliti sciacqua-re i panni in Arno…..” (Lo apostrofa. Indicando l’uscita di sinistra) “Questa volta lo s’è fatto solo per dare una giusta spiegazione ad una persona che la meritava…..”

Navetta prende Pierino per un braccio e lo guida verso l’uscita di destra ma fatto appena un passo i due si trovano di fronte Gelsomina.

238 - GELSOMINA – (Alle ultime parole di Scidone è apparsa in scena da destra fermandosi solenne e visi bilmente turbata davanti a Pierino senza dire una parola)

239 - PIERINO – (Si ritrova davanti Gelsomina, trasalisce) “Gelsomina…..!!!!!!” (La apostrofa con un’espressione di grande sorpresa e visibile preoccupazione) “Io….” (Comincia a dire. Deglutisce pe- santemente) “Non vorrai mica credere alle ignobili fandonie di questi signori…..” (Comincia ad ob-

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biettare con un sorriso stentatissimo e tirato) “Se sono tornato è solo per aiutare te ad assistere no stro fratello morente e ……”

240 – GELSOMINA – (Non dice una parola. Di punto in bianco scatta assestando al malcapitato Pie- rino un potente manrovescio per poi muovere con passo rapido e solenne verso la scrivania)

241 – PIERINO – (Riceve il potente manrovescio in pieno viso, non se lo aspetta. Sorpresissimo, rivol to alla sorella) “Ma…….?!?!?!?!?”

242 – NAVETTA – (Spingendo a forza Pierino fuori a destra) “Andiamo bello…..” (Lo esorta) “….pri- ma che ti dia il resto….!!!!”

Navetta e Pierino escono da destra, Gelsomina si avvicina alla scrivania di Scidone posizionandosi accanto a lui.

243 – SCIDONE – (A Gelsomina) “Ci perdoni signorina maestra ma…..”

244 – GELSOMINA – (Lo ferma con un gesto della mano. Deposita la bacchetta che ha sempre con se sulla scrivania poi amara, prima di uscire a capo chino e passo svelto da destra) “E che questo mi serva da lezione…..!!!!”

Uscita Gelsomina Leone e Scidone restano qualche istante in silenzio a capo chino, poi è Leone che si rianima per primo.

245 – LEONE – (Tornando alla scrivania e sedendosi dietro ad essa) “Però povera maestra….” (Com menta amaro) “….che brutto colpo…!!”

246 – SCIDONE – (Si siede di fronte a lui) “Che ci vuoi fare….” (Replica amaro a sua volta) “…..l’è la vita…..”

247 – LEONE – (Sta rimettendo in ordine il fascicolo, gli arriva in mano il foglietto con i numeri. Guardandolo con curiosità) “Chissà davvero cosa vorranno dire…..!!”

248 – SCIDONE – (Sornione) “L’è la chiave del tesoro….!!!”

249 – LEONE – (Perplesso) “Si….” (Obbietta) “….ma come si usa…??” (Allarga le braccia) “Abbiamo visto in banca e ci hanno detto che i conti cifrati da noi non sono consentiti….” (Allarga leggermen- te le braccia) “Se è un conto vecchissimo può essere che sia intestato ad una parola o nome di fan- tasia…..” (Guarda ancora il biglietto interrogativo) “…..ma quale….????”

250 – SCIDONE – (E’ assente) “Di…..” (Lo apostrofa) “….che tu l’hai mai fatta la settimana enigmisti ca….????”

251 – LEONE – (Sussulta) “Si….qualche volta….” (Lo guarda storto) “Ma cosa c’entra scusa….??”

252 – SCIDONE – (Si allunga verso di lui) “C’è un gioco….” (Spiega) “….che si sostituiscono i numeri con le lettere dell’alfabeto e viene fori la parola chiave….” (Gli indica il biglietto) “…..prova un po’..!

253 – LEONE – (Fa una smorfia di scetticismo poi prende il biglietto, un pezzetto di carta, una pen- na e comincia a contare) “Tredici…..” (Conta i numeri sulle dita) “O…..” (Scandisce alla fine) “Dicias- sette….” (Prosegue) “ESSE…..” (Appunta sul foglio) “Undici…..” (Continua) “EMME….!!” (Annota an cora) “Nove….” (Ricomincia la conta) “Lettera I….”

A questo punto Scidone assume un’espressione grottesca prima di esplode in una fragorosissima risata

254 – LEONE – (Sorpreso e interdetto) “Senti un po’….” (Lo apostrofa) “….ti sei ammattito….?!?!?”

Un attimo dopo, da destra, rifà la sua comparsa in scena Navetta.

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255 – NAVETTA – (Rifà il suo ingresso in scena da destra) “A proposito brigadiere…..” (Apostrofa Leone. Proseguendo verso l’uscita di sinistra e prima di uscire di li, senza fermarsi) “Prima l’ha cer cata sua moglie…..” (Lo informa) “la prega di richiamarla….!!”

256 – LEONE – (Con una smorfia di sofferenza) “Nooooooo……!!!!” (Implora quasi) “Os….” (Trasali sce: il suo sguardo passa trafelato dal foglietto allo sguardo beffardo di Scidone) “…..MIDEEEEE… ?!?!?!?!?!?” (Spara a gran voce) “La parola è….” (Deglutisce pesantemente) “….Osmide….?!?!?!?” (Trafelato, a tutta voce) “ COM’È POSSIBILE…..?!?!?!?”

257 – SCIDONE – (Ilare) “Te l’ho detto amico mio…..” (Lo irride: sornione, rivolto alla platea) “Al peggio ‘un c’è limite…..” (Scuote leggermente la testa) “….’un c’è confine….!!!!!”

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