Sul confine

Stampa questo copione

SUL CONFINE

di

Leonardo Franchini



PROLOGO 

Il prete sta suonando il violino. Lei entra.

PRETE Ti aspettavo.

GIOVANE Mi aspettavi?

PRETE Anche tu desideravi vedermi?

GIOVANE (non risponde) 

PRETE Che fai ora?

GIOVANE L'architetto. Recupero beni artistici.

PRETE Costruisci.

GIOVANE Restauro.

PRETE Sai... qui fa buio presto la sera e la luce arriva tardi la mattina, ed poca. Perdendo la vista io non ho perso molto. Non ho più distrazioni, nemmeno quel niente che avevo prima. Ho solo da riflettere, da scavare, da esplorare dentro di me. 

PRETE Io... io ero una briciola, una misera briciola... ma ero sicuro, esistevo, avevo delle certezze. Facevo onestamente quello che mi era stato dato come compito. 

GIOVANE Anch'io.

PRETE (aspetta per qualche momento, come riflettendo) E poi, sei arrivata tu, con la tua paura dei cani... e... i tuoi... orribili peccati... a cambiare e a distruggere... quel... miserabile abituro di vento... nel quale vivevo... E tu?

GIOVANE E' passato il tempo. Sono andata all'estero. Poi...sono tornata. Ho finito gli studi.

PRETE Ma tu... tu... voglio dire... Hai cancellato tutto dentro di te? E' una domanda importante. Non c'è più molto tempo. E' inutile tentare di sfuggire.


GIOVANE Ogni giorno... Ho provato a cancellare... E' come se da quella sera fosse crollato un edificio dentro di me e io mi trovo a camminare tra i detriti, i sassi e le macerie. Cerco di capire che senso avesse quell'edificio dentro di me e che senso hanno queste macerie.

PRETE Quella notte ci ha uniti. I nostri fragili equilibri... Spezzati... spezzati... 


CAMBIO SCENA

(Si sentono risuonare colpi forti e frenetici ad un portone)
****
Giovane Aprite! (Colpi ripetuti) Possibile che non ci sia nessuno! (Colpi) Apri, apri, maledetto chiunque tu sia!! (Colpi) APRIIII! ... (Colpi) (Si sentono dei passi pesanti ed affaticati in una chiesa vuota) (Colpi) Vuoi vedere che è abbandonata! (Colpi ﷓ la voce della giovane diviene sconfortata e rabbiosa) Ma certo che è abbandonata! In questo posto da lupi... Apri.

PRETE (senza aprire, con voce dura) Ma cos'è questo baccano?

GIOVANE C'è qualcuno!

PRETE Cosa volete?

GIOVANE Apri, apri, subito!

PRETE Domani, tornate domani. E' tardi.

GIOVANE Domani? (Colpi) Apri, APRI!

PRETE Domani, tornate domani.

GIOVANE Apri, apri subito! (Colpi ripetuti e disperati) 

PRETE Ma cosa volete?

GIOVANE Non c'è il prete?

PRETE No... a quest'ora... non c'è.

GIOVANE Ma il prete deve esserci...! Qualcuno è in pericolo di vita.

PRETE Di vita?

GIOVANE Sì, sì, di vita, apri! Chiama quel prete...

PRETE (dubbioso) Dovrebbe trattarsi di una estrema unzione, della confessione... Ma io non sono...

GIOVANE La confessione! Sì! Apri!

PRETE Ma insomma. cos'è? Cos'è successo?

GIOVANE Qualcuno è in pericolo di vita e vuole confessarsi! Fammi entrare, per Dio! 

PRETE Non bestemmiare! Chi è? Dove abita? 

GIOVANE Vuole confessarsi! Non ti puoi rifiutare! E' la regola.

PRETE Io non posso venire a quest'ora. Chi è che sta male?

GIOVANE Io...io sto male! Fammi entrare! Chiudi, chiudi subito! 

PRETE Chi sei? Cosa vuoi?

GIOVANE Non senti i cani, fuori? Chiudi!

PRETE Non sento niente.

GIOVANE Sei sordo? Chiudi!

(alcune mandate)

GIOVANE Hai chiuso bene? 

PRETE Sì.

GIOVANE Meglio se chiudi a chiave! 

PRETE Perché?

GIOVANE Vuoi chiudere, maledizione?

PRETE Dimmi cosa vuoi...

GIOVANE Se mi prendono, mi ammazzano! Mi fanno sbranare dai cani! 

PRETE Chi ti fa sbranare dai cani?

GIOVANE Avrò mezz'ora di vantaggio! Devi nascondermi!

PRETE Ma io... Io non posso.

GIOVANE Mi stanno addosso! I carabinieri, i poliziotti, tutti! HANNO ANCHE I CANI!

PRETE Senti... E meglio che tu... E' meglio se te ne vai di qui. 

GIOVANE Non posso andarmene. Non li conosco questi posti... Fai un po' di luce. No! No, meglio se lasci spento... così almeno non mi vedono...

(lontano, un ululato di cane)

GIOVANE Eccoli! Li senti?

PRETE Io non sento niente... Non c'è nessuno.

GIOVANE Via dalla porta!

PRETE Su dimmi... Che cosa hai fatto? 

GIOVANE Meglio che tu non sappia nulla. Se non sai le cose non puoi raccontarle...

PRETE E a chi dovrei raccontarle? In confessione sono obbligato al segreto. Nemmeno in tribunale mi possono obbligare a parlare. In nome di Dio che cosa hai fatto?

GIOVANE Sto scappando, devo arrivare al passo... 

PRETE Quale passo? Sei... Sei una criminale? Chi sei?

GIOVANE Non mi interessano le tue chiacchiere. Piantala! Trova un posto per nascondermi, piuttosto.

PRETE (si allontana mormorando ﷓ rumore di fiammifero sfregato)

GIOVANE Ehi! Ma dove vai?

PRETE Accendo una candela. 

GIOVANE E sbrigati! Dài! Avresti fatto meglio a non vederla la mia faccia! 

PRETE Metti via quell'arma.

GIOVANE Nascondimi!

PRETE Ma dove?
GIOVANE Non capisci un cazzo! Avrai pure un posto, la cantina, che ne so, il campanile...

PRETE No, no qui non c'è niente; c'è solo la sacrestia, e il locale dove vivo io. Da solo.

GIOVANE Ma che razza di buco è questo?

PRETE E' una chiesa...

GIOVANE Che bisogno c'è di una chiesa, chi ci vive qui?

PRETE Una volta ci vivevano dei contrabbandieri. La Svizzera è dall'altra parte della montagna. Adesso hanno i camion, passano da altre parti... qui sono rimasti soltanto...

GIOVANE Zitto! Ascolta, non si sentono più i cani... Forse hanno perso le mie tracce. Penseranno che sono nella macchina. L'ho spinta in fondo al burrone, dopo la fine della strada. Dal rumore che ha fatto mi sembrava profondo, no? 

PRETE Ah? Sì, è profondo.

GIOVANE E di notte non si proveranno a scendere laggiù. Questo vuol dire che abbiamo un po' di tempo. Accendi la luce. 

PRETE La corrente non c'è qui.

GIOVANE Ma cosa dici, se ho visto i tralicci, ci sono quasi finita addosso con la macchina. 

PRETE Sì... quelli però portano la luce dall'altra parte dove ci sono gli alberghi per gli sciatori... Qui, a chi vuoi che serva?

GIOVANE Ma non c'è proprio niente qui.

PRETE Per confessarsi non c'è bisogno di altro.

GIOVANE Ma che vuoi da me?

PRETE Non avevi detto che volevi confessarti? Se hai dei delitti sulla coscienza?

GIOVANE Ma che dici? Non ci crederai sul serio?

PRETE Mi hai preso in giro?

GIOVANE Ma non crederai sul serio che voglia confessarmi?

PRETE E perché no? Se hai peccato, orrendamente...

GIOVANE Piantala con i paroloni, prete. Andavano bene finchè ero piccola e credevo alle vostre idiozie. Anzi, ho idea che noi due ce ne andremo insieme... La strada me la indicherai tu (minacciosa)

PRETE Non c'è niente...

GIOVANE A meno che tu non preferisca rimanere qui... da morto

PRETE Non sai quello che dici...

GIOVANE (sempre più minacciosa) Ah non lo so, eh? Io non ti lascio qui a spiegare ai carabinieri da che parte me ne sono andata! (Di nuovo, lamentoso, l'ululato di un cane) LI SENTI? Li senti? Falli smettere! Falli smettere!

PRETE Ma cosa? Io non sento niente.

GIOVANE Ma come, non lo senti? Sono allucinazioni? (Ancora il cane, abbaia, questa volta più vicino) Eccoli! Spegni le candele. Spegnile! (imperiosa e stridula).

PRETE Comunque... con questa lun... due misere candele chi le avrebbe viste?

GIOVANE (rabbiosa) Maledizione ! In cima alla più schifosa di tutte le valli, ad aspettare che m' ammazzino i poliziotti o i carabinieri. 

(cambio)

PRETE Ti sei calmata adesso? Non urlare più. In questo posto non sono abituati ai rumori, di notte... quelli che possono sentirli. 

GIOVANE E' buio... E' freddo qui dentro... Madonna se è freddo... Non c'è un altro posto più caldo? 

PRETE No, solo la sacrestia e il locale dove vivo io, là in fondo, ma è più freddo della chiesa, perché è proprio sotto la montagna. Vuoi un po' di grappa? 

GIOVANE No.

PRETE Ti do una coperta? Legna non ne ho. Dovrò cercarne domani.

GIOVANE Domani? Io non ci resto fino qui a domani. Aspettiamo che si calmino le acque, poi... 
PRETE (si allontana di qualche passo)

GIOVANE (isterica) Fermo! Dove vai?

PRETE Vado a prenderti la coperta. Hai freddo. 

GIOVANE Ma non fare scherzi... C'è un'altra uscita?

PRETE No, l'hai visto anche tu. Non c'è niente. Qui i buchi sono pochi, fa troppo freddo.

GIOVANE Sbrigati con quella coperta!

(PRETE che si allontana ﷓ respiro affannoso della giovane ﷓ prete che torna con una stoffa unta e lercia che potrebbe essere una coperta)


GIOVANE Che puzza! C'è puzza di muffa, di cera, di incenso! Che schifo! 

PRETE E' vero, c'è cattivo odore. 

GIOVANE C'è puzza di tutto qui dentro. Cristo, ma è bagnata!

PRETE E' molto umido. Per questo è bagnata. Ma fino a primavera non posso aprire. E qui la primavera arriva tardi... 

GIOVANE Che porcile puzzolente!

PRETE (Sospira) Hai ragione... Forse anche Dio si vergogna di abitare qui... Ma dovresti vedere le case. Puzzano ancora di più. Quei pochi vecchi che sono rimasti dormono addosso alle capre, per risparmiare la legna, e tengono sempre chiuso, fino all'estate. E anche allora aprono poco. Hanno sempre freddo... 

GIOVANE Ma dove sono capitata! Fa' un po' di luce. Nemmeno con i fari della macchina si vede niente. Una strada tutta curve che sale, che sale e poi finisce. Dopo che ho lasciato la macchina ho camminato almeno mezz'ora... 

PRETE Sei stata fortunata che non c'è neve... potevi impiegare delle ore...

GIOVANE Non c'è un'altra strada per il passo? 

PRETE No, non c'è, non c'è niente..

GIOVANE Dov'è la caserma dei carabinieri ? 
PRETE Ma dove, qui? In questa gola? Qui non c'è rimasto più nessuno... Se ne sono andati tutti. I giovani sono partiti da un pezzo... Qualche volta sono tornati, hanno cercato di convincere i vecchi a scendere in paese, con loro, che hanno case calde, con la luce, l'acqua, ... ma hanno accettato in pochi. Quelli che sono rimasti qui sono mezzi morti... come me... 

GIOVANE (disperata) Come me! Se non trovo modo di andarmene! Non c'è un sentiero, un passaggio? 

PRETE No, non c'è niente. Niente. Dovresti essere uno stambecco... O un contrabbandiere. E non in questa stagione di sicuro... Anche il sentiero che scende a valle io non so nemmeno da se arrivi da qualche parte.

GIOVANE Proprio in questa trappola dovevo finire! Scappi, scappi, non sai nemmeno dove cazzo vai...

(pausa)

PRETE Il comune è a trenta chilometri e hai visto la strada. E poi qui non c'è nessuno di cui valga la pena interessarsi... saranno venti relitti, che aspettano solo di morire. 

GIOVANE E nessuno fa niente! 

PRETE I giovani sono venuti qui una settimana, d'estate, poi se ne sono andati... perché le vacanze si fanno meglio lassù. 

GIOVANE Ma tu sei un prete, hai studiato, avrai visto una città un giornale. Neanche tu fai niente? Sei qui da solo perché vuoi diventare santo, dì la verità. 

PRETE (smarrito) Santo...

GIOVANE Fai l'eremita... 

PRETE (amaro) Il mio dovere è quello di amministrare i sacramenti. 

GIOVANE Bravo, fai da becchino ad un branco di vecchi disperati che avrebbero diritto di vivere. Bravo! E' tutto qui, quello che sei riuscito a fare? PRETE! Ma voi cristiani non dovevate rovesciare i potenti, innalzare gli umili? Colmare di beni gli affamati e rimandare i ricchi a mani vuote? 

PRETE E come, secondo te? Con la violenza?

GIOVANE Non ti ricordi più il tuo vangelo: "Non sono venuto a portare la pace fra di voi, ma la guerra..."
PRETE San Luca, capo 12. Mi rinfacci frasi di cui non capisci il significato.

GIOVANE (sempre più incalzante e sarcastica) "...il regno dei cieli si acquista con la forza, ed è preda di coloro che usano la violenza..."

PRETE Matteo, capo 11... 

GIOVANE "Sono venuto a portar fuoco" 

PRETE Ma è un'altra cosa... E' lo Spirito Santo. E' incredibile la tua capacità di stravolgere tutto.. 

GIOVANE Ah, che orgia di parole, e poi dicono di noi che abbiamo slogan deliranti... altro che deliranti... Dovrebbero leggere quello che scrivete voi! Ma è arrivato il momento.

GIOVANE Io non ci resisto, qua dentro. (corre qua e là cercando una via di scampo) Andiamo! Andiamo forza!

PRETE E dove andiamo?

GIOVANE Voglio proprio vedere se è vero che non c'è un sentiero, eh?

PRETE Non c'è niente!

GIOVANE Dai! Dai! Forza! (lo trascina fuori ﷓ luci all'esterno ﷓ rumore di cani ﷓ rientrano precipitosamente chiudendo) Non voglio morire ammazzata! La porta!

PRETE Arrenditi!

GIOVANE Non posso! (fa una specie di barricata di sedie contro la porta ansimando)

PRETE Ma se ti arrendi... I carabinieri non sparano.

GIOVANE Povero scemo. M'ammazzeranno, è già successo. Una compagna aveva già le mani alzate, le hanno sparato a sangue freddo. Perché aveva ammazzato uno di loro... (si morde la lingua)

PRETE (ha una specie di sussulto) Ma allora anche tu hai ucciso. Hai ucciso? Dimmelo! Dimmelo! 

GIOVANE Ho sparato... IO... ho sparato... ho ucciso uno di loro...

PRETE (smarrito) Perché... perché? 
GIOVANE (amara) Perché... siamo in guerra, e quelli sono i nemici, i soldati del nemico...

PRETE Quale guerra, quale nemico? Quello era un uomo, un essere umano come te e me. Ecco che...

GIOVANE Un coglione, ecco che cos'era! L'unico che mi avesse seguita. Siamo scappati abbiamo preso tutti direzioni diverse... Loro stavano per rinunciare. Lo fanno sempre, non hanno voglia di beccarsi una pallottola. Invece lui no! Lui voleva fare l'eroe, voleva guadagnarsi la medaglia, che cazzo ne so... ha sparato lui, ha sparato lui per primo!

PRETE Pazzia... pazzia...

GIOVANE Non dovev... non doveva. 

PRETE Forse aveva una famiglia, dei bambini.

GIOVANE Adesso chi glieli mantiene, eh? Lo stato? Avranno una pensione da fame, se mai gliela daranno.

PRETE Un... uomo... un essere umano come te.

GIOVANE Siamo in guerra... e in guerra ci sono i morti... non l'ho inventata io, questa regola.

PRETE Pazzia...

GIOVANE Non si sente niente.

PRETE Non si sente niente, qui, la notte.

GIOVANE A che ora devi dire la messa?

PRETE Alle cinque e mezza. Quando non sono troppo ammalati i vecchi si trascinano in chiesa all'alba, perché la notte non dormono... vengono qui e vogliono una messa ogni giorno, alle cinque e mezza tutte le mattine... in latino.

GIOVANE In latino? Non si usa da anni.

PRETE Loro preferiscono così, le parole devono essere misteriose. La lingua di Dio, credono che sia la lingua di Dio. Appena vedono il sole si trascinano in chiesa a ringraziare Dio di non averli fatti trapassare di notte... 

GIOVANE Come se di giorno fosse diverso...

PRETE Eh? Ma come è potuto succedere che una come te...

GIOVANE E' cominciato nelle strade, nelle piazze... Volevo gridare la mia rabbia! Poi un compagno mi ha chiesto se volevo fare qualcosa di più. Più concreto.

PRETE Cosa facevi?

GIOVANE All'inizio, niente. Messaggi, portavo pacchetti. Poteva esserci dentro qualsiasi cosa. Io non dovevo saperlo, ma erano prove. prove, per valutare la mia affidabilità. Poi sono cominciati i colloqui settimanali. In posti diversi. Dopo quasi un anno sono entrata in clandestinità.

PRETE E che cosa vorrebbe dire?

GIOVANE Bruciarsi tutti i ponti dietro. Niente casa, famiglia, affetti, niente di niente.

PRETE E... i tuoi genitori, lo sanno?

GIOVANE Beh... Non hanno avvertito i carabinieri, e quindi... quindi penso che qualcosa devono aver capito. Fanno finta di niente. Un viaggio di studio all'estero. Mia madre dirà quello che dice sempre quando capita una disgrazia. Sia fatta la volontà di Dio.

PRETE Quanto tempo è che non li vedi?

GIOVANE Quattordici mesi e nove giorni... (pausa) E tu? Sei di qui? 

PRETE No, di un paese dell'altra parte della valle... Qualche capra in più, pochi alberi di mele aspre, buone per i maiali. 

GIOVANE E perché ti sei fatto prete?

PRETE Andavo dal parroco a servire messa e lui in cambio mi insegnava a leggere... volevo leggere i libri... conoscere il mondo... 

GIOVANE Hai fatto un bel viaggio. Hai traversato la valle.

PRETE Per i libri... per loro sono entrato in seminario...

GIOVANE (ironica) Ma... la vocazione?

PRETE (parla quasi con se stesso) ... la vocazione... per studiare non c'erano mezzi, niente... solo il seminario... facevano tutti così , allora... chi aveva passione per i libri, doveva per forza avere la vocazione... E per gli altri... Mele aspre, maiali e capre. E grappa: il più forte era quello che ne beveva di più...

GIOVANE E non ti sei mai ribellato?

PRETE Cosa volevi fare? Era così. E poi, cosa altro conoscevi? Il seminario... La vocazione... Poi, però, quelli più fortunati... andavano a Roma, all'Università...

GIOVANE E tu volevi andare a Roma!

PRETE No. No, io mi sono offerto per fare il missionario. Sarebbe stato un modo per non essere inutile, forse... Ma adesso tu... vuoi un po' di grappa?

GIOVANE No.

PRETE La vado a prendere. (va nel suo buco)

GIOVANE Quanti anni hai?

PRETE Cinquantatre.

GIOVANE Madonna! Ne dimostri ottanta!

PRETE Eh... sai, sono trent'anni che sto qui. Trent'anni. "Ti manderemo a dare sollievo a dei poveri vecchi" disse il vescovo. E mi ha mandato qui. Io gliel'ho detto che non avevo la vocazione di fare il parroco di montagna. Che io volevo andare, girare il mondo, conoscere la gente, cambiare la gente...

GIOVANE Neanch'io. E' per questo che sono qui.

PRETE Prendi, bevi... (le offre la grappa)

GIOVANE No. 

PRETE (insiste) Dai, prendi dai...

GIOVANE Ci mancherebbe solo che mi ubriacassi.

PRETE Un sorso. (versa... poi prosegue) E io non mi sono mai ribellato... La testa sempre bassa, le mani per terra... Credo che il Vescovo non sia mai venuto fino a qui. Tanto, da cresimare non c'è nessuno e per le estreme unzioni basto io... 
(musica)

PRETE Mi chiamano... vogliono che stia con loro quando sentono che è arrivato il momento... Io devo dire le parole... "De profundis clamavi ad te Domine' e poi 'Si iniquitates observaveris...". Devo rassicurarli, devo cancellare la loro paura... stringere quella mano, che diventa fredda... Sai perché non ci sono i banchi? Ci vuole un fuoco. Almeno in "quel" momento ci vuole un fuoco. E legna non se ne trova. Allora prendo i banchi, un pezzo alla volta... e li porto con me, per fare un gran fuoco,... perché la mano si raffreddi più lentamente... E poi racconto che dove andranno sarà sempre caldo, sarà sempre estate, e non ci sono le montagne, ma solo il cielo e si vede tutto e si è in pace. Mi credono... E così ho passato i giorni e le notti, a vedere il nulla negli occhi degli altri... a ripetere parole imparate a memoria... Sono sempre stato vecchio, a vent'anni ne avevo già ottanta... Sempre signorsì, signorsì, come se io non esistessi, e non contassi niente... 

(rumore di elicottero)

GIOVANE (isterico) PRETE, arrivano!

PRETE No, non arrivano... I cani che cercano gli uomini non abbaiano finchè non li hanno trovati... 

GIOVANE PRETE! Fa' qualcosa!

PRETE Non ho fatto nulla fino ad oggi per me, nulla per gli altri, ma oggi ti aiuterò, voglio aiutarti... Oggi voglio ricominciare. 

GIOVANE Devi farmi scappare!

PRETE Scappare? Ma non hai detto che siamo in guerra? Dobbiamo combattere!

GIOVANE Sei allucinato dalla grappa! In guerra si combatte per vincere, non per rimetterci la pelle...

PRETE Non possiamo vincere? (deluso) Aspetta! Mi torna in mente qualcosa. Là dietro...

GIOVANE Cosa?

PRETE Una volta, mi hanno raccontato. I vecchi, sai... C'era un passaggio, dietro la sacrestia che portava fino dall'altra parte... Io non lo so se è vero. Lo raccontavano loro... (lei corre a cercare) Ha ucciso... ha ucciso per quelli che non possono difendersi e io... dovrei condannarla... dovrei dirle dell'Inferno...
GIOVANE (Torna disperata, affranta, alzando le mani insanguinate ﷓ ha scavato con le unghie sulle pareti della stanza interna) I topi, solo i topi possono trovare un passaggio, là dentro... Mi hai mentito! 

PRETE No... io... non ti ho mentito. Lo raccontavano...

GIOVANE Era tutto un trucco, per trattenermi in attesa che arrivassero i tuoi! 

PRETE No... no...

GIOVANE Ma io ti ammazzo, sai, ti ammazzo... 

PRETE (smarrito) ... ma se io... ma se ti voglio aiutare?...

GIOVANE (smania) Ma che aiutare... Lascia... lascia perdere...(si asciuga il sangue sulla giubba), sei solo un disgraziato... E' finita...

(elicottero, sirene)

GIOVANE E' finita! E' finita! 

PRETE Aspetta! (corre verso la sacrestia, mentre lei si dispera)

PRETE (torna con delle cotte da chierichetto e con i propri paramenti) Vestiti, non discutere... adesso mi preparo anch'io... 

GIOVANE Ma io...

PRETE Sbrigati!

GIOVANE (si veste, come fa lui, mentre le sirene calano di tono, essendo ormai arrivate le macchine)

VOCI ATTENZIONE! Avete dieci secondi per uscire con le mani in alto! Poi faremo irruzione!

PRETE Ecco, mettiti in ginocchio, in ginocchio!

GIOVANE Ma...

VOCI (come sopra) Ancora cinque secondi!

PRETE (Mentre sta ai piedi dell'altare, la porta si spalanca e si vede la canna di un mitra puntarsi contro il gruppo all'interno. Forte luce della fotoelettrica. Il prete non si gira nemmeno, fa un grande segno di croce) In nomine Patris et Filii et Spiritui Sancti...
GIOVANE (esitante con un filo di voce) Amen...

PRETE Introibo ad altare Dei...

GIOVANE (dapprima strozzata, poi più forte, mentre si sente nella voce un principio di pianto) Ad Deum... ad Deum... Ad Deum qui laetificat juventutem meam... (musica)


EPILOGO


PRETE Ti arrestarono, poi? 

GIOVANE No, grazie a te. 

PRETE Cos'è stato di te da allora? 

GIOVANE Quando sono entrata in questa chiesa per la prima volta tu non eri che un prete per me, un omuncolo da mettere nel mucchio delle istituzioni da combattere. Ma quella notte hai rischiato, hai resistito alla polizia con il latino, la lingua di Dio. Quel tuo gesto e il pensiero di quel morto mi hanno costretta a riflettere.

PRETE Davvero? Non hai cancellato ogni cosa dentro di te?

GIOVANE No, sono andata a cercarlo... Anni dopo. Troppo tardi. Ma prima sarebbe stato pericoloso, credo. Non ho trovato più nemmeno la tomba. Avevano ammucchiato quattro ossa ﷓ rapidi, sono rapidi, i suoi, che stupidi, hanno scelto il cimitero di una grande città, non c'è posto ﷓e le avevano infilate in una parete di marmo con centinaia di nomi. Era lassù, altissimo. C'era qualche fiore appassito. Credo che la vedova sia tornata al paese ed i figli non si preoccupano certo. 

PRETE Hai messo fiori freschi? 

GIOVANE Io? E come avrei potuto? Davanti a quelle ossa dimenticate ho cercato una risposta. Credevo di affermare la vita e la giustizia ma avevo ucciso senza alcuna pietà. E'stato un terribile errore, un terribile errore che non si può correggere. Credevo di aver visto l'alba di una nuova epoca, e invece era il tramonto. Perché hai chiesto di vedere proprio me? 

PRETE Quella notte ci ha uniti. I nostri fragili equilibri, spezzati. Avevi ragione: gli umili non sono affatto beati... hanno solo meno forza per difendersi... e più da soffrire... Starebbe a noi innalzare gli umili, rovesciare i potenti. Da quella notte non ho potuto più "dare conforto " ai vecchi come prima. Io facevo loro il fuoco, ricordi? E li consolavo: dicevo loro la verità, la mia verità. Non avevo la vocazione, ma ero sicuro della verità. E la vocazione è soltanto senso del dovere, in fondo. Tutti li ho sentiti. Ma alla fine le mie parole erano sempre meno vere... meno chiare... e vedevo quegli occhi farsi appannati... la bocca stirarsi, i denti che si scoprivano. Sentivo le mie parole arrivare da lontano, erano l'eco di se stesse. Ne sentivo i suoni e non i significati... Ero io, io soltanto ad avvertire la differenza. E' stato solo verso la fine... che ho cominciato a vedere nei loro occhi... che le mie parole avevavo perso anche il suono... allora è cominciata la musica. (piange) I banchi sono finiti... Anche i vecchi e con loro è finito tutto. E' stata colpa tua. Ora devo affrontare l'ingiustizia suprema. Per questo ti ho fatto chiamare.

GIOVANE Ti porto giù a valle, in ospedale. Se hai resistito tanto, vuol dire che hai la pelle dura. Te la caverai. 

PRETE (tace) 

GIOVANE Ci impiegheremo al massimo mezz'ora... con la macchina

PRETE Non abbiamo tanto tempo. (pausa musicale) (piange) La senti la musica? 

GIOVANE No, quale musica? 

PRETE Non puoi non sentirla. Ho paura. 

GIOVANE Cosa devo fare ?

PRETE Ho paura, restami vicino. 

GIOVANE Ma come posso aiutarti, io? 

PRETE Si è sfasciato, sciolto... Mio Dio... dove sei? Mio Dio, perché non mi ascolti? Non era la tua voce quella che credevo di udire?... Si iniquitates observaveris...

(PAUSA: la giovane non sa cosa fare.)

Devo arrivare all'altare. E' tutto pronto. 

GIOVANE Sembra tutto abbandonato. 

PRETE Aiutami, da tanto tempo non ho più la forza di avvicinarmi. 

(Lentamente la giovane lo accompagna all'altare)

GIOVANE Tu non hai nulla, assolutamente nulla da temere. (mostrandosi certa di quello che dice) E'... la solitudine... Chiunque potrebbe caderci, i pensieri diventano ossessioni e si perde il senso della verità... Avrai quello in cui hai sempre creduto. 

PRETE (gli si illuminano gli occhi di speranza ﷓ comincia a recitare la preghiera dei defunti, con voce rotta, sempre più flebile) Davvero? Veramente posso credere? De profundis clamavi ad te Domine, Domine exaudi vocem meam. Si iniquitates observaveris, Domine, quis sustinebit?

GIOVANE (intercala le proprie parole a quelle di lui, ripetendo le frasi consolatorie che lui usava per i suoi vecchi) Dove andrai farà sempre caldo, sarà sempre estate, non ci sono le montagne, solo il cielo e si vede tutto e si è in pace.

FINE

Nota dell’autore :

“sarebbe bello che pagaste i diritti d’autore, come previsto dalla legge; sono modesti e me ne arriva circa il 65%, fra tasse e trattenute. Ma se proprio non volete, almeno mandatemi un manifesto con le vostre firme ed un pensiero. Lo conserverò con piacere come ricordo. Grazie in anticipo, Leonardo”