QUELLO CHE SI SENTE DAL DOTTORE
farsa in due atti)
di Calogero Maurici
(elaborata da Rosanna Maurici)
TITOLO ORIGINALE IN DIALETTO SICILIANO
CHIDDU CHI SI SENTI NO DUTTURI
(farsa in due atti)
di Calogero Maurici
(elaborata da Rosanna Maurici)
Il dottore
Pietro (pazienti)
Nicola “
Giovanni “
Elena “
Rosanna “
Teresa “
Maria “
Vincenzo “
Filomena “
Coll. Scientifico Dedicata a tre persone che stimo molto:
Dr. Daniele Luraski
Dr. Giuseppe Munafò
ed alla segretaria Maria Grazia Spuria
tre persone umili, sensibili e professionali senza alcuna piaggeria ma dal
più profondo del cuore.
CHIDDU CHI SI SENTI NO DUTTURI...
( farsa in due atti di Calogero Maurici)
( elaborata da Rosanna Maurici )
La scena si svolge in una stanza di attesa del dottore Cardinale, medico
curante di un piccolo paese della Sicilia. Nel 2° atto, dentro la stanza del medico. (con alcuni accorgimenti si puo’ evitare di creare un’altra scenografia, basta utilizzare la stanza dell’attesa cambiando ovviamente alcune cose, tutto quello che può esserci in uno studio medico.)
(Tanto nel secondo atto, i pazienti entrano una per volta)
La scena rappresenta un tavolinetto al centro con sopra delle riviste di ogni tipo, sedie e manifesti riguardanti medicina, appesi bene in vista.
Anche in questa farsa si riscontra una lucida ed ironica analisi delle micro realtà sociali della nostra terra, mettendone in luce contraddizioni
barriere ancestrali e conformismi senza però trascurar la sana filosofia di
vita che contrassegna le note caratteriali del popolo siciliano.
S C E N A I°
(Pietro, Giovanni,Teresa, Maria)
Pie. ( guarda l’orologio, poi si alza camminando pochi istanti, poi
Si risiede prendendo una rivista dal tavolinetto poi esclama)
Giusto oggi che avevo premura non c’è il dottore Giuseppe, e
neppure la segretaria Maria Grazia.
Gio. (entra salutanto ) Buongiorno…chi è l’ultimo.
Pie. (si guarda attorno) Solo io ci sono e sono il promo…
Gio. Quindi lei è l’ultimo…
Pie. Se ci sono solo io, vuol dire che io sono prima di lei e poi entra
lei…
Gio. Ma lo sa che lei è un poco lungo nelle sue spiegazioni.
mi poteva dire che era l’ultimo e il discorso si chiudeva…
Pie. L’importante che ha capito che viene dopo di me…
Gio. Questo l’avevo capito subito appena sono entrato.
Pie. E allora che mi domanda a fare…che mi vuole prendere in giro?!
Gio. Ma lo sa che lei è un po’ lungo…evitiamo discussioni,
menomale che è solo, cosi faccio presto. Non deve stare molto
vero? Ho sentito dire che è bravo questo medico…(dopo qualche
attimo) ma lei non deve fare molto vero?
Pie. Gli devo rispondere o mi dice che sono lungo di discussioni poi.
Gio. E non faccia lo spiritoso…
Pie. Ma lei è forestiero…
Gio. Perché non si capisce dall’accento. Io vengo dalla città, sono
anni che mi trovo a Milano, però sono siciliano, ma il dialetto l’ho
scordato quasi tutto, adesso che so l’italiano parlo solo in italiano;
siccome mi ho trovato ospite presso un parente e ho venuto dal
medico di questo mio parente che mi ha detto che ha le mani d’oro.
Ebbi da ieri una gastroverite e mi sento tutto scompissulato
strano…
Pie. Questa è una nuova malattia?
Giov. Quale…
Pie. Questa che ha detto ora lei…. A gastro…..ma come cavolo ha
detto…a Gastro….
Gio. La gastroverite !
Pie. (verso il pubblico) Veramente questo mi pare tutto strano dai piedi
alla testa.. io conosco solo la gastrite….
Gio. E’ questa, forse si puo dire come ho detto io, non penso che ho
sbagliato, sono anni e anni che sono a Milano…
Io sono il cugino del sig. Croce, la sorella era la zia della zia di
uno mio zio.
Pie. (verso il pubblico) Praticamente non ci viene niente.
Gio. Che ha detto che lo conosce.
Pie. Si, che lo conosco giocavamo assieme al pallone quando
eravamu piccoli…una brava persona…una brava persona
veramente… brava…brava…una brava persona!… (scandire
bene specialmente l’ultima)
Gio. Non si è accorto che brava persona l’ha detto troppe volte…
È troppo lungo lei…
Pie. La prossima volta gli e lo dico una volta sola…
Gio. Non vedo l’ora che mi visita…e lei che accusa…
Pie. Io non accuso a nessuno!
Gio. Per essere qui avrà accusato…avrà sentito qualcosa…
Pie. Io non ho accusato nessuno e non ho sentito niente, e quando
sento dormo.
Gio. Io volevo dire se ha dolore di pancia…
Pie. Ora cambia discorso…
Gio. Forse mi spiego male, si sente male.
Pie. Non vedo l’ora che scende il dottore, speriamo che la tengo…
Gio. Ma perché non c’è ancora?
Pie. Scende alle tre e mezza…non mi faccia sforzare assai a parlare, lei mi
capisce… (in quel momento entra Teresa)
Ter. Buongiorno sig. Pietro che si dice…
Gio. (agitato) Poiché scende alle tre e mezza ed io ho premura mi
farebbe la cortesia di farmi entrare prima ?..
Pie. Come io mo sto facendo addosso e lei vuole entrare prima?
Gio. Fortunato lei, io invece sono istitico, siamo una famiglia di istitici.
Pie. In parole povere, siete una famiglia di rattopati…però è pure brutto
andare sempre a gabinetto. Io appartengo ad una famiglia di
scioltiuni, di diarriuni, insomma di cacaruni… (accenna al
scorreggio) (La compagnia è libera di non usare cacaruni)
Gio. (si mette la mano nel naso) Grazie a Dio, io ce l’ho alcuni
malanni, però mi sento il corpo di un ventenne.
Pie. Lo sa, quando vado di corpo lo stomaco mi comincia a cantare e
Parlando con rispetto l’odore da fastidio pure a mia moglie.
Gio. Ma perché le altre volte non le dà fastidio.
Pie. Si, però non dici nenti, non è proprio fastidioso comu ora, poi chi
voli sempre cacarella è…
Gio. (mettendosi nuovamente le mani nel naso) Ma per ora che ci canta
lo stomaco?…
Pie. E come!…non vedo l’ora che scende il dottore… speriamo che
scenda subito, e lei vuole entrare prima…
Gio. (arrabbiato) Va beni me ne vado allora (esce)
Pie. M a i cittadini della città sono strani…(si tocca la pancia)
Ter. Era dalla città e parlava tutto italiano ma sbagliava spesso però.
Pie. Veramente a me mi sembrava che parlava tedesco; mi ha detto che
aveva la gastrite interna, e la chiamava gastroverite; mi ha detto
pure che accusava mi aveva preso per una spia. (entra il signore di ù
prima)
Gio. Mi scusi come si chiama lei di cognome…
Pie. Carnazza, Carnazza Pietro…
Gio. Lo ringrazio di cuore che non ha avuto la gentilezza di farmi passare
prima , sapendo che avevo premura; ora a mio cugino Croce gli e lo
dico, voi paesani non sapete quello che significa cortesia, se lo
dovessi incontrare in qualche posto non mi cerchi favori perché
dopo sta cantonata si scordi la mia faccia…
Pie. Senta lei mi sta facendo venire addosso prima del tempo (lo accenna)
(Giovanni esce di corsa) Ho detto che era troppo strano.
Ter. Ma come? prima parlava italiano e ora sicilianu?... (parlare in
dialetto della propria regione)
Pie. A suo cugino Croce lo metterà vero in croce…appena lo vedo
Un’altra volta quà dentro ci butto due scorreggi…cosi gli faccio
venire la gastrite, l’ulcera, il dolore di pancia, dato che mi ha detto
chè è stitico …lo faccio cacariari tutto in una volta!
Ter. Che razza di persone…che pazienza che ci vuole!.. Sua moglie
che dice, a è da molto che non la vedo…
Pie. Poverina sempre sofferente è!.. (in quel momento entra Maria)
Mar. Buongiorno! (Teresa e Pietro rispondono)
Signora Teresa chi si dice!
Ter. Tiriamo avanti, ci difendiamo, ogni tanto gli facciamo visita al
dottore…(Pietro si tiene la pancia facendo scena)
Mar. Sig. Pietro che c’è…sua moglie che dice. I nipoti ormai sono
Grandi.
Pie. Tiracchia pure lei, si difende, le mie due nipoti, sono fidanzate e senza
lavoro, sono fidanzati con due giovanotti, mi sembrano due salami!
Mar. Meglo cosi avete due generi alimentari!
Ter. Ma il medico ancora non c’è?
Ter. Non vedo l’ora che scende…
Pie. Figuriamoci io…(continuando a fare scena)
Ter. Brutto chi ha di bisogno.(In quel momento Pietro si alza di scatto
per scappare per la diarrea)
Pie. Mamma mia devo scappare, non posso s t a r e ora vengo (esce di
corsa)
S C E N A II°
(Teresa. Maria.Vincenzo, Elena e la figlia Rosanna, Nicola, Filomena
Collaboratore Scientifico)
Mar. Madonna Santa non ho avuto neppure il tempo di domandargli che
aveva…
Ter. Ha la diarrea a quanto ho capito!..e non ci passa!
Mar. Per questo sento tutta questa puzza! Speriamo che non se la fa per
strada. (in quel momento entra un vecchietto un po’ sordo , si tratta
del sig.Vincenzo che ogni giorno viene per controllarsi la pressione
Vic. Salutiamo.
Ter. Vincenzu comu ti senti!…
Vic. E quattro venti!?..
Ter. Bene ti trovu!
Vic. L’uovo? E’ pesantei non lu digeriscio bene…
Mar. Se lo prenda alla cocca…
Vic. Con la bocca, certo che me lo prendo con la bocca, me lo posso
Prendere con gli occhi?..
Mar. Poverino fa pena…
Vic. Con le analisi di sangue non mi trovano mai la vena…
Mar. Solo e poi a sta età!…
Vic. La verità ? Ma quali verità, oggi giorno sono tutti doppia faccia.
Ter. Ma i suoi figli no vengono a trovarlo?..
Mar. Ma quando mai, una volta ogni tanto, ogni due, tre mesi…
Ter. Il giorno della pensione…
Si si…la pressione
Mar. Vero è; un padre campa cento figli e cento figli non possono
Campare un padre.
Vic. La pressione, mi devo misurare la pressione, posso passare prima?
Mar. Per me po’ passare avanti…
Vic. Che canti!
Mar. Si dopo domani!
Vic Ma quali mani e mani (in quel momento entra un collaboratore
scentifico e qualcuno esclama)
Mar. Ci voleva come il pane!
Vinc. Voi siete tutti sane… (mentre altri, si lamentano piano piano,
facendo segni di insofferenza )
Stavo dicendo, che io ho l’attrosi nei piedi la cervicale dietro il
collo e forse mi scende pure nei piedi, per questo mi fanno male
Rap. Buon giorno, è arrivato il dottore?
Ter. Ancora no!..
Mar. Senta, lei entra dopo noi due, se vuole fare una cortesia
a questo poveraccio (per Vincenzo)
Vic. Ma quale braccio…
Rap. Signora la cortesia dovrebbe farla lei o la sua amica,
fatelo entrare prima di una di voi due, poi entra una di voi,
e poi entro io. Sapete bene che ad ogni due pazienti entra
un collaboratore scentifico…
(in quel momento entra la signora Elena con la figlia.
dai sette ai dodici anni)
Ele. Bongiorno…
Rap. Bongiorno…
Mar. Ciao Elena.
Ter. Ciao Elena, ciao Rosa, ti sta facendo una bambola…
Ros. Non sono una bambola, sono una bimba…o meglio una ragazzina
con tanto sale nella zucca, scaltra, furba, intelligente, capace di capire
dalle espressioni degli altri cosa vorrebbero dire e non mi chiami
Rosa, il mio nome è Rosanna.
Mar. Elena, fin da piccolina è stata sempre birbante.
Vic. Deve venire pure un gigante?
Ter. Ti vedo bella abbronzata.
Ele. Veramente questo anno, fino ai primi di settembre sono andata al
Mare.
Ter. Vi ricordate che alcuni anni fa, dopo il 15 agosto non c’era più
Nessuno al mare.
Gio . Certu, con questa crisi, non lavorava nessuno e si sciacquavano
nell’acqua.
Ter. Allura lei parla siciliano….(dire il dialetto della propria regione)
Gio, Ogni tanto mi ricordo qualche cosa, l’italiano lo parlo
Benissimamente!....
(in quel momento entra Nicola, un vecchietto sclerotico che ha
sentito le ultime parole)
Ter. Con questa crisi che c’è, sono tutti a spasso.
Vic . Si scasso, ma quali scasso…
Nic. Va dico io la verità:
Ah! Come si sono mangiati l’Italia!… (sempre con enfasi e
caratterizzare questa frase chi vuole puo’ avere un bastone e ogni
volta che ripete questa frase, alzandolo e agitandolo)
Ele. Chi è l’ultimo!?..
Mar. Veramente ancora non si sa con sicurezza…
Ter. Al rappresentante abbiamo chiesto una cortesia e non…
Rap. (interrompendola) Signora voi avete le vostre esigenze,
quando entra uno di noi, cominciate a sbuffare ed a
lamentarvi; ma anche noi abbiamo i nostri orari, le nostre
esigenze, la nostra famiglia, il nostro lavoro; ed ogni volta
dobbiamo dare spiegazioni…L’italia è fatta cosi…
(in quel momento entra un vecchietto sclerotico che ha
sentito le ultime parole)
Nic. Ha ragione, si sono mangiati L’italia sti porci grossi…
Vic. Che dice? Ca è cattivo Bossi?…
Ros. Mamma mi sto seccando, ma quanto dobbiamo aspettare
ancora!...
Mar. Assai gioia, assai…
Ros. Non ho chiesto il suo parere, ci faccia passare prima, mia
mamma è giovane ed ha tanto da fare…
Mar. Ognuno il suo turno…
Vic. Chi è notturno…. (entra Filomena)
Fil. Buogiorno signori…signore
Vin. Che gli duole il cuore?
Ele. Io faccio subito. A me deve scrivere solo una ricetta.
La segretaria, Maria Grazia non c’è e anche le ricette li fa il
dottore.
Ele. Infatti io devo farmi scrivere una ricetta…
Vic. Chi aspetta…. Signora è incinta?! Per questo ha tutta sta grinta.
Pure mia nuora è incinta e mi hanno detto che con l’ecografia hanno
Visto che assomiglia a me e sono troppo contento. (tutti si guardano
stupiti) e mi hanno detto anche cche gli mettono Ugo come primo
nome e poi Vincenzo, veramente questo nome Ugo non mi piace
manco per le Femminuccie…il nome al femminile, sarebbe
UGANDA!.....
Rap. Si va bene…Uganda manco in africa esisti stu nomi.
Fil. Io devo entrare perchè gli devo raccontare un po’ di cose.
Ter. Pure a me, mi deve guardare la gola e poi una ricetta…
Vic. Sopra la bicicletta? Beati voi…
Mar. Purtroppo oggi Maria Grazia non c’è, lei è veloci, affabile,
una ragazza cosi umile, brava e professionale, insomma una persona
delicata…..
Vic. E’ avariata? Per una ricetta quanto si aspetta.
Ele. Poi quando gli chiedi un favore, non sa dire mai di no, oltre che
delicata è anche molto altruista.
Vic. So maritu è camionista? Ma a me mi sembrava barbiere.
Nic. Ah! Come si sono mangiati L’Italia!… manco i spiccioli hanno
Lasciato.
Rap. In altri Stati tutte queste file non ci sono, è tutto un sistema
sbagliato, succede di tutto in Italia! Il signore ha perfettamente
ragione, l’Italia è alla deriva.
Vic. Chi arrriva arriva ….non mi interessa.
Rap. Ah! Come si sono mangiatiu L’Italia…disonesti! Quelli della prima
Repubblica ed ora questi della seconda, poi ci sarà la terza la
Quarta, nel frattempo crescono i nostri figli e si arriva alla
Decima Repubblica e mangiano sempre… Ah! Come si sono
Mangiati l’italia!
Nic. Veramente questa frase la dico meglio io che lei...facciamo decidere
a tutti quelli che sono quà dentro… (Tutti rispondono Nicola)
Mar. I cretini siamo noi, che ogni volta andiamo a votare, fanno promesse
e poi le promesse se li mantengono per loro e la loro famiglia.
Vic. Io la prossima volta che vado a votare, gli metto una fettina di
salame e ci scrivu: MANGIATIVI PURE STA FETTINA!
Rap. Ma vive da solo questo signore?
Nic. (alzandosi con le braccia aperte) Signore…Dio del cielo
e della terra, del mare, degli animali, delle macchine,
dei camion, degli autobus, dei treni, tu che togli i peccati del
mondo, abbi pietà di noi e di tutti sti porci grossi chi si sono
mangiati L’Italia.
Ele. In questo paese purtroppo ci sono tanti vecchietti che stanno
da soli… addirittura devono pagare con una misera pensione, alcuni
farmaci, poi oggi manca pure il dottore Giuseppe, nonostante sia
giovane ancora è un bravo medico, pensandoci bene con il dottore
Luraski ha imparato tantissime cose.
Rap. Siamo in Italia!
Nic. Ah! Come si sono mangiatiL’Italia sti farabutti!
Vic. Che fai rutti?…
Ros. Mamma uffa!.. Quando ci sbrighiamo…
Ele. Sta zitta… (in quel momento entra il sig. Pietro)
Pie. Salutiamo Nicola, bongiornu a tutti.
Vic. Ma cchi sono sti farabutti!…
Pie. Sono arrivato per forza a casa, menomale che stò vicino, se no per
strada mi facevo…ora ho perso il turno logicamente.
Ter. Non dovrebbe essere cosi veramente…
Pie. Purtroppo siamo in Italia! E tutti mangiano…Avvocati, sindaci,
assessori, e certi medici farabutti. Per esempio, lei u sapi come
manganu i dentisti?….(un attimo di silenzio, poi qualcuno
risponde; Come!
Pie. (verso il pubblico) Cu li denti nostri!….(tutti ridono)
Fil. Ormai nessuno parla giusto e corretto…il parlari e fare le cose
onestamente, ci vuole assai e non costa niente.
Nic. Ah! Come si sono mangiati L’Italia sti porci grossi…
(sempre caratterizzando la frase)
Vic. Sempre ce l’ha con Bossi …
Gio. Ma perchè, un medicu a un amico mio, a Milano gli ha dato tre mesi
di vita…questo amico mio, non aveva i soldi per pagare tutto in una
volta e gli ha dato altri tre mesi di più di vita. Sembra una barzelletta!
Nic. Lo vedete che mangiano tutti…AH! Come si sono mangiati l’italia!
Gio. Ormai c’è troppa crisi e il lavoro è tutto nero.
Fil. Lavoro nero!...Praticamente lavorano solo i marocchini!
Gio. La rovina nostra sono i semafori, se ce ne fossero di meno, tunisini e
Marocchini ce ne sarebbero di meno!
Rap. Ricordiamoci, che viviamo sotto lo stesso cielo, ma non tutti
Abbiamo lo stesso orizzonte!...
Rap. (al sig. Pietro) Lei era gia qui?…
Pie. Io ero quà, ero il primo perchè ero solo, poi è venuto un cittadino
eccolo là (lo indica) ma secondo me è più tedesco che italiano…
Anche se lui sa parlare in siciliano.
Nic. L’Italiani rimaniamo fregati, si mangiaru l’Italia…
Rap. Ma non lo si può accompagnare in nessun posto a questo
signore?
Nic. (stessa scena di prima) Signore Dio Padre Onnipotente (ect.)
Ter. Silenzio Nicola che a momenti scende il dottore.
Ros. Mamma ma perché quel signore dice sempre ca si mangiaru
L’Italia… che aveva tutta sta fame?!…
Ele. Stai zitta. (in quel momento entra la comare di Teresa)
Mar. Bongiorno. (tutti rispondono)
Ter. Comare che si dice. Tua figlia, dove è andata in viaggio di nozze.
Mar. Veramente, prenotaru il viaggio di nozze in una crcociera per due
Persone…
Ter. Per due persone, mica lo potevano prenotare per tre persone
Se sono in luna di mele….
Mar. Dico per due persone, picchi certi malelingue dicono che
mia figlia è incinta prima di sposarsi, quelli si stanno divertendo
in luna di mele…
Ros. Si luna di mele, pere, arancie pesche….
Ele. Ti ho detto di stare zitta!
Ter. E poi che mi racconti, la salute che dice.
Mar. (esclamazione di lamento) E che si dice comare, non ne posso più con
tutti questi dolori , poi questo tempo non aiuta per niente…
il fegato è tuttu sfasciato; l’artrosi, la nevralgia, le spallei…
le spalle cara comare non me li sento, appena mi corico non posso
riposare, il piede chi mi sono rotto l’anno scorso appena cambia
il tempo, non lo posso appoggiare a terra; l’ansia certe volte
mi sale fino alla gola e mi prendo le pillole, e non ti dico la
cervicale…certe volte manco posso inghiottire, manco bere,
non posso respirare, non posso parlarei assai…(comincia a dire
altre cose in modo più veloce, dopo si ferma ed esclama:) Quanti
malanni ci sono, e quante insicurezze ci sono nella vita ma quello che
mi dà piu fastidio è che non posso parlare assai.
Rap. Si risparmi la voce signora è meglio! In questa vita, quasi tutto è
insicuro, siamo pieni di insicurezze, solo la morte è sicura, eppure
ci lamentiamo di questa cosa sola che è sicura!
Pie. Mamma mia devo scappare un’altra volta…(esce)
Mar. Poverino.
Ele. Ma che ha…
Ter. La diarrea… Coamre, mia figlia sta giorni e giorni senza andare di
corpo, ieri appena gli ha telefonato il fidanzato, è andata bene , ma
bene.
Rap. Cara signora, dica al fidanzato di telefonare spesso.
Ma. Mamma è brutta la diarrea, una settimana fa è venuta a me e partivo
Per il gabinetto ogni sei minuti, mi sentivo lo stomaco tutto strano .
Rap. Per me vista l’urgenza… appena arriva il signore può entrare
prima di me.
Ele. E poi lei perde il posto?
Rap. Signora … il signore entra per l’urgenza, poi entra un altro e poi
entro io, al limite posso fare la cortesia ad un altro ma poi
significa approfittare. Al limite se non fate assai, entro l’ultimo, primo
perché siete tutti simpatici perché è l’ultima visita di oggi…Però la
prossima volta entro dopo due perché mi tocca di diritto (tutti lo
ringraziano)
Vic. Deve cacare (si puo cambiare il termine)? Che hai diarrea…
Ter. Che dici tua sorella caro compare.
Gio E’ piu ammalata di me… ha sempre litigi con la vicina di
casa , quante gli e ne fa… la mattina verso le sei e mezza si mette
a cantare, la sera mette la televisione forte apposta…
Mar. Cose che succedono a quelli buoni, in Italia siamo!
Nic. L’italia si la mangiau tutta Craxi!…
Vic. Ma quali grassi e grassi!…
Nic. Allora se le mangiata Andreotti…
Vic. Non dormi a notti e fai botti? Ma quando arriva il dottore, quanto
mi faccio visitari, quà dentro sento cose dell’altro mondo. (entra
Pietro)
Mar. Con D’alema , ognuno trema!
Ter. Monti non fa altro di fare conti.
Fil. Berlusconi faceva nella sua villa strane riunioni.
Mar. I politici tartassano i cittadini e loro si fanno i villini.
Ter. Megghiu poveru onorato che ricco e svergognato!
Pie. Menomale che sto a due passi, ce l’ho fatta per il rotolo della cuffia,
Nic. Ma perchè questi che ci sono ora sono meglio ? Casini, a me mi pare
Che fa veramente casini; Maroni no sa altro che rompere i
maroni…Berlusconi, doveva sistemarei l’Italia ed ha fatto più
danni che benii. Poi questi della confindustria dicono pure la sua...
A Mercegaglia…a tutti la testa ci taglia. Mario Monti non ne
parliamo, ormai anche al ristorante quando i camerieri domandano
come vuole l’antipasto tutti rispondono…antipastu solo Mare, il Monti
lo togliamo. AH! Come si sono mangiati L’italia!
Fil. Maria, ciao , menomale che ti ho vista dal dottore.
Mar. Se ci vedevamo in una altro posto era meglio.
Fil. Mi puoi fare un favore ?
Mar. Dimmi.
Fil. Mio marito non ha potuto accompagnarmi e sono venuta con
l’autobus, se mi dai un passaggio cosi evito di arrivare tardi, io tanto
non ci devo stare assai..
Mar. Concessso
Vic. Chi deve andare al cesso!!!!
Mar. Tuo maritu che dice…
Ter. E che deve diri, ormai è in po rimbambito, l’atra volta, l’ho portato
quà perchè aveva delle macchie. Il dottore gli ha detto: Sono funghi,
se li deve curare… e lui gli ha risposto: Dottorello bello io funghi
non me ne mangio mai.
Mar. Ma perchè mio maritu, ormai mi pare più rimbambito, abbiamo
comprato il televisore al plasmon e no capisce come si fa a
cambiare i canali!
Ros. Forse sarebbe stato meglio che al posto di quello plasmon, lo
prendevate a NIPIOL! Ma si dice al plasma!
Ele. Rosanna basta ora, non farmi arrabbiare.
Mar. Non si preoccupi signora, sono piccole ancora! L’altra volta mentre
Siamo entrati in un negozio, ho visto una persona cieca, e io gli ho
detto piano piano che poverino era cieco…sapete che mi ha risposto?
È cieco, non llo gurdare, perchè se ti vede ci resta male.
Ter. Ma perchè, io a mio maritu non me lo posso portare manco a farei la
Spesa , perché tutti quelli che devono pagare una cosa sola, li fa
Passari avanti e noi stiamo tre ore. E come si incazza si io gli dico
qualcosa. Mi pari ca stanno diventando tutti rincoglioniti….scusatemi
ma lo dovevo dire… Quante volte quando usciamo assieme mi dice:
quando sono vicino a te, mi sentu più scaltro e intelligente…
anche perchè, fai tutto tu ed io non faccio niente…
Pietro Tutto a posto?
Pie. Ma insomma… tutto sommato tiriamo avanti….ogni tanto mi
scordo qualcosa e mia moglie mi fa gli esempi per farmi
ricordare le cose. Per esempio: l’altra volta dovevo prendere un
mobiluccio di Dimensioni 45 x 80 per 24 di spessore, lei per farmi
ricordare mi ha detto basta che ti ricordi l canzone 44 gatti, ce ne metti
uno e già ti ricordi 45: e ottanta, mi ha detto 79 più uno e viene
ottanta. Ventiquattro, mi ha detto ricordati la valigetta della 24 ore.
Ha un metodo tutto particolare. Con la gentilezza di tutto voi, posso
Entrare prima ? Non chiedo troppo! E poi tutti gli acciacchi vengono a
me
Ter. Ma perché non vai a lourds.
Pie. Ci dovevo andare, ma qualche amico mio mi ha detto che per ora non
hanno acqua, c’è crisi di tutto!
Ros. E lei cosi bello maturo crede a queste cose, non ha capito che
scherzavano?
Ter. Si però ti devi ricordare anche queste cose per non ti scordare quelli
che devi fare. Maria, ma chi dice la tua nipotina la figlia di tuo
figlio.
Mar. Si, tutto dice ormai…tutto di tutto…dice mamma, papà, latte ,
acqua. A me mi chiama gniognia. Mia figlia Angela da un
momento all’altro da alla luce…
Ter. Bene speriamo tutto bene… Ormai ci credete con questa sanità che
cambiano spesso le leggi, io non ci capisco niente.
Rap. Ma perchè, qua dentro c’è qualcuo che capisce la nostra sanità?
Io sono il primo…( tutti rispondono : vero è, troppo complicata)
troppe cose difficili, per renderci la vita più amara.
Ele. Io non so, vengono altri prima di me..
Pie. E perché ha risposto allora lei allora…
Ele. Io solo una ricetta devo fare. L’altra volta sono andata all’usl, in una
porta dove dovevo entrare c’era scritto: Non entrare se la porta è
chiusa a chiavi!... Ma vi rendete conto degli errori a tipo barzelletta
che fanno?
Pie. Signora la ricetta puo’ aspettare, a caca… la diarrea è difficile
che aspetta , quella quando arriva ti fa correre…
Rap. Per me può entrare, non ci sono problemi, sempre se resiste
fino all’arrivo del medico. L’importante è però che non si approfitti di
me, perché la gallina fa l’uovo ed al gallo gli brucia il sedere.
Pie. Non me la mandi!… Siamo tutti pieni di malanni e di difetti!
Rap. Ci sono difetti che sfruttati bene, brillano più delle stelle!
Mar. Mi si sono arricciate le carni.
Ter. Pure a me!
Pie. Pure a me.
Ele. Veramente è una bella frase anche se è facile a dirsi…
Ros. Ma difficile ad attuarsi.
Rap. Troppo sveglia questa ragazzina….
Ros. Io dormo solo di notte!
Nic. Ma che lasci ancora non capisco.
(in quel momento entra il dottore, vestito elegante)
Dott. Buon giorno a tutti. (tutti rispondono )
Nic. Che ha detto farabutti? (Poi gli si mette davanti) Dottore ho la
pressione alta…
Dott. Non si preoccupi, ancora ha il corpo di un ventenne….bello fresco!
Pie. (al Pubblico) Lo tiene dentro il frigorifero
Dott. Ora vediamo…ora vediamo..
Nic. Si ora cacamo ora cacamo…ma quà tutti ca ca mo…(il dottore
( Entra nello studio, una porta centrale o laterale e si chiude Il sipario.)
ATTO II°
(La scena si svolge dentro lo studio.Ovviamente, si svolge dentro la stessa scena di attesa. Basta togliere il tavolinetto, tutto quello che c’era nella sala di attesa, cambiare il tavolo, sopra la scrivania medicinali
di vario tipo,alle spalle uno stipo o una credenza con altri medicinali e tuttoquello che decide il regista con lo scenografo..
( I pazienti entrano uno alla volta )
Dott. ( Entra Pietro, squilla il telefono) Pronto.. dica signora Angela…
Febbre ne ha?.. Da dieci giorni? Doveva avvisarmi prima
Comunque non si preoccupi stasera passo a visitarla (chiude)
Pie. Dottore facciamo presto se no devo scappare un’altra volta… mi
abbasso i pantaloni e mi visita?
Dott. Aspetti, che accusa non mi ha detto niente…
Pie. Con questo accusare oggi ce l’avete, ma forse ha parlato con il
tedesco? Quel signore troppo strano era!..
Dott. Cosa si sente!
Pie. Dottore ho diarrea…sono scappato tre volte per casa, anzi facciamo
presto prima che mi viene dentro lo studio.
Dott. Si, si….si facciamo presto…limonate ne ha prese?
Pie. Veramente mia moglie mi ha dato le ciliegie cosi dice che stringie
Lo stomaco…
Dott. Le ciliegie?…
Pie. (si stringe forte la pancia) facciamo presto che mi sento smuovere pare
che sono incinto .
Dott. (scrive una ricetta) Si prenda queste, una la mattina e una la sera
corra perché quà gabinettu non ce n’è (Pietro esce di corsa)
Dott. Avanti… (entra la sig. Teresa) Mi dica!
Ter. Veramente sono un poco emozionata a dirigli questo fatto,
mi vergogno un poco…là dentro ho detto che avevo bisogno di una
ricetta.
Dott. Signora manco se fosse la prima volta che viene quà…
Ter. (impacciata) Non sò come cominciare, mi vergogno…
Dott. Tutto quello chi raccontano i pazienti resta fra il medico e loro
noi medici siamo come i sacerdoti… coraggio!…
Ter. Non è nna cosa dell’altro mondo, si tratta…ecco…è da un po’
di giorni che faccio semprei aria, fortunatamente mentre aspettavo
non ne ho fatta, podarsi che fra un po’ ne faccio due tre, uno dopo
l’altro…
Dott. Aria! Di sopra o di sotto?
Ter. Di sotto…per questo mi vergognavo! A mio marito lo
bombardo e con la troppa puzza i miei figli stanno sempre con la
finestra la aperta…anzi le consiglio di aprire dottore. (Il dott. Lo fa)
Dott. Ho capito! Ma ha mangiato qualcosa di strano, di pesante in
questi giorni?
Ter. Veramente aveva otto mesi che non mangiavo pasta e fagioli e con
Il forte desiderio era da quattro giorni che me li mangio assieme a
qualche uovo sodo.
Dott. Signora non c’è bisogno di visitarla, perchè aria in pancia ne ha
di più dell’aria chi respiriamo si prenda queste pillole a stomaco
vuoto e non mangi per un paio di mesi fagioli, e quando lo fa,
mai quattro giorni di seguito.
Ter. Va bene, ma ci vuole assai prima che mi passa?
Dott. Un paio di giorni.
Ter. Mi Bello, allora in un paio di tre giorni mi passa…
Ter. Dottore, mi tolga una curiosità…
Dott. Prego mi dica.
Ter. La pillola che mi ha dato tre giorni fa, era per il cuore vero?
Dott. Si certo...
Ter. Ma io l’ho capito subito, perchè quando l’ho presa, sentivo che
andava a sinistra… Grazie arrivederci (sta uscendo) Prima che
esco, tutto quello chi le raccontano di me non ci faccia caso, non
fanno altro che sparlare, sembrano amici invece sono falsi come i
fagioli…parlano di dietro.
Dott. Troppo forte questa battuta arrivederci ( va a respirare per il
Cattivo odore che è rimasto nella stanza) Avanti… (entra la
signora Maria)
Mar. Buongiorno dottore, sono stata fortunata, doveva entrare il
rappresentante è venuto un altro amico suo e se le portato a
prendere un caffè.
Dott. Anche loro lavorano.
Mar. Certo devono lavorare, con questa disoccupazione che c’è in
Italia. (in quel momento si sente la voce del sig. Nicola)
Nic. Ah! Come si sono mangiati L’Italia questi porci grossi.
(il dottore si affaccia per invitare al silenzio, poi si siede)
Mar. E’ da una giornata che dice che si sono mangiati L’Italia, ma sempre
cosi fa ogni volta che viene quà?
Dott. Purtroppo da quando è morta la moglie è rimasto un po’…
Mar. Poverino!…
Dott. Allora mi dica…
Mar. E’ da un paio di mesi che non dormo la notte e mi sentu sempre
preoccupata..
Dott. Ha dei problemi particolari per ora?
Mar. Preoccupazioni forti non ne ho, penso a mio figlio Paolo
che ancora non trova un lavoro sicuro…
Dott. Quanti anni ha…
Mar. Quaranta… e poi penso a mia figlia Angela che è incinta come
lei sa, e non vedo l’ora che nasce questa piccolina con una faccia
belle e sana, con gli occhi azzurri e con la carnagione bianca…e
che il parto vada bene come l’altra mia figlia.
Dott. E non ha preoccupazioni forti? Questa si chiama ansia!… Quando
dà alla luce…
Mar. Ma ci posso darei settanta …ottanta euro al mese…so risparmiare
Però siamo risparmiatori anche dell’acqua….
Dott. Volevo dire quanto tempo ci vuole ancora per nascere questa
Nipotina.
Mar. Meglio è che è femminuccia, io dico sempre che è femminuccia
cosi ci mettono il mio nome forse
Dott. Va bene…ma quanto ci vuole.
Mar. Sei mesi e mezzo, poi il ginecologo ci mette altri setti gironi…
Dott. Ci sono alti e bassi in famiglia?
Mar. No, siamo tutti magri e bassi.
Dott. Comunque…prenda queste gocce di lexotan, dieci la mattina e
Dieci quindici la sera. Dopo circa due mesi si faccia vedere o mi
telefoni e cerchi di stare più tranquilla altrimenti aumenta
l’ansia, vedrà che starà meglio.
Mar. Grazie dottorei, e speriamo che è femminuccia, me lo sento, me
lo sento che nasce femminuccia… (esce)
Dott. Avanti…(entra il sig. Vincenzo) Che si dice!…sign Vincenzo…
Vic. IO niente penso... non ha senso pensare lei è il medico.
Dott. Sembra più bello quando è sbarbato.
Vic. Non sono arrabbiato…
Dott. Si domani!…
Vic. Le mani?
Dott. Ma lei ci va la domenica a Messa?
Vic. Domenica è fessa…
Dott. A livello divino come siamo combinati…
Vic. Mi sento celestiale, prego per me e per tutti i sofferenti.
Dott. Volevo dire a livello di vino, cioè che beve vino e quanto ne
Beve… Beva poco vino, di quello rosso.
Vic. Questo cane è bello grosso?!.. Ma come mai ha comprato un cane?
Dott. Si accomodi che controlliamo la lingua…apra la bocca e faccia
a…a…a…
Vic. E…e…e… posso dire pure: b…b….b o magari : c…c….c…
Dott. Bella pulita!
Vic. Non ne voglio granita…
Dott. Quasi tutti i giorni la stessa situazione!
Vic. Faccia questa colazione…
Dott. Mi dia il braccio…
Vic. Quali straccio…
Dott. Quando viene qua a visita, deve venire con sue moglie.
Vic. Perchè mi vengono le voglie?
Dott. Il braccio (gridando) il braccio per la pressione.
Vic. Donazione? Io campo per forza con questa misera pensione.
Dott. La pre ss io ne gli e la devo misurare…
Vic. Ah! La pressione dopo la colazione?
Dott. Si alzi la camicia…
Vic. La micia? Che tiene pure gatte femmine?
Dott. Lasci fare a me (gli alza la camicia per la pressione)
Vic E basta… non gridi dootore.
Dott. (gli fa segno di stare zitto)
Vic. (appena il medico finisce) Come sono…
Dott. Eccellente! Centoquaranta su ottanta.
Vic. Canta?…e canti se le piace…
Dott. ( accompagnandolo alla porta) Avanti…
(entra la signora Elena con la figlia)
Ele. Bongiorno! C’è la bimba che dopo questa influenza le è
rimasta ancora la tosse da venti giorni…
Dott. Può durare anche due mesi.(la visita) Fammi vedere la gola…
brava cosi… sei una brava bambina, dov’è il tuo fidanzato.
Ros. Lei vuole sapere troppo, è troppo curioso, un dottore non deve
essere curioso, si ricordi sempre che la parola è d’argento, il silenzio
è d’oro… piuttosto mi visiti e faccia la sua diagnosi…
Dott. (ride) Complimenti, parla pure difficile, complimenti signora.
Ros. Non basta che fa i complimenti a me? Pure a mia mamma li fa!
badi che lo dico al mio papà!
Ele. Rosa smettila.
Dott. (Mentre la visita) Il torace è a posto, vediamo la pancia…
Ha solo la gola arrossata…
Ele. A casa ho il veclam, posso darlo?
Dott. Non è il caso, al limite quando tossisce più del solito le dia
un calmante per la tosse.
Ele. Va bene! Senta dottore per quel calcolo che mio marito ha
deve farsi una ecografia spesso?
Dott. Si, però gli dica di bere più acqua possibile, se poi non lo
dovesse mandare, ed ogni tanto se ha delle coliche forti, conviene
farsi operare…
Ros. Per voi medici è sempre facile dire le cose…
Dott. Ma lo sai che hai una bella dialettica?!..
Ros. La mia dialettica è comprensiva, facile, voi parlate sempre difficile
con i pazienti e scrivete anche senza farvi capire.
Dott. Sei un tipo decisa, complimenti…
Ros. Lei fa troppi complimenti.
Ele. Andiamo adesso, la ringrazio dottore.
Dott. Ogni volta sua figlia mi fa morire.
Ros. E’ lei che fa morire i pazienti quando parla di operazioni!
Ele. Basta andiamo adesso (salutano ed escono)
Dott. Avanti… (entra Nicola)
Nic. Dottore, stanotte mi sono sentito male, ho avuto mal di pancia…
Dott. Che ha mangiato.
Nic. Se parliamo di mangiare in confronto a questi porci grossi che si
Sono mangiati l’Italia, il dolore di pancia a loro non gli viene mai…
Dott. Va beni, che ha mangiato.
Nic. Io in confronto a loro non ho mangiato niente, solo un poco
di tortellini, un poco di salsiccia, un uovo alla cocca perchè
dicono che è più leggero e due melenzane sott’olio con due olive
quelle genuine.
Dott. Certo con tutto questo, il fegato la coliciste, la pancia se ne risentono.
Nic. Dottore ma erano tutti cosi sinceri e genuini.
Dott. Con il mangiare si ci va piano.
Nic. Ma tutti questi porci grossi chi si sono mangiati L’Italia…
Dott. Oh! Santo cielo!..
Nic. Tutti lo sanno che si sono mangiati L’Italia e là dentro mi davano
ragione.
Dott. Lo sò … lo so… comunque per circa quindici giorni mangi
leggero, e prenda questa compressa; una al giorno dopo cena,
però mangi leggero mi raccomando
Nic. Tutto quello che io posso mangiare è sempre poco in
Confronto a quello chi si sono mangiati sti porci grossi.
(mentre esce) Ah! Come si sono mangiati L’Italia!…
Nic. Dottore del mio cuore, delle mia vita, del mio sonno, lo sai quanto
Lo voglio bene, mi deve fare un piccolo favore.
Dott. Mi dica…
Nic. Deve dire ad alta voce: Ah! Come si sono mangiati l’italia !
Se lo sentono dire a lei, ci credono tutti, a me mi prendono per pazzo
Dott. Mi mette in imbarazzo!!!
Nic. Avanti niente ci fa, fa contento a me e poi è anche la verità.
Dott. Va bene, pero poi appena viene non me lo dica mai più…
Ah! Come si sono mangiati l’italia!
Nic. LO sa che lo dice meglio di me , però l’originale sono io…
…Arrivederci (Esce)
Dott. Avanti… (entra Filomena)
Fil. Dottorei, sinta prima che ci gli dico le mie cose, gli vorrei dire
una cosa di mio marito prima che me la scordo.
Dott. Prego…
Fil. Di che cosa…
Dott. Mi dica.
Fil. E’ da tre giorni che a mio e marito gli e la prendo tre volte al giorno
e non gli scende…
Dott. Che cosa?
Fil. Pi dire la verità, ieri sera l’aveva più scesa, poi gli è salita e non gli
Voleva scendere … era caldissimo!…
Dott. Si ho capito questo, ma che cosa non gli voleva scendere.
Fil. Non gli e l’ho detto?..
Dott. No…
Fil. La febbre!..
Dott. Ho capito è influenzato!
Fil. Gli fa male la gola… Forse perchè lo faccio parlare assai?
Dott. Per ora non gli dia niente, se ci dura ancora un paio di giorni poi mi
telefona, se ci sale a più di trentanove ci mette una tachipirina.
Fil. Tachipirina mi pari che è supposta vero?
Dott. Si.
Fil. E’ allergico a farsi toccare il sede…il sedere…e poi con tutti questi
Peli che ha, ci pare che è facile a fargliela entrare? Una volta ci ho
provato ci sono stata mezzora prima che gli ho trovato il buchino,
invece quando lui la mette a me fa presto ed entra sola sola…
Dott. Allora gli dia queste pillole..
Fil. Ora le dico le mie cose ho troppi dolori, sti artrosi, le gambe pesanti,
certe volte mi sento la testa nell’aria, la bocca dello stomaco me la
sento dura e le mani non li posso aprirei bene, gli occhi mi piangono
e mi bruciano, ora io capisco che i malanni li abbiamo tutti ma non
cosi come me.
Dott. Lo so, purtroppo non è l’unica, continui la cura di sempre!
Fil. Io ero venuta sperando che aveva trovato un’altra cura, comunque
ora vado e magari mi faccio vedere fra dieci gironi…
Dott. Va bene!…va bene… arrivederci (mentre esce, entra Pietro)
Pie. Dottore, quel disonesto di mio nipote mi ha fatto uno scherzo,
mi ha dato un cioccolatino lassativo.
Dott. Ah! Questi nipoti, comunque non si preoccupi un po’ di pazienza
in più, non si preoccupi.
Pie. (toccandosi la pancia) Mamma non ce la faccio più…
(esce correndo ed entra il collaboratore scientifico)
Rap. Carissimo dottore Daniele, mi deve togliere una curiosità
E’ da sei mesi che vedo una seicento tutta ammaccata con la scritta
VENDESI questa seicento in ottimo stato, per crederci bisogna
provarla e poi comprarla. TELEFONARE DOPO I PASTI.
Dott. Manco so di chi è…
Rap. Dopo sei misi circa, oggi qualche figlio di buona madre gli ha
scrittoAspetta e spera, MANGIA TRANQUILLO!
Dott. (Ride) Troppo bella questa! Ma vedi che hai una pancetta,
attento a non farti il pancione.
Rap. Un uomo senza pancia è come il cielo senza stelle!
Dott. Sempre filosofo sei! Allora dimmi tutto.
Rap. Carissimo dottore, mi sono accontentato di entrare all’ultimo,
perché alcuni facevano tenerezza e poi alcuni hanno problemi
tanto questa era l’ultima visita di tutto il giro che ho fatto. Sono
momenti nella vita in cui vorresti chiudere gli occhi per non
vedere, tappare le orecchie per non sentire, per non ascoltare,
chiudere la bocca per non parlare o provare a chiudere la mente
per non pensare. Purtroppo per quanto ci si provi, ci sarà sempre
il nostro cuore a ricordarci che esisti, sei vivo, soprattutto se vicino
a te c’è chi ne condivide il suo battìto. Ogni volta che entro io in
uno studio medico, la gente sbuffa, fa battute anche in sottovoce,
si guardano e già si capisce che siamo un rottura…dicono che
siamo una rottura… che loro hanno da fare, noi invece siamo
nullafacente. Loro lavorano, noi no, loro sono padri invece noi
siamo sempre quelli che facciamo perdere tempo. Poi ho deciso
di entrare l’ultimo ma solo per questa volta ,già lo sanno. Le lascio
questo opuscolo di nuovi farmaci, caro Daniele dagli un’occhiata
che fra un mesetto ritorno.
Dott. Ha pienamente ragione;
(Il rappresentante esce salutandosi con grande cordialità )
Dott. (rimasto solo) Mi chiedo se non fossi stato meglio se avessi
studiato per avvocato o per qualche altra cosa. Le persone
vogliono miracoli, hanno premura, vogliono le ricette con i
farmaci sempre a due scatole, non vogliono l’equivalente anche
se gli speghiamo che hanno lo stesso principio attivo la stessa
efficacia terapeutica e poi magari scadono e non se
ne accorgono. A volte cerco il pensiero giusto per smettere di
pensare ma non è possibile, perché uno mentre pensa di non
pensare già comincia a pensare, quindi il non pensare non
esiste. E’ vero, il bene non si apprezza prima di averlo
PERDUTO!…
(elaborata da Rosanna Maurici e dallo stesso autore)
per ogni rappresentazione è necessaria l’autorizzazione dell’autore e dell’elaboratore)
tel. Autore: 090/638009 ---cell. 3393359882