Un candido plagio macchiato di sangue

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UN CANDIDO PLAGIO MACCHIATO DI SANGUE

Tragi-commedia

di Laura Cingolani


PERSONAGGI:

E………………………………………………… Il morto, l’ex morto

P………………………………………………… Il plagiatore

Il gruppo x……………………… Al gruppo x appartengono tutti gli x:

x, xf e xm – dove effe sta per femmina e emme per maschio -, i suffissi numerici vanno letti come in matematica e le altre lettere connotano le diverse coppie: a, b, c, d, q eccetera, più lo Scartato (Xms)

Il gruppo Y……………………… Passanti


Scena prima:

La camera ardente, il plagio

Scena seconda:

L’unione

Scena terza:

Monologo dello scartato

Momento X

Scena quarta:

Dopo

Scena quinta:

Il Crimine

Scena sesta:

La camera ardente, le forze contrarie



UN CANDIDO PLAGIO MACCHIATO DI SANGUE

Scena 1: La camera ardente, il plagio.

Interno col morto sul letto, intorno i cari, in piedi. Silenzioso vociare. Suonano alla porta. Entra il Plagiatore (P).

P - Buonasera, sono qui per…

X - Sì, prego, si accomodi. Lei è…

P - Sì, sono io.

X - Prego, si accomodi.

Si avvicina alla salma. Osserva

attentamente la salma, poi, con solennità

inizia un discorso.

Schiarisce la voce.

P - Come voi tutti sapete, sono qui per attendere le ultime volontà del nostro prediletto amico. È un momento difficile questo, e superare le difficoltà comporta sempre uno sforzo…

X - Appropriato.

P – …appropriato, giusto. Ecco, io, come

voi tutti sapete (siete stati

informati), sono stato scelto da

(scandito e commosso) questa-persona-

meravigliosa per comunicare a tutti voi

/, stasera /, i desideri più intimi e

profondi che invadevano, nei suoi ultimi

giorni, la sensibilità del nostro caro

defunto.

Silenzio.

Sbadiglia.

Si riprende, si guarda intorno e coglie lo sguardo di tutti.

P – Se siete d’accordo, allora, comincerò ad esporre i punti in questione accettando di correre tutti i


Tutti attentissimi e commossi, la bocca si apre piano piano.

Aria interrogativa di tutti.

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rischi che un’operazione di questo genere comporta. Miei cari,…

xf1 comincia a piangere con la A xf2 comincia a piangere con la E xf3 comincia a piangere con la U

P - Oooh! Perfavore! Sto parlando!

Xf1, xf2 e xf3 – Mi scusi! Mi scusi!

Silenzio.

P – Stavo dicendo… (disturbato cerca il filo del discorso). Siamo qui in questaoccasione poco fausta, ed è mio preciso dovere / informarvi tutti / delle ultime volontà del nostro AMATO /, che “da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”.

Tutti quanti lo guardano allibiti. Lui si accorge, ristabilisce una logicità e continua.

P – Tutti noi siamo degli esseri viventi /, e…

X– Esseri? (non ha capito)

P – Viventi, viventi. E in qualità di ciò…

Lascia il discorso in sospeso per pensare.

Tutti – In qualità di ciò? (Quasi in coro: alcuni lasciano la frase aperta, altri la chiudono.)

P – …in qualità di esseri in grado di agire, riflettere, e non ultimo, provare dei sentimenti, io vi chiamo a riflettere sul fatto che il NOSTRO / ha lasciato come sue ultime volontà / quelle che sto per esporvi /, e si tratterà di agire /, e presto /, e tutto avverrà anche soltanto in virtù / del fatto che Egli ha amato ognuno-di-noi, / tutti (controlla i presenti), / quanti, (ricontrolla i presenti), dal primo / all’ultimo, / e di questo non avrete alcun dubbio, / alcun dubbio.

Xf scoppia a piangere con la A Xf2 scoppia a piangere con la E Xf3 scoppia a piangere con la I


Si scusano un po’ tutti, chi non aveva pianto dice “Le scusi,le scusi!”

MOMENTO ASSURDO


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P - Oooh! Basta un po’!

Che cavolo!

Ma guarda un po’ tu!

Xf, xf2 e xf3 - Scusi, scusi, ci scusi.

Gli altri – Sono sconvolte!

- Le scusi!

P – (sospiro) Dunque. Stavo dicendo

(severo). Come voi tutti sapete (cambio di tono: candido), come avete potutoleggere nel biglietto (che è stata SUA premura (del morto) recapitare ad ognuno dei presenti)…

Xmq – BASTA! La smetta! (sconvolto) Lei non sta dicendo assolutamente nulla!

P – (spazientito lo guarda e esplode come un tiranno)PORTATELO FUORI!(“portatelo” è subito dopo “nulla”)

Viene subito portato fuori dalla scena dai 2 più robusti, la cui attenzione è richiamata con un sobbalzo al “portatelo fuori!”. Si continuano a sentire le urla (“Lasciatemi stare! Lasciatemi stare!”) che vanno a morire. Rientrano i 2.

Uno dei 2 – Gli abbiamo dato un tranquillante, è sconvolto. Vogliate scusarlo.

P – Ma certo.

P si avvicina alla salma, gli accarezza il viso con un lieve sorriso.

X – Ci dica le sue ultime volontà!

X – (morboso) Sì, sì, ce le dica, ce le dica!

X – Perfavore! Questo è un supplizio!

P – D’accordo.

Sono qua per questo.

Se mi fate parlare.

Dunque. Il caro estinto voleva /

amore/ per voi.

(sottovoce ma che si senta bene):

Siate commossi! (candido)

Ecco, la sua ultima volontà è l’amore.

(guarda per aria)

Cos’è l’amore dunque,/ senza quell’incontrarsi di particelle concentrate che fanno l’attrito più sublime, / senza il contatto, dico /


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l’unione più intima / della pelle…!?

l’amore…!

X - Ma che sta a dì?

X - Non lo so non si capisce.

X - Come ha detto scusi?

Chiude gli occhi e accenna un sorriso.

P - Ho detto: che cos’è l’amore / senza…

X - Il sesso!

X - Il sesso?

X - Il sesso?

X - Come il sesso?

X - No! il sesso no!

X - Come il sesso?

X - Ma che dice?

P - Miei cari.

Il nostro amico ha predisposto uno schema che vi chiama tutti in causa e che vi vuole predisposti, sì.

X - Al sesso?

X - Al sesso?!

X - Come al sesso?

X - No-o (va su), il sesso no!

X – Come?

X - Ma che dice?

P prende una grande mappa dalla tasca o da una busta e la apre. Gli altri cercano di aiutarlo ma lui scatta:

p - No, fermi, vi prego restate dove

siete, non vi spostate vi prego!

Ecco, secondo le SUE ultime volontà

(del morto)(si guarda intorno cercando

il verso giusto della mappa come se i

presenti fossero un territorio)… …

dunque, chi ricopre il posto più a

nord della stanza (si volta verso il

nord), dovrebbe stare con… dunque, ah

sì, la persona… che… gli è speculare…

secondo l’ordinata B, che tradotta in

termini di coordinate (tutti

allibiti)/ corrisponderebbe,

esattamente,/a quella (indica x)

posizione, dopodichè: chi / ricopre /

il posto più vicino alla salma… (si

volta verso chi ricopre questo posto)

dovrebbe… ecco, sì, dovrebbe stare con

(ruota il braccio che indica) la

persona che…


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…sta, (col tono dell’organizzatore del lavoro e di una caccia al tesoro) senon sbaglio, alla mia destra…

X – Mi faccia vedere?!

P - …mentre tu (indica) / dovresti, dovresti… (legge) dovresti unirti alla

persona che ti dà le spalle, sì.

Xf – Siamo due donne!

P – E allora?!

(…e così via, indica gli accoppiamenti, dipende da quanti sono gli attori e mano a mano le coppie si cominciano a studiare tra loro. NB: ogni volta che l’accoppiamento viene pronunciato, gli interessati instaurano un rapporto, quale che sia, (si guardano, ad esempio, si avvicinano, si studiano appunto, stabiliscono un contatto oppure tra loro c’è attrito) nel rispetto (o meno*) del testo. La loro attenzione reciproca è stata attirata per la prima volta.)

P - Dunque. Vediamo, chi è rimasto?! Ah,sì, tu / tu vai con… lei / tu con / lui, (l’ultima) tu invece… stai con quello che è stato allontanato fuori. Pensate, LUI (il morto) sapeva già che qualcuno sarebbe stato allontanato! (guarda al cielo) Era proprio un… (cerca la parola, la prova cercando l’approvazione degli altri:) un portento!

Tutti scoppiano a piagere commossi (con le varie vocali), più che altro perché sono d’accordo con l’ultima cosa che P ha detto.

X – Era strepitoso!

X – Un fenomeno della natura!

X – Un mito!!

Sono tutti d’accordo e si godono questo fatto per un istante.

X – E lei? (si riferisce a P)

P – (sorride compiaciuto e dopo una pausa:) Io, / io ho fatto quello chedovevo / ed ho così esaudito la sua volontà.


In tutto questo lo Scartato (Xms) è ipnotizzato in un monotono “No””Non èpossibile!” silenzioso, eseguito con il capo. È il più sconvolto di tutti ed

èdistratto rispetto

all’assegnazione delle combinazioni, ma tra gli altri si nota poco.

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P - Auguro a tutti voi…

Èentrato Quello che era stato portato fuori (Xmq). Rincoglionito, barcolla. È lui che parla:

Xmq – Farabutto!

P- …auguro a voi tutti di compiere la sua volontà nel più dignitoso dei modi, perché anche questa era sua precisa / e condivisa (si guarda intorno)/ volontà. // Addio!

Se ne va in una folata come il vento. Brusìo degli altri. I destinati si studiano. (Mai uno sguardo malizioso, massimo (del) candore.) Sono tutti colti da sorpresa ma: alcuni scoprono che tutto ciò non è affatto malvagio; altri dicono: “ma è matto!”, “cosa dobbiamo fare adesso?!”, “noo (va giù), il sesso no!”

Xmq – È un farabutto!

E voi, voi cosa mi avete fatto? Mi sento tutto…

La sua destinata, candida:

Xfq – Stai tranquillo! Va tutto bene!

Lei stabilisce un contatto, lui è contento, gli piace.

Xmq – Mi gira tutta la testa.

Xfq – Stai tranquillo!

Xmq – Che cosa ha detto?

Xfq – Ha detto che dobbiamo stare insieme.

Xmq – Davvero? (sorpreso entusiasmo) Xfq – Ha detto che LUI avrebbe voluto che NOI due… (allude)

È sbalordito,/ imbarazzato,/ felice.

Xmq – Ma è fantastico! (rivolto alla salma) Sei proprio un genio!!

Alla parola “genio” la salma sobbalza violentemente, tutti sono colti da sorpresa e guardano di scatto il pubblico come sorpresi a fare qualcosa di male.


Lo scartato è inebetito.


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Fermo immagine 5 secondi.

Fine prima scena.

Scena 2: L’unione.

In 2.

Xma – L’idea di questa situazione, mi spiazza un po’, insomma io non avrei mai pensato a te… cioè no, volevo dire che ancora non ti avevo mai presa in considerazione perché vedi, sai come vanno queste cose, tu sei… (tentenna) bella e / il fatto che proprio LUI (il morto) mi abbia avvicinato a te inquesto modo…

Xfa – te la smetti di parlare? (seccata) Xma – Scusa, hai ragione, è che sono sconvolto, è accaduto tutto così in fretta…

Xfa – Siamo tutti sconvolti.

Xma – Già.

Si guardano intensamente e si sorridono e cominciano a danzare GOFFAMENTE un incontro amoroso. Nel momento della loro unione (si abbracciano) altri due entrano in scena.

Xfb – No! (secco) Niente sesso! Mai! Xmb – Ma perché? (lui la sta seguendo) Xfb – Perché… perché…

Xmb – Ti imbarazza?

Xfb - No, cioè forse… È che, sai…

Xmb - Non ti piaccio?

Lo guarda, fa una faccia tipo “mah”.

Xfb - Non è che… non mi piaci… Xmb – Cosa allora?

Xfb - Non lo so! (comincia a piangere a dirotto versione ho-un-trauma-che-mi-blocca).

Lui la abbraccia.

Entrano altri due.


Gli attori

predispongono la scena

successiva al ritmo di

una breve sigletta

comica

Lei ora è offesa.

Lei è compiaciuta.


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Xmc – Tu non mi piaci affatto, ma se questa era la sua ultima volontà non discuto: ma non perché non ho la testa per pensare, piuttosto la trovo un’idea fantastica, davvero originale! Anzi, (sorride felice), sai cosa ti dico? Facciamo un figlio, facciamo dei figli! Noi due, insieme! Questo sarà il frutto più delizioso del SUO (del morto) amore per tutti noi! Vieni qui, stringiti forte a me!

Xfc – Ma non ti piaccio! (lo guarda).

Non ti piaccio neanche un po’?

La guarda, la osserva meglio.

Xmc - No, ma non ti preoccupare. Non è un problema! Stringimi forte, / stringimi / forte forte.

Altri 2 entrano.

Xmd – Tu daresti retta, così, senza un briciolo di di… ma che ne so, senza un briciolo di… / Tu daresti retta al primo pazzo che si presenta e che ti dice quello che devi fare?

Xfd – Beh, dipende… (candida) Xmd - Era un pazzo! Stava completamente fuori di testa, lo sai! (l’indice batte sulla tempia) Era matto, capito?!Xfd – Devi avere fede.

Xmd – Fede? Fede di che? Sei matta pure tu, ecco cosa!

Xfd – Lo sai, da quando ti ho visto la prima volta non ho smesso un solo istante di pensare a te.

Xmd – Di pensare a me?! Ecco perché mi fischiavano sempre le orecchie… eri tu, brutta… quei mal di testa…! Erano per causa tua, dunque! (arrabbiato) / Ma come ti permetti di entrare così nella vita delle persone? Eh?

Xfd – (mortificata) Scusami!

Lui si volta indispettito.

Xfd – Scusa!


Lei si stranisce

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Lei gli massaggia le spalle per farlo calmare.

Xmd – Scusa un corno! Ah, sì! Lì! Poco più giù, mmm… così, sì! (gode del massaggio)

Entrano le due ragazze:

Xfg1 – Io non l’ho mai fatto con una donna.

Xfg2 – “E Allora?” ha detto quello

(guarda in aria). Veramente neanche io. Xfg1 - Potrebbe essere un problema? Xfg2 - Non lo so, dipende. Xfg1 - Da cosa?

Xfg2 - Non lo so, non l’ho mai fatto ti ho detto.

Xfg1 - Secondo te perchè l’ha fatto?

Xfg2 - Fatto cosa? Chi?

Xfg1 - Non lo so, io non l’ho mai fatto.

Xfg2 - Neanche io.

Xfg1 - Secondo me tu l’hai già fatto… con quella faccia…

Xfg2 – Con-quella-faccia cosa?! Xfg1 - Tu non me la racconti giusta. Xfg2 – (le sorride) Prendimi!

Giocano a acchiapparella tra i corpi degli altri e si divertono molto schiamazzando.

………altre eventuali coppie (dipende da quanti sono gli attori) fanno la loro uscita …………

Entra lo Scartato (Xms). Le coppie sono unite in abbracci e cose del genere, la coppia g continua a rincorrersi con più discrezione, fanno cucù, cose del genere.

Xms - Scusate?! Io non mi ricordo più con chi stavo! Qualcuno si ricorda per caso? Scusate?!

Nessuno gli presta attenzione. Lui si guarda intorno, sceglie.

Xms – Mi sa che stavo con voi, vi

dispiace?

Xfx – Non stavi con noi.

Va da altri.


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Xms – Posso stare con voi?

Xmx – No!

Va da altri.

Xms – Scusate io…

X – Vattene!

Gira come un pazzo tra le coppie.

Xms – Ma come è possibile?! (guarda il pubblico) Con chi sto? Con chi sto io?

Scoppia a piangere.

Fine scena 2.

Scena 3: Monologo dello Scartato

Comincia con lo strascico del pianto di cui sopra, tra i singhiozzi finali.

Xms - Io, io non mi ricordo davvero, stavo, stavo malissimo, stavo per piangere, non sono riuscito a capire una parola… / possibile che mi abbia voluto tenere fuori?

Anche io merito / l’amore…

Anche io… / sicuramente non ricordo, sicuramente c’è qualcuno che mi aspetta, che mi cerca, forse dovrei cercare quella mappa, se è stata lasciata da qualche parte… / io… / mi sento così…/ stupido a soffrire così… / infelice ma/ possibile che si sia scordato di me? Anche io ho trovato nella cassetta delle lettere il biglietto, come gli altri, eccolo (lo cerca lo tira fuori) ce l’ho qui: “al mio amico del cuore” (lo gira, legge commosso):

“Carissimo, / queste sono le mie ultime parole. A quest’ora sarò già morto, forse un po’ in decomposizione anche(faccia schifata). Se comunque vorrai conoscere le mie ultime volontà, ti prego di venire all’appuntamento


Gli altri se ne vanno.

Sottofondo musicale triste

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che ti sto per dare, naturalmente solo nel caso in cui sarai certo di esaudire le mie volontà, appunto. Altrimenti, fai dell’altro, e dimenticati di me, per sempre. L’appuntamento è a casa mia, domani, insieme agli altri. Un mio incaricato vi spiegherà tutto.

Un ultimo, intenso bacio. Tuo” eccetera eccetera. Oh, come sono “altruista” (schifato)! Ero così impegnato a soffrire per la sua / morte che non ho prestato alcuna attenzione alla mia / sorte! Me misero! Me infelice!

Entrano le 2 ragazze g.

Xfg1 – Eccoti, finalmente ti abbiamo trovato!

Lui è sorpreso, / imbarazzato, / felice. È invaso da un bagliore di speranza.

Xms – Cercate me? Ora sono un uomo felice! (ascolta attentamente quello che stanno per dire)

Xfg2 – Sì, ti cercavamo perché ci hanno detto che tu sei rimasto fuori e non ti ricordi che cosa ha detto LUI per te. Xms - Ah.

Xfg1 - Noi ce lo ricordiamo benissimo.

Xms  - Eh.

Xfg2 - Non ti ha proprio nominato, cioè…

non ha detto proprio niente di te, me lo

ricordo benissimo.

Xfg1 - Sì, in effetti anche io.

Lui ricomincia a piangere a dirotto.

Xms  - Ma che sfiga! Ma perché?

Le due lo consolano e lo abbracciano affettuose.

Xfg2 - Dai non fare così’, non è successo niente di grave…

Xfg1  -Stai tranquillo, dai!

Fine scena 3.

Buio. Performance degli attori che interpretano liberamente (solo con la voce) un atto sessuale: grazia e terrore, forze di vario genere, sfumature, complessità, tutto.


Al pubblico

Momento X

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Scena 4: Dopo

Si accendono le luci. Tutti quelli del gruppo x sono rivolti al pubblico disposti a schiera e lanciano i seguenti commenti in una raffica (non troppo veloce):

-E’ stato fantastico!

-Forte!

-Distruttivo!

-Magnifico!

-Osceno.

-Terribile!

-Meraviglioso!

-Funebre.

-Ho sentito dolore.

-Piacere.

-Calore.

-Contatto.

-Saliva.

-Sudore.

-Sangue.

-Sperma.

-Umore.

-Lacrime.

-Risa.

-Fetore.

-Amore!

-Schifo!

-Eccitazione.

-Paura!

-Dovere!

-Potere!

-Estasi!

-Forza!

-Dolcezza!

-Le tue carezze…

-Le tue tenerezze…

-Basta!

-Ancora!

-No!

-Sì!

-Dai!

-Ti prego!

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-Ti amo!

-Ti odio!

-Ti voglio ancora…

-Ti prendo!

-Ti cerco…

-Ti do…

-No!

-Sì!

-No!

-Sì!

-No, no, no. No. Noooo (infastidito)

-Sì, sì, sì. Sì. Sìììì (voluttuoso)

-Oh, oh, oh. Oh. Ohhhh (infastidito)

-Ah, ah, ah. Ah. Ahhhh (voluttuoso)

All’ultima battuta tutti si fermano e guardano di scatto il pubblico come sorpresi a fare qualcosa di male. Fermo immagine 5 secondi. Fine scena 4.

Scena 5: Il crimine


Tutti cominciano a rincorrersi blandamente.

Queste ultime quattro battute sono dette in contemporanea da tutti.


Strada con passanti x e y.

La Ex-morto (E)e il Plagiatore entrano in scena, uno da una parte uno dall’altra, si incontrano (con sorpresa del Plagiatore), si salutano con un abbraccio intenso (il Plagiatore è guardingo).

P - Non dovresti farti vedere in giro.

E - Lo so, non ti preoccupare.

P - Sono stato troppo duro forse?

E - Hai fatto il tuo dovere e ti

ringrazio molto.

P - Dovere appunto.

Ridono.

P – Sei stato grande. Da soli non ci avrebbero mai pensato.

E – Non l’ho fatto per quello, lo sai. P – Certo. Ora però sarà meglio che te

ne vai, prima che ti vedano.

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Lo bacia teneramente sulle labbra (il contatto dura circa 2 secondi, anche abbondanti). È un bacio sublime.

E – Una cosa.

P – Dimmi.

E – Si tratta di…

Una passante lo riconosce.

Y- Ma quello non è per caso… l’amico

di…

Y2 – Ma non era morto?

P - Non ti voltare ti stanno guardando. E - Mm. Lo sapevo. Maledizione!

P  - Cosa volevi dirmi, presto!

I passanti cominciano a fare gruppo indicandolo da lontano e poi si avvicinano: lo riconoscono tutti, tra i passanti ci sono quelli del gruppo x. Inizia un inseguimento, titubante e lento all’inizio, che mano a mano diventa sfrenato (schema predatore/preda). Gli gridano:

-Farabutto!

-Bastardo!

-Maledetto!

-A morte!

-Ci ha ingannati!

Lo prendono lo riempono di botte, lo ammazzano.

Fine scena 5.


Come ai tempi di Giuda l’Iscariota, con il bacio scatta il riconoscimento da parte degli altri.

E è interdetto, non sa che rispondere, si sente osservato.

Il Plagiatore rimane dove era e guarda tutta la scena coinvolto e disperato, grida “No! No!” “Lasciatelo stare!”, “Lasciatelo stare!”, piange, e dopo che è morto grida:

“Ma che avete fatto!Ma che gli avete fatto!”

Musica requiem. Gli attori predispongono la scena successiva con solennità.


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Scena 6: La camera ardente, le forze contrarie.

Scena come all’inizio: interno col morto sul letto, intorno il gruppo x, in piedi. Dialoghi del gruppo x:

–   In fondo era un bravo ragazzo.

–   Potevi pensarlo prima?

– Ragazzi, non lo so se abbiamofatto bene.

– Siamo stati presi… / da unraptus.

–   Ci ha fatto incazzare!

–   Ci ha ingannati!

–   Che razza di scherzo!

Uno scoppia a piangere. Si copre la faccia con le mani:

-MA CHE DITE?! (subito dopo l’ultima battuta) Ma cosaabbiamo fatto?! (piange disperato)

-Dai, stai tranquillo! Non abbiamo fatto niente di male!

-L’abbiamo ammazzato!

-Se lo meritava!

-Ci ha ingannati!

-Sì, però ci ha fatto (scandito, colpevolizzante) /incontrare, ese non sbaglio… (si guarda intorno, le coppie sono formate e sono legate tra loro (tipo abbracciati o che si prendono la mano) tranne la coppia a e lo Scartato) …se non sbaglio aqualcuno di noi è anche (scandito, colpevolizzante) / piaciuto!

Xfa – A me no!

Xms – A me neanche!


Quello che era scoppiato a piangere, parla con vigore, è SCONVOLTO.

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Le altre coppie, legate, sono imbarazzate, in silenzio. Sono in gioco, in discussione. Piccola suspance: si staccano, si guardano; riconoscono l’amore e si abbracciano.

Xfa – Non ti piaccio neanche!

Xma – Non ho mai detto che non mi piaci, ho soltanto detto che, insomma, che da solo non ci avrei

pensato a te, tutto qua.

Questo non

significa che…

Xfa – (Arrabbiata, urla) NIENTE SIGNIFICA NIENTE!

Xma – Ti prego, basta con questa storia, stai tranquilla un attimo,

ti prego!

Xfa – TRANQUILLA UN CORNO!

Scoppia a piangere, si copre il viso con le mani, lui la abbraccia con reticenza (è la prima volta che lo fa) e le sussurra parole di conforto, lei si calma.

Xms – E io, che cosa dovrei dire allora? In tutto questo neanche sono stato contemplato!

(al pubblico) Il tuo migliore amico, una persona meravigliosa, una persona che tu stimi moltissimo, organizza uno scherzo diabolico: mi invita, in-qualità-di-morto, a sentire le sue ultime volontà: / trova da scopare a tutti MENO CHE A ME, / e poi si scopre che non è affatto morto: / cosa fai? (logico) L’ammazzi!

Scoppia a ridere, poi a piangere, le due ragazze (la coppia g) lo confortano.

Xm1 – Ma se tu sei quello che sta meglio di tutti! Con due donne,

beato te!

Xm2 – Guarda che le donne so’ tremende!

Xm1 – Vabbè, allora?


Scopareè

pronunciato in

modo candido


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X – Ragazzi, non lo so se abbiamo fatto bene a ammazzarlo.

X – Oh, ci ha preso così e basta!

X – Siamo dei criminali assassini.

X – Sì, in fondo lui ci ha dato /

l’amore!

Tutti guardano a terra e piano alzano lo sguardo. Le coppie si guardano (tra i rispettivi), come sorpresi a fare qualcosa di male, poi si voltano di scatto verso il pubblico, sempre come sorpresi a fare qualcosa di male. Passaggio graduale dello stato d’animo di tutti verso una consapevolezza e una determinazione che li porta a fare quello che segue: ognuno estrae dalla tasca un coltello (coltellaccio) e lo prepara per ficcarselo dritto nel cuore, disperati; prima di farlo dicono:

-Ci ha dato l’amore e noi l’abbiamo ammazzato!

-Senza ritegno!

-Amore!

-Un Amore!

-L’Amore!

Ognuno si accoltella dicendo “Amore!”, magari rivolgendosi al suo corrispettivo.

Silenzio, tutti morti.

L’ex-morto (E) si alza dal letto, provato. Si guarda intorno e se ne va.

Dopo poco arriva di corsa il Plagiatore che era scappato; vede la scena, si sbalordisce e grida all’impazzata col fiatone:

-(prende fiato) Ma che è successo qui? (prende fiato) Ma che diavolo è successo qui!

(prende fiato) Cosa è successo?!

Fine.

Sigla comica.

Sipario.


Anche quelli del trio (coppia g – lo scartato) si guardano tra loro

determinazione

Solenne, unica coltellata che uccide, come quella del karakiri e come quella di Giulietta.

Sangue.

Momento horror (?)

Disperato, con vigore.

Più vigore.

Più soffice, rassegnato, ma sempre disperato.

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