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“IPNOSI”

Siamo come ci vediamo

Valentina, donna frustrata per il suo peso va ad una seduta di ipnosi per aiutarsi a dimagrire. Si sveglia ancora sotto ipnosi e si vede magra il che cambia il suo atteggiamento rendendola sicura di se stessa.

Quando esce dal trans rimane delusa della non perdita di peso e crede sia stato tutto inutile ma le amiche le fanno vedere la verità. La fiducia in se stessi non è legata al peso.

Primo atto: Tre donne si confrontano sulle loro vite ironizzando sulle difficoltà delle donne in carne. Valentina è quella delle tre che ha più difficoltà. Un incontro con il nuovo vicino di casa le fa prendere una decisione e fissa un appuntamento con un ipnotista per riuscire a dimagrire.

Secondo atto: Si sveglia sotto ipnosi sempre con lo stesso peso ma lei crede di essere dimagrita e questo le regala un altro atteggiamento. Le amiche apprezzano il cambiamento. Valentina fa riferimento al dimagrimento (che non è avvenuto) e le amiche non capiscono, nel frattempo le cose con il lavoro e l’amore risentono in positivo del nuovo modo di porsi.

Quando esce dal trans rimane delusa della non perdita di peso e crede sia stato tutto inutile ma le amiche le fanno vedere la verità.

Protagonisti: 3D, 1U (+ voce fuori campo)

Valentina (donna in carne, poco contenta di se stessa, non si cura e non si veste bene)

Benedetta (magra e piatta)

Alessandra (in carne ma in pace con il proprio corpo, si cura e si ama)

Marco (bel ragazzo, fratello della vicina di casa)

Ipnotista (voce fuori campo)

Primo atto e Secondo atto: casa di Alessandra (un soggiorno, con divano con tavolino).

PRIMO ATTO

Tre amiche si ritrovano come succede spesso a casa di Alessandra per un film e quattro chiacchiere. Alessandra e Valentina sono amiche da vecchia data e si conoscono bene, Benedetta è una nuova aggiunta al gruppo.

La scena si svolge nel soggiorno di Alessandra (un soggiorno, con divano con tavolino).  Nel tavolino ci sono riviste, stuzzichini vari e bibite.

Scena 1

All’apertura del sipario Benedetta e Alessandra sono già sedute e stanno bevendo e mangiando. Entra Valentina in tuta, struccata e non pettinata.

Valentina            Ciao Benedetta, Ciao Ale, scusate il ritardo.

Benedetta          Ciao Vale. Accomodati, abbiamo già iniziato.

Alessandra         La torta è in forno ma se vuoi, ho preparato degli stuzzichini. Serviti anche da bere.

Valentina            Grazie, ma oggi non ho appetito.

Benedetta          Tu? Impossibile. Che ti è successo?

Valentina            Sono andata a comprare un costume per la piscina. (si siede sul divano)

Alessandra         Ah, capisco. (la guarda e la tocca con empatia)

Benedetta          Allora ti sei decisa! Ti sei iscritta in palestra, brava.

Valentina            Era necessario, devo fare attività fisica, per la salute.

Benedetta          Certo, è giusto.

Valentina            Sono anni che non mi decidevo ad iscrivermi in palestra. Ho provato a fare ginnastica in casa ma non ha funzionato.

Alessandra         Come non ha funzionato? E i nostri appuntamenti a casa tua per fare aerobica cos’erano? A proposito, hai ancora la mia video cassetta.

Valentina            Quegli appuntamenti erano un fallimento.

Benedetta          Video cassetta? Davvero? Non starete parlando di quelle videocassette di aerobica, mia madre aveva quelle con Jane Fonda.

Alessandra         Io non ho mai potuto permettermele e così ripiegavo con quello che potevo. Nella mia c’era una bionda con un body giallo, pantacollant blu ed i scaldamuscoli rosa. Ah, non dimentichiamo la fascetta per la fronte e per i polsi. Era la moda di allora, vestirsi come in un quadro di Pollock (mima con le mani gli spruzzi di colore) Rosso, blu, giallo e naturalmente fucsia!!!!

Benedetta          Non erano male quelle cassette. Mi ricordo che da bambina seguivo la mamma con i suoi esercizi. La musica era un po’ ripetitiva e gli esercizi erano un po’ troppo facili.

Valentina            Si, all’inizio ma poi diventavano sempre più complicati.

Benedetta          Non mi ricordo poi così bene. Perché non mi fai vedere?

Valentina            Cosa? No, non ci penso neanche!

Alessandra         Dai Vale! Facciamole vedere! (si alza si pone al centro della stanza) Benedetta cerca della musica anni ’80.

Benedetta          (Prende il cellulare) Subito.

Alessandra         Vale, non mi puoi lasciare da sola. (inizia la musica ed inizia a fare delle mosse semplici, Benedetta la raggiunge)

Benedetta          Vengo io!

Valentina            Fate voi, io non sono mai stata brava.

Alessandra         E che c’entra la bravura, si tratta di buttarsi e divertirsi.

Le due ragazze fanno vari passi a suon di musica

Benedetta          Ale prova a fare questo.

Alessandra         Così?

Benedetta          Brava, e questo lo sai fare?

Alessandra                         (non le viene bene) Mi sa che ho sbagliato qualcosa, me lo fai rivedere?

Benedetta          Piede destro avanti, segue il sinistro, incrocio e giro.

Alessandra                         (si rimette a sedere) Rifallo ancora? (verso Valentina) Meglio del replay.

Benedetta          Piede destro avanti, segue il sinistro, incrocio e giro.

Alessandra                         Vale tu hai capito? Io non molto, manda indietro il nastro.

Benedetta          Mi stai prendendo in giro?

Alessandra                         No, stavo rivivendo i vecchi momenti.

Benedetta          Farmi rifare la coreografia, ti ricorda i vecchi momenti?

Alessandra         Come diceva Valentina, i passi all’inizio erano semplici ma poi diventavano sempre più complicati ed allora ci fermavamo per rimandare indietro il nastro e capire la coreografia. Nel giro di due minuti eravamo sedute sul divano con i popcorn in mano a confrontare i passi dell’insegnante con quelle delle ragazze dello sfondo.

Valentina            La mia preferita era quella che stava sullo sfondo sulla sinistra, era sempre la più imbranata.

Alessandra         E’ vero! Tifavi sempre per le perdenti.

Benedetta          Invece la mia mamma era brava, faceva ginnastica tutte le mattine quando io ero a scuola e la domenica la facevamo insieme. Sono dei bei ricordi.

Valentina            Che tenera, ma quanto sei giovane? Alessandra non ti senti 10 anni in più solo a sentirla parlare?

Alessandra         Bisogna avere pazienza, non è colpa sua… dalle tempo, invecchierà.

Benedetta          Purtroppo voi sarete sempre un passo avanti a me.

Alessandra         Vero, ma quando passerai gli “anta” le differenze non si conteranno più.

Benedetta          Anche io ho fatto ginnastica in casa, ma in versione moderna. Ho comprato la Wii e la pedana. E’ divertente, ci sono un sacco di giochi e nel frattempo fai movimento.

Valentina            C’è l’ho anche io, cosa credi, l’ho presa per giocare e mi sono comprata anche la pedana.

Alessandra         E com’è?

Valentina            Hai un alter ego virtuale che si chiama MII. E’ un ometto o una donnina che puoi personalizzare. Puoi scegliere il sesso, il colore della pelle e dei capelli, puoi anche scegliere la lunghezza ed il modello del taglio di capelli.

Benedetta          Puoi scegliere perfino delle piccole caratteristiche come i nei, la forma delle labbra e il taglio degli occhi.

Alessandra         Carino, una tua copia in miniatura!

Benedetta          E’ un amore, sorride e le sue gambine molleggiano. (mima)

Valentina            Peccato che poi inizia la personalizzazione. Inserisci l’età e fin qui nessun cambiamento, ma già quando inserisci l’altezza vedi sotto i tuoi occhi il pupetto abbassarsi.

Benedetta          Va beh, lo fanno per adattare il programma di allenamento alle caratteristiche di ognuno.

Valentina            Preferisco una pietosa bugia. Quando ho inserito il peso, nel giro di tre secondi il pupetto prima ha allargato le braccia e poi tutto è iniziato a lievitare, la pancia, la faccia, anche le braccia e le gambe e se ciò non bastasse, ha iniziato a dondolare. No, non molleggia più simpaticamente sulle gambette noooo, rotea. (mima)

Alessandra         (ironica) Mamma mia che crudeltà.

Benedetta          Serve a motivare.

Valentina            A me gli insulti non mi hanno mai motivato, anzi mi butto su un dolce per consolarmi.

Benedetta          La fai tragica, è solo un gioco.

Alessandra         E te ne accorgi solo adesso? La nostra Valentina butta in tragedia qualunque cosa. Mi dispiace Vale ma ha ragione Benedetta.

Valentina            Facevo solo una considerazione. Guardate che superato questo smacco, ho iniziato a fare ginnastica sulla pedana, ma poi… a casa c’è tanto da fare e quindi sono un paio di anni che non la uso. E poi mi annoia fare ginnastica a casa.

Benedetta          Si, in effetti anche io preferisco uscire all’aperto, mi piace correre in spiaggia.

Alessandra         No, correre è escluso.

Benedetta          Perché?

Valentina indica la caviglia e Alessandra parla.

Alessandra         Qualche anno fa Vale si è fatta una brutta storta alla caviglia e non è tornata come prima. (Valentina indica la ginocchia) Le ginocchia risentono degli anni di pallavolo, in particolare delle microlesioni ai menischi ed infine, ultimo ma primo in importanza, la zona latteria. (Valentina indica il petto)

Valentina            Grazie Ale della spiegazione, sempre molto esaustiva e soprattutto delicata.

Alessandra         Oh scusa, meglio seno?

Valentina            Già latteria è vagamente offensivo e decisamente animalesco.

Alessandra         Ma da l’idea, comunque alla nostra Valentina la taglia ed il peso delle po… dei seni le rende estremamente difficoltoso e doloroso la corsa per il conseguente movimento sussultorio degli oggetti in questione. (si volta verso Valentina per avere la sua approvazione).

Valentina            Quasi preferisco la latteria.

Alessandra         Non ti devi vergognare di come sei!

Valentina            Vallo a dire agli specchi del Decathlon.

Benedetta          Eh?

Valentina            Ha i peggiori specchi di tutti i negozi.

Benedetta          Ma che dici sono grandi e ci si vede benissimo!

Valentina            Appunto. Ci si vede troppo bene. Lo so già che ho le cosce grasse e la pancia, non è necessario poter contare ogni singolo avvallamento della pelle. Avete notato che in alcuni specchi ci si vede così bene che ti puoi togliere gli occhiali? Devo comprare un costume e non controllare lo stato dei miei nei!

Benedetta          Ma dai non esagerare!

Valentina            Non sto scherzando. Io ero andata al negozio per comprarmi un costume che potesse contenere … la latteria. Non mi interessava il modello ma la funzionalità.

Alessandra         In pratica tu non ti vesti ma ti copri.

Valentina            Esatto (Alessandra scuote la testa sconsolata) e per farlo non ho bisogno di vedere nello specchio ogni dettaglio, l’ultima volta che ho sorriso mi sono vista una carie! Ho una mia idea di come dovrebbero essere i negozi per noi persone extra. Prima di tutti aggiustare gli specchi.

Benedetta          Gli specchi?

Valentina            Già, gli specchi. Quelli dei negozi di abbigliamento dovrebbero avere il photo shop. Oppure uno specchio distorcente, mi piacerebbe una volta tanto vedermi con una taglia 40.

Alessandra         Per me basterebbe l’effetto dei film anni cinquanta, vi ricordate i film con Cary Grant, Gregory Peck e Audrey Hepburn? Quando inquadravano lui c’era luce piena e tutto era a fuoco, quando inquadravano lei d’un tratto diventava tutto sfumato e le luci soffuse, a parte un raggio propizio proprio sugli occhi ad illuminare lo sguardo.

Benedetta          Niente taglie in meno quindi ma una luce accomodante.

Alessandra         Esatto! Vorrei la stessa cosa nei camerini in particolare nei reparto costumi. Stesse cosce ma almeno si nasconde la cellulite, stesso doppio mento ma niente occhiaie.  Tutto risolto con una semplice lampadina da 5 watt.

Benedetta          Sei un genio.

Valentina            Ma parliamo delle commesse. Si cercano ancora “ragazze bella presenza”? Sbagliato, dovrebbero essere il contrario. Se vado nel reparto “Curvy” pretendo una commessa adeguata. Voglio una commessa con le curve, che se mi spoglio non si giri dall’altra parte o non abbia quell’espressione patetica. Che sappia subito cosa propormi e possa capire i miei dubbi. E poi prima di assumerle le fanno almeno contare? La maggior parte conosce i numeri solo fino al 46!

Alessandra         Vale non so che negozi frequenti ma io non permetto a nessuno di girarsi dall’altra parte. Io sono la cliente ed esigo rispetto.

Valentina            Dai Alessandra, come posso chiedere consiglio ad una ragazzina di vent’anni taglia 40 se mi sta bene un pantalone taglia 52? E come chiedere la ricetta per la braciola ad una vegetariana.

Alessandra         Sai cosa migliorerei io? I prezzi. Sono contenta che hanno aperto dei nuovi negozi per donne in carne ma che prezzi! Ma quanto costa sta stoffa. Per un paio di taglie in più raddoppiano i prezzi, ma perché? Forse non gli sta sul tavolo di produzione? O hanno bisogno di personale in più per reggere il tendone! Ma per favore.

Benedetta          Ragazze, dimenticate che sono una commessa. Non ho vent’anni ma sono ancora giovane e, ebbene sì, lo ammetto, porto la 40.

Alessandra         Non te ne devi vergognare Benedetta, non è grave. Toh, mangia un dolcetto, facciamo due.

Valentina            Le puoi dare l’intero cabaret ma non ingrasserà mai. E’ genetica.

Alessandra guarda l’orologio.

Benedetta          Grazie ragazze, il vostro interessamento mi fa commuovere.

Alessandra         Non stiamo parlando di te Bene. E poi tu sei una cassiera del supermercato e non una commessa in un negozio di vestiti. Al massimo puoi storcere il naso davanti ad un vasetto di nutella (Valentina fa la faccia disgustata) o disapprovare il doppio pacchetto di patatine (Valentina fa finta di svenire).

Benedetta          Non lo farei mai, adoro la nutella!

Valentina            Lo so bene non sei certo una tipa salutista…

Alessandra         Altrimenti non saresti nostra amica.

Benedetta          Questa è discriminazione.

Valentina            (finta offesa) Io razzista verso le secche… beh in effetti.

Alessandra         Benedetta le nostre chiacchiere non sono discriminazione, sono più… “la volpe e l’uva”. Vorrei ma siccome non posso, critico.

Benedetta          Veramente anche le magre hanno problemi nel vestirsi. Avete presente la pianura padana? (si indica il petto) E’ difficile trovare un vestito col decolté che ti stia bene se non hai decolté.

Valentina            Senti stecchino ad aggiungere fai subito ma a togliere? Se non ce le hai, basta un reggiseno imbottito, ma se ne hai troppe? Mica puoi smontartele.

Alessandra         Sarebbe comodo. Per dormire io le smonterei e le metterei sul comodino. Potrei dormire a pancia in giù molto più comodamente. E poi la mattina click clack, due bottoncini e si rimontano.

Valentina            Oggi vado a correre, le lascio a casa.

Alessandra         Stasera esco con un tipo nuovo, me le monto (ridono)

Valentina            Il mio programma per stasera invece è divano ed un film in televisione… (mimando) comodino.

Benedetta          E se mi servono me le prestereste?

Valentina            Certo quando vuoi! (ridono)

Alessandra         Benedetta noi ti vogliamo bene ma non puoi paragonare le difficoltà delle donne magre con quelle delle donne …

Valentina            Grasse.

Alessandra         Formose. Le donne magre sono di un taglia unica, vanno a numeri, noi abbiamo tante sfumature. Facile dire taglia 40, al massimo devi badare all’altezza ma noi donne extra abbiamo molte varianti, non è solo la taglia, ma occorre considerare l’altezza, il fianco, la pancia, il seno, le braccia. Magari una è in carne ma è alta un metro e ottanta, un'altra stessa taglia ma è alta un metro e sessanta, c’è chi è piatta, chi ha una sesta, chi è a pera, chi a mela, chi a peperone.

Benedetta          Mi è venuta fame.

Alessandra guarda l’orologio.

Valentina            A me è passata. Comunque la discriminazione esiste e non è contro i magri. Ci sono studi che dimostrano che le persone grasse guadagnano meno di quelle magre.

Alessandra         E’ uno studio americano vero?

Valentina            Si.

Alessandra         In Italia non succede, non per lo stipendio almeno.

Valentina            Ma per le assunzioni sì. Gradita bella presenza, hai presente? Poco importa se sei qualificata, intelligente, volenterosa ecc. Se non sei di bella presenza ti attacchi.

Benedetta          Se fosse vero, nessuna persona in carne troverebbe lavoro.

Valentina            Non è così assoluto ma è sicuramente più difficile. Hai mai visto una addetto alle vendite brutta? Un’impiegata commerciale cicciona? Io non credo. Basta che sei al pubblico e ti bloccano. “Sa lei sarà il volto dell’azienda?” Ma se fate bulloni!

 Alessandra        Per me bella presenza non indica semplicemente il peso, puoi essere in carne ma comunque di bella presenza, molto dipende dall’atteggiamento.

Benedetta          E dalla cura con cui ti poni. Noi siamo fortunate, ci danno le divise, ma i capelli devono essere in ordine, sempre truccate ma senza eccessi.

Valentina            Perfetto, allora io non potrei mai fare la commessa. Una carriera sprecata…

Alessandra guarda l’orologio.

Valentina            E’ la terza volta che guardi l’orologio, mi spieghi che sta succedendo?

Alessandra         Deve venire il fratello di Gemma, la mia vicina di casa. Starà a casa sua per un po’ mentre lei è via ed ha bisogno delle chiavi. Gemma mi ha fatto vedere una sua foto, è veramente carino, ed è single.

Benedetta          Ale che dici, sei sposata!

Alessandra         Separata, c’è una bella differenza.

Valentina            Credevo fosse solo una fase, una pausa di riflessione.

Alessandra         Io ho finito di riflettere. Non sono mai stata così bene.

Benedetta          In effetti sei in splendida forma. Sei dimagrita?

Alessandra         No, ma non importa.

Benedetta          Hai ragione, sei molto più serena, si vede dal viso disteso. E’ un po’ triste ma se non funzionava…

Alessandra         Ci stavamo facendo del male a vicenda. Per fortuna siamo solo noi, senza figli.

Benedetta          Quindi sei di nuovo sul mercato!

Alessandra         No, no. Niente uomini, per adesso voglio concentrarmi su me stessa. Sapete come mi succede quando incontro qualcuno ed ho la sfortuna di innamorarmi.

Benedetta          Sfortuna?

Alessandra         Sfortuna, esatto. Appena mi innamoro mi cancello e vivo solo per l’altra persona. Non lo faccio apposta, ma annullo me stessa e mi dedico solo all’altro con il risultato che mi perdo. E questo non fa bene al rapporto. Ho deciso di rimanere sola per un po’, per essere sicura di chi sono e non perdermi più.

Valentina            E’ un bel programma… quasi quasi te lo copio.

Alessandra                         Vale, sai che ti voglio bene ma a te serve il programma contrario! Da quant’è che non esci con un uomo?

Valentina            Da un po’.

Benedetta          Un po’ quanto? Da quando ci conosciamo non ti ho mai visto in compagnia.

Alessandra         L’ultima volta che la nostra amica ha avuto un incontro galante tu tesoro non eri ancora nata.

Valentina            Non esagerare… sono uscita con un collega… l’anno scorso… (afflitta) Sono single per scelta.

Alessandra         Di un altro però.

Valentina            Grazie Ale gentilissima.

Alessandra         Era una battuta.

Valentina            Non mi sono offesa, è la verità.

Alessandra         Se solo volessi, saresti piena di uomini, non hai niente che ti manca.

Valentina            A mancare niente, ho solo qualcosa in più. Venti chili più o meno.

Alessandra         Stronzate. Non sono quelli che fanno allontanare gli uomini.

Benedetta          Sono d’accordo. Ti butti troppo giù, saresti una bella donna se…

Valentina                            Saresti? Vuol dire che non lo sono, e sono io che mi butto giù? Se dovessi affogare cosa mi tireresti un sacco di cemento?

Benedetta          Ma che hai capito! Volevo solo dire che con un vestito più carino…

Alessandra         Basta un vestito qualunque, meglio della tuta.

Benedetta          … un po’ di trucco, una scarpa col tacco.

Alessandra         Non esagerare Benedetta.

Benedetta          Uscirebbe la bella donna che sei, invece di tenerla nascosta.

Valentina            Lo so, ma è una fatica che non vale la pena.

Benedetta          Ma che dici? Non ne vale la pena?

Valentina                            Certo, la mattina mi alzo e vado di corsa al lavoro. Resto tutta la mattina nel mio ufficio. Poi che faccio il resto della giornata? Sistemo casa, vado a fare la spesa e non esco mai. Quando mi servirebbe truccarmi o vestirmi elegante?

Benedetta          Esci con noi.

Valentina            Ci vediamo a casa di Ale o al massimo per un cinema… è buio, non serve mettersi in tiro.

Benedetta          Lo fai per te, non per gli altri.

Valentina                            Si, la solita storia, lo fai per te… grazie, ma io non mi formalizzo. Preferisco stare comoda.

Benedetta          Ma vale!

Valentina            Troppa fatica curarsi. Tocca andare a fare shopping ed è uno stress visto che non riesco mai a trovare qualcosa che mi sta bene. Ed i soldi? Parrucchiere, negozi, estetista… preferisco spenderli in un viaggio, un libro, un cinema.

Alessandra                         C’è sempre la via di mezzo. Fa stare bene curarsi un po’, coccolarsi allo specchio. Io l’ho scoperto dopo la separazione. All’inizio lo facevo per mettermi in gioco, per tornare a caccia. Erano dieci anni che non avevo un appuntamento ed ero terrorizzata. Ma poi ho imparato a farlo per me. Adesso mi prendo tutto il tempo che mi serve, mi curo, mi sistemo, giro per negozi e ogni tanto mi regalo un massaggio. 

Valentina            Tu ti sei sempre curata, anche quando eri sposata.

Alessandra         Il minimo per vivere in società e poi seguivo più i gusti del mio ex che i miei.

Benedetta          In effetti ora sei molto più rock, pure il tatuaggio.

Alessandra         Bello vero, mi ricorda di non perdermi, che sono importante.

Valentina            E’ questione di priorità e di valori.

Alessandra                         Non ci provare Vale, non mi farai passare per vuota e vanesia solo perché mi piace andare dalla parrucchiera a farmi la piega. Tu ti stai lasciando andare per avere la scusa di essere invisibile agli altri.

Benedetta                         Questa è pesante.

Valentina            Decisamente… la scusa per essere invisibile? Non credo. Solo che mi dedico ad altro.

Alessandra         Ma ti lamenti che non hai nessuno accanto, che gli uomini non ti considerano.

Valentina            Perfetto, adesso non mi posso neanche lamentare… scusate ma mi sa che me ne vado a casa.

Alessandra         Aspetta Vale. Sono stata eccessiva, scusami, volevo solo darti uno scossone, farti reagire. Non sei invisibile, non lo sei per nessuno che ti conosca. Ma è difficile conoscerti, fai di tutto per nasconderti. Ammettilo.

Benedetta          Sei una persona speciale.

Valentina            E’ quello che si dice delle persone bruttine. Ma mi hai visto? Non sono proprio un esempio di strafiga e non dirmi che sono carina, odio quel senso di vorrei ma non posso. I complimenti si fanno per bene o non si fanno per niente.

Benedetta          Certo che è difficile farti dei complimenti. Sei una persona splendida, va meglio?

Valentina            Grazie, ed hai ragione non accetto facilmente i complimenti.

Alessandra         Sono le otto, fra poco dovrebbe arrivare.

Valentina            Chi?

Alessandra         Il fratello della vicina!

Benedetta          Ma non avevi chiuso con gli uomini, almeno per il momento.

Alessandra         Ho chiuso con le storie serie non per quelle di una botta e via.

Valentina            Non ci credo, non sei il tipo.

Alessandra         Lo so, ma ho ancora gli occhi. E poi voi due non avete chiuso con gli uomini e soprattutto non siete impegnate.

Benedetta          Beh ragazze, io sarò libera ancora per poco. (mostra l’anello di fidanzamento)

Valentina            E’ un anello di fidanzamento! Ti ha fatto la proposta, ti sposi.

Alessandra         Io l’anello lo avevo già notato, aspettavo che ci raccontassi qualcosa.

Benedetta          Abbiamo deciso per il grande passo, ormai sono quattro anni che ci frequentiamo.

Alessandra         Auguri Bene! Allora il vicino è tutto tuo Vale.

Valentina            Ma che dici, non sono proprio in vena di conquiste. Mai stata in vena per la verità. Per gli uomini sono invisibile.

Benedetta          Di nuovo la storia dell’invisibile? Sei una persona speciale. Intelligente, simpatica, dolce…

Alessandra         Valentina non sono gli uomini il problema, sei tu.

Valentina            Se sono così speciale, come mai nessuno mi piglia?

Alessandra         Forse perché tu fuggi?

Valentina            Ne avessi l’occasione… non ci arrivo neanche alla possibilità di fuggire. Non è la testa o la mia bellezza interiore che interessa agli uomini.

Alessandra         Ti devi creare le occasioni di incontrare persone nuove, uscire, frequentare locali…

Valentina            Sono astemia.

Alessandra         Frequenta corsi allora, di cucina, di fotografia, di origami. Adesso che andrai in palestra…

Valentina            Solo per fare ginnastica, odio i palestrati.

Alessandra         E odi anche quelli che amano la cucina, o gli origami?

Valentina            Ma non molli mai? Ormai ho capito che non avrò più l’occasione di conoscere qualcuno.

Alessandra         Non sei mica una suora di clausura. Di persone ne incontri di continuo, basta aver voglia di conoscerle e di farsi conoscere.

Valentina            Gli uomini non sono interessati a conoscere me, non vedono la persona “magnifica” che è nascosta dentro di me. Si fermano al guscio esteriore.

Benedetta          Anche se di sesso maschile, sono sempre persone. La prima impressione è importante e tu la eviti.

Valentina            Forse hai ragione, non sono molto attenta al lato esteriore, spesso mi piace vestirmi comoda.

Alessandra         Vale tu ti vesti sempre comoda. La tuta non è fatta per uscire, ma solo per la palestra ed anche lì …

Benedetta          Guarda che hai tutto ciò che piace agli uomini esteriormente. Ad esempio a loro il decolté abbondante piace, eccome, ma tu non glielo fai vedere.

Alessandra         Siamo noi donne tanto fissate con la linea, in verità agli uomini piace un po’ di ciccia da toccare.

Valentina            Tutto è una questione di misura, ed io sono fuori misura. Mi basterebbero 10 kg in meno, fossero 20 sarei felicissima.

Alessandra         Guarda che non devono essere 20 kg a decidere se puoi essere felice o meno.

Scena 2

Suona il campanello.

Alessandra         E’ lui, ragazze date una sistemata.

Benedetta          Cosa?

Ale va ad aprire. Entra Marco.

Marco                  Ciao, piacere sono Marco, il fratello di Gemma, mia sorella mi ha detto che dovevo venire da voi per ritirare le chiavi di casa.

Alessandra         Piacere sono Alessandra, la padrona di casa, queste sono le mie amiche Valentina e Benedetta. Entra, vuoi qualcosa? Un caffè, una birra.

Marco                  No grazie, molto gentile. Voglio solo farmi una doccia ed andare a dormire.

Alessandra         Allora ti preparo una camomilla…

Marco                  Touche! Ho fatto la figura del pensionato? Sono veramente stanchissimo del viaggio, non sarei di compagnia. Magari un’altra volta!

Benedetta          Devi scusarla, ultimamente è scatenata.

Marco                  Non c’è problema. Oggi invidio proprio la sua energia.

Alessandra         Benedetta ha ragione, sono stata scortese. Ricominciamo. Piacere sono Alessandra, benvenuto ad Ancona, da dove vieni?

Marco                  Da Rio de Janeiro, 20 ore di viaggio e 8 ore di jet-lag. Io odio volare e sono ancora un po’ intontito.

Benedetta          Capisco che sei stanco allora!

Alessandra         Rio, ma è fantastico e che ci facevi lì? Eri in vacanza? Da solo?

Marco                  Si è fantastico, no niente vacanza ma per lavoro e si, da solo.

Alessandra         Devi dirci tutto, qual è questo lavoro che ti porta in Brasile?

Marco                  Sono fotografo e sono andato a Rio per un servizio.

Benedetta          Fotografo? Davvero? Ma è perfetto! Hai sentito Vale, è un fotografo. Sai la nostra Valentina è la curatrice del museo cittadino e sta appunto preparando una mostra fotografica.

Marco                  Davvero? E’ così raro trovare spazi per la fotografia.

Valentina            Sono solo un’impiegata del museo e non sto preparando nessuna mostra. E’ solo un’idea.

Benedetta          Un’idea splendida; se solo avessi il coraggio di proporla al direttore del Museo. Magari Marco può esserti utile.

Valentina            Beh sì, ma magari non è il suo genere.

Alessandra         Non sappiamo niente del suo genere, a parte che è di genere maschile (si fa avanti con tono malizioso)

Benedetta          (La ferma e si intromette imbarazzata) Ale! (si rivolge a Marco) Di che genere ti occupi? Cosa sei andato a fotografare a Rio.

Marco                  In questo viaggio ho fotografato delle modelle, era un servizio di moda.

Valentina            (rivolta a Benedetta) Vedi, non è decisamente il mio genere. Io cerco foto di paesaggi storici e moderni… ma sicuramente non ti interessa, niente di così glamour. Scusate. (esce di scena)

Marco                  Le ho fatto qualcosa?

Alessandra         No, è la sua normale reazione alla parola “modella”. C’è chi è allergico alla polvere o alle graminacee, lei è allergica alle modelle.

Marco                  I Servizi di moda non sono il massimo neanche per me, ma il lavoro è lavoro. La mia passione vera sono le foto dei visi.

Benedetta          Di modelle?

Marco                  Anche, ma soprattutto di gente comune con una storia da raccontare.

Alessandra         Non è perfetto? Bello ed anche profondo.

Benedetta          Ale!

Marco                  E’ stato un piacere conoscervi ma adesso devo proprio andare. (tende la mano)

Alessandra         Niente mano. (si avvicina e gli da due baci sulle guance e lui lascia fare ma poi ritende la mano)

Marco                  Le chiavi.

Alessandra         Ah già, che sciocca. Gemma mi ha dato due copie delle chiavi, una per me ed una per te. (va a prenderle ma prima di dargliele) Prometti che ci rivediamo? Devi dirci tutto del tuo lavoro, così affascinante.

Marco                  Ma certo che ci rivediamo, anche perché non so niente di questa casa e mi dovrai dare qualche indicazione. Ad esempio, sai se l’acqua ed il gas sono attaccati?

Alessandra         Si, tutto attaccato.

Marco                  Allora ciao, e di nuovo, è stato un piacere conoscervi. Mi salutate anche la vostra amica?

Benedetta          Valentina, si chiama Valentina.

Alessandra         Ciao (lo accompagna alla parta)

Marco esce di scena

Scena 3

Benedetta          Carino il tuo nuovo vicino!

Alessandra         (agitata, ha un piano in testa e dà ordini) Benedetta va a fare quattro caffè e tira fuori la torta dal forno.

Benedetta          Cosa devo fare?

Alessandra         Marco sta per tornare a farci visita.

Benedetta          E perché mai?

Alessandra         Perché a casa di Gemma fra un po’ non ci sarà il riscaldamento e neanche il gas.

Benedetta          Cosa? Ma hai appena detto che era tutto aperto?

Alessandra         E lo è, ma non lo sarà ancora per molto… forse dovrei togliere anche la corrente.

Benedetta          Ma che dici?

Alessandra         Lasci fare a me, tu prepara qualcosa da mangiare e soprattutto tira fuori Valentina dalla cucina, toglile quella tuta e farle mettere qualcosa di più decente. In camera mia trovi una anta per ogni taglia che ho avuto.

Benedetta          Mi spaventi quando fai così.

Alessandra         Ed allora ti conviene obbedirmi. Ho un piano. (esce)

Benedetta          Speriamo bene. (esce verso la cucina)

A palco vuoto, si spegne la luce. Si sente da fuori scena.

Benedetta          Alessandra la luce!! (si riaccende la luce Benedetta rientra in scena) Ma che ha combinato Alessandra? (verso la quinta) Vieni Vale, stai benissimo.

Valentina            Non ho capito perché non potevo rimanere con la mia tuta. (indossa una camicetta e dei pantaloni)

Benedetta          Te l’ho detto, sono vecchi vestiti di Ale, che non le stanno più bene ed è un peccato buttarli via. Ma ti imbarazza vestire abiti usati?

Valentina            No, non è quello. E che io sto bene con i miei vestiti.

Benedetta          Stai a tuo agio.

Valentina            E’ la stessa cosa.

Benedetta          Non proprio e comunque la conosci Ale, se non li provavi non ti avrebbe fatto tornare a casa. Intanto prendili e dopo puoi anche non metterli.

Valentina            E va bene, lo faccio per Ale. A proposito dove è finita? E che è successo prima? Per un attimo non c’era la luce.

Entra Alessandra

Alessandra         Era saltata la luce ed io l’ho riattaccata.

Valentina            Hai fatto subito, eri già in cantina? Come facevi a sapere che sarebbe saltata?

Alessandra         Beh, l’ho staccata io.

Valentina            Tu?

Alessandra         Ho dovuto farlo! E a tutto il condominio, altrimenti Marco avrebbe sospettato qualcosa…

Benedetta          Alessandra!

Valentina            Che sta succedendo?

Alessandra         Lascia fare a me, le occasioni bisogna costruirsele. Se non ho sbagliato dovremmo rivedere il nostro vicino molto presto. Benedetta hai tirato fuori il dolce?

Benedetta          Come hai comandato.

Alessandra         Vale, ti sta bene la mia camicetta.

Valentina            Cosa stai tramando?

Scena 4

Suona il campanello. Ale va ad aprire ed entra marco con l’asciugamano sulla vita; è tutto bagnato.

Alessandra         Accomodati, aspetta che ti prendo un asciugamani. (esce)

C’è un silenzio imbarazzato in scena, i tre si salutano a mezza bocca e con cenni della mano.

Rientra Ale e consegna a Marco l’asciugamani

Alessandra         Ecco, asciugati Marco.

Marco                  Grazie. (Marco si asciuga la testa)

Benedetta prende Alessandra da parte.

Benedetta          Che hai combinato?

Alessandra         Io? Niente!

Marco                  Stavo facendo la doccia quando prima è finita l’acqua calda come se si fosse spenta la fiamma del boiler e poi è andata via la corrente.

Benedetta si volta verso Alessandra guardandola male e lei alza le spalle sorridendo.

Alessandra         Ma dai!

Marco                  Ho preso un asciugamano e sono uscito per vedere se era saltata solo da me o a tutto il condominio.

Alessandra         E?

Marco                  Tutto il pianerottolo era spento. E’ saltata anche da voi?

Valentina            In effetti, tecnicamente era saltata anche da noi ma…

Alessandra         Sono andata subito ad attaccarla.

Marco                  Io non so dove si riattacca la corrente.

Valentina            Ed hai deciso di cercare il contatore con solo l’asciugamani addosso?

Alessandra         E come doveva uscire? Stava facendo la doccia?

Marco                  Mi vergogno ma è andata come nei peggiori cine panettoni. Sono rimasto chiuso fuori.

Alessandra         Oh poverino! Io vado a riattaccarti la corrente ma ci vorrà parecchio prima che il boiler sia pronto. Secondo me intanto ti conviene vestirti o ti prenderai un raffreddore, di la puoi trovare dei vestiti, sono del mio ex.

Marco                  Grazie, ma non voglio disturbare, piombarvi in casa così all’improvviso.

Benedetta          Infatti, decisamente inaspettato.

Alessandra         Quando dici il caso.

Valentina            Proprio un colpo di sfortuna.

Marco                  Allora io vado. (esce di scena)

Alessandra         Sbrigati a tornare.

Valentina            (mentre Marco esce) O ti viene a prendere! (verso Alessandra) Ma che hai combinato? Che intenzioni hai?

Alessandra         Ottime intenzioni! Io volevo solo farlo tornare ma non mi aspettato questo successo, sotto la doccia! Meglio di così!

Valentina            Ma cos’è, si è aperta la stagione della caccia grossa? Hai fatto tutto questo solo per una storia di sesso?

Alessandra         Con il fratello di Gemma? No, non potrei… non era per me. (guarda Valentina ammiccante)

Valentina            Lasciami fuori dai tuoi giochetti, non ne ho bisogno.

Alessandra         Ma dai… ricordi? Crearsi le occasioni. Eccotene una servita su un piatto d’argento.

Benedetta          Oh mamma! Ale sei sicura?

Alessandra         Certo è perfetto. E’ un bel ragazzo, è single, me lo ha detto Gemma, è un fotografo e la nostra Vale si occupa proprio di fotografie.

Valentina            Non quel tipo di fotografie… è un fotografo di moda, ed io sono lontanissima dal mondo della moda. Non abbiamo niente in comune.

Rientra Marco con la tuta di Valentina addosso. Tutte lo guardano.

Benedetta          Qualcosa in comune lo avete.

Alessandra         La taglia?

Valentina            Oh mio dio! Voglio scomparire. (si siede con le faccia tra le mani)

Benedetta          (sgridando) Ale! (verso Valentina) No, avete in comune gli stessi gusti nel vestire, preferite il casual.

Valentina            Mai stata più imbarazzata.

Marco                  Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ho trovato questa tuta, mi sembrava più appropriata che i gessati nell’armadio. Ma se non potevo… appena torna la luce vado a cambiarmi.

Alessandra         No, stai benissimo. Accomodati, hai fame? Ho appena sfornato questa torta. Mentre ti servi, io vado ad attaccare la luce. (esce)

Marco                  Volentieri, ormai mi è passato il sonno. (si siede)

Benedetta          (si va a sedere e fa spazio a Valentina) Vieni Vale, vieni a sederti qui.

Valentina            Grazie, sto comoda qui. (sposta di forza Benedetta vicino a Marco)

Si servono da mangiare e da bere in silenzio.

Sono seduti tutti e tre sul divano, con Benedetta tra Marco e Valentina.

Marco                  Buona questa torta, fate i complimenti ad Alessandra.

Benedetta          E’ una ricetta di Valentina. E’ bravissima con i dolci.

Valentina            Si capisce dalla taglia. (dà quasi le spalle agli altri)

Marco                  Basta che ci sia del cioccolato ed io sono felice.

Benedetta          Stessi gusti! (ammiccando a Valentina)

Marco prende una rivista dal tavolino e la sfoglia fermandosi ad una pagina.

Marco                  Guarda il caso. Qui sono pubblicate le mie foto di Rio.

Benedetta          Davvero? Fammi vedere. Belle.

Marco                  Grazie.

Valentina            Certo che sono belle sono modelle.

Benedetta          No, non le modelle, le foto. Mi piacciono molto i colori e la luce. Guarda. (passa la rivista a Valentina)

Valentina            Hai ragione, sono belle foto, malgrado il soggetto sono foto interessanti.

Marco                  Ho fatto del mio meglio con quello che avevo.

Valentina            Non erano abbastanza belle per te?

Marco                  Al contrario sono bellissime ma anonime, preferisco soggetti con più profondità.

Benedetta          (a Valentina) Bello e profondo.

Valentina            (si alza) Si è fatto tardi, io vado a casa che domani devo svegliarmi presto.

Marco                  In effetti è tardi anche per me. (si alza anche lui seguito da Benedetta)

Benedetta          Aspetta, dobbiamo vedere se Ale ha riattaccato la luce.

Rientra Alessandra e blocca Marco e Valentina che stanno per uscire.

Alessandra         Eccomi, che mi sono persa?

Valentina            Sei arrivata giusto in tempo, Stiamo per andarcene.

Alessandra         Insieme?

Valentina            (imbarazzata) No, ognuno a casa sua.

Marco                  Grazie per l’aiuto e la tuta.

Alessandra         E’ stato un piacere aiutarti Marco. La tuta la puoi tenere.

Valentina            Ma…

Marco                  Te la riporto domani. Ah, complimenti per la torta, davvero ottima.

Alessandra         E’ una ricetta di Vale.

Valentina            Lo sa già.

Alessandra         A lei viene meglio.

Marco                  Se avrò l’occasione…

Alessandra         La si crea l’occasione!

Valentina            Ci penserai tu immagino.

Benedetta          E’ stato un piacere conoscerti Marco.

Marco                  Anche per me, grazie ancora.

Alessandra         Figurati.

Scena 5

Esce Marco e Valentin torna indietro tenendo Alessandra per un braccio.

Valentina            Alessandra oggi hai proprio esagerato. (arrabbiata)

Alessandra         Perché? Che avrò fatto mai!

Benedetta          Niente, tu non hai proprio fatto niente (ride con Alessandra)

Valentina            Ed io come vado a casa, non ho la mia tuta.

Alessandra         Vestita così stai benissimo… ma se proprio insisti posso andare su da Marco a prendere la tuta… magari mentre se la sta togliendo.

Valentina            No, lascialo stare, ti prego. Va bene così. Me ne compro un’altra.

Benedetta          Ale, guarda qui, ci sono le foto di Marco.

Alessandra         Belle foto. Forse potreste fare qualcosa insieme!

Benedetta          E’ quello che ho pensato anche io. Secondo me a lui non piace fare il fotografo di moda.

Valentina            A parole siamo tutti artisti ma la verità è che come paga la moda non paga nessuno e non credo voglia lasciare le modelle ed i soldi per un progetto come il mio.

Benedetta          Il tuo è un progetto splendido.

Valentina            Guarda quella rivista… siamo in due pianeti diversi, lui è abituato ad accompagnarsi a delle modelle non ad una donna normale come me. Lasciate perdere. (la passa a Ale)

Benedetta          Ma se non gliene parli neanche…

Valentina            Cambiamo discorso.

Silenzio

Alessandra         Avete letto qui? La Canalis è andata da un ipnotista per smettere di fumare.

Benedetta          Non è la prima che lo fa. Ormai ricorrere l’ipnosi è di moda. Per superare molte paure, ad esempio quella di volare, ma anche per disintossicarsi.

Valentina            Disintossicarsi? Da Cosa?

Benedetta          Può essere usata per tutte le dipendenze, in fondo la vera difficoltà è convincersi di non averne bisogno. Pulire il fisico è molto più facile che pulire la mente.

Alessandra         Allora io mi voglio far ipnotizzare per smettere di mangiare il cioccolato.

Benedetta          Sei la solita scema.

Valentina            Perché no? Invece è una buona idea. L’ipnosi può aiutare nelle dipendenze?

Benedetta          Si, è quello che dicono.

Valentina            Anche il cibo da dipendenza. Forse è la peggiore delle dipendenze visto che non puoi smettere del tutto. L’ipnosi potrebbe funzionare, potrebbe aiutare a dimagrire.

Alessandra         Certo, ti fai ipnotizzare per farti sembrare la nutella schifosa.

Benedetta          Ma non è solo per la nutella che si ingrassa.

Alessandra         A me servirebbe una doppia seduta d’ipnosi per farmi mangiare i broccoletti.

Benedetta          Fantastico, mangi le verdure e ti sembra di mangiare dei dolci.

Valentina si muove verso il proscenio in silenzio.             

Alessandra         Cavolo al sapore di tiramisù.

Benedetta          insalata al posto delle patatine. Io adoro il salato.

Alessandra         Sono d’accordo, allora propongo verdure lesse al sapore di pollo arrosto.

Benedetta          Sarebbe perfetto!! (ridono)

Valentina            (seria in proscenio) Sarebbe perfetto.

Buio, escono di scena Alessandra e Benedetta.

Scena 6

Luce in proscenio su Valentina (monologo e voce fuori campo solo per l’ultima battuta)

Valentina            Salve, ho un appuntamento con l’ipnotista. … Ah è lei. Posso rimanere in piedi. Grazie … Cosa devo fare? Le devo parlare di me? Va bene, ma non capisco cosa serva. Io vorrei che mi ipnotizzasse per smettere di mangiare… beh non del tutto ma di quanto è necessario per dimagrire. … Ho capito le devo parlare di me, che c’è da dire, sono una persona normale, con un lavoro, non sono sposata, non ho figli. Basta? Adesso mi può ipnotizzare? ... Cosa voglio davvero? Voglio dimagrire, non ero stata chiara? Senta dottore, lei è un dottore? ... Psicologo, ah bene (ironico). Io non mi piaccio, anzi mi sopporto a malapena, non tutta me stessa, solo la parte fisica. Sono intelligente, ho un buon carattere, sono una buona amica, farei di tutto per chi voglio bene. … Io? Certo che mi voglio bene. … No, non faccio di tutto per me stessa. Ma che c’entra, non sono una persona egoista è basta, mi dedico agli altri. Possiamo parlare della seduta? … Io devo dimagrire, sono anni che ci provo e ci sono anche riuscita ma poi riprendo i chili che ho perso. … Come vuole che mi faccia sentire! Male! E’ un fallimento, mi dico sempre che ce la posso fare ma non ci credo più. Sono dipendente dal cibo. Certo che mi piace il cibo ma non è solo quello, se sono triste mangio, se sono in ansia mangio, se sono stanca mangio. E quando esco in compagnia con le mie amiche si mangia, nelle riunioni di famiglia si mangia… come fa uno a dimagrire! Secondo me il mondo non si divide tra grassi e magri ma tra chi per stress ingrassa e chi per stress dimagrisce. E visto che la vita è uno stress continuo, abbiamo grassi e magri. A me lo stress fa decisamente ingrassare.

                               Ho fatto quello che voleva, le ho parlato di me ma adesso basta. Inizi con l’ipnosi per favore.

Ipnotista             Ascolta le mie parole, concentrati sul suono della mia voce…

Buio                     

Sipario

FINE PRIMO ATTO

SECONDO ATTO

Scena 7

In Scena c’è solo Alessandra che sta preparando degli stuzzichini e da bere. Squilla il telefono, è Benedetta.

Alessandra         Ciao Benedetta, stai arrivando? … Non ti preoccupare Valentina non è ancora arrivata. Ma certo che viene, l’ho chiamata questa mattina e mi ha detto che ha una sorpresa da farci vedere. … Si credo anche io che è stata strana ultimamente, non si è fatta vedere per tre settimane e ha fatto la misteriosa. Non aveva mai tenuto segreti con me. … No, non credo che abbia ha conosciuto qualcuno, me lo avrebbe detto sicuramente…   A proposito di incontri ho rivisto Marco. … Si, viene giù spesso per un caffè. Mi piace. … No non mi sono ributtata sul mercato, mi piace ma non per me… Valentina esatto! Sarebbero splendidi insieme. Ma se lei non si dà una mossa… (Suona il campanello) Suonano alla porta Benedetta, ti devo lasciare, sbrigati ad arrivare.

Alessandra va ad aprire ed entra Valentina ben vestita, truccata e pettinata sempre con lo stesso peso.

Alessandra         Caspita Vale! Stai proprio bene!

Valentina            Certo con venti chili in meno, chiunque sta meglio.

Alessandra                         Venti chili?                                                                                                                                     

Valentina            Hai ragione 21.

Alessandra         Che scema sempre a scherzare! Ma guardati! (le fa fare una piroetta) Il vestito, i capelli, il trucco! (le controlla toccandola) Mi piace il colore, ti dona.

Valentina            Lo so.

Alessandra         E’ questo cos’è? Smalto?

Valentina            E’ in tinta col rossetto.

Alessandra         E con le scarpe! Non ci posso credere!! Ma è fantastico Vale, che cambiamento! Bello il tuo nuovo look, sono contenta che ti sei decisa di metterti un po’ in tiro. Io mi accontentavo di meno ma tu hai fatto le cose in grande!

Valentina            Adesso ne vale la pena, voglio dire con questo fisico basta poco per fare vedere la mia bellezza.

Alessandra         Questo è l’atteggiamento giusto!

Valentina            Ci impiego un po’ di più a prepararmi la mattina, ma è un piacere vedermi allo specchio.

Alessandra         Era ora che iniziassi ad apprezzarti.

Valentina            Ci sono voluti 20 kg in meno ma adesso sono anche contenta di spendere dei soldi in vestiti e trucchi. Prima non ne valeva la pena, era come tentare di fare una scultura con della creta secca. Inutile lavorarci su. 

Alessandra         Adesso non ti seguo più.

Valentina            Ma si Ale, prima potevo anche provare a truccarmi o comprarmi dei vestiti nuovi ma con quella pancia, quel culone e quelle gambe non c’era niente che mi stesse bene. Adesso è tutta un’altra storia.

Alessandra         Mi sono decisamente persa.

Valentina            Non facciamo le ipocrite, non si è belle se si indossa una taglia 52. Meglio una 44 (si indica) e se continua così fra poco sarà una 42!!

Alessandra         Questo non è l’atteggiamento giusto.

Suona il campanello, Alessandra va ad aprire, è Benedetta.

Alessandra         Entra, questa la devi vedere. (le mostra Valentina con fare plateale) Tada!!

Benedetta          Cosa? Valentina! Oh mamma, che hai fatto?

Valentina            Mi sono rifatta il look, come sto (si gira)?

Benedetta          Splendida! Non ho parole.

Valentina            Ventun chili. Da non crederci vero?

Alessandra         Hai detto bene, da non crederci (ironica).

Benedetta          Ventuno cosa? Io non capisco.

Alessandra         Non sei la sola.

Valentina            Tranquille, lo so che sono tanti in così poco tempo ma vi assicuro che sto benissimo. E la cosa migliore è che non soffro la fame, mangio di tutto ma in maniera sana.

Alessandra         Questo lo posso credere (ironica).

Benedetta          Cosa ti è successo in queste tre settimane?

Valentina            Vi ricordate l’uso dell’ipnosi per smettere di fumare? Bene si può fare anche per dimagrire! E’ funziona! Guardate qua.

Benedetta          Si, sei in splendida forma ma dimagrire…

Valentina            Venti chili precisi in sole tre settimane ed ogni giorno perdo un altro chilo. Ormai non mi peso più, lo vedo allo specchio che la dieta funziona alla grande.

Benedetta          Ma…

Valentina            Appena uscita dall’ipnotista mi sembrava di aver sprecato i soldi, non ha fatto altro che farmi domande, su come stavo, su cosa volevo… ma poi, quando la mattina dopo mi sono pesata, non riuscivo a credere ai miei occhi. Un chilo in meno.

Benedetta          Io non capisco…

Alessandra         Falla spiegare, va avanti Valentina.

Valentina            Non c’è molto da aggiungere, ogni mattina salivo sulla bilancia e vedevo un chilo in meno. Dopo la prima settimana, 7 chili, dopo la seconda 14 e oggi…

Alessandra         21. Li so fare i conti.

Benedetta          Ma Ale, quali 21, Vale non ha perso un chilo!

Alessandra         Lo vedo anche io Benedetta.

Valentina            Non ho perso un filo? Che state a dire.

Benedetta          Non filo, chilo.

Valentina            Eh filo… ma che centra?

Alessandra         Aspetta Benedetta. (si fa avanti verso Valentina) Vale, tu non hai perso un chilo.

Valentina            Io non ho visto il Nilo. Certo che non l’ho visto, non sono mai stata in Egitto.

Alessandra         No, (scandendo) non hai perso un chilo.

Valentina            Ok non ho visto il Nilo (scandendo) Andare adesso in Egitto non mi pare sicuro con tutti gli attentati che ci sono.

Benedetta          Fa provare a me. (si fa avanti verso Valentina) Vale, ascolta e fa molta attenzione. (scandendo) Tu pesi quanto prima.

Valentina            Io non parlo in rima?

Benedetta          No, cosa c’entra la rima.

Valentina            Lo hai detto tu.

Alessandra         Tocca a me. (si fa avanti verso Valentina) Vale ripeti quello che ti dico: La dieta non funziona.

Valentina            La bieta non fraziona. Eh? Certo che siete strane oggi.

Benedetta          Noi, siamo strane.

Alessandra         Vale, ti ricordi cosa ti ha detto con precisione l’ipnotista?

Valentina            Veramente no, mi ricordo del colloquio preliminare e che avevo ormai perso le speranze. Non sapevo se ero finita nelle mani di un ciarlatano o del solito psicologo che ti vuole convincere che sei bella come sei e che ti devi voler bene. Mi ha fatto accomodare sul lettino e mi ha fatto un sacco di domande.

Alessandra         Ma di quello che ti ha detto per indurre l’ipnosi?

Valentina            Niente, solo le solite frasi iniziali, come quelle che si sentono negli spettacoli di magia. “Ascolta le mie parole, concentrati sul suono della mia voce”, almeno credo e poi il nero più assoluto. Quando mi sono risvegliata sul lettino, lui mi ha dato un biglietto da visita con delle parole scritte a penna e mi ha fatto pagare 200 euro.

Benedetta          E cosa c’era scritto?

Valentina            Non lo so. Ero talmente incazzata per quello che credevo fosse stata una truffa che ho pagato la parcella e me ne sono andata. Le 200 euro meglio spese di tutta la mia vita.

Benedetta          E dove sta?

Valentina            La parcella?

Benedetta          No, il bigliettino!

Valentina            Boh, non ci ho fatto caso, forse in borsa ma è anche possibile che lo abbia buttato via visto quanto ero arrabbiata. Ma che importa adesso, mi è bastata una seduta, mica voglio scomparire!

Alessandra         Io non sarei così preoccupata.

Scena 8

Suona il campanello.

Alessandra         (ancora frastornata) Avanti, è aperto.

Marco                  Ciao Alessandra, sono in ritardo?

Alessandra         In ritardo per cosa?

Marco                  Mi ha chiamato Valentina e mi ha chiesto di venire da te questo pomeriggio. Ha una notizia da dare.

Alessandra         Abbiamo già visto.

Marco                  Vi ha detto del lavoro?

Alessandra         No, non esattamente.

Marco                  Valentina a te l’onore.

Valentina            Vi ricordate di quel progetto che non avevo il coraggio di presentare al direttore del museo? Beh, ieri l’ho presentato.

Benedetta          E come è andata?                                                                     

Valentina            Benissimo! L’idea gli è piaciuta molto.

Benedetta          Complimenti, lo sapevo che sarebbe andata bene, bastava solo un po’ di coraggio.

Valentina            Ragazze avete davanti a voi la prossima curatrice della mostra “Paesaggi tra passato e presente”.

Alessandra         Ma che c’entra Marco? (verso Marco) Non che non mi faccia piacere vederti, ma oggi è una giornata strana.

Valentina            Il direttore mi ha dato carta bianca, posso scegliere i collaboratori che preferisco, vero Marco?

Marco                  Per mia fortuna è così.

Benedetta          Solo io ho la sensazione di perdermi qualcosa?

Alessandra         Siamo sulla stessa barca, Benedetta.

Marco                  (verso Valentina) Lascia che spieghi io, Valentina. La scorsa settimana mi ha chiamato per parlare di lavoro, mi ha spiegato di questa sua idea di una mostra fotografica mettendo a confronto foto antiche con nuovi scatti degli stessi scorci cittadini.

Valentina            Così tra una chiacchiera e l’altra siamo diventati collaboratori ed amici.

Alessandra         Ed hai fatto tutto da sola? Ti sei procurata un nuovo lavoro e pure un uomo.

Benedetta          (colpendola col gomito) Collaboratore!!!

Alessandra         Che c’è da dire… Complimenti! Sono colpita… direi quasi sconvolta.

Valentina            Vedi cosa può fare una donna quando è sicura di se.

Marco                  Dopo tanti servizi con le modelle ci voleva un cambiamento.

Valentina            Che cambiamento? Tra me e le modelle ci sono solo pochi chili di differenza.

Benedetta          Ancora i chili?

Valentina            Io ho qualche chili in più e tutti di materia grigia.

Marco                  Mai stato fans delle modelle, a parte stare in posa non sanno fare altro.

Valentina            Ho proprio scelto il collaboratore giusto. Stavo pensando che per fare le foto giuste potremmo partire un po’ prima, tanto per conoscere meglio i posti. Come responsabile del progetto ti offro vitto, alloggio e la mia compagnia, se la vuoi.

Marco                  Certo con piacere. Basta che mi dici quando.

Valentina            Presto, lasciami organizzare e partiamo.

Alessandra         Hai impegni stasera Marco? Ti vuoi fermare per cena?

Marco                  Volentieri, ma prima devo sistemare un po’ di cose, va bene se vi raggiungo più tardi?

Alessandra         Certo, quando vuoi.

Marco                  Allora a dopo.

Alessandra         Ciao.

Benedetta          Ciao.

Valentina            A dopo.

Marco esce di scena

Scena 9

Valentina            Non ci posso credere, sta andando tutto meravigliosamente.

Benedetta          Sei tu che lo fai andare così. Ma ci stai provando con Marco?

Valentina            Ci sto un po’ flirtando… non sono molto pratica.

Benedetta          Te la cavi benissimo.

Valentina            Mi sto divertendo. Se andrà avanti sarò contenta, in ogni caso mi voglio godere il momento e la sua compagnia.

Alessandra         E’ proprio un bel momento per te Vale. Sono contenta di questo tuo cambiamento.

Valentina            Tanti chili in meno fanno la differenza.

Alessandra         Non sono i chili ma l’atteggiamento… non hai più paura di buttarti e di rischiare.

Valentina            A proposito di rischiare. Mi sono iscritta in palestra.

Benedetta          Lo sappiamo, ormai un mese fa.

Valentina            No, non sto parlando della piscina ma di un corso particolare…

Benedetta          Pilates?

Alessandra         Joga?

Valentina            Siete lontane… il corso che mai avrei frequentato un mese fa…

Benedetta          Quale? Dicci.

Valentina            Un corso di Burlesque.

Benedetta          Cosa?

Valentina            Hai sentito bene, anzi ho un regalino per voi. (tira fuori tre ventagli di piume) Belli vero?

Alessandra         Non lo avrei mai indovinato, e come va?

Valentina            Bene, il primo giorno abbiamo fatto le presentazioni ed abbiamo detto il motivo che ci ha spinto ad iscriverci.

Benedetta          E tu che hai detto.

Valentina            Ho detto che ero dimagrita di parecchi chili e che volevo vivere il mio nuovo corpo. Mi hanno fatto i complimenti.

Benedetta          Come sono le tue compagne di corso, fisicamente?

Valentina            Di tutte le taglie ed è sorprendente. Ci sono donne in carne che non si vergognano di mostrarsi.

Alessandra         Di che devono vergognarsi?

Valentina            Di niente, hai ragione. Non è così importante il peso per essere femminili ed ironiche. Me lo ha detto la nostra insegnante. Secondo lei sono di esempio alle altre. Lo viene a dire proprio a me, con questo fisico (si mostra) ci potete credere?

Benedetta          Già, perché mai! (prende Alessandra da parte) Alessandra, non possiamo lasciarla in questo stato, dobbiamo svegliarla dalla trans.

Alessandra         Fammi fare un altro tentativo (va verso Valentina) Scusa Valentina, sei andata a fare shopping vero?

Valentina            Certo, per un nuovo corpo serve un guardaroba nuovo.

Alessandra         Appunto.

Benedetta          Dove vuoi arrivare Ale?

Alessandra         Lasciami fare. E dimmi Vale, tutto a posto? Nessun problema a comprare i vestiti? Magari problemi di taglie?

Valentina            E’ curioso che me lo chiedi. E’ successo di tutto.

Benedetta          Racconta.

Valentina            Sono andata per prima a quel nuovo negozio del centro commerciale… mi prendo una 44 e non mi entra!

Alessandra         Ma dai? E come te lo sei spiegato?

Valentina            Taglie cinesi!! Quelle sono sempre più strette delle nostre. Allora sono passata a quello dopo ma i cinesi sono ormai dappertutto!

Benedetto         Non lo vuole proprio capire!

Valentina            Nel terzo negozio mi sono rivolta alla commessa… vi ricordate quando scherzavamo sul fatto che non sanno contare? Beh ne ho incontrata una. Continuava a confondere 42 con 52.

Alessandra         Io ci rinuncio.

Valentina            A cosa?

Benedetta          A difendere le commesse, sono tremende.

Valentina            Non tutte. Alla fine sono andata in una boutique, ho raccontato alla commessa cosa mi era successo e lei è stata tanto carina. Mi ha fatto accomodare nel camerino e mi ha portato lei tutti gli abiti da provare. E’ stata bravissima e non mi ha chiesto neanche la taglia.

Alessandra         E non hai controllato tu la taglia?

Valentina            Perché? No, appena fatto l’acquisto ho tagliato l’etichetta, mi dà sempre fastidio.

Alessandra         Oh, ci rinuncio. Lasciamo stare, in fondo Valentina sta bene così.

Valentina            Di che state parlando? 

Alessandra         Stavamo dicendo che hai proprio cambiato la tua vita!

Benedetta          Si e che ci piace come hai sfruttato l’occasione.

Valentina            Le occasioni bisogna costruirsele, vero Alessandra?

Alessandra         Esatto.

Valentina            Allora vado a fare qualche telefonata. Ale, posso prendere qualcosa da bene?

Alessandra         Certo serviti pure e porta qualcosa anche per noi, qualcosa di forte.

Valentina esce.

Scena 10

Alessandra         Non avrei mai creduto di poter vedere Valentina così bene. Si è aperta completamente, al lavoro, con gli uomini…

Benedetta          Io non sono così ottimista come te. Questo cambiamento è nato da un inganno. Cosa farà quando scoprirà che non è dimagrita?

Alessandra         Perché dovrebbe scoprirlo? Lasciamola così è talmente felice.

Benedetta          Sarà anche felice ma verrà presa per matta. Lascia stare le commesse che per vendere farebbero di tutto o noi che siamo sue amiche ma Marco, ci impiegherà poco a capire che lei crede sul serio di essere dimagrita e non è auto ironia, e al lavoro non ci pensi? Lei è talmente contenta del “dimagrimento” che lo va a dire a tutti!

Alessandra         Già hai ragione, senza contare che non può continuare a dimagrire di un chilo a giorno. (Benedetta la guarda con aria incredula) Beh, mica può credere di continuare a dimagrire, finirà che si farà ricoverare per eccessivo dimagrimento.

Benedetta          E’ finto! Ale ci sei?

Alessandra         Ho capito che è finto, ma non per lei! Ti immagini tra un mese quando crederà, e ripeto crederà, di aver perso 51 chili e si presenterà dal suo medico di base o peggio in pronto soccorso? Una gitarella in psichiatria non gliela toglie nessuno.

Benedetta          Forse lei sa come fermare il finto dimagrimento.

Alessandra         Dobbiamo farla uscire dalla trans. Dobbiamo trovare la parola.

Benedetta          Quale parola?

Alessandra         C’è sempre una parola che ti fa uscire dallo stato di ipnosi.

Benedetta          Perché, secondo te è ancora sotto trans da ipnosi?

Alessandra         E bella forte pure, hai visto che cambiava pure le parole legate al dimagrimento. Deve essere una protezione fatta dal ipnotista per nascondere il falso dimagrimento.

Benedetta                         Dobbiamo fare qualcosa, magari contattando il medico. Ho paura che questa faccenda finisca male.

Alessandra         Speriamo di no. Dove aveva trovato il numero?

Benedetta          Su un articolo nella rivista dove erano pubblicate le foto di Marco, dovresti ancora avercela. (cerca sul tavolino, la trova e la passa ad Alessandra). Eccola.

Alessandra         Fammi vedere. (sfoglia la rivista) Trovato. Passami il telefono (compone il numero) Non risponde e adesso che facciamo.

Rientra Valentina con una bottiglia e tre bicchieri. Mentre serve da bere chiacchiera.

Valentina            Ale, sarai fiera di me. Domani io e Marco partiamo insieme per un viaggio di avanscoperta, tappa in tutte le capitali europee. Dieci giorni tra scorci romantici e fotografie. La migliore delle occasioni.

Benedetta          Hai superato la maestra.

Alessandra         (pensierosa) Splendido.

Valentina            Che hai Ale, non sei felice per me?

Alessandra         Scusa Vale, stavo pensando una cosa: se continui a dimagrire di un chilo al giorno fra poco sarai trasparente. Possibile che l’ipnotista non ti abbia lasciato una parola per fermare l’ipnosi, per uscirne.

Valentina            In effetti ci ho pensato anche io, mi sembra che me lo accennasse… qualcosa legato al bigliettino che mi ha dato.

Benedetta          E che aspetti, faccelo vedere!

Valentina            Provo a cercarlo, magari in borsa… (cerca e lo trova) eccolo infatti.

Alessandra         Che aspetti, leggi il retro a meno che tu voglia dimagrire ancora.

Valentina            No va bene così. Mi piacerebbe mantenerli però.

Alessandra         Su quello non c’è pericolo!

Benedetta          Ale!

Alessandra         Dai Valentina, leggi il bigliettino, a voce alta.

Valentina            (prende il biglietto, lo gira e legge ad alta voce) Siamo come ci vediamo. (rigira il biglietto tra le mani) Tutto qui.

Benedetta          Come ti senti?

Valentina            Bene, perché?

Alessandra         Non è cambiato niente?

Valentina            Cosa doveva cambiare?

Alessandra         Era così per dire, vieni togliti la giacca.

Valentina se la toglie e nel porgerla ad Alessandra la guarda, inizia ad accorgersi della taglia.

Valentina            Ma… (si guarda addosso prima le mani e le braccia e poi le gambe, la pancia, il petto e nel farlo lentamente si tocca e non dice niente)

Alessandra e Benedetta la guardano in silenzio.

Valentina            Io non capisco. Guardatemi.

Alessandra         Ti vediamo Valentina, ti abbiamo sempre vista, non sei dimagrita.

Valentina            Ma io ho visto la bilancia, ogni giorno calava…

Alessandra         Era l’ipnosi.

Valentina            I vestiti…

Benedetta          Sono della tua solita taglia.

Valentina            Voi lo avete sempre saputo e non mi avete detto niente. (sempre più arrabbiata)

Alessandra         Ci abbiamo provato, ti ricordi “Non hai visto il Nilo”? In realtà ti stavamo dicendo “Non hai perso un chilo”.

Valentina            Ma come è possibile?

Benedetta          Sempre l’ipnosi. Non potevi accettare nessuno che ti diceva o che ti faceva notare che non avevi perso peso.

Valentina            Era tutto finto… Oh no, mi sono resa ridicola.   

Alessandra         Si, era finto, ma non tutto. Tu sei vera, guardati stai benissimo.

Valentina            Sono ridicola. Guarda come sono vestita.

Alessandra         No, non è vero. Stai benissimo (scandendo).

Valentina            Ero convinta di essere dimagrita, di avere conquistato finalmente il corpo che ho sempre voluto…

Benedetta          Hai ottenuto molto più di un corpo snello.

Valentina            Non ho ottenuto niente, era solo un inganno.

Alessandra         Adesso basta, mi stai facendo arrabbiare.

Valentina            Solo io ho il diritto di essere arrabbiata. Mi sono comportata come una pazza e voi vi siete godute lo spettacolo.

Benedetta          Ma che dici?

Valentina            Non ho fatto che vantarmi dei chili persi, ho fatto commenti e battutine sulla mia nuova forma fisica. Ed invece ero sempre la stessa.

Benedetta          Non eri la stessa.

Valentina            Piantala di prendermi in giro. Sono sempre la stessa cicciona.

Alessandra         Sta zitta ed ascolta. Lascia stare per un momento i chili. Guarda cosa hai fatto in questi venti giorni. Ti sei comprata dei nuovi vestiti che ti stanno benissimo, hai ottenuto una promozione al lavoro e sei diventata la responsabile del tuo progetto. Ti sei fatta un nuovo amico e forse qualcosa di più. Sei stata inarrestabile in questi giorni.

Valentina            Perché pensavo di essere dimagrata, pensavo di essere bella.

Alessandra         Ti vedevi bella e ti sei comportata come tale.

Valentina            Quel ciarlatano mi ha fatto credere una cosa che non era vera.

Alessandra         Cosa ti ha fatto credere? Che potevi essere sicura di te stessa e delle tue idee, che potevi mostrarti di più senza paura di essere giudicata male, che potevi aprirti al mondo ed alle persone che già ti apprezzano. Che disgraziato!

Valentina            Mi ha fatto credete che ero cambiata…

Benedetta          Sei cambiata, non nel fisico ma nell’atteggiamento.

Alessandra         Ti ha fatto credere che eri bella perché sei bella. Forse quell’ipnotista non era proprio un ciarlatano. Hai vissuto quello che noi ti diciamo da anni. Non puoi legare la tua vita ad un numero sulla bilancia. Certo qualche chilo in meno ci farebbe bene soprattutto alla salute, ma non ci può impedire di essere felici.

Valentina            Io… non so più niente.

Benedetta          Ha ragione Alessandra, hai ottenuto molto più di qualche chilo perso.

Valentina            Io mi ero ipnotizzata per perdere chili…

Alessandra         Ma non erano i chili il problema. Forse l’ipnotista lo ha capito.

Valentina            No, non è giusto, non lo accetto, non posso.

Alessandra         Cosa non puoi? Non puoi vivere senza paura come hai finalmente fatto in queste tre settimane?

Valentina            Mi ha ingannato, non era questo che gli avevo chiesto.

Alessandra         Sei sicura?

Valentina            Certo che sono sicura, io volevo dimagrire e invece lui mi ha fatto parlare, mi ha chiesto  cosa volevo davvero…

Benedetta          Per me non ti ha ingannato.  Ti ricordi cosa ti ha detto per indurti in ipnosi?

Valentina            Ma cosa centra adesso, cosa vuoi che cambi quello che mi ha detto, io non volevo questo.

Alessandra         Sei sicura?

Valentina            Mi state facendo confondere.

Benedetta          Facci contente, cerca di ricordare cosa ti ha detto l’ipnotista.

Alessandra         Le parole esatte.

Valentina            Le solite frasi da gioco di magia.

Alessandra         Prova a concentrarti, sforzati di ricordare.

Valentina            Non vedo cosa cambi ma se proprio insistete… ha iniziato con “Ascolta le mie parole, concentrati sul suono della mia voce”

Benedetta          E poi?

Valentina            (Valentina va in proscenio) “Ascolta le mie parole, concentrati sul suono della mia voce”… adesso ricordo.

Buio e luce su Valentina in proscenio che rimane ferma ad ascoltare la voce fuori campo.

Ipnotista             Ascolta le mie parole, concentrati sul suono della mia voce… Mi hai chiesto di ipnotizzarti per riuscire a dimagrire. Questo è quello che chiedi, ma non è quello di cui hai bisogno. Non devi migliorarti, devi imparare ad amarti e se questo te lo concederai solo se perdi peso, ecco. Da oggi in poi ogni giorno vedrai la bilancia scendere di un chilo, Per te la perdita di peso è reale e continua. Quando sarai soddisfatta del tuo peso e soprattutto quando ti sarai concessa di amarti potrai uscire dalla trans pronunciando queste parole:

Valentina            Siamo come ci vediamo. (pronuncia quasi in trans)

Ipnotista             Durante il periodo di trans ti vedrai bella, attraente, piacente e desiderabile. Ti sentirai completa e non divisa a metà tra un fisico che non accetti ed una interiorità che fatichi a tirar fuori. Sperimenterai cosa vuol dire volersi bene. Tutto ciò non è legato al tuo peso. Ricorda:

Valentina            Se tu ti vedi bella, sei bella.

Scena 11

Luce, in silenzio le ragazze si avvicinano a Valentina

Alessandra         Stai bene, che succede?

Valentina            Mi sono ricordata le parole dell’ipnotista. Mi sono ricordata tutto.

Benedetta          E cosa ti ha detto?

Valentina            Aveva ragione, avevate ragione anche voi. Il problema ero io.

Alessandra         In che senso?

Valentina            Io chiedevo di dimagrire ma non era quello di cui avevo bisogno. Sono già dimagrita in passato ma non sono cambiata mai. Non mi sono mai accettata, non era mai abbastanza.

Benedetta          Si, mi ricordo, eri dimagrita 5 kg?

Valentina            Quasi 8 per la precisione …

Alessandra         Ma non eri cambiata come questa volta, eri rimasta chiusa in te stessa.

Valentina            Sono proprio la peggiore nemica di me stessa.

Benedetta          Ormai è passato.

Valentina            Speriamo.

Alessandra         Prendi quello che di buono di ha dato questa esperienza. Hai visto come il mondo ti accetta e ti apprezza e senza perdere un chilo.

Valentina            Ero io che non mi accettavo.

Benedetta          Ed eri la sola, noi ci abbiamo provato per anni a dirti quanto ti apprezziamo.

Valentina            Lo so.

Benedetta          Non volevamo mentirti, abbiamo provato a dirti la verità.

Valentina            Ho capito anche questo. Scusatemi per prima.

Alessandra         Tutto dimenticato anche perché… un pochetto ci siamo divertite!

Valentina            Cosa? (fa la finta arrabbiata)

Alessandra         Eri uno spasso!!

Valentina            Ho rischiato grosso, chissà cosa hanno pensato di me.

Alessandra         Ma che te ne frega!! Hai già dimenticato come ti sei sentita? Non ti importava di nulla, adesso non ricominciare a farti mille problemi.

Valentina            Non so se saprò apprezzarmi come in questo ultimo mese ma sicuramente non voglio tornare indietro… non sono così male e poi ormai mi sono fatta un guardaroba nuovo, è un peccato buttare via tutto anche perché le vecchie cose le ho buttate davvero.

Entra Marco con una busta in mano.

Marco                  E’ permesso? Ciao Ale, ciao Benedetta.

Alessandra         Ciao Marco, che ci porti di bello? Un regalo?

Marco                  La prossima volta. Questa è la tuta che mi avevi prestato.

Alessandra         Non è mia, è di Valentina. Era di Valentina, penso che ormai te la puoi tenere se ti piace.

Valentina            O la puoi buttare, a me non serve.

Marco                  Magari ce la possiamo prestare…

Alessandra         Ottima idea.

Marco                  Valentina, posso parlarti un attimo?

Valentina            Certo, che succede… aspetta non me lo dire, hai cambiato idea e non vuoi più lavorare con me.

Marco                  Mi piacerebbe, ma non posso.

Alessandra         Ti hanno offerto un altro lavoro? Deve essere da premio pulitzer per piantare in asso la nostra amica.

Valentina            Grazie Ale, mi so difendere da sola. Devi partire per un nuovo servizio di moda?

Benedetta          Ma non avevi detto che ti eri stufato delle modelle? (verso Valentina) Lascialo perdere è vuoto e vanesio… e neanche tanto bello.

Marco                  No, niente servizio di moda. Non c’è nessun altro lavoro.

Valentina            Allora sono io. Lo so ultimamente sono stata un po’ eccessiva, ti ho travolto in tutti i sensi.

Marco                  E’ stato un piacere farmi travolgere da te… non sei tu, sono io.

Alessandra         Tu cosa… ti vuoi decidere a parlare?

Marco                  Odio volare, ne sono terrorizzato.

Alessandra         Tutto qui? Ed io che mi credevo che fosse una cosa importante!

Marco                  Guarda che è una vera e propria fobia.

Benedetta          E come hai fatto per andare in Brasile?

Marco                  Mi hanno imbottito di tranquillanti, ho dormito tutto il viaggio. (verso Valentina) Se dobbiamo viaggiare spesso come programmato, non voglio stare sempre addormentato.

Valentina            Era questo allora il problema ed io che mi credevo… che centrassi io!

Marco                  E perché mai?

Benedetta          Lascia stare, solite insicurezze da donne. Comunque non puoi mandare a monte tutto per una fobia.

Marco                  Non voglio mandare a monte niente. Volevo solo chiedere se possiamo rimandare di due settimane l’inizio del tour. Vorrei sottopormi ad una serie di sedute dall’ipnotista per eliminare la paura dell’aereo.

Benedetta          Ipnotista? Ma dai!

Marco                  Dicono che possa aiutare. Dite che è una fregatura?

Alessandra         No, assolutamente! Noi ne conosciamo uno bravissimo.

Marco                  E come funziona?

Valentina            Prima ti fa parlare di te e poi ti ipnotizza.            

Marco                  E non avrò più paura di volare?

Benedetta          Se è quello che vuoi davvero!

Valentina            O meglio se è quello di cui hai bisogno!  (Marco è un po’ interdetto) Io ho una idea migliore, che ne dici di prenderci qualche giorno in più e viaggiare in macchina? Ci impiegheremo di più, ma se non ti dispiace la mia compagnia, possiamo goderci il viaggio, fermarci quando vogliamo e magari scoprire scorci nuovi da fotografare.

Marco                  Si, mi piace questa idea, non ci resta che programmare. Affare fatto? (tende la mano)

Valentina            Certo. (la stringe, arrivano Alessandra e Benedetta)

Alessandra         Niente mano, io voglio solo abbracci.

Benedetta          E’ fatta così.

Marco                  Ci mancherete in viaggio.

Valentina            Mi mancherete tantissimo.

Alessandra guarda Marco

Alessandra         Io non credo.

I quattro si salutano, inizia la musica da Burlesque.

Sipario.

Prima entra Marco per i saluti che introduce le tre ragazze che entrano con i ventagli con le piume.

FINE